ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00216

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 202 del 03/07/2019
Firmatari
Primo firmatario: DE CARLO SABRINA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 03/07/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SIRAGUSA ELISA MOVIMENTO 5 STELLE 03/07/2019
FARO MARIALUISA MOVIMENTO 5 STELLE 03/07/2019
SUT LUCA MOVIMENTO 5 STELLE 03/07/2019
GIULIODORI PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 03/07/2019
IOVINO LUIGI MOVIMENTO 5 STELLE 03/07/2019
LOVECCHIO GIORGIO MOVIMENTO 5 STELLE 03/07/2019
ROMANIELLO CRISTIAN MOVIMENTO 5 STELLE 03/07/2019
ROSPI GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE 03/07/2019
AIELLO DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 03/07/2019
MISITI CARMELO MASSIMO MOVIMENTO 5 STELLE 03/07/2019
TRIZZINO GIORGIO MOVIMENTO 5 STELLE 03/07/2019


Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Mozione 1-00216
presentato da
DE CARLO Sabrina
testo di
Mercoledì 3 luglio 2019, seduta n. 202

   La Camera,

   premesso che:

    il Consiglio europeo, tenutosi a Bruxelles il 27 e 28 giugno 2018, ha ribadito la necessità di sostenere iniziative, sia da parte degli Stati membri che dei Paesi di origine e transito per prevenire la migrazione illegale assicurando un controllo efficace delle frontiere esterne e al contempo intensificando l'effettivo rimpatrio dei migranti irregolari;

    il cosiddetto «approccio globale alla migrazione», adottato dalla Agenda europea per la migrazione predisposta dalla Commissione europea, si sostanzia nella combinazione di azioni da attuare nella dimensione interna e nel rafforzamento dell'azione esterna, ossia delle frontiere, ed è assunto come principio cardine nelle politiche migratorie dell'Unione europea;

    al fine di rafforzare la sorveglianza delle frontiere esterne e sostenere gli Stati membri più esposti ai flussi migratori dall'Unione europea sono state adottate, a partire dal 2015, quattro operazioni nel mediterraneo volte inoltre a salvaguardare le vite umane;

    dal febbraio 2018, l'operazione Themis ha sostituito la precedente missione Triton. La missione opera nel Mediterraneo centrale ed assiste l'Italia attraverso una serie di operazioni come: la ricerca e il soccorso dei migranti in mare, il rafforzamento delle attività delle forze dell'ordine che si sostanziano in un contrasto del traffico di droga e di armi e in attività di intelligence ed altre misure finalizzate ad individuare le minacce terroristiche alle frontiere esterne;

    dalla relazione conclusiva del Consiglio europeo è emerso che, per ciò che concerne gli arrivi dal Mediterraneo orientale, l'attuazione delle politiche della dichiarazione Unione europea-Turchia ha ridotto notevolmente il numero degli attraversamenti illegali delle frontiere;

    per quanto riguarda, invece, l'arrivo dei migranti in Europa via terra l'Unione europea ha cercato di rafforzare la cooperazione con i partner della regione dei Balcani occidentali, al fine di scambiare informazioni sui flussi migratori, prevenire la migrazione illegale, aumentare le capacità di protezione delle frontiere e migliorare le procedure di rimpatrio e riammissione;

    negli ultimi mesi il numero degli ingressi degli immigrati illegali che attraversano il confine italo-sloveno è notevolmente aumentato. Sembrerebbe, da diversi articoli della stampa locale, che rispetto al 2018 l'incremento degli arrivi degli immigrati attraverso la rotta balcanica sia raddoppiato e che la polizia slovena abbia fermato 3000 persone al confine, mentre secondo i dati diffusi dal Ministero dell'interno sono 898 le persone intercettate al confine da inizio anno al 20 giugno, di cui 129 riammesse in Slovenia, a fronte di circa 450 intercettate nel 2018;

    il 22 giugno 18 persone fermate dalla polizia di frontiera slovena a San Dorligo della Valle, in provincia di Trieste, sono state portate alla caserma Farinetti per le procedure di riconoscimento. Il giorno precedente un centinaio di immigrati provenienti per lo più dal Pakistan sono stati rintracciati a Trieste. Immediato è stato l'intervento delle volanti della questura, della polizia di frontiera e dei carabinieri che sono stati avvisati dagli automobilisti della zona;

    sembrerebbe inoltre, dalla stampa, che negli ultimi 10 anni il Friuli Venezia Giulia abbia perso 800 poliziotti. Il piano dei potenziamenti dovrebbe quindi tenere in considerazione che alcuni territori in determinati periodi dell'anno si trovano ad affrontare delle vere e proprie emergenze che avrebbero bisogno di un rafforzamento dei presidi delle forze dell'ordine;

    in ambito europeo sono state elaborate norme al fine di rafforzare in termini di personale e attrezzature tecniche l'Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera (Frontex) e conferirle un mandato più ampio a sostegno delle attività degli Stati membri in materia di protezione delle frontiere, rimpatrio e cooperazione con Paesi terzi. Le nuove norme proposte integreranno il sistema europeo di sorveglianza delle frontiere (Eurosur) nel quadro di Frontex, per migliorarne il funzionamento. L'idea di questa riforma è quella di fornire sostegno tecnico ed operativo anche alle procedure di rimpatrio, a partire dalle attività preparatorie alle attività di rimpatrio, successive al rimpatrio e successive all'arrivo;

    ad oggi l'Italia continua ad avere problemi legati alla gestione dell'immigrazione che creano forti disagi nelle regioni più colpite e che necessitano l'elaborazione di politiche nazionali, in sinergia con le politiche europee, tali da poter garantire la sicurezza dei cittadini e al contempo il rispetto dei diritti assistenziali minimi a coloro che hanno realmente il diritto di rimanere nel Paese;

    sembrerebbe inoltre, da diversi articoli pubblicati dalla stampa locale, che ci siano 10 mila migranti in Bosnia pronti a partire per oltrepassare il confine,

impegna il Governo:

1) a destinare maggiori risorse alle questure situate nei territori caratterizzati da un maggior numero di arrivi di immigrati al fine di fermare gli ingressi illegali;

2) a valutare un ulteriore rafforzamento delle forze dell'ordine nelle regioni dove gli arrivi di immigrati irregolari sono in aumento, anche a causa delle migliori condizioni meteorologiche, attraverso l'adozione di iniziative in grado di garantire un corretto funzionamento dei presidi di sicurezza nonché di garantire l'ordine pubblico;

3) ad intensificare e velocizzare la stipula di accordi internazionali finalizzati alla riammissione di immigrati nei territori di provenienza o di transito;

4) a rafforzare la stretta collaborazione con i partner dei Balcani occidentali al fine di diminuire l'arrivo di immigrati attraverso la rotta balcanica e prevenire lo sviluppo di nuove rotte migratorie;

5) ad elaborare un piano di redistribuzione dei migranti accolti nei centri di accoglienza, sia a livello regionale che a livello nazionale, al fine di evitare problemi di sicurezza pubblica nei territori che si trovano ad avere i centri di prima accoglienza saturi;

6) ad adottare iniziative diplomatiche e di cooperazione con i Paesi di origine dei migranti, per le quali siano rispettati i criteri della rilevanza, dell'efficacia, dell'impatto e della sostenibilità al fine di favorire lo sviluppo degli stessi ed elaborare procedure di rimpatrio efficaci ed efficienti tali, però, da garantire il rispetto e la dignità di coloro che sono irregolari sul territorio italiano e che conseguentemente devono essere immediatamente espulsi;

7) a specificare, dettagliatamente e su base quindicinale, il numero di immigrati che arriva nel Paese indicando sia quello inerente agli sbarchi sia quello relativo al superamento dei confini via terra, al fine di consentire alle regioni una previsione degli arrivi via terra;

8) a promuovere una modifica del sistema «Dublino III» (regolamento (UE) n. 604/2013) che determini l'eliminazione del principio secondo il quale la richiesta di protezione internazionale va presentata nello Stato di primo approdo e preveda una redistribuzione equa dei migranti anche a livello europeo.
(1-00216) «Sabrina De Carlo, Siragusa, Faro, Sut, Giuliodori, Iovino, Lovecchio, Romaniello, Rospi, Davide Aiello, Misiti, Trizzino».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

migrazione illegale

politica comunitaria

regolamentazione doganale