ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00195

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 190 del 13/06/2019
Firmatari
Primo firmatario: LOREFICE MARIALUCIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 13/06/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BOLOGNA FABIOLA MOVIMENTO 5 STELLE 13/06/2019
NESCI DALILA MOVIMENTO 5 STELLE 13/06/2019
TUZI MANUEL MOVIMENTO 5 STELLE 13/06/2019
SARLI DORIANA MOVIMENTO 5 STELLE 13/06/2019
D'ARRANDO CELESTE MOVIMENTO 5 STELLE 13/06/2019
NAPPI SILVANA MOVIMENTO 5 STELLE 13/06/2019
LAPIA MARA MOVIMENTO 5 STELLE 13/06/2019
SPORTIELLO GILDA MOVIMENTO 5 STELLE 13/06/2019
MENGA ROSA MOVIMENTO 5 STELLE 13/06/2019
ZOLEZZI ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 13/06/2019
VOLPI LEDA MOVIMENTO 5 STELLE 13/06/2019
MAMMI' STEFANIA MOVIMENTO 5 STELLE 13/06/2019
PROVENZA NICOLA MOVIMENTO 5 STELLE 13/06/2019
TROIANO FRANCESCA MOVIMENTO 5 STELLE 13/06/2019
TRIZZINO GIORGIO MOVIMENTO 5 STELLE 17/06/2019
BARONI MASSIMO ENRICO MOVIMENTO 5 STELLE 21/06/2019
BOLDI ROSSANA LEGA - SALVINI PREMIER 26/06/2019
DE MARTINI GUIDO LEGA - SALVINI PREMIER 26/06/2019
FOSCOLO SARA LEGA - SALVINI PREMIER 26/06/2019
LAZZARINI ARIANNA LEGA - SALVINI PREMIER 26/06/2019
LOCATELLI ALESSANDRA LEGA - SALVINI PREMIER 26/06/2019
PANIZZUT MASSIMILIANO LEGA - SALVINI PREMIER 26/06/2019
TIRAMANI PAOLO LEGA - SALVINI PREMIER 26/06/2019
SUTTO MAURO LEGA - SALVINI PREMIER 26/06/2019
ZIELLO EDOARDO LEGA - SALVINI PREMIER 26/06/2019
SAPIA FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 01/07/2019


Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 18/06/2019

ATTO MODIFICATO IL 21/06/2019

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 21/06/2019

ATTO MODIFICATO IL 26/06/2019

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 26/06/2019

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 01/07/2019

Atto Camera

Mozione 1-00195
presentato da
LOREFICE Marialucia
testo presentato
Giovedì 13 giugno 2019
modificato
Lunedì 1 luglio 2019, seduta n. 200

   La Camera,

   premesso che:

    il rapporto Gimbe 2019 sullo stato del servizio sanitario nazionale sostiene che soltanto mettendo la sanità pubblica al centro della agenda politica si potrà realmente garantire il fondamentale diritto costituzionale alla salute dei cittadini e rilanciare il Paese sia dal punto di vista sociale che economico;

    il succitato rapporto infatti, offre un quadro sconfortante sulla sostenibilità del servizio sanitario nazionale (Ssn), individuandone le cause principalmente nelle politiche economiche degli ultimi 10 anni caratterizzate dal definanziamento pubblico per la sanità, considerata come un mero capitolo di spesa pubblica, anziché come una leva di sviluppo economico da sostenere e rilanciare; basti pensare che attualmente la sanità assorbe solo il 6,6 per cento del prodotto interno lordo e l'intera filiera della salute ne produce circa l'11 per cento:

    secondo le analisi effettuate la spesa per la salute in Italia 2017 ammonta complessivamente a euro 204.034 milioni così suddivisi: euro 154.920 milioni di spesa sanitaria, di cui euro 113.131 milioni di spesa sanitaria pubblica e di euro 41.789 milioni di spesa sanitaria privata. Di questa, 35.989 milioni di euro a carico delle famiglie e 5.800 milioni di euro intermediari da fondi sanitari/polizze collettive (3.912 milioni di euro), polizze individuali (711 milioni di euro) e da altri enti (1.177 milioni di euro); 41.888,5 milioni di euro di spesa sociale di interesse sanitario di cui 32.779,5 milioni di spesa pubblica, in larga misura relative alle provvidenze in denaro erogate dall'Inps, e 9.109 milioni di euro stimati di spesa delle famiglie; 7.225,5 milioni di euro per deduzioni e detrazioni di imposta dal reddito delle persone fisiche per spese sanitarie (3.864,3 milioni di euro) e 3.361,2 milioni di euro per contributi versati a fondi sanitari integrativi, cifra ampiamente sottostimata per l'indisponibilità dei dati relativi al welfare aziendale e alle agevolazioni fiscali a favore delle imprese;

    durante la presentazione del rapporto è emerso che, nel periodo 2010-2019 sono stati sottratti al Ssn circa 37 miliardi di euro e l'incremento complessivo del fabbisogno sanitario nazionale è stato di 8,8 miliardi di euro, con una media annua dello 0,9 per cento insufficiente anche solo a pareggiare l'inflazione (+1,07 per cento). Inoltre il documento di economia e finanza 2019 riduce progressivamente il rapporto spesa sanitaria/Pil dal 6,6 per cento nel 2019-2020 al 6,5 per cento nel 2021 e al 6,4 per cento nel 2022;

    secondo le stime del rapporto Gimbe per riallineare il Ssn a standard degli altri Paesi europei e offrire ai cittadini italiani un servizio sanitario di qualità, equo e universalistico sarà necessaria nel 2025 una spesa sanitaria di 230 miliardi di euro; il rilancio del Ssn richiede altresì la convergenza di tutte le forze politiche e un programma di azioni coraggiose e coerenti, a partire da un consistente aumento del finanziamento pubblico; ma soprattutto bisogna «mettere in sicurezza» le risorse ed evitare le periodiche revisioni al ribasso, ovvero definire sia una soglia minima del rapporto spesa sanitaria/Pil, sia un incremento percentuale annuo del fabbisogno sanitario nazionale pari almeno al doppio dell'inflazione, come ha sostenuto il presidente della fondazione a conclusione del suo intervento alla presentazione del rapporto;

    tra tutti gli interventi degli ultimi anni, emerge ed è stata accolta con favore l'inversione di tendenza operata dalla legge di bilancio 2019, che ha previsto risorse aggiuntive, pari a 4,5 miliardi di euro per il fondo sanitario nazionale per triennio 2019-2021, anche se subordinate alla stipula del patto per la salute con le regioni;

    a tal proposito, nell'ultima bozza circolata, ancorché non definitiva, del Patto per la salute, posta la clausola costituzionale del pareggio di bilancio, è stata prevista una clausola di salvaguardia finanziaria; più precisamente viene prima confermato il finanziamento del fondo sanitario come previsto dalla legge di bilancio 2019 e cioè di 116,4 miliardi per il 2020 e 117,9 miliardi per il 2021, poi però è aggiunta la clausola «salvo eventuali modifiche che si rendessero necessarie in relazione al conseguimento degli obiettivi di finanza pubblica e a variazione del quadro macroeconomico»;

    appare necessario recuperare integralmente tutte le risorse economiche sottratte in questi anni con le diverse misure di finanza pubblica, garantendo una sostenibilità economica effettiva ai livelli essenziali di assistenza attraverso il rifinanziamento del fondo sanitario nazionale, così da risolvere alcuni dei problemi strutturali;

    si è da poco festeggiato il quarantennale del servizio sanitario nazionale, istituito con la legge n. 833 del 23 dicembre 1978 e che ha dato all'Italia la patente di uno dei migliori sistemi di salute pubblica al mondo e che, nonostante le successive riforme, ivi inclusa la riforma del titolo V della parte II della Costituzione, ne abbiano mutato sostanzialmente l'evoluzione e la struttura, ha consentito al nostro Paese di mantenere saldo il principio dell'universalità come sancito dall'articolo 32 della Costituzione;

    la sostenibilità economica del servizio sanitario nazionale non può e non dovrebbe passare attraverso una compressione del diritto alla salute e la riduzione di risorse economiche e umane necessarie per l'affermazione di tale diritto e la certezza delle risorse è condizione ineludibile per attuare una seria programmazione degli interventi in sanità,

impegna il Governo:

1) ad adottare iniziative per salvaguardare il servizio sanitario nazionale pubblico e universalistico, garantendo una sostenibilità economica effettiva ai livelli essenziali di assistenza attraverso un adeguato finanziamento del fondo sanitario nazionale, assicurando altresì la certezza delle risorse ad esso destinate, nonché ad intraprendere iniziative volte a un recupero di risorse economiche adeguate;

2) a valutare la necessità di adottare le opportune iniziative affinché, da un lato, sia definita una soglia minima del rapporto spesa sanitaria/prodotto interno lordo, dall'altro sia fissato un incremento percentuale annuo in termini assoluti del fabbisogno sanitario nazionale, anche in funzione anticiclica in caso di riduzione del prodotto interno lordo, al fine di garantire le esigenze di pianificazione e organizzazione degli interventi necessari in sanità nel rispetto dei princìpi di equità, solidarietà e universalismo che da 40 anni caratterizzano il servizio sanitario nazionale.
(1-00195) (Ulteriore nuova formulazione) «Lorefice, Bologna, Nesci, Tuzi, Sarli, D'Arrando, Nappi, Lapia, Sportiello, Menga, Zolezzi, Leda Volpi, Mammì, Provenza, Troiano, Trizzino, Massimo Enrico Baroni, Boldi, De Martini, Foscolo, Lazzarini, Locatelli, Panizzut, Tiramani, Sutto, Ziello, Sapia».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

risorsa economica

spese sanitarie

prodotto interno lordo