ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00194

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 189 del 12/06/2019
Firmatari
Primo firmatario: NOVELLI ROBERTO
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 12/06/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PENTANGELO ANTONIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 12/06/2019
D'ATTIS MAURO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 12/06/2019
SOZZANI DIEGO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 12/06/2019
MULE' GIORGIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 12/06/2019
GERMANA' ANTONINO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 12/06/2019
BERGAMINI DEBORAH FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 12/06/2019
ROSSO ROBERTO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 12/06/2019
MUGNAI STEFANO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 12/06/2019
BAGNASCO ROBERTO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 12/06/2019
PEDRAZZINI CLAUDIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 12/06/2019


Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Mozione 1-00194
presentato da
NOVELLI Roberto
testo di
Mercoledì 12 giugno 2019, seduta n. 189

   La Camera,

   premesso che:

    il codice della strada (decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285) statuisce all'articolo 1, comma 3, che «al fine di ridurre il numero e gli effetti degli incidenti stradali e in relazione agli obiettivi e agli indirizzi della Commissione Europea, il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti definisce il Piano Nazionale della Sicurezza Stradale»;

    l'articolo 32 della legge 17 maggio 1999, n. 144 ha istituito un primo piano nazionale della sicurezza stradale (Pnss), definendone ambito, articolazione, strumenti attuativi e linee guida;

    questo primo Pnss, sviluppato per il periodo 2001-2010, assumeva, sulla base delle indicazioni della Commissione europea, l'obiettivo di ridurre del 50 per cento entro il 2010, il numero delle vittime di incidenti stradali;

    la Commissione europea ha suggerito a tutti i Paesi membri, con il documento «Towards a European road safety area: policy orientations on road safety 2011-2020 – COM(2010)389», l'obiettivo di ridurre di un ulteriore 50 per cento il numero delle vittime rispetto ai dati rilevati nell'anno 2010;

    nel marzo del 2014, sulla base delle indicazioni della Commissione europea, è stato approvato il nuovo «Piano nazionale della sicurezza stradale (Pnss) Orizzonte 2020»;

    questo secondo Pnss, ponendosi in continuità con quello adottato per il precedente decennio, ha adottato l'obiettivo generale definito dalla Commissione, impegnandosi a ridurre il numero dei morti del 50 per cento in dieci anni rispetto al dato 2010;

    i dati pubblicati nel 2018 da polizia stradale e comando generale dell'Arma dei carabinieri (ufficio operazioni, sala operativa e sezione statistica) mostrano un incremento degli incidenti mortali rispetto all'anno precedente pari al 3,6 per cento per la tratta autostradale e pari al 4,4 per cento per quelle gestite da Anas;

    l'Italia, esclusa Malta, è il peggiore Paese dell'Unione europea a 28 per la diminuzione degli incidenti stradali nel periodo 2001-2017, raggiungendo un risultato pari solo al 20,37 per cento (dati Istat, 2018), performance ben lontana da quanto previsto dai Pnss;

    l'Italia, sempre secondo i dati Istat 2018, è l'undicesimo peggior Paese tra quelli appartenenti all'Unione europea per il numero dei morti in rapporto agli abitanti;

    è lecito attendersi che le previsioni dal «Pnss Orizzonte 2020» vengano disattese;

    l'Italia è carente anche sul piano della prevenzione dagli incidenti stradali;

    il tipo di utenza, tolta quella dei pedoni, avente un maggiore tasso di mortalità è quella degli utilizzatori di motocicli – pari all'1,64 per cento – e di ciclomotori – pari allo 0,85 per cento – considerato anche che il 43,4 per cento degli incidenti stradali avviene su strade urbane e che secondo l'Aci, in Italia, circola un motociclo ogni 10 abitanti;

    la maggior parte degli utilizzatori di motocicli ha un'età inferiore ai 25 anni e nel 2017, secondo l'Istat, il 12,34 per cento delle vittime di incidenti stradali mortali apparteneva a questa categoria cui afferivano anche il 23,14 per cento delle vittime di incidenti non mortali;

    per ridurre l'incidentalità di questa fascia d'età presso il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca è attivo il portale Pnes (Piattaforma nazionale educazione stradale) che, sotto la supervisione dell'Università La Sapienza, raccoglie i progetti rivolti alle scuole superiori di Aci, Ania, polizia stradale, Federazione italiana ciclisti e Federazione italiana motociclisti;

    la sensibilizzazione nelle scuole, con queste modalità, è inefficace e non all'altezza rispetto all'esperienza della maggior parte dei Paesi aderenti all'Unione europea, nonostante la Commissione europea abbia considerato a tale scopo, prioritarie le azioni mirate a migliorare la formazione e l'educazione degli utenti della strada, rafforzando anche l'applicazione delle regole della strada;

    in Europa sussistono best practice, come in Austria, dove l'opera di prevenzione e di riduzione degli incidenti stradali è affidata ad un'unica amministrazione gestita dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, detta National Research Development Programme Kiras Austria, che, coinvolgendo anche soggetti privati, si occupa anche della prevenzione dagli incidenti stradali;

    il Kiras, in base all'incidentalità, progetta anche direttamente gli investimenti tecnologici per la messa in sicurezza delle strade, lanciando annualmente nuovi progetti di prevenzione;

    il modello Kiras ha prodotto una diminuzione degli incidenti del 57 per cento nel periodo 2001-2007, mentre l'Italia, nonostante più della metà degli incidenti stradali sia dovuta ad una cattiva conoscenza del codice della strada, non investe sufficienti risorse su questo sul versante della prevenzione,

impegna il Governo:

1) a predisporre iniziative per l'istituzione di un'unica agenzia che si occupi della prevenzione degli incidenti stradali, sotto il controllo del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e in sinergia con il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca per le attività nelle scuole;

2) ad assumere iniziative affinché l'agenzia si coordini con gli uffici decentrati della motorizzazione civile, al fine di realizzare dei corsi integrati per la prevenzione degli incidenti stradali nelle scuole secondarie di primo o secondo grado.
(1-00194) «Novelli, Pentangelo, D'Attis, Sozzani, Mulè, Germanà, Bergamini, Rosso, Mugnai, Bagnasco, Pedrazzini».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

incidente di trasporto

mortalita'

morte