XVIII Legislatura

Commissione parlamentare di vigilanza sull'anagrafe tributaria

Resoconto stenografico



Seduta n. 14 di Giovedì 20 febbraio 2020

INDICE

Sulla pubblicità dei lavori:
Parolo Ugo , Presidente ... 3 

INDAGINE CONOSCITIVA «PER UNA RIFORMA DELLA FISCALITÀ IMMOBILIARE, EQUITÀ, SEMPLIFICAZIONE E RILANCIO DEL SETTORE»

Esame ed approvazione finale
del documento conclusivo.

Parolo Ugo , Presidente ... 3 
Gaudiano Felicia  ... 5 
Marino Mauro Maria  ... 5 
Barbaro Claudio  ... 5 
Giacometto Carlo (FI)  ... 5 
Parolo Ugo , Presidente ... 6 
De Bertoldi Andrea  ... 6 
Fenu Emiliano  ... 6 
Parolo Ugo , Presidente ... 7 

Allegato: Documento conclusivo approvato (Doc. XVII-bis n. 2) ... 8

Testo del resoconto stenografico

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE
UGO PAROLO

  La seduta comincia alle 8.40.

Sulla pubblicità dei lavori.

  PRESIDENTE. Avverto che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche mediante l'attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso e la trasmissione streaming sulla web-tv della Camera dei deputati.

Esame ed approvazione finale
del documento conclusivo.

  PRESIDENTE. Buongiorno a tutti, direi che possiamo iniziare i lavori, anche perché in seguito abbiamo tutti impegni molto importanti.
  Comunico che oggi la Commissione è convocata per procedere all'esame e all'approvazione finale del documento conclusivo dell'indagine conoscitiva per una riforma della fiscalità immobiliare, equità, semplificazione e rilancio del settore.
  Ricordo che l'indagine è stata avviata il 6 marzo 2019 e poi prorogata fino alla fine di gennaio proprio per acquisire gli orientamenti e gli intendimenti del nuovo Governo in materia di fiscalità immobiliare, con particolare riferimento alle principali tematiche emerse.
  L'audizione del Ministro Gualtieri del 30 gennaio scorso ha rappresentato quindi l'atto conclusivo del percorso di approfondimento svolto dalla Commissione.
  Si è trattato di un lavoro lungo, e a mio avviso ben strutturato, nel corso del quale sono state svolte molteplici audizioni che hanno visto come protagonisti soggetti istituzionali, operatori e tecnici del settore ed esponenti della società civile. È stata inoltre effettuata una missione presso Sogei Spa ove è stato possibile prendere visione dello stato di avanzamento dell'anagrafe immobiliare integrata preliminare, ad avviso della Commissione, ad ogni eventuale riforma degli estimi catastali.
  Il documento reca la sintesi del lavoro svolto nella scorsa legislatura sul tema della predetta riforma e prova ad individuare alcuni punti su cui è ancora necessario lavorare, raccoglie inoltre le principali proposte in materia di contenimento di consumo del suolo, di rigenerazione urbana, nonché fa il punto su alcune proposte in materia di fiscalità immobiliare.
  Ho voluto concludere il documento, che vi è stato inviato con una email del 14 febbraio scorso, recependo le integrazioni da voi inviate con alcune brevi note conclusive, allegate al documento, di cui vorrei darvi lettura.
  In conclusione, il documento intende essere uno stimolo e una riflessione su un settore che è vitale per il Paese. Come è stato più volte ricordato, il patrimonio immobiliare rappresenta la ricchezza e la specificità degli italiani: tre famiglie su quattro risiedono in una casa di proprietà e si può dire che l'acquisto di una casa rappresenti ancora oggi un obiettivo largamente sentito. Quindi la casa è un valore, non solo in senso economico.
  La riforma degli estimi catastali, atto portante del lavoro svolto dalla Commissione, se da un lato porterebbe una maggiore equità, dall'altro scontenterebbe molti che vedrebbero modificata la propria tassazione senza comprenderne la visione d'insieme. È stata condivisa quindi l'importanza del coinvolgimento dei cittadini, nelle forme che si riterranno opportune, sottolineando Pag. 4 anche la necessità di un'adeguata comunicazione istituzionale. È infatti importante che la Pubblica Amministrazione abbia un'interlocuzione positiva con i cittadini.
  La Commissione ha quindi ritenuto importante sollevare la questione e analizzare i punti deboli della riforma del 2015, per avviare un confronto interno ed evitare che siano i frequenti richiami di istituzioni internazionali a determinare la riforma.
  La Commissione sottolinea l'importanza di completare l'allineamento dei dati catastali, mettendo a disposizione adeguate risorse all'Agenzia delle Entrate che, encomiabilmente, anche attraverso Sogei SpA, sta portando a compimento il progetto dell'anagrafe immobiliare integrata. L'obiettivo finale è quello di arrivare ad un «cassetto fiscale dell'immobile» che metta in rete le banche dati esistenti presso le varie istituzioni, al momento scarsamente dialoganti tra loro.
  Quanto alle altre misure sulla fiscalità immobiliare, la Commissione plaude ad alcune iniziative volte alla riqualificazione del patrimonio immobiliare tra cui, ad esempio, la norma che, anche grazie al lavoro della Commissione stessa, disciplina le agevolazioni fiscali per l'acquisto dei fabbricati esistenti da parte delle imprese, il bonus facciate, la deducibilità integrale dell'IMU sui fabbricati strumentali all'attività di impresa, che può sicuramente aiutare a contenere il fenomeno della desertificazione commerciale.
  La Commissione auspica tuttavia che tali misure abbiano carattere di stabilità e non siano limitate a singoli esercizi finanziari, assecondando l'esigenza, sottolineata da molti soggetti della società civile auditi nel corso dell'indagine, di poter programmare nel tempo i propri investimenti e la propria attività. La stabilizzazione di tali misure può spingere al rilancio del settore immobiliare.
  Da questo punto di vista qualche cosa in più poteva essere fatta sotto il profilo della cedolare secca, che non è stata confermata per gli immobili commerciali e che, invece, è risultata un valido strumento anche per far emergere il sommerso.
  Per quanto attiene al tema della semplificazione, la Commissione ritiene che molto ancora debba essere fatto: bene l'accorpamento di IMU e TASI ma sono ancora eccessivi gli adempimenti e le aliquote con cui il contribuente è costretto a confrontarsi. La Commissione auspica, ad esempio, che, completate le riforme strutturali relative alla piena conoscenza dei dati degli immobili, si possa arrivare ad un IMU precompilato che, come già avvenuto per il reddito delle persone fisiche, possa raggiungere lo scopo, per l'Agenzia delle Entrate e per i comuni, di poter contare su entrate certe ed esigibili e per i cittadini rappresentare una minore fonte di burocrazia. Sarebbe inoltre possibile, in un'ottica di completa operatività ed interfaccia delle banche dati, integrate da un contributo diretto da parte dei cittadini proprietari di immobili, ottenere, da un lato, la piena disponibilità operativa del cosiddetto «cassetto del fabbricato» consultabile facilmente per ogni esigenza, e dall'altro eliminare gran parte delle storture del sistema che oggi rendono assolutamente non comparabile il valore catastale con il prezzo effettivo degli immobili.
  La Commissione ha anche censito e restituito alla lettura, secondo una logica per macrotemi, tutti i contributi che sono pervenuti durante le numerose audizioni e che per la loro natura e complessità, ma a volte anche per la loro disarmante semplicità applicativa ed interpretativa, lasciano ben intendere quanto sia assolutamente necessario procedere a un riordino normativo del settore proprio per perseguire gli obiettivi di rilancio e semplificazione.
  La Commissione ha più volte potuto considerare che molte misure ipotizzate potrebbero essere facilmente applicabili se si uscisse dalla mera logica ragionieristica con cui vengono determinate le coperture finanziarie e si applicasse un principio di carattere più economico che tenesse conto degli indotti positivi sull'economia e sui flussi di cassa determinati negli anni da tali misure; un esempio su tutti è dato dai positivi effetti sulla finanza e sull'economia del Paese negli ultimi venti anni dalle detrazioni Pag. 5 fiscali per le ristrutturazioni e per l'efficientamento energetico.
  Il periodo considerato, abbastanza lungo per non essere condizionato da anomali scostamenti annuali, dimostra che misure in tal senso, se applicate in scala più larga per il totale recupero del patrimonio edilizio esistente, potrebbero davvero dare vita ad un sostanziale piano di recupero nazionale del patrimonio edilizio, contenere efficacemente il consumo del suolo, rilanciare l'economia, efficientare e mettere in sicurezza le strutture.
  Un ultimo cenno va al clima positivo e di collaborazione tra tutte le forze politiche che ha caratterizzato i lavori della Commissione, non scontato, soprattutto in un settore così delicato.
  Permettetemi poi di sottolineare il contenimento di questo corposo lavoro in un numero di pagine ragionevole. Naturalmente ci sono anche gli allegati che fanno riferimento alle audizioni effettuate, ma il documento si conclude essenzialmente in una settantina di pagine, e questo credo rappresenti una nota di merito in un momento in cui si parla sempre più spesso di semplificazione e di adeguata capacità interpretativa delle norme.
  Vi ho presentato il documento – trasmesso per tempo a tutti i commissari –, naturalmente limitandomi a leggere la nota conclusiva. Abbiamo recepito tutte le osservazioni che ci sono pervenute, nonché le sollecitazioni manifestate nel corso delle precedenti sedute relativamente a frasi che potevano prestarsi ad essere malamente interpretate in materia di catasto e di estimi. Abbiamo altresì fatto nostro l'importante contributo apportato dal Ministro Gualtieri, il tutto attraverso un lavoro di sintesi per il quale desidero ringraziare espressamente gli uffici della Commissione e i miei collaboratori.

  FELICIA GAUDIANO. Mi associo a questo clima di partecipazione che vi è stato tra tutte le forze politiche, ringraziando anch'io tutti i collaboratori e lei presidente per l'impegno e il modo in cui ha condotto i lavori della Commissione.

  MAURO MARIA MARINO. Il mio intervento parte dall'ultima frase con la quale si è concluso il suo intervento, signor presidente. Faccio riferimento al clima positivo di collaborazione tra tutte le forze politiche che ha caratterizzato i lavori della Commissione, per nulla scontato soprattutto in un settore così delicato. Parto da questa considerazione per fare i complimenti al presidente, considerato il clima che ha contribuito a creare all'interno della Commissione. Penso sia stato ben interpretato lo spirito che deve guidare i lavori di una Commissione bicamerale e il ruolo che quest'ultima è chiamata a svolgere; tutto ciò, considerato anche il passaggio attraverso una complessa vicenda politica che ha fatto registrare un cambio di governo. Ad ogni modo, penso vi sia stato un ottimo spirito collaborativo, sia da parte del precedente Governo sia da parte di quello attualmente in carica. Si è così giunti a comprendere il potenziale punto di approdo di un lavoro che è stato svolto in maniera precisa, puntigliosa e che è stato caratterizzato da un livello di attenzione, tenendo conto anche del precedente elaborato.
  In conclusione, complimenti a lei e complimenti agli uffici che sono stati in grado di sviluppare una forma di collaborazione molto positiva, che meglio ci ha fatto comprendere il buon esercizio del ruolo che sono chiamati a ricoprire i funzionari dello Stato.

  CLAUDIO BARBARO. Intervengo brevemente per esprimere la mia soddisfazione personale e quella della Lega, il partito che rappresento. Mi riferisco al merito e al metodo che è stato seguito nonché, ricollegandomi a quello che alcuni colleghi hanno già sottolineato, allo spirito che ha contraddistinto i lavori di questa Commissione bicamerale. Per tali motivi intendo complimentarmi con lei e, soprattutto, con gli uffici che hanno fornito un enorme contributo al raggiungimento dell'obiettivo.

  CARLO GIACOMETTO. Grazie presidente, anch'io mi associo alle parole di ringraziamento per il lavoro svolto con Pag. 6competenza e attenzione da parte del presidente, degli uffici e, se vogliamo, da parte di tutti noi che abbiamo contribuito a instaurare un clima molto positivo, così come è stato sottolineato anche nella relazione finale.
  Credo sia giusto associarci alle parole di chi mi ha preceduto, anche con la volontà di portare a conoscenza di tutti il lavoro che è stato svolto in Commissione durante quest'ultimo anno di lavoro e che potrebbe risultare un buon punto di partenza per i Governi che seguiranno in questa o nella prossima legislatura.

  PRESIDENTE. Grazie all'onorevole Giacometto, al quale ricordo che a breve, nel corso dell'ufficio di presidenza, possiamo valutare tutti assieme come dare seguito a questa sua ultima proposta.

  ANDREA DE BERTOLDI. Signor presidente, da parte mia, come da parte dei colleghi, il plauso di Fratelli d'Italia per il clima che si è creato tra tutti i componenti di questa commissione. Parlo di un clima costruttivo che dovrebbe essere preso ad esempio almeno da coloro i quali intravedono nella politica la possibilità di costruire qualcosa e non invece un mezzo per arrivare alla distruzione di un sistema. Grazie anche a lei, signor presidente, per l'impegno, la serietà profusi e il clima che ha saputo instaurare.
  Per quanto riguarda il merito, esprimo una brevissima considerazione. Il mio partito condivide gran parte di quello che è stato riportato in questa relazione finale, comprensiva dei relativi allegati riguardanti le audizioni svolte, e le proposte in essa contenute. Vorrei però sottolineare come per noi il tema immobiliare ricopra un ruolo particolarmente significativo poiché prende in esame due componenti: i cittadini e lo Stato. Sappiamo tutti che l'Italia non è la Germania, non è il resto del mondo, sappiamo quanto il problema casa pesi sui patrimoni, sui risparmi delle nostre famiglie. Quindi, nel momento in cui si verifica una svalutazione degli immobili si viene a creare un grave danno per i risparmi dei nostri concittadini: questo non dobbiamo mai dimenticarlo. Anche lo Stato ha un grande patrimonio – se la memoria non mi inganna, qualche anno fa si stimava attorno ai 6 mila miliardi di euro – che nell'ambito del bilancio dovrebbe fare da contrappeso al debito pubblico. Quindi, una svalutazione degli immobili che pesa anche sullo Stato sui cittadini va doppiamente ad incidere sui nostri cittadini. Ecco che allora, al di là della demagogia e del populismo così facile da rincorrere politicamente, le politiche fiscali dovrebbero tener conto anche di questi fattori. Di conseguenza, risulterebbe sicuramente positiva una riforma del catasto che porti ad un maggior realismo dei valori, ma assolutamente siamo contrari a qualsivoglia aumento della tassazione sugli immobili. Si pensi che, riguardo alle patrimoniali esistenti in Italia, siamo passati, se si guarda al passaggio dal Governo Monti a quello di Renzi, a un più 10 miliardi di tassazione. Ecco perché a nostro giudizio, considerate tutte queste patrimoniali, andrebbe rivisto l'intero sistema relativo alla tassazione degli immobili; ciò, potrebbe consentire una ripresa del mercato immobiliare attraverso una rivalutazione degli immobili e un maggior prodotto interno lordo. Sappiamo infatti che il settore immobiliare a volte risulta essere anticiclico rispetto al resto dell'economia, risultando trainante nei momenti in cui funziona.
  Visto che ci siamo occupati di questi aspetti, da una parte ci tenevo a manifestare la nostra condivisione per l'opera svolta dalla commissione e dall'altra anche la nostra preoccupazione relativamente agli aumenti delle imposte che vogliamo tradurre in un sollecito di invertire la rotta.

  EMILIANO FENU. Anch'io volevo ringraziare il presidente e gli uffici per il lavoro attento e puntuale che potrà costituire uno strumento molto utile per l'attuale maggioranza e per quelle che, eventualmente, si succederanno.
  Il contenuto della relazione conclusiva che ci apprestiamo ad approvare evidenzia in maniera inequivocabile l'importanza della tecnologia nell'ambito del settore che costituisce l'oggetto del nostro agire come commissione. Pag. 7
  Si parla spesso di lotta all'evasione, personalmente invece sono convinto che si dovrebbe fare prevenzione e la tecnologia anche in questo campo rappresenterà inevitabilmente uno strumento da utilizzare.
  Sono d'accordo sul rispetto dell'invarianza del gettito per cercare di non appesantire un settore che è stato sempre molto importante per il nostro Paese. Inoltre, sappiamo ormai che è il settore digitale a generare le maggiori ricchezze, sia in Italia sia negli altri Paesi europei. I colossi del web sono coloro che drenano ricchezze e redditi da tutti i Paesi, quindi dovremmo iniziare a redistribuire i redditi tra le classi dei contribuenti comuni cercando di non perdere di vista il fatto che i nuovi ricchi sono coloro di cui sopra. Su questo dovremmo focalizzare la nostra attenzione per arrivare gradualmente ad una parificazione del trattamento tributario.

  PRESIDENTE. Se non vi sono altri interventi, nel ringraziare ancora una volta tutti voi per il clima di forte collaborazione che si è venuto a creare in questa commissione e che ci ha permesso di arrivare fin qui, metto in votazione il documento conclusivo.

  (È approvato all'unanimità)

  La seduta termina alle 9.

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ALLEGATO

Per una riforma della fiscalità immobiliare
equità, semplificazione e rilancio del settore.

DOCUMENTO CONCLUSIVO APPROVATO

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