XVIII Legislatura

XI Commissione

Resoconto stenografico



Seduta n. 4 di Mercoledì 19 giugno 2019

INDICE

Sulla pubblicità dei lavori:
Giaccone Andrea , Presidente ... 3 

INDAGINE CONOSCITIVA SUL RIORDINO DEL SISTEMA DELLA VIGILANZA IN MATERIA DI LAVORO, CONTRIBUZIONE E ASSICURAZIONE OBBLIGATORIA A SEGUITO DELLE MODIFICHE INTRODOTTE DAL DECRETO LEGISLATIVO 14 SETTEMBRE 2015, N. 149, NELLA PROSPETTIVA DI UNA MAGGIORE EFFICACIA DELLE AZIONI DI CONTRASTO AL LAVORO IRREGOLARE E ALL'EVASIONE CONTRIBUTIVA

Audizione di rappresentanti degli Ispettori del Lavoro Associati (ILA) e dell'Associazione nazionale funzionari ispettivi pubblici (ANIV).
Giaccone Andrea , Presidente ... 3 
Lanza Gerardo Donato , presidente nazionale degli Ispettori del Lavoro Associati (ILA) ... 3 
Giaccone Andrea , Presidente ... 5 
Sponchia Giancarlo , presidente dell'Associazione nazionale funzionari ispettivi pubblici (ANIV) ... 5 
Esposito Luciano , vicepresidente dell'Associazione nazionale funzionari ispettivi pubblici (ANIV) ... 6 
Giaccone Andrea , Presidente ... 7 
Murelli Elena (LEGA)  ... 7 
Costanzo Jessica (M5S)  ... 7 
Giaccone Andrea , Presidente ... 7 
Lanza Gerardo Donato , presidente nazionale degli Ispettori del Lavoro Associati (ILA) ... 7 
Sponchia Giancarlo , presidente dell'Associazione nazionale funzionari ispettivi pubblici (ANIV) ... 8 
Giaccone Andrea , Presidente ... 9 

ALLEGATO: Documentazione depositata dai rappresentanti dell'Associazione nazionale funzionari ispettivi pubblici (ANIV) ... 10

Sigle dei gruppi parlamentari:
MoVimento 5 Stelle: M5S;
Lega - Salvini Premier: Lega;
Partito Democratico: PD;
Forza Italia - Berlusconi Presidente: FI;
Fratelli d'Italia: FdI;
Liberi e Uguali: LeU;
Misto: Misto;
Misto-Civica Popolare-AP-PSI-Area Civica: Misto-CP-A-PS-A;
Misto-Minoranze Linguistiche: Misto-Min.Ling.;
Misto-Noi con l'Italia-USEI: Misto-NcI-USEI;
Misto-+Europa-Centro Democratico: Misto-+E-CD;
Misto-MAIE - Movimento Associativo Italiani all'Estero: Misto-MAIE;
Misto-Sogno Italia - 10 Volte Meglio: Misto-SI-10VM.

Testo del resoconto stenografico

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE
ANDREA GIACCONE

  La seduta comincia alle 15.10.

Sulla pubblicità dei lavori.

  PRESIDENTE. Avverto che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati, nonché la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati.

Audizione di rappresentanti degli Ispettori del Lavoro Associati (ILA) e dell'Associazione nazionale funzionari ispettivi pubblici (ANIV).

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca, nell'ambito dell'indagine conoscitiva sul riordino del sistema della vigilanza in materia di lavoro, contribuzione e assicurazione obbligatoria a seguito delle modifiche introdotte dal decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 149, nella prospettiva di una maggiore efficacia delle azioni di contrasto al lavoro irregolare e all'evasione contributiva, l'audizione di rappresentanti degli Ispettori del Lavoro Associati (ILA) e dell'Associazione nazionale funzionari ispettivi pubblici (ANIV).
  Segnalo che sono presenti, per gli Ispettori del Lavoro Associati (ILA), l'ingegner Gerardo Donato Lanza, presidente nazionale, il dottor Dario Panebianco, referente regionale Emilia-Romagna, e la dottoressa Sebastiana Spitale, referente regionale Piemonte; per l'Associazione nazionale funzionari ispettivi pubblici, il dottor Giancarlo Sponchia, presidente, e il dottor Luciano Esposito, vicepresidente.
  Nel ringraziare i nostri ospiti, cedo la parola a Gerardo Donato Lanza.

  GERARDO DONATO LANZA, presidente nazionale degli Ispettori del Lavoro Associati (ILA). In considerazione del poco tempo a mia disposizione, cercherò di dare giusto dei flash, essendo poi noi disponibili per eventuali domande.
  Ringrazio il presidente e gli onorevoli deputati per la possibilità che ci viene concessa di essere auditi in questa Commissione.
  Nell'ambito di quest'indagine conoscitiva, nella quale autorevoli voci sono già state ascoltate, il nostro intervento sarà orientato a condividere il patrimonio di esperienze e di conoscenze maturate dai funzionari ispettivi, ogni giorno impegnati in prima linea nel rappresentare lo Stato nella lotta al lavoro nero, al lavoro irregolare, a tutte le forme di sfruttamento e di mancato rispetto delle norme che tutelano i diritti dei lavoratori e la loro sicurezza.
  Questa Commissione, nell'indagare sugli effetti della nascita dell'Ispettorato nazionale del lavoro (INL), non potrà sicuramente dimenticare le difficoltà del passato: la problematica della sovrapposizione degli interventi ispettivi, che con la nuova Agenzia si sta tentando di superare; il calo dell'attività di vigilanza contributiva e assicurativa negli anni antecedenti alla nascita dell'INL, così come appare dai dati; la difficoltà di effettuare i recuperi contributivi di quanto accertato; al presente, il vulnus del «costo zero», con il quale questo nuovo soggetto è nato e dal quale è ancora segnato; l'ingiustificato divario retributivo tra i funzionari ispettivi di diversa provenienza, che richiede una soluzione non più rinviabile. Non più rinviabile è anche la possibilità di accesso a tutte le Pag. 4banche dati attinenti al rapporto di lavoro nelle sue diverse declinazioni.
  A fronte di tutte queste problematiche, i dati numerici evidenziano tuttavia che il cuore dell'Agenzia regge, ed è costituito sicuramente, in primo luogo, dalle risorse umane che lo compongono e che negli anni, sebbene a ranghi ridotti, hanno garantito la tenuta della vigilanza e risultati sempre in crescita.
  Per non sprecare tempo su alcuni aspetti già affrontati in precedenti audizioni, sorvolerò sugli aspetti specificatamente tecnici, rinviando alla relazione che trasmetteremo a questa Commissione. Sorvolerò, altresì, sull’iter legislativo che ha portato alla nascita dell'Agenzia unica per le ispezioni del lavoro denominata Ispettorato nazionale del lavoro, limitandomi a sottolineare che il disegno originario, il decreto legislativo n. 149 del 2015, auspicava un coordinamento, effettivo ed efficace, volto a evitare duplicazioni di accessi e ad assicurare omogeneità nell'attività di vigilanza, tanto che quest'ultima circostanza ha comportato che i funzionari ispettivi di INAIL e INPS assumessero la qualifica di ufficiali di polizia giudiziaria con l'acquisizione di tutti i poteri già conferiti agli ispettori di provenienza ministeriale.
  In base alle direttive emanate dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali, l'Ispettorato esercita e coordina sul territorio nazionale la funzione di vigilanza in materia di lavoro, contribuzione, assicurazione obbligatoria e di legislazione sociale, compresa la vigilanza in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.
  L'INL, al fine di evitare la sovrapposizione degli interventi, si coordina con i servizi ispettivi delle aziende sanitarie locali e delle agenzie regionali per la protezione ambientale. L'INL è potenziato nella sua azione dal personale del Nucleo di tutela del lavoro, cosiddetto NIL, che, diramandosi anch'esso su tutto il territorio nazionale, opera fianco a fianco con i funzionari ispettivi. L'INL sovente opera congiuntamente alla Guardia di finanza, alle stazioni dei Carabinieri, a nuclei specialistici delle Forze dell'ordine, quali il NOE, il NAS e altri, previa sofisticata attività di intelligence nei vari settori di competenza istituzionale, estendendo la sua azione, a richiesta delle procure territorialmente competenti, in settori quali la sicurezza nei luoghi di lavoro, tranne che nel settore dell'edilizia.
  Sono molteplici gli ambiti di intervento dell'INL, di cui la lotta al lavoro sommerso rappresenta solo una piccola parte e, nonostante un così ampio spettro d'intervento e il depauperamento del corpo ispettivo dovuto al blocco del turnover – le ultime immissioni in ruolo risalgono all'ultimo concorso bandito nel 2004 – l'attività di vigilanza ha garantito la sua operatività.
  Dai rapporti annuali sull'attività di vigilanza consultabili sul sito istituzionale dell'INL emerge, o almeno dai dati così appare, che l'INAIL, con l'istituzione dell'Ispettorato nazionale, ha migliorato la propria performance di accertamento rispetto all'anno precedente. Per quanto concerne l'accertato INPS, pur a fronte della diminuzione di oltre 400 unità ispettive rispetto al 2016, nell'anno 2017 esso è in linea con il 2016, o almeno questi sono i dati pubblicati sul sito INL, e anzi l'andamento si può ritenere in aumento, perché, essendovi stata una diminuzione di ispettori, i risultati si possono ritenere positivi.
  Invero, si può notare un sensibile calo degli accertamenti contributivi e assicurativi negli anni precedenti alla nascita dell'INL, ma vanno sempre analizzate le tabelle pubblicate.
  Questi sono i dati ufficiali dai quali partire per affrontare in maniera costruttiva i problemi, che certo non mancano, dell'Ispettorato nazionale del lavoro, e affrontare alcune questioni nell'ambito di quest'indagine conoscitiva.
  In audizioni precedenti è stato affrontato il tema dell'attività di coordinamento, del possibile rallentamento dell'attività di programmazione e delle possibili fughe di notizie.
  Con riferimento a quest'ultimo aspetto, le fughe di notizie, le informazioni relative alla programmazione vengono comunicate tra i tre soggetti (INPS, INAIL, INL) attraverso canali riservati e accessibili solo ai Pag. 5responsabili coordinatori di vigilanza dei tre organi, tutti funzionari sottoposti a obblighi deontologici di riservatezza. Pertanto, è da escludere ogni rischio di fuga di notizie. Del resto, non siamo a conoscenza di denunce o segnalazioni in tal senso.
  Inoltre, da quello che appare sempre dai dati, nel 2018 vi è stato un incremento delle irregolarità rispetto alle regolarità, quindi c'è stato un incremento della percentuale di irregolarità.
  A una volontà di ritorno al passato si ispirano alcune proposte tendenti a ripristinare il ruolo ispettivo all'interno di INPS e INAIL, andando a rimuovere quel vincolo del ruolo a esaurimento previsto in considerazione e in occasione della nascita dell'INL. Se è vero che il personale INPS e INAIL è stato inserito in un ruolo a esaurimento, è altrettanto vero che i progressivi pensionamenti dello stesso personale consentono automaticamente nuove assunzioni per l'Ispettorato.
  Andiamo a vedere l'articolo 7 del decreto legislativo n. 149 del 2015. Per quanto attiene alla vigilanza in materia previdenziale e assicurativa, come già detto, a oggi sono stati formati 700 ispettori incardinati in INL, di cui 500 per la materia contributiva e 200 circa – fornisco numeri sommari – per la materia assicurativa. Lo stesso verrà fatto per il restante personale in forza presso l'ente e per quello che verrà immesso nei ruoli dell'INL a seguito delle assunzioni autorizzate per i prossimi tre anni.
  L'unico vero problema è, a oggi, costituito dal fatto che questo personale non è stato ancora profilato per lavorare nel portale web INPS, o almeno questo è quello che appare a noi, problema che non sussiste per il personale formato in materia assicurativa, che già inizia a fare i primi passi nell'operatività effettiva dopo aver fatto la formazione e l'affiancamento.
  Lo «spacchettamento» della vigilanza, a nostro avviso, determinerebbe un incomprensibile passo indietro, con tutte le problematiche sopra evidenziate, e ci allontanerebbe dagli standard europei, che prediligono un unico e autorevole organo di vigilanza.
  In conclusione, ILA auspica che la preziosa funzione di vigilanza che il nostro Paese demanda all'Ispettorato nazionale del lavoro venga valorizzata a tutti i livelli e da tutti i soggetti istituzionali chiamati a tutelare il lavoro; che gli interventi normativi siano lungimiranti e che quelli amministrativi siano efficaci; che la politica renda effettivo l'operato di chi vigila sul fenomeno di sfruttamento lavorativo e lavoro nero, di chi si adopera per la tutela reale e patrimoniale dei lavoratori.
  Garantire la legalità e la sicurezza nel mondo del lavoro ha anche risvolti spiccatamente economici, in quanto permette di garantire una concorrenza leale tra le aziende, scongiurando il fenomeno del dumping, sempre più alimentato dalla crisi economica che stiamo attraversando.

  PRESIDENTE. Do ora la parola a Giancarlo Sponchia.

  GIANCARLO SPONCHIA, presidente dell'Associazione nazionale funzionari ispettivi pubblici (ANIV). Ringrazio il presidente e gli onorevoli presenti.
  Ovviamente, la nostra posizione è leggermente differente da quella dell'ILA, ma, al di là di questo, credo che, proprio traendo spunto e richiamando lo scopo di quest'indagine conoscitiva, di avere una prospettiva di maggiore efficacia delle azioni di contrasto al lavoro irregolare e all'evasione contributiva, ognuno di noi debba ragionare in maniera imparziale e far prevalere il bene comune, il bene delle aziende sane, dei lavoratori, della leale concorrenza, in un mercato del lavoro sempre più difficile per le nostre aziende.
  I dati a volte si prestano a interpretazioni diverse, ma altre volte sono inequivocabili. Se è vero, come diceva il collega dell'ILA, che c'è stato un decremento dal punto di vista del numero delle aziende ispezionate, dovuto anche al pensionamento di molti colleghi dell'INPS, dell'INAIL e dell'INL stesso, è pur vero che è aumentata la percentuale di positività delle ispezioni, come è aumentato l'importo dei contributi accertati. Perché? Pag. 6
  Si è fatta più attività di intelligence, più attività mirata a un accertamento con esito sicuramente positivo.
  Le differenze sono tante e sostanziali. Noi abbiamo trasmesso alcune schede in cui riepiloghiamo gli elementi di criticità e le differenze, dicevo molto sostanziali, che riguardano l'organizzazione del lavoro e la mission dei vari corpi ispettivi.
  Di soluzioni ne abbiamo prospettate diverse. Noi crediamo che si debba far funzionare quello che funziona già, quello che in questo momento si può far funzionare senza ulteriori costi. Credo che il fatto di non avere ulteriori costi sia per tutti un vantaggio. Abbiamo elaborato due proposte, cercando di tenere presente l'efficacia dell'attività ispettiva, eliminando il ruolo a esaurimento degli ispettori INPS e INAIL e attribuendo all'INL un ruolo di coordinamento forte, anche rafforzato rispetto a quello attualmente esercitato.
  È vero che gli ispettori dell'INL hanno fatto dei corsi di formazione presso l'INPS, circa 500 colleghi, ma non mi risulta che in cinque settimane alcun ispettore del lavoro abbia fatto ancora un'ispezione in materia previdenziale, in materia contributiva, particolarmente complessa. Non che non lo siano le altre, ma qualsiasi ispettore INPS, me compreso, non è in grado ancora oggi, dopo vent'anni di servizio, di svolgere tutto ciò che attiene alla materia previdenziale e contributiva.
  Siamo, quindi, favorevoli a interventi volti a far funzionare l'attività di vigilanza e rilanciarla, ma questo deve passare attraverso un percorso di ripensamento dell'attuale struttura, per ragionare «a bocce ferme» su un'eventuale Agenzia delle ispezioni, che potrebbe essere una soluzione che risolverebbe probabilmente il problema dell'attività ispettiva.
  Col permesso del presidente, vorrei ancora solo qualche minuto per cedere la parola al collega vicepresidente per alcuni altri aspetti tecnici.

  LUCIANO ESPOSITO, vicepresidente dell'Associazione nazionale funzionari ispettivi pubblici (ANIV). Ringrazio il presidente e gli onorevoli presenti.
  Vorrei soltanto sottolineare alcuni aspetti tecnici che riguardano le differenze normative su cui poggiano i diversi tipi di accertamento svolti nel Paese.
  Il contenuto di un accertamento di natura previdenziale e assicurativa ha sostanzialmente qualcosa che somiglia all'accertamento tributario, essendo comunque un accertamento svolto sul campo e che richiede l'accesso in azienda, il confronto con i lavoratori, ma ha comunque la caratteristica di riscontrare la veridicità di quanto dichiarato in termini di imponibile.
  L'operazione non è del tutto assimilabile all'accertamento di natura lavoristica e in termini di sicurezza, che, ovviamente, privilegia la tutela del lavoro, la tutela del lavoratore e la repressione delle condotte illecite. Non a caso, l'accertamento di natura lavoristica, e con questo termine improprio faccio riferimento all'ispezione tradizionale dell'Ispettorato del lavoro, è disciplinato sostanzialmente dalla legge di depenalizzazione n. 689 del 1981, come non è invece per gli accertamenti di natura previdenziale e assicurativa, disciplinati dalla legge n. 88 del 1989 e, sostanzialmente, dalla legge n. 241 del 1990, perché si tratta di verifiche di natura amministrativa, per cui sono diverse le modalità di notifica. Non scendo troppo in dettaglio, altrimenti ruberei tutto il tempo a disposizione.
  Sono diverse le procedure di rimedio. I comitati di gestione del Fondo pensioni lavoratori dipendenti gestiscono gli accertamenti di natura contributiva. I comitati regionali per la qualificazione dei rapporti di lavoro gestiscono gli accertamenti di natura ispettiva in tema di tutela del lavoro. I ricorsi giudiziari, la contestazione, il processo verbale, l'ordinanza ingiunzione emessa dall'Ispettorato nazionale del lavoro vanno opposti al tribunale ordinario. Il verbale di accertamento INPS e INAIL va opposto al tribunale del lavoro.
  Si tratta di una diversità di atti, perché il verbale di accertamento INPS e INAIL è un atto immediatamente impositivo, quindi, in effetti, richiede il pagamento di somme al contribuente insolvente. Diversamente, per quanto riguarda la contestazione e il processo verbale, l'Ispettorato nazionale del Pag. 7lavoro richiede un processo più esteso, questo sì basato sulla legge n. 689 del 1981, che si conclude con l'emissione di un'ordinanza ingiunzione da parte dello stesso Ispettorato.
  Questo significa che, prima di rimettere mano all'organizzazione della materia delle ispezioni sul lavoro, probabilmente bisognerebbe pensare a una revisione complessiva della normativa su cui queste ispezioni si basano, in alcuni casi decisamente risalente e che andrebbe rivista nel suo impianto complessivo. Diversamente, da queste contraddizioni non si esce.

  PRESIDENTE. Autorizzo la pubblicazione della documentazione depositata, in allegato al resoconto stenografico della seduta odierna (vedi allegato). Do ora la parola agli onorevoli colleghi che intendano intervenire per porre quesiti o formulare osservazioni.

  ELENA MURELLI. Ringrazio gli intervenuti per gli spunti molto interessanti da loro forniti.
  Sul tema delle assunzioni e della formazione, abbiamo già avuto altre audizioni, e le richieste sono sempre quelle di aumentare l'organico, ma soprattutto di concentrarci sulla formazione. Questo è sicuramente un punto importante: non basta assumere, ma bisogna formare le persone direttamente, anche sulle nuove tecnologie, sui nuovi sistemi. Avete parlato di web INPS e di altre procedure. Questo è importante.
  Sono rimasta assolutamente colpita dall'ultimo intervento. Concordo sul fatto che, dal nostro punto di vista, non basta dire che mancano gli ispettori e che vanno assunti mettendo a disposizione i soldi. Se, però, poi sono le procedure a non mandare avanti il lavoro e le scartoffie rimangono sempre, si accumula il lavoro, si accumulano le domande e i procedimenti pendenti. Dobbiamo cercare, invece, di snellire anche questo.
  Giudico, quindi, assolutamente importante un vostro contributo, e vi chiederei di farci avere una nota sulle peculiarità delle procedure tecniche. È importante per noi intervenire direttamente su quello che diceva lei, ripensare alla normativa relativa all'Ispettorato nazionale del lavoro dal punto di vista delle procedure, oltre che delle assunzioni e della formazione.

  JESSICA COSTANZO. Ringrazio gli auditi. Noi abbiamo proposto quest'indagine conoscitiva. Abbiamo già fatto diverse audizioni. Ringrazio tutti per i contributi. L'obiettivo è quello di una progressiva riduzione delle irregolarità del mercato del lavoro. È un obiettivo generale che, ovviamente, sta a cuore a tutti, ai legislatori in primis, e, penso, anche agli ispettori e alla vigilanza, ma anche alle stesse aziende, al mondo del lavoro, per evitare di subire la concorrenza sleale, anche con riferimento alla regolarità dei rapporti di lavoro.
  Mi chiedo a che punto siamo con la condivisione delle banche dati. In tutte le audizioni abbiamo sentito un elenco di problematiche, come quelle che anche voi avete riassunto. Sono stati fatti investimenti importanti, in passato, anche per ciò che riguarda l'INL nel momento in cui la riforma è entrata in vigore? Quali sono stati gli sviluppi della condivisione delle banche dati? Eventualmente, con riferimento all'INL, sono stati fatti investimenti che poi non hanno avuto seguito?
  Inoltre, questa riforma dell'Ispettorato nazionale del lavoro ha creato più o meno divergenze, più o meno discriminazioni tra le varie figure che operano nel settore della vigilanza? Questo può essere un potenziale ostacolo per creare un modello organizzativo più innovativo? A volte, non serve stravolgere tutto, ma potenziare o aggiustare. Le differenze risultano essere state attenuate con la riforma o si sono fatte più marcate?

  PRESIDENTE. Do ora la parola agli auditi per le risposte.

  GERARDO DONATO LANZA, presidente nazionale degli Ispettori del Lavoro Associati (ILA). Vorrei precisare un paio di cose. Per quanto riguarda le procedure da snellire, è assolutamente importante intervenire. L'INL è una derivazione del Ministero del lavoro Pag. 8e delle politiche sociale, laddove il Ministero si occupava di tutto in molteplici settori e una delle sue costole esercitava la funzione ispettiva. In parte, quindi, almeno all'inizio la riforma è dovuta intervenire su questa situazione.
  Devo dire, però, che sin dalla nascita, già dal 2017, ma ancora di più in questi mesi, e, in particolare, dal cambio del capo dell'Ispettorato, si è data un'ulteriore accelerazione per andare oltre queste procedure, che rallentavano un po’ l'attività ispettiva.
  Le procedure vanno sicuramente rese più moderne, ma vanno anche condivise con i corpi ispettivi ancora esterni all'INL.
  Non dobbiamo dimenticare, infatti, che originariamente l'Ispettorato nazionale del lavoro doveva partire in modo diverso: da come risulta dai lavori preparatori della nuova disciplina, tutto il personale ispettivo dell'INPS, dell'INAIL e del Ministero del lavoro e delle politiche sociali avrebbe dovuto transitare nel nuovo soggetto, creando così un'unica Agenzia autorevole, come accade sostanzialmente in tutti i Paesi europei.
  Proprio, invece, per il problema economico cui avete accennato anche voi, per la nascita di questo nuovo ente «a costo zero», vi è stato un ripensamento, prevedendo la permanenza dei colleghi INPS e INAIL all'interno delle loro strutture e, allo stesso tempo, prevedendo una funzione di coordinamento da parte di INL e i ruoli a esaurimento per INPS e INAIL, in modo che, al termine del processo, l'INL rimanga l'unica struttura ispettiva autorevole, in cui poi dovrebbero anche convergere le competenze delle ASL, che si occupano a livello regionale e, per questo, in modo disomogeneo, di sicurezza sui luoghi di lavoro in tutti i settori.
  L'INL, infatti – è bene precisarlo – si occupa di sicurezza, in particolare, in edilizia. Negli altri settori sono competenti, in edilizia, in maniera concorrente e in altri settori, in modo esclusivo, gli ispettori delle ASL.
  Questa dovrebbe essere la prospettiva, ma è chiaro che la prima cosa da fare, per come la vedo io, ed è un grosso macigno, è superare il «costo zero». Se non si supera il «costo zero», si determinano criticità a cascata. L'INL, infatti, ha poca appetibilità, poco appeal.
  Per quanto riguarda il ruolo a esaurimento di cui parlava il presidente dell'ANIV Sponchia, mi chiedo però: se abbiamo già, come è vero, 500 ispettori, vi posso assicurare tutti ispettori veramente di altissima qualità, tutti laureati, formati in INL, che non sono ancora operativi, bisogna capire perché. Probabilmente, perché non hanno tutti gli strumenti necessari a disposizione, non hanno accesso a tutte le strumentazioni informatiche, sia software sia hardware, e quindi sono ancora, in molti casi, in una fase di affiancamento, non hanno ancora espresso le loro potenzialità, come invece accade per il settore assicurativo, dove si sta iniziando ad avere risultati.
  Abrogando, però, la previsione del ruolo a esaurimento, che cosa accadrebbe? Accadrebbe solo che ci sarebbero dei concorsi che darebbero i loro effetti tra due-tre anni, quattro anni, quando invece abbiamo già 500 ispettori pronti per essere operativi.

  GIANCARLO SPONCHIA, presidente dell'Associazione nazionale funzionari ispettivi pubblici (ANIV). Relativamente alle procedure, ho dimenticato di fornire un'ulteriore informazione.
  L'ispettore INPS notifica via PEC (Posta Elettronica Certificata), perché notifica direttamente all'azienda. L'ispettore INL notifica al soggetto, alla persona fisica, quindi non via PEC.
  Quanto alle banche dati, io non sono INPS, nel senso che lavoro all'INPS, ma non rappresento l'INPS, bensì l'ANIV. Che io sappia, molte banche dati sono state già messe a disposizione di tutti gli ispettori, compresi gli ispettori del lavoro, ma dobbiamo distinguere la banca dati necessaria per la consultazione della posizione di un lavoratore o di un'azienda da quelle che, invece, sono anche frutto di incroci tra diverse banche dati e che danno luogo all'attività di intelligence, quella che in INPS si fa da dieci anni con applicativi costantemente implementati, costantemente aggiornati, con costi che sostiene l'Istituto. Pag. 9
  Quanto alle differenze retributive, non è questo il motivo che ha rallentato l'aggregazione dei tre corpi ispettivi. Differenze retributive ci sono all'interno di ogni ente. In INPS abbiamo ispettori, gli ultimi assunti nel 2010, che ormai svolgono lo stesso lavoro dei colleghi più anziani e sono inquadrati C2, mentre altri sono inquadrati C4 e C5. La stessa situazione è in INAIL, dove abbiamo colleghi C2 e colleghi C5. Le differenze retributive esistono già all'interno di ogni ente, e non è sicuramente questo che ha rallentato questo processo.
  Noi siamo spaventati da un fatto. I dati al 2018 ci confortano perché, in realtà, l'INL esiste solo sulla carta. Fino a oggi, non ha influito in maniera significativa sull'attività ispettiva degli enti. Siamo preoccupati, invece, del fatto che, trasferendo le risorse di INPS e INAIL, come prevede un decreto del Ministro Poletti emanato poco prima della fine della scorsa legislatura, abbiamo fornito risorse a una struttura che consideriamo a tutti gli effetti – è innegabile – altamente burocratica e altamente verticistica. Questo rallenta molto l'attività ispettiva. Siamo preoccupati di questo.
  Tutto è andato bene fino a oggi, perché, ripeto, l'INL è rimasto sulla carta. Se, però, si va avanti con questo progetto in questo modo, sicuramente l'attività ispettiva, le aziende, i lavoratori non ne trarranno beneficio.

  PRESIDENTE. Ringraziamo i nostri auditi.
  Dichiaro conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 15.40.

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