XVIII Legislatura

VIII Commissione

Resoconto stenografico



Seduta n. 25 di Mercoledì 31 luglio 2019

INDICE

Sulla pubblicità dei lavori:
Benvenuto Alessandro Manuel , Presidente ... 3 

INDAGINE CONOSCITIVA SUI RAPPORTI CONVENZIONALI TRA IL CONSORZIO NAZIONALE IMBALLAGGI (CONAI) E L'ANCI, ALLA LUCE DELLA NUOVA NORMATIVA IN MATERIA DI RACCOLTA E GESTIONE DEI RIFIUTI DA IMBALLAGGIO
Benvenuto Alessandro Manuel , Presidente ... 3 
Costa Sergio , Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare ... 3 
Benvenuto Alessandro Manuel , Presidente ... 5 
Zolezzi Alberto (M5S)  ... 5 
Braga Chiara (PD)  ... 6 
Benvenuto Alessandro Manuel , Presidente ... 6 

ALLEGATO – Documentazione depositata dal Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare Sergio Costa ... 7

Sigle dei gruppi parlamentari:
MoVimento 5 Stelle: M5S;
Lega - Salvini Premier: Lega;
Partito Democratico: PD;
Forza Italia - Berlusconi Presidente: FI;
Fratelli d'Italia: FdI;
Liberi e Uguali: LeU;
Misto: Misto;
Misto-Civica Popolare-AP-PSI-Area Civica: Misto-CP-A-PS-A;
Misto-Minoranze Linguistiche: Misto-Min.Ling.;
Misto-Noi con l'Italia-USEI: Misto-NcI-USEI;
Misto-+Europa-Centro Democratico: Misto-+E-CD;
Misto-MAIE - Movimento Associativo Italiani all'Estero: Misto-MAIE;
Misto-Sogno Italia - 10 Volte Meglio: Misto-SI-10VM.

Testo del resoconto stenografico

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE
ALESSANDRO MANUEL BENVENUTO

  La seduta comincia alle 14.40.

Sulla pubblicità dei lavori.

  PRESIDENTE. Avverto che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati e la trasmissione diretta sulla web tv della Camera dei deputati.

Audizione del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l'audizione del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, Sergio Costa, nell'ambito dell'indagine conoscitiva sui rapporti convenzionali tra il Consorzio nazionale imballaggi (CONAI) e l'Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI).
  Siamo ormai alla fine dell'indagine conoscitiva, quindi era giusto e corretto che fosse oggi rappresentata anche la posizione del Ministero dell'ambiente per voce del Ministro Costa. Ricordo che il Ministro alle ore 15 dovrà essere in Aula per un question time, pertanto ha predisposto una relazione per rimanere nei tempi. La relazione completa sarà depositata agli atti.
  Cedo la parola al Ministro Costa per lo svolgimento della relazione.

  SERGIO COSTA, Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. Confermo quanto ha detto il presidente e vi chiedo scusa se alle 14.50 dovrò andar via velocemente per raggiungere la postazione per il question time. Se siete d'accordo, leggo velocemente, nei limiti del ragionevole, un estratto della relazione, che però lascio al presidente nella sua forma estesa, in modo tale che possa mantenerla agli atti e a disposizione di chiunque ne avesse interesse.
  Stiamo parlando dell'accordo ANCI-CONAI. L'accordo quadro ANCI-CONAI già previsto da un'ottima intuizione del Ministro Ronchi, con il decreto legislativo n. 22 del 1997 e poi confermato dal decreto legislativo n. 152 del 2006, è uno strumento negoziale attraverso il quale il sistema consortile garantisce ai comuni italiani la copertura dei maggiori oneri sostenuti per effettuare la raccolta differenziata dei rifiuti di imballaggio, determinati secondo criteri di efficienza, economicità e trasparenza di gestione del servizio medesimo, nonché le modalità di raccolta dei rifiuti di imballaggio in relazione alle esigenze delle attività di riciclo e di recupero.
  L'ultimo accordo quadro ANCI-CONAI, valido per il quinquennio che va dal 2014 al 2019, e quindi in scadenza, è costituito da una parte generale che riporta i princìpi e le modalità applicative e da sei allegati tecnici, uno per ogni materiale, atti a disciplinare le convenzioni che ciascun comune può sottoscrivere con i consorzi di filiera. Pensate al CIAL, al COREPLA, al COMIECO e così via.
  L'accordo in questione ha carattere volontario ed opera in sussidiarietà al mercato, prevedendo la possibilità per tutti i comuni interessati di sottoscrivere, direttamente o delegando il gestore della raccolta, una convenzione con i rispettivi consorzi di filiera, così come di recedervi all'interno di limiti temporali predefiniti.
  Ciascun comune si impegna a conferire tutti i rifiuti di imballaggio al consorzio di filiera, secondo le modalità riportate nei Pag. 4singoli allegati tecnici. Al contempo, il consorzio di filiera assume l'obbligo di ritirare detto materiale, di garantirne il successivo avvio al riciclo e il riconoscimento di corrispettivi, variabili in funzione della quantità e della qualità del materiale conferito, che costituiscono i maggiori oneri della raccolta differenziata.
  Oggi è in via di definizione un nuovo accordo, perché appunto scadeva nell'anno 2019, nel quale verranno rafforzati i princìpi basilari sopra enunciati ed introdotti ulteriori criteri – anche stimolati dal mio Ministero – quali, in particolare: la valorizzazione di modalità di gestione locale particolarmente efficace ed efficiente, al fine di individuare modelli replicabili sull'intero territorio nazionale; una maggiore attenzione ai concetti di trasparenza e di tracciabilità dei flussi di rifiuti da imballaggio, anche verificando il bilancio di materia in ingresso e in uscita dagli impianti.
  Il Ministero, come autorità statale competente, deve svolgere un ruolo di indirizzo. Ne è prova il fatto che, una volta sottoscritto l'accordo tra le parti, sul quale il Ministero non può intervenire, il medesimo Ministero però può richiedere eventuali modifiche ed integrazioni entro i successivi sessanta giorni, come previsto appunto dal decreto n. 152.
  Per questo motivo, ho promosso diversi incontri tra i soggetti di filiera interessati alla definizione del nuovo accordo quadro, che dovrebbe concludersi con il nuovo operatore affacciatosi sul mercato, il consorzio Coripet, poiché l'interazione tra i soggetti in questione non può che favorire la crescita dei livelli della raccolta complessiva.
  Riguardo al vigente accordo, come sopra già accennato, si rappresentano alcune problematiche connesse prioritariamente alla questione dei maggiori oneri della raccolta differenziata. Nel merito, è da segnalare come i comuni ricevano dal CONAI corrispettivi insufficienti per attuare una raccolta differenziata adeguata alle proprie esigenze. Tali corrispettivi, infatti, coprono poco più del 20 per cento delle spese che i comuni sostengono per la raccolta differenziata degli imballaggi, come indicato dall'Autorità garante della concorrenza e del mercato. Sarebbe opportuno adeguare il meccanismo di determinazione di questi corrispettivi per i maggiori oneri relativi alla raccolta differenziata dei rifiuti di imballaggio.
  Peraltro, l'accordo quadro prevede una clausola di esclusiva laddove stabilisce che la sottoscrizione delle convenzioni con uno specifico consorzio impegna il comune a conferire a quel consorzio tutti i rifiuti di imballaggio che attengono a quella determinata filiera, secondo le modalità previste dall'allegato tecnico di riferimento, che ribadisce peraltro la medesima clausola.
  Sarebbe auspicabile, quindi, che i comuni possano operare secondo logiche di mercato e non vincolanti alla suddetta clausola, considerata la presenza di altri soggetti oltre ai consorzi di filiera afferenti al sistema CONAI.
  Vi è da aggiungere come il sistema necessiti di una migliore modulazione del contributo ambientale, il cosiddetto CAC, in funzione delle caratteristiche di riciclabilità dell'imballaggio stesso. In questo senso si ritiene un primo passo aver diversificato il contributo ambientale degli imballaggi in plastica, con la finalità di incentivare l'uso di imballaggi maggiormente riciclabili, collegando il livello contributivo all'impatto ambientale delle fasi di fine vita, e anche avere introdotto alcune agevolazioni per gli imballaggi riutilizzabili impiegati all'interno di circuiti controllati e particolarmente virtuosi dal punto di vista ambientale. È necessario che questo principio venga applicato ad altre tipologie di materiali.
  Altra questione rilevante è quella relativa alle analisi merceologiche che dovrebbero essere effettuate da soggetti terzi indipendenti, che ad oggi però vengono selezionati e retribuiti dal CONAI stesso. In tal modo, potrebbe essere compromessa la terzietà del soggetto chiamato a svolgere dette analisi, atte ad accertare la qualità dei rifiuti di imballaggio raccolti dai comuni o dai suoi delegati.
  Per ciò che concerne le criticità del sistema di gestione dei rifiuti, è bene evidenziare che, in alcune zone del territorio italiano, e con particolare riferimento alla macro area definita «Centro-Sud», si sono Pag. 5manifestate ripetute problematiche. Solo a titolo esemplificativo, ne annuncio alcune. In primo luogo, le attività di raccolta differenziata che si esplicano con modalità non uniformi sul territorio e non raggiungono gli stessi livelli quantitativi e qualitativi rilevano difficoltà soprattutto nelle grandi città, come ci dicono i numeri, e in particolare nelle città metropolitane del Centro-Sud Italia, e nei comuni comunque a definita alta densità popolare.
  In secondo luogo la sfiducia dei cittadini in merito al sistema di raccolta differenziata che, per tale ragione, necessita di una più incisiva informazione rivolta agli stessi circa le modalità di funzionamento. In questo senso, si rammenta che tra i compiti del CONAI, ai sensi dell'articolo 224, c'è quello di organizzare, in accordo con le pubbliche amministrazioni, campagne di informazione e di sensibilizzazione.
  Ancora, la chiusura delle frontiere adottate dal mercato cinese, che ha causato un blocco delle esportazioni di alcuni rifiuti da imballaggio, con particolare riferimento alla carta e alla plastica non rispondenti a specifici standard di qualità. Infatti, il mercato europeo, non solo quello italiano, dei materiali riciclati non è in grado di sopportare l'ampia offerta di detti prodotti sul suo territorio. Così, in tutta Europa e anche in Italia, gli impianti di riciclo non riescono spesso a collocare i propri prodotti sul mercato. In tale contesto, la sussidiarietà dell'accordo ha consentito a molti comuni, precedentemente operanti sul libero mercato, di entrare nelle diverse convenzioni sottoscritte con il sistema CONAI, facendo in modo che fosse assicurata la corretta gestione dei rifiuti da imballaggio, evitando l'accumulo di rifiuti non trattati, come è accaduto nel caso delle filiere del vetro, della carta e della plastica, per le quali l'attività sussidiaria dei consorzi ha scongiurato il verificarsi di tali fenomeni.
  In ultimo, la carenza infrastrutturale che interessa la selezione e il riciclo, soprattutto nel Centro-Sud, dove si registra la presenza di pochi impianti.
  Dunque, in tale contesto, risulta evidente come l'accordo ANCI-CONAI rappresenti uno strumento indispensabile nel quale devono essere previste specifiche misure volte al progressivo riequilibrio tra le diverse aree del territorio, che includa maggiori investimenti soprattutto nelle aree del Mezzogiorno e in quelle regioni dove si manifestano rilevanti difficoltà.
  Auspico, inoltre, una nuova visione del concetto dei cosiddetti «maggiori oneri», in linea con la legislazione europea, che diversifichi la portata economica per le varie filiere e premi quei comuni convenzionati che decideranno, però, di intraprendere azioni sempre più virtuose, finalizzate a intercettare i materiali divenuti rifiuti.
  È necessario promuovere, al contempo, presso i cittadini un'informazione più dettagliata sul ciclo di gestione degli imballaggi.
  Ritengo, peraltro, basilare che il CONAI si adoperi, in linea con le intenzioni del legislatore europeo, affinché i maggiori oneri sostengano gli interi costi di raccolta e, di conseguenza, l'ANCI però si impegni in maniera uniforme sul territorio nazionale ad incrementare gli standard qualitativi della stessa. Si potrebbe così ipotizzare, a fronte di maggiori corrispettivi riconosciuti dal sistema consortile ai comuni, una diminuzione della TARI, al fine di attenuare la pressione fiscale dell'ente locale sui cittadini.
  Un nuovo approccio nella sottoscrizione del prossimo accordo ANCI-CONAI permette, inoltre, di comprendere e di evidenziare le potenzialità e le criticità dei singoli allegati tecnici. Noi siamo in procinto di accogliere nel nostro ordinamento il pacchetto rifiuti europeo e dobbiamo, in questo accordo ANCI-CONAI, anticipare quel pacchetto per non doverlo rivedere e anche perché è estremamente innovativo.
  Col vostro permesso, lasciando la relazione integrale – abbiate pazienza se vi ho letto solo quella stringata, ma ho il question time che mi attende – avrei finito.

  PRESIDENTE. Do la parola ai colleghi che desiderano intervenire per porre quesiti o formulare osservazioni.

  ALBERTO ZOLEZZI. Ringrazio il Ministro, al quale farò pervenire, naturalmente Pag. 6attraverso il presidente della Commissione, alcune domande a cui poi, al fine di chiudere la nostra relazione, valuterete di rispondere.

  CHIARA BRAGA. Signor Ministro lei può andare, ovviamente può fare quello che vuole, ma io mi offendo. Le modalità con cui svolgiamo le audizioni e i nostri lavori sono problematiche. Noi abbiamo dedicato a questa audizione su questo importante tema cinque minuti, non mi sembra che sia molto rispettoso del Parlamento. Avremmo potuto spostare la sua audizione a più tardi e fare una discussione più seria.
  Comunque, se abbiamo domande da fare, credo che sia meglio, anziché inviarle e attendere le risposte scritte, programmare per settembre un'audizione più generale, nella quale magari fare il punto anche su questo.

  PRESIDENTE. Ringrazio il Ministro Costa per la relazione e per il documento depositato, di cui autorizzo la pubblicazione in allegato alla seduta odierna (vedi allegato) e dichiaro conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 14.55.

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