XVIII Legislatura

VI Commissione

Resoconto stenografico



Seduta n. 5 di Mercoledì 29 luglio 2020

INDICE

Sulla pubblicità dei lavori:
Gusmeroli Alberto Luigi , Presidente ... 3 

INDAGINE CONOSCITIVA SUI MERCATI FINANZIARI AL SERVIZIO DELLA CRESCITA ECONOMICA

Audizione in videoconferenza di rappresentanti dell'Associazione italiana del private equity e venture capital (AIFI).
Gusmeroli Alberto Luigi , Presidente ... 3 
Cipolletta Innocenzo , presidente dell'Associazione italiana del ... 3 
Gusmeroli Alberto Luigi , Presidente ... 5 

ALLEGATO: Documentazione depositata dal professor Cipolletta ... 6

Sigle dei gruppi parlamentari:
MoVimento 5 Stelle: M5S;
Lega - Salvini Premier: Lega;
Forza Italia - Berlusconi Presidente: FI;
Partito Democratico: PD;
Fratelli d'Italia: FdI;
Italia Viva: IV;
Liberi e Uguali: LeU;
Misto: Misto;
Misto-Noi con l'Italia-USEI-Cambiamo!-Alleanza di Centro: Misto-NI-USEI-C!-AC;
Misto-Minoranze Linguistiche: Misto-Min.Ling.;
Misto-Centro Democratico-Radicali Italiani-+Europa: Misto-CD-RI-+E;
Misto-MAIE - Movimento Associativo Italiani all'Estero: Misto-MAIE;
Misto-Popolo Protagonista - Alternativa Popolare: Misto-PP-AP.

Testo del resoconto stenografico

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE
ALBERTO LUIGI GUSMEROLI

  La seduta comincia alle 15.50.

Sulla pubblicità dei lavori.

  PRESIDENTE. Avverto che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati e la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati.

Audizione in videoconferenza di rappresentanti dell'Associazione italiana del private equity e venture capital (AIFI).

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca, nell'ambito dell'indagine conoscitiva sui mercati finanziari al servizio della crescita economica, l'audizione in videoconferenza di rappresentanti dell'Associazione italiana del private equity e venture capital (AIFI).
  Ricordo che l'audizione si svolgerà in videoconferenza con la partecipazione da remoto degli auditi nel rispetto delle misure di tutela adottate dalla Camera per prevenire il contagio da coronavirus, secondo le modalità stabilite dalla Giunta per il Regolamento nella riunione del 31 marzo 2020.
  Do quindi il benvenuto da parte della Commissione e mio personale al presidente Innocenzo Cipolletta, che saluto e ringrazio per la presenza.
  Cedo subito la parola al presidente Cipolletta, al quale chiederei di limitare se possibile il proprio intervento a una decina di minuti, al fine di lasciare poi adeguato spazio al successivo dibattito.

  INNOCENZO CIPOLLETTA, presidente dell'Associazione italiana del private equity e venture capital (AIFI). Ringrazio per questa possibilità e opportunità di intervenire. Come lei ha ricordato, sono presidente dell'AIFI, Associazione italiana del private equity, venture capital e private debt, ossia di quelle forme di capitale alternativo che sono finanziamenti alternativi al sistema delle imprese. Il sistema del private capital funziona attraverso la raccolta di risparmio, che viene poi investito in un certo numero di aziende; l'investimento non è semplicemente un investimento finanziario da parte dei fondi, ma è un investimento anche di professionalità, di relazioni e di controllo dell'andamento dell'azienda. Siamo soci delle aziende o, nei casi in cui c'è un'acquisizione della maggioranza, ne siamo i controllori e si investe denaro per consentire a queste imprese di crescere, di ristrutturarsi, se necessario, fare nuovi investimenti, aprire sedi all'estero e fare tutte quelle operazioni che sono necessarie per la loro crescita.
  Il fondo resta un certo numero di anni per poter conseguire dei risultati positivi e poi in genere esce. L'uscita del fondo è fatta sia attraverso una quotazione dell'azienda – perché si investe sulle aziende non quotate e poi casomai le si porta in Borsa – ovvero le si cede a qualche altra impresa o a un altro fondo che le farà ancora crescere. Il risparmio che viene investito in queste imprese è remunerato attraverso la plusvalenza che si realizza fra l'acquisto della quota dell'azienda e la cessione successiva. La tutela del risparmio è assicurata dal fatto che i fondi non investono in una singola azienda, e quindi non rischiano di poter perdere tutto il capitale investito, ma investono su un numero relativamente ampio di aziende, in maniera tale che anche se Pag. 4c'è un'azienda che non va bene, le sue perdite possono essere ampiamente compensate dai proventi che derivano dalle altre aziende.
  Il nostro settore è importante per la crescita del sistema economico, perché investiamo in piccole e medie aziende non quotate e investiamo per farle crescere, realizzando in questa maniera dei guadagni per il risparmio privato. Le statistiche mostrano che sinora il settore del private equity italiano è efficiente, ma piccolo come dimensione. Efficiente, nella misura in cui questo settore ha garantito – come private equity – rendimenti superiori al 10 per cento in media nel corso degli ultimi dieci anni, in alcuni anni del 15/16 per cento. Però è anche un settore piccolo, perché investe un decimo di quello che investe un Paese come la Francia, un terzo di quello che investe un Paese come la Germania e quindi abbiamo una grande possibilità di crescita per consentire al Paese anche di avere quei capitali che le banche oggi non possono più dare, poiché hanno un controllo più stretto e non possono investire in processi industriali. Questo settore in tutti gli altri Paesi sta portando una dinamica positiva – ricordo che le aziende che sono partecipate dal sistema del private equity hanno avuto una crescita media annua di oltre il 5 per cento – ed hanno potuto incrementare l'occupazione, anch'essa di oltre il 5 per cento.
  L'Italia è un Paese che ha un grande risparmio privato, sia personale sia attraverso il sistema previdenziale, e – come dicevo prima – investe relativamente poco in queste formule di private capital, laddove in quasi tutti gli altri Paesi la principale fonte di finanziamento è il sistema previdenziale privato, il sistema previdenziale a capitalizzazione. Questo perché il sistema previdenziale raccoglie masse importanti di capitali e ha bisogno di rendimenti relativamente elevati, ma è anche un comparto che è paziente, nel senso che può investire nel medio e lungo termine. In questo settore lo svantaggio dell'investimento risiede proprio nella carenza di liquidità, infatti chi investe nel nostro settore, non può investire e ritirare il proprio denaro un mese dopo, ma deve rimanere un certo numero di anni. Questa è proprio la caratteristica principale dei sistemi previdenziali, i quali non hanno bisogno di avere disponibilità del risparmio immediatamente, ma devono avere rendimenti elevati per poter pagare le pensioni. Questo è anche l'interesse dei family office, che in genere sono gestori di patrimoni familiari, o anche di grandi risparmiatori, che hanno una disponibilità sopra i 4/5 milioni di euro e che possono investire una parte relativamente piccola, ma comunque importante in un settore dove non c'è molta liquidità.
  Noi abbiamo apprezzato quello che il Governo ha fatto nel corso di questo lockdown cercando di ricapitalizzare anche il sistema delle imprese. Su questo abbiamo anche avvertito il Governo e avvertiamo il Parlamento che è importante che la ricapitalizzazione delle imprese sia favorita dal settore pubblico, ma deve essere lasciata prevalentemente al settore privato, perché è una tipica funzione del mercato privato.
  Come può il settore pubblico favorire una ricapitalizzazione delle imprese rispettosa del mercato? Seguendo l'esempio di molti altri Paesi, vengono costituiti da parte del settore pubblico quelli che vengono chiamati «i fondi dei fondi», cioè del capitale pubblico che spesso viene investito non nelle aziende, ma in un certo numero di fondi. In tal modo, da un lato si ha un ventaglio di investimenti tale che garantisca che non si perda questo capitale, dall'altro lato si ha la possibilità di moltiplicare questo capitale, perché, investendo in fondi di private equity, questi fondi a loro volta raccolgono altro denaro e investono sulle imprese. In questa maniera, Francia, Germania e Regno Unito hanno portato avanti una spinta forte al sistema del private capital. L'Italia si è avventurata attraverso Cassa depositi e prestiti e Fondo italiano d'Investimento – ricordo che sono stato presidente, per due Consigli, del Fondo Italiano d'Investimento – e attraverso dei fondi di fondi, però di portata relativamente limitata: noi andiamo intorno ai 300/500 milioni di euro, mentre in altri Paesi si parla di miliardi. Penso che sia importante farlo per quanto riguarda il Pag. 5private equity, il private debt e il venture capital. È proprio di questi giorni la notizia che la Spagna farà un investimento di 2,3 miliardi sul venture capital – ricordo che la Spagna è più piccola dell'Italia. L'Italia con Cassa depositi e prestiti investirà quest'anno e l'anno prossimo all'incirca un miliardo, quindi meno della metà di quello che farà la Spagna.
  Infine, volevo darvi qualche informazione su quelle che noi riteniamo siano misure importanti per favorire l'afflusso di capitali dal privato verso le imprese. Quello che noi pensiamo sia importante è favorire l'investimento da parte dei fondi pensione; per fare questo sarebbe utile dare ai fondi pensione un credito di imposta quando investono nelle piccole e medie imprese attraverso il sistema dei fondi di private equity, perché questo compenserebbe la mancanza di liquidità che potrebbero avere in alcuni casi: credo che questo sia un intervento importante che potrebbe essere fatto.
  Come dicevo, è importante il fondo dei fondi da parte del sistema pubblico, ma bisogna attirare anche il capitale privato e per farlo è necessario che il sistema di controllo del risparmio privato investito consenta interventi anche minori di quelli che vengono tuttora previsti dalla legge: l'Unione europea impone un limite minimo di 100.000 euro per investire, mentre noi abbiamo fissato un limite di 500.000 euro; si sta discutendo come ridurlo e credo che sia importante poter consentire questa operazione. Mi fermo qui e resto a disposizione per le vostre domande.

  PRESIDENTE. Grazie professor Cipolletta.
  Non ci sono richieste da parte dei colleghi, questo significa che lei è stato veramente esauriente.
  La ringrazio per il suo intervento.
  Autorizzo la pubblicazione in allegato al resoconto stenografico della seduta odierna della documentazione consegnata dal professor Cipolletta (vedi allegato) e dichiaro conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 16.

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ALLEGATO

Documentazione depositata dal professor Cipolletta.

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