XVIII Legislatura

IV Commissione

Resoconto stenografico



Seduta n. 19 di Giovedì 30 luglio 2020

INDICE

Sulla pubblicità dei lavori:
Rizzo Gianluca , Presidente ... 2 

INDAGINE CONOSCITIVA SULLE CONDIZIONI DEL PERSONALE MILITARE IMPIEGATO NELL'OPERAZIONE «STRADE SICURE»

Seguito dell'esame e approvazione del documento conclusivo.
Rizzo Gianluca , Presidente ... 2 
Russo Giovanni (M5S)  ... 2 
Ferrari Roberto Paolo (LEGA)  ... 2 
Russo Giovanni (M5S)  ... 3 
Rizzo Gianluca , Presidente ... 3 
Ferrari Roberto Paolo (LEGA)  ... 3 
Rizzo Gianluca , Presidente ... 3 
Ferrari Roberto Paolo (LEGA)  ... 3 
Deidda Salvatore (FDI)  ... 4 
Russo Giovanni (M5S)  ... 4 
Frailis Andrea (PD)  ... 5 
Ferrari Roberto Paolo (LEGA)  ... 5 
Rizzo Gianluca , Presidente ... 5  ... 5 

ALLEGATO: Documento conclusivo approvato ... 6

Sigle dei gruppi parlamentari:
MoVimento 5 Stelle: M5S;
Lega - Salvini Premier: Lega;
Forza Italia - Berlusconi Presidente: FI;
Partito Democratico: PD;
Fratelli d'Italia: FdI;
Italia Viva: IV;
Liberi e Uguali: LeU;
Misto: Misto;
Misto-Noi con l'Italia-USEI-Cambiamo!-Alleanza di Centro: Misto-NI-USEI-C!-AC;
Misto-Minoranze Linguistiche: Misto-Min.Ling.;
Misto-Centro Democratico-Radicali Italiani-+Europa: Misto-CD-RI-+E;
Misto-MAIE - Movimento Associativo Italiani all'Estero: Misto-MAIE;
Misto-Popolo Protagonista - Alternativa Popolare: Misto-PP-AP.

Testo del resoconto stenografico
Pag. 2

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE
GIANLUCA RIZZO

  La seduta comincia alle 13.45

Sulla pubblicità dei lavori.

  PRESIDENTE. Avverto che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata mediante impianti audiovisivi a circuito chiuso.

  (Così rimane stabilito).

Seguito dell'esame e approvazione del documento conclusivo.

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca il seguito dell'esame del documento conclusivo dell'indagine conoscitiva sulle condizioni del personale militare impiegato nell'operazione «Strade Sicure». Ricordo che nella seduta di martedì 28 luglio sono stati illustrati alcuni aggiornamenti alla proposta di documento conclusivo dovuti al supplemento istruttorio svolto nel mese di luglio. Chiedo se vi siano interventi da parte dei colleghi.

  GIOVANNI RUSSO. Grazie signor presidente. Volendo fare un breve riassunto del corpus di quest'indagine, mi preme ricordare che il documento adesso in distribuzione riguarda le condizioni del personale militare impiegato nell'operazione «Strade Sicure». Ciò che riguarda gli ambiti di operatività potrebbe essere oggetto, invece, di un'altra indagine conoscitiva da svolgere anche congiuntamente alla Commissione Affari costituzionali. Abbiamo sentito le indicazioni dei soggetti auditi durante un ciclo di audizioni davvero interessanti che si era già concluso e che è stato rivoluzionato dall'arrivo della pandemia del virus Covid-19, arrivata come un macigno sui discorsi che avevamo già avviato. Per tale ragione, chiesi di rinviare la conclusione dell'indagine conoscitiva per acquisire nuovi elementi di conoscenza attraverso un ulteriore ciclo di audizioni e integrare con i nuovi elementi conoscitivi il documento che avevamo già presentato. Abbiamo visto quanto sia stato importante non soltanto l'impiego degli uomini e delle donne durante il periodo della pandemia, ma anche quanto è stato importante il nuovo quadro normativo che si è delineato nei vari decreti emanati durante l'emergenza e che hanno cambiato un poco la natura giuridica dei militari impiegati e, soprattutto, la funzione. Dobbiamo, infatti, ricordarci che da un semplice assetto (statico e dinamico) di tutela dei siti sensibili, si è passati anche a svolgere delle funzioni tipiche degli agenti di pubblica sicurezza con posti di blocco e controlli. Con i nuovi elementi acquisiti è stato, quindi, integrato il documento che adesso è all'esame della Commissione. Grazie.

  ROBERTO PAOLO FERRARI. Grazie, presidente, unicamente per avere il tempo, ma penso che questo fosse l'intendimento, di valutare le conclusioni finali aggiuntive. Non mi è parso alla prima parte del documento vi siano diversità. Approfitto, poi, per segnalare un punto che, forse, avevo già richiamato e sul quale sarebbe opportuno considerare una possibile correzione. Valuteremo invece le considerazioni finali che sono state integrate oggi. Le considerazioni le abbiamo già fatte e, quindi, tralascio di evidenziarle. Per quanto riguarda il punto che volevo segnalare, nelle considerazioni conclusive, laddove si dice che nel corso dell'indagine conoscitiva è emerso a più Pag. 3riprese che l'operazione «Strade Sicure» è venuta progressivamente a costituire un tassello viene utilizzato l'aggettivo «insostituibile». Dal nostro punto di vista sarebbe forse meglio usare l'aggettivo «fondamentale», proprio per sottolineare che l'operazione «Strade Sicure» è assolutamente apprezzabile e preziosa per gli utilizzi che vengono fatti nell'impiego di contrasto alla criminalità, al terrorismo e per l'ordine pubblico. Se, invece, noi diciamo che l'utilizzo delle Forze armate è insostituibile, dal mio punto di vista potrebbe costituire un precedente che, per la tenuta dell'ordine pubblico, può rappresentare un qualcosa di nemmeno cortese nei confronti di coloro che l'ordine pubblico lo devono gestire per missione.

  GIOVANNI RUSSO. Ringrazio l'onorevole Ferrari per questa puntualizzazione. Ricordo soltanto che un tale ritocco testuale era già stato oggetto di una proposta in una precedente seduta.

  PRESIDENTE. Bene. Allora il documento si intende così integrato. Se nessun altro chiede di intervenire, a questo punto la Commissione è chiamata a deliberare sulla proposta di documento conclusivo nel testo da ultimo riformulato. Desidero cogliere questa occasione per ringraziare tutti i membri della Commissione per il contributo fornito nel corso di questa indagine conoscitiva e per sottolineare l'utilità del supplemento istruttorio che abbiamo svolto. Abbiamo raccolto opinioni e testimonianze che hanno confermato il valore del lavoro delle Forze armate. Quest'ultimo si è mostrato esposto a esperienze davvero particolari. Mi riferisco al contributo sul piano sanitario e anche al dettaglio dell'operazione «Fidelium», nota al grande pubblico anche fuori dall'Italia poiché inerente, purtroppo, al trasporto dei feretri da Bergamo ad altre città, che ci ha illustrato il Generale Berto. Sicché penso di esprimere il sentimento di tutti se rinnovo alle donne e agli uomini delle Forze armate la nostra gratitudine.

  ROBERTO PAOLO FERRARI. Presidente, vorrei esprimere alcune considerazioni più ampie rispetto a quello che ho detto in precedenza.

  PRESIDENTE. Prego.

  ROBERTO PAOLO FERRARI. Grazie, presidente. Come ho brevemente accennato, a parte la correzione che ho sottolineato, l'impianto dell'operazione «Strade Sicure», per quanto è emerso dall'indagine conoscitiva, rappresenta per il sistema Paese un valido ausilio alle Forze dell'ordine per il controllo del territorio. L'abbiamo sentito dai molteplici prefetti ascoltati. Tuttavia, abbiamo capito anche i problemi che derivano da un impiego massiccio degli uomini e delle donne delle Forze armate e abbiamo visto che l'impiego per il contrasto al Covid-19 comporta aspetti critici frequenti in tutta l'operazione. Penso che la Commissione potrà fare proprie queste considerazioni nei prossimi provvedimenti normativi o anche dei pareri che dovrà esprimere, proprio per dare un ausilio e un sollievo agli uomini impiegati. Ciò non toglie che l'impiego, per un così lungo tempo (oramai sono oltre vent'anni che sotto le varie vesti l'operazione si rinnova) di un contingente così alto numericamente incida inevitabilmente sul complesso dei numeri delle nostre attuali Forze armate. Se si somma agli impieghi per le missioni internazionali, poco meno di un terzo dei nostri militari di tutte le Forze armate vengono a rotazione impiegati nel corso dei periodi tra impiego, riposo e riapprontamento. Sottolineo l'importanza della missione: però penso che si debba anche andare in direzione di un ridimensionamento, proprio come viene tratteggiato nelle conclusioni. L'impiego durante la fase di emergenza epidemiologica ha ribadito questi concetti e ha messo anche in luce la capacità delle nostre Forze armate di affrontare problematiche di natura non convenzionale nel rispetto e nell'assolvimento di quei compiti che le Forze armate hanno come loro missione principale, dopo quella della difesa del Paese. Faccio unicamente una considerazione sulla conclusione della prima parte. Non capisco perché in questo contesto, a pagina 42, si faccia accenno alla Pag. 4vocazione «duale» degli assetti. Infine, sottolineo l'importanza dell'ultima frase in cui si dice che le nostre Forze armate possono e devono essere impiegate in funzione di ausilio al contrasto dell'immigrazione clandestina sulle nostre coste, una vocazione che, invece, appare ampiamente smentita in questi giorni dove le nostre Forze armate sono mandate a controllare sulle spiagge l'utilizzo delle mascherine da parte dei cittadini, mentre le nostre coste sono oggetto di sbarchi continui. Quindi, mi rallegro delle conclusioni dell'indagine conoscitiva e mi rammarico che queste siano di fatto smentite nell'operato da parte del Governo e dell'impiego degli uomini e delle donne nelle nostre Forze armate.

  SALVATORE DEIDDA. Ovviamente è doveroso ringraziare lei, presidente, per come è stata condotta questa indagine che ci ha permesso di conoscere vari aspetti. Nella visita a Foligno, abbiamo visto come l'Esercito è chiamato a fare un diverso addestramento rispetto alla quotidianità per affrontare queste missioni. Quindi vuol dire che c'è veramente un impegno degli uomini e delle donne delle nostre Forze armate per presentarsi al meglio. Questa indagine è servita anche per mostrare il ruolo fondamentale delle nostre Forze armate e dell'Esercito nell'operazione che, ricordo, era stata avviata dall'allora Ministro La Russa. Va assolutamente smentita la rivalità tra Forze di Polizia e Forze armate, perché sono due aspetti completamente diversi, anche se possono sembrare similari. Evidentemente uno non deve danneggiare l'altro, né in fatto di risorse, né in fatto di attenzioni. Neanche io capisco l'accenno all'«aspetto duale», ma questo è uno di quei termini che vanno di moda e che vanno ficcati dappertutto come il termine «resilienza». Spero che la Commissione continui a lavorare mettendo in luce quelli che sono i grandi problemi che le Forze armate vivono, il cui personale – pur sembrando molto numeroso – è sempre più ridotto e sempre più vecchio. Ho sempre riconosciuto, alla precedente amministrazione ma anche a questa, che i vertici dell'Esercito sono intervenuti per cercare di sistemare gli alloggi dei militari impegnati in «Strade Sicure»; quindi qualcosa è stato fatto. Era stata una delle nostre prime interrogazioni, uno dei nostri primi atti, come Fratelli d'Italia. C'è stato uno studio su quella che è l'attrezzatura da portare, l'equipaggiamento. Ricordo che il sottosegretario Tofalo si mostrò con tutti i quaranta chili addosso di questa attrezzatura. Dobbiamo pensare anche che oltre a «Strade Sicure» c'è bisogno anche di avere un «Mare sicuro», perché i traffici umani di immigrati, ma anche di droga hanno bisogno di un controllo straordinario, perché il Mediterraneo non può essere una zona franca dei trafficanti. Abbiamo bisogno quindi veramente di studiare delle riforme riguardanti le Forze armate che diano benessere ai nostri uomini e alle nostre donne e che gli permettano di lavorare, perché, come abbiamo visto, e come avete ben detto è fondamentale il loro operato.

  GIOVANNI RUSSO. Presidente, soltanto al fine di illustrare in maniera più specifica quelle parti del documento conclusivo che hanno fatto sorgere dei dubbi. Sulla questione di un «più massiccio utilizzo di assetti a vocazione duale ad alto contenuto tecnologico» mi riferisco soprattutto ai droni. Io non ricordo se erano presenti i colleghi quando c'è stata l'audizione del Generale Castellano, il comandante del COMFOPSUD. Egli ha portato dei filmati dove si vedevano in azione i Raven, ovvero i droni che vengono utilizzati oltre le linee nemiche in un assetto bellico, ma anche nel contesto operativo nel quale sono chiamati a operare i nostri uomini in «Strade Sicure», per questo ho utilizzato il termine «duale». L'efficacia dell'utilizzo di questi sistemi sta nell'identificazione di soggetti che apprestavano a commettere sversamenti illegali in aperta campagna e, quindi, ritorniamo al discorso della «Terra dei fuochi»; ma sono serviti anche durante l'emergenza Covid per l'identificazione dei soggetti che, nel comune di Mondragone, stavano creando assembramenti a seguito di una protesta dei cittadini. C'è anche la possibilità di un pattugliamento costiero da parte dei droni, che sono molto efficaci, perché invece di mandarci un'imbarcazione che costa in termini di uomini, di Pag. 5usura degli impianti del motore e di carburanti, si manda un piccolissimo drone che svolge lo stesso ruolo con un dispendio nettamente inferiore e consente un risparmio di risorse sia economiche che in termini di mezzi e di uomini. È per questo che auspico un maggiore utilizzo dei sistemi ad alto contenuto tecnologico, che possono essere anche semplicemente fototrappole o telecamere, affinché siano di maggiore ausilio agli uomini. Possono sembrare inopportuni in alcune aree urbane, perché potrebbero quasi sembrare dei meccanismi di spia che possono violare anche l'intimità degli abitanti, però in caso di assembramenti contrari all'ordine pubblico e in caso di sversamenti, come nella «Terra dei fuochi» oppure in Aspromonte in Calabria, l'utilizzo dei droni e di altri assetti delle alte tecnologie può essere di grande aiuto agli uomini. Grazie.

  ANDREA FRAILIS. Grazie, presidente. Per segnalare come il gruppo del Partito democratico sia sostanzialmente d'accordo sull'impostazione di questo documento conclusivo. Mi trovo anche d'accordo con quello che diceva poco fa il collega Ferrari su un riesame della durata dell'impegno delle Forze armate in queste operazioni, perché non vanno sottovalutate le preoccupazioni espresse dai vertici militari, anche in relazione a quello che è stato detto sull'impossibilità o sulla preoccupazione dell'addestramento delle forze militari in queste attività. Volevo però sottolineare, mi pare che lo ha già rilevato il collega Deidda in altra occasione, come la presenza dei militari nell'operazione «Strade Sicure» sia stata comunque salutata dall'opinione pubblica in maniera molto positiva proprio dal punto di vista della presenza dello Stato in particolari momenti di difficoltà per quel che riguarda i problemi dell'ordine pubblico. Quindi, sono d'accordo su queste preoccupazioni, ma vorrei anche sottolineare come l'operazione «Strade Sicure» abbia fatto bene per quanto riguarda l'aspetto psicologico dell'opinione pubblica. Comunque siamo sostanzialmente d'accordo sull'impostazione che è stata data a questo documento conclusivo.

  ROBERTO PAOLO FERRARI. Mi piace sottolineare che, per l'ennesima volta, per senso di responsabilità, in questa Commissione il numero legale viene garantito dalla minoranza. Naturalmente il tema l'abbiamo ampiamente trattato. Ribadiamo, per senso di responsabilità, la vicinanza agli uomini e alle donne delle nostre Forze armate impiegati nell'operazione «Strade Sicure» e non mancheremo di votare il documento conclusivo e di garantire l'operatività di questa Commissione. È d'uopo però ribadire che l'onere di garantire il numero legale spetta alla maggioranza.

  PRESIDENTE. Penso di esprimere il sentimento di tutti se rinnovo alle donne e agli uomini delle Forze armate la nostra gratitudine. Pongo, quindi, in votazione la proposta di documento conclusivo, come riformulata nella seduta odierna (vedi allegato).

  (La Commissione approva).

  PRESIDENTE. Ringrazio tutti gli intervenuti e dichiaro conclusa l'indagine conoscitiva.

  La seduta termina alle 14.10.

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ALLEGATO

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