XVIII Legislatura

IV Commissione

Resoconto stenografico



Seduta n. 18 di Martedì 28 gennaio 2020

INDICE

Sulla pubblicità dei lavori:
Rizzo Gianluca , Presidente ... 3 

INDAGINE CONOSCITIVA SULLO STATO DEL RECLUTAMENTO NELLE CARRIERE INIZIALI DELLE FORZE ARMATE:

Seguito dell'esame e approvazione del documento conclusivo.
Rizzo Gianluca , Presidente ... 3 
Ferrari Roberto Paolo (LEGA)  ... 3 
Rizzo Gianluca , Presidente ... 5 
Russo Giovanni (M5S)  ... 5 
Pagani Alberto (PD)  ... 5 
Ferrari Roberto Paolo (LEGA)  ... 6 
Rizzo Gianluca , Presidente ... 6 

ALLEGATO: Documento conclusivo approvato ... 7

Sigle dei gruppi parlamentari:
MoVimento 5 Stelle: M5S;
Lega - Salvini Premier: Lega;
Forza Italia - Berlusconi Presidente: FI;
Partito Democratico: PD;
Fratelli d'Italia: FdI;
Italia Viva: IV;
Liberi e Uguali: LeU;
Misto: Misto;
Misto-Noi con l'Italia-USEI-Cambiamo!-Alleanza di Centro: Misto-NI-USEI-C!-AC;
Misto-Minoranze Linguistiche: Misto-Min.Ling.;
Misto-Centro Democratico-Radicali Italiani-+Europa: Misto-CD-RI-+E;
Misto-MAIE - Movimento Associativo Italiani all'Estero: Misto-MAIE.

Testo del resoconto stenografico

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE
GIANLUCA RIZZO

  La seduta comincia alle 14.20.

Sulla pubblicità dei lavori.

  PRESIDENTE. Avverto che, se non vi sono obiezioni, la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche mediante l'impianto audiovisivo a circuito chiuso.

  (Così rimane stabilito).

Seguito dell'esame e approvazione del documento conclusivo.

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca il seguito dell'esame del documento conclusivo dell'indagine conoscitiva sullo stato del reclutamento nelle carriere iniziali delle Forze armate.
  Come ricorderete, la bozza del documento conclusivo è stata presentata nella seduta del 28 novembre scorso e inviata a tutti i colleghi. Avverto che il deputato Ferrari ha fatto pervenire alcune proposte di modifica e di integrazione del documento. Do, quindi, la parola al collega Ferrari.

  ROBERTO PAOLO FERRARI. Grazie, Presidente. Come lei ha detto, il documento era stato già condiviso e partecipato; le ultime modifiche sono relative alle conclusioni elaborate all'interno della Commissione e, se non vi sono obiezioni, darei lettura unicamente di questa parte, auspicando che possa essere condivisa al fine di giungere a un voto consapevole del documento.
  «A conclusione dell'indagine conoscitiva la Commissione valuta che l'attuale modello di reclutamento del personale volontario di truppa delle Forze armate risale al 2000, quando, con la scelta di sospendere la coscrizione obbligatoria, si è passati a uno strumento militare composto interamente da professionisti. L'adesione a tale modello, nel soddisfare un'esigenza di operatività, ha determinato alcuni significativi aspetti critici, tra i quali l'innalzamento dell'età media di tutto il personale della Difesa e la necessità di ricollocamento professionale dei volontari al termine del periodo di ferma in cui si collega l'esigenza, per loro, di una più ampia e concreta gamma di sbocchi lavorativi.
  A conferma di quanto accennato nelle motivazioni a premessa dello svolgimento dell'indagine conoscitiva, dai dati e dalle riflessioni emerse nel corso delle audizioni svolte, nonché dalle soluzioni proposte, in particolare dal Capo di stato maggiore dell'Esercito, alla base di uno strumento militare efficace vi è certamente la necessità di salvaguardare l'aspetto motivazionale che è alla base delle scelte di ciascun individuo.
  Taluni passaggi delle audizioni si sono soffermate maggiormente sulla mancata certezza circa il futuro professionale o una mancata corrispondenza tra la realtà e le aspettative economiche dei candidati, senza valutare che tali elementi sono auspicabilmente da intendersi solo successivi alle legittime aspirazioni, alle attitudini personali, alle propensioni individuali, oltre che al riconoscimento di taluni valori fondanti dell'etica e della disciplina militare.
  Si reputa necessario individuare un sistema di reclutamento e di formazione dei volontari in ferma pluriennale delle Forze armate funzionale e idoneo non solo a contemperare le esigenze di operatività dello Pag. 4strumento militare professionale con le legittime aspettative di carriera, di formazione e di stabilità dei volontari, ma anche in grado di valorizzare l'aspetto motivazionale.
  Per quanto concerne il reclutamento, nella sua fase iniziale si auspica che siano istituiti centri di reclutamento in misura omogenea per macroaree sul territorio nazionale, in modo da rendere più semplice e meno oneroso il loro raggiungimento da parte dei candidati a ruolo di volontari in ferma prefissata. Per le stesse ragioni si ritiene utile che i costi da affrontare per gli accertamenti dell'idoneità fisica e psicoattitudinale, a volte elevati per i candidati che li devono sostenere, siano ripartiti con l'amministrazione competente anche sulla base di accordi con il Ministero della salute. Appare inoltre congruo subordinare il superamento dell'iter concorsuale a una valutazione dell'idoneità complessiva del candidato, che, in conformità alla più recente giurisprudenza, si fondi non solo sulla verifica dell'idoneità fisica (già attualmente prevista sul piano attitudinale e sanitario), ma anche su accertamenti riferiti al parametro culturale, richiedendo il conseguimento di un punteggio minimo nelle prove scritte di cultura generale. Si tratta di un requisito sempre più essenziale tanto per i candidati all'arruolamento provenienti dai volontari quanto per i civili, per sostenere con profitto sia l'impegnativa formazione specialistica sia i successivi percorsi di qualificazione necessari per l'impiego nei sempre più numerosi incarichi caratterizzati da un elevato contenuto tecnico.
  Si sottolinea, inoltre, la necessità di superare l'attuale modello basato sui VFP-1 e VFP-4, in quanto si ritiene necessario consentire la realizzazione di un periodo iniziale finalizzato ad acquisire le capacità militari, la formazione tecnica che siano riconosciute anche sul mercato del lavoro al di fuori dell'ambito militare. A tal fine si ritiene utile immaginare un sistema di formazione, per quanto concerne la sola formazione tecnica, che preveda accordi tra le Regioni e il MIUR (oggi MUR) in modo da acquisire, durante la ferma volontaria, qualifiche professionali e specialistiche riconosciute anche in ambito civile. Il MUR può inoltre coprire un ruolo fondamentale, dal momento che garantisce il sostegno a tutti i momenti di scelta dei giovani studenti, nell'includere nel modello di orientamento formativo l'eventualità di una carriera militare in tutte le sue forme.
  Ripercorrendo la strada già tracciata e l'ipotesi di soluzioni indicate nel corso di differenti addizioni, alcune di queste sono certamente valutabili e percorribili. Il superamento in via prioritaria del VFP-1 e, successivamente, del VFP-4 mira a una soluzione di maggiore stabilità sia dal punto di vista esperienziale che formativa, trasformando la scelta su base triennale in una soluzione più consapevole.
  Nel mutare del percorso della leva obbligatoria alla professionalizzazione delle Forze armate, l'arruolamento come VFP-1 ha rappresentato, come fu per il servizio di leva, un'occasione per un primo approccio alla vita militare, lasciando un bagaglio di competenze non indifferente e che, per formazione, consente di essere pronti ad affrontare sia la carriera militare che una professione civile.
  L'auspicata riduzione dell'età media del personale e, analogamente, dell'età massima dei volontari e dei civili per la partecipazione ai concorsi per il nuovo modello di ferma auspicato potrebbe, inoltre, aiutare il passaggio ad altri comparti della pubblica amministrazione, in particolare quelli della sicurezza e degli enti locali.
  Si ritiene importante agevolare il passaggio dei volontari nel servizio permanente, semplificando le procedure amministrative per l'immissione nei ruoli e prevedendo adeguate riserve di posti in tutti i concorsi interni e pubblici per i ruoli di sergenti e di marescialli, estendendo così una misura oggi già contemplata dal codice dell'ordinamento militare.
  Si ritiene utile conservare le percentuali attualmente previste nella riserva dei posti in favore del personale delle Forze armate congedato senza demerito nei concorsi banditi dalle pubbliche amministrazioni, compresi gli enti locali, sulla base di intese in sede di Conferenza unificata, di cui all'articolo 8, del decreto legislativo 28 agosto Pag. 51997, n. 281, con particolare riferimento al reclutamento nei Corpi di polizia locale, prevedendo specifiche sanzioni per le amministrazioni inadempienti.
  Pur nella consapevolezza della difficoltà che il mercato del lavoro incontra nel garantire opportunità occupazionali, la Commissione difesa conviene che si debba offrire una reale possibilità di impiego dei volontari congedati che, per qualsiasi motivo, non proseguano l'esperienza in servizio né presso la Forza armata di primo arruolamento, né nell'Arma dei Carabinieri, né nelle altre Forze di polizia. Le competenze, anche di carattere trasversale, le capacità tecniche acquisite negli anni di servizio in armi consentirebbero, infatti, ai volontari di essere proficuamente impiegati tra le fila del personale civile del Ministero della difesa, oltre che nell'ampia gamma di opportunità lavorative collegate agli ambiti professionali della sicurezza e della protezione civile, certamente prossime all'esperienza maturata, nell'ancor più ampio ventaglio di professioni qualificanti, anche nel settore privato, e riconducibili alla funzione di incaricato di pubblico servizio, come le guardie particolari giurate, rendendo il servizio prestato nelle Forze armate quale conditio sine qua non per svolgere le funzioni di addetto alla sicurezza, guardia particolare giurata.
  Si ricorda, inoltre, che le Forze armate sono ordinariamente impegnate anche in attività, quali ad esempio il soccorso in mare, in montagna e trasporti sanitari d'urgenza, la meteorologia e la climatologia, assistenza al volo e alla navigazione civile, la difesa cibernetica, la bonifica del territorio da residuati bellici, la cartografia e l'idro-oceanografia, la difesa nucleare e chimica, biologica, cui corrispondono competenze trasversali di sicuro interesse per il mercato del lavoro, non solo nel settore pubblico ma anche nel privato, cui potrebbero essere riconosciute concrete misure premiali di ordine fiscale, finalizzate proprio al ricollocamento dei volontari, adattando ad esempio le misure già in vigore al fine di agevolare l'occupazione giovanile.
  In tal senso si devono prevedere iniziative di sostegno per la formazione professionale, il completamento dei cicli di studio e il collocamento preferenziale anche nel mondo del lavoro privato attraverso il ricorso a convenzioni tra il Ministero della difesa e le associazioni rappresentative di categoria delle imprese private e la previsione di misure agevolative, anche di carattere fiscale, che favoriscano l'assunzione da parte di tali imprese.
  In conclusione, si auspica la predisposizione di un testo normativo organico sulla materia, prendendo spunto dalle proposte di legge già depositate, che individui un sistema di reclutamento e di formazione dei volontari in ferma pluriennale delle Forze armate che sia funzionale sia alle esigenze di operatività dello strumento militare sia alle legittime aspettative di carriera, di formazione e di concreto riconoscimento della professionalità dei volontari stessi, e che tutti questi elementi e spunti raccolti possano contribuire alla fattiva realizzazione del nuovo modello professionale, basato sulla scelta di una forte motivazione valoriale di cui le Forze armate sono sempre state espressione anche nella società contemporanea».

  PRESIDENTE. Grazie deputato Ferrari. Do ora la parola ai colleghi che intendano intervenire per porre questioni o formulare osservazioni.

  GIOVANNI RUSSO. Grazie, Presidente. Intervengo per ringraziare tutti i colleghi per il grande lavoro di squadra che è stato fatto, essendo questo un testo condiviso e sul quale tutti quanti abbiamo potuto apportare un contributo.

  ALBERTO PAGANI. Anch'io intervengo per ringraziare, prima di tutto, il collega Ferrari che ha materialmente contribuito alla redazione del documento e, poi, tutti i colleghi che hanno collaborato per giungere a un testo condiviso che, da quel che mi pare di capire, è apprezzato anche nel mondo militare che si sta ponendo le stesse problematiche. Mi sembra, dunque, che si possa lavorare in sintonia per risolvere un problema che ci è stato evidenziato.

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  ROBERTO PAOLO FERRARI. Ringrazio tutti i gruppi per questa ennesima dimostrazione del lavoro che si può fare in questa Commissione. Ringrazio, quindi, anche il Presidente.

  PRESIDENTE. Mi associo, ovviamente, ai ringraziamenti per il lavoro fruttuoso e svolto da tutte le componenti politiche. Se nessun altro chiede di intervenire, pongo in votazione la proposta di documento conclusivo come testé riformulata (vedi allegato).

  Èapprovata.

  La seduta termina alle 14.45.

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