XVIII Legislatura

IV Commissione

Resoconto stenografico



Seduta n. 29 di Martedì 26 ottobre 2021

INDICE

Sulla pubblicità dei lavori:
Rizzo Gianluca , Presidente ... 3 

INDAGINE CONOSCITIVA SULLA PIANIFICAZIONE DEI SISTEMI DI DIFESA E SULLE PROSPETTIVE DELLA RICERCA TECNOLOGICA, DELLA PRODUZIONE E DEGLI INVESTIMENTI FUNZIONALI ALLE ESIGENZE DEL COMPARTO DIFESA

Audizione di rappresentanti
della SIMMEL Difesa.

Rizzo Gianluca , Presidente ... 3 
Reginaldi Paolo , Amministratore delegato della ... 3 
Rizzo Gianluca , Presidente ... 5 
Nappo Antonio , Direttore Ricerca e Sviluppo della SIMMEL Difesa ... 5 
Rizzo Gianluca , Presidente ... 7 
Reginaldi Paolo , Amministratore delegato della ... 7 
Rizzo Gianluca , Presidente ... 8 
Russo Giovanni (FDI)  ... 8 
Rizzo Gianluca , Presidente ... 8 
Ferrari Roberto Paolo (LEGA)  ... 8 
Rizzo Gianluca , Presidente ... 8 
Reginaldi Paolo , Amministratore delegato della ... 8 
Nappo Antonio , Direttore Ricerca e Sviluppo della SIMMEL difesa ... 9 
Rizzo Gianluca , Presidente ... 10

Sigle dei gruppi parlamentari:
MoVimento 5 Stelle: M5S;
Lega - Salvini Premier: Lega;
Partito Democratico: PD;
Forza Italia - Berlusconi Presidente: FI;
Fratelli d'Italia: FdI;
Italia Viva: IV;
Coraggio Italia: CI;
Liberi e Uguali: LeU;
Misto: Misto;
Misto-L'Alternativa c'è: Misto-L'A.C'È;
Misto-MAIE-PSI-Facciamoeco: Misto-MAIE-PSI-FE;
Misto-Centro Democratico: Misto-CD;
Misto-Noi con l'Italia-USEI-Rinascimento ADC: Misto-NcI-USEI-R-AC;
Misto-Minoranze Linguistiche: Misto-Min.Ling.;
Misto-Azione-+Europa-Radicali Italiani: Misto-A-+E-RI.

Testo del resoconto stenografico

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE
GIANLUCA RIZZO

  La seduta comincia alle 14.

Sulla pubblicità dei lavori.

  PRESIDENTE. Avverto che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso la diretta sulla web-tv e la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati.

Audizione di rappresentanti
della SIMMEL Difesa.

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca – nell'ambito dell'indagine conoscitiva sulla pianificazione dei sistemi di Difesa e sulle prospettive della ricerca tecnologica, della produzione e degli investimenti funzionali alle esigenze del comparto Difesa – l'audizione di rappresentanti della SIMMEL Difesa S.p.A.
  Saluto e do il benvenuto all'ingegner Paolo Reginaldi, Amministratore delegato e all'ingegner Antonio Nappo, Direttore Ricerca e Sviluppo, che ringrazio per la partecipazione ai lavori della Commissione, ai colleghi presenti e ai colleghi che parteciperanno alla seduta secondo le modalità stabilite dalla Giunta per il Regolamento del 4 novembre 2020, ai quali rivolgo l'invito a tenere spenti i microfoni per consentire una corretta fruizione dell'audio.
  Ricordo che, dopo l'intervento dei nostri ospiti, darò la parola ai colleghi che intendano porre domande o svolgere osservazioni. Successivamente, i nostri ospiti potranno rispondere alle domande poste. A tal proposito chiedo ai colleghi di far pervenire la propria richiesta di iscrizione a parlare al banco della Presidenza già da adesso.
  Do, quindi, la parola all'ingegner Paolo Reginaldi.

  PAOLO REGINALDI, Amministratore delegato dellaSIMMELDifesa. Buongiorno, onorevole presidente e buongiorno onorevoli commissari. Innanzitutto grazie per l'opportunità dataci come SIMMEL Difesa di partecipare ai lavori della Commissione.
  Prima di spiegare nel dettaglio che cosa è oggi SIMMEL Difesa volevo fare una piccola digressione storica per raccontare dove nasce SIMMEL Difesa. La storia di SIMMEL viene da lontano, dal 1912 anno in cui la Bombrini Parodi Delfino (BPD), nella zona dove oggi c'è la città di Colleferro, insediò il primo stabilimento. La BPD negli anni è stata uno dei pilastri portanti a supporto delle Forze armate italiane, ma non solo di esse, perché ha supportato la NATO subito dopo il secondo conflitto mondiale per quanto riguarda la fornitura di munizionamento.
  La BPD nel tempo è mutata e ha acquisito altre realtà, che oggi sono l'eredità che ha SIMMEL Difesa. Le più importanti sono la Società italiana industria applicazioni (SNIA), da dove vengono le competenze sulla chimica di SIMMEL Difesa; la SIMMEL di Castelfranco Veneto, che era la Società per l'industria Marnati e Larizza di Castelfranco Veneto, dove venivano prodotti i corpi di munizionamento di grosso calibro (155 mm) ed effettuati i caricamenti delle munizioni; la Fratelli Borletti che, invece, era dedita alla progettazione e produzione degli attuatori del munizionamento che in gergo tecnico sono le spolette, la parte intelligente del munizionamento.
  Queste varie realtà sono confluite in SNIA BPD che, successivamente, è diventata SIMMEL Difesa, agglomerando insiemePag. 4 tutte queste varie realtà e competenze. La SIMMEL Difesa è passata successivamente alla FIAT fino agli anni 2000, quando la FIAT ha deciso di dismettere il ramo della Difesa come ha fatto anche con altri rami non strettamente collegati al mondo dell'automobile. La SIMMEL Difesa è stata venduta a un investitore privato che l'ha tenuta fino al 2007 quando SIMMEL Difesa viene venduta alla Chemring Group, società inglese che a sua volta aveva acquisito contestualmente a SIMMEL Difesa la Mecar un'azienda con base in Belgio. Nel 2014 Chemring decide, a sua volta, di lasciare il mondo del munizionamento e cede in blocco SIMMEL Difesa e Chemring Group alla Nexter. Nel 2014, quindi, SIMMEL Difesa diviene parte del gruppo Nexter all'interno del quale ci sono adesso tre entità che si occupano di munizionamento: SIMMEL Difesa Colleferro, la Mecar in Belgio e Nexter Munitions in Francia. Contestualmente all'acquisizione di SIMMEL Difesa, Nexter procede a una fusione con la Krauss-Maffei Wegmann tedesca. Per capirci la Krauss-Maffei è la produttrice dei Panzerhaubitze (PzH) 2000, che sono oggi in servizio in Italia, e costituisce un nuovo gruppo industriale che è KNDS (Krauss-Maffei Nexter Defence System), dove oggi SIMMEL Difesa si inserisce con il filone francese della capogruppo KNDS che è posseduta al 50 per cento da Nexter e per il restante 50 per cento dalla famiglia Wegmann, proprietaria della Krauss-Maffei.
  Questa piccola digressione storica è importante perché fa capire che oggi SIMMEL Difesa è l'erede di tutte le realtà industriali che hanno fatto anche la storia della difesa in Italia. Oggi SIMMEL difesa ha il suo sito principale a Colleferro (la sede storica della BPD) e un sito secondario ad Anagni dove ci occupiamo di demilitarizzazione; quindi di distruzione e dei materiali energetici. Nel sito di Colleferro sono rimaste le attività principali: il caricamento di munizionamento, la produzione e progettazione di spolette e la produzione di polveri e propellenti.
  Ritorno alle competenze perché SIMMEL Difesa oggi, come ho detto prima, è erede di tutte queste competenze acquisite nella chimica, nel caricamento di munizionamento, nella progettazione e produzione di spolette. Oggi noi rappresentiamo tutta la filiera della munizione; quindi siamo capaci di produrre il munizionamento dalla A alla Z. Il settore che è stato dato in outsourcing nel tempo è la parte dei corpi del munizionamento, quindi tutte le lavorazioni di metallo, mentre le lavorazioni meccaniche sono state date fuori ad alcuni partner strategici localizzati sempre in Italia.
  Oggi produciamo munizionamento che va dai 25 millimetri ai 155 millimetri. Quando dico che produciamo intendo dire anche che progettiamo, quindi progettiamo e produciamo tutto il munizionamento: la parte chimica che sono le polveri di lancio, la parte intelligente della munizione che sono le spolette e tutto quello che riguarda gli impianti di caricamento di esplosivo.
  Un'altra cosa che è stata acquisita nel tempo è la parte di competenze sulla missilistica. SIMMEL Difesa è oggi design authority di alcune delle teste di guerra dei missili Aster, come pure dei missili Aspide e di alcune apparecchiature elettroniche di sicurezza ed armamento delle teste dei missili. Collaboriamo per questo con alcuni player importanti nel mondo della difesa nella parte missilistica (MBDA per tutti) con i quali siamo in stretta collaborazione e cooperazione per quanto riguarda le attività inerenti la missilistica.
  SIMMEL Difesa dà lavoro a circa 160 persone nel comprensorio tra Colleferro e Anagni. Faccio una piccola parentesi per quanto riguarda il comprensorio che oggi è l'erede della BPD e, in parte, di SIMMEL difesa: giusto affianco c'è Advanced vision into orbit (AVIO) con cui siamo vicini di casa e con cui condividiamo alcuni servizi principali per le attività quotidiane di produzione.
  Per quanto riguarda le caratteristiche, SIMMEL Difesa è stata produttrice principalmente di munizionamento terrestre, ma nel tempo ha un po' abbandonato l'attività di munizionamento terrestre e si è dedicata al munizionamento navale dove oggi noi siamo i leader.Pag. 5
  SIMMEL produce le famiglie del 40 millimetri, del 76 millimetri e del 127 millimetri. Siamo fornitori della Marina militare italiana con la quale negli anni abbiamo sviluppato dei prodotti successivamente anche classificati dalla Marina militare.
  A seguito dell'acquisizione di Nexter – che ha una vocazione prettamente terrestre – c'è stato un gemellaggio quasi naturale perché c'erano le competenze dell'attività navale di SIMMEL Difesa acquisite negli ultimi venti/trent'anni e le competenze dell'attività terrestre di Dexter. Negli ultimi dieci anni abbiamo ripreso quello che sulla parte terrestre, nel tempo, era stato un po' abbandonato, soprattutto sulla parte dei grandi calibri (155mm). Oggi abbiamo ripreso quell'attività anche grazie al rilancio di Nexter, che ci ha chiesto di riattivare tutto quello che era dovuto per la famiglia dei 155 millimetri.
  Il sito di Colleferro occupa circa cento ettari: onestamente non ricordo nemmeno quanti sono gli edifici, ma sicuramente più di cento; il sito di Anagni occupa circa cinquanta ettari. Le dimensioni delle attrezzature, degli equipment di produzione sono importanti perché vengono da un passato (il secolo scorso) in cui la NATO aveva deciso, insieme al Governo italiano, di investire fortemente sui mezzi di produzione per supportare l'attività della NATO.
  Per quanto riguarda le infrastrutture, i mezzi di produzione e i prodotti, lascerei la parola all'ingegner Nappo che è responsabile del settore ricerca e sviluppo di SIMMEL Difesa per dare qualche dettaglio in più.

  PRESIDENTE. Prego, ingegner Nappo, a lei la parola.

  ANTONIO NAPPO, Direttore Ricerca e Sviluppo della SIMMEL Difesa. Grazie, cercherò di darvi una fotografia un po' più dettagliata delle capacità tecnologiche e produttive di SIMMEL Difesa che, come ha anticipato l'ingegner Reginaldi, è una tra le poche realtà presenti sul mercato della difesa che riesce ad abbracciare a trecentosessanta gradi la vita dei propri prodotti.
  Noi ci occupiamo dello sviluppo, dell'industrializzazione e della produzione di tutti i componenti, del subassieme e dell'assemblatura degli stessi nel prodotto finito per passare – grazie allo stabilimento di Anagni – anche al disposal, quindi al termine vita di questi oggetti. Tutte queste attività vengono seguite attentamente e vengono sottoposte a diversi test che svolgiamo all'interno del nostro stabilimento di Colleferro, attraverso diversi laboratori che abbiamo a disposizione. Abbiamo un laboratorio chimico, un laboratorio elettronico e abbiamo anche un centro prove dove è possibile svolgere tutti i test ambientali secondo le normative NATO, anche con oggetti caricati con diversi chili di esplosivo come, ad esempio, le teste in guerra.
  Questa tecnologia fa sì che noi poniamo attenzione in particolare a tre compartimenti dei nostri prodotti. Parliamo della parte propulsiva e, quindi, dei propellenti; la parte dei caricamenti e degli esplosivi e, quindi, del design degli oggetti che vengono caricati con gli esplosivi; la parte degli attuatori delle munizioni, chiamati in gergo tecnico spolette, che sono la parte che trasforma i nostri prodotti in munizionamento intelligente.
  Per quanto riguarda il propellente, la SIMMEL Difesa ha un'ottima capacità produttiva. Considerate che abbiamo due linee di produzioni capaci di lavorare in parallelo per produrre fino a cento tonnellate di propellente al mese; quindi è una capacità molto importante. Parliamo di propellenti di diverse tipologie: singola, doppia o multibase. Sicuramente sono propellenti standard NATO, ma a questi si accostano anche nuovi propellenti che abbiamo sviluppato perché abbiamo un interesse molto forte a sviluppare e dare nuove opportunità ai nostri clienti. Si tratta di nuovi propellenti che tendono ad aumentare sicuramente le performance, la sicurezza e a ridurre l'impatto ambientale. Un esempio per tutti può essere una nuova famiglia di propellenti che abbiamo sviluppato con il nome di Reduced toxicity propellant (RTP).
  Tutti i propellenti attualmente prodotti sul mercato devono rispondere in ambito europeo alle regole del Registration, evaluation,Pag. 6 authorisation, and restriction of chemicals (REACH), ma noi siamo andati oltre.
  Abbiamo sviluppato questa nuova famiglia – e sottolineo che è sotto brevetto mondiale – perché siamo stati la prima società a sviluppare propellenti privi di qualsiasi elemento cancerogeno e privo di elementi tossici, sia per l'uomo che per l'ambiente, al quale poniamo molta attenzione.
  Per quanto riguarda i caricamenti di esplosivi, la capacità produttiva di SIMMEL si distingue in ambito europeo per il proprio impianto per caricamento percolaggio che penso sia l'impianto con la più grande capacità di caricamento che troviamo in Europa. Nel nostro impianto di caricamento percolaggio possiamo arrivare a caricare fino a 3000 chili di esplosivo al giorno: parliamo di esplosivi standard tipo trinitrotoluene (TNT) o composizione B. Questa capacità produttiva va sommata a quella dell'impianto di caricamento per compressione sul quale raggiungiamo quantità pari a circa 700 chili al giorno di caricamento. Anche in questo ambito abbiamo speso tante risorse e abbiamo sviluppato dei nuovi prodotti che vengono chiamati famiglia di esplosivi insensibili ed eliminano la possibilità di reazione involontaria durante il ciclo vita dei prodotti all'interno dei quali carichiamo. Questi, uniti a speciali strutture, fanno sì che il nostro munizionamento assicuri una maggiore sicurezza ai nostri clienti, all'utilizzatore finale.
  Faccio un esempio. Se consideriamo un esplosivo standard caricato dentro un munizionamento di medio e grosso calibro sottoposto a un incendio, ad esempio in un deposito, questo tende a detonare con la formazione di una forte onda d'urto e frammentazione che può creare danni a cose e persone. Il nostro munizionamento insensibile invece, sottoposto a un incendio, tende semplicemente a bruciare senza alcuna proiezione di frammenti. Capite, quindi, il grosso impatto che c'è dal punto di vista della sicurezza sia durante il ciclo vita che durante il ciclo operativo.
  Un altro esempio può essere l'attacco di uno sniper: un munizionamento di piccolo calibro sparato contro un munizionamento di medio grosso calibro tende a farlo detonare con le conseguenze del caso. Il nostro munizionamento insensibile, invece, viene attraversato da parte a parte (noi abbiamo fatto questi test secondo normative standard che prevedono come munizionamento di piccolo calibro il 12,7 mm) quindi senza alcuna reazione. Capite, quindi, anche in questo caso qual è il plus che riusciamo a dare ai nostri clienti dal punto di vista operativo.
  Infine c'è la parte delle spolette che è l'elemento intelligente dei nostri prodotti e trasforma il munizionamento standard in munizionamento intelligente e polivalente. All'interno di questi prodotti noi mettiamo dentro tre conoscenze e sono tre discipline che distinguono SIMMEL da tutte le altre società, perché le abbiamo tutte e tre in casa: la disciplina della pirotecnia, quella della meccanica e quella dell'elettronica.
  La pirotecnia assicura l'innesco in totale sicurezza durante tutto l'utilizzo del nostro munizionamento e della carica principale. La disciplina meccanica assicura la sicurezza dell'utilizzo del nostro munizionamento, che tende a innescarsi soltanto in seguito a ben determinate specie di sollecitazioni tipo quelle del tiro (parliamo di meccanica fine: per capirci è la meccanica degli orologi di precisione). Infine c'è l'elettronica, che permette di assicurare al nostro munizionamento l'utilizzo polivalente in diversi scenari operativi. Un esempio può essere una delle ultime spolette che abbiamo sviluppato: una spoletta programmabile contactless durante il caricamento automatico che permette di assegnare alla munizione multiple possibilità di utilizzo. Tale soluzione ha dimostrato di essere un'ottima soluzione da difesa, ad esempio nel campo aereo, sia per applicazioni navali che terrestri. Questo prodotto ha dimostrato di poter difendere i nostri clienti da attacchi di aerei militari, elicotteri militari e missili così come nel campo navale da barchini veloci che possono essere utilizzati in caso di attacchi terroristici di navi da guerra. Infine, questa soluzione è efficace anche contro i droni e parliamo di diverse tipologie di droni. Abbiamo dimostratoPag. 7 la nostra efficacia contro i droni standard militari che tutti conosciamo, i micro droni che possono anche essere utilizzati sotto forma di sciami per attacchi delle postazioni e, infine, contro i droni suicidi meglio conosciuti come loitering munitions. Tutte queste tecnologie vengono riversate nel nostro catalogo prodotti che – come diceva l'ingegner Reginaldi – varia tra munizionamento terrestre per applicazioni terrestri e per applicazioni navali.
  In particolar modo, se andiamo un po' più nel dettaglio del nostro prodotto terrestre, noi produciamo munizionamento da fanteria come le granate da 40 millimetri o bombe da mortaio da 81 e 120 millimetri; munizionamento da carro da 105 e 120 millimetri; munizionamento d'artiglieria da 105 e 155 millimetri. Vorrei sottolineare che il nostro munizionamento può essere utilizzato su tutti i sistemi NATO, infatti è in servizio in diversi Paesi NATO, sistemi come ad esempio il PzH 2000 della Krauss-Maffei e i sistemi NATO da 155 e da 105 millimetri, costruiti dalla capogruppo francese Nexter Systems.
  Per quanto riguarda il munizionamento navale non ho nulla da aggiungere a quello che ha detto l'ingegner Reginaldi. Siamo leader per quanto riguarda la nostra produzione di munizionamento standard per il 40, 70, 76, 62 e 127 millimetri, quindi l'artiglieria navale. La nostra tecnologia viene riversata anche in ambito europeo per attività di ricerca e sviluppo: ad esempio, SIMMEL fa parte del consorzio che ha vinto proprio quest'anno uno degli ultimi bandi della European Defence Agency che riguarda lo sviluppo di munizionamento d'artiglieria del futuro che si è conclusa proprio come tender quest'anno; partecipiamo insieme a blasonati istituti universitari italiani anche ad alcuni tender in campo aerospaziale.
  Per concludere la panoramica, vorrei aggiungere soltanto che tra tutte le teste di guerra che noi abbiamo sviluppato – e ci tengo a dire che abbiamo sviluppato e prodotto in casa – alcune di queste sono caricate con quegli esplosivi insensibili che poc'anzi vi ho illustrato. Sottolineo che costruiamo in casa anche questi esplosivi insensibili: compriamo le materie prime e siamo gli unici in Italia che producono questo tipo di munizionamento e di esplosivo in casa nelle testa di guerra applicate e in alcuni tipi di munizioni.
  Infine, per quanto riguarda la nostra presenza nel campo della missilistica, produciamo anche diversi tipi di meccanismi per missili che ne assicurano la sicurezza durante il trasporto, l'uso, lo stoccaggio e, quindi, durante tutto il ciclo vita degli stessi missili.

  PRESIDENTE. Ingegnere, vuole aggiungere qualcosa? Prego.

  PAOLO REGINALDI, Amministratore delegato dellaSIMMELDifesa. Prima di concludere e lasciare spazio a osservazioni e domande, volevo aggiungere alcune informazioni riguardo SIMMEL Difesa, che oggi rappresenta circa 50 milioni di euro di fatturato, dei quali circa il 10 per cento è fatta con l'amministrazione e la difesa italiana.
  SIMMEL ha un impegno che vale oggi intorno al 10 per cento del fatturato come investimenti in ricerca e sviluppo e in processi industriali, che probabilmente verrà accresciuto nei prossimi anni. Questo sarà dovuto alle richieste della capogruppo, in quanto le competenze di SIMMEL Difesa le sono necessarie per effettuare alcune attività, ma soprattutto anche per un'attività di rinnovamento continuo degli impianti volti all'automazione dei processi in ottica anche di un'industria 4.0 in cui c'è sempre più relazione e correlazione fra i processi digitali e i processi fisici.
  L'attività di SIMMEL Difesa è autofinanziata, cioè il capitale utilizzato per gli investimenti è tutto di SIMMEL Difesa. A parte un caso nella nostra storia in cui abbiamo avuto un Piano nazionale per la ricerca militare (PNRM) approvato per la Marina militare, facciamo fatica ad avere dei finanziamenti e a partecipare a dei PNRM. Nonostante i nostri progetti di sviluppo ricevano la più alta votazione e quotazione dal punto di vista tecnico, le clausole (passatemi il termine) di dual use – in cui c'è necessità adesso come prerogativa Pag. 8nei piani di sviluppo – difficilmente si sposano con attività di munizionamento. Per questo abbiamo un po' di difficoltà nell'accedere a questi finanziamenti.
  Volevo aggiungere l'ultimo punto che riguarda la NATO, perché storicamente SIMMEL Difesa BPD è stata parte importante della NATO. Oggi continuiamo a esserlo perché, a seguito di una gara fatta a livello NATO, SIMMEL Difesa è stata l'aggiudicatrice della fornitura per i Paesi membri della NATO della famiglia del munizionamento del 76 millimetri. Oggi se uno Stato membro fa riferimento all'Agenzia acquisti della NATO (NSPA), acquista munizionamento da 76 millimetri di SIMMEL Difesa.
  Da ultimo, il far parte di un gruppo franco-tedesco con le due componenti importanti – una a nord che è Mecar e una al sud che è SIMMEL Difesa – è una leva importante per noi. Questo ci inserisce bene oltre che nel sistema Paese anche in un sistema della difesa europea che, secondo me, è quello che domani bisognerà guardare bene anche dal punto di vista delle strategie italiane.

  PRESIDENTE. Un ringraziamento ai nostri auditi per quanto relazionato che è certamente utile ai lavori della nostra Commissione. Io do adesso la parola ai colleghi che ne ha fatto richiesta. Onorevole Giovanni Russo, prego.

  GIOVANNI RUSSO. Grazie per l'interessantissima analisi e per la relazione sul vostro gruppo. Mi domandavo una cosa. La vostra produzione è indirizzata innanzitutto ai cannoni navali e anche al munizionamento terrestre (pensavo al 155 millimetri che è il calibro del PzH). Però mi è piaciuta e sono rimasto colpito soprattutto dalla parte sul munizionamento anti sciami di droni e contro i loitering munitions. Visto che voi vi occupate della progettazione e dello sviluppo anche di tutta la componente del munizionamento, ma anche di una parte missilistica, volevo chiedere a che punto è nella vostra azienda lo sviluppo delle munizioni circuitanti o dei proiettili intelligenti, perché sono il futuro e immagino che siano oggetto di grande attenzione anche da parte vostra. Grazie.

  PRESIDENTE. Grazie a lei, onorevole Russo. Adesso do la parola all'onorevole Ferrari, prego.

  ROBERTO PAOLO FERRARI. La ringrazio, presidente. Anch'io ringrazio i relatori.
  Non ho una vera e propria domanda, ma una considerazione che nasce dal fatto di aver portato alla conoscenza della Commissione il loro lavoro, di essere un'azienda a circuito chiuso che svolge ogni attività del processo industriale fino al demunizionamento dei proiettili scaduti. La considerazione è legata al fatto che il nostro Paese è un importante produttore di piattaforme, soprattutto per quanto riguarda il settore navale. Speriamo di acquisire più capacità per quanto riguarda il corazzato, mentre nel blindato abbiamo mantenuto questa capacità. Rispetto a questo la possibilità che voi avete – attraverso un gruppo che comunque è di proprietà franco- tedesca – di offrire oltre alle piattaforme anche il relativo munizionamento è un elemento importante. Nel momento in cui le nostre aziende di punta si presentano sui mercati internazionali possono davvero competere con tutti quelli che sono gli elementi che caratterizzano le piattaforme stesse. Offrire un prodotto navale che ha spiccate caratteristiche innovative e grandi capacità, ma poi non avere l'elemento che – essendo navi da guerra – le deve caratterizzare rispetto ad altro naviglio può essere un limite.
  Mi sorge una domanda partendo da questa riflessione: quali sono i vostri rapporti con i nostri principali player?
  Mi riferisco, da una parte, a Iveco Defence che fa parte del consorzio Iveco-Oto Melara (CIO) per quanto riguarda la produzione di blindati e, dall'altra, a Fincantieri per quanto riguarda la produzione di navi militari.

  PRESIDENTE. Grazie, onorevole Ferrari. Io non ho altre richieste di intervento, pertanto do la parola ai nostri ospiti. Prego, ingegnere.

  PAOLO REGINALDI, Amministratore delegato dellaSIMMELDifesa. Rispondo all'onorevolePag. 9 Ferrari, mentre lascio la domanda dell'onorevole Russo all'ingegner Nappo, che potrà dare esattamente tutti i dettagli.
  Parliamo delle piattaforme. Noi oggi, per quanto riguarda il navale, siamo in stretta simbiosi con Leonardo la quale a sua volta è in simbiosi con Fincantieri. Oggi la cooperazione con Leonardo è stretta, cioè il munizionamento navale di Leonardo è prodotto insieme a SIMMEL Difesa e questo fa parte di una di quelle sinergie a livello Paese che devono essere agevolate e auspicate dalla politica. Oggi con Leonardo ci muoviamo in tutti i mercati – insieme, tendenzialmente – e proponiamo soluzioni insieme per quanto riguarda i sistemi di munizionamento. A mio avviso, questo è un ottimo esempio di capacità nazionale messa al servizio del Paese Italia, ma anche per uscire fuori in competizione con altri.
  Per quanto riguarda le piattaforme terrestri, oggi SIMMEL non c'è in questo settore. Ci proponiamo, ma sempre con Leonardo, per cercare di trovare un punto d'incontro anche sul munizionamento terrestre. Con Iveco Defence onestamente non abbiamo queste relazioni, anche perché i sistemi d'arma su cui noi lavoriamo non sono di origine di IVECO Defence che fa tutto lo chassis, la parte hardware, mentre la parte software (lasciatemi passare il termine) è elaborata da altri. Noi lavoriamo con i sistemisti d'arma.
  Per quanto riguarda le piattaforme internazionali, come dicevamo prima, il fatto di far parte di un gruppo franco-tedesco aiuta una capacità nazionale, in questo caso di SIMMEL Difesa, ad essere competitiva nello scenario europeo principalmente perché KNDS ha una vocazione fortemente europea.
  Come dicevo prima, il sistema della difesa europea deve essere fatto passando da una capacità nazionale da utilizzare nel migliore dei modi per poi poter andare a un sistema della difesa europea. Il fatto di avere oggi in casa i due maggiori produttori europei di sistemi terrestri ci agevola perché il munizionamento di SIMMEL Difesa e di Nexter può essere utilizzato indifferentemente sia sui sistemi d'arma francesi che sui sistemi d'arma tedeschi.
  Come diceva prima l'ingegner Nappo, le cariche di lancio del 155 millimetri prodotte in SIMMEL Difesa sono omologate su PzH 2000, il sistema d'arma tedesco; altre tipologie di colpi sono omologate per quanto riguarda i sistemi d'arma francesi. Il fatto di essere parte di un gruppo europeo con due sistemi diversi agevola sicuramente le discussioni per una possibilità di un sistema Paese messo al servizio di un sistema Europa.

  ANTONIO NAPPO, Direttore Ricerca e Sviluppo della SIMMEL difesa. Dal punto di vista del munizionamento intelligente SIMMEL Difesa è molto avanti. Abbiamo grossissime competenze da questo punto di vista e abbiamo sviluppato dei sistemi che potremmo definire come delle miniaturizzazioni di sistemi molto più grandi e complessi.
  Un esempio che le posso fare è il munizionamento dotato di caratteristiche di prossimità. Abbiamo la possibilità di intercettare durante il volo i nostri bersagli con una sorta di riflessione che può essere paragonabile a quello che fanno i radar; però, invece, di farlo in una postazione fissa lo facciamo con un munizionamento in volo che vola anche a mille metri al secondo. La tecnologia che abbiamo sviluppato fa sì che il nostro munizionamento possa essere definito intelligente anche perché rispetto a questo tipo di munizionamento abbiamo preso di recente una forte impronta nell'ambito navale che negli ultimi anni ci ha messo davanti a ostacoli tecnologici importantissimi.
  Faccio un esempio: questa elettronica che noi abbiamo deve difendere la munizione dal jamming avversario, ma anche dal jamming amico. Considerate che su una nave da guerra moderna ci sono circa 40 radar e immaginate a che tipo di emissione è sottoposta la nostra munizione. Questa munizione ha dentro un sistema di elaborazione dei dati che riesce a calcolare qual è il suo ritorno e qual è il bersaglio, identifica il tipo di bersaglio che ha e può determinarne l'utilizzo e il tipo di funzionamento. Da questo punto di vista siamo Pag. 10molto avanti, ma non ci vogliamo fermare a questo. Stiamo cercando di mettere a punto anche nuove soluzioni che possono essere munizioni anche per quanto riguarda il campo del guidato e quant'altro.
  Da questo punto di vista SIMMEL è molto avanti, ma nel futuro sarà presente ancora di più nel munizionamento intelligente sicuramente.

  PRESIDENTE. Bene, grazie. Io non ho altri iscritti a parlare, pertanto, ringrazio l'ingegner Reginaldi e l'ingegner Nappo per la disponibilità a partecipare ai nostri lavori della Commissione.
  Ringrazio tutti gli intervenuti e dichiaro conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 14.40.