XVIII Legislatura

IV Commissione

Resoconto stenografico



Seduta n. 16 di Mercoledì 21 aprile 2021

INDICE

Sulla pubblicità dei lavori:
Rizzo Gianluca , Presidente ... 3 

INDAGINE CONOSCITIVA SULLA PIANIFICAZIONE DEI SISTEMI DI DIFESA E SULLE PROSPETTIVE DELLA RICERCA TECNOLOGICA, DELLA PRODUZIONE E DEGLI INVESTIMENTI FUNZIONALI ALLE ESIGENZE DEL COMPARTO DIFESA

Audizione di rappresentanti della Airbus Defence and Space.
Rizzo Gianluca , Presidente ... 3 
D'Angelantonio Serafino , Presidente e Amministratore delegato della Airbus Defence and Space ... 3 
Rizzo Gianluca , Presidente ... 9 
D'Uva Francesco (M5S)  ... 9 
Rizzo Gianluca , Presidente ... 9 
Russo Giovanni (Misto)  ... 9 
Rizzo Gianluca , Presidente ... 9 
Perego Di Cremnago Matteo (FI)  ... 9 
Rizzo Gianluca , Presidente ... 10 
D'Angelantonio Serafino , Presidente e Amministratore delegato della Airbus Defence and Space ... 10 
D'Uva Francesco (M5S)  ... 10 
D'Angelantonio Serafino , Presidente e Amministratore delegato della Airbus Defence and Space ... 10 
Rizzo Gianluca , Presidente ... 11 

ALLEGATO: Presentazione informatica illustrata dal Presidente e Amministratore delegato della Airbus Defence and Space ... 12

Sigle dei gruppi parlamentari:
MoVimento 5 Stelle: M5S;
Lega - Salvini Premier: Lega;
Partito Democratico: PD;
Forza Italia - Berlusconi Presidente: FI;
Fratelli d'Italia: FdI;
Italia Viva: IV;
Liberi e Uguali: LeU;
Misto: Misto;
Misto-L'Alternativa c'è: Misto-L'A.C'È;
Misto-Centro Democratico: Misto-CD;
Misto-Cambiamo!-Popolo Protagonista: Misto-C!-PP;
Misto-Noi con l'Italia-USEI-Rinascimento ADC: Misto-NcI-USEI-R-AC;
Misto-Facciamo Eco-Federazione dei Verdi: Misto-FE-FDV;
Misto-Azione-+Europa-Radicali Italiani: Misto-A-+E-RI;
Misto-Minoranze Linguistiche: Misto-Min.Ling.;
Misto-MAIE-PSI: Misto-MAIE-PSI.

Testo del resoconto stenografico

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE
GIANLUCA RIZZO

  La seduta comincia alle 13.40

Sulla pubblicità dei lavori.

  PRESIDENTE. Avverto che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso la diretta sulla web-tv della Camera dei deputati e la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati.

Audizione di rappresentanti della Airbus Defence and Space.

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca – nell'ambito dell'indagine conoscitiva sulla pianificazione dei sistemi di difesa e sulle prospettive della ricerca tecnologica, della produzione e degli investimenti funzionali alle esigenze del comparto difesa – l'audizione di rappresentanti della Airbus Defence and Space.
  Saluto e do il benvenuto al dottor Serafino D'Angelantonio, presidente e amministratore delegato della Airbus, accompagnato dalla dottoressa Stefania Gallo, responsabile mercato difesa.
  Saluto i colleghi presenti e i colleghi che parteciperanno secondo le modalità stabilite dalla Giunta per il Regolamento del 4 novembre 2020, ai quali rivolgo l'invito a tenere spenti i microfoni per consentire una corretta fruizione dell'audio.
  Ricordo che, dopo l'intervento del nostro ospite, darò la parola ai colleghi che intendano porre domande o svolgere osservazioni. Successivamente, il nostro ospite potrà rispondere alle domande poste. A tal proposito chiedo ai colleghi di far pervenire fin da ora la propria iscrizione a parlare.
  Do, quindi, la parola al dottor Serafino D'Angelantonio, presidente e amministratore delegato della Airbus. Prego.

  SERAFINO D'ANGELANTONIO, Presidente e Amministratore delegato della Airbus Defence and Space. Grazie, presidente. Buongiorno onorevoli deputate e onorevoli deputati.
  Innanzitutto permettetemi di ringraziarvi per l'attenzione e l'opportunità che ci avete offerto di farvi conoscere il nostro gruppo. Siamo onorati: per la prima volta nella storia dell'azienda ci viene offerta questa possibilità, ed è anche la prima volta per me che sono in questo luogo, dunque non vi nascondo che siamo emozionati.
  Farò una panoramica molto ampia sull'attività della nostra azienda con un focus sulle nostre partnership – l'industria italiana con il gruppo Leonardo in particolare – sulla nostra presenza industriale diretta, che è una novità degli ultimi anni, e nella parte finale cercheremo di proiettarci un po' verso il futuro. Vi dicevo che abbiamo accolto con entusiasmo questo invito, visto anche il momento storico particolare e le scelte molto importanti che sarete chiamati a fare nei prossimi mesi, in quanto decisori politici. Inoltre volevo congratularmi per l'iniziativa di promuovere questa indagine conoscitiva perché penso sinceramente che abbiate fatto qualcosa di molto importante. Innanzitutto il dialogo con le istituzioni per noi è, in generale, molto prezioso e poi, tramite la pubblicità dei lavori, avete permesso da un lato di dare un contributo a sviluppare la cosiddetta cultura della difesa – cosa in cui nel nostro Paese ancora dobbiamo fare dei progressi – ma avete offerto anche una vetrina estremamente importante per il nostro comparto. Avete Pag. 4potuto vedere quanto variegate e quanto ben radicate nei vari territori siano le competenze nel nostro Paese. Avete portato attenzione sul ruolo fondamentale delle nostre Forze armate, un lavoro prezioso e sotto gli occhi di tutti e colgo l'occasione per un sentito ringraziamento. Avete portato l'attenzione anche sull'importanza degli investimenti nel settore della difesa che, oltre a sviluppare capacità strategica a servizio delle Forze armate, producono e generano la famosa innovazione – quella trasformazionale o disrupting – di cui si è parlato molto durante le varie audizioni che avete fatto. Nella Difesa abbiamo i programmi più sfidanti, che hanno ampie ricadute su altri settori e avete valorizzato bene il circolo virtuoso dell'investimento della difesa. Soprattutto, in un periodo come questo, il nostro comparto ha il vantaggio di poter mettere a terra rapidamente gli investimenti, circostanza non indifferente sulla quale ci torneremo in seguito.
  Entrando nel vivo della presentazione del gruppo Airbus, noi siamo leader mondiale nel settore aerospaziale della difesa. Il core business del gruppo è rappresentato dagli aerei commerciali, ma siamo protagonisti anche in ambito sicurezza, difesa e spazio. In poco tempo è difficile riassumere la nostra storia, ma penso che il termine «pionieri» sintetizzi molto bene la cifra della nostra azienda. Mi scuso se la presentazione è in inglese, ma purtroppo le regole corporate ce lo impongono. Dicevo che il termine pionieri sintetizza molto bene la cifra dell'azienda e pionieri lo siamo sempre stati: basti pensare ai cinquant'anni di storia della straordinaria avventura di Airbus Commercial nell'ambito dell'aviazione commerciale. Da una quota di mercato vicino a zero, oggi siamo leader mondiali nonostante i concorrenti – il numero uno e numero due Boeing e McDonnell Douglas – si sono fusi alla fine degli anni Novanta. Oltre alla visione politica che c'è dietro un progetto come questo, c'è anche un termine di validità di prodotti e di innovazione che permette di sviluppare prodotti competitivi. Rimanendo nell'ambito commercial, basti pensare all'impatto che ha avuto l'introduzione del fly-by-wire che ha differenziato la nostra flotta rispetto a quella della concorrenza. Siamo tuttora pionieri – lo vedrete dopo rapidamente con una panoramica sul nostro portafoglio – e lo saremo ancora perché l'ambizione è quella di avere il lead della roadmap della green aviation. L'ambizione è quella di essere protagonisti nella grande sfida della decarbonizzazione del trasporto aereo. Questo è un po' fuori tema, ma l'ho inserito nella presentazione perché penso che sia una delle iniziative più importanti in tutto il comparto. Abbiamo questa ambizione anche in altri settori più legati alla difesa: nel future combat air system, nel multidominio, nella connettività. Questi sono tutti nuovi territori che esploriamo continuamente. Guardando i numeri direi che l'altro tratto saliente della nostra azienda è proprio quello di essere un'azienda internazionale. Ci occupiamo dell'assemblaggio finale di aeromobili ed elicotteri in Europa, Asia e nelle Americhe. Operiamo in 180 siti e impieghiamo più di 130.000 dipendenti, di cento nazionalità diverse. Nonostante siamo il frutto di un processo di consolidamento industriale europeo, con radici profonde europee – sono essenzialmente asset francesi, tedeschi, inglesi, spagnoli e anche canadesi recentemente con l'acquisizione di Bombardier – abbiamo un ruolo di leadership globale in molti dei segmenti in cui operiamo. Condividiamo diverse di queste leadership con l'industria italiana. Una battuta semplicemente sul 2020: le nostre revenues sono circa 50 miliardi e, l'anno precedente, erano 70: questo vi dà l'idea dell'impatto, dello tsunami che ha colpito il settore del trasporto aereo. L'azienda ha tenuto grazie a una forte leadership del nostro management e grazie alla resilienza dei settori difesa e spazio. Siamo riusciti comunque a investire 3 miliardi in ricerca e sviluppo e continuiamo ad adattarci al mutato contesto che è tuttora pieno di incertezze, attraversando la tempesta ma cercando di preservare la capacità di investire e di innovare per essere competitivi alla ripartenza. Non mi soffermo su nostro portafoglio prodotti. In ambito commerciale offriamo una gamma unica di prodotti, dall'A-220 all'A-350: è la flotta più Pag. 5moderna, completa e offre una garanzia e una flessibilità operativa senza precedenti. Vedete anche i numeri del volume di fatturato dipendenti e aerei consegnati. Abbiamo un backlog di più di 7.000 aerei ancora da consegnare. In campo elicotteristico siamo il numero uno al mondo: i nostri prodotti rappresentano un terzo del totale della flotta mondiale di elicotteri civili e parapubblici. Siamo presenti in 150 Paesi e collaboriamo con 300 operatori. Mi sembra doveroso sottolineare che ci sono due aziende in Europa che ogni anno competono per questo ruolo di leader mondiale e penso che sia un fatto positivo che – a seconda degli anni – il numero uno e numero due mondiale del settore elicotteristico siano due aziende europee. Una è anglo-inglese e l'altra franco-tedesca; poi vedrete che sono anche capaci di cooperare su prodotti militari.
  In ambito difesa e spazio siamo tra i principali protagonisti mondiali e una delle più innovative aziende europee nel settore difesa, spazio e sicurezza. Abbiamo quattro linee di prodotto e inizierei dalla parte military aircraft dove avete la parte combat con l'Eurofighter che conoscete bene. Abbiamo anche un'ampia gamma di soluzioni di aerei da trasporto e, in particolare, l'A400M, una macchina che è stata venduta in 181 esemplari a nove Forze armate; in ambito del multi role tanker transport abbiamo l'A330, una macchina che ha più del 90 per cento di mercato negli ultimi dieci anni al di fuori degli Stati Uniti e che è stata venduta in 61 esemplari in 13 Paesi. Questo è un asset che è stato estremamente prezioso durante la pandemia perché questo tipo di apparecchio ha dato un contributo determinante. In ambito spaziale abbiamo un portafoglio che è relativamente unico perché offriamo tutta la gamma: lanciatori, satelliti, osservazione, scienza, telecomunicazione. Siamo anche il principale cliente del lanciatore Vega, dunque, siamo l'azienda che a oggi ha lanciato più satelliti con il vettore Vega. Se integrate questo portafoglio con quello di connected intelligence, avrete veramente l'unicità delle soluzioni end-to-end in ambito spaziale. In connected intelligence abbiamo anche delle attività di cybersecurity, di connettività sicura e digital information. Sulla parte dei sistemi aerei unmanned faremo successivamente un focus sull'eurodrone che è il programma per noi più rilevante in questo momento. Mi piace sottolineare questa slide che mostra veramente un'attività di frontiera: si chiama Zephyr ed è un sistema unmanned stratosferico che si alimenta esclusivamente con energia solare. Questa è una soluzione rivoluzionaria, sia in ambito civile, che militare e penso che detenga tuttora il record di autonomia di volo con più di 26 giorni di volo autonomo.
  Ci muoviamo un po' più sulla parte italiana, sulla seconda parte della presentazione e qui il messaggio è molto chiaro. Il pilastro della nostra presenza in Italia è rappresentato dalla nostra partnership con Leonardo. La parola chiave su cui voglio attirare la vostra attenzione è veramente partnership. Qui stiamo parlando di joint venture e di programmi di successo, stiamo parlando di programmi che sono nel novero di quelle cooperazioni europee che ci permettono di competere a livello mondiale e che dimostrano cosa siamo capaci di fare quando uniamo le nostre forze. Tutti questi programmi hanno generato ritorni industriali importanti in termini di occupazione, di sviluppo tecnologico, di rafforzamento della filiera nazionale e anche di capacità di esportare questi prodotti, che è un elemento molto importante su cui tornerò in seguito. Questi programmi sono quelli su cui si è costruita buona parte della capacità industriale nazionale. Parlo di programmi come il Tornado e l'Eurofighter, che sono due pietre miliari nel settore di combattimento, e molte di queste piattaforme sono anche in servizio presso le nostre Forze armate. Senza dilungarmi troppo, veramente solo qualche highlight. Dicevo che conoscete l'Eurofighter, ma rappresenta veramente il know-how europeo nel segmento degli aerei da combattimento. Questa macchina è stata scelta da nove nazioni, ce ne sono più di 450 operative in Europa e 623 ordinate in tutto il mondo. La valutazione che facciamo del valore italiano di queste esportazioni è di una decina di miliardi di euro. Si tratta del più grande Pag. 6programma di difesa europeo, un importante fattore industriale, economico e politico per l'Europa e sarà tuttora un pilastro fondamentale nei futuri scenari di difesa aerea. Questa macchina continua ad avere anche un discreto successo commerciale: l'anno scorso abbiamo firmato un contratto molto importante con il Ministero della difesa tedesco per 38 macchine più 150 nuovi radar e una quota importante di questo lavoro è di competenza di competenza italiana. L'NH-90 industries è una partecipazione Airbus Helicopters Leonardo Volker. Riguardo all'NH 90, l'Italia ha una quota di lavoro abbastanza importante: quasi il 40 per cento, con una stima del valore esportato superiore ai cinque miliardi. Si tratta del più importante programma europeo in ambito elicotteristico: a 25 anni dal primo volo del primo prototipo è stato venduto in 440 esemplari in 13 Paesi. Questa è la dimostrazione – nonostante la competizione tra noi e Leonardo Helicopters – che quando uniamo le nostre forze, riusciamo a produrre un prodotto che è competitivo a livello mondiale, perché l'NH-90 lo è stato sicuramente.
  Una citazione per ATR perché è un'azienda che mi sta particolarmente a cuore. Ricorrono i quarant'anni dalla nascita di ATR, una partnership paritetica che abbiamo con il gruppo Leonardo, sia in termini di partecipazione societaria, sia in termini di quote di lavoro. Si tratta di un leader mondiale nel settore dell'aviazione regionale con più di 1.700 aerei venduti a 200 operatori. Si tratta di un'azienda che ha sofferto molto, come tutte le aziende che producono aerei commerciali, nell'anno 2020 che è stato catastrofico anche per ATR. Vale la pena sottolineare, visto che siamo in Commissione difesa, come ci siano anche dei derivati militari fra cui il P-72A del nostro Ministero della difesa.
  Infine, l'ultima citazione per MBDA perché l'ingegner Mariani è stato già sentito nel corso di questa indagine conoscitiva. MBDA è un'azienda straordinaria, un vero leader che compete a livello globale, ha una gamma di prodotti unica e penso che sia anche un modello di integrazione e cooperazione europea che ha funzionato, un modello virtuoso a cui ci possiamo ispirare. Alla luce di tutto quello che ho potuto dire, siamo estremamente soddisfatti della collaborazione con Leonardo che riteniamo uno dei nostri principali partner. L'auspicio è quello di consolidare e di sviluppare le attuali aree di cooperazione, magari anche grazie agli strumenti che l'Unione europea ci metterà a disposizione nei prossimi anni.
  Continuiamo con la panoramica della nostra presenza italiana con un po' di informazioni generali per darvi un'idea dell'impatto diretto o indiretto che abbiamo sull'economia. Siamo un partner riconosciuto nel settore aerospaziale italiano da più di cinquant'anni. Più di 75 aeromobili operano con Alitalia, 240 elicotteri e 90 aerei militari supportano le missioni operative delle Forze armate italiane. Abbiamo circa 160 dipendenti diretti, 1.400 attraverso le joint ventures di cui abbiamo parlato e un indotto di circa 8.000 dipendenti stimato sul territorio nazionale con più di 300 fornitori in tutto il Paese. L'Italia è la settima nazione in termini di approvvigionamento per Airbus in Europa e la decima a livello mondiale. La spesa annua è stimata intorno ai 530 milioni di euro e Leonardo è il principale fornitore, con più o meno una quota della metà di questa somma. Abbiamo parlato anche dell'export di 30 billion di dollari che è una stima nostra, ma dà un'idea abbastanza forte del valore di quei prodotti e di quelle joint ventures di cui abbiamo parlato prima. La novità è che da diversi anni abbiamo anche una presenza industriale diretta, in ambito Airbus Helicopters Italia ed Airbus Italia. Airbus Helicopters Italia nasce dall'acquisizione nel 2019 di un distributore storico italiano. Aersud Elicotteri è presente con un centro clienti dedicato a Verona e con un centro servizi a Trento in grado di fornire servizi di prima classe per la manutenzione dei velivoli. Si tratta di uno dei tre centri di eccellenza europea in questo tipo di attività. I nostri elicotteri rappresentano il 33 per cento della flotta civile parapubblica italiana, con più di 90 clienti e sono particolarmente apprezzati nei segmenti di missione come i servizi medici di emergenza: abbiamo veramente una leadershipPag. 7 nel mercato del lavoro aereo. Airbus Italia è invece il footprint industriale di Airbus Defence and Space dal 2015; è basata a Roma, abbiamo 110 dipendenti e abbiamo anche uno stabilimento a Roma. Deriva dall'acquisizione di un'azienda che si chiamava Space Engineering, di cui abbiamo acquisito il 100 per cento nel 2015. Si tratta di un'azienda che ha più di trent'anni di esperienza nel settore delle telecomunicazioni satellitari ed è stato il primo investimento industriale di Airbus nel nostro Paese. Questa azienda è in grado di fornire soluzioni innovative e flessibili, principalmente nel campo delle telecomunicazioni satellitari e della connettività.
  Permettetemi uno zoom su Airbus Italia perché siamo un importante player nazionale nel settore spaziale. Colgo l'occasione anche per rinnovare un invito per un'eventuale visita e saremmo onorati di farvi toccare con mano i nostri progressi e la nostra evoluzione perché i sei anni post-acquisizione sono stati molto complessi, ma al tempo stesso straordinari. Abbiamo trasformato un'azienda, grazie anche agli investimenti dell'azionista, da una società di ingegneria per conto terzi in un'industria di programma e di prodotto ed è stato un percorso non banale. Abbiamo iniziato un percorso di integrazione dentro Airbus che ci sta offrendo opportunità commerciali – parlerò in seguito del nostro prodotto Janus Aereo – ma ci dà anche un sostegno alla nostra crescita industriale. La nostra ambizione è quella di rappresentare una parte crescente di tecnologia italiana nell'offerta di Airbus. Abbiamo tecnologie piccole, ma abilitanti e strategiche, in particolare nell'ambito della connettività e cerchiamo di coinvolgere al massimo la filiera nazionale. Abbiamo consolidato la nostra presenza nello scenario industriale nazionale, abbiamo delle ottime partnership e programmi in comune e lavoriamo bene con le aziende della Space Alliance e con Leonardo e facciamo parte del programma Platino. La cosa su cui volevo attirare la vostra attenzione è Janus Aereo. Airbus Italia è un leader europeo nella tecnologia dell'Airborne Satcom, fornendo ai clienti istituzionali i più avanzati terminali mobili per applicazioni aeronautiche e per missioni (C-SAR) L'aereo P-72A dell'Aeronautica militare è equipaggiato con l'antenna Janus di Airbus Italia. Questa antenna è stata identificata da Airbus Connected Intelligence come la soluzione preferenziale per il progetto network for the sky, che è una delle componenti del future combat air system rispetto al tema della connettività. Oggi questa tecnologia italiana sta concorrendo come soluzione in ambito connettività in gare europee molto importanti fra cui quella per l'eurodrone dove siamo in competizione per fornire questo prodotto.
  L'altro tema che è veramente il fiore all'occhiello dell'azienda è il dominio della connettività. Si tratta di un dominio strategico dove aziende che hanno questo tipo di competenza si contano sulle dita di una mano. Fondamentale, visto anche qui il focus della difesa, è il programma SICRAL 3. Purtroppo non abbiamo tempo, ma sullo spazio ci sarebbe veramente molto da dire: nel nostro Paese si sta facendo molto ed è stato un settore fortunato rispetto ad altri del comparto. Penso che la difesa debba investire convintamente nello spazio: sono soldi ben spesi perché si sviluppa veramente tecnologia di frontiera e quello dello spazio è il settore più vicino alla tecnologia di frontiera. La difesa ha delle competenze uniche in ambito spaziale e sono tutte tecnologie duali proprio per definizione. Penso all'ambito delle telecomunicazioni: oggi faccio veramente fatica a distinguere una tecnologia civile e una militare. Questo è un altro esempio di circolo virtuoso di investimenti: un euro investito in un satellite di telecomunicazioni militari della difesa dà anche un vantaggio competitivo sul mercato commerciale. Per noi, come azienda italiana, si tratta di un programma fondamentale: la nostra ambizione è consolidare il nostro ruolo e consolidare la nostra partnership con Thales Alenia Space Italia, in particolare nell'ambito di uno sviluppo di una soluzione nazionale per l'anti-jamming.
  Mi avvio alle conclusioni e mi proietto sul futuro molto vicino al presente. Questo era il messaggio principale che vi volevo portare oggi qui. Stiamo parlando di un Pag. 8programma fra quelli strutturanti per l'industria della difesa. Si tratta di un nuovo sviluppo, l'eurodrone, in un segmento in cui non eravamo presenti in Europa ed è il principale programma europeo degli ultimi decenni. Stiamo parlando di un programma di cooperazione industriale lanciato da Airbus, Leonardo e Dassault Aviation e supportato dai governi di Francia, Germania, Spagna e Italia per rispondere ai requisiti operativi delle rispettive Forze armate. Il definition study è partito alla fine del 2016. L'eurodrone fornirà alle nazioni europee un sistema aereo di nuova generazione con capacità operative eccezionali; è in grado di garantire la superiorità tecnologica industriale e operativa di cui l'Europa e le nostre Forze armate hanno bisogno ed è un programma che sarà gestito dall'Organizzazione congiunta per la cooperazione in materia d'armamenti (OCCAR). Si tratta del primo unmanned progettato per il volo in uno spazio aereo non segregato. Si prevede la firma del contratto relativo allo sviluppo, produzione e supporto iniziale in servizio per venti sistemi eurodrone entro giugno di quest'anno, dopo avere completato i rispettivi processi di procurement nazionale. In Germania il processo si è chiuso la settimana scorsa, il 14 aprile, con l'approvazione del Bundestag. Programmi innovativi come aerodrone, sviluppati attraverso partnership industriali, sono necessari per sostenere la competitività dell'industria di difesa europea, sviluppando allo stesso tempo una catena del valore e una solida base tecnologica continentale. Questo programma contribuirà a sostenere competenze chiave e a creare posti di lavoro a partire dai prossimi mesi, se verrà implementato nei tempi di cui abbiamo parlato. Spero che avremo modo in altre occasioni, in questa sede o in altre, di approfondire, ma qui attiro semplicemente la vostra attenzione. Questo è il futuro. Abbiamo parlato un po' del tema della decarbonizzazione del trasporto aereo. Il concetto di ZEROe che Airbus ha lanciato è un concetto rivoluzionario di velivoli alimentati a idrogeno per ridurre le emissioni a partire dal 2035; dunque stiamo parlando veramente di domani nei nostri tempi. Abbiamo rivelato diversi concept preliminari e ognuno rappresenta un approccio diverso per raggiungere il volo a emissioni zero, ma questa è una sfida vitale. Questa non è la sede per parlare del settore aeronautico commerciale italiano, come abbiamo detto prima, ma in un momento come questo in un settore come questo il nostro Paese deve avere visione e deve avere ambizioni. Questi sono i treni che passano una volta nella storia, almeno del nostro settore.
  L'altro grosso tema di attualità è il mondo del future combat air system dove ci sono le tecnologie trasformazionali, di connettività, di multidominio. Questa è veramente la palestra, sono i nostri new generation, sono le nostre tecnologie trasformazionali. Vi volevo rassicurare che anche in Europa ci pensiamo e stiamo sviluppando delle cose estremamente interessanti.
  Passo alle conclusioni, davvero molto stringate. Abbiamo parlato di diversi concetti chiave: Europa, innovazione, competitività partnership. Penso che la nostra storia, quello che abbiamo fatto con l'industria italiana, i nostri prodotti comuni dimostrino che come aziende europee possiamo competere ed eccellere quando uniamo le nostre forze. Questa è una mia convinzione personale molto forte. Abbiamo visto quanto importanti siano gli investimenti della difesa e quanto importanti siano stati in un anno come questo che è stato durissimo perché hanno dato un contributo fondamentale alla resilienza, salvando posti di lavoro di alta qualità e preservando asset strategici che sono le industrie nazionali. Siamo in un momento storico in cui si stanno delineando scenari post pandemia con opportunità di trasformazione per la nostra industria. Il messaggio finale è che molte di queste opportunità nasceranno nell'ambito dei vari progetti di tutte le iniziative europee che hanno veramente preso nuovo slancio negli ultimi anni. Questo va accolto con grande favore perché è il contesto ideale per sviluppare dei progetti di bandiera europea, dei flagship europei. Questo è il contesto ideale. Il meglio deve ancora venire perché mi perdo in tutta quella giungla di acronimi dei programmi europei, ma sono tutte cose che Pag. 9devono essere implementate con successo nei prossimi anni.
  Ci sono veramente delle opportunità straordinarie. Eurodrone è il primo esempio concreto di questo nuovo slancio. Dal vostro punto di vista è estremamente importante programmare bene le risorse nazionali: la tempestività e l'intensità degli investimenti può fare veramente la differenza in questo momento. Sarete chiamati, con i vari programmi che saranno presentati alla vostra attenzione, a prendere delle decisioni di politica industriale che avranno un impatto, vista la durata dei nostri programmi, per i prossimi trenta o quarant'anni. Vi ringrazio per l'attenzione. Sono stato probabilmente qualche minuto più lungo del previsto, ma non era semplice sintetizzare tutto il portafoglio di Airbus in venti minuti. Grazie.

  PRESIDENTE. Un ringraziamento a lei, presidente D'Angelantonio. Grazie per quanto relazionato, per l'immagine che ha dato dell'azienda, sicuramente utile per i lavori della nostra Commissione per l'indagine conoscitiva che abbiamo in corso. Passiamo agli interventi dei colleghi. C'è il collega D'Uva a cui do la parola, prego.

  FRANCESCO D'UVA. Grazie, presidente. Ringrazio il dottor D'Angelantonio per l'esposizione. È vero, avrà faticato a riassumere tutto anche perché mi sembra che un tema, tutto sommato, l'ha potuto toccare soltanto brevemente ed è quello della sicurezza informatica.
  Voi siete in tutti i settori che ha segnalato, ma ovviamente noi siamo un po' preoccupati per le sfide della cosiddetta «guerra ibrida», la guerra non convenzionale. Volevo sapere da lei se ritiene che il livello tecnologico dell'Italia sia sufficiente, se la ritiene sufficientemente attrezzata ed eventualmente quali sono le tecnologie che, a vostro avviso, l'Italia dovrebbe acquisire in ambito cyber. Le chiedo questo e poi ho una domanda che è nata mentre leggevo le slide. Parlava dell'innovativo sistema Zephyr: le chiedo se può spiegarcelo meglio perché non ho potuto capire bene di cosa si tratta. Grazie.

  PRESIDENTE Do ora la parola all'onorevole Giovanni Russo.

  GIOVANNI RUSSO. Grazie, signor presidente. Ringrazio il dottor D'Angelantonio per la sua analisi ricca di spunti.
  Conosco la sua azienda fin da bambino perché mio padre ha lavorato sugli ATR-42 e sugli ATR-72. Mi piacerebbe sentire dalla sua viva esperienza com'è stata la risposta dell'azienda a fronte alla crisi petrolifera, che ha inciso sicuramente sul settore elicotteri e su la produzione degli A-380 e poi, soprattutto, a fronte del calo di vendite di pezzi di ricambio aeronautico causato dal Coronavirus che ha avuto degli impatti importantissimi con un calo del 60 per cento e danni incalcolabili anche in termini di fatturato per le aziende legate al settore aeronautico.
  Un'altra domanda riguarda i prodotti di punta che lei ha mostrato e che, soprattutto in ambito difesa, molte volte comportano la nascita di consorzi: penso per esempio all'Eurofighter. Si è visto che l'Europa quando marcia unita, può arrivare a primeggiare e ad eccellere. Oltre all'eurodrone, ci sono anche il caccia di sesta generazione e i sistemi spaziali. Rispetto al caccia di sesta generazione c'è molta frammentarietà e si rischia anche una concorrenza tra, come per esempio Italia e Francia. Nel settore spaziale non c'è ancora una visione industriale, soprattutto sui lanciatori: lei prima parlava dei vettori spaziali. Mi domando quali sono gli scenari che lei prevede per questi settori così delicati che riguardano soprattutto la tecnologia e il futuro. Grazie.

  PRESIDENTE. Grazie, onorevole Russo. L'onorevole Perego di Cremnago, prego.

  MATTEO PEREGO DI CREMNAGO. Grazie, presidente. Dottor D'Angelantonio, grazie per la sua relazione. Condivido pienamente quando lei parla dell'importanza delle partnership e delle joint ventures fra industrie della difesa italiana e quelle internazionali che credo siano l'unico strumento di sopravvivenza per il comparto industriale della difesa italiana. Pag. 10
  Credo che sia anche il vero motore della difesa europea che passa sicuramente prima dalla fusione delle industrie che da quella delle Forze armate.
  Le vorrei fare un quesito: volevo sapere come l'intelligenza artificiale ha mutato e sta mutando la tecnologia che impiegate nel vostro settore.
  Ho un'altra considerazione che sottolinea e ribadisce quanto lei ha già detto circa lo spazio. Adesso stiamo per mandare in pensione il SICRAL 1 e sappiamo quanto nello spazio ci siano le vere sfide geopolitiche del presente, ma anche dell'imminente futuro e saranno lanciati satelliti in misura tendenzialmente esponenziale rispetto a oggi. Secondo lei quanto si può fare dal punto di vista dell'industria italiana e quale può essere il vostro contributo. Grazie.

  PRESIDENTE. Grazie a lei, collega. Non ho altre richieste di intervento, pertanto, do la parola al nostro ospite per la replica. Prego.

  SERAFINO D'ANGELANTONIO, Presidente e Amministratore delegato della Airbus Defence and Space. Grazie mille. Cercherò di fare del mio meglio, avete messo veramente tanti argomenti sul tavolo.
  La prima domanda dell'onorevole D'Uva è sulla sicurezza informatica con il tema della guerra non convenzionale e del livello tecnologico italiano attrezzato o meno. Sul livello tecnologico italiano non spetta a me dare un giudizio: è un settore che personalmente conosco poco, ma ha un impatto su tutto. Oggi, ad esempio, la sicurezza del segnale di telecomunicazioni del satellite SICRAL è un tema di cybersecurity.
  La resilienza delle nostre infrastrutture spaziali è un tema che si può definire anche di cybersicurezza, dunque è un tema trasversale. Gli aerei commerciali sono potenziali oggetti di attacchi cyber che possono essere estremamente distruttivi, come per una qualunque altra infrastruttura critica. Questo è un tema trasversale a tutti i nostri settori di attività.
  Mi ha fatto poi una domanda sullo Zephyr e le farò avere una presentazione di dettaglio, perché è difficile per spiegarle bene che cos'è se non si è degli ingegneri. Si tratta di un unmanned stratosferico elettrico che vola a propulsione elettrica. Zephyr vola sopra le nubi e rimane persistente per giorni, grazie all'energia elettrica, senza bisogno di rifornimento di carburante: permette osservazioni e comunicazioni in modo persistente su uno stesso punto.

  FRANCESCO D'UVA. A che altezza?

  SERAFINO D'ANGELANTONIO, Presidente e Amministratore delegato della Airbus Defence and Space. Logicamente vola meno alto del satellite, dunque è una tecnologia, chiamiamola così, complementare. Spero di essere stato esauriente, ma le faremo avere una nota che mostra come sia un prodotto appassionante.
  L'Onorevole Russo ha citato la crisi petrolifera, l'A-380, il calo delle vendite post-COVID. Come dicevo prima abbiamo reagito adattandoci al mutato contesto, cercando di preservare quello che fa la nostra forza per essere pronti a reagire come abbiamo reagito a tutte le altre crisi appena usciremo da questa situazione pandemica. L'ambizione dell'azienda è di essere di nuovo leader qualunque sarà lo scenario del futuro del trasporto e dell'aviazione commerciale come lo possiamo immaginare in uno scenario di pandemia.
  Il caccia di sesta generazione è un tema troppo ampio. Sono state fatte delle scelte, si sta andando verso due prodotti in parallelo. Non so quale possa essere l'auspicio, se farli convergere o meno, ma saranno comunque dei sistemi d'arma che un domani dovranno quantomeno inter-operare fra loro. Sicuramente è un tema, visto il volume di investimenti.
  Parlavo prima degli investimenti per i prossimi quaranta o cinquant'anni e quelle sono scelte che valgono per i prossimi quaranta o cinquant'anni. Cosa succederà da qui ai prossimi quattro o cinque anni sull'argomento non lo so dire.
  Sui sistemi spaziali e lo spazio, in Italia abbiamo un settore che è straordinario per competenza, per storia e anche per prodotti. Ultimamente ci sono stati successi Pag. 11abbastanza importanti da parte delle nostre industrie nazionali in ambito spaziale. Il tema dei lanciatori è un tema molto delicato, sensibile e d'attualità. Non lo posso commentare, però, sicuramente esiste il tema di mantenere questa nostra industria spaziale competitiva in uno scenario in cui la competizione si sta alzando. Oggi dobbiamo sviluppare dei prodotti nazionali che siano competitivi a livello internazionale. Non ci possiamo più accontentare del solo mercato nazionale, non possiamo farlo in questo momento in cui possiamo giocare anche all'attacco e, dunque, essere un po' più aggressivi.
  Onorevole Perego di Cremnago, la cooperazione europea è un motore e l'intelligenza artificiale, come la cybersecurity, è ormai trasversale a tutto, sta anche nei sistemi di osservazione della Terra, di gestione dei dati prodotti dai nostri aerei, di gestione delle flotte degli aerei. Non ho citato la digitalizzazione, ma ormai anche questa è una cifra dell'azienda ed è trasversale a tutti i settori: dal civile al militare allo spaziale all'aeronautico all'elicotteristico e, dunque, è un tema fondamentale.
  Per chiudere degnamente parliamo del SICRAL perché è un programma fondamentale nel campo delle telecomunicazioni e, dunque, il ruolo della difesa è fondamentale. COSMO-SkyMed e SICRAL sono i due pilastri su cui l'industria di questo Paese è cresciuta. Sono investimenti che dovrebbero essere fatti con più convinzione perché non c'è niente di più duale di un satellite di telecomunicazioni. Gli investimenti andrebbero fatti con più convinzione e con la tempestività necessaria per soddisfare le esigenze delle nostre Forze armate rendendo, con questi programmi nazionali, competitiva la filiera. Dietro questi sistemi c'è tutta la filiera di cui facciamo parte e in cui siamo estremamente coinvolti.
  Non so se mi sono dimenticato qualcosa. Vi ringrazio molto per le domande molto interessanti e ribadisco che siamo a vostra completa disposizione. Il nostro obiettivo oggi era di darvi una panoramica generale di chi siamo, di cosa siamo in Italia e di cosa c'è in prospettiva. Saremmo molto lieti di continuare questo dialogo, grazie.

  PRESIDENTE. Ringrazio il presidente D'Angelantonio, anche per le slides che ci ha mostrato e di cui autorizzo la pubblicazione in allegato al resoconto stenografico di quest'audizione (vedi allegato) e la dottoressa Gallo. Saluto e ringrazio anche tutti gli intervenuti e dichiaro conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 14.25.

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ALLEGATO

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