XVIII Legislatura

Commissione parlamentare di inchiesta sulla tutela dei consumatori e degli utenti

Resoconto stenografico



Seduta n. 25 di Martedì 14 giugno 2022

INDICE

Sulla pubblicità dei lavori:
Baldelli Simone , Presidente ... 3 

Audizione del generale di brigata dell'Arma dei Carabinieri, Giuseppe De Riggi:
Baldelli Simone , Presidente ... 3 
De Riggi Giuseppe , generale di brigata dell'Arma dei carabinieri ... 3 
Baldelli Simone , Presidente ... 5 
De Riggi Giuseppe , generale di brigata dell'Arma dei carabinieri ... 5 
Baldelli Simone , Presidente ... 8 
Giuliano Carla (M5S)  ... 8 
Baldelli Simone , Presidente ... 8 
De Riggi Giuseppe , generale di brigata dell'Arma dei Carabinieri ... 8 
Baldelli Simone , Presidente ... 9 
Borrelli Giorgio , tenente colonnello dell'Arma dei Carabinieri ... 9 
Baldelli Simone , Presidente ... 10

Testo del resoconto stenografico

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE
SIMONE BALDELLI

  La seduta comincia alle 11.

Sulla pubblicità dei lavori.

  PRESIDENTE. Avverto che, se non vi sono obiezioni, la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche mediante l'attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso, nonché via streaming sulla web-tv della Camera.

  (Così rimane stabilito).

Audizione del generale di brigata dell'Arma dei Carabinieri, Giuseppe De Riggi.

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l'audizione del generale di brigata dell'Arma dei Carabinieri, Giuseppe De Riggi.
  Ricordo che la seduta odierna si svolge nelle forme della libera audizione e che è aperta alla partecipazione da remoto dei componenti della Commissione, che ringrazio insieme a coloro che sono in presenza.
  Saluto e ringrazio il generale De Riggi così come ringrazio l'Arma dei Carabinieri per la prontezza con la quale ha inteso rispondere al nostro invito a essere presente e per il lavoro quotidiano che svolge su tutto il territorio italiano. Il generale è accompagnato da alcuni ufficiali dell'Arma, che avrà modo di presentare nel corso del suo intervento.
  Do la parola al generale De Riggi.

  GIUSEPPE DE RIGGI, generale di brigata dell'Arma dei carabinieri. Grazie signor presidente, grazie a tutti gli onorevoli deputati. Porgo il saluto del Comandante generale dell'Arma dei carabinieri, il generale Luzi, che esprime la sua gratitudine, a cui unisco la mia per l'opportunità di poter rassegnare l'impegno dell'Istituzione a tutela dei consumatori. Sono qui con me, e ringrazio per questo ulteriormente il presidente e la Commissione, tre colleghi che appartengono ad altrettanti Reparti speciali dell'Arma, di cui a breve parlerò, impegnati direttamente sul piano operativo a tutela dei consumatori nelle loro diverse attività. Li presento. Sono il tenente colonnello Antro, comandante del Reparto operativo del Comando carabinieri tutela per la salute, il tenente colonnello Corsano del Reparto operativo tutela ambiente e transizione ecologica e il tenente colonnello Borrelli, comandante del Reparto agroalimentare di Salerno. Eventuali approfondimenti potranno essere svolti anche con loro, se il presidente lo consentirà.
  Il profilo del cittadino consumatore coinvolge diversi aspetti: il funzionamento del mercato, con particolare riferimento al valore del made in Italy, la più attenta considerazione per la sicurezza e la qualità dei prodotti e dei servizi, come richiede il Codice del consumo, e la crescente sensibilità del consumatore verso la sostenibilità del processo produttivo per i propri acquisti. Anche per queste esigenze, l'Arma dei Carabinieri si pone accanto ai cittadini, rivolgendo la propria attenzione operativa alla difesa di molteplici interessi collettivi. Lo fa con un'organizzazione composita, come anche la presenza dei colleghi può dimostrare, che vede i Comandi territoriali, le Stazioni carabinieri, i Comandi di compagnia, che tutti noi conosciamo, aderire alle diversificate istanze di sicurezza delle comunità veicolando eventualmente verso i reparti specializzati gli interventi che richiedanoPag. 4 una specifica qualificazione. Il decreto legislativo n. 177 del 2016 ha sancito le scelte di specializzazione maturate nel tempo dall'istituzione. Alcune risalgono molto indietro nel tempo e dimostrano una sorta di lungimiranza da parte di chi ci ha preceduto nell'indicare questa strada operativa, assegnando all'Arma dei carabinieri, al momento, la sicurezza in materia di sanità, igiene e sofisticazioni alimentari, in materia forestale, ambientale e agroalimentare, e in materia di lavoro e legislazione sociale, nonché – ulteriore comparto di specialità – la sicurezza del patrimonio archeologico, storico, artistico e culturale del Paese.
  Il Comando carabinieri per la tutela agroalimentare è orientato alla prevenzione e alla repressione delle frodi in danno della qualità dei prodotti agroalimentari, che rappresentano una voce importante dell'economia nazionale oltre a contribuire in misura significativa alla qualificazione dell'aggettivo «italiano» nel mondo. Il Comando carabinieri per la tutela della salute vede i carabinieri operare nella duplice funzione di ufficiali di polizia giudiziaria e di ispettori sanitari, svolgendo quindi un'attività di controllo veramente ad ampio spettro per il contrasto delle frodi commerciali nocive alla salute dei cittadini. Il Comando carabinieri per la tutela del lavoro è stato costituito addirittura nel 1926. Oggi rivolge la sua attenzione a tutte le forme di sfruttamento, comprese quelle connesse con la gig economy, nelle cui dinamiche si insinuano i rischi di una insana e rinnovata precarietà. Il Comando carabinieri per la tutela ambientale e la transizione ecologica opera nell'ambito dell'organizzazione forestale, ambientale e agroalimentare e rivolge la propria attenzione alle investigazioni più complesse riguardanti il ciclo dei rifiuti.
  L'azione dei Reparti speciali si sviluppa in sinergia con il mondo produttivo, nel comune obiettivo di preservare il mercato dai condizionamenti di pratiche commerciali illecite. L'Arma siede, in rappresentanza del ministero della Difesa, nel Consiglio nazionale per la lotta alla contraffazione e all'Italian sounding. Grazie alle intese siglate con Confindustria, Confcommercio e con la Confederazione italiana della piccola e media industria, svolgiamo seminari informativi rivolti agli associati sui rischi criminali nei diversi settori. Collaboriamo inoltre con l'Autorità garante della concorrenza e del mercato per le verifiche sul possesso dei requisiti da parte delle imprese che richiedono il rating di legalità. Nell'ambito enogastronomico sviluppiamo con Coldiretti iniziative congiunte per i controlli di tracciabilità e affianchiamo le aree di vigilanza dei Consorzi di tutela a presidio della genuinità dei prodotti.
  Per altro verso, ci confrontiamo con la globalizzazione dei traffici commerciali, operando con uno spiccato approccio internazionale, soprattutto nell'ambito dell'Unione europea che da tempo ha apprestato specifici strumenti a tutela dei consumatori. Sul piano strategico, collaboriamo con l'Ufficio europeo antitrust antifrode (OLAF) presso il quale è distaccato un ufficiale dei carabinieri in qualità di analista. Inoltre, l'Arma ha assunto per il quadriennio 2022-2025 la drivership della priorità ambiente di EUROPOL, coordinando le attività di prevenzione e di contrasto condotte nel settore da tutte le forze di polizia dei Paesi membri.
  Sul piano direttamente operativo, abbiamo aderito alla nuova architettura inquirente dello European public prosecutor office (EPPO) competente a perseguire i reati in danno dell'Unione e abbiamo posto a disposizione dei procuratori europei delegati per l'Italia delle unità investigative dedicate. Inoltre, i Reparti speciali sono spesso action leader in azioni operative di polizia coordinate da EUROPOL per il contrasto a fenomeni transnazionali. Ne parlerò in seguito. Sono azioni operative che mettono insieme le forze di polizia dei diversi Paesi membri con un board centrale che coordina le richieste, soprattutto sulle banche dati di proprietà dell'Unione Europea, per cui si passa dal controllo stradale nel Paese fino all'interrogazione della banca dati a Bruxelles.
  Entrando nel vivo delle attività, l'Arma, a tutela dei consumatori, viene anzitutto in rilievo per le proprie operazioni nel compartoPag. 5 agroalimentare, un comparto che nella nostra nazione sviluppa un indotto pari al 15 per cento del prodotto interno lordo nazionale. Il Comando carabinieri per la tutela agroalimentare negli ultimi due anni ha effettuato 3000 controlli lungo la filiera, con il sequestro di diecimila tonnellate di prodotti, operando in questo settore d'intesa con l'Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione delle frodi dei prodotti agroalimentari (ICQRF). Le speculazioni riguardano soprattutto la commercializzazione di prodotti immessi nel mercato con marchi di qualità contraffatti, la denominazione di origine protetta, l'indicazione geografica protetta, la specialità tradizionale garantita. La sola industria conserviera del pomodoro, a titolo di esempio, registra un fatturato di oltre 3 miliardi di euro e rappresenta l'indotto di lavorazione per oltre il 50 per cento del prodotto europeo. Nel 2021, in Campania e in Toscana, i carabinieri hanno sequestrato 6000 tonnellate di conserve già lavorate presentate come prodotto italiano al 100%, in realtà provenienti da Paesi extra europei. Tra i mercati agroalimentari emergenti, spicca il settore biologico che è arrivato a valere 4,6 miliardi di euro nel 2021. Gli accertamenti sinora condotti fanno emergere la commercializzazione di una significativa quota di prodotti falsamente certificati, ottenuti attraverso l'impiego di agro-farmaci vietati o materie prime di importazione non controllate, in particolare cereali. Su tutti questi dati, anche per corrispondere alla richiesta che prima che mi rivolgeva il presidente, avremo modo di consegnare alla Commissione alcune tabelle statistiche sulle attività condotte negli ultimi anni. Nel febbraio del 2021, i carabinieri del Reparto tutela agroalimentare di Parma hanno sequestrato 65 tonnellate di farina di incerta provenienza recanti fraudolentemente la dicitura «biologico». Da ultimo, traguardando i possibili effetti del conflitto russo-ucraino, il Comando carabinieri per la tutela agroalimentare ha rivolto la propria attenzione alle possibili pratiche distorsive del mercato derivanti dall'aumento dei prezzi di grano e di farina. D'altra parte il solo mercato nazionale della pasta necessita di oltre il 35% di prodotto d'importazione e la variazione dei prezzi connessa con l'attuale crisi può condurre ad azioni illecite anche nel segmento della distribuzione, con la proliferazione di offerte di risparmio attrattive ma che per questo potrebbero celare frodi in commercio, come la vendita di cibo deperito e successivamente riconfezionato. In tale quadro complessivo di impegni, nutriamo forti aspettative per l'approvazione in sede parlamentare dell'incremento organico di cinquanta unità del Reparto speciale dell'Arma, anche al fine di rafforzare la vigilanza sull'assegnazione dei fondi europei del Next Generation EU.

  PRESIDENTE. Chiedo agli uffici di poter fare una verifica del collegamento audio-video perché mi segnalano i colleghi da remoto che ci sono dei problemi.

  GIUSEPPE DE RIGGI, generale di brigata dell'Arma dei carabinieri. I controlli sulla qualità dei prodotti alimentari coinvolgono anche il Comando carabinieri per la tutela della salute, per gli aspetti più direttamente connessi con la salute dei consumatori. Nell'ultimo biennio, nello specifico settore, il Reparto speciale ha eseguito oltre 35 mila controlli e un terzo delle attività ispezionate è risultato non in regola, con il sequestro di 12 mila tonnellate di derrate alimentari. Per avere una misura della dimensione del fenomeno, nello stesso periodo, nei settori farmaceutico e sanitario, il tasso di irregolarità è stato del 14 per cento. Le violazioni più diffuse attengono a carenti condizioni igieniche nel commercio degli alimenti, sofisticazione dei cibi a elevato valore commerciale, rietichettatura di alimenti scaduti e la macellazione clandestina di carni. L'esempio di tre recenti operazioni può descrivere la gravità dei rischi sottesi alle pratiche fraudolente poste in essere da imprenditori spregiudicati. Nel 2021 i carabinieri del NAS di Firenze e di Napoli hanno sequestrato 16 tonnellate di olio di semi colorato con clorofilla e betacarotene, per essere successivamente venduto come olio extravergine di oliva presso ristoranti, pizzerie, panifici. I carabinieriPag. 6 del NAS di Udine hanno sequestrato 74 mila cosce di prosciutti DOP San Daniele trattate con insetticidi per la derattizzazione degli ambienti. Quanto al comparto ittico, i carabinieri del NAS di Genova hanno deferito all'autorità giudiziaria i titolari di due aziende che utilizzavano soda caustica, acqua ossigenata e calce idrata per l'essiccazione di stoccafisso, sequestrando due tonnellate di pesce. Questi esempi chiaramente non vogliono lanciare l'allarme su un mercato che nella maggior parte dei casi rivela assolutamente la sua genuinità e la sua bontà, ma vogliono indicare quanto questi controlli debbano determinare la fiducia in questo mercato.
  I controlli di qualità si estendono anche a molti beni di consumo non alimentari, altrettanto pericolosi quando sono prodotti al di fuori degli standard di certificazione. I carabinieri intervengono sul mercato dei giocattoli, svolgendo annuali campagne di controllo, in particolare da ottobre e febbraio, in prossimità delle ricorrenze tradizionali. Nel periodo appena trascorso le attività ispettive hanno condotto al sequestro di circa 300 mila confezioni di prodotti privi del marchio di conformità europea. Il mercato della cosmetica è altrettanto esposto. La falsa promessa di un rimedio di bellezza diventa particolarmente conveniente, ma diventa non conveniente nella misura in cui il prodotto risulti essere inefficace, ma soprattutto dannoso. Nel 2021 il Comando carabinieri per la tutela della salute ha sequestrato oltre 50 mila prodotti recanti etichettatura irregolare oppure per la presenza di sostanze vietate.
  In tutte queste attività di controllo offre una grande opportunità il sistema di allerta europeo. Si tratta di piattaforme on line che sono attivate dalla Commissione europea per condividere in tempo reale gli allarmi sulla commercializzazione di prodotti pericolosi, consentendone il ritiro tempestivo dai mercati fisici e virtuali. Cito per tutti il Rapid alert system for food and feed (RASFF), per i prodotti alimentari, e Rapid alert system for non food consumer products (RAPEX), per i beni di largo consumo in genere.
  Nel 2021, il Comando carabinieri per la tutela della salute ha inoltrato 56 segnalazioni. A titolo di esempio, dopo la grave intossicazione epatica che ha colpito un giovane per l'assunzione di un prodotto dimagrante statunitense vietato in Europa e acquistato su una piattaforma commerciale on line, il Reparto speciale ha fatto scattare l'allerta, consentendo anche l'oscuramento di sette siti web. Le piattaforme digitali hanno certamente esteso l'offerta commerciale, ma per alcuni versi l'hanno resa più opaca, lasciando spazio anche a pratiche commerciali particolarmente odiose. Nel periodo più drammatico della pandemia, la specifica attività di monitoraggio svolta dal Reparto speciale dell'Arma su oltre 3000 piattaforme on line, ha consentito di oscurarne 600, collocate su server esteri, in particolare extra UE, attivi nella vendita di falsi prodotti anti COVID. Nell'anno in corso fino ad oggi, sono stati oscurati ulteriori 60 siti con claim accattivanti per proporre rimedi del tutto inefficaci per prevenire e curare diverse patologie. Un mercato illecito on line assai sviluppato è anche quello delle sostanze dopanti, peraltro un mercato particolarmente attrattivo soprattutto per i giovani. Nell'ultimo biennio sono stati eseguiti 850 interventi con l'arresto di 20 persone per traffico di anabolizzanti e il sequestro di 580 mila farmaci dopanti. In prospettiva, accogliamo quindi con particolare favore l'accordo raggiunto nell'aprile scorso tra il Consiglio e il Parlamento europeo per l'emanazione del Digital Services Act dal quale ci attendiamo un deciso rafforzamento degli strumenti di contrasto alla diffusione dei contenuti illegali on line.
  L'altra dimensione per la tutela del consumatore, di cui parlavo prima, riguarda la pratica, sempre più diffusa, di organizzare le abitudini di acquisto sulla base di criteri ambientali e sociali attenti alla correttezza delle condizioni di lavoro e alla sostenibilità del processo produttivo e distributivo dei beni. Quanto al primo aspetto – quindi il mondo del lavoro – interviene il Comando carabinieri per la tutela del lavoro, un Reparto speciale che negli ultimi due anni ha controllato 26.000 aziende, esaminandoPag. 7 la posizione di oltre 70.000 lavoratori e riscontrando oltre 16.000 irregolarità, tra cui 9.000 lavoratori in nero. L'attenzione è stata rivolta anche alle nuove categorie di maestranze, in particolare freelancer, micro-worker, rider. Il Reparto speciale ha attivato una campagna di controlli nel settore della cosiddetta gig economy, che prima richiamavo, cioè il lavoro su chiamata, per monitorare la gestione delle maestranze sulle piattaforme digitali che rischiano di trasformare il lavoratore in un prestatore di servizi occasionali, incrementandone la precarietà e con essa le possibilità occulte di sfruttamento. Il 15 novembre 2021, l'Arma ha stipulato un'intesa con Poste Italiane, volte a incrementare i controlli nel settore della logistica per le imprese affidatarie di servizi da parte della società. Abbiamo accolto quindi con grande soddisfazione, anche in questo caso, il provvedimento emanato dal Governo per l'incremento organico di 90 unità del Reparto speciale, che continuerà a operare accanto alle imprese per sostenere il rilancio del tessuto produttivo, nel rispetto della sicurezza dell'occupazione.
  Il secondo aspetto riguarda l'orientamento delle scelte di acquisto verso prodotti eco-sostenibili. Da ultimo, l'attenzione del comparto ambientale dell'Arma si sta concentrando su due aspetti, il ciclo della plastica e il ciclo di smaltimento delle componenti elettroniche. Fino al 2018, la Cina era il maggior importatore di plastiche da smaltimento, assorbendo oltre 7 milioni di tonnellate l'anno. La successiva chiusura di quel Paese all'importazione di 24 tipologie di plastiche, ha determinato l'incremento delle pratiche di abbandono del materiale che spesso ha occupato capannoni in disuso, talvolta incendiati. I carabinieri del Gruppo tutela ambiente di Milano hanno sequestrato ad esempio 15 capannoni industriali al cui interno erano state stoccate 24.000 tonnellate di rifiuti urbani e industriali che stavano per essere incendiate. Per quanto riguarda le componenti elettroniche ed elettriche, l'Africa è la destinazione principale di smaltimento, attraverso una rete complessa di passaggi gestiti da broker di settore, con il coinvolgimento di imprese spesso disponibili ad attestare falsi smaltimenti e finte rigenerazione. Nell'ultimo biennio i carabinieri per l'ambiente hanno diretto un'azione operativa, coordinata da EUROPOL, cui prima facevo cenno, con il coinvolgimento di 13 Paesi, che ha prodotto il sequestro di 350 tonnellate di componenti elettronici diretti verso il nord dell'Africa. In definitiva, possiamo dire che il mercato del riciclo è oggi inquinato dal crescente fenomeno del greenwashing ovvero quel complesso di strategie di marketing volte a presentare come eco-sostenibili le attività, costruendo un'immagine del prodotto ingannevolmente positiva. Il volume dei prodotti classificati ESG (Environmental, Social and Governance) ha raggiunto, nel solo 2021, il valore di oltre 600 miliardi di euro, più che raddoppiato dal 2019. Per questo è auspicabile una regolamentazione specifica delle strategie ecologiste, attraverso l'imposizione di requisiti minimi e criteri di maggiore trasparenza per il conseguimento delle certificazioni.
  Mi avvio alla conclusione citando un'ultima, recentissima esperienza che, per la sua peculiarità, si pone in maniera trasversale rispetto a tutti i settori che abbiamo sinora toccato e pone ulteriormente in luce il valore aggiunto dell'organizzazione dell'Arma per la capillarità dei presidi e la specializzazione dei Reparti, nelle attività svolte a tutela del cittadino, in questo caso come utente di servizi. Nel 2021, infatti, abbiamo siglato un protocollo d'intesa con l'Autorità di regolazione dei trasporti (ART) con cui l'Arma si è impegnata a trasmettere all'Autorità tutti gli elementi informativi acquisiti nello svolgimento dei quotidiani servizi di controllo del territorio, in relazione ad avvenimenti potenzialmente lesivi degli interessi degli utenti, garantendo inoltre l'assistenza ai funzionari dell'Autorità nell'esecuzione dei controlli presso le imprese sottoposte a regolazione.
  Ho tratteggiato la dimensione dell'impegno dell'Arma a tutela della correttezza dei consumi, un impegno a tutto campo che potrà trovare un ulteriore momento di valorizzazione nella collaborazione con questa onorevole Commissione. Colgo l'occasione per comunicare che il Comando generale,Pag. 8 accogliendo favorevolmente la richiesta del presidente Baldelli, ha interessato, per il prescritto assenso, il ministero della Difesa per porre a disposizione di quest'organo parlamentare un ufficiale dell'Arma che potrà essere referente per tutte le attività istituzionali. È stato indicato il capo Ufficio operazioni del Comando generale, il generale di brigata Solazzo, che potrà indirizzare le richieste che la Commissione vorrà rivolgere ai Reparti dell'Arma dei carabinieri, ottenendo risposte in tempi rapidi e soprattutto coordinate.
  Vi ringrazio per la vostra cortesissima attenzione e rimango a disposizione, insieme ai colleghi, per eventuali domande e approfondimenti.

  PRESIDENTE. La ringrazio, generale De Riggi, per la completezza del suo intervento, per aver toccato diversi aspetti e aver fornito numeri molto interessanti sugli interventi svolti. Se disponete di ulteriori dati numerici, ci sono sempre graditi proprio per poter svolgere un'attività comparativa rispetto ai vari settori di intervento. Chiedo ai colleghi se intendano porre domande o richieste di chiarimento.
  Do la parola alla collega Giuliano.

  CARLA GIULIANO. Saluto e ringrazio il generale e tutti gli uomini dell'Arma che sono qui oggi con noi. Volevo chiedere al generale alcuni chiarimenti. Prima però, dato che un paio di giorni fa – provengo dalla provincia di Foggia – è accaduto un episodio gravissimo con minacce a un maresciallo dei Carabinieri impegnato nella lotta alla criminalità, voglio esprimere la mia solidarietà e la mia vicinanza all'Arma dei carabinieri come cittadina e come rappresentante delle Istituzioni, e mi permetto di farlo anche a nome della Commissione per il tramite suo, presidente.
  Volevo chiedere al generale se – visto che citava i vantaggi legati allo sviluppo delle piattaforme digitali nella vendita dei prodotti ma anche le problematiche per quanto riguarda la contraffazione e la edulcorazione dei prodotti, alimentari in particolare, ma non solo – ritiene che la normativa italiana sia adeguatamente tutelante dal punto di vista sanzionatorio, sia in un'ottica preventiva di informazione del consumatore sia in un'ottica repressiva, ovvero se siano necessari altri interventi, anche non strettamente di carattere penale, che possano aiutare il lavoro dell'Arma e tutelare in maniera più stringente imprese e consumatori.

  PRESIDENTE. La ringrazio, onorevole Giuliano. Mi unisco, a nome della Commissione, alla solidarietà per il vostro collega che ha subito le minacce. Credo che quando si arriva a minacciare le Istituzioni, la magistratura, le forze dell'ordine e divise come le vostre, sia sempre necessario esprimere solidarietà e apprezzamento per il lavoro quotidiano che svolgete e condannare in maniera forte, decisa e determinata ogni tipo di minaccia, ma anche di mancanza di rispetto per questo lavoro.
  Non essendovi altri interventi da parte dei colleghi, volevo chiedere quale sia il percorso dei materiali oggetto di sequestro e il loro eventuale smaltimento nel caso in cui i sequestri passassero da temporanei a definitivi.
  Intendo poi aggiungere un ringraziamento per il lavoro quotidianamente svolto dall'Arma sul territorio nei settori di nostra competenza e in tutti gli altri, in prossimità del cittadino, perché si tratta di una delle poche certezze territoriali e istituzionali che abbiamo.
  Vista la brevità dei tempi, credo che si possano fornire le risposte già nell'ambito della presente audizione.

  GIUSEPPE DE RIGGI, generale di brigata dell'Arma dei Carabinieri. Grazie per questo ambito riconoscimento. L'Arma dei Carabinieri non aspira a null'altro se non a essere vicina agli interessi della collettività di cui voi siete la massima espressione di rappresentanza politica. Quindi vi ringrazio, e ringrazio per la solidarietà sull'episodio di Foggia dove noi peraltro, come sa l'onorevole Giuliano, impegniamo risorse importanti non solo per il contrasto della criminalità ma anche per la prevenzione sul territorio.Pag. 9
  Circa la domanda dell'onorevole Giuliano sulle piattaforme digitali di vendita, sicuramente, come dicevo, il Digital Services Act porterà a un cambio di paradigma, perché il problema non è la vendita del prodotto, ma di rendere illecito online ciò che già è illecito offline, intervenendo sui gestori delle piattaforme che in questo momento sono sostanzialmente legibus soluti rispetto alla normativa complessiva. Pensiamo che i lavori a livello parlamentare diretti a dare esecuzione al regolamento saranno sicuramente efficaci.
  Per quanto riguarda invece il percorso dei materiali, lascerei la parola al tenente colonnello Borrelli che, ricordo, è il comandante del Reparto agroalimentare di Salerno, il quale potrà essere molto più specifico di me sul ciclo di eventuale distruzione o riutilizzazione dei prodotti, in questo caso alimentari, che vengono sequestrati e confiscati.

  PRESIDENTE. Do la parola al tenente colonnello Borrelli.

  GIORGIO BORRELLI, tenente colonnello dell'Arma dei Carabinieri. Ringrazio il signor presidente e tutti i componenti della Commissione. La domanda formulata dall'onorevole Giuliano è una domanda articolata e si presta a risposte su più livelli. Ci sono diverse misure di contrasto. Come ha detto il signor generale, ci sono già dei protocolli per effetto dei quali l'implementazione del contrasto agli illeciti commessi su piattaforma digitale si sovrappone e migliora il sistema di contenimento della commissione degli illeciti rispetto a quanto già stabilito come illecito dalla normativa vigente. Il contrasto avviene su più livelli, anzitutto con l'oscuramento dei siti.
  Vengo alla domanda del presidente su cosa ne sia dei prodotti sequestrati. Innanzitutto devono essere individuati, non è detto che si trovino sul territorio nazionale. Tale tipologia di vendita abbatte completamente i limiti dimensionali dati dalla disponibilità nell'ambito del territorio nazionale o comunitario o, peggio ancora, al di fuori dell'UE. Individuato eventualmente il prodotto, possiamo avere a che fare con un prodotto contraffatto. Un prodotto contraffatto di per sé non ha nessuna possibilità di essere riutilizzato, è un illecito e il suo sequestro creerà un corpo di reato. Tenuto conto che quasi sempre si tratta di merci deperibili, sarà destinato alla distruzione ovviamente nel rispetto di tutta una serie di linee guida da seguire in maniera scrupolosa. Se invece la proposta di vendita ha per oggetto prodotti che non sono da considerarsi pericolosi, ma vengono proposti in vendita attribuendo a essi caratteristiche, qualità e pregi in realtà non posseduti, in questo caso abbiamo a che fare con informazioni all'utenza non conformi alle normative. Una volta individuati, questi prodotti vengono vincolati in via amministrativa – ovviamente con un apparato sanzionatorio in tal senso – e la parte che li pone in vendita, che non ha commesso un reato di frode, ma li ha proposti in modo equivoco, può sanare l'illecito con l'apposizione di una nuova etichettatura in modo conforme alla normativa vigente.
  Per quanto riguarda il settore del biologico, negli ultimi anni abbiamo assistito a un importante adeguamento dell'offerta rispetto alla domanda, essendo ormai generalmente diffusa l'opinione che prodotto biologico significhi un prodotto di maggior pregio e più sicuro. Inevitabilmente, come spesso accade, c'è stato un inserimento massivo di prodotti che, pur sempre salubri e sani, non rispettano le caratteristiche del biologico. Si è avuto il caso delle farine indicate falsamente come biologiche. In tal caso, la farina non presentava alcuna connotazione di pericolosità, semplicemente non poteva essere validamente venduta come biologica. Tutto avviene con un sistema di certificazioni retrostanti. Sono sostanzialmente asseverazioni di natura documentale perché il metodo di coltura biologico deve obbedire a tutta una serie di pratiche e di linee di condotta che non sempre possono essere osservate. Ad esempio, un suolo destinato a produrre una coltura biologica ha bisogno di un periodo definito di transizione biologica, che mediamente va dai 18 ai 24 mesi, secondo la tipologia colturale. In questo periodo, il prodotto, ancorché a tutti gli effetti nella sostanza biologico – Pag. 10perché si utilizzano soltanto un numero limitato di elementi per i trattamenti consentiti, rinunciando a tutti quelli propri della coltura convenzionale – purtuttavia è ancora considerato un prodotto convenzionale. Molto spesso i prodotti in transizione biologica vengono venduti come biologici quando invece sono ancora da considerarsi convenzionali. Spero di essere stato esaustivo.

  PRESIDENTE. Direi proprio di sì, grazie. Se non vi sono altre domande, terminiamo l'audizione, anche in vista del fatto che l'Assemblea di qui a una ventina di minuti inizierà i propri lavori. Ringrazio gli esponenti dell'Arma dei carabinieri che oggi sono stati presenti e ringrazio il Comandante generale Luzi per essere stato disponibile a una vostra tempestiva convocazione. Rimaniamo in un rapporto di collaborazione tra Arma e Commissione, con la disponibilità a essere ascoltati e a collaborare sui vari temi di competenza. Vi ringrazio ancora per la vostra presenza e ringrazio i commissari presenti e collegati da remoto.
  Dichiaro conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 11.35.