XVIII Legislatura

Commissione parlamentare di inchiesta sulla tutela dei consumatori e degli utenti

Resoconto stenografico



Seduta n. 14 di Martedì 29 marzo 2022

INDICE

Sulla pubblicità dei lavori:
Baldelli Simone , Presidente ... 3 

Audizione del Garante per la sorveglianza dei prezzi, Benedetto Mineo:
Baldelli Simone , Presidente ... 3 
Mineo Benedetto , Garante per la sorveglianza dei prezzi ... 3 
Baldelli Simone , Presidente ... 9 
Alemanno Maria Soave (M5S)  ... 9 
Baldelli Simone , Presidente ... 10 
Battilocchio Alessandro (FI)  ... 10 
Baldelli Simone , Presidente ... 10 
Rizzone Marco (CI)  ... 10 
Baldelli Simone , Presidente ... 10 
Prestipino Patrizia (PD)  ... 10 
Baldelli Simone , Presidente ... 11 
Mineo Benedetto , Garante per la sorveglianza dei prezzi ... 11 
Baldelli Simone , Presidente ... 12

Testo del resoconto stenografico

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE
SIMONE BALDELLI

  La seduta comincia alle 11.

Sulla pubblicità dei lavori.

  PRESIDENTE. Avverto che, se non vi sono obiezioni, la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso impianti audiovisivi a circuito chiuso, nonché via streaming sulla web-tv della Camera.

  (Così rimane stabilito).

Audizione del Garante per la sorveglianza dei prezzi, Benedetto Mineo.

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l'audizione del Garante per la sorveglianza dei prezzi, Benedetto Mineo.
  Ricordo che la seduta odierna si svolge nelle forme della audizione libera ed è aperta alla partecipazione da remoto dei componenti della Commissione.
  Saluto e ringrazio il dottor Mineo per aver accettato il nostro invito. Si tratta del «battesimo» in questa Commissione della struttura alla cui guida si è da poco insediato il dottor Mineo, che quindi ce ne spiegherà le linee-guida, le intenzioni e anche le novità normative recentemente introdotte in un decreto-legge attualmente all'esame della Camera dei deputati. Mi auguro che da questo primo incontro possa instaurarsi una collaborazione, vista la contingenza economica e visto il ruolo assolutamente importante e delicato che egli è chiamato a svolgere in questa fase. Prego, dottor Mineo, a lei la parola.

  BENEDETTO MINEO, Garante per la sorveglianza dei prezzi. Ringrazio il presidente e i componenti della Commissione. Sono accompagnato a questa audizione dalla dottoressa Gulino, direttore della direzione generale per il mercato, la concorrenza e la tutela del consumatore, che assiste il Garante dei prezzi nella sua attività. È inoltre presente l'avvocato Scino, vice capo di gabinetto del Ministero.
  Vorrei ancora ringraziare l'intera Commissione per questa opportunità che mi permette di illustrarvi il contesto nel quale si trova a operare il Garante per la sorveglianza dei prezzi e, in generale, i temi più rappresentativi connessi a tale funzione. Come è noto, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 10 novembre 2021, notificato il 22 dicembre 2021, sono stato nominato Garante per la sorveglianza dei prezzi. Di fatto, la mia attività è iniziata intorno a metà gennaio. Il Garante per la sorveglianza dei prezzi è stato istituito presso il Ministero dello Sviluppo economico dalla legge 24 dicembre 2007, n. 244. In particolare, l'articolo 2 di tale legge stabilisce che il Garante «svolge la funzione di sovrintendere alla tenuta ed elaborazione dei dati e delle informazioni segnalate agli “uffici prezzi” delle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura», con il compito di «verifica[re] le segnalazioni delle associazioni dei consumatori riconosciute, analizza[re] le ulteriori segnalazioni ritenute meritevoli di approfondimento e decide[re], se necessario, di avviare indagini conoscitive finalizzate a verificare l'andamento dei prezzi di determinati prodotti e servizi», mettendo quindi a disposizione dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato i risultati dell'attività svolta. Egli può inoltre «convocare le imprese e le associazioni di categoria interessate al fine Pag. 4di verificare i livelli di prezzo dei beni e dei servizi di largo consumo corrispondenti al corretto e normale andamento del mercato».
  Ai sensi di quanto disposto dall'articolo 2, comma 199, della legge citata, per l'esercizio della propria attività, «il Garante può avvalersi: dei dati rilevati dall'ISTAT, della collaborazione dei Ministeri competenti per materia, dell'ISMEA, dell'UNIONCAMERE, delle Camere di commercio industria, artigianato e agricoltura, nonché del supporto operativo della Guardia di finanza per lo svolgimento di indagini conoscitive, che agisce con i poteri di indagine a essa attribuiti ai fini dell'accertamento dell'imposta sul valore aggiunto e delle imposte dirette».
  In base a quanto stabilito dalla normativa, l'attività del Garante si esplica sostanzialmente nella verifica delle segnalazioni delle associazioni dei consumatori riconosciute e delle ulteriori ritenute meritevoli di approfondimento e – se necessario – nell'avvio delle indagini conoscitive finalizzate a verificare l'andamento dei prezzi di determinati prodotti e servizi, con il supporto della Guardia di finanza; nella convocazione di tavoli di confronto con le imprese e con le associazioni di categoria interessate; nella segnalazione delle dinamiche ed eventuali anomalie dei prezzi al Ministro dello Sviluppo economico, sia per la formulazione delle conseguenti segnalazioni all'Autorità garante della concorrenza e del mercato, sia per la predisposizione di proposte normative di riforma dei settori oggetto di indagine; nel sovraintendere alla tenuta ed elaborazione dei dati e delle informazioni segnalate agli «uffici prezzi» delle CCIAA; nell'informativa al pubblico in merito all'attività del Garante attraverso il sito dell'Osservatorio prezzi del Ministero dello Sviluppo economico; infine, nel monitoraggio dell'andamento dei prezzi, anche relativi alla vendita al pubblico, di benzina e gasolio usato come carburante praticati nell'ambito dell'intera filiera di distribuzione commerciale dei medesimi prodotti. A tali funzioni vanno aggiunte quelle previste dal recente decreto-legge, citato dal presidente, del 21 marzo 2022, n. 21 che rafforza ulteriormente le competenze del Garante in considerazione del mutato contesto geo-politico e della situazione economica europea e mondiale. Su questo punto mi soffermerò tra qualche minuto nel prosieguo della relazione.
  Con riferimento al contesto economico nel quale operiamo, nel 2021 l'economia italiana ha iniziato a intraprendere un significativo percorso di crescita che ha garantito al sistema Paese di qualificarsi come uno dei leader in Europa nel superamento della crisi economica indotta dalla pandemia da COVID-19. Il tasso di crescita del PIL per il 2021 è stato pari al 6,5% in rapporto all'anno precedente, superiore al 5,2% medio registrato sia per i paesi dell'area Euro sia per l'intera Unione europea.
  Il trend di ripresa economica è stato riscontrato nella crescita dei principali indicatori nazionali, tra cui il tasso di occupazione, tornato ai livelli precedenti alla crisi pandemica, l'export, che ha registrato una crescita nel valore economico su base annua del 16,3% nel 2021 rispetto al 2020, la spesa delle famiglie per consumi finali, che nei primi tre trimestri del 2021 è aumentata, in media, del 5,3%, il potere di acquisto delle famiglie, in crescita media dell'1,6% nei primi nove mesi del 2021 e gli investimenti fissi lordi, che hanno registrato un incremento medio nei primi tre trimestri del 2021 pari al 26,2%, in riferimento all'anno precedente.
  È chiaro che questi dati sono stati velocemente superati dagli eventi, ma ci servono per capire il contesto economico nel quale ci muoviamo e dal quale partire. Con riferimento all'andamento dei prezzi al consumo, si consideri che già nel 2021 è stato registrato un incremento dell'1,9% rispetto al 2020, che rappresenta l'aumento più ampio dal 2012, e che nel primo bimestre del 2022 si sono osservati segnali di accelerazione della dinamica inflazionistica. In particolare, a febbraio 2022, l'indice armonizzato dei prezzi al consumo ha registrato un aumento dello 0,8% su base mensile e del 6,2% su base annua. L'incremento inflazionistico registrato nel 2021 è stato fortemente trainato dall'aumento dei prezzi degli energetici, pari a oltre il 14% rispetto Pag. 5all'anno precedente, che invece nel 2020 rispetto al 2019 avevano conseguito un decremento dell'8,4%. Al netto di questi beni, nel 2021, la crescita complessiva annua dei prezzi al consumo è la stessa registrata nell'anno precedente (+0,7%).
  Dal punto di vista della distribuzione territoriale, nel mese di febbraio 2022 l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività, al lordo dei tabacchi, ha registrato un aumento dello 0,9% su base mensile e del 5,7% su base annua. Nel dettaglio, a livello territoriale, su base annua, le Isole hanno registrato un +6,8%, il Sud un +6,0% e il Nord- Est un +5,9%, registrando una inflazione più alta del dato nazionale, mentre il Centro e il Nord-Ovest registrano andamenti più bassi. A livello regionale, sempre con riferimento al mese di febbraio, l'inflazione su base annua più elevata si registra in Sicilia (+6,8%) e Trentino-Alto Adige (+6,5%), seguite da Liguria, Puglia e Sardegna.
  L'incremento dell'inflazione registrata a partire dal 2022, così come evidenziato dalle statistiche ISTAT, si deve principalmente ai prezzi dei beni, che registrano un aumento del 8,6% su base annua, mentre la crescita dei prezzi dei servizi è dell'1,8%. L'accelerazione dei prezzi dei beni nel mese di febbraio 2022 è imputabile prevalentemente ai prodotti energetici che crescono del 45,9% rispetto all'anno precedente (+6,3% rispetto al mese precedente), trainati dalla componente non regolamentata che registra un aumento annuo del +31,3% (+8,3% rispetto al mese precedente). In particolare, si noti l'incremento dei prezzi rispetto al mese precedente di: energia elettrica mercato libero (+23,8%); gasolio per i mezzi di trasporto (+5,8%); gasolio per riscaldamento (+5,0%); benzina (+4,8%). Seppur in misura minore, i prezzi dei beni alimentari accelerano al +4,7% su base annua e al +0,8% su base mensile; i lavorati crescono del 0,4% e i non lavorati del 1,7%. La lieve accelerazione dei prezzi dei servizi si deve a dinamiche opposte e di ridotta entità. Si evidenzia che il mutato contesto geopolitico a partire dall'ultima decade del mese di febbraio 2022 e le recenti tensioni nei rapporti diplomatici internazionali, impongono un momento di forte attenzione per i possibili impatti sull'economia nazionale nonché sull'andamento dei prezzi al consumo, in particolare riguardo alle materie prime agricole e acciaio, ghisa e nickel.
  Lo scoppio del conflitto russo-ucraino ha generato forti ripercussioni sui prezzi delle materie prime agricole, contribuendo ad accrescere le tensioni che per molte commodities (tra cui grano, mais, orzo, semi di colza, burro) si erano già manifestate a partire dalla seconda metà del 2021. In uno scenario di prezzi dunque già elevati, tale conflitto, con la conseguente paralisi della logistica nell'area del Mar Nero, ha provocato immediati effetti sui listini dei cereali e degli oli vegetali rilevati dalle Camere di commercio, spingendo le quotazioni di molti prodotti ai massimi storici. È il caso del grano tenero, del mais e dell'olio di girasole, prodotti che hanno nella regione del Mar Nero un'area chiave a livello mondiale sotto il profilo della produzione e dell'esportazione. Prendendo come riferimento la campagna commerciale 2021/2022, la Russia e l'Ucraina hanno rappresentato insieme per il grano tenero circa il 15% della produzione mondiale e quasi il 30% dell'export mondiale (16,4% Russia, 10,7% Ucraina). Centrale nel mercato cerealicolo mondiale (e quindi italiano) è anche il ruolo delle esportazioni di mais dell'Ucraina, con una quota del 12,2% del totale. Oltre ai cereali, Russia e Ucraina svolgono un ruolo cruciale nel commercio mondiale di olio di girasole: i due paesi sono responsabili di circa i tre quarti delle esportazioni globali di questo prodotto. Già nei giorni immediatamente successivi allo scoppio del conflitto, l'interruzione degli approvvigionamenti provenienti dall'area del Mar Nero ha provocato forti rialzi nei prezzi dei cereali. Alla data del 18 marzo, i prezzi del grano tenero utilizzato nella panificazione si sono attestati su un valore medio di 415 €/t, con un aumento rispetto alla settimana precedente all'inizio del conflitto del +32,5%. Ancor più marcato è il rialzo del mais, pari ad un +42,6%.
  In uno scenario di mercato che già nel 2021 aveva mostrato tensioni al rialzo per Pag. 6le quotazioni dei metalli industriali, per effetto dell'aumento del costo dell'energia e del rallentamento della produzione siderurgica cinese e dei problemi alle catene di approvvigionamento globali, lo scoppio del conflitto russo-ucraino ha fornito un'ulteriore spinta verso l'alto alle quotazioni. Oltre all'alluminio, tra i metalli maggiormente colpiti c'è il nickel, utilizzato sia dall'industria siderurgica per la produzione di acciaio inox sia dall'industria automobilistica per la produzione di batterie di nuova generazione per le auto elettriche, con la Russia che ha un ruolo primario nell'export mondiale (40% per il nickel destinato alle batterie elettriche). Il blocco delle forniture dalla Russia già nei giorni immediatamente successivi, ha prodotto una vera e propria impennata delle quotazioni al London Metal Exchange, dove le autorità di mercato hanno deciso nella giornata dell'8 marzo di sospendere gli scambi data l'estrema volatilità del mercato stesso, per riprenderle poi nella giornata del 15 marzo. Nel complesso, le quotazioni sono passate dai 24.600 $/t del giorno precedente all'inizio del conflitto ai 36.900 $/t del 18 marzo (+50%), beneficiando di una parziale discesa registrata nella settimana fra il 14 e il 18 marzo. Su base annua la crescita è del +130%.
  Tra i prodotti siderurgici che hanno registrato forti aumenti a seguito del conflitto c'è la ghisa. Russia e Ucraina rappresentano due player di prim'ordine nel mercato mondiale della ghisa con una quota complessiva di circa il 50% del totale e, soprattutto, sono rilevanti fornitori dell'Italia di ghisa in pani, utilizzata dalle fonderie per la produzione di componenti per l'industria automobilistica e per il settore della produzione delle energie rinnovabili (eolico in particolare). Lo scoppio del conflitto russo-ucraino ha generato ripercussioni anche sui prezzi dell'acciaio, già attestati su livelli elevati nel 2021 e in avvio di 2022 per via degli alti prezzi dell'energia. Tra i prodotti maggiormente colpiti dagli aumenti ci sono i cosiddetti prodotti piani (coils, lamiere da coils, nastri e lamiere da treno). L'ondata di rialzi a seguito del conflitto russo-ucraino si è estesa anche ai principali prodotti dell'acciaio utilizzati nell'industria delle costruzioni: rispetto alla settimana precedente l'invasione russa, le quotazioni del tondo per cemento armato sono cresciute del +46%, toccando il valore record di 800 €/t.
  In tale scenario, fortemente condizionato dal mutarsi degli equilibri internazionali, la funzione pubblica di sorveglianza dei prezzi acquisisce ancor più rilevanza strategica, in quanto deve rispondere prontamente a fenomeni speculativi e distorsivi in uno scenario di forte volatilità dei prezzi, con l'obiettivo ultimo di rafforzare la concorrenza nel mercato e difendere il potere d'acquisto dei consumatori. In tal senso è da intendersi il recentissimo decreto-legge 21 marzo 2022, n. 21 che prevede, in aggiunta ai poteri del Garante già espressi in precedenza – come la convocazione delle imprese e delle associazioni di categoria interessate al fine della verifica dei livelli di prezzo dei beni e dei servizi di largo consumo corrispondenti al corretto e normale andamento del mercato – la richiesta alle imprese di dati, notizie ed elementi specifici sulle motivazioni che hanno determinato le variazioni di prezzo nonché la possibilità di applicare sanzioni amministrative pecuniarie, in caso di mancato riscontro alle richieste o nel caso siano forniti elementi non veritieri, pari all'1 per cento del fatturato e comunque non inferiore a 2.000 euro e non superiore a 200.000 euro. Inoltre, nell'ambito delle manovre speculative derivanti dalla rideterminazione delle aliquote delle accise, la possibilità di «avvalersi della collaborazione dei Ministeri, degli enti e degli organismi indicati nell'articolo 2, comma 199, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, nonché del supporto operativo del Corpo della Guardia di finanza per monitorare l'andamento dei prezzi, anche relativi alla vendita al pubblico, di benzina e gasolio usato come carburante praticati nell'ambito dell'intera filiera di distribuzione commerciale dei medesimi prodotti». Su questo ultimo punto vorrei segnalare che, dopo la pubblicazione del decreto-legge n. 21 del 21 marzo 2022, il Garante ha effettuato un primo approfondimento sui dati dell'Osservatorio prezzi Pag. 7carburanti del Ministero dello Sviluppo economico anche sui circa 4.200 impianti – gli impianti totali sono circa 22.500 – che hanno già comunicato il prezzo praticato al consumatore sia il 21 marzo che nei due giorni successivi, con l'obiettivo di effettuare un primo tempestivo monitoraggio dell'impatto dell'intervento normativo che prevede tra l'altro la riduzione di 30,5 centesimi tra accise e Iva. Dall'analisi è emerso che il 22 marzo si osserva una riduzione del prezzo medio di 19 centesimi rispetto al giorno precedente. Abbiamo però inteso verificare in quali orari si è distribuita questa diminuzione di prezzi: una riduzione media di 9 centesimi per i prezzi comunicati prima delle ore 14 – quindi prima o durante la pubblicazione del decreto-legge – e una riduzione media di 29 centesimi per i prezzi comunicati dopo le 14. Il 23 marzo si osserva una riduzione del prezzo medio di 30,5 centesimi rispetto al 21 marzo. Tale dato, ancorché non sia depurato dall'andamento della quotazione internazionale del prodotto, che dipende dalla quotazione del Platts, e ancorché non sia basato sulla totalità degli impianti, va comunque preso come indicativo del livello di efficacia dell'intervento normativo, che, dopo un giorno dalla sua entrata in vigore, risulta già ben visibile nei dati dell'Osservatorio prezzi carburanti del Ministero dello Sviluppo economico. Sono peraltro in corso affinamenti e analisi volti ad ampliare il numero di impianti oggetto di monitoraggio, di cui darò notizia a mano a mano che tali approfondimenti verranno svolti. Inoltre segnalo che il giorno 18 del mese corrente è stata avviata una apposita indagine conoscitiva, avvalendosi del supporto operativo della Guardia di finanza, finalizzata a verificare anomalie sull'andamento dei prezzi dei carburanti.
  Nelle more della definizione del nuovo contesto operativo previsto dal decreto-legge 21 marzo 2022, n. 21, l'attuale contesto in cui sono esercitate le funzioni del Garante per la sorveglianza dei prezzi è curato dalla Direzione generale per il mercato, la concorrenza, la tutela del consumatore e la normativa tecnica del Ministero dello Sviluppo economico. Le funzioni di sorveglianza dei prezzi sono supportate da due principali strumenti informativi gestiti dalla suddetta Direzione. Il primo è l'«Osservatorio prezzi e tariffe», in cui sono pubblicati i dati mensili sui livelli dei prezzi al consumo dei principali beni e servizi di largo consumo, alimentato sia dall'Istituto nazionale di statistica, per un paniere di beni e servizi di largo consumo classificati in sei tipologie: ortofrutta, alimentari, cura della persona e della casa, servizi, energetici (solo carburanti) e prodotti ittici, sia da UNIONCAMERE – BMTI (Borsa Merci Telematica Italiana), per i prodotti ortofrutticoli sui mercati all'ingrosso. Nell'ambito delle informazioni fornite dall'ISTAT, a seguito dell'ampliamento del paniere monitorato, sono attualmente presenti anche le quotazioni (minime, medie e massime) di alcuni beni connessi all'emergenza COVID-19 (gel igienizzante mani, mascherina chirurgica, mascherina FFP2). Il secondo strumento informativo, per quanto riguarda la possibilità di segnalare i prezzi, è presente sul portale istituzionale del Ministero con la sezione denominata «Segnala Prezzi» che consente a ciascun consumatore di segnalare i prezzi dei beni di largo consumo ritenuti anomali, cioè più elevati di quello che ci si aspetterebbe in condizioni normali, attraverso la compilazione di un modulo online. Le segnalazioni ricevute vengono esaminate e quelle più significative sono trasmesse alla Guardia di finanza che, periodicamente, fornisce riscontro in ordine alle segnalazioni acquisite. In caso di segnalazioni provenienti da associazioni, o rilevanti per numerosità, è realizzata un'attività istruttoria più compiuta quale base per la valutazione di avvio di indagini conoscitive o per la collaborazione con altre autorità competenti. Ulteriori canali di segnalazione a disposizione dei consumatori sono la casella mail e la PEC (misterprezzi@mise.gov.it; misterprezzi@pec.mise.gov.it). In particolare, nel primo bimestre del 2022, sono pervenute 52 segnalazioni. Circa la metà delle 16 segnalazioni sono state trasmesse alla Guardia di finanza per gli accertamenti di competenza. I principali settori oggetto di segnalazione da parte dei contribuentiPag. 8 sono i carburanti (29%), abitazione, acqua ed energia (23%), servizi per la salute (19%). L'informativa in merito all'attività del Garante nonché l'accesso alle informazioni dei suddetti strumenti informativi, è disponibile al pubblico direttamente dal portale istituzionale del Ministero dello Sviluppo economico che rappresenta quindi il principale veicolo per informare e orientare consumatori e imprese, favorendo la trasparenza e la concorrenza dei mercati.
  In questo breve periodo iniziale del mio mandato sono state avviate una serie di azioni volte a rafforzare la funzione di sovraintendere all'andamento dei prezzi di prodotti e servizi da parte del Garante. In particolare, per estendere il perimetro di cooperazione istituzionale, sono stati realizzati una serie di incontri con altre amministrazioni al fine di promuovere la collaborazione istituzionale e rendere più agevoli i confronti propedeutici alla realizzazione di indagini, analisi e iniziative congiunte. In particolare, sono stati realizzati dei tavoli con l'ISTAT, per potenziare la fase di raccolta dei dati, prevedendo in particolare un maggior dettaglio delle informazioni trasmesse sul paniere di prodotti definito, al fine di rendere più efficace l'attività di analisi e le azioni del Garante nella sua funzione di verifica dei prezzi e di contrasto dei possibili fenomeni speculativi; con ISMEA, per approfondire i dati inerenti ai prodotti agroalimentari e potenziare le attività di monitoraggio delle dinamiche dei prezzi all'origine del settore su cui risulta opportuno focalizzare l'attenzione; con UNIONCAMERE-BMTI e Centro studi Tagliacarne, per instaurare una più stretta collaborazione allo scopo di utilizzare al meglio la produzione informativa sui prezzi all'ingrosso e per assicurare la disponibilità dei dati e degli elementi di valutazione significativi, idonei a orientare la realizzazione di opportune iniziative; con l'Autorità garante della concorrenza e del mercato (AGCM) per effettuare sinergie nelle attività da svolgere: con l'Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (ARERA) per ulteriormente rafforzare la collaborazione. Dunque, con ISTAT, ISMEA e UNIONCAMERE, presidente, avremo la verifica del prezzo all'origine, all'ingrosso e al consumo.
  La realizzazione di questi tavoli, oltre a rafforzare la cooperazione istituzionale con le sopraccitate organizzazioni, consente di ampliare il perimetro di analisi, garantire un maggior dettaglio delle informazioni esaminate e realizzare analisi statistiche mirate sui fenomeni di interesse. Inoltre, in virtù delle recenti evoluzioni dei prezzi delle materie prime e delle ripercussioni sui prodotti alimentari di largo consumo nonché della particolare attenzione sull'andamento dei prezzi del settore, è in corso di definizione un tavolo di confronto generale sull'agroalimentare con tutti gli attori coinvolti, pubblici e privati. In aggiunta, al fine di ampliare i settori di monitoraggio dei prezzi su specifiche tematiche di attualità si intende sia proseguire l'attività di analisi delle segnalazioni provenienti da associazioni e consumatori, in quanto orienta l'individuazione di specifiche tematiche di attualità su cui può essere opportuno focalizzare le attività di sorveglianza, sia avviare un'analisi dei trend dei prezzi sui diversi settori per l'anno 2022. L'attivazione di tale intervento consentirà infatti di individuare le categorie merceologiche di particolare significatività per il sistema Paese su cui realizzare specifici approfondimenti. Ad esempio, l'edilizia rappresenta un settore da monitorare in virtù dei recenti avvenimenti di mercato e delle misure agevolative in atto. È stata anche avviata un'attività di reportistica mensile per supportare il Garante nella sua attività di sovraintendere alle dinamiche dei prezzi e di segnalare eventuali anomalie riscontrate. Coerentemente, infatti, con quanto previsto dall'articolo 2, comma 201, della legge n. 244 del 2007, il Garante per la sorveglianza dei prezzi riferisce le dinamiche e le eventuali anomalie dei prezzi al Ministro dello Sviluppo economico.
  Un'ulteriore iniziativa posta in essere riguarda il restyling funzionale e grafico del portale «Osservatorio dei prezzi e delle tariffe» e «Osservatorio prezzi carburanti», entrambi gestiti dalla competente Direzione generale del Ministero. I nuovi portali sono Pag. 9oggi disponibili al pubblico e consentono ai diversi stakeholder di fruire in maniera più agevole dei dati periodicamente pubblicati sui prezzi dei beni e servizi e dei carburanti. Con particolare riferimento all'Osservatorio prezzi carburanti, inoltre, segnalo come i dati sui prezzi che vengono comunicati dai gestori dei punti vendita, oltre a permettere analisi tempestive, potranno essere utilizzati dal Garante, necessariamente integrati con altre fonti disponibili, per impiantare un monitoraggio più esteso e approfondito che permetta delle letture anche territoriali e che favorisca l'analisi dei meccanismi di traslazione sui prezzi al consumo degli impulsi che giungono a monte della filiera. Tanto è vero che oggi le componenti di prezzo del carburante presso i distributori stradali sono influenzate dalle quotazioni Platts, dalla marginalità delle compagnie petrolifere nella distribuzione, dai costi di produzione e distribuzione, dalle accise e dall'IVA.
  A conclusione del mio intervento, intendo portare alla vostra attenzione la realizzazione di una analisi di fattibilità inerente alla progettazione di un nuovo strumento che consenta la raccolta e la elaborazione massiva di grandi quantità di dati per garantire, da un lato, una più efficace azione di analisi da parte del Garante e, dall'altro, un miglior servizio di informazione nei confronti del consumatore. Si segnala infine che, ai sensi del recente decreto-legge 21 marzo 2022, n. 21, per le attività istruttorie, di analisi, di valutazione e di elaborazione dei dati, nonché di supporto al Garante per la sorveglianza dei prezzi, è istituita, presso il Ministero dello Sviluppo economico, un'apposita Unità di missione cui è preposto un dirigente di livello generale e assegnati un altro dirigente e otto unità di personale. Dato che il decreto-legge è entrato in vigore da pochi giorni, stiamo sollecitamente provvedendo a implementare tale Unità di missione.
  Vi ringrazio per l'attenzione e sono a disposizione per ogni richiesta di chiarimento che vorrete rivolgermi.

  PRESIDENTE. Grazie per la puntualità della sua relazione. Chiedo ai colleghi in presenza e da remoto se intendono porre domande o richieste di chiarimento.
  Do la parola alla vicepresidente Alemanno.

  MARIA SOAVE ALEMANNO. Ringrazio anch'io per l'illustrazione esaustiva. Sappiamo benissimo essere fondamentale in questo momento così delicato per il nostro sistema-Paese considerare che le speculazioni sono ormai all'ordine del giorno. Quindi osservare e monitorare il mercato diventa fondamentale. Le faccio dunque un augurio di buon lavoro che possa essere svolto in modo anche tempestivo. Proprio su questo volevo porle un quesito. Volevo sapere se vi occupate anche in via preventiva di monitorare determinate aree di interesse, magari delle sacche dove si può nascondere la speculazione o le truffe, ovvero se agite solo ed esclusivamente su segnalazione.
  Anche a proposito delle segnalazioni lei ci diceva poc'anzi che è presente sul portale istituzionale del Ministero una sezione chiamata «Segnala prezzi» che consente al consumatore di poter segnalare eventuali distorsioni. Mi domandavo se non fosse il caso – forse lo avete già previsto – di fare una campagna di informazione su questo canale che avete istituito proprio perché tantissimi cittadini magari non ne sono a conoscenza e non avendo questo strumento a disposizione si affidano a programmi televisivi che svolgono comunque la loro funzione sul monitoraggio costante a più livelli. Mi riferisco in particolar modo a una trasmissione televisiva che ho seguito ieri sera dove alcuni cittadini segnalavano delle truffe alle colonnine di benzina, legate non solo al prezzo imposto dall'azienda per l'erogazione del carburante, ma addirittura ideando meccanismi tali da far girare l'erogazione del carburante nel momento in cui si sganciava dalla pompa di benzina il conduttore. Mi domandavo se non fosse opportuno – ripeto – fare una campagna per segnalare, proprio in questo momento preciso, la presenza di questo strumento e fornire ai cittadini uno strumento per poter contrastare tutto ciò. Come diceva poc'anzi, questa informazione è presente sul sito del Ministero dello Sviluppo economico, però posso dire quasi con certezza che è un po' più complesso dal punto di Pag. 10vista del consumatore nella quotidianità andare a cercare le informazioni in questo modo. Ritengo che fargliele arrivare in maniera diretta potrebbe essere più incisivo, così da poter essere uno strumento efficace per tutelarsi in questo particolare momento. Grazie.

  PRESIDENTE. Do la parola al collega Battilocchio.

  ALESSANDRO BATTILOCCHIO. Grazie per la relazione, che ha già dato risposta ad alcuni quesiti che avevo impostato. Mi riallaccio all'ultima osservazione cui faceva riferimento la collega, perché secondo me è particolarmente importante rafforzare questo strumento di segnalazione dal basso, perché, come anche lei ricordava, 52 segnalazioni in un bimestre sono piuttosto poche. Una campagna di informazione sull'esistenza di questo strumento potrebbe essere particolarmente importante, soprattutto in questa fase e in questa contingenza.
  Lei ha fatto cenno, al termine della sua relazione, alla task force che dovrebbe essere messa in campo. Sarebbe importante in futuro, quando sarà divenuta operativa, ricevere informazioni utili per il nostro lavoro.
  Ancora grazie per la sua relazione puntuale e precisa.

  PRESIDENTE. Do la parola all'onorevole Rizzone.

  MARCO RIZZONE. Grazie, mi scuso se non sono presente, ma ho ascoltato tutta la relazione. Volevo capire, qualora istituissimo una piattaforma di acquisizione di dati relativi ai prezzi dei carburanti, cosa pensa di un eventuale obbligo di comunicazione da parte dei gestori delle pompe di benzina in modo da acquisire i dati in maniera automatica e fare ovviamente tutti i controlli tramite software e non aspettare che 52 persone segnalino in un bimestre eventuali prezzi anomali. Le chiedo se ritiene se sia una cosa fattibile e con quale tempistica.

  PRESIDENTE. Do la parola all'onorevole Prestipino.

  PATRIZIA PRESTIPINO. Grazie dottor Mineo per la relazione esaustiva. Ho avuto anche modo di leggere l'allegato che ci è stato inviato. Lo ha detto bene lei, l'inflazione è la più alta registrata in Italia dal novembre 1995, neanche il Covid-19 ci aveva portato a questi livelli di inflazione, nonostante nel 2021 i dati già cominciavano a essere allarmanti. Una famiglia arriverà a spendere in media fino a 2000 euro all'anno in più rispetto all'anno precedente. È chiaro che diventa tutto molto più complicato, l'ha detto bene lei. Oltre ai costi elevati della benzina, di luce e gas, c'è anche questo fattore ingiustificato dell'aumento dei prezzi, le speculazioni in particolar modo sui beni di largo consumo. Poi le motivazioni le sappiamo tutte, le ha bene espresse lei, ma questo sicuramente è qualcosa che toglie il sonno alle famiglie italiane. Saprà sicuramente che persino la Coldiretti Lazio ha chiesto alla Regione lo stato di crisi del settore agricolo, quindi sarebbe utile capire in quali passaggi delle filiere si verificano tali speculazioni.
  Passo a un altro elemento molto sentito dagli italiani sia privati sia aziende. Il superbonus del 110% sicuramente rappresenta un'opportunità per i cittadini tutti nonché per il rilancio economico del Paese, però abbiamo visto come sia stato fonte di vere e proprie truffe e speculazioni, tanto è vero che si è dovuto poi rimetterci mano, proprio per arginare questo tipo di truffe. È noto che anche l'aumento dei prezzi dei materiali edili pari al 40 per cento comporti vari e gravi effetti distorsivi, oltre alla difficoltà di reperire tali materie prime, ponteggi e altro. L'ANCE e Confartigianato edilizia hanno denunciato seri problemi di approvvigionamento e l'insostenibilità economica di questi materiali, e quindi numerose imprese, piccole, medie e grandi, sono impossibilitate a proseguire il proprio lavoro in quanto si sono impegnate in prezzi più bassi in fase di appalto. Non ci sono poi solo da tutelare i lavori del superbonus, ma anche i lavori di ordinaria amministrazione e i lavori straordinari, penso alla ricostruzione post-sisma in Abruzzo, Umbria e Marche. Insomma, il nostro Paese, per tornare a guardare con ottimismo e Pag. 11speranza al futuro, ha bisogno che vengano rispettati gli obiettivi previsti del PNRR e necessiti anche di continuità e di sostenibilità nei cantieri. Le chiedo se lei non possa spingere le regioni che non vi hanno ancora provveduto a operare un adeguamento dei prezziari, che nella maggioranza dei casi sono fermi al 2019. Grazie.

  PRESIDENTE. Non essendovi altri iscritti a parlare, aggiungo una riflessione relativa al fatto che questo istituto che esiste, come ci ha spiegato il dottor Mineo nella sua relazione, dal 2007, anche se con fortune alterne e con efficacia o visibilità differente in un momento in cui i prezzi erano molto contenuti, non aveva allora la necessità di essere messo in campo in tutta la sua potenzialità. Già nei tempi della pandemia avevo personalmente presentato atti parlamentari di sindacato ispettivo chiamando in causa questo osservatorio e questo Garante, che ovviamente non era allora ricoperto dal dottor Mineo ma da altre figure, in relazione ai prezzi di mascherine e materiali relativi al Covid-19. Nel momento attuale, con una impennata esponenziale dei prezzi, il ruolo e la necessità di un lavoro, anche disciplinato diversamente e che permetta un'interazione e una collaborazione con altre strutture, enti, ministeri, Guardia di finanza e così via, emerge in tutta la sua potenzialità, così come il ravvivamento di altri elementi strutturali già presenti nel Ministero che, con la dovuta pubblicizzazione, potranno essere di aiuto, di sostegno o di consultazione per il cittadino e per il consumatore.
  In questo momento l'attenzione, anche sul piano mediatico, è quasi tutta assorbita dalla crisi internazionale e dal conflitto russo-ucraino, però è di tutta evidenza che, così come ci è stato anche spiegato dalla sua relazione, l'innalzamento dei prezzi è avvenuto prima dello scoppio del conflitto e si tratta di un aumento che riguardava principalmente carburanti, materie prime ed energia, non dipeso da un aumento della domanda, per quel che mi pare di capire. Le chiedo pertanto se c'è stata un'analisi sulle cause degli aumenti nella fase precedente al conflitto e se l'analisi di queste cause ci può fare immaginare che un domani una volta pervenuti, come tutti ci auguriamo al più presto, a una soluzione negoziale del conflitto si possa, assorbendo gli elementi accessori legati al conflitto stesso, ritenere che quelle cause che hanno portato all'avvio del meccanismo inflattivo possano essere contenute.
  In secondo luogo, chiederei al Garante dei prezzi la possibilità di avere con questa Commissione, che si occupa di tutela dei consumatori, un costante rapporto di scambio di informazioni e anche di operatività per ciò che riguarda non soltanto il monitoraggio, ma eventuali verifiche di comportamenti speculativi nell'ambito delle filiere di maggior interesse, perché è di tutta evidenza che sono elementi che poi andremo a valutare – questa è una Commissione d'inchiesta, sebbene attualmente siamo in una fase di audizioni. Una collaborazione operativa e fattiva su questo settore in questo momento credo sia particolarmente gradita ai cittadini e credo di poter dare per parte mia, anche a fronte della presenza dei colleghi della Commissione, la disponibilità ad ascoltare il Garante sulle sue attività, sulle indagini conoscitive e le loro risultanze, o anche semplicemente sui campanelli di allarme che vorrà comunicare al Parlamento per il tramite della Commissione. Credo si possa dar vita a una collaborazione siffatta, proprio per l'attualità del tema e per le finalità specifiche della Commissione che ho l'onore di presiedere.

  BENEDETTO MINEO, Garante per la sorveglianza dei prezzi. Relativamente alla domanda dell'onorevole Alemanno, noi come Garante dei prezzi registriamo, verifichiamo e monitoriamo l'andamento dei prezzi e tutto questo viene pubblicato mensilmente sul nostro sito. In via preventiva ci stiamo attrezzando per lavorare anche con analisi predittive. Ne ho parlato nella relazione, stiamo effettuando un'analisi di fattibilità per operare sui big data, sugli open data, in modo da effettuare delle analisi preventive però – come lei sa – mi sono insediato solo da circa due mesi e stiamo ora effettuando l'analisi di fattibilità. Per quanto riguarda i dati sulle segnalazioni che arrivano dai consumatori e dalle associazioni dei consumatori, li verifichiamo noi. Le segnalazioni ricevute vengono esaminate e quelle Pag. 12più significative sono trasmesse alla Guardia di finanza che, periodicamente, fornisce riscontro in ordine alle segnalazioni acquisite. Per quanto riguarda invece l'Osservatorio dei prezzi, esso è curato dalla Direzione generale diretta dal direttore Loredana Gulino ma siamo supportati anche dalla rilevazione e analisi dei prezzi che fa UNIONCAMERE.
  Più commissari hanno chiesto di fare una più ampia campagna stampa diretta a pubblicizzare il «Segnala prezzi», strumento che abbiamo predisposto per verificare le anomalie segnalate dai singoli consumatori. Sicuramente mi farò portatore presso il nostro ufficio stampa di una campagna stampa mirata su questa attività.
  Anche l'onorevole Battilocchio aveva posto un quesito sull'informazione e mi sono permesso di farvi riferimento nell'ambito della risposta data all'onorevole Alemanno. Per quanto riguarda le ulteriori informazioni che potranno scaturire dalla attività dell'Unità di missione, sarà mia cura riferirvi con la periodicità che il presidente riterrà opportuno.
  L'onorevole Rizzone parlava dei carburanti e dell'obbligo della rilevazione. Questo obbligo è già stabilito. Abbiamo un Osservatorio dei prezzi dei carburanti di cui pubblichiamo tutti i dati e se c'è una variazione del prezzo della benzina alla pompa – oggi le pompe rilevate in Italia sono circa 22.500 – è previsto un obbligo di comunicazione contestuale di tutte le variazioni in aumento e settimanale, entro l'ottavo giorno dall'ultima comunicazione inviata, in caso di variazione in diminuzione. Se c'è un aumento lo debbono segnalare contestualmente, quindi questo obbligo è già in atto.
  L'onorevole Prestipino si riferiva soprattutto ad attività da svolgere nel settore dell'edilizia. Si tratta di un argomento che abbiamo già trattato nelle riunioni effettuate in questi due mesi di attività ne avevo anche accennato durante la relazione. Stiamo lanciando una campagna di rilevazione trimestrale per quanto riguarda i prodotti dell'edilizia. Oltre a problematiche legate alle agevolazioni interne, e quindi a un aumento del mercato interno, sono presenti – come ho specificato nella relazione – anche fattori esogeni legati al conflitto in corso, che hanno portato all'aumento dei prezzi dell'edilizia. Su questo tema, presidente, ogni tre mesi faremo una rilevazione e quindi sarà mia cura darvene notizia.
  Presidente, do la mia massima disponibilità a relazionare periodicamente alla Commissione. Mi indicherete voi con quale periodicità.
  Lei, presidente, parlava dei carburanti. Oggi noi registriamo il prezzo della benzina e del gasolio ma, come dicevo prima, il prezzo, semplificando al massimo, ha quattro componenti: il costo di produzione, il costo di distribuzione, la quotazione internazionale del Platts, che si fonda su futures, e le accise e l'IVA, che, come voi sapete, incide in maniera sostanziale. Non potendo entrare specificatamente sui costi di produzione e di distribuzione, se non con i nuovi poteri che ci vengono dati e che però dobbiamo ancora verificare dato che il decreto-legge è stato pubblicato da pochi giorni, per quanto riguarda invece il Platts, le accise e l'IVA effettueremo una rilevazione di questi dati, oggi attinenti a fonti pubbliche.

  PRESIDENTE. La ringrazio nuovamente per la disponibilità. Ci aggiorneremo presto appena si avranno novità su cui poter informare il Parlamento. Ringrazio i colleghi da remoto e in presenza, e dichiaro conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 11.50.