XVIII Legislatura

Giunta delle elezioni

Resoconto stenografico



Seduta antimeridiana n. 5 di Martedì 4 agosto 2020

INDICE

Elezione contestata del deputato Luca De Carlo proclamato nel collegio plurinominale n. 2 della VII Circoscrizione Veneto 1:
Giachetti Roberto , Presidente ... 3 
Ascari Stefania (M5S) , Segretaria ... 3 
Giachetti Roberto , Presidente ... 3  ... 3 
Trubian Stefano , Rappresentante del candidato Giuseppe Paolin ... 5 
Giachetti Roberto , Presidente ... 6 
De Carlo Luca (FDI) , Deputato proclamato ... 6 
Giachetti Roberto , Presidente ... 6  ... 7

Sigle dei gruppi parlamentari:
MoVimento 5 Stelle: M5S;
Lega - Salvini Premier: Lega;
Forza Italia - Berlusconi Presidente: FI;
Partito Democratico: PD;
Fratelli d'Italia: FdI;
Italia Viva: IV;
Liberi e Uguali: LeU;
Misto: Misto;
Misto-Noi con l'Italia-USEI-Cambiamo!-Alleanza di Centro: Misto-NI-USEI-C!-AC;
Misto-Minoranze Linguistiche: Misto-Min.Ling.;
Misto-Centro Democratico-Radicali Italiani-+Europa: Misto-CD-RI-+E;
Misto-MAIE - Movimento Associativo Italiani all'Estero: Misto-MAIE;
Misto-Popolo Protagonista - Alternativa Popolare: Misto-PP-AP.

Testo del resoconto stenografico

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE
ROBERTO GIACHETTI

  La seduta pubblica inizia alle ore 10,40.

Elezione contestata del deputato Luca De Carlo proclamato nel collegio plurinominale n. 2 della VII Circoscrizione Veneto 1.

  PRESIDENTE. Buongiorno a tutti, la seduta è aperta. L'ordine del giorno reca, ai sensi dell'articolo 13 del regolamento della Giunta delle elezioni, la seduta pubblica della discussione dell'elezione contestata dell'onorevole Luca De Carlo nel collegio plurinominale n. 2 della VII Circoscrizione Veneto 1. Ricordo ai colleghi che, a norma dell'articolo 13, comma 7, del regolamento della Giunta, alla riunione in camera di consiglio partecipano i componenti della Giunta che sono stati presenti all'udienza pubblica per tutta la sua durata. Prego l'onorevole Ascari, segretaria della Giunta delle elezioni, di fare l'appello.

  STEFANIA ASCARI, Segretaria, Sono presenti: Maria Soave Alemanno, Giorgia Andreuzza, Stefania Ascari, Anna Bilotti, Sara De Angelis, Rina De Lorenzo, Umberto Del Basso De Caro, Felice Maurizio D'Ettore, Devis Dori, Davide Galantino, Roberto Giachetti, Alberto Luigi Gusmeroli, Cristian Invernizzi, Marco Maggioni, Ciro Maschio, Martina Nardi, Lisa Noja, Pietro Pittalis, Nicola Stumpo.

  PRESIDENTE. Bene, c'è il numero legale, pertanto i deputati che dovessero sopraggiungere nella Sala della Regina a seduta pubblica già iniziata ovvero allontanarsene prima della sospensione non potranno partecipare alla riunione della camera di consiglio. La Presidenza si riserva di autorizzare brevi sospensioni tecniche della seduta pubblica, nel corso delle quali i deputati non potranno comunque allontanarsi dai pressi della Sala della Regina. Le parti si sono costituite; il candidato Giuseppe Paolin è assistito dall'avvocato Stefano Trubian. Invito ora le parti a entrare nella Sala.

  (Le parti vengono introdotte nella Sala)

  PRESIDENTE. Diamo pertanto il benvenuto ai presenti. Avverto che, a norma dell'articolo 13, comma 4, del regolamento, nella relazione introduttiva, in veste di relatore, mi limiterò a esporre i fatti e le questioni senza esprimere giudizi e prenderanno la parola, come da prassi, dapprima il candidato Paolin, potenzialmente subentrante, o il suo rappresentante, e poi il deputato De Carlo. Le parti o i loro rappresentanti, a norma dell'articolo 13, comma 4, del regolamento della Giunta, possono poi replicare per una volta. Ricordo alle parti e ai rispettivi rappresentanti che gli interventi dovranno essere attinenti alla questione all'ordine del giorno della seduta pubblica. Avverto che nella scorsa riunione dell'Ufficio di Presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, si è altresì convenuto, alla luce delle disposizioni vigenti in tema di accesso alle sedi della Camera, a seguito dell'emergenza sanitaria e previo consenso del Presidente della Camera, che la pubblicità della seduta pubblica sia assicurata mediante la trasmissione televisiva in diretta sulla web TV della Camera senza l'accesso di altre persone alla Sala, oltre naturalmente alla redazione del resoconto stenografico. Esorto infine tutti i presenti a osservare scrupolosamente le vigenti disposizioni per la gestione dell'emergenza Pag. 4 Covid-19 all'interno delle sedi della Camera dei deputati. Svolgerò ora la relazione introduttiva. Nelle elezioni del 4 marzo 2018, il candidato della lista Fratelli d'Italia con Giorgia Meloni, Luca De Carlo, è stato proclamato eletto nel collegio plurinominale n. 2 della VII Circoscrizione Veneto 1. Tale proclamazione è stata effettuata dall'Ufficio centrale circoscrizionale del Veneto 1 dopo che il candidato Luca De Carlo era stato individuato quale candidato da eleggere da parte dell'Ufficio elettorale centrale nazionale nella sessione straordinaria del 20 marzo 2018, mentre nel verbale delle operazioni del medesimo Ufficio, in data 18 marzo 2018, era stato individuato quale candidato da eleggere nel medesimo collegio Giuseppe Paolin, il quale era stato conseguentemente proclamato dall'Ufficio centrale circoscrizionale del Veneto 1. L'Ufficio centrale nazionale, infatti, si è riunito in sessione straordinaria il 20 marzo 2018 in conseguenza della segnalazione pervenuta a mezzo PEC in data 19 marzo 2018 dall'Ufficio centrale circoscrizionale della Calabria, relativa all'erronea attribuzione alla lista Fratelli d'Italia con Giorgia Meloni di circa 4 mila voti anziché alla lista del movimento politico Forza Italia. Nella seduta del 30 giugno 2020, in veste di relatore nazionale, ho riferito alla Giunta che, come è emerso in pressoché tutte le relazioni circoscrizionali, a seguito della verifica dei verbali degli uffici elettorali sezionali di tutte le circoscrizioni nazionali, si è constatato che il sopra descritto errore di attribuzione dei voti si è verificato anche in svariate altre circoscrizioni e ha coinvolto non solo le due liste citate, ma tutte le liste facenti parte delle coalizioni di centro-destra e di centro-sinistra. Sono state riscontrate inversioni nell'attribuzione dei voti alle liste coalizzate in 955 sezioni elettorali, distribuite in tutte le circoscrizioni elettorali, ad eccezione del Molise.
  In conseguenza delle variazioni delle cifre elettorali nazionali delle liste, come risultanti a seguito della verifica dei poteri operata dalla Giunta delle elezioni, è risultato, sin dal riparto dei seggi a livello nazionale, che il seggio spettante sulla base dei maggiori resti alla coalizione di centrodestra, assegnato dall'Ufficio centrale nazionale alla lista Fratelli d'Italia, deve invece essere attribuito alla lista Lega, in virtù delle consistenti modifiche nel calcolo dei resti derivanti dalle nuove cifre elettorali delle liste calcolate a seguito delle verifiche circoscrizionali. In applicazione delle disposizioni legislative e sulla base delle cifre elettorali verificate, tale seggio deve essere sottratto alla lista Fratelli d'Italia e attribuito alla lista Lega nel collegio plurinominale 2 della circoscrizione Veneto 1.
  Nella seduta del 30 giugno 2020, in veste di relatore nazionale, ho proposto alla Giunta l'apertura dell'istruttoria e la conseguente instaurazione della procedura di contestazione dell'elezione del deputato Luca De Carlo, ai sensi dell'art. 11 del regolamento della Giunta delle elezioni. Le parti sono state individuate dalla Giunta, ai sensi dell'articolo 12 del regolamento della Giunta, oltre che nel deputato Luca De Carlo, nel candidato Giuseppe Paolin, primo dei non eletti della lista Lega nel collegio plurinominale 2 della circoscrizione Veneto 1. La proposta è stata approvata dalla Giunta che ha costituito un apposito comitato di verifica.
  Il comitato di verifica si è riunito nella giornata dell'8 luglio 2020, nella quale ha preso atto che il deputato Luca De Carlo e il candidato Giuseppe Paolin avevano rinunciato ai termini e alle facoltà di prendere visione della documentazione elettorale e di produrre memorie e chiarimenti ai sensi dell'articolo 11 del regolamento della Giunta; in conseguenza di tali comunicazioni, e vista la documentazione agli atti, il comitato ha considerato conclusa la fase istruttoria, ritenendo di potere formulare la proposta alla Giunta di contestazione dell'elezione del deputato Luca De Carlo nel collegio plurinominale 2 della circoscrizione Veneto 1.
  Nella seduta del 14 luglio 2020, ho proposto alla Giunta, nell'ambito delle conclusioni della relazione nazionale, di deliberare la contestazione dell'elezione dell'onorevole De Carlo, ai sensi dell'articolo 11, comma 7, del regolamento della Giunta, con la conseguente proclamazione, al suo Pag. 5posto, del candidato Giuseppe Paolin. La proposta è stata accolta dalla Giunta, che ha approvato all'unanimità la relazione nazionale, con la fissazione della seduta pubblica alla data odierna.
  Segnalo infine che il candidato Paolin aveva presentato un ricorso avverso la revoca della propria proclamazione disposta dall'Ufficio centrale circoscrizionale del Veneto 1 e che tale ricorso è stato respinto dalla Giunta delle elezioni nella seduta del 14 luglio u.s. La proposta in esame, dunque, prescinde completamente dal predetto ricorso. Do ora la parola all'avvocato Trubian.

  STEFANO TRUBIAN, Rappresentante del candidato Giuseppe Paolin, Onorevole Presidente, onorevoli deputati, a me tocca il felice, spero positivo, compito di perorare in questa sede la candidatura e l'auspicabile futura proclamazione di Giuseppe Paolin, come ha ben sinteticamente illustrato il presidente quest'oggi. Compito debbo dire delicato, ma facilitato a mio avviso dai certosini controlli compiuti da questi uffici della Giunta delle elezioni. Come un illustre vostro predecessore evidenziava, «giustizia collima con umanità e umanità comanda di non prolungare, per farisaico ossequio alle forme crudeli, il dolore dell'innocente», diceva Calamandrei. Qui non ci sono colpevoli e innocenti, ma c'è un'ansia da proclamazione che mi pare palese e dunque non sarò io a dilungarmi troppo su questioni di natura tecnica che mi paiono abbastanza chiare. Due aspetti, però, vi prego di concedermeli sotto un profilo in fatto e sotto un'analisi più generale di quanto avvenuto. Nel profilo fattuale, che mi pare interessante, vi è quella situazione originaria per cui al 18 di marzo del 2018, eletti la gran parte degli onorevoli con il plurinominale e con l'uninominale, vi era ancora da decidere il calcolo dei resti sulla scorta della nuova legge elettorale. Su quel calcolo così risicato, in prima battuta si era fatta strada, poi formalizzata con l'effettiva comunicazione dell'Ufficio territoriale di Governo, vale a dire la prefettura di Treviso, che proclamava in senso lato Giuseppe Paolin come deputato della XVIII legislatura. Questo è avvenuto proprio in ragione di quel calcolo originariamente inoltrato dall'UCC Calabria all'UCN, che ha portato in prima battuta questa elezione, con il che, approssimandosi la prima riunione dell'Assemblea fissata per il 23 marzo, si è scoperto successivamente, per quel ricalcolo effettivamente effettuato in Calabria, che il calcolo dei resti dava risultati diversi e dunque proclamava l'onorevole De Carlo, qui presente, deputato della XVIII legislatura. Da lì, e ben consapevoli che quel ricorso è stato da questa Giunta archiviato e dunque non siano in discussione questioni giuridiche che non hanno più senso e non albergano, mi permetto unicamente un inciso, a futura ragione di diritto, sul fatto che a mio opinabilissimo avviso, giuridicamente parlando, un deputato eletto, e dunque proclamato ai sensi dell'articolo 1 del regolamento, può essere destituito non in autotutela, ma esclusivamente da questa Giunta delle elezioni. A ogni buon conto è acqua passata e non macina più. Sulla scorta di quelle incertezze dell'UCC Calabria che si erano verificate, in esito paradossalmente a quella solerte correzione, questa Giunta ha potuto verificare, come del resto ben si comprende dalla relazione da lei allegata agli atti, che 955 sezioni a livello nazionale avevano di fatto invertito l'ordine delle liste rispetto a quelle del sorteggio ex articolo 24 del testo unico. Questa inversione dava luogo su base nazionale a poco più di 20 mila preferenze in capo al partito di Forza Italia, alcune delle quali ovviamente venivano sottratte a Fratelli d'Italia, e a 734 preferenze in più, per quel che vale, anche in capo alla lista Lega per Salvini Premier. Tutto questo è molto ben sintetizzato, a mio avviso, in sede di controllo di poteri, controllo che avviene ovviamente ex officio e può e deve prescindere, se non vado errato, ai sensi del decimo comma dell'articolo 11 del regolamento, da qualsivoglia ricorso degli uni o degli altri, delle parti oggi interessate. Va peraltro dato atto con un plauso, pur non competendo a me alcuna valutazione in questo senso, del comportamento istituzionale e istituzionalmente irreprensibile da parte dell'onorevole De Carlo che, a quanto so, non ha inteso contestare gli esiti di Pag. 6questo nuovo conteggio. Dunque, altro non mi resta da aggiungere se non una considerazione finale che, se mi si permette, va oltre le riflessioni puntuali che attengono all'onorevole Paolin, forse futuro, auspicabile onorevole Paolin, mi si permetta, ed è una considerazione di ringraziamento di sistema, nel senso che tutto questo che a noi pare un numero così asettico, così privo di sentimento, ha dietro una volontà popolare, ha dietro una libertà che non è scontata e che oggi voi qui state umanizzando con quella Costituzione che era tanto cara a Calamandrei e che è la Costituzione reale. Tutto questo altri Paesi non hanno la forza ancora di fare e io sono ben fiero di perorare questa causa, perché dietro quei segni c'è una conquista sociale di non poco momento. Signor Presidente, onorevoli deputati, accompagnate Paolin alla Camera. Grazie ancora, viva la democrazia!

  PRESIDENTE. La ringrazio, avvocato Trubian. Onorevole De Carlo.

  LUCA DE CARLO, Deputato proclamato, Grazie, Presidente. Penso immaginiate che non sia il discorso più facile da fare in un contesto come questo e con una decisione come quella che andrete a prendere, peraltro giusta. Come dicevo prima a qualche collega, una volta la maestra disse a mia madre: «Suo figlio è bravo, però avrà qualche problema con la matematica». In effetti era stata un'ottima visionaria. La matematica di fatto non è appellabile. Dopotutto, per noi che viviamo di consenso e di voti e diciamo sempre che sono i voti che contano e che quindi la democrazia è bella per questo, io non posso che... la mia non è una resa alla matematica; è l'ennesima dimostrazione di come contino i voti e oggi i voti dicono che Paolin ha tutto il diritto. Semmai quello arrabbiato e deluso di questa situazione non dovrei essere io, che per due anni e mezzo comunque ho avuto l'onore e la fortuna di sedere in questo consesso che mi ha dato la possibilità di crescita, ma anche la possibilità di dare il mio contributo; semmai dovrebbe essere molto più arrabbiato e deluso Paolin, che per due anni e mezzo avrebbe potuto dare anche lui il suo grande contributo. Anche io, alla fine, sono contento. Sembra paradossale che io dica che uno è felice di farsi cacciare dalla Camera dei deputati. Uno non potrà mai essere felice di questo, ma può essere assolutamente consapevole che chi aveva diritto da oggi può entrare in Parlamento e chi non ne aveva, come me, può sicuramente farsene una ragione e liberare la testa o il cervello da questo peso, perché per me è diventato un peso ovviamente, e può dedicarsi ad altro. Tra l'altro io ho una passione infinita per la politica, quindi non sarà certo la perdita di un seggio che condiziona il mio agire da qui in avanti. Non ho mai interpretato la politica e questo ruolo come il fine. Per me farmi eleggere non era il fine; era semplicemente uno strumento per poter poi riuscire a incidere e a risolvere i problemi della gente. Lo faremo, lo farò con altri metodi e in altri contesti; per cui non ho nulla in più da dichiarare. Auguro a Paolin di avere le stesse soddisfazioni che ho avuto io e di essere utile, penso e spero, come ho cercato di esserlo io. Grazie a voi tutti.

  PRESIDENTE. Grazie, onorevole De Carlo. Ricordo che ora è possibile, per il tramite della Presidenza, rivolgere delle domande alle parti. Chiedo se vi siano iscritti a parlare. Non ve ne sono. Non so se è dentro il protocollo, ma consentitemi di dire a Luca De Carlo, che è stato con noi per due anni, che innanzitutto penso di interpretare il sentimento di tutti nell'esprimergli una grande solidarietà umana per quello che è successo. Vorrei anche dire che le parole che ha pronunciato dimostrano e confermano il suo stile, la sua correttezza e anche un comportamento ineccepibile che ha sempre avuto e credo che questo sia qualcosa che fa bene anche all'istituzione, alla Camera e a tutti noi. Quindi davvero un grazie vero e sentito a Luca De Carlo. Ringrazio il signor Paolin e l'onorevole De Carlo e sospendo l'udienza pubblica per consentire alla Giunta di riunirsi in camera di consiglio. Invito quindi le parti e i loro rappresentanti a uscire dalla Sala della Regina, ricordando che saranno successivamente riammessi, se vorranno, alla ripresa della seduta pubblica Pag. 7per la comunicazione della deliberazione assunta. Grazie.

  La seduta pubblica, sospesa alle 11.00, è ripresa alle 11.05

  PRESIDENTE. Riprendiamo la seduta pubblica.
  Comunico che la Giunta delle elezioni riunita in Camera di Consiglio ha assunto la seguente deliberazione:

  «La Giunta delle elezioni,

   in udienza pubblica, udita l'esposizione del relatore e gli interventi delle parti, riunitasi in camera di consiglio,

delibera

  di proporre all'Assemblea l'annullamento dell'elezione per il collegio plurinominale n. 2 della VII circoscrizione Veneto 1 del deputato Luca De Carlo e la proclamazione, in suo luogo, del candidato Giuseppe Paolin.
  Così deciso in Roma, Palazzo Montecitorio, alle ore 11.05».

  La seduta pubblica termina alle 11.05.