XVIII Legislatura

Commissione parlamentare di inchiesta sul sistema bancario e finanziario

Resoconto stenografico



Seduta n. 95 di Giovedì 6 ottobre 2022

INDICE

Sulla pubblicità dei lavori
Ruocco Carla , Presidente ... 3 

Deliberazione sulla pubblicità degli atti e documenti formati o acquisiti dalla Commissione
Ruocco Carla , Presidente ... 3 

Esame e votazione della proposta di Relazione conclusiva (relatrice: on. Ruocco)
Ruocco Carla , Presidente ... 3 
Lannutti Elio  ... 6 
De Bertoldi Andrea  ... 6 
Ruocco Carla , Presidente ... 6 
De Bertoldi Andrea  ... 6 
Ruocco Carla , Presidente ... 7 
De Bertoldi Andrea  ... 7 
Castiello Francesco  ... 7 
Ruocco Carla , Presidente ... 7 
De Bertoldi Andrea  ... 7 
Ruocco Carla , Presidente ... 7 
Zanettin Pierantonio (FI)  ... 7 
De Bertoldi Andrea  ... 7 
Lannutti Elio  ... 7 
Zanettin Pierantonio (FI)  ... 7 
Castiello Francesco  ... 7 
D'Ettore Felice Maurizio (FDI)  ... 7 
De Bertoldi Andrea  ... 7 
Lannutti Elio  ... 7 
Castiello Francesco  ... 7 
De Bertoldi Andrea  ... 7 
Ruocco Carla , Presidente ... 7 
D'Ettore Felice Maurizio (FDI)  ... 8 
Castiello Francesco  ... 8 
D'Ettore Felice Maurizio (FDI)  ... 8 
Castiello Francesco  ... 8 
D'Ettore Felice Maurizio (FDI)  ... 8 
Castiello Francesco  ... 8 
D'Ettore Felice Maurizio (FDI)  ... 8 
Castiello Francesco  ... 8 
D'Ettore Felice Maurizio (FDI)  ... 8 
Castiello Francesco  ... 8 
Ruocco Carla , Presidente ... 9 
De Bertoldi Andrea  ... 9 
Ruocco Carla , Presidente ... 9 
De Bertoldi Andrea  ... 9 
Ruocco Carla , Presidente ... 10 
Zanichelli Davide (M5S)  ... 10 
Ruocco Carla , Presidente ... 10 
Buratti Umberto (PD)  ... 10 
Ruocco Carla , Presidente ... 11 
Zanettin Pierantonio (FI)  ... 11 
Ruocco Carla , Presidente ... 11 
Lannutti Elio  ... 11 
Ruocco Carla , Presidente ... 11 
Castiello Francesco  ... 12 
Ruocco Carla , Presidente ... 12 
Pellegrini Marco  ... 12 
Ruocco Carla , Presidente ... 12 
D'Ettore Felice Maurizio (FDI)  ... 12 
Ruocco Carla , Presidente ... 13  ... 13 

Comunicazioni della presidente
Ruocco Carla , Presidente ... 13  ... 13  ... 13 

ALLEGATO: Deliberazione sulla pubblicità degli atti e documenti formati o acquisiti dalla Commissione ... 14

Testo del resoconto stenografico

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE
CARLA RUOCCO

  La seduta comincia alle 12.25.

Sulla pubblicità dei lavori.

  PRESIDENTE. Avverto che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche mediante l'attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso.

Deliberazione sulla pubblicità degli atti e documenti formati o acquisiti dalla Commissione.

  PRESIDENTE. Prima di procedere alla discussione della Relazione conclusiva, comunico che l'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, ha convenuto all'unanimità di adottare, come da costante prassi parlamentare, la delibera sulla pubblicità degli atti e documenti formati o acquisiti dalla Commissione, che istituisce altresì un apposito Ufficio stralcio.
  Se non vi sono obiezioni, la delibera si intende approvata.

  (La Commissione approva).

Esame e votazione della proposta di Relazione conclusiva (relatrice: on. Ruocco).

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l'esame della proposta di Relazione conclusiva sull'attività svolta, ai sensi dell'articolo 1, comma 2, della legge 26 marzo 2019, n. 28 (legge istitutiva).
  Ricordo che, in qualità di relatrice, ho trasmesso via mail a tutti i componenti della Commissione la proposta di Relazione conclusiva, il 29 settembre scorso.
  Essendo pervenute, nel termine stabilito di mercoledì 5 ottobre, alcune ulteriori proposte di integrazione, che tuttavia non modificano sostanzialmente il testo della Proposta di Relazione, ma contengono precisazioni e chiarimenti, ho ritenuto preferibile ricomprenderle all'interno della Proposta di Relazione, nel nuovo testo che vi è stato trasmesso per mail e che è comunque in distribuzione.
  In questo modo, la Commissione plenaria potrà discutere e deliberare su un testo unitario.
  Desidero precisare preliminarmente che rispetto alla precedente Relazione sull'attività svolta, approvata lo scorso 21 dicembre 2021, la Relazione conclusiva prosegue ed approfondisce alcune attività di indagine della Commissione, anche se – va detto – la chiusura anticipata e improvvisa della Legislatura non ha consentito di portare a compimento alcuni importanti cicli di audizioni ed altra attività conoscitiva su temi di particolare interesse e rilievo.
  Sintetizzo, quindi, i principali aspetti e profili di attenzione, emersi nelle diverse aree oggetto di esame, i risultati raggiunti e le possibili soluzioni, rinviando ovviamente, per tutti gli approfondimenti al testo della proposta di Relazione.
  1. Partecipate di Stato nel settore bancario. Le audizioni e gli approfondimenti svolti hanno evidenziato la necessità di avere una strategia e una visione di sistema da parte dello Stato sulle sue partecipate. L'intervento pubblico nel capitale delle aziende di credito e – in modo ancor più rilevante – la sua natura, finalità e gli esiti attesi non devono limitarsi ad un fenomeno temporaneo e di ultima istanza.Pag. 4
  In materia, la partecipazione in Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A. è, ad esempio, un asset strategico per creare una banca di respiro nazionale in grado di competere con altri player primari. La Banca Popolare di Bari, anche alla luce del recente riassetto societario, rappresenta poi un importante strumento per intervenire su alcuni problemi del sistema finanziario del Mezzogiorno.
  2. Processi di consolidamento e salvaguardia della concorrenza nell'industria finanziaria italiana. Le indagini svolte hanno evidenziato che se, da un lato, i processi di consolidamento sono strategici nel processo di rafforzamento dell'industria finanziaria italiana, dall'altro, occorre allo stesso tempo considerare un asset positivo la presenza di più istituiti di credito e quindi la concorrenza di mercato. Nel corso delle varie audizioni è emerso che i principali profili di criticità derivanti dalla riforma delle BCC sono connessi all'assoggettamento delle stesse – attraverso l'adesione obbligatoria ad un gruppo bancario – alla vigilanza della BCE. E, dunque, all'incongruenza tra l'essere «ente piccolo e non complesso» e il dover rispettare le regole previste per le grandi banche europee. Appare necessario avviare con tempestività una decisa e concreta attività di moral suasion sul Governo italiano e sul Parlamento europeo affinché le regole bancarie europee in corso di ridefinizione con il «Pacchetto bancario 2021», nel rispetto reale del principio di proporzionalità delle norme, tengano conto delle specificità delle BCC.
  3. Moratorie su prestiti e rilascio delle garanzie pubbliche per i nuovi finanziamenti. Significativa è stata l'attività posta in essere dalla Commissione per assicurare l'efficiente e rapido utilizzo delle misure governative di sostegno al credito. L'invio del questionario, il ciclo di audizioni e l'attività legislativa svolta sono state preziose per assicurare la rapida e corretta implementazione delle citate misure governative.
  Particolare rilievo hanno assunto le circolari del luglio 2020 realizzate, su impulso della Commissione, da ABI, Federcasse e Assopopolari, per sensibilizzazione gli istituti di credito alla più corretta applicazione delle disposizioni concernenti i finanziamenti coperti da garanzia statale. Le Circolari hanno chiarito che, in sostanza, la garanzia pubblica sostituisce le garanzie normalmente richieste per ottenere un finanziamento e che è possibile acquisire ulteriori garanzie di tipo personale o di tipo reale, assicurativo ovvero bancario, esclusivamente sulla quota di finanziamento non coperta dalla garanzia statale.
  4. Modelli distributivi del settore bancario e possibili pressioni commerciali. Le audizioni hanno confermato che nell'ultimo decennio il sistema bancario e finanziario ha registrato significativi cambiamenti, quali, la diffusione di nuovi di modelli di business, di servizi e di prodotti, processi di riorganizzazione e di ottimizzazione delle risorse, la progressiva riduzione dei volumi dell'attività creditizia tipica in favore del sempre maggior peso dei servizi e delle attività di investimento nonché significative pressioni competitive derivanti soprattutto dal Fintech. Tali dinamiche pongono profili di attenzione sulla tutela del risparmio, sul corretto funzionamento del sistema bancario e finanziario nonché sul benessere lavorativo; condizioni tutte necessarie per il perseguimento del miglior interesse del cliente. Ulteriori problematiche sono poi emerse in relazione alla fase di profilatura della clientela e all'applicazione delle conseguenti regole di condotta (valutazione di appropriatezza o di adeguatezza) soprattutto nel caso delle c.d. «riprofilature strumentali» e delle operazioni «baciate». Ciò a discapito del perseguimento del miglior interesse del cliente che deve, invece, orientare il comportamento degli operatori professionali che prestano servizi di investimento. Sui rischi degli investimenti finanziari occorre sottolineare che gli stessi non possono essere annullati, ma devono essere meglio rappresentati dagli intermediari ai risparmiatori e presidiati con prudenza e attenzione dalle società che li gestiscono. Di certo la (eventuale) bassa educazione finanziaria dei risparmiatori non deve essere la giustificazione per possibili condotte irregolari da Pag. 5parte degli intermediari. Occorre, pertanto, rafforzare gli strumenti e le politiche di vigilanza in materia per garantire il rispetto, formale e sostanziale, della disciplina di settore.
  5. Operatività del Fondo Indennizzo Risparmiatori (FIR). Significativa è stata l'attività della Commissione in termini di monitoraggio dell'operatività del FIR. All'esito dell'attività svolta, è risultato che al 31 agosto 2022 la Commissione tecnica ha complessivamente eseguito n. 145.675 pagamenti per un totale di oltre 969 milioni di euro. Tali dati testimoniano l'importante lavoro svolto dalla Commissione nell'attività di monitoraggio dell'operatività del FIR, di moral suasion nonché di effettiva tutela del risparmio.
  6. Crediti deteriorati e i crediti classificati come inadempienze probabili. Le nuove incertezze sull'andamento dell'economia rendono improcrastinabile la necessità di trovare soluzioni per gestire la prossima prevedibile ondata di NPE (Non Performing Exposures) che, a seguito del marcato deterioramento del quadro economico, potrebbero rendere non esigibili molti dei crediti in essere del sistema bancario e finanziario nei confronti delle aziende attive in certi settori o comunque in situazione di marginalità reddituale. Nell'ambito delle audizioni dei principali operatori sul mercato degli NPL è stata confermata da più parti la necessità di rivedere a livello europeo la regolamentazione in materia di sofferenze, anche alla luce dello scenario peggiore stimato dalla Bce, che ha quantificato in 1.400 miliardi di euro le nuove sofferenze per le banche europee. La Commissione valuta positivamente la proposta di articolato sul FIA Immobiliare ESG per famiglie e imprese – definita all'interno di un apposito gruppo di lavoro coordinato dal Prof. Raffaele Lener – per introdurre un nuovo meccanismo per la soluzione e il «trattamento» delle esposizioni del sistema creditizio classificate come deteriorate ovvero come inadempienze probabili con garanzia immobiliare o leasing immobiliari.
  Appare, infine, necessario avviare un dialogo a livello europeo per rivedere la regolamentazione e le norme attuative in materia di sofferenze bancarie.
  7. Normativa in materia di prevenzione e contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo. Strettamente collegata alla tematica delle posizioni NPE è la normativa in materia di prevenzione e contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo e le disposizioni di Banca d'Italia in materia di adeguata verifica della clientela. Dagli approfondimenti svolti (ad esempio il caso Bulgarella) sono emersi particolari profili di attenzione sulla circostanza che le segnalazioni derivanti da comportamenti opportunistici e/o «superate» dagli eventi successivi – questo è un punto davvero molto rilevante – (ad esempio, per archiviazione delle indagini o per assoluzione da parte dell'Autorità giudiziaria, ecc.) possano di fatto compromettere in maniera significativa il rapporto del soggetto segnalato con il sistema bancario e finanziario. Cioè, anche quando le vicende sono chiuse abbiamo visto dei casi, purtroppo non infrequenti, a cui rimane impossibile al soggetto proseguire l'attività creditizia o anche, banalmente, avere un conto corrente.
  Le difficoltà di accesso al credito da parte di imprese e famiglie agevolano, tra l'altro, l'ingerenza della criminalità organizzata nell'economia reale del Paese.
  La Commissione valuta positivamente le diverse iniziative parlamentari e il crescente dibattito d'Aula relativo all'obbligatorietà per gli istituti di credito di garantire un rapporto di conto corrente con servizi di pagamento per la gestione del denaro di consumatori e imprese, soprattutto laddove operino attraverso un modello amministrativo incentrato sulla concessione di un servizio. Questo sarebbe un bel passo avanti.
  8. Cessione del credito Superbonus 110 per cento e degli altri bonus. Gli approfondimenti svolti sulle agevolazioni fiscali – introdotte dagli articoli 119 e 121 del decreto-legge n. 34 del 2020 (cosiddetto «Decreto Rilancio») e successive modifiche e integrazioni – hanno evidenziato la necessità di riattivare il circuito della cessione di tali crediti fiscali a istituti di credito e intermediari finanziari. Occorre meglio chiarire che la responsabilità solidale non intervienePag. 6 in caso di cessioni a terzi in modo da tutelare e incentivare il mercato ad acquistare i crediti fiscali liberando la capacità fiscale finora impiegata dal sistema bancario. Sul punto si è in attesa dell'aggiornamento della Circolare dell'Agenzia delle Entrate. Le banche oggetto dell'indagine nel periodo giugno 2020 – giugno 2022 hanno accettato cessioni di crediti fiscali per complessivi 29.783.680.261 euro e circa ulteriori 47 miliardi di euro sono le richieste in lavorazione.
  9. FinTech, le cripto-attività, la finanza sostenibile. Tematiche globali non possono che richiedere risposte globali, quanto meno a livello europeo. Quello delle cripto-attività resta un mercato estraneo agli schemi regolativi ideati per le attività finanziarie, eccetto che per finalità di antiriciclaggio. In attesa dell'approvazione definitiva della proposta di regolamento europeo MiCA, la cui entrata in vigore è attesa per il 2024, si pongono sfide che il Legislatore nazionale non dovrebbe trascurare considerando la sua dimensione e l'impatto che ha sul sistema finanziario ed economico internazionale ma anche raccogliere attivamente per non porre il sistema Paese in una condizione di svantaggio competitivo di tipo regolamentare.
  10. Il Sistema di segnalazione. Un profilo che ha caratterizzato l'attività della Commissione è stato quello della progettazione e realizzazione del Sistema di segnalazione, in collaborazione con la Guardia di Finanza. Tale Sistema ha permesso alla Commissione di intercettare profili di criticità nei rapporti tra clienti e intermediari e ad avviare le possibili attività della stessa tra cui, ad esempio, audizioni, richieste di dati e informazioni e segnalazioni alla Procura della Repubblica. È stato offerto un servizio gratuito a cittadini e imprese, con tempistiche certe, per rafforzare la tutela sostanziale del risparmio ex articolo 47 della Costituzione. Sono complessivamente pervenute 351 segnalazioni, di cui 161 risultate complete e processate. Il 70 per cento delle stesse ha avuto esito positivo oppure sono state ritirate dal segnalante (presumibilmente, in buona parte a seguito del raggiungimento di un accordo con la controparte bancaria).
  Noi abbiamo risolto positivamente il 70 per cento dei casi. Avessimo avuto la possibilità di pubblicizzare ulteriormente questo sistema, quanto altro credito avremmo potuto far erogare da qui, con una semplice attività di risoluzione di dubbi e incertezze che si pongono?
  Ciò ha permesso che piccoli imprenditori abbiano avuto i mezzi per iniziare o portare avanti la loro attività economica, giovani famiglie l'opportunità di acquistare una casa, rinegoziare un prestito, etc. Consentitemi, in proposito, di ringraziare la Guardia di Finanza e la Camera dei Deputati per aver accolto con favore l'iniziativa e aver consentito la piena realizzazione della stessa. Grazie a nome di tutta la Commissione.
  Chiedo se vi siano colleghi che intendano intervenire.

  ELIO LANNUTTI. Presidente, unitamente al senatore Castiello vorrei proporre una breve integrazione alla pagina 109 della proposta di Relazione: dove si parla delle banche territoriali, proponiamo di aggiungere «ne deve essere garantito il ruolo localistico e ne deve essere preservata l'autonomia decisionale ad esso funzionale».

  ANDREA DE BERTOLDI. Aggiungerei anche una mia proposta di integrazione, così poi si può intervenire su entrambe.

  PRESIDENTE. Se sono piccole cose, perché siamo fuori tempo massimo.

  ANDREA DE BERTOLDI. Mi riferisco alla pagina 95 laddove si parla del Superbonus e si dice: «Con particolare riferimento ai crediti Superbonus 110 si potrebbe ad esempio ridurre la percentuale dal 110 al 90 per cento». La mia idea sarebbe, però la rimetto alla Commissione, di non specificare di quanto ridurre, nel senso che io direi di ridurre la percentuale e aggiungerei di parametrare la detrazione tra il valore minimo e un valore massimo alle classi energetiche. Mi spiego, tanto per comprenderci: a chi passa da una classe G Pag. 7a una classe A, do il massimo possibile, a chi passa da una classe C a una classe A do il minimo. Perché dico questo? Perché io ho visto situazioni, anche nel mio territorio, dove persone hanno fatto l'incremento dalla classe C alla A e hanno buttato via serramenti e cose che erano state fatte quattro anni prima: è vero che hanno migliorato di due classi però effettivamente non meritavano il massimo del contributo. Quello invece che ha la casa anni '50 e passa da una classe G magari a una B o una A, quindi fa un passaggio importante, quello sicuramente necessita di un maggiore aiuto. Quindi, senza entrare nelle percentuali cosa che non spetta a noi, secondo me, si potrebbe prevedere una riduzione della percentuale per responsabilizzare l'utente e parametrare la detrazione tra il massimo e il minimo alle classi energetiche, in modo che in base al maggior salto di classi hai una maggiore detrazione, e viceversa.

  PRESIDENTE. Potrebbe essere un ottimo stimolo.

  ANDREA DE BERTOLDI. Sulla proposta del collega Lannutti io a livello ideale il concetto lo comprendo però secondo me va precisato, perché dove si dice «per cui ne deve essere garantito il ruolo localistico e ne deve essere preservata l'autonomia decisionale ad esso funzionale», cosa vuol dire esattamente? Aggiungo io: in rapporto alla capogruppo? Perché uno dei problemi delle casse rurali, ad esempio, che qui sono considerate, è che con la riforma della scorsa legislatura il consiglio è molto dipendente dalla capogruppo e quindi ha perso valore la territorialità della Cassa Rurale. Quindi io sul concetto sono assolutamente d'accordo, però dovremmo chiarire meglio perché, altrimenti, «preservare l'autonomia» da chi? Forse è meglio specificare «nei rapporti con la capogruppo».

  FRANCESCO CASTIELLO. Sì, va bene.

  PRESIDENTE. Quindi diventa?

  ANDREA DE BERTOLDI. «Ne deve essere preservata l'autonomia decisionale in rapporto alla capogruppo».

  PRESIDENTE. Collega Zanettin.

  PIERANTONIO ZANETTIN. Io nello spirito posso essere d'accordo con la proposta di integrazione che è stata presentata però anche sul piano linguistico, «localistico», come tutti gli «ismi» nella nostra semantica ha un valore negativo.

  ANDREA DE BERTOLDI. Si potrebbe dire: «territoriale».

  ELIO LANNUTTI. Ha assunto un valore negativo.

  PIERANTONIO ZANETTIN. In generale, in tutti gli «ismi» c'è sempre un'esagerazione, proprio nel valore semantico della lingua italiana. Io credo che si potrebbe dire che venga garantita, per esempio, la tutela del credito a livello territoriale, a livello locale, ma localismo mi lascia molto perplesso come termine.

  FRANCESCO CASTIELLO. Chiedo scusa, ma il localismo bancario è categoria acquisita pacificamente da anni alla Banca d'Italia e ricorrente nelle relazioni del Governatore, è una categoria classica oramai acquisita alla funzione di vigilanza. (Commenti). Per carità, non è un totem.

  FELICE MAURIZIO D'ETTORE. Si potrebbe scrivere territoriale.

  ANDREA DE BERTOLDI. Territoriale secondo me va benissimo.

  ELIO LANNUTTI. Va bene.

  FRANCESCO CASTIELLO. Ma siccome è stato già detto «Banca territoriale», eviterei per non ripetersi. Praticamente sono banche di supporto alle economie locali, da qui il gergo «localismo bancario» o «banche localistiche».

  ANDREA DE BERTOLDI. Allora, usiamo l'espressione «locale», l'importante è che la sostanza rimanga quella.

  PRESIDENTE. Prego collega D'Ettore.

Pag. 8

  FELICE MAURIZIO D'ETTORE. «Localistico», al di là del richiamo al linguaggio bancario, non è del tutto tecnico perché in nessuna norma di legge c'è scritto. Siccome si fa riferimento alle aree periferiche e poi giustamente alla territorialità ma soprattutto alla fine di questo paragrafo si fa riferimento alla funzione sociale e quindi al ruolo che hanno con la mutualità le banche cooperative, con riguardo all'applicazione di quella norma costituzionale che è riferita non al localismo nel senso del servizio e basta, ma alla territorialità, con riguardo a un ordinamento più ampio che non può essere meramente localistico. Sono due questioni diverse: uno è l'approccio localistico, l'altro è, per l'ordinamento e per le norme costituzionali e per ciò che la Corte ha più volte detto anche sulle banche cooperative, la funzione sociale rispetto al servizio al territorio, che è una cosa diversa, cioè è la funzione primaria sociale che svolge. Tanto è vero che qui nella relazione viene detto. E anche il riferimento all'autonomia decisionale ad esso funzionale: l'autonomia decisionale è sempre funzionale all'esercizio dell'attività, sia sul territorio che nel quadro delle capogruppo, quindi certo che è funzionale a quell'attività; allora bisogna precisare che l'autonomia decisionale funziona con riguardo a un rapporto interno, non all'autonomia di per sé riconosciuta nel momento in cui opera quella banca. Quindi non è autonomia decisionale funzionale, è in rapporto con la capogruppo. Perché altrimenti sembra quasi che noi vogliamo dire che in mancanza di una norma in materia, in prospettiva de iure condendo vogliamo costruire l'autonomia decisionale funzionale.

  FRANCESCO CASTIELLO. No, funzionale è strumentale al ruolo localistico ed è in direzione della capogruppo.

  FELICE MAURIZIO D'ETTORE. Detta come autonomia decisionale ad esso funzionale deve essere con riguardo alla capogruppo e con riguardo all'attività locale. Quindi funzionale come in funzione dei rapporti, se no sembra che l'autonomia decisionale sia propria.

  FRANCESCO CASTIELLO. Ma l'abbiamo già detto! È stato già acquisito. Basta aggiungere «nei rapporti con la capogruppo».

  FELICE MAURIZIO D'ETTORE. Direi «in funzione dei rapporti», perché se si mette «ad essa funzionale» sembra che l'autonomia decisionale sia propria, perché se è autonomia decisionale funzionale, mi permetto, è una cosa nuova.

  FRANCESCO CASTIELLO. Ma funzionale significa strumentale al ruolo localistico.

  FELICE MAURIZIO D'ETTORE. Sì, ma «ad esso funzionale» si può anche intendere come autonomia decisionale propria di quella, che non c'è, non esiste nell'ordinamento.

  FRANCESCO CASTIELLO. Funzionale è come strumentale, allora scriviamo strumentale.

  FELICE MAURIZIO D'ETTORE. Mettetela come volete. Dopodiché, non localistico perché non può essere localistico avendo già chiarito le aree periferiche proprio nell'inciso precedente: «in particolar modo nelle aree periferiche», è già delimitato l'ambito per cui deve essere garantito il ruolo anche locale, perché non è solo locale, ci vuole un «anche».

  FRANCESCO CASTIELLO. Ma perché «anche locale»? Sembra un'aggiunta marginale. Questo è il ruolo centrale, il ruolo localistico, lo dicono tutte le relazioni da Donato Menichella a oggi dei Governatori della Banca d'Italia. Non l'ho inventato io, è categoria acquisita nella letteratura della Banca d'Italia e si parla di biodiversità, la biodiversità delle BCC è basata e si incarna proprio nel loro ruolo localistico. Poi se vogliamo creare delle altre categorie, non lo so, io mi attengo al classico. Invece è sommamente apprezzabile la specificazione «nei confronti di», «nei confronti della capogruppo» perché altrimenti rimaniamo nel generico. «Locale» è un fatto di geografia formale, «localistico» è un fatto Pag. 9funzionale. Sono Banche al servizio delle economie locali.

  PRESIDENTE. Io trovo che la l'accezione in italiano, «localistico», è un po' svilente perché quando si dice «il localismo» è un po' come dire il campanilismo, richiama ad una questione di campanile che non è il concetto che noi vogliamo esprimere. Quindi direi di farlo più raffinato, parlerei di vocazione territoriale.

  ANDREA DE BERTOLDI. Io direi territoriale.

  PRESIDENTE. Va bene. Ringrazio i colleghi intervenuti. Se non ci sono obiezioni avverto che porrò poi in votazione direttamente il testo della proposta di Relazione conclusiva, comprensiva delle due proposte di integrazione.
  Ora passiamo alle dichiarazioni di voto. Collega De Bertoldi, prego.

  ANDREA DE BERTOLDI. Io anticipo subito la dichiarazione di voto che in conseguenza ovviamente del ruolo che ha avuto il mio partito durante questa legislatura, di opposizione, non sarà un voto favorevole, ma di astensione. Tuttavia, voglio sottolinearlo, un'astensione costruttiva e benevola, nel senso che abbiamo apprezzato come Fratelli d'Italia il lavoro svolto da questa Commissione, abbiamo apprezzato l'attività di coordinamento della presidente, quindi su tanti aspetti noi siamo sicuramente a favore. Esplicito in particolare due o tre concetti: riteniamo particolarmente importante il tema della cessione dei crediti, quindi della moneta fiscale che potrebbe rappresentare nella prossima legislatura uno strumento per rispondere alla grave crisi alla quale stiamo andando incontro, e ovviamente apprezzo che sia stato accolto dai colleghi il modesto suggerimento di ridurre l'aliquota della detrazione del 110, per responsabilizzare l'utente, ma anche di parametrare l'entità della detrazione al maggior salto di classe energetica, perché ovviamente chi più è meritevole prenderà di più, chi fa il minimo indispensabile, cioè il passaggio delle due classi, prenderà di meno. Quindi avere un range, che deciderà chi governerà, una percentuale che viene parametrata in base alla crescita, al salto di coefficienti di classe energetica che si potranno conseguire. Su questo tema molto importante noi abbiamo apprezzato il lavoro e anche di aver accolto la nostra richiesta.
  Un altro aspetto che io vorrei sottolineare, anche questo lo condivido pienamente, è quello dell'analisi oggettiva su Cassa depositi e prestiti, cioè rilevare che la cassaforte di Stato sia stata così assente in un momento di difficoltà sull'acquisto dei crediti di imposta, penso a quanto ad esempio Cassa Depositi potrebbe fare nel liberare il cassetto fiscale delle banche. Fino adesso hanno partecipato all'un per cento nella cessione dei crediti. Quindi sottolineare questo nella relazione ritengo sia stata una cosa positiva e che sia di sprone per cercare di coinvolgere maggiormente Cassa depositi e prestiti nello sblocco di questo sistema che, ahimè, è stato veramente bloccato. Nelle motivazioni della nostra astensione, oltre a quelle politiche che ho detto in anticipo, c'è anche qualche piccola critica che forse la Commissione tutta assieme poteva essere più pressante nei confronti del Governo proprio su questi temi, facendo capire che bisognava fare di più da parte di alcune banche – appunto Cdp – e anche magari fare qualcosa di meno da parte del Governo e dell'Agenzia delle Entrate che ha bloccato questi movimenti.
  Concludo: bene l'analisi sul gioco, perché il tema del gioco ci ha fatto capire quanto ci siano imprese in difficoltà perché manca il diritto al conto corrente, un altro tema che secondo me la prossima legislatura dovrà prendere in considerazione urgentemente, perché oggi il conto corrente deve essere un diritto del cittadino, a prescindere dal settore. Il tema delle fondazioni, di maggiore trasparenza per le fondazioni che condivido in pieno e apprezzo e, ovviamente, per concludere, il tema del credito cooperativo che abbiamo anche migliorato ulteriormente tutti assieme con questa norma che vuole ridare un ruolo migliore e maggiore alle nostre banche territoriali, banche popolari e credito cooperativo.Pag. 10 Quindi la mia conclusione è sicuramente di soddisfazione e di positività per il lavoro di tutti e nell'ottica politica che ho spiegato all'inizio noi ci asteniamo, in modo però costruttivo e benevolo per i lavori svolti. Grazie.

  PRESIDENTE. E noi con la stessa costruttività chiediamo che la proposta normativa in materia di FIA Immobiliare ESG per famiglie e imprese venga presa in considerazione dal nuovo Governo, perché è stata oggetto di analisi e approfondimento anche attraverso la costituzione di un apposito gruppo di lavoro. Collega Zanichelli, prego.

  DAVIDE ZANICHELLI. Preciso che personalmente sono subentrato in questa Commissione solo a lavori iniziati, in sostituzione di un collega che ne faceva parte. Ci tenevo a lasciare agli atti nella dichiarazione di voto per la relazione finale alcuni temi che sono stati fondamentali durante i lavori di questa Commissione e che probabilmente lo saranno anche per i futuri lavori del prossimo Parlamento e della prossima Commissione, se il Parlamento deciderà che questa Commissione dovrà sopravvivere. Mi unisco al discorso sul tema dei crediti fiscali, un meccanismo che è stato istituito convintamente con la possibilità e delle opportunità che possono essere strategiche per il nostro Paese e sul quale è giusta anche una particolare attenzione affinché questo meccanismo possa funzionare a dovere, cosa che negli scorsi mesi invece non è stato, probabilmente anche complice un Governo che ha esagerato con l'attenzione su questo sistema. Bene anche l'appunto su certi aspetti innovativi, il tema del decreto attività, ma anche il ruolo che avranno alcune introduzioni come le Central Bank digital currency, di cui si sta iniziando a parlare e quale ruolo avranno nel sistema bancario, ma anche l'abbiamo visto con le dinamiche geopolitiche internazionali i meccanismi legati a Swift e quanto questi possono essere strategici. Forse su questi temi un particolare punto di attenzione sarà necessario.
  Concludo con due aspetti: uno, la relazione che parzialmente ci può essere nell'attenzione sulle Fondazioni, ma in generale, se questa Commissione è nata proprio per le conseguenze della relazione fra sistema bancario e finanziario e sistema dei partiti. Sicuramente questo aspetto dovrà essere tenuto in considerazione se vogliamo contribuire a evitare che quello che è successo nel passato si ripresenti. Infine, seguire anche l'andamento del sistema finanziario che registra una condensazione fra attività bancarie e attività assicurativa, questo percorso che si sta realizzando nei fatti in cui le banche e le assicurazioni sono sempre più soggetti unici – questo ovviamente è un pensiero esclusivamente personale – e quindi cominciare a prendere in considerazione che, a quel punto, non possa essere utile accorpare le funzioni e i ruoli anche dei soggetti di vigilanza come Banca d'Italia e IVASS, che abbiamo visto negli scorsi mesi a volte rimpallarsi le responsabilità, visto che i soggetti che vigilano si stanno condensando fra di loro. Grazie.

  PRESIDENTE. Collega Buratti.

  UMBERTO BURATTI. Presidente, intanto per ringraziare lei, tutta la Commissione e gli Uffici che hanno lavorato su questo testo. È stato frutto del lavoro di questi anni, quindi veramente credo che sia un ottimo lavoro quello che oggi andremo a votare. Non so quante altre Commissioni siano riunite per finire il lavoro ormai a pochi giorni dal termine della legislatura. Credo che questo lavoro avrà un ruolo che, voglio sperare, sarà anche importante se qualcuno di noi, non quelli che usciranno dal Parlamento, ma chi rimarrà magari può raccogliere questo testimone. Sentivo prima il collega De Bertoldi che parlava del suo ruolo in questa legislatura, credo che invece in quella che inizierà dal 13 prossimo lui e il suo partito avranno un ruolo importante, pertanto forse più a lui e agli altri che si troveranno in un ruolo di governo credo questo testo dovrebbe essere un riferimento per attuare quelle osservazioni, quelle indicazioni che il lavoro fatto in questi anni ha fatto emergere. Se così non sarà, rimarrà un bel testo che potremmo mettere in qualche biblioteca di Pag. 11questi uffici, ma io spero, avendo conosciuto il senatore De Bertoldi, che sarà deputato dal 13 in poi, sono anzi certo che, conoscendo la sua professionalità e serietà potrà portarlo avanti e quindi sarà bene per tutti noi, ma soprattutto per il nostro Paese. Grazie.

  PRESIDENTE. Grazie davvero. Zanettin.

  PIERANTONIO ZANETTIN. Grazie Presidente. Anch'io voglio unirmi ai ringraziamenti che sono stati già formulati da alcuni dei colleghi che sono intervenuti per il lavoro svolto, a lei presidente, agli Uffici, al dottor Banchetti, ai militari della Guardia di finanza che tanto professionalmente ci hanno assistito e magari una menzione particolare mi sento anch'io di farla per il dottor Marcelli che ci è stato di grande supporto, credo a tutti indistintamente, e quindi questo va a lode e merito della sua professionalità e del suo lavoro. Per quanto riguarda la dichiarazione di voto, anticipo il voto favorevole del gruppo di Forza Italia sulla Relazione, che è una relazione corposa che tocca tanti temi. Io ne sottolineo uno, che è uno di quelli che ho seguito più degli altri, quello del FIR, avendo anche un collegamento territoriale con tanti dei soggetti danneggiati e che ne hanno usufruito. C'è un tema che rimane sul tappeto che è il fatto che lo stanziamento era di un miliardo e mezzo e che fino ad oggi sono stati erogati 969 milioni. Come abbiamo detto altre volte in questa Commissione è importante che adesso si attui una redistribuzione, perché la legge era ben chiara, il 30 per cento veniva considerato una formula di acconto e quindi essendoci una capienza ampia c'è la possibilità di elevare quella quota di indennizzo, in modo da garantire migliore tutela a tanti soggetti che hanno avuto perdite così consistenti negli anni, per quanto riguarda le banche locali. Non ho altro da aggiungere e quindi confermo il voto favorevole del gruppo di Forza Italia sulla proposta di Relazione.

  PRESIDENTE. Grazie. Collega Lannutti, prego.

  ELIO LANNUTTI. Si poteva fare di più? Forse si poteva fare di più. Purtroppo c'è stata l'interruzione anticipata di quattro-cinque mesi e il fatto che non abbiamo potuto audire Carlo Bertini per me è un vulnus. L'avevamo sempre chiesto sulla storia dei diamanti e quindi si poteva fare di più. Però io dico, ringraziando tutti, gli uffici, i supporti, la Guardia di Finanza, il protocollo che è stato fatto con la Guardia di Finanza, e una menzione speciale al dottor Marcelli (ciò mi costa perché lui viene dalla Consob, sono sempre stato allergico a queste autorità che invece di tutelare il risparmio hanno tutelato altre cose però devo fare una menzione speciale al dottor Marcelli). È stato fatto un lavoro importante anche per quanto riguarda il 110, questa classificazione che è stata fatta sulle banche, sul 110, è una cosa importantissima. Quindi, ripeto, per quanto mi riguarda annuncio il voto favorevole e a chi verrà dopo tanti auguri, a chi governerà, auguri al collega De Bertoldi, siamo stati insieme in Commissione finanze e nel merito non abbiamo mai avuto contrasti perché quando si va nel merito e quando ci si rispetta si trovano sempre le soluzioni. Quindi per me dichiarazione di voto favorevole. Si poteva fare di più? Abbiamo fatto tanto, spero che chi verrà dopo possa prendere il testimone e fare ancora di più. Grazie.

  PRESIDENTE. Grazie a voi. Prima di passare alla votazione volevo dire intanto che ringrazio tutti, non mi piacciono i saluti non mi sono mai piaciuti, bisogna in questi momenti guardare avanti, però è bello anche fare il punto. Intanto onore al merito alla Commissione, mi sento di dire, perché è stato anche riconosciuto in più ambienti il fatto che finalmente ci sia stato un focus sulle banche, su questo argomento di cui spesso purtroppo la politica, anche nelle campagne elettorali, nei punti dei programmi non sembra tenere sufficientemente conto, perché è un argomento che sembra più tecnico ma alla fine è la colonna portante di tutto il sistema economico. Quindi ben venga se una Commissione potrà essere nuovamente costituita, perché anche da parte di coloro che hanno Pag. 12avuto a tutti i livelli contatti con noi è stato riconosciuto il merito assoluto, e questa relazione ne è una prova, che finalmente si è parlato di banche e della loro presenza a 360 gradi all'interno del sistema economico. Quindi non soltanto il discorso degli scandali bancari, della mala gestio ma anche quello che accade nel mondo bancario, le ricadute che delle normative hanno all'interno del nostro mondo bancario, una panoramica diretta, grazie allo sportello virtuale, di quelle che sono le ricadute sulla vita quotidiana dei cittadini, e questo deve essere un ruolo e un faro acceso sul nostro sistema economico e finanziario che deve condurre preventivamente a partecipare a quelli che sono i processi decisionali a tutti i livelli, sia nazionali che europei, rispetto alle normative bancarie. Questo è un punto che non dobbiamo trascurare lo dico proprio alla nuova maggioranza che ha ben chiari quali sono i punti delle peculiarità nazionali all'interno di un contesto europeo, quindi a maggior ragione il collega De Bertoldi avrà l'onere e l'incarico di portare le istanze nazionali in questo importante settore preventivamente nel quadro della normativa europea, perché così si interviene per tempo e non quando le ricadute purtroppo arrivano sui risparmiatori. Questa Commissione su questa cosa ha aperto un varco che bisogna continuare. Quindi quanto più di questa relazione si parlerà, verrà diffusa e verranno manifestati i contenuti in tutte le sedi, ancor di più potremo avere un varco aperto su questo argomento che per noi è di importanza fondamentale, perché comunque il settore bancario italiano è un settore che abbiamo dimostrato che è di tutto rispetto e va preservato. Senatore Castiello, prego.

  FRANCESCO CASTIELLO. Sull'integrazione del collega De Bertoldi vorrei, presidente, che fosse chiara quella che è la mia posizione. Ferma restando la condivisibilità della proposta nel senso della istituzione di questo meccanismo di graduazione con riferimento al livello di efficientamento energetico, rimane però fermo il punto che al livello più alto dei risultati raggiunti rimane la soglia del 110 per cento. Questo traguardo per noi è irrinunciabile, del resto è coerente con la logica intrinseca a questa proposta perché se si vuole premiare incentivandolo il massimo efficientamento energetico è chiaro che io parto da uno scaglione più modesto e arrivo al massimo quando avrò raggiunto il massimo dell'efficientamento energetico, quindi ha anche una funzione incentivante di raggiungere il massimo possibile. La mia posizione credo di averla chiarita quindi rimane irrinunciabile la quota del 110. Chiedo che questo mio intervento resti agli atti.

  PRESIDENTE. D'accordo. Collega Pellegrini, prego.

  MARCO PELLEGRINI. Grazie Presidente, solo per aggiungere che aderisco in toto alle argomentazioni che ha appena illustrato il collega Castiello. La questione dell'aliquota e quindi la ragione anche del successo del superbonus sta proprio nella quantificazione dell'aliquota stessa, cioè è stato un successo perché era il 110 e quindi aveva in sé tutte le caratteristiche anche dal punto di vista finanziario e della cedibilità dei crediti di fare l'operazione. Siccome la scelta che è stata fatta all'epoca si è rivelata felice, a giudizio del Movimento 5 Stelle rivedere queste aliquote non potrà portare che una riduzione del tipo di interventi di efficientamento quindi con un generale detrimento sia della possibilità di arrivare agli obiettivi che ci siamo posti, del 2030 e del 2050, della neutralità climatica, e anche quelli interni che riguardano la ripresa delle nostre imprese, i posti di lavoro e in generale la ripresa economica. Quindi ci tengo che sia messa agli atti l'adesione all'intervento svolto dal collega Castiello.

  PRESIDENTE. D'accordo. Lasciamo agli atti che lei si associa all'intervento del collega Castiello. Ricordo che siamo nella fase conclusiva delle dichiarazioni di voto. Ha chiesto di intervenire il collega D'Ettore, prego.

  FELICE MAURIZIO D'ETTORE. Per motivazioni e ragioni che ho già espresso in altra occasione, tenuto conto del sicuro pregio della Relazione conclusiva che non Pag. 13solo ricostruisce le attività svolte ma dà una serie di indicazioni importanti anche ai lavori del prossimo Parlamento, ma considerate altre questioni sulle quali non mi dilungo, mi astengo sulla relazione conclusiva, visto che alcune delle relazioni individuali che erano state presentate secondo me non sono adeguate. Quindi mi astengo sulla conclusiva. Grazie.

  PRESIDENTE. Nessun altro chiedendo di intervenire, pongo in votazione proposta di relazione conclusiva della Commissione. È approvata.

  (La Commissione approva).

  PRESIDENTE. Avverto che la Presidenza si riserva di procedere al coordinamento formale del testo approvato, che sarà stampato come Doc. XXIII, n. 39.

Comunicazioni della Presidente.

  PRESIDENTE. Comunico che l'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi ha esaminato una richiesta di declassificazione relativa a un atto della Commissione Banche che ha operato nella passata legislatura. Si tratta, in particolare, di un passaggio segretato del resoconto stenografico dell'audizione del Governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, nella seduta del 19 dicembre 2017. Posto che lo stesso Governatore ha comunicato di ritenere che siano venute meno le ragioni che aveva motivato allora la segretazione degli atti in questione, l'Ufficio di Presidenza ha ritenuto di accogliere la richiesta di desecretare l'atto.
  Se non vi sono, quindi, obiezioni, la proposta dell'Ufficio di presidenza si intende approvata.

  (La Commissione approva).

  PRESIDENTE. Comunico che è a disposizione dei commissari l'elenco completo della documentazione pervenuta alla Commissione con relativo regime di pubblicità.

  (La Commissione prende atto).

  PRESIDENTE. Ringrazio tutti davvero per questa bellissima esperienza, vi auguro ogni fortuna e dichiaro conclusa la seduta.

  La seduta termina alle 13.20.

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