CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 27 luglio 2022
839.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
COMUNICATO
Pag. 81

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 27 luglio 2022. — Presidenza della presidente Raffaella PAITA.

  La seduta comincia alle 14.45.

Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti normativi dell'Unione europea – Legge di delegazione europea 2021.
C. 3208-B Governo, approvato dalla Camera e modificato dal Senato.
(Relazione alla XIV Commissione).
(Esame e conclusione – Relazione favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

  Raffaella PAITA, presidente, avverte che, trattandosi di un disegno di legge già approvato dalla Camera e modificato dal Senato, saranno oggetto di esame solo le parti modificate dal Senato stesso.

  Vincenza BRUNO BOSSIO (PD), relatrice, dichiara che riferirà, per le parti di competenza della Commissione, sulle modifiche approvate in Senato nel corso dell'esame della legge di delegazione europea 2021 (A.C. 3208-B).
  A seguito dell'esame del Senato, il disegno di legge di delegazione europea 2021 Pag. 82consta ora di 21 articoli, che recano disposizioni di delega riguardanti il recepimento di 14 direttive europee inserite nell'allegato A.
  L'unica modifica apportata in Senato e che investe la competenza della Commissione è l'inserimento, nell'Allegato A, della direttiva n. 1187 del 2021 sulla razionalizzazione delle misure per promuovere la realizzazione della rete transeuropea dei trasporti (TEN-T).
  Più nel dettaglio, la direttiva (UE) 2021/1187 è finalizzata a velocizzare il completamento della rete transeuropea dei trasporti (TEN-T), semplificando e armonizzando le procedure di rilascio delle autorizzazioni per l'attuazione di determinati progetti (norme «smart TEN-T»).
  Essa deriva dalla proposta della Commissione europea di cui al documento COM(2018) 277. Si segnala, in proposito, che la proposta originaria della Commissione aveva la forma di proposta di regolamento, mentre i co-legislatori hanno ritenuto opportuno procedere all'approvazione nella forma di una direttiva. Il comunicato stampa del Consiglio dell'Unione europea specifica che tale modifica è stata adottata per garantire agli Stati membri «la flessibilità necessaria per sfruttare le rispettive procedure in vigore per il rilascio delle autorizzazioni».
  Il testo della direttiva in esame chiarisce, in particolare, le procedure che i promotori dei progetti devono seguire per quanto concerne il rilascio delle autorizzazioni e gli appalti pubblici per i progetti transfrontalieri. Tali procedure sono destinate ad applicarsi ai progetti che rientrano nelle sezioni della rete centrale TEN-T individuate in via preliminare, elencati nell'Allegato alla direttiva (articolo 1, par. 1, lettera a), e agli altri progetti sui corridoi della rete centrale il cui costo totale supera i 300 milioni di euro (articolo 1, par. 1, lettera b).
  L'Allegato della direttiva contiene l'elenco indicativo dei collegamenti transfrontalieri e dei collegamenti mancanti dei corridoi della rete centrale individuati in via preliminare. Tra questi si segnalano, in quanto di interesse per l'Italia, i collegamenti transfrontalieri: a) Venezia – Trieste – Divaca – Ljubljana (corridoio Baltico-Adriatico, ferrovia); b) Lyon – Torino (galleria di base e vie di accesso, corridoio Mediterraneo, ferrovia); c) Nice – Ventimiglia e Venezia – Trieste – Divaca – Ljubljana (corridoio Mediterraneo, ferrovia); d) Milano/Novara – frontiera svizzera (corridoio Reno-Alpi, ferrovia).
  Vengono indicati, altresì, i seguenti collegamenti mancanti: a) la via navigabile interna Milano – Cremona – Mantova – Porto Levante/Venezia-Ravenna/Trieste (corridoio Mediterraneo); b) la ferrovia Genova – Tortona/Novi ligure (corridoio Reno – Alpi).
  Sono esplicitamente esclusi i progetti riguardanti esclusivamente le applicazioni telematiche, le nuove tecnologie e le innovazioni, in virtù del fatto che la loro realizzazione non è limitata alla sola rete centrale (articolo 1, par. 1). Resta comunque nella facoltà degli Stati membri di applicare la direttiva a questi e ad altri progetti, sulle reti sia centrale che globale, come parte di un approccio più ampio e armonizzato ai progetti nel settore delle infrastrutture di trasporto (articolo 1, c. 2).
  L'articolo 3 specifica che i progetti contemplati dalla direttiva saranno trattati in via prioritaria dalle autorità degli Stati membri nei casi in cui tale possibilità sia prevista nei rispettivi quadri giuridici nazionali. Tale trattazione prioritaria non si applica però agli organi giurisdizionali e non pregiudica le decisioni in materia di bilancio.
  Per rendere le procedure più efficienti e trasparenti, gli Stati membri sono chiamati a designare, entro il 10 agosto 2023, una o più autorità nazionali, punto di contatto principale al livello amministrativo per il promotore di ciascun progetto. Quest'ultima può, tra l'altro, essere delegata all'adozione della decisione di autorizzazione e stabilire termini indicativi per le fasi intermedie della procedura (articolo 4).
  Vengono disciplinati in particolare: 1) la durata della procedura di concessione delle autorizzazioni, che non può essere superiore a quattro anni dall'inizio della procedura. In casi debitamente giustificati, tale Pag. 83termine può essere prorogato due volte per una durata stabilita caso per caso, debitamente giustificata e limitata allo scopo di completare la procedura di rilascio delle autorizzazioni e di rilasciare l'autorizzazione (articolo 5); 2) la procedura di concessione delle autorizzazioni, che prevede tra l'altro: la notifica del progetto all'autorità designata da parte del promotore; il rilascio di informazioni generali che fungano da orientamenti per le notifiche, contenenti informazioni su autorizzazioni, decisioni e pareri necessari per l'attuazione del progetto; la possibilità che gli Stati membri incarichino l'Autorità designata di stabilire, su richiesta del promotore, una descrizione dettagliata della domanda che contenga, tra l'altro, le singole fasi della procedura, il livello di dettaglio delle informazioni da trasmettere nel corso della procedura e i recapiti delle autorità e parti interessate; l'eventuale rifiuto della notifica entro quattro mesi, da parte dell'Autorità designata, mediante decisione motivata (articolo 6); 3) il coordinamento delle procedure transfrontaliere di concessione delle autorizzazioni (articolo 7), che può implicare la cooperazione tra le autorità designate degli Stati membri e, per i progetti transfrontalieri, la possibile istituzione di un'Autorità comune; 4) gli appalti pubblici. Qualora le procedure di appalto siano indette da un organismo comune nell'ambito di un progetto transfrontaliero, gli Stati membri sono chiamati ad adottare le misure necessarie affinché sia applicato il diritto nazionale di uno Stato membro. Lo stesso accade in caso di appalto pubblico indetto da una controllata di un organismo comune (articolo 8).
  L'articolo 9 contiene disposizioni transitorie in virtù delle quali: a) la direttiva non si applica ai progetti le cui procedure di concessione delle autorizzazioni siano state avviate prima del 10 agosto 2023; b) le norme relative agli appalti pubblici si applicano solo qualora l'avviso di indizione di gara sia stato inviato (o, in mancanza, la procedura di appalto sia stata avviata) dopo il 10 agosto 2023; c) le norme relative agli appalti non si applicano agli organismi comuni istituiti prima del 9 agosto 2021.
  Ricorda ancora che il termine per il recepimento della direttiva (articolo 11) è fissato al 10 agosto 2023.

  Raffaella PAITA, presidente, avverte che non sono stati presentati emendamenti.

  Vincenza BRUNO BOSSIO (PD), relatrice, presenta una proposta di relazione favorevole sul disegno di legge di delegazione europea 2021 (vedi allegato 1).

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di relazione favorevole della relatrice sul disegno di legge di delegazione europea (vedi allegato 1), nominando la deputata Vincenza Bruno Bossio relatrice presso la XIV Commissione.

Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2021.
C. 3675 Governo.
Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato per l'anno finanziario 2022.
C. 3676 Governo.
Tabella n. 2: Stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno finanziario 2022 (Limitatamente alle parti di competenza).
Tabella n. 3: Stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico per l'anno finanziario 2022 (Limitatamente alle parti di competenza).
Tabella n. 10: Stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili per l'anno finanziario 2022 (Limitatamente alle parti di competenza).
(Relazioni alla V Commissione).
(Esame congiunto e conclusione – Relazioni favorevoli).

  La Commissione inizia l'esame congiunto dei provvedimenti in titolo.

  Raffaella PAITA (IV), presidente e relatrice, dichiara che riferirà per le parti di competenza della Commissione sui disegni Pag. 84di legge che recano il rendiconto dello Stato per il 2021 e l'assestamento, trasmessi lo scorso 11 luglio 2022 (atti Camera 3675 e 3676).
  Solo per riepilogo e in via di sintesi, ricorda che il rendiconto è un atto dovuto ai sensi dell'art. 81 della Costituzione e contiene il consuntivo sulle spese autorizzate nella legge di bilancio per il 2021, approvata nel 2020; mentre l'assestamento – pure atto doveroso strettamente legato al primo – è un bilancio preventivo per il 2022, ad anno in corso, che «assesta» le previsioni fatte lo scorso dicembre 2021 su questo anno, mentre il 2021 non era ancora terminato. L'assestamento tiene conto anche dei provvedimenti intervenuti nel frattempo che abbiano comportato spese.
  I documenti attengono essenzialmente a missioni e programmi che fanno capo al MIMS, in particolare le Missioni 13 e 7 (Tabella 10), cui vanno aggiunte alcune missioni e programmi in capo al MEF (programma 13.8, Sostegno allo sviluppo del trasporto, riferito principalmente al settore ferroviario, nonché il programma 15.3, Servizi postali, Tabella 2) ed al MiSE (Missione 15, Comunicazioni, nonché il programma 17.18, Innovazione tecnologica e ricerca per lo sviluppo delle comunicazioni, Tabella 3).
  Afferma che non si addentrerà nel dettaglio di questi missioni e programmi, per i quali rinvia al dossier predisposto dal Servizio Studi. Accenna solo che la missione 13, Diritto alla mobilità e sviluppo dei sistemi di trasporto, rappresenta circa il 75 per cento delle spese complessive del Ministero nel 2021. Vi si deve aggiungere la missione 7, Ordine pubblico e sicurezza, per il programma 7.7, Sicurezza e controllo nei mari, nei porti e sulle coste, affidato alle Capitanerie di porto-Guardia Costiera.
  Il complesso delle spese finali del MIMS che risultano a consuntivo dal Rendiconto 2021 è di circa 18 miliardi di euro, pari all'1,7 per cento circa delle spese finali del bilancio dello Stato. All'interno di tale spesa complessiva, la spesa relativa alle sole missioni di interesse della Commissione ammonta per il 2021 a circa 12.911,4 milioni di euro, in aumento rispetto al Rendiconto 2020 (10.775 milioni di euro).
  In definitiva, la maggior parte della spesa di competenza del 2021 del Ministero è comunque relativa alla Missione 13, Diritto alla mobilità e sviluppo dei sistemi di trasporto, che rappresenta nel suo complesso circa il 66 per cento degli stanziamenti definitivi di competenza del MIMS, con una spesa di più di 12 miliardi di euro.
  In proposito, la Corte dei conti evidenzia che: il Programma 13.6, Sviluppo e sicurezza della mobilità locale, rappresenta la voce di spesa maggiore della Missione 13, pari a circa 8.581 milioni di euro nel 2021; in esso è compreso il Fondo nazionale per il concorso finanziario dello Stato agli oneri del trasporto pubblico locale (c.d. Fondo TPL) i cui stanziamenti ammontano stabilmente a circa 4,9 miliardi di euro annui, e risulta che è proprio il programma di spesa relativo al TPL che rileva le maggiori risorse stanziate a fine esercizio, pari a circa 8,6 miliardi di euro rispetto ai 7,1 miliardi del 2020.
  Il programma 13.5, Sistemi ferroviari, sviluppo e sicurezza del trasporto ferroviario, reca una spesa a consuntivo 2021 di 575,9 milioni di euro, con una forte diminuzione di circa 942 milioni rispetto alle previsioni finali di bilancio 2021(1,2 miliardi).
  Per il settore aereo, sul programma 13.4, la spesa 2021 ammonta a 1.013,2 milioni di euro, in forte aumento rispetto ai 185,1 milioni del 2020. La variazione in aumento è legata prevalentemente al capitolo relativo alla compensazione dei danni subiti dal settore per gli effetti legati alla pandemia, per circa 400 milioni (nel 2020 le risorse stanziate per tali finalità erano 130 milioni), in aggiunta alle risorse già stanziate sul medesimo capitolo dalla legge di bilancio per 500 milioni.
  Nel programma 13.2, Autotrasporto e intermodalità, che è incentrato sull'attività di erogazione di contributi al settore dell'autotrasporto, la spesa 2021 ammonta a 464,3 milioni di euro, in diminuzione rispetto al 2020 (544 milioni).
  In relazione al programma 13.9, Sviluppo e sicurezza della navigazione e del Pag. 85trasporto marittimo e per le vie d'acqua interne, le risorse a consuntivo 2021 sono pari a 1.117,8 milioni di euro, con un forte aumento rispetto ai circa 675 milioni del 2020, erogate, in gran parte, a favore delle Autorità di sistema portuale.
  Infine, il Programma 7.7, Sicurezza e controllo nei mari, nei porti e sulle coste, reca una spesa a consuntivo 2021 pari a 879,7 milioni di euro, sostanzialmente in linea con quella degli anni precedenti.
  Ricorda che della Missione 13 fanno parte anche altri rilevanti stanziamenti, che fanno capo allo stato di previsione del MEF: si tratta degli stanziamenti per il programma 13.8, Sostegno allo sviluppo del trasporto, riferito principalmente al settore ferroviario, il quale reca una spesa di competenza a consuntivo per il 2021 di 8.931,1 milioni di euro.
  Per le previsioni assestate rinvia ancora al dossier del Servizio Studi.
  Come accennato, anche nello stato di previsione del MEF (Tabella 2) risultano di interesse della Commissione tre programmi: il programma 13.8, Sostegno allo sviluppo del trasporto, riferito principalmente al settore ferroviario; il programma 15.3, Servizi postali e telefonici, e il programma 15.4, Sostegno al pluralismo dell'informazione, riconducibili alla Missione 15 (Comunicazioni).
  Il programma 13.8 reca principalmente gli stanziamenti in favore del trasporto ferroviario, che rappresentano la quasi totalità della spesa del programma e consistono nell'erogazione di somme a favore di Ferrovie dello Stato S.p.A. per il contratto di programma e di servizio per il trasporto ferroviario.
  Nel Rendiconto 2021 esso reca una spesa a consuntivo di 8.931,1 milioni di euro, in lieve diminuzione rispetto agli 8.931,2 milioni delle previsioni definitive 2021 (8.926,7 milioni di euro). Nell'Assestamento 2022 la previsione di spesa, in termini di competenza, del programma 13.8 è complessivamente di 5.405,4 milioni di euro, con una lieve diminuzione di 93,8 milioni rispetto alle previsioni iniziali di bilancio 2022 (5.499,2 milioni), in dipendenza di atti amministrativi intervenuti, relativi al contratto di servizio per il trasporto ferroviario.
  Ricorda che ulteriori stanziamenti a favore del gruppo Ferrovie dello Stato sono contenuti anche nello stato di previsione del MIMS nell'ambito del Programma 13.5, Sistemi ferroviari, Sviluppo e sicurezza del trasporto ferroviario, per il quale sono previsti in Assestamento 696,6 milioni di euro di finanziamenti.
  Quanto alla Missione 15, Comunicazioni, essa reca uno stanziamento in bilancio di 680,2 milioni di euro, che vengono portati a 733,4 milioni in Assestamento, in dipendenza di una variazione proposta di 53,1 milioni di euro, relativi al programma 15.4, Sostegno al pluralismo dell'informazione. Per tale programma, infatti, il disegno di legge di Assestamento propone un aumento di 53,1 milioni, per arrivare ad uno stanziamento finale di 418,5 milioni di euro. La variazione viene proposta sul capitolo 2193, relativo alle somme da trasferire alla Presidenza del Consiglio dei Ministri per interventi a favore dell'editoria.
  Il programma 15.3 reca, poi, gli stanziamenti relativi ai servizi postali: si tratta principalmente dei trasferimenti correnti a Poste Italiane S.p.a. per lo svolgimento degli obblighi di servizio universale nel settore dei recapiti postali. Nel Rendiconto 2021 esso reca uno stanziamento di bilancio definitivo pari a 315,6 milioni di euro, che nella spesa a consuntivo 2021 rimane invariato. Nel bilancio 2022 il programma reca una previsione di spesa di 314,9 milioni di euro, che non subisce variazioni in Assestamento.
  Da ultimo, ricorda che la Missione 15 comprende anche altri programmi di interesse della Commissione, che si trovano nello stato di previsione del MiSE.
  Complessivamente, la Missione 15, Comunicazioni, relativa al MiSE, reca spese a consuntivo nel Rendiconto 2021 per 546,1 milioni di euro circa, rispetto a previsioni finali di 560,8 milioni.
  Le due principali tematiche affrontate nell'ambito della Missione investono le reti, inclusive delle iniziative dirette allo sviluppo della Banda Larga e Ultralarga, e la gestione delle frequenze; assumono altresì Pag. 86rilievo le attività di sostegno alle comunicazioni e alle informazioni, nell'ambito delle iniziative di incentivazione al pluralismo, all'innovazione digitale e al passaggio al nuovo standard DVB-T2.
  Per quanto riguarda i profili di competenza della Commissione, rilevano gli stanziamenti relativi ai seguenti tre programmi della Missione 15, Comunicazioni: 15.5, Pianificazione, regolamentazione tecnica e valorizzazione dello spettro radio; 15.8, Servizi di Comunicazione elettronica, di Radiodiffusione e Postali, che presenta le maggiori dotazioni finanziarie nell'ambito della Missione 15; 15.9, Attività territoriali in materia di comunicazioni e di vigilanza sui mercati e sui prodotti.
  Sempre nell'ambito del MiSE, dal punto di vista dei profili di interesse della Commissione, va poi considerato il programma 17.18, Ricerca, innovazione, tecnologie e servizi per lo sviluppo delle comunicazioni e della società dell'informazione, facente parte della Missione 17, Ricerca e innovazione.
  Nel disegno di legge di Assestamento 2022, la Missione 15 reca complessivamente uno stanziamento di spesa di 684,1 milioni, in lieve aumento rispetto allo stanziamento della legge di bilancio 2022 (678,8 milioni di euro), con variazione riconducibile per 3 milioni ad atti amministrativi e per 2,2 milioni al disegno di legge di Assestamento.
  Per le parti di interesse della Commissione, gli stanziamenti sono i seguenti: sul Programma 15.5, Pianificazione, regolamentazione tecnica e valorizzazione dello spettro radio, il disegno di legge di Assestamento reca uno stanziamento di 11,5 milioni, con una lievissima variazione in aumento rispetto alla legge di bilancio 2022; sul programma 15.8, Servizi di comunicazione elettronica e di radiodiffusione e postali, si propone una variazione in aumento con l'Assestamento di 1,3 milioni di euro, arrivando ad uno stanziamento 2022 di 616,7 milioni: la variazione è relativa al cap. 3150 per spese per favorire la diffusione della tecnologia 5G; sul Programma 15.9, Attività territoriali in materia di comunicazioni e di vigilanza sui mercati e sui prodotti, lo stanziamento assestato è di 55,8 milioni di euro, con una lieve variazione in aumento di 2,1 milioni di euro in forza di atti amministrativi e di 0,78 milioni proposta con l'Assestamento.
  Per quanto riguarda il programma 17.18, Innovazione tecnologica e ricerca per lo sviluppo delle comunicazioni, facente parte della Missione 17, a fronte di uno stanziamento di bilancio 2022 di 12,5 milioni di euro, si evidenzia una lieve variazione in aumento in dipendenza di atti amministrativi per 0,38 milioni di euro, per arrivare ad uno stanziamento assestato 2022 di 12,9 milioni di euro.
  Nessuno chiedendo di intervenire, avverte che non sono stati presentati emendamenti.
  Presenta quindi una proposta di relazione favorevole sul disegno di legge recante il Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2021 ed una proposta di relazione favorevole sul disegno di legge di assestamento del bilancio dello Stato per l'anno finanziario 2022 (vedi allegato 3).

  La Commissione, con distinte votazioni, approva le proposte della relatrice di riferire favorevolmente sul disegno di legge recante il rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2021, per le parti di propria competenza (vedi allegato 2), e di riferire favorevolmente sul disegno di legge di assestamento del bilancio dello Stato per l'anno finanziario 2022, per le parti di propria competenza (vedi allegato 3), nominando quindi la presidente Paita relatrice presso la V Commissione.

  Raffaella PAITA, presidente, esprime la propria gratitudine ai membri della Commissione per il clima di condivisione che si è sempre registrato nei lavori, che hanno rappresentato per tutti una importante occasione di reciproca collaborazione.

  La seduta termina alle 14.55.