CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 26 luglio 2022
838.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
Pag. 88

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 26 luglio 2022. — Presidenza della presidente Vittoria CASA.

  La seduta comincia alle 12.40.

Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2021.
C. 3675 Governo.
Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato per l'anno finanziario 2022.
C. 3676 Governo.
Tabella n. 2: Stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno finanziario 2022 (limitatamente alle parti di competenza).
Tabella n. 3: Stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico per l'anno finanziario 2022 (limitatamente alle parti di competenza).
Tabella n. 7: Stato di previsione del Ministero dell'istruzione per l'anno finanziario 2022. Pag. 89
Tabella n. 11: Stato di previsione del Ministero dell'università e della ricerca per l'anno finanziario 2022.
Tabella n. 14: Stato di previsione del Ministero della cultura per l'anno finanziario 2022.
(Relazioni alla V Commissione).
(Esame congiunto e conclusione – Relazioni favorevoli).

  La Commissione inizia l'esame congiunto dei provvedimenti in titolo.

  Vittoria CASA, presidente comunica che, ai sensi dell'articolo 119, comma 8, del Regolamento, la Commissione è chiamata ad esaminare congiuntamente il disegno di legge C. 3675, recante il «Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2021» ed il disegno di legge C. 3676 recante «Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato per l'anno finanziario 2022», con particolare riferimento allo stato di previsione dei Ministeri dell'istruzione (tabella n. 7), del Ministero dell'università e della ricerca (tabella n. 11) del Ministero della cultura (tabella n. 14), nonché – limitatamente alle parti di competenza della Commissione – del Ministero dell'economia e delle finanze (tabella n. 2) e del Ministero dello sviluppo economico (tabella n. 3). Per quanto riguarda le modalità di esame, ricorda che dopo l'esame preliminare, poiché i gruppi hanno convenuto di rinunciare al termine per la presentazione di emendamenti, la Commissione procederà all'esame delle relazioni predisposte dalla relatrice con riferimento a ciascun disegno di legge, iniziando dal disegno di legge di approvazione del rendiconto e passando successivamente al disegno di legge di assestamento. L'esame in sede consultiva si conclude con l'approvazione di una relazione per ciascun disegno di legge. Nel caso del disegno di legge di assestamento, l'esame può anche concludersi con l'approvazione di una relazione per ciascuno stato di previsione di competenza della Commissione. Possono essere presentate relazioni di minoranza. Le relazioni approvate, unitamente alle eventuali relazioni di minoranza sono trasmesse alla Commissione Bilancio.
  Segnala che, in ragione dell'organizzazione dei lavori sui provvedimenti definita da parte della Commissione Bilancio, che sta esaminando i provvedimenti in sede referente, l'esame in sede consultiva dovrà concludersi entro il primo pomeriggio di domani. Dà quindi la parola alla relatrice, onorevole Piccoli Nardelli, per la relazione introduttiva sui due disegni di legge.

  Flavia PICCOLI NARDELLI (PD), relatrice, in merito al Rendiconto 2021, riferisce che lo stato di previsione del Ministero dell'istruzione contenuto nella legge di bilancio 2021 recava previsioni iniziali di spesa pari a 50.570,5 milioni in conto competenza e a 51.070,5 milioni in conto cassa, variate, in sede di previsioni definitive, rispettivamente in 53.624,5 milioni in conto competenza e 54.663,4 milioni in conto cassa, con un incremento di 3.054 milioni in termini di competenza e 3.592,9 milioni in termini di cassa, rispetto alle previsioni iniziali.
  L'incidenza percentuale della spesa finale per istruzione sul bilancio dello Stato 2021 è pari al 6,5 per cento, a fronte del 7,5 per cento relativo al rendiconto 2020. Le spese del Ministero riguardano principalmente la parte corrente che, in conto competenza, rappresenta il 97,6 per cento del totale. Si tratta di circa euro 52.381 milioni a fronte di circa 1.243 milioni di euro per spese in conto capitale.
  Più nello specifico, l'87,6 per cento della dotazione complessiva (in conto competenza) di parte corrente riguarda le spese per redditi da lavoro dipendente (pari, in assoluto, a euro 45.909,5 milioni). Osservando l'andamento delle spese in conto competenza, si osserva che, nel precedente esercizio 2020, le previsioni di spesa iniziali dell'allora Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca erano state pari a euro 60.060,8 milioni e quelle definitive si erano attestate a euro 63.176 milioni, con un incremento rispetto alle previsioni iniziali di euro 3.115,2 milioni. Tenuto conto che le previsioni di spesa iniziali, in conto competenza, del neo Ministero dell'università e della ricerca per il 2021, erano pari Pag. 90a euro 12.885,5 milioni, mentre quelle definitive si sono attestate a euro 13.262,5 milioni, con un incremento di euro 380 milioni rispetto alle previsioni iniziali, sommando le previsioni definitive di competenza per il 2021 del MI e del MUR ci si attesta a complessivi euro 66.887 milioni, con un incremento di euro 3.711 milioni (+5,8 per cento) rispetto alle previsioni definitive del 2020 riferite al soppresso MIUR.
  Passando all'analisi delle due missioni del MI (Istruzione scolastica e Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche), si riscontra che la missione «Istruzione scolastica», a fronte di una previsione iniziale di competenza di euro 50.423,6 milioni, vede attestarsi la sua previsione definitiva a euro 53.469,2 milioni, costituendo il 99,7 per cento delle spese del Ministero. La missione «Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche», a di una previsione iniziale di competenza di euro 146,8 milioni, presenta una previsione definiva di competenza di euro 155,3 milioni, pari allo 0,3 per cento delle spese del Ministero.
  La consistenza dei residui alla fine dell'esercizio 2021 è pari a euro 3.794,6 milioni (rispetto ai 4.293 milioni del 2020 del soppresso MIUR).
  Lo stato di previsione del Ministero dell'università e della ricerca di cui alla legge di bilancio 2021 recava previsioni iniziali di spesa pari a euro 12.882,5 milioni in conto competenza e a euro 12.982,5 milioni in conto cassa, variate, rispettivamente, in sede di previsioni definitive di spesa nel conto consuntivo, in euro 13.262.5 milioni in conto competenza e in euro 13.416,4 milioni in conto cassa. L'incidenza percentuale della spesa finale del Ministero dell'università e della ricerca sul bilancio dello Stato 2021 è pari all'1,6 per cento. Le spese del MUR riguardano principalmente la parte corrente (73,8 per cento in conto competenza). Si tratta, in termini di competenza, di euro 9.784,2 milioni di spese correnti ed euro 3.467,5 milioni di spese in conto capitale. La consistenza dei residui, alla fine dell'esercizio 2021, è pari a euro 2.361,2 milioni.
  Nello stato di previsione del Ministero dell'università e della ricerca sono presenti 3 missioni: 1) la missione «Ricerca e innovazione» – che, a fronte di una previsione iniziale di competenza di euro 3.041,4 milioni, vede attestarsi la sua previsione definitiva a euro 3.193,8 milioni, costituendo il 24,1 per cento delle spese del Ministero. La missione «Istruzione universitaria e formazione post-universitaria», che, a fronte di una previsione iniziale di competenza di euro 9.767,1 milioni, vede attestarsi la sua previsione definitiva a euro 10.020,6 milioni, costituendo il 75,5 per cento delle spese del Ministero. 3) La missione «Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche» – che, a fronte di una previsione iniziale di competenza di euro 74 milioni, presenta una previsione definitiva di competenza di euro 48,1 milioni, rappresentando il restante 0,4 per cento delle spese del dicastero. La consistenza dei residui, alla fine dell'esercizio 2021, è pari a euro 2.361,2 milioni (rispetto ai euro 4.293 milioni del 2020 del soppresso MIUR).
  Lo stato di previsione del Ministero della cultura contenuto nella legge di bilancio 2021 recava previsioni iniziali di spesa pari a euro 3.170,9 milioni in conto competenza e a euro 3.308,9 milioni in conto cassa, variate, rispettivamente, in sede di previsioni definitive di spesa del conto consuntivo, in euro 4.060,9 milioni in conto competenza e in euro 5.107,2 milioni in conto cassa. L'incidenza percentuale della spesa finale del Ministero della cultura sul bilancio dello Stato, nel rendiconto 2021, è pari allo 0,5 per cento, rimanendo invariata rispetto al rendiconto 2020.
  Le spese del Ministero della cultura riguardano principalmente la parte corrente (il 60,4 per cento in conto competenza). In particolare, le spese definitive del 2021 risultano pari, in termini di competenza, a euro 2.451,3 milioni per la parte corrente e a 1.576,3 milioni in conto capitale.
  Nello stato di previsione del Ministero della cultura sono presenti 4 missioni: «Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali e paesaggistici»; «Ricerca e innovazione»; «Turismo»; «Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche ».Pag. 91 Ricordo che nel corso del 2021, con il decreto-legge n. 22 del 2021 è stata effettuata, tra l'altro, la riorganizzazione del dicastero e sono state soppresse le attribuzioni da esso svolte in materia di turismo per essere trasferite al neo-istituito «Ministero del turismo» con le risorse umane, strumentali e finanziarie. Si riscontra che la missione «Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali e paesaggistici», a fronte di una previsione iniziale di competenza di euro 2.680,1 milioni, vede attestarsi la previsione definitiva a euro 3.802,4 milioni (pari al 93,6 per cento delle spese del Ministero); la missione «Ricerca e innovazione», a fronte di una previsione iniziale di euro 109,1 milioni, vede attestarsi la sua previsione definitiva in euro 122,2 milioni; la missione «Turismo», a fronte di una previsione iniziale di euro 1.433 milioni, presenta risorse in conto competenza pari a 11,7 milioni; la missione «Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche», a fronte di una previsione iniziale di competenza di euro 223,7 milioni, presenta una previsione definitiva di euro 124,6 milioni.
  La consistenza dei residui alla fine dell'esercizio 2021 è pari a euro 2.41 milioni (rispetto ai 2.754,8 milioni del 2020).
  Per quanto riguarda gli altri stanziamenti di interesse della Commissione, appostati in stati di previsione diversi da quelli dei due principali ministeri di riferimento (e precisamente in quelli del Ministero dell'economia e delle finanze e del Ministero dello sviluppo economico), ricordo che, nell'ambito del programma «Sostegno al pluralismo dell'informazione», gli stanziamenti iniziali dei capitoli relativi alle somme per interventi a favore dell'editoria, alle somme da corrispondere alle concessionarie dei servizi di telecomunicazioni per rimborsi delle agevolazioni tariffarie per le imprese editrici e alle somme destinate all'accordo di collaborazione in materia radiotelevisiva stipulato con la repubblica di San Marino erano pari a euro 321 milioni in conto competenza e a euro 339 milioni in conto cassa. A consuntivo si registrano, per il 2021, spese per 212,6 milioni in termini di competenza (con un decremento di 108,4 milioni rispetto alle previsioni iniziali) e per 364 milioni in termini di cassa (con un aumento di 25 milioni rispetto alle previsioni iniziali).
  Nell'ambito del programma «Ricerca di base e applicata», gli stanziamenti iniziali dei capitoli relativi alle risorse da assegnare per la valorizzazione dell'Istituto italiano di tecnologia, per la realizzazione del progetto «Human Technopole», per il Centro per l'innovazione e il trasferimento tecnologico nel campo delle scienze della vita, per la Fondazione Ri.Med e per l'Agenzia spaziale europea e la realizzazione di programmi spaziali nazionali e in cooperazione internazionale, erano pari, complessivamente, sia in conto competenza che in conto cassa, a euro 205,7 milioni. A consuntivo si registrano, per il 2020, spese per 783,1 milioni.
  Per quanto riguarda il programma «Attività ricreative e sport», il totale degli stanziamenti iniziali nel 2021 era pari a 764,4 milioni in conto competenza e a 781,8 milioni in conto cassa. A consuntivo si registrano, per il 2021, spese definitive per 1.956,5 milioni in termini di competenza (con un incremento di 1.192,1 milioni rispetto alle previsioni iniziali) e per euro 2.417 milioni in termini di cassa (con un incremento di 1.635,2 milioni rispetto alle previsioni iniziali).
  Nell'ambito del programma «Servizi di comunicazione elettronica, di radiodiffusione e postali», sui capitoli di interesse della Commissione erano allocate complessivamente risorse per euro 329,3 milioni in conto competenza e per euro 330,8 milioni in conto cassa. I capitoli in questione sono quelli che recano stanziamenti per il servizio di trasmissione radiofonica delle sedute parlamentari, per i contributi alle emittenti radiofoniche e televisive in ambito locale, per il sostegno all'emittenza radiofonica e televisiva in ambito locale, per l'attuazione dell'accordo con la Santa Sede in materia di radiodiffusione televisiva e sonora, e per il Fondo «Antonio Megalizzi» per la trasmissione radiofonica universitaria e somme a copertura degli oneri per il contratto di servizio per lo sviluppo della programmazione digitale.Pag. 92
  A consuntivo per il complesso di capitoli in questione si registrano, per il 2021, spese definitive per euro 500,4 milioni in conto competenza (con un incremento di euro 171,1 milioni rispetto alle previsioni iniziali) e per euro 748 milioni in conto cassa (con un incremento di 417,2 milioni rispetto alle previsioni iniziali).
  Passando al disegno di legge di assestamento 2022, ricorda che il provvedimento di assestamento tiene conto degli effetti finanziari di provvedimenti legislativi emanati dopo la legge di bilancio 2022.
  Lo stato di previsione del Ministero dell'istruzione per l'esercizio 2022, approvato con la legge di bilancio n. 234 del 2021, recava previsioni iniziali di spesa pari a 51.035,2 milioni in conto competenza (di cui, 49.561,2 milioni di parte corrente e 1.474 milioni in conto capitale e a euro 51.369,6 milioni in conto cassa (di cui, 49.585 milioni di parte corrente e 1.784,6 milioni in conto capitale), suddivisi tra le seguenti due missioni: Istruzione scolastica (euro 50.916,4 in termini di competenza ed euro 51.250,8 in termini di cassa) e Servizi istituzionali e generali della P.A. euro 118,8 milioni in termini sia di competenza, sia di cassa).
  La consistenza dei residui presunti al 1° gennaio 2022, quale risultante dal progetto di bilancio presentato al Parlamento, era pari a 2.123,3 milioni (di cui 634 milioni per la parte corrente e 1.489,3 milioni per spese in conto capitale).
  Le previsioni iniziali sono state in parte già modificate, nel periodo gennaio-maggio 2022, in forza di atti amministrativi o di norme di legge. In particolare, si è registrato un aumento delle dotazioni sia di competenza che di cassa per 1.318,2 milioni, così ripartito: missione «Istruzione scolastica», +1.305,9 milioni; missione Servizi istituzionali e generali delle P.A., + 12,4 milioni.
  Alle variazioni già apportate al bilancio, si aggiungono quelle proposte con il disegno di legge di assestamento in esame che comportano una diminuzione di euro 22,3 milioni nelle previsioni di competenza (interamente riferite alla parte corrente) e un incremento di euro 341 milioni delle autorizzazioni di cassa (interamente riferito a spese di parte corrente). Per quanto riguarda i residui, le variazioni proposte comportano un incremento di 1.681,3 milioni (di cui 888,9 milioni di parte corrente e 792,4 milioni per spese in conto capitale).
  In particolare, le variazioni proposte con il disegno di legge di assestamento registrano per la missione «Istruzione scolastica» una diminuzione in termini di competenza pari a 22,7 milioni e un aumento in termini di cassa pari a 324,4 milioni; la missione «Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche» registra un incremento in termini di competenza pari a 0,5 milioni di euro e, in termini di cassa, pari a 341 milioni di euro. La relazione illustrativa specifica che le variazioni in diminuzione in conto competenza della missione «istruzione scolastica» sono quasi interamente riferite al programma «Istruzione del secondo ciclo».
  Sommando le variazioni già intervenute e quelle proposte con il disegno di legge di assestamento, le previsioni di bilancio per l'esercizio 2022 – articolate per Missioni – risultano assestate come segue: spese correnti, 50.856,6 milioni di competenza e 51.245,4 milioni di cassa; spese in conto capitale, 1.474, 6 in termini di competenza ed euro 1.783,4 milioni in termini di cassa.
  Osserva, con riferimento alle spese correnti, che nell'allegato tecnico per azioni e capitoli riferito alla tabella 7 paiono divergere – rispetto alla nota illustrativa – le cifre concernenti le variazioni in conto competenza e in conto cassa derivanti dal disegno di legge in esame e, di conseguenza, anche i saldi assestati riferiti al Ministero dell'istruzione. La variazione in conto competenza – nell'allegato tecnico – risulta infatti positiva (+127.785.240 euro, anziché –22.214.260 euro, come indicato nella nota illustrativa. Anche la variazione in conto cassa derivante dal disegno di legge di assestamento sembra divergere nell'allegato tecnico (+490.960.269 euro e non +340.960.269 euro, come riportato nella nota illustrativa). Conseguentemente, le previsioni di bilancio 2022, in relazione alla tabella 7, parrebbero assestarsi in maniera differente nell'allegato tecnico rispetto a Pag. 93quanto riportato nella nota illustrativa (euro 52.481.199.565 euro in conto competenza, anziché 52.331.199.565, come indicato nella nota illustrativa, ed euro 53.178.843.076 euro in conto cassa, anziché euro 53.028.843.076 euro, come indicato nella nota).
  Passando al Ministero dell'università e della ricerca, ricordo che lo stato di previsione per l'esercizio 2022, approvato con la legge di bilancio, recava previsioni iniziali di spesa in conto competenza per complessivi 13.637,8 milioni (di cui 9.907,8 milioni di parte corrente, 3.726 milioni di parte capitale e 4 milioni di rimborso del debito pubblico) e in conto cassa per complessivi 13.681,5 milioni (di cui 9.907,8 milioni di parte corrente, 3.744,7 milioni di parte capitale e 29 milioni di rimborso del debito pubblico). Queste le suddivisioni tra le missioni: «Ricerca e innovazione»: 3.273,9 milioni in conto competenza e 3.273,9 milioni in conto cassa; «Istruzione universitaria e formazione post-universitaria»: 10.320 milioni in conto competenza e 10.363,7 milioni in conto cassa; «Servizi istituzionali e generali delle P.A.»: 43,9 milioni sia in conto competenza che in conto cassa.
  La consistenza dei residui presunti al 1° gennaio 2022, quale risultante dal progetto di bilancio presentato al Parlamento, era pari a 1.028,6 milioni (di cui 352,4 milioni per la parte corrente, 620,6 milioni per spese in conto capitale e 55,6 milioni per rimborso passività finanziarie).
  Le variazioni intervenute in forza di atti amministrativi o di norme di legge nel periodo gennaio-maggio 2022 hanno fatto registrare un aumento delle dotazioni, sia di competenza, sia di cassa, per 134 milioni, con la seguente ripartizione: «Ricerca e innovazione», + 30,5 milioni sia in termini di competenza che di cassa; Istruzione universitaria e formazione post-universitaria, +102,9 milioni sia in termini di competenza che di cassa; Servizi istituzionali e generali delle P.A., +0,6 milioni sia in termini di competenza che di cassa.
  A queste variazioni, si aggiungono quelle proposte con il disegno di legge di assestamento, le quali comportano una diminuzione di 1,5 milioni nelle previsioni di competenza (determinata da una diminuzione delle spese in conto capitale per 1,8 milioni e da un aumento della spesa corrente per 0,3 milioni) e un incremento di 68,4 milioni delle autorizzazioni di cassa (determinato da un aumento sia delle spese in conto capitale per euro 68,1 milioni, sia della spesa corrente per 0,3 milioni di euro).
  Per quanto riguarda i residui, le variazioni proposte comportano un incremento di euro 1.333,1 milioni (di cui +462,1 milioni di parte corrente, +874,7 milioni per spese in conto capitale e –3,7 milioni per rimborso del debito pubblico).
  In particolare, le variazioni proposte con il disegno di legge di assestamento comportano, per la missione «Ricerca e innovazione», una diminuzione in termini di competenza di 18,3 milioni e un incremento in termini di cassa di 51,7 milioni; per la missione «Istruzione universitaria e formazione post-universitaria», un incremento in termini sia di competenza che di cassa di 19,5 milioni; per la missione «Servizi istituzionali e generali delle P.A.», un decremento di –2,7 milioni in termini di competenza e di –2,8 milioni, in termini di cassa.
  Sommando le variazioni già intervenute e quelle proposte con il disegno di legge di assestamento, risultano le seguenti previsioni di bilancio (assestate) per l'esercizio 2022: «Ricerca e innovazione»: 3.286,1 milioni in conto competenza e 3.356,1 milioni in conto cassa; «Istruzione universitaria e formazione post-universitaria»: 10.442,3 milioni in conto competenza e 10.486,1 milioni in conto cassa; «Servizi istituzionali e generali delle P.A.»: 41,8 milioni in conto competenza e in conto cassa.
  Per quanto concerne il Ministero della cultura, lo stato di previsione per l'esercizio 2022 recava previsioni iniziali di spesa in conto competenza per complessivi 3.966,7 milioni (di cui 2.121,6 milioni di parte corrente, 1.827,8 milioni di parte capitale e 17,3 milioni di rimborso del debito pubblico) e in conto cassa per complessivi 4.335,9 milioni (di cui 2.346,6 milioni di parte corrente, 1.972 milioni di parte capitale e 17,3 milioni di rimborso del debito pubblico), così suddivise tra le missioni: Pag. 94«Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali e paesaggistici» euro 3.584,5 milioni in conto competenza e 3.953,8 milioni in conto cassa; «Ricerca e innovazione» euro 140 milioni sia in conto competenza che in conto cassa; «Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche» euro 242,2 milioni in conto competenza e 242,1 milioni in conto cassa.
  La consistenza dei residui presunti al 1° gennaio 2022 risultante nel progetto di bilancio presentato al Parlamento era pari a 764,5 milioni (di cui 229,5 milioni per la parte corrente e 535 milioni in conto capitale).
  Le variazioni intervenute in forza di atti amministrativi o di norme di legge nel periodo gennaio-maggio 2022 hanno registrato un incremento di 198,8 milioni delle dotazioni sia di competenza che di cassa.
  Le variazioni proposte dal Governo con il disegno di legge di assestamento comportano, complessivamente, un aumento quasi nullo nelle previsioni di competenza (+ euro 4.725) e un incremento di euro 59,9 milioni delle autorizzazioni di cassa (determinato da un aumento sia delle spese di parte corrente per euro 40,9 milioni sia delle spese in conto capitale per euro 19 milioni).
  Per quanto riguarda i residui, le variazioni proposte comportano un incremento di 1.235,6 milioni (di cui +327,3 milioni di parte corrente e +908,2 milioni per spese in conto capitale), assestandosi a euro 2.000,1 milioni.
  In definitiva, per effetto delle variazioni già intervenute e di quelle proposte con il disegno di legge di assestamento, le previsioni di bilancio per l'esercizio 2022 – articolate per missioni – risultano essere le seguenti: «Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali e paesaggistici», 2.289,7 milioni in conto competenza e 2.578,6 milioni in conto cassa; «Ricerca e innovazione», 1.858,5 milioni in conto competenza e 1.998,6 milioni in conto cassa; «Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche», 17,4 milioni sia in conto competenza che in conto cassa.
  Espone, infine, gli altri stanziamenti di interesse della Commissione cultura, collocati negli stati di previsione della spesa del Ministero dell'economia e delle finanze e del Ministero dello sviluppo economico. Nello stato di previsione del MEF, il programma «Sostegno al pluralismo e all'informazione» presentava stanziamenti iniziali, in termini di competenza, nel 2022, per euro 365,4 milioni; il dato assestato è di euro 418,5 milioni, con una variazione in aumento di euro 53,1 milioni. Per il programma relativo alla «Ricerca di basa e applicata», che presentava stanziamenti iniziali, in termini di competenza, nel 2022, per euro 941,4 milioni, il dato assestato è rimasto invariato. Il programma «Attività ricreative e sport» presentava stanziamenti iniziali di competenza, per il 2022, per euro 675 milioni: le previsioni assestate ammontano a euro 780,3 milioni, con un aumento rispetto alle previsioni iniziali di euro 105,3 milioni.
  Nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico, il programma «Servizi di comunicazione elettronica, di radiodiffusione e postali», presentava stanziamenti iniziali, nel 2022, per euro 614,7 milioni in conto competenza, che sono stati assestati in euro 616,7 milioni, con un aumento di euro 2 milioni.
  Conclude proponendo di riferire in senso favorevole su entrambi i disegni di legge (vedi allegato).

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione, con distinte votazioni, approva la proposta di relazione sul disegno di legge C. 3675 (vedi allegato 1) nonché la proposta di relazione sul disegno di legge C. 3676 (vedi allegato 2) e nomina la deputata Piccoli Nardelli quale relatrice, ai sensi dell'articolo 120, comma 3, del Regolamento, affinché possa partecipare, per riferirvi, alle sedute della Commissione Bilancio.

  La seduta termina alle 12.55.

ATTI DEL GOVERNO

  Martedì 26 luglio 2022. — Presidenza della presidente Vittoria CASA.

  La seduta comincia alle 12.55.

Pag. 95

Schema di ordinanza ministeriale recante disciplina della sessione straordinaria dell'esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione per l'anno scolastico 2021/2022.
Atto n. 399.
(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame dello schema di ordinanza ministeriale all'ordine del giorno.

  Vittoria CASA (IPF), presidente e relatrice, riferisce che la Commissione è chiamata ad esprimere al Governo il parere sullo schema di ordinanza ministeriale concernente la sessione straordinaria dell'esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione per l'anno scolastico 2021/2022.
  Ricorda che l'acquisizione del parere delle Commissioni parlamentari competenti sugli schemi di ordinanza è espressamente previsto dall'articolo 1, comma 956, della legge n. 234 del 2021 (legge di bilancio per il 2022) il quale precisamente stabilisce che «in relazione all'evolversi della situazione epidemiologica e al fine di garantire il corretto svolgimento degli esami di Stato conclusivi del primo e del secondo ciclo di istruzione per l'anno scolastico 2021/2022, con una o più ordinanze del Ministro dell'istruzione, possono – sentite le competenti Commissioni parlamentari – essere adottate specifiche misure per la valutazione degli apprendimenti e per lo svolgimento degli esami di Stato conclusivi del primo e del secondo ciclo di istruzione, anche tra quelle di cui all'articolo 1 del decreto-legge 8 aprile 2020, n. 22, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 giugno 2020, n. 41.».
  Passando al contenuto dell'atto oggi all'esame, fa presente che, come afferma la relazione tecnico-illustrativa, il provvedimento individua le date di svolgimento della prima e della seconda prova scritta e dei colloqui per i candidati che per gravi e documentati motivi non hanno potuto sostenere o concludere l'esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione nei tempi previsti per la sessione ordinaria, secondo le medesime modalità di svolgimento previste per la sessione ordinaria dall'ordinanza ministeriale n. 65 del 14 marzo 2022, recante «Esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione per l'anno scolastico 2021/2022» e, in particolare dell'articolo 26, comma 5, ai sensi del quale il Ministero dell'istruzione, sulla base dei dati forniti dai competenti Uffici scolastici regionali, fissa, con apposito provvedimento, i tempi e le modalità di effettuazione degli esami di Stato in una sessione straordinaria riservata ai candidati che non hanno potuto sostenere o completare le prove nella sessione suppletiva o, comunque, prima del termine di chiusura dei lavori delle commissioni. La relazione afferma inoltre che per la costituzione ed il funzionamento delle Commissioni d'esame si mantengono le medesime previsioni di cui all'ordinanza ministeriale del 14 marzo 2022, n. 66 riguardante «Modalità di costituzione e di nomina delle commissioni dell'esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione per l'anno scolastico 2021/2022». Si tratta delle ordinanze ministeriali – emanate anch'esse ai sensi del citato articolo 1, comma 956, della legge n. 234 del 2021 – sulle quali la Commissione, lo scorso mese di marzo, aveva espresso parere favorevole.
  Nella relazione si dà conto del parere espresso sullo schema di provvedimento dal Consiglio superiore della pubblica istruzione nella seduta plenaria n. 89 dell'11 luglio 2022. Al riguardo si precisa che pur avendo il CSPI suggerito di evitare lo svolgimento della sessione straordinaria nella settimana in cui, con date diversificate per ogni regione, hanno inizio le lezioni dell'anno scolastico 2022/23 e di anticipare o posticipare la data di inizio della sessione, tenendo in debita considerazione sia gli impegni legati all'avvio dell'anno scolastico (esami integrativi e di idoneità, prove degli studenti con sospensione di giudizio, ecc.) sia i calendari dei test di ammissione ai corsi di laurea, si è ritenuto di non accogliere la predetta richiesta, in quanto l'anticipo risulterebbe inopportuno poiché contrarrebbePag. 96 i tempi necessari alle operazioni per la richiesta, l'invio e lo scarico del plico telematico della prima prova scritta, e il posticipo potrebbe creare situazioni di conflitto con i calendari dei test di ammissione ai corsi di laurea.
  Lo schema di ordinanza è costituito da 6 articoli. L'articolo 1 individua le finalità del provvedimento e le definizioni utilizzate nello stesso. L'articolo 2 stabilisce individua le date di svolgimento delle prove scritte e del colloquio che avranno inizio dal 14 settembre 2022. L'articolo 3 specifica la tipologia di candidati ammessi alla sessione straordinaria dell'esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione per l'anno scolastico 2021/2022 di cui all'articolo 26 dell'ordinanza ministeriale n. 65 del 2022, ovvero coloro che, in casi eccezionali e debitamente documentati, non abbiano potuto sostenere le prove scritte o sostenere il colloquio entro il termine previsto dal calendario deliberato dalla commissione nella sessione ordinaria e suppletiva. L'articolo 4 stabilisce la data di insediamento delle commissioni d'esame (12 settembre 2022) nella stessa composizione in cui hanno operato nella sessione ordinaria e fornisce indicazioni per la eventuale sostituzione di membri assenti in analogia con quanto previsto per la sessione ordinaria, per i compensi spettanti ai componenti delle commissioni d'esame. L'articolo 5 stabilisce, limitatamente allo svolgimento del colloquio ed in analogia con quanto previsto per la sessione ordinaria, la possibilità di effettuazione dello stesso in videoconferenza in presenza di particolari e documentate situazioni dei candidati. L'articolo 6 reca le disposizioni finali.
  Formula quindi una proposta di parere favorevole.

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere della presidente e relatrice.

  La seduta termina alle 13.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Martedì 26 luglio 2022.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 13 alle 13.10.