CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 26 luglio 2022
838.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
COMUNICATO
Pag. 34

ATTI DEL GOVERNO

  Martedì 26 luglio 2022. — Presidenza del presidente Gianluca RIZZO. – Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Giorgio Mulè.

  La seduta comincia alle 10.20.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Gianluca RIZZO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori sarà assicurata anche mediante l'impianto audiovisivo a circuito chiuso.

Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 1/2022, relativo all'ammodernamento e rinnovamento di un sistema satellitare per le telecomunicazioni governative denominato SICRAL3.
Atto n. 398.
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto all'ordine del giorno.

  Gianluca RIZZO, presidente e relatore, introduce l'esame dello schema di decreto ricordando che il termine per l'espressione del prescritto parere scade il 21 agosto 2022 e che la Commissione Bilancio dovrà esprimere i propri rilievi sulle conseguenze di carattere finanziario entro il 1° agosto 2022.
  Rileva, quindi, che il SICRAL è il primo sistema satellitare militare italiano di comunicazioniPag. 35 ed è stato realizzato al fine di garantire l'interoperabilità tra le reti dello Stato che richiedono un elevato grado di sicurezza e riservatezza delle informazioni (reti della difesa, della sicurezza pubblica, dell'emergenza civile e della gestione e controllo delle infrastrutture strategiche). Osserva, poi, che il progetto, avviato nel 1995 e affidato al consorzio SITAB, costituito da Alenia Spazio, FiatAvio e Telespazio, prevede un segmento spaziale – costituito dai satelliti SICRAL 1, 1B e 2 – e un segmento terrestre, composto dal Centro di Gestione e Controllo di Vigna di Valle, che opera in funzione del collegamento e dell'integrazione tra un centinaio di terminali terrestri, aerei e navali che compongono la principale rete di telecomunicazioni delle Forze armate. Al riguardo ricorda che nel 2021, essendo arrivato a fine vita operativa il sistema satellitare SICRAL 1B, in seguito all'approvazione da parte delle Commissioni Difesa della Camera e del Senato dello schema di decreto n. SMD 18/2020 (Atto del Governo n. 217) è stato avviato il programma di acquisizione del nuovo satellite per le comunicazioni SICRAL3. Lo schema di decreto allora presentato prevedeva l'avvio del programma nel 2020 e la sua conclusione nel 2025. L'onere complessivo stimato ammontava a 390 milioni di euro, di cui venivano finanziati 199 milioni relativi alla prima fase del programma, volta al consolidamento del design del sistema sulla base delle specifiche fornite nel requisito operativo e delle risultanze degli studi preliminari avviati dall'amministrazione della Difesa.
  Sottolinea, quindi, che la prima fase contrattuale, autorizzata dal citato decreto n. SMD 18/2020, è stata già stipulata per complessivi 159 milioni di euro e la restante parte dello stanziamento originario, pari a 40 milioni di euro, è stata riprogrammata dall'esercizio finanziario 2023 all'esercizio finanziario 2027 e non ha, al momento, generato impegno contabile, mentre lo schema di decreto in esame si riferisce, invece, alla seconda fase, e intende proseguire nel processo di qualifica e produzione del satellite SICRAL 3 nonché al completamento del programma tramite le successive fasi di lancio e messa in orbita, aggiornando l'onere complessivo a seguito della revisione del requisito operativo e delle mutate condizioni economiche. Tale onere è adesso stimato in 590 milioni di euro.
  In particolare, il valore della seconda fase, oggetto del decreto in esame, ammonta a 345 milioni di euro, per il periodo 2021-2026, che verranno finanziati per un importo pari a 320 milioni sui capitoli del settore investimento del bilancio ordinario del Ministero della difesa e per un importo di 25 milioni a valere sullo stato di previsione della spesa del Ministero dello sviluppo economico. Il completamento del programma, relativo alle fasi di lancio e messa in orbita, per il restante valore previsionale complessivo di 46 milioni di euro, sarà, invece, realizzato attraverso successivi provvedimenti finalizzati al completamento delle dotazioni e all'estensione del supporto logistico a tutto il primo decennio di servizio operativo.
  Ciò premesso, osserva che, ferma restando la missione principale che il programma si pone come obiettivo, i requisiti militari che ne definiscono le caratteristiche sono stati modificati rispetto a quanto descritto nel precedente programma n. SMD 18/2020, al fine di soddisfare le nuove esigenze operative della Difesa.
  In particolare, il sistema satellitare dovrà essere in grado di garantire: il rafforzamento dei requisiti di resilienza del payload di comunicazioni; il rafforzamento del requisito di connettività del payload di telecomunicazioni; il rafforzamento dei requisiti per il monitoraggio dello spettro elettromagnetico in banda UHF; l'introduzione di requisiti per la protezione degli assetti nello spazio; l'introduzione della capacità Integrated Waveform presso il segmento terreste del Centro Interforze Gestione e Controllo SICRAL di Vigna di Valle; e l'installazione di nuove antenne per supportare tale capacità.
  Rimane invece immutato quanto riportato nel decreto relativo al programma n. SMD 18/2020 in merito ai profili industriali e alle ricadute economiche ed occupazionali del programma. In particolare, il programmaPag. 36 verrà realizzato dall'industria nazionale senza il ricorso ad iniziative di cooperazione internazionale e le imprese coinvolte saranno principalmente quelle dei settori industriali ad alta tecnologia dell'area aerospaziale, meccanica ed elettronica. Verranno, altresì coinvolte le maggiori industrie del comparto, permettendo all'industria nazionale di mantenersi all'avanguardia nel settore delle comunicazioni satellitari, area che attualmente vede il nostro Paese primeggiare a livello internazionale in diversi settori, con indubbie ricadute anche in termini di esportazione e occupazione.
  Conclude riservandosi di presentare una proposta di parere favorevole.
  Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 10.25.

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 26 luglio 2022. — Presidenza del presidente Gianluca RIZZO. – Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Giorgio Mulè.

  La seduta comincia alle 10.25.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Gianluca RIZZO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori sarà assicurata anche mediante l'impianto audiovisivo a circuito chiuso.

Ratifica ed esecuzione dei Protocolli al Trattato del Nord Atlantico sull'adesione della Repubblica di Finlandia e del Regno di Svezia, fatti a Bruxelles il 5 luglio 2022.
C. 3687 Governo.
(Parere alla III Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Luca FRUSONE (IPF), relatore, riferisce che l'Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico (Nato) è stata costituita nel 1949 allo scopo di assicurare la pace e la sicurezza in Europa e che, a oggi, ne fanno parte 30 Paesi, tra cui l'Italia, entrata sin dall'inizio essendo uno dei 12 paesi fondatori insieme a Belgio, Canada, Danimarca, Francia, Islanda, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito e Stati Uniti. Successivamente si sono uniti Turchia, Grecia, Germania, Spagna, Repubblica Ceca, Polonia, Ungheria, Bulgaria, Estonia, Lituania, Lettonia, Romania, Slovacchia, Slovenia. Nel 2009 sono entrate anche Croazia e Albania, mentre nel 2017 è stata la volta del Montenegro e nel 2020 della Macedonia del nord.
  Ricorda, quindi, che le regole per l'ammissione nell'Alleanza sono sancite dall'articolo 10 del Trattato, fatto a Washington il 4 aprile 1949, e ratificato dall'Italia ai sensi della legge 1° agosto 1949, n. 465, secondo cui «le Parti possono, su accordo unanime, invitare ad accedere al Trattato ogni altro Stato europeo in grado di favorire lo sviluppo dei principi del presente Trattato e di contribuire alla sicurezza della regione del Nord Atlantico. Ogni Stato così invitato può diventare parte del Trattato depositando il proprio strumento d'adesione presso il Governo degli Stati Uniti d'America. Quest'ultimo informerà ciascuna delle parti del deposito di ciascuno strumento di adesione».
  Rileva, poi, che dopo che anche la Turchia, al vertice di Madrid, ha consentito all'accesso da parte di Svezia e Finlandia all'alleanza, lo scorso 5 luglio, a Bruxelles, è avvenuta la firma dei protocolli, dando così inizio al processo di allargamento a 32 membri, che si concluderà con la ratifica da parte dei parlamenti nazionali dei 30 paesi membri.
  Passando all'esame del disegno di legge, composto di tre articoli, osserva che questo reca la ratifica dei Protocolli per l'adesione della Repubblica di Finlandia e del Regno di Svezia al Trattato del Nord Atlantico, fatti a Bruxelles il 5 luglio 2022. In particolare, l'articolo 1 autorizza il Presidente della Repubblica a ratificare i due Protocolli.Pag. 37 L'articolo 2 contiene l'ordine di esecuzione e l'articolo 3 dispone che la legge di autorizzazione alla ratifica entri in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.
  Il testo dei due Protocolli, che ricalca fedelmente la formulazione degli atti equivalenti utilizzati in occasione delle più recenti adesioni all'Alleanza, aperto da un brevissimo preambolo e composto anch'esso di soli 3 articoli, è identico per entrambi i Paesi salvo che per il riferimento allo Stato aderente.
  Nel preambolo le Parti del Trattato di Washington affermano che l'adesione della Finlandia e della Svezia al Trattato accrescerà la sicurezza dell'area euro-atlantica L'articolo 1 stabilisce che, dopo l'entrata in vigore dei rispettivi Protocolli, il Segretario generale dell'Alleanza atlantica, in nome di tutte le Parti, comunicherà ai Governi finlandese e svedese un invito ad aderire al Trattato del Nord Atlantico. Finlandia e Svezia diverranno parte del Trattato stesso al momento del deposito del proprio strumento di adesione presso il Governo degli Stati Uniti d'America. L'articolo 2 disciplina i termini dell'entrata in vigore dei Protocolli medesimi. Ricevute le necessarie notifiche da tutti gli Stati parte del Trattato del Nord Atlantico, il Governo degli Stati Uniti d'America informerà gli stessi della data di avvenuta entrata in vigore dei Protocolli. Infine, l'articolo 3, in coerenza con le disposizioni del Trattato del Nord Atlantico, individua il Governo degli Stati Uniti d'America come depositario dei Protocolli, nelle due versioni in lingua inglese e francese facenti egualmente fede. Copie certificate dei Protocolli verranno trasmesse dal medesimo Governo a tutte le Parti del Trattato del Nord Atlantico.
  Alla luce di quanto evidenziato, si riserva di presentare una proposta di parere favorevole.

  Gianluca RIZZO, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2021.
C. 3675 Governo.
Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato per l'anno finanziario 2022.
C. 3676 Governo.
Stato di previsione del Ministero della difesa per l'anno finanziario 2022.
C. 3676 Governo-Tabella n. 12.
(Relazioni alla V Commissione).
(Esame congiunto e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame congiunto dei provvedimenti.

  Gianluca RIZZO, presidente, avverte che, ai sensi dell'articolo 119, comma 8, del Regolamento, la Commissione è chiamata ad esaminare congiuntamente il disegno di legge recante il «Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2021» ed il disegno di legge recante «Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato per l'anno finanziario 2022», con particolare riferimento allo stato di previsione del Ministero della Difesa (Tabella 12).
  Per quanto riguarda le modalità di esame, ricorda che dopo l'esame preliminare, il relatore presenterà una proposta di relazione, in riferimento a ciascun disegno di legge, iniziando dal disegno di legge di approvazione del rendiconto e passando successivamente al disegno di legge di assestamento.
  In sostituzione, quindi, del relatore onorevole De Menech, impossibilitato a prendere parte ai lavori odierni, osserva che il disegno di legge di rendiconto generale dello Stato, articolato per missioni e programmi, è costituito da due parti: il conto del bilancio, che espone l'entità effettiva delle entrate e delle uscite del bilancio dello Stato rispetto alle previsioni approvate dal Parlamento; e il conto del patrimonio, che espone le variazioni intervenute nella consistenza delle attività e passività che costituiscono il patrimonio dello Stato. Il disegno di legge di assestamento ha, invece, la funzione di consentire a metà esercizio un aggiornamento degli stanziamenti del bilancio, anche sulla scorta della consistenza dei residui attivi e passivi accertataPag. 38 in sede di rendiconto dell'esercizio precedente.
  Segnala, in via generale, che il rendiconto 2021, nel prendere atto dei risultati della gestione del bilancio dello Stato nello scorso anno, evidenzia spese finali pari a 823 miliardi di euro, in diminuzione del 2 per cento rispetto al precedente esercizio 2020. L'assestamento del bilancio, in termini di competenza, mostra invece un aumento dello 0,2 per cento delle spese finali rispetto alle previsioni iniziali della legge di bilancio.
  Ciò premesso, venendo alle parti del disegno di legge di rendiconto che interessano il comparto della Difesa, ricorda che lo stato di previsione del Ministero della difesa (tabella n. 12) contenuto nella legge di bilancio 2021 stimava in circa 24.583 milioni di euro le previsioni iniziali della spesa finale. Le previsioni definitive del rendiconto per il 2021, a seguito dei numerosi provvedimenti emergenziali adottati, risultano aumentate a circa 27.904 milioni di euro, con una variazione in aumento di 3.320,8 milioni di euro. Tale incremento riguarda sia le spese correnti (+ 2.644,4 milioni) che quelle in conto capitale (+ 676,5 milioni). Le spese finali definitive del Ministero della difesa ammontano al 3,2 per cento della spesa finale definitiva del rendiconto dello Stato per il 2021. Sempre con riferimento alle previsioni definitive, osservo poi che la spesa del ministero della difesa è prevalentemente di parte corrente, circa 22.941 milioni di euro, mentre la spesa in conto capitale ammonta a circa 4.962 milioni di euro. Analizzando le spese di competenza definitive delle tre missioni del Ministero della difesa, va innanzitutto segnalato che la missione 5 «Difesa e sicurezza del territorio» è quella che assorbe quasi totalmente il complesso delle spese totali del Ministero stesso (93,6 per cento). Essa, inoltre, è la missione che ha subito anche la variazione di competenza più importante, con un aumento pari a 3,3 miliardi di euro. La missione 18 «Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente» ha registrato una variazione pari a 60,7 milioni di euro, mentre la missione 32 «Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche» aumenta di 1 milione di euro. Sottolineo, inoltre, che tutti i programmi della missione «Difesa e sicurezza del territorio» subiscono una variazione di segno positivo. In particolare, il Programma 5.1 (Approntamento e impiego Carabinieri per la difesa e la sicurezza), riscontra l'incremento più elevato con un incremento di 858,7 milioni di euro. Il Programma 5.6 (Pianificazione generale delle Forze armate e approvvigionamenti militari), ha visto, invece, un incremento pari a 766,3 milioni di euro e il Programma 5.2 (Approntamento e impiego delle forze terrestri) è aumentato di 810,7 milioni di euro. Più contenuti risultano gli aumenti a carico del programma 5.4 (Approntamento e impiego delle forze aeree) pari a 395 milioni di euro e del programma 5.3 (Approntamento e impiego delle forze marittime), pari a 428,4 milioni di euro.
  Analogamente al 2020, anche la spesa del dicastero per il 2021 è stata caratterizzata dall'adozione di importanti misure volte a fronteggiare l'emergenza indotta dalla pandemia da Covid-19. In particolare, per quanto concerne l'impatto dei decreti-legge connessi all'emergenza Covid, la relazione illustrativa al disegno di legge di rendiconto per il 2021 evidenzia che i decreti emergenziali emanati nel 2021 impattano sugli stanziamenti della Difesa per 246 milioni di euro (390 milioni di euro nel 2020), derivanti soprattutto dal decreto-legge n. 41/2021 (cd. Sostegni) e dal decreto-legge n. 73/2021 (cd. Sostegni-bis).
  Ulteriori stanziamenti che hanno interessato la difesa nel 2021 sono presenti nei rendiconti del Ministero dell'Economia e delle finanze (con riguardo al Fondo per le missioni internazionali) e dello Sviluppo economico (con riferimento al programma 5 «Promozione e attuazione di politiche di sviluppo, competitività e innovazione di responsabilità sociale di impresa e movimento cooperativo» della missione 11 «Competitività e sviluppo delle imprese»). Al riguardo ricordo che il Ministero dello sviluppo economico, con il proprio bilancio, sostiene quasi i due terzi dei programmi di approvvigionamento dei sistemi d'arma gestiti dalla Difesa.Pag. 39
  Passando al disegno di legge di assestamento 2022, ricorda che la legge di bilancio 2022-2024 (legge n. 234/2021) ha autorizzato, per lo stato di previsione del Ministero della difesa, spese finali in termini di competenza nel 2022 pari a circa 25.956 milioni di euro, mentre la consistenza dei residui presunti al 1° gennaio 2021 risulta di 1.185,2 milioni di euro, di cui 323,1 per la parte corrente e 862,1 per il conto capitale. Esso interviene sulle previsioni iniziali, sia per l'incidenza di atti amministrativi intervenuti nel periodo gennaio-maggio 2022, che hanno già prodotto i loro effetti sulle poste di bilancio, sia per le variazioni contenute nel disegno di legge in esame. Le variazioni proposte alle previsioni di competenza sono correlate alle effettive esigenze di gestione e tengono conto della situazione della finanza pubblica; l'adeguamento delle autorizzazioni di cassa consegue invece all'accertata consistenza dei residui e alle variazioni proposte per la competenza, nonché alla valutazione delle concrete capacità operative dell'Amministrazione. Le variazioni già introdotte in bilancio, e pertanto non soggette ad approvazione parlamentare, hanno determinato complessivamente un aumento di 1.515,3 milioni di euro delle previsioni di competenza e delle autorizzazioni di cassa. La variazione proposta con il disegno di legge di assestamento 2022 prevede, invece, per lo stato di previsione del ministero della Difesa, un decremento di circa 106,8 milioni di euro per la competenza e 111 milioni di euro per la cassa, dovuta principalmente alla variazione in diminuzione della missione «Difesa e sicurezza del territorio» pari a 108,6 milioni di euro.
  In conclusione, le previsioni per il bilancio 2022 pari a 25.956,1 milioni di euro vengono ad assestarsi in 27.364,6 milioni di euro, per la competenza, con una variazione complessiva in aumento di 1.408,5 milioni. Le previsioni iniziali di cassa, pari a 25.998,3 milioni di euro si assestano in 27.402,6 milioni di euro, e le previsioni iniziali per i residui, pari a 1.185,2 milioni si assestano in 1.134,8 milioni.
  Da ultimo ritiene utile soffermarsi su alcune osservazioni che la Corte dei conti ha formulato, in relazione ai profili di competenza della Difesa, nella sua relazione sul rendiconto generale dello Stato 2021.
  In estrema sintesi, la Corte evidenzia che, dopo una modesta flessione del 2,8 per cento nel 2019 e un incremento di oltre il 10 per cento nell'anno 2020, gli stanziamenti del Ministero della difesa hanno continuato a crescere anche nel 2021 (+7,5 per cento rispetto al 2020). All'interno delle tre missioni, gli stanziamenti della missione 5, Difesa e sicurezza del territorio, aumentano del 6,8 per cento; la missione 18, destinata alle esigenze del comparto forestale dell'Arma dei Carabinieri, è variata in aumento del 3,8 per cento, mentre gli stanziamenti della missione 32, Servizi istituzionali e generali delle Amministrazioni pubbliche, risultano particolarmente altalenanti. Inoltre, con riferimento alla componente personale e alla legge n. 244 del 31 dicembre 2012 per la quale il Ministero, come nei precedenti due anni, ha manifestato interesse per uno slittamento del termine del 2024, la Corte ha sottolineato come la gestione degli esuberi e l'ulteriore riduzione dei volumi dei reclutamenti risulterebbe altamente disfunzionale in considerazione del peculiare sistema di avanzamento e dello sviluppo dei ruoli e produrrebbe, altresì, dei vuoti generazionali.
  La Corte rileva, poi, che il budget assegnato alla Funzione Difesa, considerando anche la componente finanziaria allocata presso il Ministero dello Sviluppo economico, è al di sotto dell'obiettivo della NATO relativo al 2 per cento del rapporto PIL/spesa difesa da conseguire entro il 2024. L'Italia risulta, invece, coerente rispetto all'obiettivo del 20 per cento del rapporto investimenti/spese difesa e si colloca tra il secondo e terzo posto come Paese contributore alle operazioni dell'Alleanza.
  Inoltre, anche nel 2021 si è manifestata la difficoltosa attuazione della legge quadro sulla partecipazione dell'Italia alle missioni internazionali (legge n. 145/2016), che genera problemi nei tempi del finanziamento, con il conseguente necessario utilizzo del fondo scorta e di anticipazioni di tesoreria Pag. 40per far fronte alle esigenze dei teatri operativi.
  In linea con le normative nazionali discendenti dalle direttive comunitarie, nonché con l'orientamento dei Paesi alleati all'interno della NATO, la Corte osserva poi che la Difesa italiana ha proceduto alla redazione di un Piano per la Strategia Energetica della Difesa (c.d. Piano SED), utilizzato per la pianificazione pluriennale nell'ottica di definire la gestione avanzata e innovativa del proprio settore energetico e segnala anche che il Ministero della difesa pur non risultando «Amministrazione centrale titolare di interventi PNRR», risulta comunque soggetto attuatore del subinvestimento 1.6.4 «Digitalizzazione del Ministero della difesa», attraverso il Dipartimento della Trasformazione Digitale.
  Infine, in relazione all'emergenza Covid-19, la Corte ricorda che la Difesa negli anni 2020 e 2021 ha dimostrato, più che in altri periodi storici, la capacità dual use dello strumento militare nell'ambito del compito relativo alla salvaguardia delle pubbliche istituzioni e allo svolgimento di compiti specifici in circostanze di pubblica calamità e in altri particolari casi di straordinaria necessità e urgenza. In particolare, presso il Comando Operativo di vertice Interforze, una Sala Operativa dedicata, composta da personale interforze, dirige e coordina il supporto alle Forze dell'ordine in attività di pubblica sicurezza, le attività di supporto alla Sanità nazionale con l'invio di medici e infermieri militari, l'allestimento di strutture sanitarie campali e la predisposizione di strutture sanitarie militari di accoglienza per i pazienti, i voli sanitari di emergenza e in bio-contenimento e i trasporti di materiale sanitario. Per assicurare, poi, l'esecuzione delle misure per il contenimento della diffusione del virus Covid-19, è stato integrato il contingente dell'Operazione Strade Sicure con ulteriori 753, arrivando a 7.803 unità complessive, prorogando più volte l'impiego di questo contingente aggiuntivo, sino al 31 marzo 2022.
  Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame alla seduta già prevista per domani.

  La seduta termina alle 10.35.