CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 13 luglio 2022
831.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
COMUNICATO
Pag. 77

COMITATO PERMANENTE SUGLI ITALIANI NEL MONDO E LA PROMOZIONE DEL SISTEMA PAESE

AUDIZIONI INFORMALI

  Mercoledì 13 luglio 2022.

Audizione del Direttore Generale del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale per gli italiani all'estero e le politiche migratorie, Luigi Maria Vignali, sugli esiti della sperimentazione del voto elettronico in occasione del rinnovo dei Comites.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 8.35 alle 9.25.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 13.35 alle 13.45.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 13 luglio 2022. — Presidenza del presidente Piero FASSINO. – Interviene il sottosegretario di Stato agli affari esteri e alla cooperazione internazionale, Benedetto Della Vedova.

  La seduta comincia alle 13.45.

DL 73/2022: Misure urgenti in materia di semplificazioni fiscali e di rilascio del nulla osta al lavoro, Pag. 78Tesoreria dello Stato e ulteriori disposizioni finanziarie e sociali.
C. 3653 Governo.
(Parere alle Commissioni riunite V e VI).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

  Alessandro BATTILOCCHIO (FI), relatore, ricorda che la III Commissione è chiamata ad esprimere un parere sulle disposizioni di competenza contenute nel decreto-legge 21 giugno 2022, n. 73, recante Misure urgenti in materia di semplificazioni fiscali e di rilascio del nulla osta al lavoro, Tesoreria dello Stato e ulteriori disposizioni finanziarie e sociali, all'esame delle Commissioni riunite Bilancio e Finanze.
  Fa presente, in via generale, che il provvedimento, composto di 47 articoli e suddiviso in tre titoli, introduce semplificazioni in materia fiscale, in particolare nel rapporto fra Fisco e contribuente e in materia di imposte dirette e indirette.
  Nel dettaglio, si permette la completa dematerializzazione delle scelte di destinazione dell'8, del 5 e del 2 per mille all'atto della presentazione del modello 730; vengono semplificate la procedura relativa alla modifica del domicilio fiscale e quella per l'erogazione dei rimborsi fiscali spettanti agli eredi; il Caf o il professionista non dovranno più conservare i singoli documenti relativi alle spese sanitarie.
  Fa presente inoltre che il decreto-legge introduce semplificazioni normative per la redazione dei bilanci delle micro-imprese e per la gestione degli errori contabili; sono semplificate le modalità di deduzione dal valore della produzione IRAP dell'intero costo relativo al personale dipendente a tempo indeterminato. Viene altresì semplificato il monitoraggio fiscale sulle operazioni di trasferimento di denaro attraverso intermediari bancari e finanziarie e viene esteso al 31 dicembre 2022 il termine per la presentazione della dichiarazione sull'IMU. Per evitare la proroga automatica delle precedenti addizionali comunali Irpef, queste sono allineate e adeguate ai nuovi scaglioni previsti dalla riforma dell'imposta. Sono inoltre estesi al 2022 i correttivi in materia di indici sintetici di affidabilità fiscale, previsti per il 2020 e il 2021 alla luce degli effetti della pandemia sull'economia: ricordo che tali indici, misurando attraverso un metodo statistico-economico dati e informazioni relativi a più periodi d'imposta, forniscono una sintesi di valori tramite la quale sarà possibile verificare la normalità e la coerenza della gestione professionale o aziendale dei contribuenti: il riscontro trasparente della correttezza dei comportamenti fiscali consente quindi di individuare i contribuenti che, risultando «affidabili», hanno accesso a significativi benefici premiali.
  Per quanto riguarda le disposizioni di competenza della Commissione III, segnala innanzitutto l'articolo 12, che amplia i casi di esonero dallo specifico obbligo di comunicazione telematica (cosiddetto «esterometro»): in particolare, la disposizione in esame sostituisce interamente il comma 3-bis del decreto legislativo n. 127 del 2015, esonerando dall'obbligo di trasmissione telematica all'Agenzia delle entrate talune operazioni di cessione di beni e di prestazione di servizi effettuate e ricevute verso e da soggetti non stabiliti nel territorio dello Stato.
  Al riguardo, ricorda che la legge finanziaria 2008 (legge n. 244 del 2007) ha stabilito che la fatturazione nei confronti delle amministrazioni pubbliche debba avvenire esclusivamente in forma elettronica attraverso il Sistema di Interscambio, gestito dall'Agenzia delle entrate. Successivamente, la citata disposizione del decreto legislativo n. 127 del 2015 ha introdotto uno specifico obbligo di comunicazione telematica (esterometro) per la trasmissione dei dati relativi alle operazioni di cessione di beni e di prestazione di servizi delle operazioni transfrontaliere.
  Il nuovo comma 3-bis prevede, pertanto, che i soggetti passivi dell'imposta sul valore aggiunto trasmettono telematicamente all'Agenzia delle entrate i dati relativi alle operazioni di cessione di beni e di prestazione di servizi effettuate e ricevute verso e da soggetti non stabiliti nel territorio dello Stato, salvo quelle per le quali è stata Pag. 79emessa una bolletta doganale, quelle per le quali siano state emesse o ricevute fatture elettroniche, nonché quelle relative ad acquisti di beni e servizi non rilevanti territorialmente ai fini IVA in Italia, purché di importo non superiore a 5 mila euro per ogni singola operazione.
  Segnala, inoltre, l'articolo 33, che modifica la disciplina sul contrasto al finanziamento di imprese produttrici di mine antipersona, munizioni e submunizioni a grappolo, di cui alla legge n. 220 del 2021. Al riguardo, ricorda che tale normativa interviene sulla disciplina in materia di divieto di impiego, stoccaggio, produzione e trasferimento delle mine anti-persona, nonché sulle norme riguardanti la messa al bando delle munizioni a grappolo, al fine di vietare il finanziamento di imprese che producono o commercializzano mine anti-persona e munizioni (o submunizioni) a grappolo – cosiddetto cluster – e sanzionare le banche e gli altri soggetti operanti nel settore finanziario che svolgano tali attività.
  In particolare, con una modifica al comma 1, primo periodo, dell'articolo 3 della citata legge viene eliminato il termine di sei mesi dalla data di entrata in vigore del provvedimento perché le Autorità di vigilanza emanino, di concerto tra loro, apposite istruzioni per l'esercizio di controlli rafforzati sull'operato degli intermediari abilitati, al fine di contrastare il finanziamento della produzione, utilizzo, assemblaggio, riparazione, promozione, vendita, distribuzione, importazione, esportazione, stoccaggio, detenzione o trasporto delle mine anti-persona, delle munizioni e submunizioni cluster e di loro singoli componenti.
  Inoltre, viene sostituito il secondo periodo del comma 3: mentre la disciplina previgente attribuiva agli organismi di vigilanza il compito di istituire l'elenco delle società operanti nei settori relativi alle mine anti-persona, alle munizioni e submunizioni cluster – affidando all'Unità di informazione finanziaria per l'Italia (UIF), istituita presso la Banca d'Italia, i controlli dei flussi finanziari sulle imprese e alle società operanti nei predetti settori –, con le modifiche in esame, entro nove mesi dalla data di entrata in vigore della legge – dunque entro il 23 agosto 2023 – è istituita, con decreto del Ministero dell'economia e delle finanze e senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, una apposita Commissione, con il compito di elaborare una proposta delle fonti informative da utilizzare, delle modalità e dei tempi per la redazione, la pubblicazione e l'aggiornamento periodico dell'elenco delle suddette società. La Commissione è composta da un rappresentante del Ministro dell'economia e delle finanze, che la presiede, e da un rappresentante per ciascuno nominato dal Ministro degli esteri e della cooperazione internazionale, dal Ministro della difesa, dal Ministro dello sviluppo economico e dal Ministro dell'interno, da un componente nominato da ciascuno degli organismi di vigilanza, nonché da un esperto del settore individuato anche tra estranei alla pubblica amministrazione, nominato da ciascuno dei Ministri sopra indicati.
  Segnala, altresì, l'articolo 41 che, al fine di rafforzare l'azione dell'Italia nell'ambito della cooperazione internazionale per lo sviluppo, incrementa di 70 milioni di euro, per l'anno 2022, le risorse finanziarie destinate al finanziamento annuale dell'Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (AICS), braccio tecnico-operativo del sistema italiano di cooperazione.
  Alla copertura finanziaria dei relativi oneri si provvede mediante riassegnazione dei proventi derivanti da sanzioni amministrative irrogate dall'Autorità garante della concorrenza e del mercato.
  Ricorda che l'articolo 18 della legge n. 125 del 2014 prevede diverse modalità di finanziamento del suo bilancio dell'AICS, tra cui uno stanziamento annuale iscritto in appositi capitoli dello stato di previsione del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale. Come risulta dalla relazione illustrativa, l'intervento normativo è disposto anche in relazione alle accresciute attività per l'attuazione delle iniziative e degli interventi di cooperazione internazionale.
  Si tratta di una misura coerente con l'obiettivo, più volte ribadito da questa Commissione,Pag. 80 di incrementare le risorse dell'AICS, nell'ottica di un più generale aumento degli investimenti in cooperazione allo sviluppo, pilastro essenziale per la politica estera del nostro Paese.
  Del resto, evidenzia che le recenti audizioni con la delegazione dell'OCSE/DAC e con i rappresentanti delle organizzazioni della società civile hanno confermato l'esigenza di definire una road map più stringente per il raggiungimento dell'obiettivo di destinare lo 0,70 per cento del Reddito nazionale lordo (RNL) in Aiuto pubblico allo sviluppo, in linea con gli obiettivi internazionalmente concordati e sanciti dall'articolo 30 della legge n. 125 del 2014.
  Peraltro, segnala che già nella legge di bilancio per il 2022 (legge n. 234 del 2021) è stato disposto un incremento del finanziamento annuale dell'AICS a valere sullo stato di previsione del MAECI, così determinato: euro 99 milioni per l'anno 2022, euro 199 milioni per l'anno 2023, euro 249 milioni per l'anno 2024, euro 299 milioni per l'anno 2025 ed euro 349 milioni annui a decorrere dall'anno 2026.
  Per il 2022, le risorse destinate alle spese di personale e di funzionamento per l'AICS ammontano, rispettivamente, a 33,1 e 7,5 milioni di euro, mentre per gli interventi di cooperazione sono state stanziate risorse risultano pari a 571,8 milioni di euro.
  Merita, a suo avviso, menzionare anche gli articoli 42 e 43, relativi alla semplificazione delle procedure di rilascio del nulla osta al lavoro per i cittadini stranieri già presenti in Italia alla data del 1° maggio 2022.
  Come noto, la carenza di manodopera, specie di quella altamente specializzata, è una realtà nota da tempo, ma che si è posta in termini critici durante la pandemia e rischia ora di ostacolare lo sforzo di trasformazione e la spinta economica che il Paese sta affrontando nell'ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza. La ripresa economica successiva alla cessazione delle misure di contenimento dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, già resa più difficile dalla crisi internazionale dovuta alle difficoltà di approvvigionamento delle fonti energetiche, subisce ora anche i riflessi economici e sociali conseguenti alla guerra in Ucraina.
  Nel descritto quadro di crisi nazionale e internazionale, dunque, sottolinea che è emersa in termini di urgenza l'esigenza di sostenere alcuni settori produttivi, nei quali maggiormente è sentita la carenza di manodopera. In particolare, le associazioni di categoria e le parti sociali hanno indicato alcuni settori produttivi che non in un prossimo futuro ma già ora presentano forti carenze di personale adeguato come – a mero titolo di esempio – i settori meccanico, metalmeccanico, delle telecomunicazioni, ma anche i settori alimentare, del lavoro domestico e dell'assistenza alla persona. Si tratta di attività che richiedono profili professionali al momento non reperibili in misura congrua nel mercato del lavoro interno e che, pertanto, sollecitano un tempestivo ricorso ai flussi di lavoratori stranieri. Peraltro, l'articolo 43 esclude dalla possibilità di accedere alle procedure semplificate per il rilascio del nulla osta i cittadini stranieri: nei cui confronti sia stato emesso un provvedimento di espulsione in quanto entrati nel territorio italiano sottraendosi ai controlli di frontiera ovvero si sono trattenuti in Italia senza aver richiesto il permesso di soggiorno nel termine prescritto; che risultino segnalati ai fini della non ammissione nel territorio dello Stato; che risultino condannati per uno dei reati previsti dall'articolo 380 del codice di procedura penale o per i delitti contro la libertà personale ovvero per i reati inerenti agli stupefacenti, al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina o per reati diretti al reclutamento di persone da destinare alla prostituzione o allo sfruttamento della prostituzione o di minori da impiegare in attività illecite; che siano considerati una minaccia per l'ordine pubblico o la sicurezza dello Stato.
  Alla luce di queste considerazioni, formula una proposta di parere favorevole (vedi allegato 1).

  Il Sottosegretario Benedetto DELLA VEDOVA, nel condividere a nome del Governo con la proposta di parere favorevole avanzata dal relatore, tiene a sottolineare in Pag. 81maniera particolare l'incremento delle risorse destinate alla cooperazione allo sviluppo, recato dall'articolo 41 del provvedimento, al fine di reintegrare le somme che sono state destinate al sostegno all'Ucraina. Fa inoltre presente che il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale vede con grande favore gli emendamenti presentati presso Commissioni di merito da alcuni membri di questa Commissione in materia di assegno unico e universale per il personale a contratto in servizio presso la rete estera. Al riguardo, rammenta che la nuova normativa, avendo introdotto ai fini dell'accesso al beneficio anche il criterio della residenza, ha determinato l'effetto non voluto di privare i nuclei familiari residenti all'estero delle citate previdenze. Sottolinea che per il suo Ministero è molto importante risolvere la questione che riguarda il personale a contratto dell'intera rete estera, per cui auspica.

  Alberto RIBOLLA (LEGA), nel preannunciare il voto favorevole della Lega alla proposta di parere del relatore, tiene tuttavia ad evidenziare due aspetti critici, il primo dei quali riguarda l'articolo 12 che amplia i casi di esonero dell'obbligo di comunicazione telematica, cosiddetto «esterometro». Nel sottolineare che si tratta di una questione di natura tecnica che tuttavia ha un importante impatto sulla vita delle aziende, ritiene che si possa fare di più in termini di semplificazione, ad esempio nel senso indicato dalle proposte emendative presentate dal suo gruppo presso le Commissioni di merito. In secondo luogo, rileva la delicatezza delle misure recate dagli articoli 42 e 43 del provvedimento rispetto alla gestione del fenomeno dell'immigrazione. Manifestando il convincimento che tali disposizioni realizzino di fatto una «pseudo-sanatoria», anche in questo caso richiama le proposte emendative presentate dal suo gruppo volte a modificare il testo per renderlo più aderente alle reali necessità del Paese,

  Fucsia FITZGERALD NISSOLI (FI), richiamando l'intervento del sottosegretario Della Vedova, propone al relatore di integrare la proposta di parere, introducendo nella premessa un riferimento all'opportunità di individuare misure di sostegno per il nucleo familiare in favore del personale a contratto in servizio presso la rete estera. Ritiene infatti che sia misura di giustizia restituire a quei lavoratori le tutele di cui già beneficiavano e che hanno perduto in conseguenza dell'intervenuto vuoto normativo.

  Lia QUARTAPELLE PROCOPIO (PD), nell'annunciare il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di parere favorevole formulata dal relatore, sostiene la richiesta avanzata dalla collega Fitzgerald Nissoli di integrarne le premesse con il riferimento alla misura dell'assegno unico e universale. Aggiungendo che tale misura dovrebbe essere estesa a tutti connazionali residenti all'estero al fine di evitare disparità, auspica un intervento complessivo da parte del Governo che il suo gruppo ha sollecitato più volte, finora senza risultato, sia con atti di sindacato ispettivo sia attraverso interlocuzioni informali.

  Alessandro BATTILOCCHIO (FI), relatore, preso atto delle osservazioni del sottosegretario e delle colleghe, riformula la proposta di parere inserendo una premessa aggiuntiva con riferimento all'articolo 38 del provvedimento, di cui dà lettura.

  La Commissione approva, quindi, la proposta di parere favorevole, come da ultimo riformulata dal relatore (vedi allegato 2).

  La seduta termina alle 14.

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE

  Mercoledì 13 luglio 2022. — Presidenza del presidente Piero FASSINO.

  La seduta comincia alle 14.

Variazione nella composizione della Commissione.

  Piero FASSINO, presidente, comunica che, a far data dal 27 giugno scorso, sono entratiPag. 82 a far parte della Commissione, per il Gruppo M5S, l'onorevole Valentina Palmisano e l'onorevole Davide Tripiedi.
  Inoltre, a far data dall'8 luglio, per il gruppo M5S ha cessato di far parte della Commissione l'onorevole Vittorio Ferraresi, cui è subentrato il collega Michele Gubitosa.
  Comunica, altresì, che, dal 12 luglio scorso l'onorevole Federico Fornaro è divenuto componente della Commissione in rappresentanza del Gruppo Liberi e Uguali.
  Dà, quindi, il benvenuto ai nuovi colleghi, cui formula gli auguri di buon lavoro.

  La Commissione si associa.

Sulla composizione dei Comitati permanenti.

  Piero FASSINO, presidente, facendo seguito a quanto testé convenuto in modo unanime in sede di ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, segnala che si sono rese necessarie opportune modifiche nella composizione dei sette Comitati permanenti, istituiti nell'ambito della Commissione ai sensi dell'articolo 22, comma 4, del Regolamento, in considerazione della costituzione del nuovo gruppo «Insieme per il futuro», del venir meno del gruppo «Coraggio Italia», divenuto componente del gruppo Misto, e degli avvicendamenti nel frattempo intervenuti all'interno dei gruppi.
  Comunica, pertanto, la composizione aggiornata dei Comitati permanenti:

   Sull'attuazione dell'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile:

    Spadoni, presidente, Battilocchio, vicepresidente, Ehm, segretario Boldrini, Borghese, Cabras, Cappellacci, Cirielli, Coin, Comencini, Delrio, Fantinati, Fornaro, Gubitosa, Migliore, Orsini, Snider, Tripiedi.

  Sui diritti umani nel mondo:

   Boldrini, presidente, Comencini, vicepresidente, Palazzotto, segretario Battilocchio, Coin, Delmastro delle Vedove, Delrio, Ehm, Fantinati, Formentini, Fornaro, Librandi, Lupi, Palmisano, Quartapelle Procopio, Spadoni, Valentini, Zoffili.

  Sugli italiani nel mondo e sulla promozione del sistema Paese:

   Billi, presidente, Librandi, vicepresidente, La Marca, segretario Borghese, Buffagni, Cabras, Cecchetti, Cirielli, Di San Martino Lorenzato di Ivrea, Di Stasio, Emiliozzi, Fitzgerald Nissoli, Fornaro, Migliore, Palazzotto, Quartapelle Procopio, Valentini, Zoffili.

  Sulla politica estera e sulle relazioni esterne dell'Unione europea:

   Orsini, presidente, Delrio, vicepresidente, Cirielli, segretario Battilocchio, Boldrini, Cabras, Cappellacci, Coin, Del Grosso, Delmastro delle Vedove, Di San Martino Lorenzato di Ivrea, Fornaro, Lupi, Migliore, Olgiati, Palazzotto, Snider, Tripiedi.

  Sulla politica estera per il Mediterraneo e per l'Africa:

   Migliore, presidente, Ermellino, vicepresidente, Picchi, segretario Comencini, Delrio, Ehm, Formentini, Fornaro, Grande, Delmastro delle Vedove, Librandi, Lupi, Orsini, Palmisano, Quartapelle Procopio, Spadoni, Valentini, Zoffili.

  Sul commercio internazionale:

   Delmastro delle Vedove, presidente, Emiliozzi, vicepresidente, Fitzgerald Nissoli, segretario Buffagni, Cappellacci, Cecchetti, Cirielli, Ehm, Ermellino, Fornaro, Grande, La Marca, Migliore, Olgiati, Orsini, Palazzotto, Picchi, Ribolla.

Pag. 83

  Sulla politica estera per l'America Latina:

   Lupi, presidente, Cirielli, vicepresidente, Olgiati, segretario Battilocchio, Boldrini, Borghese, Cabras, Coin, Delmastro delle Vedove, Delrio, Di San Martino Lorenzato di Ivrea, Di Stasio, Emiliozzi, Fornaro, Gubitosa, Migliore, Valentini, Zoffili.

  La Commissione prende atto.

  Piero FASSINO, presidente, dichiara concluse le comunicazioni in titolo.

  La seduta termina alle 14.05.