CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 29 giugno 2022
823.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
Pag. 210

ATTI DELL'UNIONE EUROPEA

  Mercoledì 29 giugno 2022. — Presidenza della presidente Alessia ROTTA. – Interviene la sottosegretaria di Stato per la transizione ecologica Vannia Gava.

  La seduta comincia alle 14.20.

Variazione nella composizione della Commissione.

  Alessia ROTTA, presidente, comunica che la deputata Patrizia Terzoni, del gruppo Insieme per il futuro, cessa di far parte della Commissione.
  Comunica altresì che per il gruppo Movimento 5 Stelle (M5S) entra a far parte della Commissione il deputato Leonardo Salvatore Penna.

  La Commissione prende atto.

Programma di lavoro della Commissione per il 2022 – Insieme per un'Europa più forte.
COM(2021)645 final.
Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea nell'anno 2022.
Doc. LXXXVI, n. 5. Pag. 211
Programma di diciotto mesi del Consiglio dell'Unione europea (1° gennaio 2022-30 giugno 2023) – Portare avanti l'agenda strategica, elaborato dalle future presidenze francese, ceca e svedese e dall'Alto rappresentante, presidente del Consiglio «Affari esteri» (14441/21).
(Parere alla XIV Commissione).
(Esame congiunto e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame congiunto dei provvedimenti in titolo.

  Alessia ROTTA, presidente, fa presente che gli atti all'esame della Commissione sono stati assegnati congiuntamente, per l'esame generale, alla XIV Commissione, e a tutte le altre Commissioni permanenti per l'esame delle parti di rispettiva competenza. In analogia con la procedura delineata dall'articolo 126-ter del Regolamento e secondo quanto definito dalla Giunta per il Regolamento, le Commissioni di settore esprimono il parere sulle parti di competenza da trasmettere alla XIV Commissione e nominano un relatore incaricato di riferire alla predetta Commissione. È ammessa la presentazione di proposte di minoranza, che saranno trasmesse alla XIV Commissione entro il medesimo termine.

  Alberto ZOLEZZI (M5S), relatore, ai fini dell'espressione del parere alla XIV Commissione Politiche dell'Unione europea, riferisce sui documenti programmatici riferiti al contesto europeo di cui l'Italia fa parte, ovvero il programma di lavoro della Commissione europea per il 2022, la relazione programmatica del Governo italiano sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea nell'anno 2022 e il programma di 18 mesi del Consiglio dell'UE (1° gennaio 2022 – 30 giugno 2023), redatto dal trio di presidenze francese, ceca e svedese.
  Evidenzia preliminarmente che il programma di lavoro della Commissione e il programma di 18 mesi del Consiglio – in quanto presentati, rispettivamente, a ottobre e dicembre 2021 – non tengono conto dell'aggressione militare della Russia nei confronti dell'Ucraina e delle sue conseguenze.
  Quanto alla relazione programmatica del Governo, essa è stata trasmessa al Parlamento il 16 maggio 2022 e, dunque, ancora una volta con un ritardo di quasi cinque mesi rispetto al termine di presentazione previsto dalla legge (articolo 13, comma 1, della legge 234 del 2012).
  Per comodità espositiva si darà conto in questa sede sinteticamente delle priorità della Commissione europea, riportando i connessi elementi qualificanti del programma dei 18 mesi di presidenza del Consiglio e della relazione programmatica del Governo per il 2022.
  Il Programma di lavoro della Commissione europea per il 2022 conferma l'intenzione di concentrarsi sulle sei tematiche già definite negli orientamenti politici della Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen: un green deal europeo; una Unione pronta per l'era digitale; un'economia al servizio delle persone; una Unione più forte nel mondo; la promozione dello stile di vita europeo; un nuovo slancio per la democrazia europea.
  Osserva che il documento programmatico in esame evidenzia come la Commissione intenda proseguire il lavoro iniziato nel 2021, caratterizzato dalla voglia di reagire rapidamente ai problemi causati dalla pandemia, nonché agli effetti dei cambiamenti climatici e della crisi ambientale, dedicando un'attenzione particolare alle giovani generazioni, testimoniata dalla proposta di proclamare il 2022 «Anno europeo dei giovani».
  Si ricordano quindi le iniziative più qualificanti assunte durante lo scorso anno – quali in particolare il pacchetto «Pronti per il 55%», l'ideazione di una «bussola per il digitale» e l'adozione del piano d'azione sul pilastro europeo dei diritti sociali – e l'attuazione di programmi e strumenti ambiziosi e di vasta portata tra cui l'iniziativa Next Generation EU e il programma REACT-EU, di salvaguardia della stabilità e di rilancio dell'economia.
  Per i profili di interesse della Commissione, mette in rilievo l'aspetto programmatico relativo all'obiettivo del Green Deal europeo, di cui si ribadisce la centralità, unitamente all'impegno di fare dell'Europa Pag. 212il primo continente a impatto climatico zero entro il 2050.
  Con tale finalità nel 2021 la Commissione europea ha presentato il citato pacchetto cosiddetto «Pronti per il 55%», – esaminato anche dalla Commissione per le parti di competenza – volto ad aggiornare la normativa dell'Unione ai target di riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra fissati dal regolamento europeo sul clima, compreso il decremento di almeno il 55 per cento rispetto ai livelli del 1990. Il pacchetto comprende, tra l'altro, iniziative legislative riferite alla riduzione delle emissioni in ogni settore, nonché per la mobilità sostenibile, il risparmio energetico e l'efficientamento energetico degli edifici, oltre che per l'incremento della produzione di energia da fonti rinnovabili.
  Nella prospettiva di intensificare gli sforzi, il programma di lavoro per il 2022 prevede, tra l'altro, la presentazione di: un quadro normativo per la certificazione degli assorbimenti di carbonio, per aumentare la diffusione dell'assorbimento sostenibile del carbonio e creare nuovi modelli commerciali in grado di compensare i gestori del territorio per tali pratiche (4° trimestre 2022); il riesame delle norme in materia di emissioni di CO2 per i veicoli pesanti e l'istituzione di un quadro legislativo per la misurazione armonizzata delle emissioni dei trasporti e della logistica (4° trimestre 2022).
  In questo ambito, lo scorso 5 aprile 2022 sono state presentate due proposte volte a ridurre le emissioni di gas fluorurati a effetto serra (COM(2022) nn. 150 e 151) – sostanze chimiche di origine antropica che, insieme all'anidride carbonica, al metano e all'ossido di azoto, appartengono al gruppo di emissioni contemplato dall'accordo di Parigi sui cambiamenti climatici – e a rivedere il regolamento in materia di sostanze lesive dell'ozono per ridurne ulteriormente l'emissione.
  Rileva che anche il programma di diciotto mesi del trio di presidenza del Consiglio UE colloca tra le priorità la prosecuzione della decarbonizzazione e il conseguimento della neutralità climatica entro il 2050.
  Con tali finalità il trio intende proseguire l'esame e i negoziati sul pacchetto «Pronti per il 55%» e su tutte le proposte legislative correlate.
  In particolare, si esplicita l'impegno a rafforzare il sistema ETS e istituire un meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere compatibile con l'Organizzazione mondiale del Commercio per prevenire la rilocalizzazione delle emissioni di CO2, sostenere lo sviluppo di energie rinnovabili e a basse emissioni di carbonio, aumentare l'efficienza energetica e garantire una transizione giusta e prezzi accessibili per l'energia.
  Il programma, oltre a prevedere il completamento del mercato unico dell'elettricità e del gas per garantire la sicurezza e la sostenibilità dell'approvvigionamento, pone l'accento sull'esigenza di dare seguito agli studi che saranno presentati sul funzionamento dei mercati del gas e dell'elettricità, nonché sul mercato ETS dell'UE, e su quella di sostenere gli sforzi volti a promuovere ristrutturazioni di alta qualità degli edifici coerentemente con gli obiettivi della transizione energetica.
  Il trio è inoltre impegnato a ridurre l'impatto climatico nel settore edilizio e immobiliare, portando avanti nuove iniziative nel settore,
  Analogamente, nella relazione programmatica, il Governo sottolinea l'importanza del pacchetto legislativo «Pronti per il 55%», le cui proposte troveranno attuazione anche attraverso i progetti previsti dal PNRR. Il Governo dichiara l'impegno, in sede di negoziati, per una transizione equa e socialmente inclusiva, che valorizzi gli sforzi già intrapresi e non comporti effetti controproducenti sul mercato delle materie prime, sulla filiera industriale e sul mercato del lavoro. Sottolinea poi l'importanza, alla luce della crisi di approvvigionamento energetico innescata dall'aggressione russa in Ucraina, di accelerare i lavori sull'intero pacchetto non solo per conseguire gli obiettivi climatici ma per rendere l'Unione europea autosufficiente sotto il profilo energetico. Richiama, inoltre, la recente proposta della Commissione denominata REPowerEU in cui si auspica Pag. 213di intervenire sui PNRR rivedendo le misure in favore delle azioni afferenti al pacchetto Fit for 55.
  Tornando al programma di lavoro della Commissione, in esso si sostiene che le obbligazioni verdi svolgeranno un ruolo sempre più importante nel finanziamento necessario per la decarbonizzazione.
  Anche il programma del trio di Presidenza del Consiglio dell'UE annuncia l'intenzione di sostenere i lavori relativi allo sviluppo della finanza sostenibile.
  Ancora, la Commissione preannuncia la presentazione, entro il 3° trimestre del 2022, di proposte volte a dare seguito al Piano d'azione per l'«inquinamento zero», con particolare riferimento alla gestione delle risorse idriche e agli inquinanti delle acque superficiali e sotterranee e della qualità dell'aria, al fine di allineare le norme alle raccomandazioni dell'Organizzazione mondiale della sanità.
  Ulteriori proposte dovrebbero essere presentate: per limitare l'aggiunta di microplastiche ai prodotti, al fine di ridurne l'emissione nell'ambiente (entro il 4° trimestre 2022); per affrontare i problemi legati alla sostenibilità della plastica biodegradabile e compostabile; per rivedere la legislazione in materia di classificazione, etichettatura e imballaggio e la revisione mirata del regolamento REACH per proteggere meglio la salute umana e la natura.
  In materia di microplastiche, nella relazione programmatica il Governo sottolinea l'importanza di un approccio preventivo basato sulla ricerca di soluzioni produttive alternative a quelle che prevedono l'aggiunta di microplastiche e finalizzato allo sviluppo e all'impiego di soluzioni tecnologiche efficienti per limitare il rilascio di microplastiche nell'ambiente.
  Sono già state presentate dalla Commissione nel 2022 una proposta di direttiva (COM(2022)156 una proposta di regolamento (COM(2022)157) per rivedere la normativa in materia di emissioni industriali e sulle discariche di rifiuti.
  Nella relazione programmatica il Governo sottolinea l'esigenza di pervenire ad un provvedimento in materia di emissioni industriali che possa coniugare la tutela ambientale con margini di flessibilità per tenere conto di situazioni locali, della competitività delle piccole e medie imprese, e che possa garantire che i costi amministrativi siano addebitati a chi inquina e non ai contribuenti.
  Per dare attuazione al Piano di azione per l'economia circolare, presentato nel 2020 nell'ambito del Green Deal, il programma della Commissione europea per il 2022 prevede la presentazione di iniziative per promuovere prodotti sostenibili e rafforzare il diritto dei consumatori alla riparazione dei prodotti a prezzi equi. Tra queste figurano: una proposta di regolamento sulla progettazione ecocompatibile dei prodotti sostenibili (COM(2022)142); una strategia per la sostenibilità dei prodotti tessili (COM(2022)141); una proposta di direttiva (COM(2022)143) volta a responsabilizzare i consumatori e a favorire l'accesso a informazioni sulla riparabilità dei prodotti e sulla loro compatibilità ambientale.
  È prevista, invece, per la seconda parte del 2022 la presentazione di un'iniziativa legislativa sul diritto alla riparazione.
  Nella relazione programmatica, il Governo ha sottolineato il contributo che tali misure possono dare anche sul versante della riduzione della dipendenza europea da energia e risorse provenienti da Paesi terzi. Si ricorda, inoltre, l'impegno del Governo italiano ad attuare il piano europeo sull'economia circolare, favorendo la trasformazione di prodotti e processi in senso sostenibile, con un approccio basato sul ciclo di vita, oltre a quello di promuovere politiche e misure volte a limitare consumi «usa e getta», anche per materiali quali la plastica, e l'obsolescenza programmata, promuovendo il diritto alla riparazione.
  Ha inoltre individuato come settori con un alto potenziale di circolarità l'elettronica e gli imballaggi, nonché le produzioni tessili, di plastica, di veicoli e batterie, sottolineando l'importanza di garantire la sostenibilità dei prodotti anche in termini di sicurezza delle sostanze chimiche impiegate, oltre a quella che assume il tema delle materie prime critiche nell'agenda nazionale ed europea.Pag. 214
  Nel programma di lavoro la Commissione ribadisce l'importanza della transizione verso l'energia pulita e verso fonti di energia rinnovabile, annunciando la presentazione di iniziative per favorire le necessarie autorizzazioni.
  Vale la pena ricordare nuovamente che, a seguito dell'aggressione dell'Ucraina, il 18 maggio scorso la Commissione europea ha presentato il citato piano REPowerEU (COM(2022)230) e un pacchetto di proposte collegate, allo scopo di affrancare l'Unione europea dalla dipendenza dalle risorse fossili importate dalla Russia, di creare le condizioni per l'autosufficienza energetica dell'Unione e di intensificare l'azione di mitigazione dei cambiamenti climatici. Oltre al citato piano il pacchetto comprende, tra l'altro: una comunicazione sul risparmio energetico (COM(2022)240) che invita gli Stati membri ad applicare misure fiscali per favorire il risparmio e misure di emergenza in caso di interruzione degli approvvigionamenti; una strategia esterna per l'energia JOIN/2022/23; una strategia per l'energia solare COM/2022/221, che mira a raddoppiare la capacità fotovoltaica installata entro il 2025 e a portarla a 600 GW entro il 2030; una proposta di direttiva (COM(2022) 222) di modifica delle precedenti direttive in materia di rinnovabili, avente ad oggetto la prestazione energetica nell'edilizia e l'efficienza energetica innalzando al 45 per cento la quota di energia rinnovabile sui consumi energetici finali; una proposta di regolamento (COM(2022) 231) volto ad imporre agli Stati membri di includere un capitolo dedicato a REPowerEU nei PNRR in sede di presentazione o modifica del piano.
  Fa presente che il Governo, nella relazione programmatica, ha sottolineato la necessità di sostenere la gradualità degli interventi e la flessibilità dei passi intermedi, anche in considerazione dell'esigenza di affrancarsi gradualmente dal gas russo, per evitare fenomeni di povertà energetica ed impatti negativi sul mercato del lavoro.
  Infine, il programma della Commissione annuncia l'impegno per un'agricoltura più verde e sostenibile, facendo seguito alla presentazione, avvenuta lo scorso 20 maggio 2020 della strategia «Dal Produttore al Consumatore» Strategia dell'UE sulla biodiversità per il 2030 (Farm to Fork strategy) che si prefigge diversi obiettivi al 2030, tra cui quello di ridurre del 50 per cento i rischi e l'uso dei pesticidi chimici oltre all'uso dei pesticidi più pericolosi.
  Il programma del trio di presidenza del Consiglio dell'UE annuncia, tra l'altro, che sosterrà la transizione verso sistemi agricoli e alimentari sostenibili.
  In materia di agricoltura verde e sostenibile, la relazione programmatica annuncia azioni volte in particolare a: dare piena attuazione alla Strategia europea per la biodiversità al 2030 e agli impegni definiti e in corso di definizione a livello globale in materia di conservazione della biodiversità: ridurre gli inquinanti delle acque sotterranee e superficiali; migliorare la sostenibilità dei processi produttivi e della capacità di adattamento del settore agricolo e forestale ai cambiamenti climatici, accelerando il processo di transizione verde del settore agricolo, agroalimentare e forestale.
  In conclusione, auspica che nei prossimi giorni si possa sviluppare un confronto su questi importanti atti che contengono numerose questioni di interesse della Commissione, al fine di pervenire ad una proposta di parere articolata e ampiamente condivisa.

  La sottosegretaria Vannia GAVA si riserva di intervenire in una successiva seduta.

  Alessia ROTTA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.30.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 29 giugno 2022. — Presidenza della presidente Alessia ROTTA. – Interviene la sottosegretaria di Stato per la transizione ecologica Vannia Gava.

  La seduta comincia alle 14.30.

Pag. 215

Istituzione di una Commissione parlamentare monocamerale di inchiesta sull'uso dell'amianto e sulla bonifica dei siti contaminati.
Doc. XXII, n. 63 Fornaro.
(Parere alla XII Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Nicola PELLICANI (PD), relatore, ai fini dell'espressione del parere alla XII Commissione, riferisce sulla proposta in oggetto, modificata dall'unico emendamento approvato il 15 giugno, che riguarda l'istituzione di una Commissione monocamerale di inchiesta sull'uso dell'amianto e sulla bonifica dei siti contaminati.
  L'articolo 1 definisce l'oggetto dell'inchiesta. Per i profili di interesse, si segnala che alla Commissione si affida il compito di accertare la dimensione del fenomeno della presenza dell'amianto nel territorio nazionale, nonché gli eventuali casi di impiego illecito o di smaltimento illegale. Inoltre, spetta alla Commissione una valutazione sull'idoneità dei controlli e sulle attività di bonifica dei siti nonché una funzione propositiva volta a rendere sempre più sostenibili i processi di smaltimento.
  L'indagine vera e propria potrà riguardare anche eventuali collusioni con organizzazioni criminali con riguardo alla gestione di rifiuti contenenti amianto e siti effettivamente o potenzialmente contaminati, nonché la verifica della situazione igienico-sanitaria e ambientale dei siti di interesse nazionale insalubri e contaminati;
  L'articolo 2 riguarda la costituzione e composizione della Commissione, alla quale prendono parte venti deputati, assicurando la presenza di un rappresentante per ciascun gruppo. Oltre a riprodurre le consuete procedure di designazione e di elezione dell'ufficio di presidenza, la norma in esame fissa in sei mesi la sua durata, prevedendo la presentazione di una relazione sui risultati dell'inchiesta.
  Gli articolo 3, 4 e 5 disciplinano i poteri conferiti all'organo di inchiesta e le relative modalità di lavoro.
  Merita un richiamo il passaggio della relazione illustrativa in cui si sottolinea la necessita di una siffatta iniziativa di tipo inquirente anche al fine di «individuazione delle responsabilità politiche, istituzionali e no, in tutti quei casi nei quali si è tollerato un impiego illecito di detto minerale e si sono omessi controlli in materia di bonifica dei siti»
  Ricorda che la principale normativa nazionale in materia di prevenzione e gestione del rischio amianto, la legge n. 257 del 1992 risale a trenta anni fa. Come esplicitato nella relazione illustrativa, a fronte della prevista adozione di specifici Piani regionali, l'amianto è ancora molto diffuso in Italia: si stima la presenza di 32 milioni di tonnellate di amianto compatto e di 8 milioni di tonnellate di amianto friabile Inoltre tanti siti contaminati attendono di essere bonificati e solo 13 regioni hanno approvato un piano regionale per la bonifica, peraltro in parte non attuati.
  Ricorda peraltro che l'articolo 252 del codice dell'ambiente ha attribuito al Ministero della transizione ecologica la competenza relativa alla gestione delle procedure di bonifica dei SIN, 10 dei quali sono stati individuati d'intesa con le Regioni in quanto interessati da attività produttive ed estrattive di amianto. Sul sito web del Ministero è presente la banca dati alimentata dagli enti locali che, in ossequio al dettato dell'articolo 20 della legge n. 93 del 2001, dovrebbe contenere una mappatura completa della presenza di amianto sul territorio nazionale per consentire la bonifica.
  In conclusione, vista la rilevanza della finalità che la istituenda Commissione intende conseguire, formula una proposta di parere favorevole (vedi allegato 1).

  Tommaso FOTI (FDI) dissente dalla conclusione della relazione introduttiva del collega, manifestando forti perplessità sulle ragioni dell'iniziativa parlamentare in discussione, sulla quale il suo gruppo si riserva di maturare un giudizio in sede di esame in Assemblea.
  Rileva in primo luogo come, a suo avviso, per le finalità dell'indagine e per il limitato tempo disponibile prima della fine della legislatura, sarebbe stato più congruo Pag. 216scegliere lo strumento dell'indagine conoscitiva, certamente idoneo a mettere la Commissione parlamentare competente nelle condizioni di comprendere i motivi del clamoroso ritardo nella realizzazione degli obiettivi della legge n. 257 del 1992, finalizzata alla cessazione dell'impiego dell'amianto.
  Inoltre, paventa il rischio che il campo di indagine delineato per l'istituenda Commissione possa sovrapporsi con quello che – da diverse legislature – viene affidato sin dai primi mesi alla Commissione bicamerale di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlati. Si riferisce in particolare ai compiti di indagine delineati alle lettere c) e d) dell'articolo 1, che riguardano il ruolo delle organizzazioni criminali nella gestione dei rifiuti e la situazione igienico-sanitaria e ambientale dei siti di interesse nazionale.
  Ancora, nutre dubbi sulla formulazione della lettera b) del medesimo articolo, che non fa comprendere se l'indagine debba riguardare le modalità con cui si svolgono i controlli previsti in materia dalla legge oppure il fatto che vi siano carenze normative nella loro configurazione.
  Conclusivamente, teme che l'iniziativa parlamentare in esame sconti un approccio approssimativo al fenomeno della presenza dell'amianto nell'ambiente e sui comportamenti in ipotesi omissivi delle istituzioni locali, che certamente non sarebbero imputabili allo Stato centrale.

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore (vedi allegato 1).

Modifiche all'articolo 40 della legge 28 luglio 2016, n. 154, in materia di contrasto del bracconaggio ittico nelle acque interne.
C. 2328, approvata dalla 9ª Commissione permanente del Senato.
(Parere alla XIII Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Alessia ROTTA, presidente, avverte che per le vie brevi la Commissione competente in via principale ha richiesto di acquisire celermente il parere, avendo concordato di procedere alla sua approvazione in sede legislativa.

  Vania VALBUSA (LEGA), relatrice, riferisce sulla proposta in oggetto, come risultante dagli emendamenti approvati in sede referente il 15 giugno, ai fini dell'espressione del parere alla XIII Commissione.
  Fa presente che la proposta di legge, approvata dal Senato in sede deliberante, consta di un unico articolo che interviene sull'articolo 40 della legge n. 154 del 2016, recante la disciplina in materia di contrasto del bracconaggio ittico nelle acque interne.
  In particolare, si intende modificarla in due direzioni: a) facendo rientrare nella nozione di acque interne anche le acque lagunari; b) differenziando i divieti – che a legislazione vigente sono previsti genericamente per le acque interne – a seconda che essi siano riferiti ai laghi di cui all'allegato 1 (che individua i grandi laghi e alcuni laghi minori), alle acque salse o salmastre o lagunari ovvero ai laghi diversi da quelli individuati dall'allegato 1, ai fiumi e alle acque dolci.
  I commi 2 e 2-bis quindi dispongono i divieti applicabili ai laghi individuati dall'allegato 1, alle acque salse o salmastre o lagunari e quelli applicabili invece alle altre acque interne.
  Con riguardo a queste ultime, per i profili di competenza della Commissione, si evidenzia che il divieto prescritto dalla lettera b) del comma 2 di utilizzare e detenere reti, attrezzi, tecniche o materiali non configurabili come sistemi di pesca sportiva ai sensi dei regolamenti e delle leggi vigenti non vale – ai sensi del comma 2-ter – in una serie di fattispecie ivi indicate.
  In particolare, ci si riferisce agli interventi di recupero e trasferimento, autorizzati dagli enti preposti, organizzati al fine di tutelare l'igienicità delle acque destinate al fabbisogno potabile o per ragioni di pubblico interesse o per motivi di studio o per ridurre le presenze che determinano situazioni di squilibrio biologico, nonché Pag. 217per la conservazione e la salvaguardia della fauna ittica che si trovi in situazioni di carenza idrica anche per l'esecuzione di lavori in alveo.
  La proposta inasprisce inoltre le sanzioni per la violazione dei divieti applicabili alle acque interne diverse dai laghi individuati dall'allegato 1, dalle acque salse o salmastre o lagunari, portando da quindici a trenta giorni (in luogo degli attuali da cinque a dieci giorni) la sospensione dell'esercizio commerciale. Si prevede che si proceda al sequestro, oltreché alla confisca del prodotto pescato e che la sua reimmissione nei corsi d'acqua avvenga compatibilmente con le disposizioni del regolamento n. 357 del 1997, relativo alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonché della flora e della fauna selvatiche.
  Sempre con riguardo alle competenze della Commissione merita anche un richiamo il comma 7-bis, secondo cui all'accertamento delle violazioni concorrono le guardie addette alla vigilanza dei parchi nazionali e regionali e le guardie volontarie delle associazioni di protezione ambientale riconosciute, ai sensi delle leggi vigenti, dalle regioni e dagli enti locali.
  In conclusione, tenuto conto della finalità del provvedimento e dell'ampio consenso su di esso, per il quale si prefigura l'approvazione in sede legislativa, formula una proposta di parere favorevole (vedi allegato 2).

  La sottosegretaria Vannia GAVA condivide la proposta di parere della relatrice.

  La Commissione approva la proposta di parere favorevole della relatrice (vedi allegato 2).

  La seduta termina alle 14.50.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 29 giugno 2022.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.50 alle 15.15.