CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 28 giugno 2022
822.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (V e VI)
COMUNICATO
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AUDIZIONI INFORMALI

  Martedì 28 giugno 2022.

Audizioni informali, in videoconferenza, nell'ambito dell'esame del disegno di legge C. 3653 Governo, di conversione in legge del decreto-legge n. 73 del 2022, recante Misure urgenti in materia di semplificazioni fiscali e di rilascio del nulla osta al lavoro, Tesoreria dello Stato e ulteriori disposizioni finanziarie e sociali.
Audizione informale di rappresentanti di CGIL, CISL, UIL e UGL.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 8 alle 8.45.

Audizione informale di rappresentanti di Confindustria.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 8.45 alle 9.10.

Audizione informale di rappresentanti del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili (CNDCEC).

  L'audizione informale è stata svolta dalle 9.15 alle 9.50.

SEDE REFERENTE

  Martedì 28 giugno 2022. — Presidenza del presidente della V Commissione Fabio MELILLI, indi del presidente della VI Commissione Luigi MARATTIN. – Intervengono il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Federico Freni e la sottosegretaria di Stato per la transizione ecologica Vannia Gava.

  La seduta comincia alle 12.45.

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DL 50/2022: Misure urgenti in materia di politiche energetiche nazionali, produttività delle imprese e attrazione degli investimenti, nonché in materia di politiche sociali e di crisi ucraina.
C. 3614 Governo.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 22 giugno 2022.

  Fabio MELILLI, presidente, comunica che i deputati Trancassini, Osnato, Lucaselli, Albano, Bignami sottoscrivono le proposte emendative Rampelli 7.3, 7.020, 7.021; la deputata Pezzopane sottoscrive le proposte emendative Fragomeli 1.8, Carnevali 1.018, Fragomeli 1.024, Incerti 2.66, Cenni 2.010, Incerti 3.33, Gariglio 3.035, Nardi 6.51, Incerti 8.7, Cenni 8.34, Incerti 27.06, Di Giorgi 32.45, Lepri 34.027, Fragomeli 40.59, Boccia 41.20 e Piccoli Nardelli 51.2.

  Raphael RADUZZI (MISTO-A), intervenendo sull'ordine dei lavori, chiede alla presidenza di iniziare ad esaminare le proposte emendative riferite all'articolo 14, in materia di Superbonus, tema che la componente Alternativa reputa fondamentale. Infatti, considerato che una recente circolare dell'Agenzia delle Entrate ha posto ulteriori vincoli che rischiano di bloccare la misura, ha intenzione di comprendere quale sia la posizione del Governo sulla revisione della disciplina del Superbonus, anche per stabilire l'orientamento che la sua componente adotterà sull'intero provvedimento.

  Fabio MELILLI, presidente, replicando all'onorevole Raduzzi, pur condividendo la sua preoccupazione, fa presente che proprio sul tema del Superbonus nel pomeriggio si svolgerà una riunione di maggioranza. Pertanto, ritiene sia più opportuno proseguire seguendo l'ordine del fascicolo delle proposte emendative segnalate.

  Paolo TRANCASSINI (FDI), intervenendo sull'ordine dei lavori, intende portare alla luce, come ha già comunicato alla presidenza della V Commissione, che la scorsa settimana è stato contattato da uno studio legale che sosteneva di avere i pareri del Governo sulle proposte emendative segnalate riferite al provvedimento in esame. Fa presente, poi, che nella mattinata di oggi ha ricevuto un messaggio di posta elettronica inviato dal medesimo studio legale con la quale, alla luce delle considerazioni del Ministero dell'economia e delle finanze, si proponevano due riformulazioni alternative di un suo emendamento. Reputa che quello descritto sia un fatto gravissimo, rispetto al quale si riserva di intraprendere le azioni che riterrà più opportune, perché ritiene inaccettabile che soggetti esterni al Parlamento siano in possesso dei pareri che il Governo ha intenzione di esprimere sui provvedimenti all'esame delle Camere.

  Galeazzo BIGNAMI (FDI), concordando con l'onorevole Trancassini, ritiene vergognoso che i pareri del Governo sugli emendamenti siano messi a disposizione dei lobbisti e non dei parlamentari, i quali vengono a sapere quale sia l'orientamento del Governo sui propri emendamenti da soggetti terzi rispetto alla consueta dialettica parlamentare. Sul punto chiede spiegazioni al rappresentante del Governo, auspicando che gli emendamenti dei parlamentari non siano oggetto di un mercimonio con le lobby. Denunciando la costante umiliazione del Parlamento e del bicameralismo da parte del Governo, ricorda che il calendario concordato in ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, aveva lo scopo di dare tempo sufficiente al Governo per svolgere un'adeguata istruttoria sulle proposte emendative e lamenta il fatto che, ad oggi, i deputati non sanno quali sono i pareri del Governo sui propri emendamenti, mentre tale informazione è a disposizione di soggetti esterni al Parlamento.

  Raffaele TRANO (MISTO-A) ribadisce la richiesta avanzata dall'onorevole Raduzzi di iniziare i lavori delle Commissioni con l'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 14. In proposito segnala che in occasione dell'esame del disegno di legge recante delega fiscale il Governo ha Pag. 9preteso di iniziare i lavori esaminando le proposte emendative riferite all'articolo 6, in materia di riforma del catasto. Non comprende, pertanto, il motivo per cui non si possa iniziare ad esaminare le proposte emendative in materia di Superbonus, che, a differenza di quelle in materia di riforma del catasto, hanno carattere di urgenza poiché numerose imprese vantano crediti fiscali che rischiano di perdere se non si interviene celermente.

  Il Sottosegretario Federico FRENI, replicando agli onorevoli Trancassini e Bignami, chiarisce che il Governo è sorpreso quanto i deputati intervenuti che soggetti terzi abbiano a disposizione i pareri del Governo sulle proposte emendative, che, sottolinea, dovrebbero essere di esclusiva pertinenza dei parlamentari. Condivide, pertanto, lo sdegno espresso dagli onorevoli Trancassini e Bignami. Sottolinea, inoltre, che fino alla seduta delle Commissioni di giovedì scorso, nella quale i relatori e il Governo hanno espresso i pareri sulle proposte emendative riferite agli articoli 1, 2 e 3, non esisteva alcun parere sugli emendamenti. Aggiunge che al momento non ci sono proposte di riformulazione di emendamenti, ma semplici ipotesi che non sono state trasmesse neanche agli uffici delle Commissioni e che, quindi, sono da considerare inesistenti dal punto di vista giuridico. Scusandosi per il ritardo del Governo nell'espressione dei pareri sulle proposte emendative, ribadisce lo sdegno relativo alla situazione descritta dall'onorevole Trancassini.
  Passando alla questione sollevata dagli onorevoli Raduzzi e Trano e sottolineando che l'ordine dei lavori delle Commissioni non è competenza del Governo, conferma che l'Esecutivo sta lavorando per risolvere, con le risorse disponibili, i problemi legati all'applicazione del Superbonus. Evidenzia che il Governo è consapevole che ci sono imprese sull'orlo del fallimento e non ha intenzione di rimanere insensibile alle loro richieste. Ribadisce, quindi, che i Ministeri coinvolti stanno lavorando per giungere a una soluzione che sia soddisfacente per le imprese.

  Ylenja LUCASELLI (FDI) auspica che sulla questione sollevata dall'onorevole Trancassini il Governo voglia svolgere accertamenti formali, anche al fine di garantire il buon andamento dei lavori delle Commissioni. Chiede, inoltre, alla presidenza di chiarire come proseguiranno i lavori poiché il provvedimento è calendarizzato in Assemblea nella giornata di giovedì prossimo.

  Paolo TRANCASSINI (FDI), nel ringraziare il sottosegretario Freni, fa presente che, a suo avviso, la situazione descritta è conseguenza diretta del modo in cui la maggioranza esamina i provvedimenti all'esame del Parlamento. Evidenzia, infatti, che i lavori istruttori sulle proposte emendative, anziché svolgersi nel corso delle sedute, si svolgono nelle riunioni di maggioranza in cui le opposizioni non sono coinvolte.

  Fabio MELILLI, presidente, replicando all'onorevole Lucaselli, fa presente che le presidenze si apprestano a chiedere uno slittamento dell'inizio dell'esame del provvedimento in Assemblea. Sottolinea che resta da definire di quanto tempo le Commissioni avranno bisogno per esaminare adeguatamente il provvedimento. Assicura, comunque, che la richiesta di slittamento sarà inviata prima della riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo prevista per domani.

  Ubaldo PAGANO (PD), relatore per la V Commissione, anche a nome del relatore Cattaneo, in merito alle proposte emendative riferite all'articolo 4, esprime parere contrario sull'emendamento Raduzzi 4.2, sull'articolo aggiuntivo Raduzzi 4.01 e sugli identici articoli aggiuntivi Trancassini 4.05, Golinelli 4.06 e Incerti 4.07.

  Il Sottosegretario Federico FRENI esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Raphael RADUZZI (MISTO-A), illustrando l'emendamento 4.2 a sua firma, evidenzia che l'articolo 4 del provvedimentoPag. 10 in esame prevede un credito di imposta per le imprese a forte consumo di gas naturale. A suo avviso, tuttavia, tali imprese, più che di un ulteriore credito di imposta, necessitano di liquidità. Pertanto, fa presente che il suo emendamento 4.2 rende cedibile il credito di imposta previsto dall'articolo 4. Chiede, quindi, chiarimenti ai relatori e al Governo sulla loro contrarietà rispetto all'emendamento 4.2 a sua firma.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Raduzzi 4.2.

  Raphael RADUZZI (MISTO-A) manifesta stupore per il parere contrario espresso dai relatori e dal rappresentante del Governo sul proprio articolo aggiuntivo 4.01, che si propone di fissare un limite massimo provvisorio al prezzo del gas naturale, nel momento in cui una proposta simile del Presidente del Consiglio Draghi sta raccogliendo consensi a livello internazionale. Qualora relatori e Governo dovessero ritenere opportuno proporre una riformulazione dell'articolo aggiuntivo in esame per modificarne le modalità applicative, si dichiara disponibile a valutarla, purché sia mantenuto fermo il tema politico della fissazione di un prezzo massimo per il gas naturale, per aiutare famiglie e imprese.

  Raffaele TRANO (MISTO-A) si dichiara sconcertato per il parere contrario espresso dai relatori e dal rappresentante del Governo sull'articolo aggiuntivo Raduzzi 4.01, poiché tale parere contrario appare in contrasto con la proposta avanzata in sede internazionale dal Presidente Draghi di fissare un tetto al prezzo del gas naturale. Pertanto, anche per confermare le reali intenzioni in tal senso del Presidente Draghi, chiede di accantonare la proposta emendativa in questione.

  Le Commissioni respingono l'articolo aggiuntivo Raduzzi 4.01.

  Paolo TRANCASSINI (FDI) evidenzia che l'articolo aggiuntivo 4.05 a sua prima firma, che si propone interventi di sostegno per le imprese agricole e della pesca colpite dai rincari dei prodotti energetici, è analogo all'articolo aggiuntivo Giovanni Russo 3.49, che è stato accantonato nella seduta dello scorso 22 giugno. Chiede pertanto che anche l'articolo aggiuntivo 4.05 a sua prima firma sia accantonato.

  Ubaldo PAGANO (PD), relatore per la V Commissione, anche a nome del relatore per la VI Commissione, accede alla richiesta di accantonamento degli identici articoli aggiuntivi Trancassini 4.05, Golinelli 4.06 e Incerti 4.07.

  Fabio MELILLI, presidente, preso atto dell'orientamento conforme anche del sottosegretario Freni, dispone l'accantonamento degli identici articoli aggiuntivi Trancassini 4.05, Golinelli 4.06 e Incerti 4.07.

  Alessandro CATTANEO (FI), relatore per la VI Commissione, anche a nome del relatore per la V Commissione, passando all'espressione dei pareri sulle proposte emendative riferite all'articolo 5, esprime parere contrario sugli identici emendamenti Sodano 5.1, Muroni 5.2 e Trano 5.3, invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, i presentatori degli identici emendamenti Lucchini 5.7, Zucconi 5.8 e Torromino 5.10, propone l'accantonamento degli identici emendamenti De Toma 5.13, Patassini 5.14, Squeri 5.15, Bellachioma 5.16 e Moretto 5.30 e degli emendamenti Pella 5.18, Federico 5.23 e Siracusano 5.25. Esprime parere contrario sugli emendamenti Sodano 5.26, Vianello 5.28 e 5.29 e propone l'accantonamento degli identici emendamenti Fregolent 5.33, Pella 5.34 e De Micheli 5.35. Invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, i presentatori dell'articolo aggiuntivo Patassini 5.02 ed esprime parere contrario sull'articolo aggiuntivo Lucaselli 5.04.

  Il sottosegretario Federico FRENI esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Raphael RADUZZI (MISTO-A) chiede se sia possibile avere i pareri su tutte le propostePag. 11 emendative riferite al provvedimento, prima di procedere alla votazione delle proposte emendative riferite all'articolo 5.

  Fabio MELILLI, presidente, ritiene sia meglio esaminare un articolo alla volta.

  Raphael RADUZZI (MISTO-A) osserva che l'espressione dei pareri su tutte le proposte emendative segnalate consentirebbe di comprendere meglio le linee di intervento che relatori e Governo intendono seguire nell'esame del provvedimento.

  Fabio MELILLI, presidente, propone ai relatori di esprime il parere anche sulle proposte emendative riferite all'articolo 6.

  Alessandro CATTANEO (FI), relatore per la VI Commissione, anche a nome del relatore per la V Commissione, passando all'espressione dei pareri sulle proposte emendative riferite all'articolo 6, propone l'accantonamento degli emendamenti Martino 6.14 e Braga 6.15 e degli identici emendamenti Muroni 6.16, Porchietto 6.18 e Patassini 6.19. Esprime parere contrario sugli emendamenti Muroni 6.20 e 6.35. Propone l'accantonamento degli emendamenti Nardi 6.51 e Pellicani 6.60, degli identici emendamenti Mazzetti 6.63 e Frassini 6.64 e degli emendamenti Federico 6.66 e Martino 6.68. Esprime parere contrario sull'articolo aggiuntivo Muroni 6.01 e propone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Benamati 6.03, degli identici articoli aggiuntivi Benamati 6.04, Patassini 6.05, Bignami 6.06 e Porchietto 6.07, dell'articolo aggiuntivo Squeri 6.022 e degli identici articoli aggiuntivi Zucconi 6.023, Faro 6.024 e Frassini 6.025.

  Il sottosegretario Federico FRENI esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Fabio MELILLI, presidente, dispone l'accantonamento di tutte le proposte emendative riferite agli articoli 5 e 6 richiamate dai relatori.

  Giovanni VIANELLO (MISTO-A), illustra l'emendamento Trano 5.3, del quale è cofirmatario, soppressivo dell'articolo 5. Tale articolo definisce, quali interventi strategici di pubblica utilità nazionale, indifferibili e urgenti, le opere finalizzate all'incremento della capacità di rigassificazione mediante unità galleggianti di stoccaggio e rigassificazione, e ne dispone l'esenzione dalla valutazione di impatto ambientale – VIA.
  In proposito contesta innanzitutto la necessità di realizzare rigassificatori galleggianti per il trattamento del GNL proveniente dagli Stati Uniti, in quanto, come si legge nell'ultima Relazione sulla politica dell'informazione per la sicurezza, del febbraio 2022, la quantità di gas di cui dispone l'Italia, grazie allo stoccaggio, è sufficiente per soddisfare livelli di domanda molto elevati, anche in caso di interruzione della principale infrastruttura di importazione dalla Russia.
  Si sofferma poi sull'imprescindibile necessità di effettuare la valutazione di impatto ambientale per un'opera così complessa, soggetta a forte rischio di incidente rilevante ai sensi della cosiddetta direttiva Seveso 3. Cita in proposito il progetto di costruire un rigassificatore nel porto di Taranto, che è stato abbandonato – nonostante un iniziale favore da molti manifestato – in quanto la valutazione di impatto ambientale ha fatto emergere molti fattori di pericolo, come il rischio tsunami per terremoti al largo di Cipro o l'eccessiva vicinanza con una delle più grandi raffinerie del Mezzogiorno. Evidenzia poi che anche nel caso di Piombino, dove si progetta di insediare un rigassificatore galleggiante, sono presenti altri impianti soggetti alla direttiva Seveso 3, con i quali si potrebbe realizzare, in caso di incidente, un devastante effetto domino.
  Evidenzia quindi che il comma 8 dell'articolo 5 prevede la costituzione di un fondo, con una dotazione di 30 milioni di euro annui per vent'anni a decorre dal 2024, per garantire ricavi alle imprese di rigassificazione che realizzano e gestiscono i rigassificatore galleggianti. In proposito ritiene eccessivo un simile trattamento di Pag. 12favore, a fronte del rischio di crisi al quale vanno incontro molte imprese del Paese.
  Si chiede poi se la realizzazione di impianti di rigassificazione possa rallentare l'abbandono dei combustibili fossili. Si riserva infine di segnalare ulteriori aspetti problematici nel prosieguo della discussione dell'articolo 5.

  Raphael RADUZZI (MISTO-A) contesta l'intervento previsto dall'articolo 5, che ritiene vada nella direzione opposta a quella di una auspicata transizione ecologica. Sottolinea inoltre i possibili rischi connessi a un'eccessiva dipendenza dal GNL proveniente dagli Stati Uniti, per il quale si dovrebbero considerare anche gli ingenti costi di trasporto.
  Esprime quindi la contrarietà del proprio gruppo rispetto alla realizzazione di impianti di rigassificazione galleggianti, che rischiano di essere localizzati anche in siti di pregio come, ad esempio, Porto Empedocle.
  Chiede infine come possano i componenti del gruppo MoVimento 5 Stelle approvare quanto previsto dall'articolo 5, anziché adoperarsi per evitare i blocchi alla cessione dei crediti derivanti dal Superbonus, il quale, oltre a costituire un volano per l'economia, consente una notevole riduzione dei consumi energetici ed è perciò un efficace strumento per realizzare la transizione energetica.

  Raffaele TRANO (MISTO-A) osserva come il Paese stia pagando il prezzo delle scelte scellerate compiute in passato, che hanno reso l'Italia dipendente dal gas russo attraverso la costruzione dei metanodotti. Oggi, in conseguenza di queste scelte, le sanzioni adottate nei confronti della Russia si ritorcono contro i cittadini europei. L'articolo 5, del quale si propone la soppressione, cerca di risolvere in modo inappropriato le problematiche conseguenti alle scelte sbagliate del passato.
  Segnala che lo scorso sabato 2.000 persone, tra i quali molti ambientalisti e anche alcuni esponenti della Lega, hanno manifestato contro il progetto di realizzare un rigassificatore galleggiante nel porto di Piombino, nei pressi del quale è presente anche un santuario dei cetacei. Osserva come sia pericoloso per l'ambiente autorizzare impianti a rischio di incidente rilevante in deroga alla normativa sulla valutazione di impatto ambientale.
  Evidenzia quindi i maggiori costi che dovranno essere affrontati per immettere sul mercato italiano il gas proveniente dagli Stati Uniti, che, oltre ad avere un costo più elevato, deve essere trasportato in Italia mediante apposite imbarcazioni e sottoposto a procedimenti di rigassificazione. Questo aumento di costi si somma all'inflazione e all'aumento dei costi delle materie prime. Inoltre si va in direzione opposta rispetto alla transizione ecologica.
  In ragione di quanto evidenziato chiede di sopprimere l'articolo 5 e giudica il Ministro Cingolani inappropriato per il ruolo svolto, in ragione delle misure che sta varando.

  Le Commissioni respingono gli identici emendamenti Sodano 5.1, Muroni 5.2 e Trano 5.3.

  Paolo TRANCASSINI (FDI), intervenendo sull'ordine dei lavori, segnala che l'andamento della seduta odierna e di quella precedente delle Commissioni riunite V e VI impegnate nell'esame in sede referente del presente decreto-legge, nel corso delle quali i relatori e il Governo non sono stati in grado di formulare neanche un parere favorevole, o favorevole con riformulazione, sulle proposte emendative riferite ai primi sei articoli del provvedimento, dimostra in maniera plastica come le decisioni finali sulle diverse questioni contenutistiche saranno assunte in un luogo altro rispetto agli organi parlamentari deputati al confronto diretto tra le varie forze politiche. Ritiene inoltre che l'ampia ed estremamente eterogenea maggioranza che sostiene il Governo Draghi ha evidentemente scelto di giungere alla composizione del quadro complessivo in un'unica soluzione, forse anche sulla base di mediazioni al ribasso e, comunque, verosimilmente non prima della fine della settimana in corso, senza dunque procedere attraverso passaggiPag. 13 graduali, come normalmente accade in occasione dell'esame di provvedimenti di analoga complessità, affrontando in maniera ordinata i diversi temi posti all'attenzione dalle varie forze politiche. Nel sottolineare come, a suo giudizio, l'impasse parlamentare cui è dato assistere nella presente seduta sia perfettamente funzionale al predetto scopo, sebbene non apertamente dichiarato dalla maggioranza e dal Governo, ritiene che sarebbe invece necessario ripristinare un corretto andamento dei lavori, eventualmente anche sulla base di specifiche intese da ricercare in sede di ufficio di presidenza delle Commissioni riunite V e VI, ragionando sui temi meritevoli di particolare approfondimento e sul quadro delle risorse finanziarie effettivamente disponibili ai fini della fase emendativa. Tiene a precisare che, qualora ciò non dovesse verificarsi, il gruppo di Fratelli d'Italia è fermamente intenzionato a far valere le proprie prerogative parlamentari, rivendicando l'esigenza di discutere nel merito di ciascuna delle proposte emendative da esso presentate, sia pure nel rispetto dei tempi previsti per l'avvio della discussione in Assemblea, dal momento che è palesemente irricevibile la pretesa di attribuire un diverso grado di dignità ai singoli emendamenti sulla base della mera provenienza degli stessi dai gruppi di opposizione anziché da quelli di maggioranza.

  Le Commissioni respingono gli identici emendamenti Lucchini 5.7, Zucconi 5.8 e Torromino 5.10.

  Alessio Mattia VILLAROSA (MISTO) interviene sull'emendamento Sodano 5.26, volto a prevedere che le opere infrastrutturali finalizzate all'incremento della capacità di rigassificazione nazionale non possano essere realizzate nel raggio di 10 chilometri dai siti dichiarati dall'UNESCO patrimonio mondiale dell'umanità, non comprendendo le ragioni del parere contrario in precedenza su di esso espresso dai relatori e dal Governo.

  Giovanni VIANELLO (MISTO-A) evidenzia l'assoluta ragionevolezza dell'emendamento Sodano 5.26, volto a prevedere specifiche tutele a presidio del patrimonio ambientale ubicato nel territorio italiano, tanto più tenuto conto delle già significative deroghe alle ordinarie procedure autorizzative in materia introdotte dall'articolo 5 del presente provvedimento con riferimento alla realizzazione di opere infrastrutturali destinate all'incremento della capacità di rigassificazione nazionale. Si rivolge pertanto ai relatori e al Governo onde valutarne il possibile accantonamento.

  Raphael RADUZZI (MISTO-A) si associa alle considerazioni svolte dai colleghi che lo hanno preceduto, limitandosi ad evidenziare come proprio il MoVimento 5 Stelle, che in passato ha spesso rivendicato la paternità di talune politiche per la transizione ecologica e la sostenibilità ambientale, si trovi ora costretto a conformarsi al parere contrario espresso sull'emendamento Sodano 5.26, sul quale invita i relatori e il Governo a compiere un supplemento di riflessione.

  La Sottosegretaria Vannia GAVA, nel rilevare preliminarmente come un'eventuale approvazione dell'emendamento Sodano 5.26 avrebbe l'effetto di ridurre il raggio d'azione del Governo, che invece – nella attuale fase emergenziale dal punto di vista dell'approvvigionamento energetico – impone la possibilità di realizzare tempestivamente le necessarie opere infrastrutturali per la rigassificazione, precisa che le opere di cui si discute saranno comunque soggette alle ordinarie procedure di valutazione di impatto ambientale, al fine di assicurare il rispetto dei prescritti livelli di tutela del paesaggio.

  Alessio Mattia VILLAROSA (MISTO), replicando alle dichiarazioni della sottosegretaria Gava, non ritiene che l'attuale fase emergenziale possa giustificare l'elusione delle diverse procedure atte a garantire il rispetto della tutela ambientale, ribandendo l'imprescindibile necessità che le suddette opere infrastrutturali non vengano realizzate in prossimità di siti dichiarati patrimonio mondiale dell'umanità. Ciò premesso,Pag. 14 chiede pertanto di accantonare l'emendamento Sodano 5.26.

  Il Sottosegretario Federico FRENI, a corollario di quanto già rappresentato dalla sottosegretaria Gava, chiarisce che gli impianti di rigassificazione di cui si prevede la realizzazione, intesi quali interventi strategici di pubblica utilità, resteranno comunque sottoposti alle vigenti procedure di valutazione di impatto ambientale, che peraltro già escludono la possibilità di costruire le predette opere nel raggio di 10 chilometri da siti patrimonio mondiale dell'umanità, di cui non viene pertanto minimamente messa in discussione la doverosa tutela.

  Giovanni VIANELLO (MISTO-A) considera non del tutto esatto quanto testé asserito dal sottosegretario Freni, dal momento che la previsione della nomina di uno o più Commissari straordinari di Governo per la realizzazione delle opere infrastrutturali in questione consentirà, ad ogni evidenza, di procedere anche in deroga alle vigenti norme in materia di valutazione di impatto ambientale, che potranno essere del tutto o almeno in parte disapplicate, previa comunicazione alla Commissione europea, con inevitabili, negative ripercussioni sul piano della tutela ambientale e della salute umana. Rileva infine che, qualora il Governo e la sua maggioranza parlamentare intendessero realmente porre rimedio a qualsivoglia incertezza interpretativa al riguardo, sarebbe sufficiente che i relatori o il Governo stesso presentassero un apposito emendamento volto a sopprimere il comma 3 dell'articolo 5 del presente decreto-legge.

  Il Sottosegretario Federico FRENI, ricollegandosi a quanto dichiarato dal deputato Vianello, sottolinea che l'eventuale esenzione dalla VIA per le opere e le infrastrutture connesse rimane subordinata alla previa comunicazione alla Commissione europea, che in passato però solo in tre circostanze ha consentito una deroga rispetto all'applicazione delle normative nazionali a tutela dell'ambiente.

  Raffaele TRANO (MISTO-A) sottoscrive l'emendamento Sodano 5.26, richiamando altresì le criticità connesse al comma 2 del medesimo articolo 5 del decreto-legge in esame, ai sensi del quale l'autorizzazione per la costruzione e l'esercizio delle opere e delle connesse infrastrutture prevista dall'articolo 46 del decreto-legge 1° ottobre 2007, n. 159, è rilasciata dal Commissario a seguito di procedimento unico. In tale quadro, chiede quindi l'accantonamento dell'emendamento Sodano 5.26, volto ad assicurare la doverosa tutela non solo dei siti UNESCO ma anche delle riserve naturali, anche in segno di disponibilità nei confronti delle questioni evidenziate dai gruppi parlamentari di opposizione.

  Giovanni VIANELLO (MISTO-A) insiste nella richiesta di accantonamento dell'emendamento Sodano 5.26, ribadendo l'opportunità di sopprimere il comma 3 dell'articolo 5 del provvedimento in discussione.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Sodano 5.26.

  Giovanni VIANELLO (MISTO-A) illustra l'emendamento a sua prima firma 5.28, volto a prevedere che gli impianti di rigassificazione non possano comunque essere realizzati a una distanza inferiore a 10 chilometri rispetto ad altri impianti soggetti alla disciplina sul rischio da incidenti rilevanti, ai sensi del decreto legislativo n. 105 del 2015, adottato in applicazione della cosiddetta direttiva «Seveso III». Segnala che la proposta emendativa in esame riguarda in particolare la zona portuale di Piombino, nella quale insistono ben quattro stabilimenti di dimensioni superiori alla soglia prestabilita, che risultano a rischio di incidente rilevante e che rientrano nel raggio della cosiddetta zona di letalità. Invita quindi a valutare l'accantonamento della citata proposta emendativa, al fine di scongiurare incidenti che potrebbero assumere proporzioni immani, non paragonabili neppure a quelle della pur tragica esplosione ferroviaria avvenuta alla stazione di Viareggio nel 2009.

Pag. 15

  Le Commissioni respingono l'emendamento Vianello 5.28.

  Luigi MARATTIN, presidente, stante l'imminente avvio dei lavori in Assemblea, come convenuto tra i gruppi, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.