CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 23 giugno 2022
819.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Attività produttive, commercio e turismo (X)
COMUNICATO
Pag. 59

ATTI DELL'UNIONE EUROPEA

  Giovedì 23 giugno 2022. — Presidenza della vicepresidente Giorgia ANDREUZZA.

  La seduta comincia alle 12.10.

Programma di lavoro della Commissione per il 2022 – Insieme per un'Europa più forte.
(COM(2021)645 final).
Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea nell'anno 2022.
(Doc. LXXXVI, n. 5).
Programma di diciotto mesi del Consiglio dell'Unione europea (1° gennaio 2022 – 30 giugno 2023) – Portare avanti l'agenda strategica, elaborato dalle future presidenze francese, ceca e svedese e dall'Alto rappresentante, presidente del Consiglio «Affari esteri».
(14441/21).
(Parere alla XIV Commissione).
(Esame congiunto e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame congiunto dei documenti in oggetto.

  Lucia SCANU (MISTO), relatrice, avverte che la X Commissione avvia oggi l'esame congiunto, per le parti di competenza, dei documenti in titolo. Fa infatti presente che alla Camera dei deputati il programma di lavoro della Commissione europea è oggetto di esame congiunto con la relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea nell'anno 2022 (Doc. LXXXVI n. 5), secondo quanto prevede il parere della Giunta per il regolamento della Camera del 14 luglio 2010, e con il programma di 18 mesi del Consiglio dell'Unione europea (1° gennaio 2022 – 30 giugno 2023). Ricorda, a tal proposito, che la presidenza del Consiglio è esercitata a turno dagli Stati membri dell'Unione europea ogni sei mesi. Gli Stati membri che esercitano la presidenza collaborano strettamente a gruppi di tre e, per tale ragione, vengono comunemente denominati «trio». Il trio fissa obiettivi a lungo termine e prepara un programma comune Pag. 60che stabilisce i temi e le questioni principali che saranno trattati dal Consiglio in un periodo di 18 mesi. Sulla base di tale programma, ciascuno dei tre Paesi prepara un proprio programma semestrale più dettagliato. Il trio di presidenza attuale è formato dalla presidenza francese, da quella ceca e da quella svedese.
  Quanto alla relazione programmatica del Governo, ricorda altresì che la sua presentazione è disciplinata dall'articolo 13, comma 1, della legge 24 dicembre 2012, n. 234, il quale prevede che entro il 31 dicembre di ogni anno venga presentata una relazione che indichi gli orientamenti e le priorità che il Governo intende perseguire nell'anno successivo con riferimento agli sviluppi del processo di integrazione europea. La relazione programmatica per il 2022 è stata trasmessa al Parlamento il 16 maggio 2022 e, dunque, con un ritardo di quasi cinque mesi rispetto al termine di presentazione previsto dal comma 1 del citato articolo 13. La relazione programmatica è articolata in quattro parti. La prima parte riguarda lo sviluppo del processo di integrazione europea, osservato attraverso la lente delle questioni istituzionali e delle politiche macroeconomiche. La seconda parte è dedicata alle priorità italiane nel quadro delle politiche strategiche, quali: la sostenibilità ambientale e la crescita economica; l'innovazione e la digitalizzazione; la coesione sociale con riferimento alle politiche attive del lavoro e alle politiche educative per la transizione, nonché alla promozione dei valori comuni europei. La terza parte illustra gli orientamenti del Governo in materia di politica estera e di sicurezza comune, politica di allargamento, vicinato e di collaborazione con Paesi terzi. La quarta parte è dedicata all'azione di coordinamento nazionale delle politiche europee, nonché di comunicazione e formazione sull'attività dell'Unione europea. In linea con la precedente relazione, il contenuto delle varie parti è strutturato in schede, che descrivono gli obiettivi, le azioni e i risultati attesi riconducibili ai vari interventi.
  Fa poi presente che il programma di lavoro della Commissione europea per il 2022 (COM(2021)645), presentato il 19 ottobre 2021, si concentra sulle sei tematiche già definite negli orientamenti politici della Presidente Ursula von der Leyen ad inizio del mandato dell'attuale Commissione europea: 1. Un Green Deal europeo; 2. Un'Europa pronta per l'era digitale; 3. Un'economia al servizio delle persone; 4. Un'Europa più forte nel mondo; 5. Promuovere lo stile di vita europeo; 6. Un nuovo slancio per la democrazia europea. Il programma di lavoro è corredato di cinque allegati che riportano, rispettivamente: le nuove iniziative (Allegato I); le iniziative REFIT – cioè il programma di controllo dell'adeguatezza e dell'efficacia della regolamentazione – (Allegato II); le proposte prioritarie in sospeso (Allegato III), nonché le proposte che si intende ritirare (Allegati IV e V). A tal proposito evidenzia sin da subito che, essendo stati presentati, rispettivamente, nel mese di ottobre e di dicembre 2021, il programma di lavoro della Commissione europea per il 2022 e il programma di 18 mesi del Consiglio non tengono conto dell'aggressione militare della Russia nei confronti dell'Ucraina e delle sue conseguenze. Segnala infatti che se nel suo programma di lavoro mostra la propria determinazione a far sì che l'Unione europea possa uscire dalla pandemia più forte di prima, ad accelerare la duplice transizione verde e digitale e a costruire una società più equa, più resiliente e coesa, in linea con l'Agenda 2030 delle Nazioni Unite e con l'accordo di Parigi (ricorda, tra le iniziative di maggiore rilievo assunte durante lo scorso anno, la presentazione del pacchetto «Pronti per il 55 per cento», l'ideazione di una «bussola per il digitale» e l'adozione del piano d'azione sul pilastro europeo dei diritti sociali), a causa dell'invasione russa dell'Ucraina, l'Unione si è trovata a dover affrontare delle ulteriori sfide: in particolare, per via delle pressioni al rialzo sui prezzi delle materie prime – energetiche ed alimentari – e delle interruzioni del relativo approvvigionamento, sono state riviste al ribasso le prospettive di crescita dell'Unione europea e al rialzo le sue previsioni di inflazione.Pag. 61
  Fatte queste premesse segnala che procederà ad una breve disamina dei principali aspetti di interesse per la X Commissione, contenuti nei documenti all'esame, cercando ove possibile di esporli in parallelo, mentre rinvia alla documentazione predisposta dagli uffici per ogni ulteriore approfondimento. In particolare saranno esposti aspetti e argomenti riguardanti solo alcune delle tematiche che costituiscono il programma della Commissione europea, in particolare, delle seguenti: 1. Un Green Deal europeo; 2. Un'Europa pronta per l'era digitale; 4. Un'Europa più forte nel mondo.
  Per quanto riguarda la tematica «Un Green Deal europeo», evidenzia che nel programma di lavoro per il 2022, la Commissione europea ha ribadito la centralità dell'attuazione del Green Deal e l'impegno per fare dell'Europa il primo continente a impatto climatico zero entro il 2050. Con tale finalità nel 2021 ha presentato il pacchetto c.d. «Pronti per il 55 per cento», attualmente all'esame dei colegislatori, volto ad aggiornare la normativa dell'Unione ai target di riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra fissati dal regolamento europeo sul clima in un decremento di almeno il 55 per cento rispetto ai livelli del 1990. Il pacchetto comprende, tra l'altro, iniziative legislative per la riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra in ogni settore, per la mobilità a basse emissioni, per il risparmio energetico e l'efficientamento energetico degli edifici, oltre che per l'incremento della produzione di energia da fonti rinnovabili. Più recentemente, l'aggressione dell'Ucraina ha ulteriormente messo in luce l'esigenza di affrancare l'Unione dalle importazioni di combustibili fossili dalla Russia accelerando la transizione ecologica, soprattutto nel settore energetico, e ha portato alla presentazione del piano REPowerEU.
  Nella prospettiva di intensificare gli sforzi tesi alla neutralità climatica, il programma di lavoro per il 2022 prevede, tra l'altro, la presentazione di: un quadro normativo per la certificazione degli assorbimenti di carbonio, per aumentare la diffusione dell'assorbimento sostenibile del carbonio e creare nuovi modelli commerciali in grado di compensare i gestori del territorio per tali pratiche (IV trimestre 2022); il riesame delle norme in materia di emissioni di CO2 per i veicoli pesanti e l'istituzione di un quadro legislativo per la misurazione armonizzata delle emissioni dei trasporti e della logistica, per sostenere e promuovere la decarbonizzazione del settore (IV trimestre 2022). Inoltre, il 5 aprile 2022 sono state presentate due proposte volte a ridurre le emissioni di gas fluorurati a effetto serra (COM(2022)150 ) e a rivedere il regolamento in materia di sostanze lesive dell'ozono per ridurne ulteriormente l'emissione (COM(2022)151).
  Segnala quindi che il programma del trio di presidenza del Consiglio colloca tra le priorità la prosecuzione della decarbonizzazione e il conseguimento della neutralità climatica entro il 2050, con l'obiettivo di aumentare la competitività economica, la creazione di posti di lavoro, il benessere e la salute. Con tali finalità intende proseguire l'esame e i negoziati sul pacchetto «Pronti per il 55 per cento» e su tutte le proposte legislative correlate, in particolare rafforzando il sistema ETS e istituendo un meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere compatibile con l'Organizzazione mondiale del Commercio per prevenire la rilocalizzazione delle emissioni di CO2, sostenere lo sviluppo di energie rinnovabili e a basse emissioni di carbonio, aumentare l'efficienza energetica al fine di attuare gli obiettivi più ambiziosi dell'Unione europea in materia di clima per il 2030 e garantire una transizione giusta e prezzi accessibili per l'energia. Il programma, oltre a prevedere il completamento del mercato unico dell'elettricità e del gas per garantire la sicurezza e la sostenibilità dell'approvvigionamento, pone l'accento sull'esigenza di dare seguito agli studi che saranno presentati sul funzionamento dei mercati del gas e dell'elettricità, nonché sul mercato ETS dell'Unione europea, e su quella di sostenere gli sforzi volti a promuovere ristrutturazioni di alta qualità degli edifici coerentemente con gli obiettivi della transizione energetica.Pag. 62
  Fa poi presente che il Governo italiano, nella relazione programmatica, sottolinea l'importanza del pacchetto legislativo «Pronti per il 55 per cento», le cui proposte troveranno attuazione anche attraverso i progetti previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che comporteranno per gli Stati membri un impatto significativo sulla competitività del sistema industriale, sul tessuto sociale e sui settori dell'energia e dei trasporti. Il Governo dichiara l'impegno, in sede di negoziati, per una transizione equa e socialmente inclusiva, che valorizzi gli sforzi già intrapresi e non comporti effetti controproducenti sul mercato delle materie prime, sulla filiera industriale e sul mercato del lavoro. Ricorda che viene poi sottolineata l'importanza, alla luce della crisi di approvvigionamento energetico innescata dall'aggressione russa in Ucraina, di accelerare i lavori sull'intero pacchetto non solo per conseguire gli obiettivi climatici ma per rendere l'Unione europea autosufficiente sotto il profilo energetico. La relazione richiama, inoltre, la recente proposta della Commissione europea denominata REPowerEU in cui si auspica di intervenire sui PNRR rivedendo le misure in favore delle azioni afferenti al pacchetto Fit for 55.
  Segnala che la Commissione europea sostiene inoltre che le obbligazioni verdi svolgeranno un ruolo sempre più importante nel finanziamento necessario per la decarbonizzazione, nel quadro del piano di investimenti per un'Europa sostenibile.
  Evidenzia sul punto che il programma del trio di Presidenza del Consiglio dell'Unione europea annuncia l'intenzione di sostenere i lavori relativi allo sviluppo della finanza sostenibile.
  Ricorda altresì che nel programma, la Commissione europea preannuncia la presentazione, entro il III trimestre del 2022, di proposte volte a dare seguito al Piano d'azione per l'«inquinamento zero». La Commissione europea ha presentato contestualmente una proposta di direttiva (COM(2022)156) e una proposta di regolamento (COM(2022)157) per rivedere la normativa in materia di emissioni industriali e sulle discariche di rifiuti. La direttiva relativa alle emissioni industriali disciplina l'impatto ambientale di circa 52.000 installazioni industriali e aziende zootecniche ad alto rischio di inquinamento e riguarda tutti gli inquinanti emessi dalle installazioni agroindustriali. Tra le attività disciplinate figurano le centrali elettriche, le raffinerie, il trattamento e l'incenerimento dei rifiuti, la produzione di metalli, cemento, vetro, prodotti chimici, pasta di legno e carta, alimenti e bevande e l'allevamento intensivo di suini e pollame. La revisione prevede, tra l'altro: norme più rigorose per gli impianti; sostegno alla ricerca per la sperimentazione di tecniche meno inquinanti; la costituzione di un centro di innovazione per la trasformazione e le emissioni industriali, al fine di individuare soluzioni idonee a ridurre l'inquinamento; misure di sostegno per favorire il passaggio all'economia circolare. Il pacchetto prevede anche l'aggiornamento del registro europeo delle emissioni e dei trasferimenti di sostanze inquinanti attraverso la creazione di un portale sulle emissioni industriali, oltre all'obiettivo di migliorare l'accesso alle informazioni ambientali riguardanti le installazioni industriali.
  Fa presente che nella relazione programmatica il Governo sottolinea l'esigenza di pervenire ad un provvedimento in materia di emissioni industriali che possa coniugare la tutela ambientale con margini di flessibilità per tenere conto di situazioni locali, della competitività delle piccole e medie imprese, e che possa garantire che i costi amministrativi siano addebitati a chi inquina e non ai contribuenti.
  Evidenzia che per dare attuazione al Piano di azione per l'economia circolare, presentato nel 2020 nell'ambito del Green Deal, il programma della Commissione europea per il 2022 prevede la presentazione di iniziative per promuovere prodotti sostenibili e rafforzare il diritto dei consumatori alla riparazione dei prodotti a prezzi equi. In materia, la Commissione europea ha presentato nel mese di marzo 2022 una Comunicazione sui prodotti sostenibili (COM(2022)140), accompagnata da un pacchetto di proposte volte a promuovere la sostenibilità dei prodotti e modelli d'impresaPag. 63 circolari e a responsabilizzare i consumatori. Tra queste figurano: una proposta di regolamento sulla progettazione ecocompatibile dei prodotti sostenibili (COM(2022)142), che prevede tra l'altro la creazione di un passaporto digitale del prodotto e il divieto di distruzione dei prodotti di consumo invenduti; una strategia per la sostenibilità dei prodotti tessili (COM(2022)141), per favorire pratiche di riutilizzo, riparazione e riciclaggio che possano migliorare l'impatto dell'industria tessile sull'ambiente e sui cambiamenti climatici e contribuire alla riduzione dei rifiuti; una proposta di direttiva (COM(2022)143) volta a responsabilizzare i consumatori e a favorire l'accesso a informazioni sulla riparabilità dei prodotti e sulla loro compatibilità ambientale. È prevista, invece, per la seconda parte del 2022 la presentazione di un'iniziativa legislativa sul diritto alla riparazione.
  Segnala che nella relazione programmatica, il Governo ha sottolineato il contributo che tali misure possono dare alla trasformazione dell'economia europea da un modello lineare a uno pienamente circolare e, nell'attuale contesto internazionale, alla riduzione della dipendenza europea da energia e risorse provenienti da Paesi terzi. Nella relazione si ricorda, inoltre, l'impegno del Governo italiano ad attuare il piano europeo sull'economia circolare, favorendo la trasformazione di prodotti e processi in senso sostenibile, con un approccio basato sul ciclo di vita, oltre a quello di promuovere politiche e misure volte a limitare consumi «usa e getta», anche per materiali quali la plastica, e l'obsolescenza programmata, promuovendo il diritto alla riparazione. Osserva che la relazione ha inoltre individuato come settori con un alto potenziale di circolarità l'elettronica e gli imballaggi, nonché le produzioni tessili, di plastica, di veicoli e batterie, sottolineando l'importanza di garantire la sostenibilità dei prodotti anche in termini di sicurezza delle sostanze chimiche impiegate, oltre a quella che assume il tema delle materie prime critiche nell'agenda nazionale ed europea.
  Sottolinea che nel programma di lavoro la Commissione europea ha ribadito l'importanza della transizione verso l'energia pulita e verso fonti di energia rinnovabile, anche per limitare aumenti dei prezzi dell'energia elevati come quelli registrati negli ultimi mesi nell'Unione europea, annunciando la presentazione di iniziative per favorire le autorizzazioni alle energie rinnovabili e una comunicazione sull'energia solare.
  Evidenzia che a seguito dell'aggressione all'Ucraina, il 18 maggio scorso la Commissione europea ha presentato il Piano REPowerEU (COM(2022)230) e un pacchetto di proposte collegate, allo scopo di affrancare l'Unione europea dalla dipendenza dalle risorse fossili importate dalla Russia, di creare le condizioni per l'autosufficienza energetica dell'Unione e di intensificare l'azione di mitigazione dei cambiamenti climatici. Il piano poggia sulla diversificazione dell'approvvigionamento energetico, sul risparmio energetico e su una più rapida diffusione delle energie rinnovabili e mira ad accelerare la transizione energetica, aumentando gli obiettivi già previsti dal pacchetto «Pronti per il 55 per cento». Oltre al citato piano il pacchetto comprende, tra l'altro: una comunicazione sul risparmio energetico (COM(2022)240) e che invita gli Stati membri ad applicare misure fiscali per favorirlo (ad esempio, aliquote IVA ridotte per i sistemi di riscaldamento ad alta efficienza) e prospetta misure di emergenza in caso di interruzione degli approvvigionamenti; una strategia esterna per l'energia (JOIN/2022/23), volta a favorire la diversificazione energetica, la creazione di partenariati a lungo termine con i fornitori e la cooperazione in materia di idrogeno e di tecnologie verdi; una strategia per l'energia solare (COM/2022/221), che mira a raddoppiare la capacità solare fotovoltaica installata entro il 2025 e a portarla a 600 GW entro il 2030; una proposta di direttiva (COM(2022) 222) che modifica le direttive sulle rinnovabili, sulla prestazione energetica nell'edilizia e sull'efficienza energetica, già oggetto di revisione nell'ambito dell'esame del pacchetto «Fit for 55 per cento», innalzando tra l'altro al Pag. 6445 per cento la quota di energia rinnovabile sui consumi energetici finali; una proposta di regolamento (COM(2022) 231) che introduce modifiche mirate al regolamento (UE) 2021/241 istitutivo del Dispositivo per la ripresa e la resilienza, prevedendo che gli Stati membri che presentano o modificano i loro Piani nazionali per la ripresa e la resilienza debbano includervi un capitolo dedicato a REPowerEU, contenente le riforme e gli investimenti specifici in grado di contribuire al conseguimento degli obiettivi del Piano.
  Segnala quindi che il Governo, nella relazione programmatica, ha sottolineato la necessità di sostenere la gradualità degli interventi e la flessibilità dei passi intermedi, anche in considerazione dell'esigenza di affrancarsi gradualmente dal gas russo, per evitare fenomeni di povertà energetica ed impatti negativi sul mercato del lavoro. Nella medesima relazione è stato altresì prospettato il sostegno all'azione europea e il contributo alle piattaforme di coordinamento avviate dalla Commissione europea e ricordato che l'attuazione del pacchetto «Fit for 55 per cento», ancora in fase di esame presso le istituzioni europee, consentirebbe di ridurre di un terzo la domanda di gas nell'Unione, entro il 2030.
  Infine, rileva che il programma della Commissione europea annuncia l'impegno per un'agricoltura più verde e sostenibile e per realizzare le azioni definite nella strategia «Dal produttore al consumatore».
  Inoltre fa presente che il programma del trio di presidenza del Consiglio dell'Unione europea annuncia, tra l'altro, che sosterrà la transizione verso sistemi agricoli e alimentari sostenibili e che promuoverà una gestione sostenibile ed equilibrata delle risorse alieutiche, in particolare nel contesto delle relazioni dell'Unione europea con il Regno Unito.
  In materia di agricoltura verde e sostenibile, evidenzia che la relazione programmatica annuncia, tra le altre, azioni volte in particolare a: dare piena attuazione alla Strategia europea per la biodiversità al 2030; ridurre gli inquinanti delle acque sotterranee e superficiali; migliorare la sostenibilità dei processi produttivi del settore agricolo e forestale, accelerando il processo di transizione verde. Con i cd. eco-schemi della PAC il Governo intende altresì rafforzare il legame tra pagamenti diretti e azioni benefiche per il clima e l'ambiente; sviluppare l'agricoltura biologica in Italia; promuovere filiere agroalimentari sostenibili e combattere gli sprechi alimentari, tutelando e promuovendo anche il settore delle indicazioni geografiche; attuare misure efficaci a sostegno delle filiere agroalimentari colpite dalla crisi russo-ucraina, ad esempio al fine di mantenere gli equilibri tra approvvigionamento delle materie prime e costi di produzioni delle stesse.
  Per quanto riguarda la tematica «Un'Europa pronta per l'era digitale» evidenzia che il programma di lavoro della Commissione europea ribadisce il termine del 2030 quale orizzonte temporale per il completamento della trasformazione digitale europea, basata su tecnologie affidabili, sicure e antropocentriche. In tale contesto, la Commissione europea si impegna a favorire l'adozione e l'attuazione delle proposte normative in materia di Internet sicuro, di identità digitale europea e di intelligenza artificiale. Per quanto riguarda in particolare quest'ultimo argomento, segnala la legge sull'intelligenza artificiale, recante una serie di misure per ridurre al minimo i rischi per la sicurezza e i diritti fondamentali che potrebbero essere generati dai sistemi di IA prima della loro immissione sul mercato dell'Unione europea, nonché per promuovere il ricorso a spazi di sperimentazione normativa volti a creare un ambiente controllato per testare tecnologie innovative per un periodo limitato, oltre all'accesso ai poli dell'innovazione digitale e a strutture di prova e sperimentazione, con l'obiettivo di sostenere le imprese innovative, le PMI e le start-up. Ricorda che sulla proposta la X Commissione e la IX (Trasporti, poste e telecomunicazioni) si sono espresse, in sede di dialogo politico, approvando, il 13 aprile 2022, un documento finale recante una valutazione favorevole con osservazioni.
  Osserva che la Commissione europea fa inoltre cenno alla revisione di alcuni profili della politica di concorrenza, prefigurando, Pag. 65tra l'altro, uno strumento per le emergenze nel mercato unico volto a prevenire future perturbazioni. In particolare, l'allegato II (iniziative REFIT) del programma della Commissione europea prevede la presentazione, nel corso del secondo semestre 2022, di una riforma del regolamento di esenzione per categoria relativo agli accordi verticali e degli orientamenti verticali. In sostanza la proposta dovrebbe rivedere le norme sugli accordi tra le parti che esercitano attività a diversi livelli in una stessa catena di approvvigionamento, con l'obiettivo di contribuire alla riduzione degli oneri e di permettere ai portatori di interessi di disporre di orientamenti adattati alla crescita del commercio elettronico. Secondo il medesimo allegato, nel quarto trimestre 2022 è altresì prevista la presentazione di: una proposta di riforma del regolamento orizzontale di esenzione per categoria e degli orientamenti orizzontali, concernente gli accordi di ricerca e sviluppo e gli accordi di specializzazione, nonché gli orientamenti orizzontali che li accompagnano; una proposta volta a migliorare le procedure di controllo delle concentrazioni dell'Unione europea senza comprometterne l'applicazione effettiva; orientamenti aggiornati sui princìpi e sulle migliori pratiche in materia di definizione del mercato che la Commissione europea applica nei casi di antitrust e concentrazione, anche per quanto riguarda le recenti evoluzioni associate alla digitalizzazione dell'economia.
  Ricorda che la Commissione europea sottolinea, in particolare, la vulnerabilità dell'Unione europea in alcuni settori che scontano l'elevata dipendenza da un numero limitato di fornitori di Paesi terzi, in particolare per quanto riguarda le materie prime e i semiconduttori che alimentano le soluzioni digitali, i cui problemi di approvvigionamento hanno rallentato la produzione industriale dell'Unione europea. A tal proposito, nel programma di lavoro si richiama la proposta di legge europea sui semiconduttori, volta, tra l'altro, ad assicurare la sicurezza delle forniture di tali materie prime. In tal senso la Commissione europea ha presentato la proposta di regolamento sui semiconduttori, il cosiddetto «Chips Act», l'8 febbraio 2022. Obiettivo primario della proposta è quello di rendere l'Unione europea leader nel campo della progettazione, della fabbricazione e dell'imballaggio di chip avanzati, e ridurre così il suo grado di dipendenza dai Paesi terzi per gli approvvigionamenti.
  Segnala quindi che secondo il programma del trio di presidenza del Consiglio, la promozione dello sviluppo dei chip a semiconduttori contribuirà a conseguire l'obiettivo della sovranità digitale dell'Unione.
  Quanto alla relazione programmatica segnala che in essa si afferma che l'Italia attribuisce grande rilievo all'obiettivo di creare le condizioni per un significativo incremento della capacità produttiva dell'Unione entro il 2030 e assicurare le forniture di microprocessori nell'Unione europea, con il sostegno finanziario degli Stati membri agli investimenti innovativi.
  Evidenzia poi che il programma di lavoro della Commissione europea prevede, inoltre, la presentazione di una legge europea sulla ciberesilienza dei prodotti (III trimestre 2022), nonché l'avvio di un sistema di comunicazione sicuro globale dell'Unione europea basato sulla tecnologia spaziale (II trimestre 2022), per fornire connettività a banda larga in quei luoghi dell'Unione europea in cui ancora non esiste e garantire comunicazioni indipendenti sicure per gli Stati membri. L'allegato del programma annuncia anche la presentazione, nel II trimestre del 2022, di una Strategia dell'Unione europea per la gestione del traffico spaziale (avente carattere non legislativo). È infine preannunciato un Piano d'azione per accelerare la trasformazione digitale del settore dell'energia, ritenuto necessario per garantire la transizione verso le energie rinnovabili, la mobilità connessa, gli edifici intelligenti e un sistema energetico più integrato e maggiormente incentrato sui consumatori (la Commissione europea ha presentato una proposta di regolamento che istituisce il programma dell'Unione per una connettività sicura per il periodo 2023-2027 e una comunicazione congiunta su un approccio Pag. 66dell'Unione europea per la gestione del traffico spaziale lo scorso 15 febbraio).
  Osserva, più in generale, che in materia di politica spaziale il programma del trio di presidenza del Consiglio sottolinea l'importanza di rafforzare le relazioni funzionali tra i principali attori dell'Unione per assicurare un'attuazione efficace del programma spaziale dell'Unione europea. Si afferma l'intenzione di sostenere la ricerca, lo sviluppo e le applicazioni industriali, di promuovere in tutto il mondo i programmi faro dell'Unione europea Galileo e Copernicus, di sviluppare possibili nuove iniziative, compresa la connettività spaziale sicura, e di continuare a promuovere un comportamento responsabile nello spazio, in particolare nell'ambito delle Nazioni Unite.
  Segnala poi che la Commissione europea ribadisce, altresì, l'importanza del potenziamento delle competenze e dell'istruzione digitale, indicato quale obiettivo chiave nella «bussola per il digitale», in particolare preannunciando misure volte ad agevolare e promuovere le competenze digitali nelle scuole e nell'istruzione superiore.
  Rileva quindi che la relazione programmatica del Governo attribuisce importanza prioritaria all'accrescimento delle competenze digitali e alla riduzione del fenomeno del digital divide. Viene in particolare richiamata l'iniziativa Repubblica digitale, nel cui ambito è stata definita la Strategia nazionale per le competenze digitali, approvata a luglio 2020. Il piano operativo per l'attuazione della Strategia prevede azioni su quattro assi di intervento (istruzione e formazione superiore, forza lavoro attiva, competenze specialistiche ICT, competenze per i cittadini).
  Segnala in particolare che la ricerca e l'innovazione – secondo inoltre il programma di lavoro della Commissione europea – contribuiranno a realizzare la ripresa dell'Europa, sulla base di una crescita economica in grado di guidare le transizioni verde e digitale. È ritenuto importante per l'Europa rimanere all'avanguardia nella scienza e in prima linea nell'innovazione.
  Quanto al programma del trio di presidenza del Consiglio osserva che in esso si annuncia che proseguiranno le discussioni sullo sviluppo dello Spazio europeo della ricerca e che sarà fornito un contributo alla definizione e all'attuazione della politica in materia di ricerca e innovazione per affrontare le sfide sociali ed economiche esistenti a vantaggio dei cittadini dell'Unione, con l'obiettivo di rafforzare il panorama delle infrastrutture di ricerca e lo sforzo di ricerca (fondamentale, applicata e innovativa) nell'Unione europea.
  Evidenzia quindi che la relazione programmatica annuncia che, nel 2022, il Governo intenderà proseguire nella sua azione di coordinamento e di promozione della partecipazione dell'Italia al programma quadro di ricerca e innovazione. Tale azione si svolgerà sia tramite la partecipazione a grandi progetti che richiedono un cofinanziamento nazionale, sia attraverso azioni finalizzate alla diffusione della conoscenza del programma presso tutti i soggetti, pubblici e privati, che possano partecipare ad esso. L'azione del Governo sarà finalizzata a promuovere una partecipazione coordinata da parte dei soggetti residenti nel territorio nazionale, in modo tale da migliorare i risultati di performance, con particolare riguardo al tasso di successo finanziario. I risultati attesi sono, secondo la relazione, un incremento dei risultati di performance rispetto al programma precedente (Horizon 2020), con particolare riguardo ai bandi dello European Research Council, e un buon posizionamento nell'ambito dei bandi dello European Innovation Council, di nuova istituzione. Il Governo annuncia, infine, che intende favorire il dialogo in materia di ricerca e innovazione con i Paesi extra-europei, sia con quelli ad alto tasso di sviluppo, sia con i Paesi in via di sviluppo e con contingenze di crisi.
  Ricorda, infine, che il programma del trio delle presidenze del Consiglio prevede, tra l'altro, l'impegno a garantire la sovranità dell'Unione in modo aperto e autodeterminato, a promuovere contenuti culturali e un settore dei media forte, come pure soluzioni industriali affidabili, nonché a Pag. 67rafforzare la ciberresilienza. Gli obiettivi, secondo tale programma, potranno essere realizzati mediante lo sviluppo di una serie di tecnologie, che includono, tra l'altro, i supercomputer, la computazione quantistica, le catene di blocchi (blockchain) e l'intelligenza artificiale.
  Segnala che, in materia, la relazione programmatica, il Governo ribadisce l'impegno a promuovere la partecipazione del sistema produttivo nazionale alle iniziative relative allo sviluppo di un sistema europeo di supercalcolo (High performance computing-HPC). In particolare, in considerazione della prevalenza di PMI nel sistema nazionale della produzione e dei servizi, il Governo intende incentivare l'accesso alle infrastrutture HPC, anche attraverso il credito di imposta, promuovere la formazione qualificata del personale aziendale su HPC e Big Data e attivare programmi di dottorato di ricerca industriale su questi temi.
  Per quanto riguarda la tematica «Un'Europa più forte nel mondo», nel suo ambito, segnala in particolare che il programma di lavoro della Commissione europea prevede tra le altre iniziative, nel corso del 2022, di: presentare una proposta di modifica del regolamento di blocco per proteggere meglio gli operatori dell'Unione europea, siano essi privati o imprese, scoraggiando e contrastando ulteriormente l'applicazione extraterritoriale di sanzioni da parte di Paesi terzi; presentare una comunicazione in merito ad una nuova strategia internazionale di mobilitazione per l'energia, che prenderà in considerazione nuove opportunità per la diffusione di un sistema energetico pulito e la promozione dell'efficienza energetica e di tecnologie sicure e sostenibili, passando gradualmente dall'uso dei combustibili fossili a soluzioni energetiche verdi (ricorda che la nuova strategia internazionale di mobilitazione dell'energia, presentata dalla Commissione europea il 18 maggio 2022 nell'ambito del pacchetto di proposte relative al piano RepowerEU, mira a: rafforzare la sicurezza energetica e l'autonomia strategica dell'Unione europea; diversificare l'approvvigionamento energetico dell'Unione europea e aumentare il risparmio e l'efficienza energetica; accelerare la transizione energetica globale verde per garantire una transizione sostenibile e sicura ed energia a prezzi accessibili; sostenere l'Ucraina e altri Paesi che sono stati direttamente o indirettamente colpiti dall'aggressione russa; costruire partenariati internazionali per promuovere l'energia pulita a livello globale).
  Fa poi presente che nel programma di 18 mesi del Consiglio, il trio di presidenza afferma la propria intenzione di perseguire una linea d'azione più strategica, aumentando la capacità dell'Unione europea di agire in modo autonomo per salvaguardare i suoi interessi, difendere i suoi valori e il suo stile di vita, continuando a svolgere un ruolo determinante nella promozione del multilateralismo e dell'ordine internazionale basato su regole. In tema di commercio, il programma di 18 mesi del Consiglio intende contribuire a definire un nuovo sistema di governance economica globale fondato su un'agenda di libero scambio ambiziosa ed equilibrata, basata sull'Organizzazione Mondiale del Commercio, per realizzare la riforma della quale si preannuncia un impegno specifico. Tale programma sarà affiancato da un'agenda commerciale bilaterale, nel contempo tutelando l'Unione dalle pratiche sleali e abusive e garantendo la reciprocità.
  Infine, per quanto concerne la relazione programmatica, evidenzia che il Governo indica che occorrerà perseguire una maggiore autonomia strategica dell'Unione europea, intesa come capacità di agire e gestire crisi insieme ai partner, ove possibile, e in autonomia, ove necessario. In tal senso, occorrerà guadagnare un'autonomia non tanto da altri attori, quanto nello svolgimento di compiti concreti. In particolare, il Governo intende promuovere progetti volti a aumentare la capacità dell'Unione di rispondere agli shock esterni, di qualunque natura, per aumentare l'autonomia strategica nei settori cruciali dell'energia, della difesa e delle cooperazioni industriali, specialmente nei campi «verde» e digitale. In tema di politica commerciale comune, il Governo indica che continuerà ad assicurarne la coerenza con gli interessi del sistema economico-produttivo italiano per Pag. 68offrire nuove opportunità di sbocco all'export, diversificare le fonti di approvvigionamento (in particolare di materie prime essenziali), tutelare le sensibilità del sistema commerciale italiano e contrastare la concorrenza sleale. In particolare, l'Italia continuerà a sostenere l'attuazione, da parte dell'Unione europea, di una politica commerciale comune aperta basata su sostenibilità, resilienza e level playing field. Oltre alla negoziazione e finalizzazione di nuovi accordi (con Mercosur, Messico, Cile, Nuova Zelanda, Australia) e la ripresa di un dialogo transatlantico costruttivo, l'Italia sosterrà l'applicazione corretta degli accordi esistenti e l'ammodernamento degli strumenti di difesa commerciale dell'Unione europea. In ambito multilaterale si continuerà a sostenere gli sforzi dell'Unione europea per promuovere la riforma dell'Organizzazione mondiale del commercio, sbloccare la paralisi del sistema di risoluzione delle controversie, ovviare all'inadeguatezza delle regole esistenti e lanciare nuove iniziative.

  Giorgia ANDREUZZA, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame congiunto ad altra seduta.

  La seduta termina alle 12.20.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Giovedì 23 giugno 2022.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 12.20 alle 12.30.