CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 7 giugno 2022
808.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissione parlamentare di controllo sull'attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale
COMUNICATO
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  Martedì 7 giugno 2022.Presidenza del presidente NANNICINI. — Intervengono il Direttore generale dell'Ufficio centrale degli archivi notarili (UCAN), dottor Renato Romano e il direttore del servizio affari generali e bilancio dell'UCAN, dottor Marcello Cosio.

  La seduta comincia alle 13.35.

  (La Commissione approva il processo verbale della seduta precedente).

Sulla pubblicità dei lavori.

  Il PRESIDENTE avverte che della seduta odierna verrà redatto il resoconto sommario ed il resoconto stenografico e che, ai sensi dell'articolo 33, comma 4, del Regolamento del Senato, è stata richiesta l'attivazione dell'impianto audiovisivo, con contestuale registrazione audio, e che la Presidenza del Senato ha fatto preventivamente conoscere il proprio assenso.
  I lavori della Commissione, che saranno oggetto di registrazione, potranno essere quindi seguiti – dall'esterno – sulla web TV della Camera.
  Non essendovi osservazioni, tale forma di pubblicità è dunque adottata per il prosieguo dei lavori.

PROCEDURE INFORMATIVE

Seguito dell'indagine conoscitiva sulla funzionalità del sistema previdenziale obbligatorio e complementare, nonché del settore assistenziale, con particolare riferimento all'efficienza del servizio, alle prestazioni fornite e all'equilibrio delle gestioni.
Audizione del Direttore generale dell'Ufficio centrale degli archivi notarili.

  Prosegue l'indagine conoscitiva, sospesa nella seduta del 26 maggio 2022.

  Il PRESIDENTE ringrazia il dottor Romano e il dottor Cosio per la loro disponibilità a partecipare ai lavori della Commissione. Fa presente che la Commissione intende acquisire il contributo dell'Ufficio centrale degli archivi notarili (UCAN) per Pag. 17approfondire quanto emerso nel corso dell'audizione della Cassa nazionale del 14 aprile ultimo scorso in merito alla adeguata quantificazione delle entrate contributive dell'ente, con particolare riferimento alle attività svolte in merito alla corretta qualificazione e alla riscossione dei contributi legati alle quietanze di surroga.

  Il dottor Renato ROMANO ringrazia la Commissione per aver richiesto il contributo dell'Ente da lui diretto. Rappresenta le funzioni dell'UCAN, la sua organizzazione e i dati relativi al personale in servizio presso l'amministrazione centrale e gli archivi notarili distrettuali, evidenziando come il tempo che può essere dedicato ai controlli tariffari e alle attività poi collegate, atteso l'insieme delle rilevanti attività che gravano sugli archivi notarili, sia necessariamente contenuto. Sottolinea che la pianta organica dell'UCAN è stata progressivamente ridotta negli ultimi anni. Fa presente che tuttavia gli archivi continuano ad effettuare recuperi, senza peraltro riscontrare particolari problematiche. Fa presente che l'amministrazione centrale assicura un coordinamento, in varie forme, sia con gli organi di vertice del notariato che con le strutture territoriali le quali a loro volta si confrontano con i consigli notarili. Sottolinea che per anni gli atti di surroga sono stati un fenomeno dell'attività notarile di non particolare rilevanza quantitativa e anche quando hanno raggiunto maggiore diffusione, hanno rappresentato comunque una limitatissima percentuale dell'attività svolta dai notai. Rappresenta che il dato effettivo non è noto, mentre è possibile fare delle ipotesi verosimili sulla quantificazione del fenomeno. Fa presente che il dato potrebbe essere reso conoscibile con un aumento qualitativo della pianta organica dell'UCAN e con l'informatizzazione degli archivi degli atti notarili. Evidenzia che la concentrazione di una notevolissima mole di autentiche delle quietanze delle surroghe presso uno studio di Milano avrebbe fatto sì che l'attività di autenticazione delle quietanze fosse ancora di più marginale se non irrilevante per la stragrande maggioranza dei notai.

  Il dottor Marcello COSIO ricorda l'articolo 19 della legge n. 220 del 1991 là dove prescrive che il notaio è tenuto al versamento in favore della Cassa nazionale del notariato, per gli atti soggetti ad annotamento nei repertori di una quota dell'onorario. Sottolinea che da ciò discende la necessità dell'indicazione dell'onorario a repertorio: se il notaio ha diritto all'onorario, deve indicarlo a repertorio, anche se non riscosso in concreto; se invece non ha diritto all'onorario, non deve indicarlo. Espone la disciplina che regola l'indicazione dell'onorario a repertorio e la conseguente determinazione della quota dovuta in tasse e contributi. Rappresenta le modalità con le quali vengono effettuati controlli sui repertori notarili. Evidenzia che i recuperi derivanti dai controlli costituiscono una quota dello 0,14 per cento rispetto all'ammontare dei parametri a repertorio, sottolineando che questo dato molto piccolo dipende sia dalla semplicità della maggioranza delle operazioni sia dalle sanzioni significative che la normativa stabilisce a carico dei notai. Ricorda che nel 2007 il Consiglio Nazionale del notariato è intervenuto sull'argomento delle quietanze di surroga con la delibera del 28 settembre 2007, in cui, nell'intento di fornire il proprio contributo alla pratica operatività della nuova disciplina, ha invitato i notai ad applicare, in tema di portabilità dei mutui, un contenimento dei compensi. Ricorda che nella nota esplicativa allegata alla delibera del 28 settembre 2007 risulta confermato che la quietanza di pagamento può essere strutturalmente incorporata nell'atto notarile mediante il quale è stipulato il contratto di mutuo, nel caso in cui entrambe le banche sottoscrivano un unico atto, nel cosiddetto «modello trilatero». Ricorda che la delibera concludeva poi che, a fini repertoriali, l'onorario va quantificato in base all'importo del mutuo mentre la quietanza, se contenuta nello stesso atto, non dà luogo a percezione di alcun onorario repertoriale, in quanto trattasi di convenzione strettamente connessa e obbligatoria per legge. Rappresenta che successivamente è emersa un'incertezza non già sul fatto che dovesse essere indicato un parametroPag. 18 nel repertorio notarile ma su quale fosse la modalità di determinazione di tasse e contributi: se in misura fissa o in misura proporzionale. Sottolinea che l'indicazione delle operazioni nel repertorio era dovuta e pacifica e la sua mancata inclusione poteva dare luogo a procedimento disciplinare. Evidenzia che un diverso profilo si applica all'incertezza sulla quantificazione della tassa, se in misura fissa o graduale. Rappresenta che in questo caso i recuperi sono risultati contenuti, mentre là dove è mancata del tutto l'indicazione del parametro il recupero risulta più consistente.

  Il PRESIDENTE sottolinea l'interesse della Commissione per l'approfondimento sull'efficienza e l'efficacia dell'attività di riscossione. Chiede se la struttura territoriale degli archivi notarili può dar luogo a una diversa distribuzione del carico contributivo su diversi contesti locali. Chiede se il dato molto basso sugli importi recuperati è frutto di una ridotta capacità amministrativa o di una evidenza rispetto all'assenza di fenomeni patologici. Chiede quale potrebbe essere l'impatto di una più compiuta informatizzazione dei dati sull'attività dell'amministrazione. Chiede una valutazione sulla sentenza della Cassazione che ha stabilito l'applicazione a tutte le quietanze di surroga dell'aliquota proporzionale del 25 per cento.

  Il senatore PUGLIA (M5S) chiede come mai gli archivi notarili recuperano retroattivamente il quinquennio di contributi e tassa di archivio solo nei confronti dei notai operanti nel distretto notarile di Milano e non nei confronti di tutti gli altri notai che hanno versato importi inferiori al dovuto. Chiede in che modo ritiene che sia possibile contenere i danni per i notai e per la Cassa di cui UCAN è agente di riscossione. Chiede se non sia necessario recuperare i contributi dovuti sui restanti due terzi delle quietanze. Chiede se a seguito del procedimento disciplinare del notaio di Milano per errata liquidazione e mancato versamento dei contributi sia perseguibile anche il responsabile della disamina repertoriale Chiede come vada valutata la condotta dell'Archivio notarile di Roma che, nel cambiare la prassi ispettiva, non ha applicato recuperi e sanzioni agli atti antecedenti al cambio di prassi. Chiede una valutazione sulla sentenza della Cassazione ha stabilito che le quietanze di surroga debbano tutte pagare il 25 per cento, sia le trilaterali, sia le bilaterali. Chiede come mai i progetti di informatizzazione delle attività intrapresi a partire dal 2013 sono ancora in itinere e chi dovrebbe finanziare questi progetti.

  La senatrice PIRRO (M5S) chiede un chiarimento sul fatto che la tesi della possibile esenzione dell'indicazione delle quietanze di surroga dal repertorio non era stata esclusa dall'inerzia dell'archivio di Milano, mentre nel 2017 la medesima tesi non è stata considerata nella nota dello scorso 12 dicembre 2017. Chiede se l'UCAN procederà ai recuperi anche per tutti i notai che non hanno applicato l'aliquota del 25 per cento prima del 2020. Chiede quali provvedimenti saranno presi nei confronti dei conservatori che non hanno fatto applicare il 25 per cento prima del 2020.

  Il senatore LANNUTTI (CAL-Alt-PC-IdV) ricorda che le operazioni di surroga dei mutui sono state fortemente ostacolate dal settore bancario e chiede se la sentenza della Cassazione, con la previsione di un'unica aliquota del 25 per cento, potrebbe penalizzarle.

  Il dottor Renato ROMANO ritiene che il sistema dei controlli dell'UCAN sia estremamente efficiente, mentre la sua efficacia sia media, in ragione della scarsità delle risorse disponibili. Ritiene che l'efficacia potrebbe essere aumentata con un ridimensionamento verso l'alto degli organici, soprattutto in termini qualitativi, per mezzo dell'assunzione di specifiche professionalità economiche, contabili e statistiche. Sottolinea che il progetto di informatizzazione dei repertori notarili potrebbe essere operativo entro il 2023. Evidenzia che non vi è alcuna dimostrazione sulla quantità di notai che non hanno corrisposto tasse e contributi sulle quietanze di surroga. Ritiene Pag. 19che la maggior parte delle operazioni, sulla base dei controlli effettuati, abbiano corrisposto quanto dovuto.

  Il dottor Marcello COSIO ricorda che nel 2017 il consiglio notarile di Milano quando ha proposto l'azione disciplinare nei confronti dei notai dello studio cui si è fatto riferimento ha chiesto la violazione della deontologia professionale, per aver mancato di indicare il parametro in migliaia di atti; violazione che avrebbe portato alla sospensione e non alle sanzioni pecuniarie poi stabilite dalla COREDI della Lombardia che comportano un impatto minore, seppur nel complesso diventino consistenti in quanto applicate a migliaia di atti. Con riferimento alla sentenza della Cassazione, sottolinea che si è trattato di una questione affrontata in via incidentale, per cui ritiene che gli effetti debbano essere affrontati con prudenza. Sottolinea che il recupero del pregresso relativo a notai che non avrebbero applicato l'aliquota proporzionale ad esempio sul territorio di Milano, per il quale sono stati acquisiti dati, riguarderebbe un numero trascurabile di casi. Ritiene che l'informatizzazione potrebbe consentire controlli automatizzati sui repertori, anche se non potrebbe estendersi al controllo della regolarità fra gli atti e i repertori. Sottolinea che le statistiche notarili contengono dati utili che possono essere valorizzati a vari fini, anche di contrasto al riciclaggio, al terrorismo e alla criminalità in genere.

  Il PRESIDENTE ringrazia il dottor Romano e il dottor Cosio per la loro disponibilità e dichiara conclusa l'audizione.

Sulla pubblicazione di documenti acquisiti nel corso delle audizioni.

  Il PRESIDENTE informa che, nel corso dell'audizione svolta in data odierna del Direttore generale dell'Ufficio centrale degli archivi notarili, è stata consegnata della documentazione che sarà disponibile per la pubblica consultazione sulla pagina web della Commissione.

  La Commissione prende atto.

  La seduta termina alle 15.15.