CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 12 aprile 2022
778.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari sociali (XII)
COMUNICATO
Pag. 68

SEDE REFERENTE

  Martedì 12 aprile 2022. — Presidenza della vicepresidente Rossana BOLDI.

  La seduta comincia alle 15.

DL 24/2022: Disposizioni urgenti per il superamento delle misure di contrasto alla diffusione dell'epidemia da COVID-19, in conseguenza della cessazione dello stato di emergenza.
C. 3533 Governo.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 6 aprile 2022.

  Rossana BOLDI, presidente, ricorda che alle ore 12 di venerdì 8 aprile 2022 è scaduto il termine per la presentazione delle proposte emendative. Avverto che ne sono state presentate 391 (vedi allegato).
  Per quanto concerne le proposte emendative presentate fa presente che, trattandosi di un decreto-legge, il regime di ammissibilità è stabilito dall'articolo 96-bis, comma 7, del Regolamento, ai sensi del quale non possono ritenersi ammissibili le proposte emendative che non siano strettamente attinenti alle materie oggetto dei decreti-legge all'esame della Camera.
  La necessità di rispettare rigorosamente tali criteri si impone ancor più a seguito delle sentenze della Corte costituzionale n. 22 del 2012, n. 32 del 2014, dell'ordinanza n. 34 del 2013 e della sentenza n. 5 del 2018.
  Alla luce di tali considerazioni, la presidenza ritiene che debbano considerarsi inammissibili per estraneità di materia le seguenti proposte emendative:

   Sapia 2.01, che introduce nel testo tre nuovi articoli recanti una disciplina dettagliata concernente l'inquadramento nei ruoli dirigenziali del Servizio sanitario nazionale dei medici della continuità assistenziale, dell'emergenza sanitaria territoriale e della medicina dei servizi;

   Provenza 2.02, in quanto diretto a potenziare l'attività della Lega italiana per la lotta contro i tumori attraverso l'assunzione di personale;

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   Mandelli 3.11, poiché reca una disciplina in materia di prescrizione e dispensazione degli antivirali specifici per il trattamento di pazienti con COVID-19;

   Panizzut 3.02, in quanto contiene disposizioni riguardanti i criteri di gestione del Fondo a tutela delle persone con disturbi dello spettro autistico;

   Trizzino 4.15, in quanto prevede e disciplina l'elaborazione, da parte del Ministero della salute, di un programma triennale per l'attuazione dell'uniforme erogazione dei livelli di assistenza;

   Giovanni Russo 6.07, in quanto demanda a una circolare del Ministro della giustizia l'adozione delle linee guida per assicurare la rapida ripresa della funzionalità degli uffici giudiziari;

   Varchi 6.08, in quanto prevede disposizioni per garantire idonee misure di prevenzione nello svolgimento delle attività all'interno degli uffici giudiziari;

   Versace 8.01, in quanto introduce, in via sperimentale, la somministrazione del vaccino antipneumococcico nelle farmacie;

   Bellucci 8.010, che prevede un'indennità di specificità infermieristica da riconoscere agli infermieri dipendenti dalle aziende e dagli enti del Servizio sanitario nazionale, nell'ambito della contrattazione collettiva nazionale del triennio 2019-2021;

   Emiliozzi 9.2, in quanto interviene sull'articolo 18-bis del decreto-legge n. 189 del 2016, recante misure per lo svolgimento di determinati anni scolastici con riferimento a territori colpiti da eventi sismici;

   gli identici Villani 9.01, Noja 9.04, Novelli 9.05, Carnevali 9.06, Bologna 9.08, Ferro 9.09 e Sutto 9.010, che intervengono sulla disciplina della formazione obbligatoria in materia di salute e sicurezza sul lavoro, consentendone lo svolgimento attraverso la modalità «a distanza», ad esclusione di determinati casi;

   Fassina 9.07, in quanto reca una serie di modifiche all'articolo 59 del decreto-legge n. 73 del 2021, recante misure volte alla semplificazione delle procedure di reclutamento del personale docente con riferimento all'anno scolastico 2021/2022;

   Bellucci 9.012 e 9.013, in quanto prevedono la deducibilità delle spese sostenute dalle imprese per il potenziamento dei sistemi di teleassistenza e telemedicina;

   Noja 10.21, in quanto estende al periodo 2022-2024 la possibilità per l'INAIL di valutare la realizzazione di investimenti immobiliari nel settore termale e alberghiero-termale, con riferimento alle aree che presentano significative condizioni di crisi economico-industriale;

   gli identici Provenza 10.14, Ianaro 10.33, Rostan 10.5, Tiramani 10.58, Bologna 10.45, Misiti 10.18, Noja 10.22 e Bagnasco 10.32, che al fine di fronteggiare gli incrementi di bisogni terapeutici dovuti alle riduzioni delle attività diagnostiche registrate a causa della pandemia, prevedono, in via sperimentale, la possibile estensione da 36 a 60 mesi della permanenza del requisito di innovatività dei farmaci;

   Provenza 10.16, che prevede l'individuazione di specifiche modalità e forme d'incentivo per i medici inseriti nelle graduatorie per gli incarichi convenzionali, al fine di garantire idonea copertura nelle zone carenti di personale medico;

   gli identici Gemmato 10.50, D'Eramo 10.63 e Bagnasco 10.30, volti a prorogare fino al 31 dicembre 2024 la sospensione di alcuni termini in materia di sanità riferiti ai Comuni del cratere sismico dell'Aquila;

   Orfini 10.01, in quanto reca alcune modifiche puntuali all'articolo 59 del decreto-legge n. 73 del 2021, in materia di procedure di reclutamento del personale docente;

   Orfini 10.02, volto a modificare l'articolo 18-bis del decreto-legge n. 189 del Pag. 702016, in materia di continuità dei servizi scolastici in seguito agli eventi sismici del 2016;

   Carnevali 10.05, volto a introdurre disposizioni dirette a facilitare l'attuazione della cremazione e delle pratiche funebri;

   Ianaro 10.06, in quanto prevede l'adozione di una determina da parte dell'AIFA per la somministrazione domiciliare dei farmaci per terapia enzimatica sostitutiva;

   Schirò 10.07, in quanto reca disposizioni tese a disciplinare l'utilizzo del termine «ortopedia» da parte degli esercizi commerciali;

   Siani 10.08 e Grippa 14.01, in quanto recano disposizioni in materia di organizzazione e di personale dell'Autorità garante dell'infanzia e dell'adolescenza;

   Carnevali 10.010, volto a inserire le prestazioni in telemedicina relative alla donazione del sangue nell'elenco delle prestazioni sanitarie erogabili nell'ambito del Servizio sanitario nazionale;

   Braga 11.7, in quanto prevede l'esclusione dell'applicazione delle disposizioni di cui alla Parte III del decreto legislativo n. 174 del 2016, recante il Codice di giustizia contabile, ai conti correnti bancari aperti dal Dipartimento della protezione civile, finalizzati alla raccolta ed utilizzo delle donazioni liberali di somme finalizzate a far fronte all'emergenza epidemiologica;

   Ferri 12.16, in quanto reca norme per l'inquadramento dei medici che hanno svolto attività di emergenza territoriale in regime di convenzione nel ruolo medico del Servizio sanitario nazionale di incaricati del servizio di guardia medica;

   Grillo 12.3, in quanto volto a modificare alcune disposizioni concernenti i requisiti per l'accesso alle procedure di assegnazione degli incarichi convenzionali a tempo indeterminato nell'ambito del servizio di emergenza-urgenza 118;

   Grillo 12.5, in quanto reca modifiche all'articolo 30 del decreto legislativo n. 368 del 1999, volte a consentire ai chirurghi abilitati entro una certa data l'esercizio dell'attività professionale in qualità di medico di medicina generale;

   Villani 12.01 e 12.02, volti ad autorizzare le aziende sanitarie locali e le aziende ospedaliere a bandire procedure concorsuali straordinarie finalizzate ad inquadrare nel ruolo della dirigenza medica i medici convenzionati dell'emergenza territoriale;

   Villani 12.03, in quanto, al fine di implementare il sistema di emergenza sanitaria 118, prevede il collocamento nel ruolo socio-sanitario del personale dipendente del Servizio sanitario nazionale che svolge la professione dell'autista soccorritore;

   Villani 12.04, in quanto prevede e disciplina il riconoscimento di incentivi per lo svolgimento delle prestazioni mediche nelle zone interne o disagiate;

   Bologna 12.05, in quanto prevede misure di sostegno, anche domiciliare, per i soggetti affetti da patologie rare;

   Bucalo 12.06, in quanto modifica l'articolo 1, comma 268, della legge n. 234 del 2021, autorizzando gli enti del Servizio sanitario nazionale ad assumere a tempo indeterminato anche il personale del ruolo tecnico e amministrativo oltre che del ruolo socio-sanitario;

   Viscomi 13.03, in quanto reca modifiche alla legge n. 81 del 2017, in tema di obblighi di comunicazione e assicurazione obbligatoria per gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali;

   Viscomi 13.04, in quanto reca disposizioni in materia di mandato di patrocinio Pag. 71telematico in favore degli istituti di patronato;

   Viscomi 13.05, in quanto reca modifiche ad alcune disposizioni della legge n. 1338 del 1962, concernenti la possibilità di richiedere la liquidazione di una pensione supplementare in base ai contributi versati qualora essi non siano sufficienti per il diritto ad avere una pensione autonoma;

   Nappi 13.06, volto a modificare alcune disposizioni della legge n. 91 del 1999, in materia di obblighi del personale impegnato in attività di prelievo e di trapianto;

   Ianaro 13.07, volto a introdurre disposizioni concernenti la messa a regime della dematerializzazione delle ricette mediche per la prescrizione di farmaci non a carico del Servizio sanitario nazionale;

   Bellucci 14.03, volto a introdurre una procedura al fine di dare attuazione alle disposizioni del Titolo X del Codice del Terzo settore, riguardante il regime fiscale degli enti del Terzo settore.

  Avverte che il termine per la presentazione di eventuali ricorsi avverso il giudizio di inammissibilità testé pronunciato può essere fissato alle ore 18 di oggi e che l'esito degli eventuali ricorsi sarà reso noto nel corso della seduta che avrà luogo domani, mercoledì 13 aprile.
  Rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.20.

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 12 aprile 2022. — Presidenza della vicepresidente Rossana BOLDI.

  La seduta comincia alle 15.20.

Documento di economia e finanza 2022.
Doc. LVII, n. 5, Annesso e Allegati.
(Parere alla V Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

  Vito DE FILIPPO (PD), relatore, ricorda che la Commissione è chiamata a esprimere alla V Commissione (Bilancio) il parere di propria competenza sul Documento di economia e finanza (DEF) il quale, con l'annessa relazione, reca un aggiornamento degli obiettivi programmatici di finanza pubblica. L'aggiornamento prospetta uno scostamento finanziario dai precedenti obiettivi in termini di indebitamento netto strutturale delle pubbliche amministrazioni (nel quale sono escluse dal computo le misure considerabili una tantum dalla Commissione europea e le variazioni imputabili alla congiuntura economica); per tale scostamento è necessaria l'autorizzazione a maggioranza assoluta da parte di ciascuna Camera. In termini, invece, di indebitamento netto complessivo, il Documento di economia e finanza in esame conferma i valori previsti dal precedente quadro programmatico, definito dalla Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza per il 2021 e dal Documento programmatico di bilancio per il 2022. La conferma di questi ultimi valori determina il conseguimento di un margine di risorse finanziarie disponibili, in quanto il quadro tendenziale condurrebbe a valori di indebitamento netto inferiori a quelli già programmati (e ora oggetto di conferma).
  In merito all'impiego di tali margini – pari a 0,5 punti percentuali di PIL per l'anno in corso, a 0,2 punti per il 2023 ed a 0,1 punto per ciascuno degli anni 2024 e 2025 – il Documento in esame e la suddetta annessa Relazione indicano che, con un decreto-legge di prossima emanazione, saranno adottate misure per: ripristinare le dotazioni di alcuni fondi (rispetto alle riduzioni degli stessi già operate ai fini della copertura finanziaria di precedenti interventi d'urgenza); disporre ulteriori interventi per contenere l'aumento dei prezzi dell'energia e dei carburanti; assicurare la necessaria liquidità alle imprese e sostenere quelle più danneggiate dalle sanzioni nei confronti della Russia, anche rifinanziando il fondo di garanzia per le piccole e medie imprese; rafforzare le politiche di Pag. 72accoglienza nei confronti dei profughi ucraini; adeguare i fondi destinati alla realizzazione di investimenti pubblici rispetto alla dinamica imprevista dei costi dell'energia e delle materie prime, al fine di continuare a sostenere sia la risposta del sistema sanitario alle attuali emergenze sia i settori maggiormente colpiti dalle stesse.
  Più in particolare, il nuovo quadro programmatico prevede: un incremento del PIL (in termini reali e non nominali) pari al 3,1 per cento nell'anno in corso, al 2,4 per cento nel 2023, al 1,8 per cento nel 2024 e all'1,5 per cento nel 2025 (si ricorda che il suddetto precedente quadro programmatico prevedeva un incremento pari al 4,7 per cento nell'anno in corso, al 2,8 per cento nel 2023 e all'1,9 per cento nel 2024); un tasso di indebitamento netto delle pubbliche amministrazioni (in rapporto al PIL) pari al 5,6 per cento per l'anno in corso, al 3,9 per cento per il 2023, al 3,3 per cento per il 2024 ed al 2,8 per cento per il 2025 (con conferma, come accennato, dei valori del precedente quadro programmatico, relativo fino al 2024); un tasso di indebitamento netto strutturale delle pubbliche amministrazioni pari al 5,9 per cento per l'anno in corso, al 4,5 per cento per il 2023, al 4,0 per cento per il 2024 ed al 3,6 per cento per il 2025 (il Documento programmatico di bilancio per il 2022 prevedeva un valore pari al 5,4 per cento per l'anno in corso, al 4,4 per cento per il 2023 e al 3,8 per cento per il 2024); un tasso di disoccupazione pari all'8,6 per cento per l'anno in corso, all'8,1 per cento per il 2023, all'8,0 per cento per il 2024 ed al 7,9 per cento per il 2025 (il Documento programmatico di bilancio per il 2022 prevedeva un tasso di disoccupazione pari al 9,1 per cento per l'anno in corso, all'8,4 per cento per il 2023 ed al 7,7 per cento per il 2024).
  Passando alle competenze proprie della XII Commissione, a partire dal settore della salute, per quanto riguarda il quadro programmatico il Documento indica un percorso di normalizzazione della finanza pubblica dopo gli effetti della crisi pandemica da Covid-19, con un ridimensionamento dell'impatto sui conti pubblici delle misure eccezionali approvate per fronteggiare la crisi sanitaria, oltre che quella economico-sociale. Dall'altro lato, tuttavia, viene ipotizzato uno scenario di rischio per effetto di variabili esogene tra cui, insieme al rialzo dei prezzi, la possibilità di una recrudescenza della pandemia da Coronavirus.
  Considerato che la pandemia ha acuito alcune criticità, tra le quali i tempi di attesa e l'integrazione dei servizi socio-sanitari, si evidenzia – con particolare riguardo all'obiettivo di ridurre le disparità territoriali nell'erogazione dei servizi sanitari – che è in corso di approvazione il Programma nazionale «Equità e salute» per migliorare l'accesso ai servizi sanitari e sociosanitari nelle Regioni del Mezzogiorno soprattutto con riferimento alle persone più vulnerabili. Invita i colleghi a porre attenzione, in particolare, su quest'ultimo documento.
  Il Programma nazionale di riforma a questo riguardo indica quattro priorità di intervento: a) contrasto alla povertà sanitaria che prevede sia un migliore e più tempestivo accesso ai servizi, sia l'erogazione gratuita di farmaci e disposizioni medici extra LEA; b) la salute mentale; c) la salute di genere, indicando percorsi di assistenza attenti alle differenze di genere; d) maggiore copertura degli screening oncologici.
  Fa presente che gli interventi previsti sono in linea con gli indirizzi tracciati nel PNRR Missione 6 Salute, con priorità di destinazione riguardanti le reti di prossimità, anche riferite alle farmacie, le strutture intermedie e la telemedicina per l'assistenza sanitaria territoriale, oltre che l'innovazione mediante l'ammodernamento dei macchinari, la ricerca sanitaria e la digitalizzazione del SSN con il potenziamento del fascicolo sanitario elettronico.
  Altro riferimento alle spese programmatiche di carattere sanitario incluse nel DEF riguarda i vincoli della spesa farmaceutica, il cui tetto è stato incrementato dalla legge di Bilancio 2022 con riferimento agli acquisti diretti al livello dell'8 per cento nel 2022, 8,15 per cento nel 2023 e 8,30 per cento a decorrere dal 2024.
  La spesa sanitaria prevista per il 2022 è pari a 131.710 milioni di euro, con un tasso Pag. 73di crescita del 3 per cento rispetto all'anno precedente Nel triennio 2023-2025, la spesa sanitaria è prevista decrescere a un tasso medio annuo dello 0, 6 per cento; il contenimento è determinato principalmente per il venir meno degli arretrati per il rinnovo del triennio 2019-2021 dei contratti del personale non dirigente degli enti del SSN, parzialmente compensati dai maggiori oneri per il rinnovo dei contratti dirigenziali, oltre che per la definitiva cessazione dei costi legati alla struttura commissariale per l'emergenza.
  A completamento della manovra di bilancio 2023-2025, il Governo include tra i provvedimenti collegati la delega, attualmente all'esame della nostra Commissione, per il riordino della disciplina degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico che rappresenta una riforma obiettivo da attuare entro la fine del 2022, nell'ambito della Missione 6, Componente 2 del PNRR.
  Il documento indica inoltre il disegno di legge recante Misure per l'attuazione del Patto per la salute 2019-2021 e per il potenziamento dell'assistenza territoriale. Con riferimento a quest'ultimo aspetto il DEF sottolinea l'importanza di questo strumento di programmazione delle risorse da destinare al SSN, anche per assicurare che le Regioni assolvano al loro compito di garantire l'equilibrio nel settore sanitario, tramite l'integrale copertura di eventuali disavanzi.
  Per quanto concerne le politiche sociali lo scenario programmatico delineato dal DEF prospetta politiche di bilancio moderatamente espansive per gli anni a seguire, in misura pari allo 0,2 per cento del PIL nel 2023 e allo 0,1 per cento nel 2024, in continuità con quelle destinate, per la frazione d'interesse, alla riforma dell'imposta sui redditi delle persone fisiche e dell'IRAP, a quella degli ammortizzatori sociali, alla copertura delle garanzie sul credito e all'ampliamento delle risorse destinate al Reddito di cittadinanza, nuovamente finanziato con la legge di bilancio per il 2022 fino al 2029. Con riferimento al Reddito di emergenza, invece, si ricorda il rifinanziamento da ultimo operato dal decreto-legge n. 73 del 2021 per ulteriori quattro quote, relative alle mensilità di giugno, luglio, agosto e settembre 2021.
  Riguardo ai gruppi vulnerabili e svantaggiati, quali disabili e anziani, il PNR ricorda l'avvenuta approvazione della legge delega per la disabilità che avrà ulteriori effetti negli anni di programmazione della manovra, in quanto finanziata con 800 milioni di euro nel triennio 2021-2023 dal nuovo Fondo per la disabilità e la non autosufficienza.
  Ulteriori effetti nel triennio sopra indicato avrà il Piano per gli interventi e i servizi sociali di contrasto alla povertà, nell'ambito del nuovo Piano nazionale degli interventi e dei servizi sociali, che stabilisce utilizzi del Fondo nazionale Povertà, ripartito per ambiti territoriali, con risorse complessivamente pari a 619 milioni annui, destinati anche al potenziamento del servizio sociale professionale.
  Il Piano fa riferimento anche all'attuazione del PNRR (Missione 5 Inclusione) evidenziando il vincolo di spesa del 40 per cento nelle Regioni del Mezzogiorno, dove più si concentrano zone di disagio sociale. Al riguardo si sottolinea il potenziamento del social housing con beni confiscati alla criminalità organizzata, la rigenerazione urbana per il contrasto al disagio abitativo e alla povertà educativa, oltre il rafforzamento dei servizi per l'infanzia con l'ampliamento del numero degli asili nido.
  La prospettiva programmatica è quella di dare attuazione al principio costituzionale di uniformità territoriale dei livelli essenziali delle prestazioni (LEP) concernenti i diritti sociali ed economici, anche attraverso la progressiva determinazione dei costi e fabbisogni standard degli enti locali.
  Tra i provvedimenti collegati di specifico interesse delle politiche sociali rientra la delega per il coordinamento e il graduale aggiornamento della fascia anagrafica di riferimento delle politiche giovanili e misure per la promozione dell'autonomia e dell'emancipazione dei giovani.
  Il documento richiama, inoltre, il disegno di legge relativo al Sistema degli interventi a favore degli anziani non autosufficienti che rappresenta un obiettivo intermedioPag. 74 nell'ambito della Missione 5 Salute (Componente 1) del PNRR da raggiungere entro il primo trimestre 2023. Si tratta di una legge di Riforma per il rafforzamento dei servizi sanitari locali e dell'assistenza domiciliare, in parallelo con quanto previsto dalla Missione Inclusione sociale, con specifico riferimento agli investimenti finalizzati alla deistituzionalizzazione, alla riconversione delle case di riposo e al potenziamento dei servizi domiciliari per le dimissioni ospedaliere protette.

  Elena CARNEVALI (PD) ringrazia in primo luogo il relatore per l'approfondito lavoro svolto, che ha il merito di porre efficacemente la Commissione di fronte al quadro previsionale del Governo per i prossimi mesi, consentendole così di affrontare lo scenario che si prospetta con la dovuta consapevolezza. Nel merito, ritiene di dover svolgere alcune considerazioni.
  In primo luogo, le dinamiche di aumento dei prezzi in generale, in particolare dei costi delle materie prime, nonché le spese di accoglienza per i profughi, pongono effettivamente di fronte alla necessità di procedere ad uno scostamento di bilancio; in particolare, per quanto riguarda le materie di competenza dalla Commissione, impongono di accendere i fari sulla necessità di adeguare il Fondo sanitario nazionale. Vero è che l'aumento previsto per l'esercizio in corso è già un elemento di estrema rilevanza, e di novità rispetto al passato, così come è una ottima notizia lo stanziamento di oltre 600 milioni di euro indirizzati alle regioni del Mezzogiorno, grazie Programma nazionale «Equità e salute»; tuttavia, l'inflazione cavalcante rende, in generale, difficilmente raggiungibili gli obiettivi che il Governo si è prefissato in termini di rapporto tra investimenti e spese in ambito sanitario e prodotto interno lordo.
  In secondo luogo, è da rimarcare l'assenza nel DEF di ogni riferimento al rinnovo dei contratti del personale sanitario non dirigenziale, necessità che invece, dopo gli anni della pandemia, si staglia come assolutamente urgente.
  In terzo luogo, reputa necessario evidenziare come, nel quadro post-pandemico, sarebbe il caso di tornare alla virtuosa prassi di anni passati in cui i risparmi che si ottenevano nell'ambito del Fondo sanitario nazionale venivano riallocati all'interno di esso.
  Ancora, è a suo avviso da rimarcare la necessità di giungere, finalmente, ad un accordo con le regioni in materia di effettiva attuazione del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 2017 di aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza, che si configura ormai come già vecchio ancor prima di essere stato implementato.
  Infine, ricordando l'esempio virtuoso dell'ultima legge di bilancio, nella quale le forze politiche sono riuscite a far inserire un finanziamento di 100 milioni ulteriori sul fondo per la non autosufficienza, e considerando come il DEF ponga obiettivi che poi risultano vincolanti per la prossima legge di bilancio, propone alla Commissione di concentrare i propri sforzi, di stanziare cifre analoghe per il predetto fondo.
  Concludendo, ribadisce l'esigenza che le istituzioni, in un quadro inflazionistico in cui è evidente che la precedenza va data all'adozione di misure di sostegno diretto per le imprese e le famiglie, non debbano perdere di vista i bisogni più puramente sociali.

  Maria Teresa BELLUCCI (FDI), ricorda il contesto di grave crisi nella quale versano l'economia e la società italiane, nella quale a suo avviso si stagli un vero e proprio nuovo pericolo, quello della «povertà energetica». Gli ultimi rapporti evidenziano come questa condizione, nella quale le famiglie non hanno la possibilità di soddisfare bisogni primari come il riscaldamento ed il condizionamento dell'aria, l'utilizzo di elettrodomestici, ma anche l'accesso a servizi di natura educativa e strutturale, coinvolga oltre 4 milioni di famiglie, concentrate particolarmente nel Mezzogiorno (dove il problema riguarda una quota oscillante tra il 24 ed il 36 per cento delle famiglie) e i nuclei numerosi, cioè con più di un figlio (tra i quali tali quote giungono persino a raddoppiarsi). Di fronte a questo quadro, il nostro Paese si configura come del tutto impreparato. È necessario che siano trovatePag. 75 soluzioni, sia a livello nazionale – favorendo una maggiore autonomia energetica così come soluzioni pragmatiche in materia di approvvigionamenti – che a livello europeo, dove il Governo deve fare di tutto per ottenere risultati più rapidi che in passato e che, soprattutto, non vedano penalizzato il nostro Paese che, come noto, è uno dei più fragili sotto questi profili. Il rischio sociale di vedere compressi diritti fondamentali, come quello della salute nel senso di benessere complessivo dell'individuo, è molto alto, ed è ulteriormente aggravato dalle spinte inflazionistiche.
  Di fronte al quadro appena descritto, esprime una notevole preoccupazione da parte del proprio gruppo per il ritardo con cui si sta muovendo il Governo, e per una strategia comunicativa che considera come allarmista. La dichiarazione con la quale il Presidente del Consiglio Draghi ha recentemente posto i cittadini di fronte alla scelta tra la pace e i costi energetici è, a suo avviso, assolutamente sconsiderata, perché in questo momento il Paese ha bisogno di essere rassicurato da un Esecutivo autorevole, che meriti il ruolo di guida della Nazione che esercita, e che sia in grado di assumere decisioni e di dare certezze, non di contribuire a diffondere il panico. Bisogna stare attenti a non chiudere i cittadini nell'angolo buio della disperazione, situazione che coinvolge sempre più fasce sociali – allarmanti sono i dati che parlano di un aumento dei suicidi – e che al contrario il Governo ha tutti gli emendamenti per contrastare. È necessario rispondere alla sfida della povertà energetica rassicurando il paese e fornendo certezza sulla tenuta dei servizi sociali e sulla certezza della cura.

  Vito DE FILIPPO (PD), relatore, nel ringraziare le colleghe per gli interventi ricchi di spunti, preannuncia che farà il possibile per tenerne conto nella stesura del parere che proporrà alla Commissione.

  Rossana BOLDI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame alla seduta convocata per domani.

  La seduta termina alle 15.55.