CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 15 marzo 2022
760.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
COMUNICATO
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INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Martedì 15 marzo 2022. — Presidenza del vicepresidente Paolo FICARA. – Interviene, da remoto, il sottosegretario per le infrastrutture e la mobilità sostenibili Giancarlo Cancelleri.

  La seduta comincia alle 14.35.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Paolo FICARA, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche mediante la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati.

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Pentangelo 5-07674 e Maccanti 5-07676: Utilizzo di esaminatori in quiescenza presso le Motorizzazioni civili.

  Carlo GIACOMETTO (FI), in qualità di cofirmatario, illustra l'interrogazione in titolo.

  Elena MACCANTI (LEGA) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Giancarlo CANCELLERI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Carlo GIACOMETTO (FI), replicando, manifesta soddisfazione per la duplice iniziativa assunta dal Ministero, in primo luogo sollecitando un appello avverso la sentenza del 7 febbraio 2022 del TAR del Lazio con contestuale istanza cautelare, e poi predisponendo una normativa che consenta a tutto il personale del MIMS di svolgere le funzioni di esaminatore.

  Giuseppe Cesare DONINA (LEGA), replicando in qualità di cofirmatario, ringrazia il sottosegretario per la risposta. Fa presente che il tema è stato più volte dibattuto in Commissione e che il decreto attuativo giunge comunque in grandissimo ritardo. Ricorda infine che il problema della ridotta funzionalità delle motorizzazioni civili è stato in parte alleviato dall'emergenza pandemica e dal conseguente rallentamento dell'attività; con la fine dello stato di emergenza, previsto per il 31 marzo, esso si riproporrà in tutta la sua virulenza.

Tasso 5-07675: Verifiche in merito alla presunta assenza delle certificazioni antimafia della Società Navigazione Siciliana S.c.p.a.

  Alessio Mattia VILLAROSA (MISTO), in qualità di cofirmatario, illustra l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Giancarlo CANCELLERI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Alessio Mattia VILLAROSA (MISTO), replicando, lamenta la poca perspicuità della risposta del sottosegretario. Ricorda che lo Stato ha versato alla Regione Siciliana l'importante somma di 110.000 euro e che nonostante questo non viene svolta alcuna vigilanza effettiva sulla presenza di certificazioni antimafia da parte della società esercente il collegamento con le isole minori siciliane. Rammenta ancora che l'ex sottosegretaria Simona Vicari è stata coinvolta nell'inchiesta sulla società Ustica Lines ed in generale sollecita una maggiore attenzione effettiva da parte del Ministero sulla questione sollevata nell'atto di sindacato ispettivo in oggetto.

5-07677 Bruno Bossio: Realizzazione dei collegamenti intermodali tra il porto di Gioia Tauro e la rete ferroviaria.

  Vincenza BRUNO BOSSIO (PD) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Giancarlo CANCELLERI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Vincenza BRUNO BOSSIO (PD), replicando, si dichiara insoddisfatta della risposta ricevuta dal sottosegretario, rilevando fra l'altro che la prima parte di essa si limita a riprodurre il testo dell'interrogazione. Sottolinea con forza che vi sono particelle di proprietà non ben definita, che non si è ancora provveduto a trasferire alla regione e da questa a RFI; tale questione doveva essere risolta entro il 2020 e dev'essere a questo punto affrontata con la massima celerità.

5-07678 Scagliusi: Gestione delle ferrovie regionali in concessione e attuazione del PNRR, con particolare riferimento alla situazione pugliese.

  Emanuele SCAGLIUSI (M5S) illustra l'interrogazione in titolo.

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  Il sottosegretario Giancarlo CANCELLERI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Emanuele SCAGLIUSI (M5S), replicando, si dichiara insoddisfatto della risposta ricevuta. Fa notare che, se è vero che l'attività di soggetto attuatore e di gestore dell'infrastruttura non devono necessariamente essere imputate al medesimo soggetto, è anche vero che molto spesso è esattamente ciò che si verifica; nello specifico, nel caso della Puglia i soggetti attuatori sono i quattro gestori dell'infrastruttura, in quanto provvisti delle indispensabili certificazioni dell'ANSFISA.
  Quanto al problema dell'eventuale perdita dei fondi del PNRR per via di ritardi nell'attuazione, apprende con soddisfazione dell'istituzione di un tavolo di approfondimento. Del pari, considera positiva la notizia, ricavata da fonti di stampa, in base alla quale la concessione nella regione Puglia sarebbe stata estesa fino al 2026.

5-07679 Silvestroni: Situazione di pericolo connessa alla chiusura del tratto della corsia di sorpasso della carreggiata esterna in prossimità dell'uscita n. 3 «Cassia» del Grande Raccordo Anulare di Roma.

  Marco SILVESTRONI (FDI) illustra l'interrogazione in titolo, ricordando che si tratta della reiterazione di una precedente interrogazione.

  Il sottosegretario Giancarlo CANCELLERI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

  Marco SILVESTRONI (FDI), replicando, si dichiara soddisfatto della risposta ricevuta.

  La seduta termina alle 15.05.

ATTI DELL'UNIONE EUROPEA

  Martedì 15 marzo 2022. — Presidenza del vicepresidente Paolo FICARA.

  La seduta comincia alle 15.05.

Proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce il programma strategico per il 2030 «Percorso per il decennio digitale» (COM(2021)574 final).
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dell'atto, rinviato nella seduta del 9 marzo 2022.

  Paolo FICARA, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame dell'atto ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.10.

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 15 marzo 2022. — Presidenza del vicepresidente Paolo FICARA.

  La seduta comincia alle 15.10.

DL 17/2022: Misure urgenti per il contenimento dei costi dell'energia elettrica e del gas naturale, per lo sviluppo delle energie rinnovabili e per il rilancio delle politiche industriali.
C. 3495 Governo.
(Parere alle Commissioni riunite VIII e X).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Domenico FURGIUELE (LEGA) rileva che il Governo italiano ha provveduto a emanare il decreto-legge (il cosiddetto «decreto caro bollette») n. 17 del 2022, su cui la Commissione Trasporti è chiamata a esprimersi con un parere alle Commissioni riunite Ambiente e Attività produttive.
  Il primo punto qualificante del provvedimento è che le tasse sulle utenze domestiche (che tecnicamente vengono definite «oneri generali di sistema») sono azzerate fino al 30 giugno 2022. Gli oneri di sistema per le utenze non domestiche, a loro volta, sono azzerati fino alla potenza di 16,5 chilowatt (sono azzerati del tutto anche Pag. 86quelli per l'illuminazione pubblica e per le ricariche elettriche delle vetture).
  Come esempi di utenze non domestiche con potenza inferiore a 16,5 kW cita attività quali «negozi, piccole e medie imprese, attività artigianali, commerciali o professionali, capannoni e magazzini».
  Lo stesso decreto legge, agli articoli 4 e 5, prevede contributi straordinari, sotto forma di credito d'imposta, a favore delle imprese energivore e a quelle a forte consumo di gas naturale.
  Già prima del decreto-legge n. 17 erano stati adottati altri provvedimenti. Senza poter fare qui l'elencazione precisa, si limita a ricordare che un primo contributo, di 1 miliardo e 200 milioni, alla compensazione dell'aumento delle bollette era contenuto nell'articolo 5-bis del decreto-legge n. 73 del 2021.
  Un contributo di una somma analoga era contenuto nel decreto-legge n. 130 del 2021, 700 milioni della quale specificamente destinata al sostegno delle misure di incentivazione delle energie rinnovabili e dell'efficienza energetica.
  Venendo ai profili di più stretta competenza della Commissione, rappresenta che l'articolo 6, comma 1, del decreto-legge n. 17 incrementa di 20 milioni di euro per l'anno 2022 l'autorizzazione di spesa per il Comitato centrale per l'Albo degli autotrasportatori, prevista dall'articolo 2, comma 3, del decreto-legge n. 451 del 1998.
  L'autorizzazione è volta, come evidenziato nella relazione tecnica, a consentire la riduzione compensata dei pedaggi autostradali nelle percentuali consentite dalla disciplina europea: gli stanziamenti a legislazione vigente ammontano attualmente a circa 148 milioni di euro, ai quali si aggiungono i 20 milioni qui stanziati in modo da consentire una riduzione dei pedaggi pari a circa l'11 per cento.
  Per le medesime finalità il comma 2 incrementa di 5 milioni di euro per l'anno 2022 l'autorizzazione di spesa annuale ordinaria al settore dell'autotrasporto (che dal 2019 è pari a 240 milioni di euro annui), prevista dall'articolo 1, comma 150, della legge 23 dicembre 2014, n. 190. L'incremento è in particolare finalizzato ad aumentare la deduzione forfettaria di spese non documentate, di cui all'articolo 1, comma 106, della legge 23 dicembre 2005, n. 266.
  Un analogo incremento di 5 milioni per tali spese era stato concesso, per il 2020, dall'articolo 84, comma 1, del decreto-legge n. 104 del 2020.
  Il comma 3 riconosce un contributo sotto forma di credito d'imposta, per il 2022, alle imprese aventi sede legale o stabile organizzazione in Italia ed esercenti attività logistica e di trasporto delle merci in conto terzi con mezzi di trasporto di ultima generazione Euro VI/D a bassissime emissioni inquinanti. Il credito è pari al 15 per cento del costo di acquisto, al netto dell'imposta sul valore aggiunto, del componente AdBlue che è necessario per la trazione di tali mezzi e i cui prezzi sono aumentati a causa dell'aumento dei prezzi del metano necessario per produrlo: si tratta infatti di un componente che abbatte le emissioni di ossidi di azoto (NOx) nei motori diesel di ultima generazione e ne consente l'utilizzo al posto di mezzi più obsoleti.
  L'acquisto deve essere comprovato mediante le relative fatture. Il limite massimo di stanziamento per tale agevolazione è fissato in 29,6 milioni di euro.
  Circa le modalità di fruizione del credito d'imposta, la disposizione specifica che il credito d'imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione con F24. Non si applicano i limiti di utilizzo dei crediti di imposta di cui all'articolo 34, comma 1, della legge 23 dicembre 2000, n. 388 e di cui all'articolo 1, comma 53, della legge 24 dicembre 2007, n. 244.
  Il credito d'imposta, inoltre, non concorre alla formazione del reddito d'impresa né della base imponibile dell'IRAP e non rileva ai fini del rapporto di deducibilità degli interessi passivi e degli altri componenti negativi, di cui rispettivamente agli articoli 61 e 109, comma 5, TUIR (d.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917); il credito è cumulabile con altre agevolazioni che abbiano ad oggetto i medesimi costi, a condizione che tale cumulo, tenuto conto anche della non concorrenza alla formazionePag. 87 del reddito e della base imponibile IRAP, non porti al superamento del costo sostenuto.
  Altra disposizione di competenza della Commissione è l'articolo 18.
  La norma, come emerge anche dalla relazione illustrativa, ha la finalità di contribuire alla decarbonizzazione attraverso l'incremento di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, contenendo il consumo di suolo e migliorando la distribuzione territoriale degli impianti alimentati da fonti di energia rinnovabili, anche al fine di promuovere la realizzazione di Sistemi Efficienti di Utenza (SEU).
  Il comma 1 dell'articolo in esame contiene alcune modifiche all'articolo 20, comma 8, del decreto legislativo n. 199 del 2021 per favorire la realizzazione degli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili da realizzare presso i siti appartenenti al Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane.
  Con il comma 2, invece, si prevede che per gli interventi sulle aree del Gruppo FS e per le relative opere di connessione alla rete elettrica di trasmissione nazionale si applicano le procedure autorizzative indicate all'articolo 22 del medesimo decreto legislativo 199 del 2021, che stabilisce la riduzione di un terzo dei termini autorizzativi degli impianti, ferme restando le competenze in materia paesaggistica e archeologica in capo alle amministrazioni competenti.
  L'articolo 22 istituisce, nello stato di previsione del MiSE, un fondo con una dotazione di 700 milioni di euro per l'anno 2022 e 1 miliardo di euro per ciascuno degli anni dal 2023 al 2030, volto a favorire la ricerca, gli investimenti nella filiera del settore automotive finalizzati all'insediamento, alla riconversione e riqualificazione verso forme produttive innovative e sostenibili, in linea con gli obiettivi europei di riduzione delle emissioni nocive per l'ambiente e di sviluppo digitale, nonché per il riconoscimento di incentivi all'acquisto di veicoli non inquinanti e per favorire il recupero e il riciclaggio dei materiali.
  In particolare il comma 1 prevede le dotazioni finanziarie così come indicate in precedenza, mentre il comma 2 stabilisce che l'individuazione degli interventi ammissibili al finanziamento del Fondo, nel rispetto della normativa europea sugli aiuti di Stato, dei criteri e delle modalità di riparto di tali risorse, venga demandata ad uno o più decreti del Presidente del Consiglio dei ministri, da adottare entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore del provvedimento d'urgenza in esame. Il comma 3, infine, prevede la copertura finanziaria.
  Segnala infine, per la rilevanza che possono avere ai fini della realizzazione delle infrastrutture pubbliche, gli articoli 25 e 36.
  L'articolo 25 reca disposizioni finalizzate a fronteggiare nel primo semestre dell'anno 2022, in relazione ai contratti in corso di esecuzione, gli aumenti eccezionali dei prezzi di alcuni materiali da costruzione. A tal fine viene previsto l'incremento di 150 milioni di euro per il 2022 della dotazione del «Fondo per l'adeguamento dei prezzi». Sono altresì disciplinate: la copertura degli oneri conseguenti al citato rifinanziamento; la determinazione delle variazioni superiori all'8% dei singoli prezzi dei materiali da costruzione più significativi, in relazione alle quali provvedere alle compensazioni, nonché le modalità per l'effettuazione delle compensazioni medesime.
  L'articolo 36 interviene infine sulla disciplina del procedimento di valutazione di impatto ambientale (VIA) al fine di indicare un termine certo per l'avvio dell'istruttoria da parte delle commissioni tecniche VIA-VAS e PNRR-PNIEC e di attribuire alle medesime commissioni il compito di richiedere al richiedente le eventuali integrazioni alla documentazione presentata qualora la stessa risulti incompleta.
  In conclusione rileva che le parti del provvedimento di competenza della Commissione rivestono la massima importanza in quanto inerenti il settore dell'autotrasporto. Sottolinea la gravità della situazione, per cui ad oggi non è possibile sostenere il trasporto su gomma che è poi quello che rifornisce i supermercati. Lamenta che la dotazione prevista sia minima, tale da non rispondere in alcun modo Pag. 88alle esigenze degli autotrasportatori. Ricorda la gravità delle dichiarazioni del Ministro Cingolani, il quale ha suggerito che ci troviamo di fronte ad una manovra speculativa da parte di chi si occupa di carburanti.

  Davide GARIGLIO (PD) dichiara di concordare con quanto appena affermato dal collega Furgiuele. Ribadisce che il decreto-legge in oggetto è stato emanato prima dello scoppio del conflitto in Ucraina, che ha di molto peggiorato la situazione, e che non è dunque assolutamente idoneo ad affrontare il problema per come attualmente si presenta; visto che si parla di un nuovo decreto-legge, il problema è capire poi quali misure in esso il Governo predisporrà in concreto.
  Rileva ancora che per quanto la Commissione svolga solo una funzione consultiva, lo deve comunque fare con grande attenzione; che la questione riguarda non solo l'autotrasporto, ma anche gli autobus turistici; che le misure contenute nel provvedimento sono inadeguate, gli incentivi riservati solo all'ultima generazione di mezzi (quelli Euro VI/D) e che se non si risolve la questione con la massima celerità si rischia il blocco dei camion. Il Governo deve intervenire non solo con risorse pubbliche, ma anche per affermare il potere dello Stato; anche perché se un ministro sostiene che vi sia in atto una speculazione, l'Esecutivo deve assolutamente introdurre dei forti correttivi.
  Ricorda che, per quanto molto spesso i contratti nel settore autotrasportistico siano verbali, deve comunque essere previsto un ancoraggio al prezzo dei carburanti; anche perché proprio l'articolo 25 del provvedimento in esame prevede che i contratti stipulati dallo Stato debbano tenere conto del prezzo dei materiali, ed è giusto intervenire in questo senso anche nei rapporti tra privati. Si rischia altrimenti, conclude, il crollo della filiera della logistica.

  Diego DE LORENZIS (M5S) si dichiara d'accordo con il relatore, in particolare sul fatto che le dichiarazioni del Ministro Cingolani presuppongano un intervento deciso da parte del Governo. Elenca alcune delle proposte avanzate dalla propria parte politica (intervenire sui proventi eccessivi, ridurre in modo più significativo le accise sui carburanti, utilizzare i proventi delle aste CO2).
  Ricorda altresì che si può conciliare l'azione volta alla gestione di questo momento di crisi con il contrasto al cambiamento climatico, ad esempio sostituendo l'utilizzo dei combustibili fossili con quello dell'elettricità da fonti rinnovabili. Menziona, in particolare, la necessità di introdurre un credito d'imposta per il passaggio da fornelli a gas a fornelli ad induzione e per l'installazione delle colonnine per le automobili elettriche da parte di privati.

  Carmela GRIPPA (M5S) dichiara di concordare con quanto affermato dai colleghi Gariglio e De Lorenzis. Quanto alle asserzioni del Ministro Cingolani, ricorda che il Movimento 5 Stelle ha già chiesto un'informativa urgente in proposito. Lamenta come ad ogni modo i fondi stanziati siano in realtà irrisori e insufficienti a risolvere i problemi e che quanto all'additivo AdBlue non sia stata sufficientemente estesa la platea dei beneficiari. Chiederà dunque al relatore di inserire delle osservazioni al parere, in particolare relativamente ad una clausola di salvaguardia rispetto agli aumenti vertiginosi dei carburanti registrati.

  Paolo FICARA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame del provvedimento ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.30.