CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 15 marzo 2022
760.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

  Martedì 15 marzo 2022. — Presidenza della presidente, Vittoria CASA.

  La seduta comincia alle 14.40.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e l'Organizzazione europea di diritto pubblico riguardante lo stabilimento di un Ufficio in Italia, con Allegato, fatto a Roma il 23 giugno 2021.
C. 3441 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla III Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Margherita DEL SESTO (M5S), relatrice, riferisce che la Commissione è chiamata ad esprimere alla Commissione Affari esteri il parere sul disegno di legge, già approvato dal Senato, di ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e l'Organizzazione europea di diritto pubblico (EPLO) riguardante lo stabilimento di un Ufficio in Italia, con Allegato, fatto a Roma il 23 giugno 2021.
  Ricorda che l'EPLO è un organismo internazionale di natura intergovernativa che si occupa prioritariamente di ricerca, cooperazione tecnico-legale, formazione universitariaPag. 77 e post-universitaria: in quest'ultimo ambito promuove la European Law and Governance School (ELGS), un istituto di istruzione superiore paneuropeo votato alla formazione di una nuova generazione di giuristi. La Scuola offre studi universitari e post-laurea presso la sede di Atene, dove ha la sua sede.
  Aggiunge che l'EPLO è stata istituita con un accordo internazionale firmato ad Atene nel 2004 ed entrato in vigore nel 2007 a seguito del deposito della ratifica anche da parte dell'Italia. Oltre alla sede principale ad Atene, l'EPLO dispone di sedi periferiche a Bucarest (Romania), Chania (Creta, Grecia), Chisinau (Moldova), Yerevan (Armenia) e Szeged (Ungheria) nonché uffici regionali in Belgio, Bosnia, Nicaragua, Messico, Ucraina, Slovacchia, Iran, Portogallo e Svizzera.
  Tra gli organi di governo dell'EPLO c'è il Consiglio di amministrazione, dove attualmente sono rappresentate 7 autorità pubbliche, tra le quali la provincia autonoma di Trento, e 76 università e istituzioni, tra le quali le università «La Sapienza» di Roma, l'Università di Teramo, L'Orientale di Napoli, le università di Perugia, di Trento, della Tuscia, di Parma e della Campania «Luigi Vanvitelli».
  Segnala che l'Italia contribuisce attualmente al bilancio EPLO con contributi volontari pari a 50.000 euro, stanziati nel 2019 e nel 2020, a carico del bilancio del MAECI. Inoltre, ogni anno il MAECI eroga un contributo finanziario a titolo di borse di studio di cui beneficiano giovani studiosi italiani dei corsi di diritto pubblico europeo organizzati dall'EPLO. Per l'anno accademico 2020-2021 il MAECI ha messo a disposizione sei borse di studio per la frequenza dei corsi di master di durata annuale organizzati dall'ELGS di Atene.
  L'Accordo si compone di 19 articoli. Tra questi, segnala l'articolo 2 che concerne i locali messi a disposizione dell'Ufficio dal Governo, per il tramite del Ministero della cultura. Precisa che la relazione che accompagna il disegno di legge spiega che l'Ufficio avrà sede presso alcuni locali di Palazzo Altemps, a Roma. In attesa dell'entrata in vigore dell'Accordo di sede, questa collocazione è temporaneamente regolamentata da un Accordo di comodato d'uso gratuito, per un periodo di due anni rinnovabili. Le spese a carico di EPLO saranno limitate ai consumi del riscaldamento e raffrescamento dell'aria, dell'acqua, dell'energia elettrica, dei servizi di pulizia, e dei costi della manutenzione ordinaria.
  L'articolo 3 prevede un contributo annuo di 500.000 euro dall'Italia. Gli articoli 2, 4 e 5 dispongono l'inviolabilità dei locali e gli obblighi di protezione e di fornitura di pubblici servizi da parte del Governo. L'articolo 6 è dedicato alla delimitazione della sfera di immunità dell'Ufficio dalla giurisdizione italiana. L'articolo 7 descrive la personalità giuridica dell'Ufficio. L'articolo 8 regola il diritto dell'Ufficio alla segretezza delle comunicazioni. L'articolo 9 definisce i diritti dell'Ufficio nella detenzione e nel trasferimento di risorse finanziarie. L'articolo 10 reca la disciplina sulla previdenza sociale del personale dell'Ufficio e dei familiari. L'articolo 11 reca una serie di facilitazioni all'accesso e al transito in Italia per i funzionari dell'Ufficio e altri soggetti menzionati nell'Accordo. Gli articoli 12 e 13 riconoscono all'Ufficio e ai suoi funzionari una serie di immunità e privilegi, in linea con quelli concessi da accordi di sede con altre organizzazioni internazionali ospitate in Italia. L'articolo 14 reca il dovere dell'Ufficio e del suo personale di rispettare le leggi dello Stato italiano e disciplina i casi di rinuncia all'immunità quando occorra per agevolare il corso della giustizia. L'articolo 15 regola l'accesso al mercato del lavoro per i familiari dei funzionari. L'articolo 16 disciplina il riparto di responsabilità tra Ufficio e Governo sia a livello internazionale sia in ambito civilistico, tra le Parti e nei confronti di terzi. L'articolo 17 disciplina le misure di sicurezza. L'articolo 18 disciplina la risoluzione delle controversie, mentre l'articolo 19 disciplina le modalità di entrata in vigore dell'Accordo e di eventuale risoluzione.
  Il disegno di legge di ratifica si compone di 4 articoli. Gli articoli 1 e 2 contengono l'autorizzazione alla ratifica e l'ordine di esecuzione. L'articolo 3 provvede alla coperturaPag. 78 finanziaria del contributo annuo già detto di 500.000 euro. L'articolo 4 dispone che la legge entri in vigore il giorno successivo a quello della pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.
  Conclude formulando una proposta di parere favorevole.

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere della relatrice.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Centro internazionale per l'ingegneria genetica e la biotecnologia (ICGEB) relativo alle attività del Centro e alla sua sede situata in Italia, con Allegato, fatto a Roma il 21 giugno 2021.
C. 3440 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla III Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Cristina PATELLI (LEGA), relatrice, premette che la Commissione è chiamata ad esprimere alla III Commissione il parere sul disegno di legge C. 3440, approvato dal Senato l'11 gennaio scorso, avente ad oggetto la Ratifica e l'esecuzione di un Accordo tra l'Italia e il Centro internazionale per l'ingegneria e la biotecnologia (ICGEB). L'Accordo è stato fatto a Roma il 21 giugno 2021 e riguarda le attività del Centro e la sua sede italiana, che si trova a Trieste, all'interno dell'Area Science Park di Padriciano.
  Ricorda che il Centro internazionale per l'ingegneria genetica e la biotecnologia è un'organizzazione internazionale intergovernativa (ICGEB) che opera nel campo della genetica molecolare e delle biotecnologie, fondato nel 1987 come progetto dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per lo sviluppo industriale (UNIDO), e dal 1994 operante come centro autonomo nel sistema comune delle Nazioni Unite. Il Centro, al quale attualmente partecipano 65 Paesi membri – fra cui Messico, Brasile, Argentina, Russia, Cina, Iran, Arabia Saudita, India e Sudafrica, oltre che Slovacchia, Croazia e Slovenia – e che sviluppa ricerche innovative in ambito biomedico, farmaceutico e ambientale, si articola in tre «componenti», localizzate rispettivamente a Trieste (che è anche, de facto, la sede centrale dell'organizzazione), Nuova Delhi e Città del Capo (dal 2007), dove lavorano circa 500 persone provenienti da circa 40 Paesi diversi.
  Precisa che la struttura di Trieste, in particolare, è ospitata nell'Area di Ricerca Scientifica e Tecnologica denominata Area Science Park di Padriciano, ente pubblico nazionale di ricerca vigilato dal Ministero dell'università e della ricerca. Alle strutture principali si sommano altresì più di 40 centri affiliati operanti fra la Cina, Panama e lo Sri Lanka. Le attività dell'organizzazione principale, incluse le iniziative istituzionali e i progetti di ricerca scientifica e formazione condotti dalle tre sedi, sono guidate da un Consiglio composto dai rappresentanti nominati dai Governi dei Paesi membri, mentre un Consiglio scientifico internazionale, composto a rotazione da scienziati di grande prestigio, ne ispira le attività scientifiche.
  Riferisce che il nostro Paese ha ratificato l'atto costitutivo del Centro ai sensi della legge n. 103 del 1986 ed attualmente finanzia questo organismo internazionale con un contributo annuale a carico del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale pari a circa 10 milioni di euro (nel 2011 tale finanziamento fu decurtato del 17 per cento, corrispondente a circa 2 milioni di euro). La disponibilità gratuita della sede, per la quale l'Italia si è impegnata sin dal 1984, pur mai messa in discussione, non è ancora però stata sancita con legge dello Stato. I rapporti tra il Centro internazionale per l'ingegneria e la biotecnologia e l'Area Science Park sono finora stati regolati da una convenzione bilaterale, rinnovata più volte fino al 31 dicembre 2017, quando un sensibile aumento dei costi di manutenzione straordinaria richiesti al Centro internazionale per l'ingegneria e la biotecnologia da Area Science Park è stato contestato dall'organizzazione internazionale.Pag. 79
  Passando a descrivere il contenuto dell'Accordo, riferisce che è composto di 21 articoli, e che è finalizzato ad individuare con esattezza le strutture dove è ospitato il Centro internazionale per l'ingegneria e la biotecnologia (articolo 2), chiarendone la disponibilità a titolo gratuito e ripartendo altresì i costi di manutenzione in modo che la quota ordinaria sia a carico del Centro internazionale per l'ingegneria e la biotecnologia e quella straordinaria a carico dello Stato italiano, attraverso lo stanziamento previsto all'articolo 3 del disegno di legge di ratifica. Aggiunge che il testo, in linea con quanto generalmente previsto dagli accordi di sede di organizzazioni internazionali firmati dall'Italia, regola la personalità giuridica del Centro sul territorio italiano (articolo 4), ne definisce le responsabilità (articolo 5) e le prerogative (articoli 7, 8, 10 e 11) e accorda ai funzionari e agli esperti che vi lavorano, oltre che ai rappresentanti degli Stati membri che partecipino alle riunioni delle strutture apicali, il regime di privilegi previsto per le agenzie del sistema delle Nazioni Unite in Italia (articoli 12-17), stabilendo al contempo la gamma dei doveri che gravano sul Centro stesso e sul suo personale in relazione al rispetto delle leggi dello Stato italiano (articolo 18).
  Quanto al disegno di legge di ratifica dell'Accordo, ricorda che è stato approvato dal Senato l'11 gennaio scorso e che si compone di 4 articoli. I primi due recano, rispettivamente, l'autorizzazione alla ratifica e l'ordine di esecuzione dell'accordo. L'articolo 3, in particolare, valuta gli oneri previsti dal provvedimento per la manutenzione straordinaria degli immobili messi a disposizione gratuitamente del Centro internazionale di ingegneria genetica e biotecnologia in 2.620.000 euro per l'anno 2022 ed in 620.000 euro annui a decorrere dal 2023, e ne dispone la relativa copertura.
  Conclude sottolineando che il provvedimento di ratifica concorre a consolidare quel quadro di iniziative utili a creare un terreno fertile per la ricerca italiana in qualsiasi forma e campo di applicazione che ha avuto in questi mesi una serie di riconoscimenti insigni, dal premio Nobel per la fisica al prof. Giorgio Parisi, all'inserimento, nell'autorevole rivista internazionale «Nature» del fisico Graziano Venanzoni fra i cinque scienziati di punta del 2022.
  Formula, infine, una proposta di parere favorevole.

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere della relatrice.

Ratifica ed esecuzione del Protocollo aggiuntivo alla Convenzione contro il doping, fatto a Varsavia il 12 settembre 2002.
C. 3301 Governo.
(Parere alla III Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Manuel TUZI (M5S), relatore, riferisce che il disegno di legge su cui la Commissione è chiamata ad esprimere il parere alla III Commissione reca l'autorizzazione alla ratifica del Protocollo aggiuntivo alla Convenzione contro il doping, fatto a Varsavia il 12 settembre 2002.
  Ricorda che la Convenzione contro il doping fissa le norme obbligatorie per l'armonizzazione dei regolamenti anti-doping, impegnando tra l'altro le Parti ad adottare tutte le misure idonee a controllare la detenzione, la circolazione, l'importazione e la vendita di agenti e metodi di doping e di droghe quali gli steroidi anabolizzanti; a istituire laboratori anti-doping; a promuovere la formazione di personale qualificato e intraprendere appropriati progetti di ricerca e di sviluppo; a prevedere programmi educativi e campagne di informazione che pongano in rilievo i rischi per la salute inerenti al doping nonché il pregiudizio che ne deriva per i valori etici dello sport. La Convenzione è stata firmata e ratificata da tutti gli stati membri del Consiglio d'Europa e da Australia, Bielorussia, Canada, Marocco e Tunisia.
  Evidenzia che il Protocollo aggiuntivo alla Convenzione, ora in esame, è costituito Pag. 80da 9 articoli preceduti da una breve premessa. Mira a garantire il mutuo riconoscimento dei controlli antidoping e a rafforzare l'applicazione della Convenzione. È stato sottoscritto dall'Italia il 12 settembre 2002 ed è entrato in vigore a livello internazionale il 1° aprile 2004, dopo la ratifica di 5 Stati: Danimarca, Lettonia, Monaco, Norvegia e Svezia. Alla data odierna è stato ratificato da ventisette Stati membri del Consiglio d'Europa, oltre che da Bielorussia e Canada. Oltre all'Italia, il Protocollo deve essere ancora ratificato da altri 6 Stati firmatari (Albania, Finlandia, Macedonia del Nord, Malta, Portogallo e Canada).
  Passando al testo, riferisce che l'articolo 1 disciplina il reciproco riconoscimento delle Parti in merito alla competenza delle organizzazioni anti-doping sportive e delle organizzazioni anti-doping nazionali ad effettuare nel territorio nazionale, conformemente al diritto interno, controlli anti-doping sugli sportivi provenienti dagli altri Stati contraenti della Convenzione; dispone in merito all'adozione delle misure necessarie per l'adozione dei controlli e riconosce la competenza dell'Agenzia mondiale anti-doping e delle ulteriori organizzazioni di controllo anti-doping operanti su mandato di quest'ultima ad effettuare nel territorio delle Parti o altrove controlli anti-doping sugli sportivi al di fuori delle competizioni. L'articolo 2 istituisce un meccanismo di monitoraggio vincolante, realizzato dalla squadra di valutazione, nominata nell'ambito del Gruppo permanente di valutazione. L'articolo 3 stabilisce che non sono ammesse riserve alle disposizioni del Protocollo in esame. Gli articoli da 4 a 9 riguardano le consuete disposizioni finali in materia di entrata in vigore, adesione, applicazione territoriale, denuncia e notifiche.
  Il disegno di legge di ratifica si compone di quattro articoli. Gli articoli 1 e 2 recano, rispettivamente, l'autorizzazione alla ratifica e l'ordine di esecuzione del Protocollo. Gli articoli 3 e 4 contengono la clausola di invarianza finanziaria e la disposizione relativa all'entrata in vigore del disegno di legge, prevista per il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.
  Conclude formulando una proposta di parere favorevole.

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore.

Ratifica ed esecuzione del Protocollo emendativo dell'Accordo di collaborazione in materia radiotelevisiva fra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica di San Marino, con Allegato, del 5 marzo 2008, fatto a Roma il 27 settembre 2021.
C. 3417 Governo.
(Parere alla III Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Emilio CARELLI (CI), relatore, riferisce che la Commissione è chiamata ad esprimere alla III Commissione il parere sul disegno di legge C. 3417, di ratifica del Protocollo che apporta una serie di emendamenti all'Accordo di collaborazione in materia radiotelevisiva tra l'Italia e la Repubblica di San Marino, fatto a Roma il 5 marzo 2008 ed entrato in vigore il 7 dicembre 2015.
  Ricorda che l'Accordo di collaborazione in materia radiotelevisiva, stipulato nel 1987, ha consentito di regolare tra i due Stati l'uso delle frequenze assegnate, costituendo la base della cooperazione culturale tra i due enti concessionari del servizio pubblico presso le due parti: la RAI-Radiotelevisione italiana e la San Marino RTV.
  Segnala che il Protocollo emendativo dell'Accordo si compone di un preambolo e due articoli. Oltre a estendere la vigenza dell'Accordo, prolungandola al 2026, prevede alcuni impegni per le due Parti. Da parte sammarinese si stabilisce la conferma della rinuncia all'utilizzo di alcuni dei propri canali televisivi e la rinuncia all'uso di quelli digitali radiofonici a fronte, da parte italiana, dell'impegno alla ritrasmissione sull'intero territorio italiano del Pag. 81segnale televisivo della San Marino RTV con contestuale riconoscimento di un incremento del contributo economico annuale con decorrenza dall'anno 2021.
  Sottolinea che l'esigenza di rinegoziare l'Accordo in vigore deriva dall'intervenuta necessità di ridefinire l'assetto delle frequenze radio-televisive per consentire la realizzazione del sistema a tecnologia 5G in Italia. Il Protocollo emendativo impegna, tra l'altro, il nostro Paese a facilitare la conclusione di un accordo tra la San Marino RTV e un operatore nazionale italiano al fine di trasportare un programma di San Marino RTV su una rete che fornisca la copertura di ambito nazionale nel territorio italiano. Il Protocollo emendativo prevede inoltre che la Repubblica di San Marino non porrà in esercizio i canali 7, 26 e 30 DVB nonché 12B e 12C DAB. A fronte di tali impegni, il Protocollo emendativo ridetermina l'importo della somma forfetaria annuale riconosciuta dal Governo italiano al Governo sammarinese per gli oneri derivanti dall'attuazione dell'Accordo, che viene determinata, per le annualità dal 2021 al 2026, nella misura di euro 4.898.000 per l'anno 2021, di euro 4.492.000 per l'anno 2022, di euro 4.530.000 per l'anno 2023, di euro 4.581.000 per l'anno 2024, di euro 4.648.000 per l'anno 2025 e di euro 4.718.000 a decorrere dall'anno 2026. Il Protocollo emendativo modifica altresì le attribuzioni della Commissione mista tra i due Stati, affidandone il coordinamento ai rispettivi Ministeri degli affari esteri e incaricandola di verificare la corretta applicazione dell'Accordo. Il Protocollo emendativo modifica infine il termine per la denuncia dell'Accordo, portandolo da due a sei mesi e obbligando le Parti a non esercitare il diritto di denuncia fino al 31 dicembre 2026.
  Il disegno di legge in esame di ratifica si compone di quattro articoli: l'articolo 1 e l'articolo 2 contengono rispettivamente l'autorizzazione alla ratifica e l'ordine di esecuzione del Protocollo emendativo. L'articolo 3, relativo alle disposizioni finanziarie, autorizza la spesa e dispone la relativa copertura. L'articolo 4 prevede l'entrata in vigore della legge nel giorno successivo a quello della sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
  In conclusione, osserva che, anche se non spetta alla VII Commissione giudicare dell'Accordo nella sua interezza, personalmente non ne condivide interamente il contenuto.

  Michele ANZALDI (IV) invita i deputati della Commissione a una valutazione attenta dei contenuti dell'atto in esame, sottolineando come l'Accordo di collaborazione in materia radiotelevisiva fra l'Italia e San Marino sia da anni oggetto di polemiche. È dell'avviso che il suo contenuto andrebbe ridiscusso in radice, in quanto obsoleto, sia alla luce dei profondi cambiamenti tecnologici nel frattempo intervenuti, sia, soprattutto, in considerazione del costo davvero alto in termini di risorse finanziarie a carico dello Stato italiano.

  Daniele BELOTTI (LEGA) rende noto che anche il suo gruppo nutre qualche riserva sui contenuti dell'Accordo in vigore. Reputa, in particolare, non giustificabile l'entità dei contributi finanziari a carico dello Stato italiano: contributi altissimi versati dall'Italia a uno Stato straniero certamente meritevole di rispetto ma comunque di soli 34 mila abitanti circa, e per un'emittente le cui trasmissioni hanno uno share limitato. Aggiunge che, nell'ottica della spesa, andrebbe condotta a suo giudizio una riflessione anche sulla retribuzione del direttore di RTV San Marino, che reputa troppo alta, anche tenuto conto delle dimensioni della rete. Ritiene pertanto opportuno il rinvio dell'esame del provvedimento, al fine di consentire a tutti di effettuare una valutazione più approfondita nel merito delle questioni.

  Luigi CASCIELLO (FI), associandosi alle considerazioni dei deputati Anzaldi e Belotti, propone una riflessione più ampia sulla questione, che includa anche una valutazione in merito alla gestione delle nomine RAI, soprattutto in considerazione del maggior rigore promesso dai nuovi vertici. Certo di interpretare un sentimento Pag. 82diffuso, appoggia la proposta di rinviare l'esame.

  Emilio CARELLI (CI), relatore, apprezzato che le sue perplessità siano condivise, si dice concorde sull'opportunità di un rinvio dell'esame, che consentirebbe a tutti l'approfondimento della questione e la valutazione attenta dei contenuti dell'Accordo, soprattutto sotto l'aspetto finanziario, ivi incluso quello della retribuzione del direttore di RTV San Marino, che è a carico della RAI.

  Manuel TUZI (M5S) si associa alla richiesta di rinvio dell'esame.

  Rosa Maria DI GIORGI (PD) pure ritiene opportuno il rinvio dell'esame, per valutare se si può raggiungere una pozione condivisa.

  Vittoria CASA, presidente, apprezzate le circostanze, rinvia il seguito della discussione ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.05.

RELAZIONI AL PARLAMENTO

  Martedì 15 marzo 2022. — Presidenza della presidente, Vittoria CASA

  La seduta comincia alle 15.05.

Relazione sullo stato di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).
Doc. CCLXIII, n. 1.
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 124 del Regolamento, e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame della relazione, rinviato nella seduta dell'8 febbraio 2022.

  Vittoria CASA, presidente, ricorda che il relatore, deputato Vacca, ha svolto la relazione nella seduta dell'8 febbraio scorso e che successivamente la Commissione ha audito i ministri e sottosegretari di riferimento della Commissione per le amministrazioni interessate dalla Relazione, segnatamente i ministri dell'istruzione, della cultura, dell'università e della ricerca e la sottosegretaria alla Presidenza del consiglio dei ministri con delega per lo sport.
  Ricorda quindi che l'esame delle relazioni ai sensi dell'articolo 124 del Regolamento può concludersi con una risoluzione. Comunica quindi che il relatore ha preannunciato una proposta di risoluzione.
  Quindi, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.10.