CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 15 febbraio 2022
741.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
COMUNICATO
Pag. 126

RELAZIONI AL PARLAMENTO

  Martedì 15 febbraio 2022. — Presidenza della presidente Raffaella PAITA.

  La seduta comincia alle 13.35.

Relazione sullo stato di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) – anno 2021.
Doc. CCLXIII, n. 1.
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame della relazione all'ordine del giorno.

  Raffaella PAITA, presidente, avverte che si tratta della prima relazione al Parlamento sull'attuazione del PNRR, che riguarda in modo particolare obiettivi e traguardi previsti per la fine dell'esercizio 2021, in vista della rendicontazione alla Commissione europea ai fini del pagamento della prima rata.
  A partire dall'anno 2022, le relazioni saranno trasmesse al Parlamento entro la prima metà di aprile, in corrispondenza con la trasmissione del Documento di economia e finanza (DEF), ed entro la fine di settembre.
  La relazione verrà esaminata dalla Commissione ai sensi dell'articolo 124 del Regolamento, che consente anche l'eventuale approvazione di una risoluzione, per le parti di competenza.

  Elisabetta Maria BARBUTO (M5S), relatrice, rileva che, come ormai è patrimonio conoscitivo di tutto il Paese, l'Unione europea ha nell'autunno del 2020 deliberato di istituire il fondo Next generation EU-Recovery Fund, cui hanno fatto seguito, nei vari Paesi membri, i singoli piani di ripresa e resilienza (PNRR).
  Dopo che con regolamento dell'Unione europea è stata definita la procedura di approvazione dei vari Piani e che con la decisione della Commissione europea del luglio 2021 quello italiano è stato assentito, nel frattempo il decreto-legge n. 77 del 2021 ha disciplinato il concreto governo dell'impiego dei fondi assegnati all'Italia.
  Vi è una Cabina di regia per il PNRR, costituita presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, incaricata di seguire tutte le amministrazioni responsabili dei progetti e degli investimenti, individuate con il decreto del Presidente del Consiglio del 13 luglio 2021 e cui le risorse sono state devolute con decreto del MEF del 6 agosto 2021.
  Il decreto-legge n. 77 prevede che la Cabina trasmetta alle Camere ogni sei mesi una relazione sullo stato di attuazione del Piano.
  La relazione deve dare conto dell'utilizzo delle risorse del programma Next GenerationPag. 127 EU e dei risultati raggiunti e indicare le misure necessarie per accelerare l'avanzamento dei progetti e per una migliore efficacia degli stessi rispetto agli obiettivi perseguiti.
  La relazione che esaminiamo oggi è stata trasmessa al Parlamento il 27 dicembre 2021 ed è la prima relazione semestrale che dà conto degli obiettivi e traguardi da conseguire entro il 31 dicembre 2021 e del loro stato di attuazione: su questi l'Italia deve dare conto alla Commissione europea ai fini del pagamento della prima rata. Ricordo infatti che l'erogazione delle rate, nella forma di contributi a fondo perduto o di prestiti, è subordinata al conseguimento da parte di ogni Paese, entro date scadenze, di un certo numero di milestone (traguardi) e di target (obiettivi) relativi alle varie misure previste.
  Quanto al contenuto proprio della Relazione, questa descrive in primo luogo la struttura e il sistema di governance generale del PNRR, gli strumenti per la sua attuazione e gli obblighi di rendicontazione nei confronti dell'Unione europea; viene anche ricordato il portale ufficiale del governo, denominato Italiadomani.
  La Relazione ricorda che quasi un terzo di milestone e target (154 su 520) indicati nel PNRR richiedono l'approvazione di «riforme». Di queste, più di un terzo (59 su 154) prevedono l'approvazione di disposizioni normative: nel 2022 sono previsti 66 atti, di cui 23 legislativi e 43 di normativa secondaria; nella Relazione sono presenti delle schede di sintesi che indicano le iniziative adottate dalle singole amministrazioni titolari per conseguire le scadenze dal 2022.
  La Relazione si focalizza, in secondo luogo, sull'attuazione del Piano al 31 dicembre 2021, in relazione al pagamento della rata che sarà erogato solo a seguito alla verifica del conseguimento dei 51 traguardi e obiettivi (si tratta di 27 riforme e 24 investimenti) previsti a tale data ed elencati nella Tabella 2 allegata al Documento. L'Italia ha rispettato l'impegno a conseguire tutti i 51 traguardi e obiettivi ed ha inviato alla Commissione europea la richiesta relativa al pagamento della prima rata pari a 24,1 miliardi di euro.
  Venendo ai profili di interesse della Commissione, la Relazione ricorda, tra le riforme nella titolarità del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili (MIMS), le seguenti.
  La riduzione dei tempi per la valutazione e l'approvazione dei progetti nel settore infrastrutture e trasporti (decreto-legge n. 77 del 2021), con l'eliminazione dell'obbligo di parere da parte del Consiglio superiore dei lavori pubblici per i progetti di valore inferiore a 100 milioni di euro (M2C2-37).
  L'accelerazione dell'iter di approvazione dei progetti ferroviari (art. 6 del decreto-legge n. 152 del 2021 e successivo decreto-legge n. 121 del 2021) da 11 a 6 mesi (M3C1-2); per quanto riguarda in particolare gli interventi ferroviari, che rappresentano una parte significativa degli investimenti di competenza del MIMS, la Relazione evidenzia che sono già stati avviati gli iter progettuali di diverso livello (progetto definitivo o progetto di fattibilità tecnico-economica) a seconda della maturità dell'opera, il cui soggetto attuatore è Rete ferroviaria italiana (RFI), responsabile di circa il 57 per cento degli investimenti, e i connessi progetti sono stati inseriti nel relativo aggiornamento al Contratto di programma firmato il 25 novembre 2021; è stato inoltre emanato (anche se non è citato nella relazione) il decreto MIMS 9 novembre 2021 che ripartisce le risorse per il potenziamento delle linee ferroviarie regionali per gli esercizi finanziari dal 2020 al 2026.
  L'entrata in vigore del decreto ministeriale (decreto MIMS 29 novembre 2021) che definisce l'ammontare delle risorse disponibili, pari a 300 milioni di euro, per l'investimento nella filiera dei bus elettrici (M2C2-41).
  La nuova procedura (art. 5 del decreto-legge n. 152 del 2021) per l'approvazione del Contratto di Programma tra MIMS e RFI (M3C1-1).
  L'entrata in vigore dei decreti ministeriali (in collaborazione con il Ministro per il Sud e la coesione territoriale) di approvazionePag. 128 del piano operativo per le otto Zone Economiche Speciali (M5C3-11) e delle norme per la semplificazione delle procedure e il rafforzamento del ruolo del Commissario nelle Zone Economiche Speciali (M5C3-10): in particolare ricordo che il decreto interministeriale n. 492 del 3 dicembre 2021 ha ripartito la somma di 630 milioni di euro tra le ZES e che il decreto-legge n. 77 del 2021 ha modificato la governance delle ZES e i relativi poteri del Commissario.
  Tra le riforme da conseguire successivamente ma già approvata nel 2021, in anticipo pertanto rispetto alla scadenza prevista, viene ricordata la semplificazione delle procedure per il processo di pianificazione strategica in ambito portuale (M3C2-1), finalizzata a per garantire un'aggiudicazione maggiormente competitiva delle concessioni nelle aree portuali.
  Complessivamente, per gli investimenti previsti in ambito PNRR e Piano Complementare, di competenza del MIMS per il 2021, la Relazione riporta che sono stati emanati atti di ripartizione e assegnazione delle risorse per complessivi 60,1 miliardi di euro (ripartiti tra 39,9 miliardi di risorse PNRR e 20,6 miliardi dal Piano Complementare) che costituiscono in media circa il 98 per cento del totale. Al Sud viene assegnato quasi il 50 per cento delle risorse del Next generation EU (circa il 55 per cento considerando anche le risorse del Piano Complementare).
  Ricorda altresì che nel settore stradale, di competenza prevalente della VIII Commissione ma funzionale alla realizzazione di un sistema dei trasporti più sicuro, è stata disposta l'estensione delle linee guida già in vigore per le strade di rilievo nazionale all'intera rete viaria italiana e l'uniformazione degli standard di sicurezza necessari (M3C1-21 e M3C1-22).
  Per quanto riguarda le altre amministrazioni titolari, nell'ambito delle competenze del MiTE sono previsti gli interventi per la sostenibilità ambientale dei porti (Green Ports) (M3C2 – I 1.1): la Relazione riporta che dopo la chiusura dei termini dell'avviso pubblico per le manifestazioni d'interesse da parte delle Autorità di Sistema Portuale, la Commissione sta valutando le proposte progettuali pervenute per verificarne l'ammissibilità e successivamente sarà sottoscritto un accordo di programma con le singole autorità, a cui seguirà l'avvio delle procedure di aggiudicazione delle opere.
  Per quanto riguarda le infrastrutture digitali, di competenza del Ministro per l'innovazione tecnologica e la transizione digitale, per l'investimento relativo alle Reti ultraveloci banda ultra-larga e 5G (M1C2-I 3), che include 5 subinvestimenti (Piano Italia a 1Giga, Piano Italia 5G, Piano Scuola connessa, Piano Sanità connessa e Piano Collegamento Isole minori), è stata sottoscritta la convenzione con il soggetto attuatore Infratel e le gare saranno aggiudicate entro giugno 2022.
  È stata inoltre pubblicata la strategia nazionale «Cloud First» ed è stato avviato il percorso di realizzazione del Polo strategico nazionale (PSN) attraverso una partnership pubblico-privata che vedrà l'assegnazione della gara entro il 2022.

  Raffaella PAITA, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 13.45.