CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 16 novembre 2021
695.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Attività produttive, commercio e turismo (X)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

  Martedì 16 novembre 2021. — Presidenza del vicepresidente Andrea GIARRIZZO.

  La seduta comincia alle 14.30.

DL 130/2021: Misure urgenti per il contenimento degli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico e del gas naturale.
C. 3366 Governo, approvato dal Senato.
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Andrea GIARRIZZO, presidente, avverte che il calendario dei lavori dell'Assemblea prevede che l'esame del provvedimento, che verrà a scadenza il 26 novembre 2021, abbia inizio il prossimo 22 novembre.
  Avverte, altresì, che in sede di ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, è stato stabilito che nella seduta odierna si svolgerà l'esame preliminare ed è stato fissato il termine per la presentazione delle proposte emendative alle ore 16 di oggi.

  Dario GALLI (LEGA), relatore, espone in sintesi i contenuti del decreto-legge 27 settembre 2021, n. 130, che, ricorda, è stato adottato dal Governo al fine di contenere gli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico e del gas naturale.
  Fa presente che, in realtà, il decreto si compone di due parti: la prima, relativa al contenimento degli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico e del gas naturale; la seconda, che dispone l'abrogazione di una serie di norme che prevedono atti regolamentari per l'attuazione di norme di carattere primario, ritenute non più necessarie perché superate. Evidenzio che tale secondo aspetto è stato enfatizzato dal Senato, che – riprendendo le sollecitazioni della Commissione Affari costituzionali dell'altro ramo del Parlamento – ha integrato il titolo del provvedimento con il riferimento alle disposizioni recate dall'articolo 4, che prevede l'abrogazione delle disposizioni elencate dall'Allegato al decreto-legge.
  Ricordo che il predetto allegato era composto di otto voci originarie, cui il Senato Pag. 36ne ha aggiunte altre due. Le norme abrogate riguardano le seguenti materie: tassazione dei tabacchi lavorati; procedure contabili in materia di entrata; interventi di incremento della sicurezza di infrastrutture stradali, autostradali, ferroviarie e idriche; criteri e parametri di riparto dell'organico ATA nelle scuole statali; attualizzazione degli standard organizzativi e dei percorsi degli istituti tecnici superiori, nonché dei criteri di valutazione dei piani di attività; procedure concorsuali nella P.A.; pubblicità delle procedure concorsuali per il reclutamento di personale nelle pubbliche amministrazioni; riconoscimento dei crediti ITS; sistema di valutazione delle attività delle scuole italiane all'estero; requisiti e standard organizzativi degli ITS.
  Sottolinea, comunque, che l'intervento principale resta quello nel settore elettrico e del gas. Come osservato dalla stessa ARERA, i prezzi dell'energia elettrica in Italia in particolare, ma anche in Europa, seguono i corsi del mercato del gas naturale (e di quello dei permessi di emissione), che costituisce la fonte degli impianti di produzione marginali. Spiccano per la più marcata dipendenza dal gas i Paesi Bassi (59 per cento nel 2019), l'Italia (48 per cento), il Regno Unito (40 per cento) e la Spagna (31 per cento). I prezzi all'ingrosso del gas in Europa hanno avuto un picco ad ottobre, registrando un livello cinque volte maggiore a quello di inizio anno.
  Non a caso il dibattito che l'impennata dei costi ha suscitato ha riaperto tante questioni, dallo sviluppo delle fonti alternative agli interventi di carattere europeo per la sicurezza delle forniture. Lo scorso 13 ottobre la Commissione europea ha annunciato una serie di misure per garantire una migliore preparazione di fronte alle fluttuazioni dei prezzi del gas e per ridurre la dipendenza dell'Unione europea dai combustibili fossili, basata sull'intento di facilitare l'accesso transfrontaliero alla capacità di stoccaggio, procedere all'acquisto congiunto di riserve di gas per creare delle riserve strategiche, e sostenere lo sviluppo di tecnologie e infrastrutture dello stoccaggio di energia elettrica.
  Rileva, tuttavia, che si tratta di interventi di prospettiva (per quanto in corso di forte accelerazione), che richiedono infrastrutturazioni e sviluppi tecnologici adeguati, oltre naturalmente alle variabili politiche a tutti note, basti ricordare che le importazioni di gas dalla Russia, che incidono per più della metà delle importazioni complessive europee, non sono state al passo con l'aumento della domanda europea, per effetto delle condizioni climatiche particolarmente rigide in Russia.
  Osserva che nell'immediato, affinché la ripresa che sta seguendo il lockdown non si arresti alle prime battute, occorre intervenire per raffreddare il costo dell'energia per i consumatori, domestici e non. Rimarca che se è evidente che il provvedimento ha finalità sociali, è altrettanto evidente che svolge un ruolo significativo anche nei confronti del mondo produttivo e che una crisi in questo momento non sarebbe un semplice incidente di percorso, ma un vero e proprio trauma.
  Venendo al merito, osserva che l'incremento del costo dell'energia si è di recente ulteriormente acuito, con riferimento sia all'elettricità sia al gas. Ricorda che nella recente audizione dell'ARERA del 10 novembre 2021, il presidente Besseghini ha fatto presente che «i dati disponibili confermano, pur con una forte volatilità su base settimanale, la tendenza a ulteriori rialzi dei prezzi dell'energia attesi per il primo trimestre del prossimo anno; inoltre, le quotazioni di medio periodo lasciano, ad oggi, intravedere un processo ancora lento di riallineamento verso prezzi più bassi, con prezzi del gas naturale superiori ai 40 EUR/MWh per tutto il 2022, per poi scendere verso i 30 EUR/MWh solo nel 2023». Anche se è stato precisato che – più che di una previsione – si tratta di un'analisi dei dati attualmente disponibili, appare evidente lo stato di difficoltà, posto che le quotazioni da poco riportate dal presidente Besseghini vedono ancora «prezzi medi attorno ai 170 EUR/MWh per tutto il periodo invernale, per poi scendere intorno ai 110 EUR/MWh a partire dal mese di aprile 2022». Pag. 37
  Fa quindi presente che il decreto-legge all'esame – a fronte di un aumento superiore al 45 per cento della bolletta dell'elettricità e di oltre il 30 per cento di quella del gas – consente di limitare l'impatto della crescita dei prezzi delle materie prime a +29,8 per cento per la bolletta dell'elettricità e a +14,4 per cento per quella del gas. Dal punto di vista sociale, le misure contenute nel decreto-legge – per un impatto pari a complessivi 3,5 miliardi di euro, includendo la riduzione dell'IVA sul gas – hanno svolto un impatto positivo per 29 milioni di famiglie e 6 milioni di utenze elettriche «non domestiche», essenzialmente microimprese e piccole imprese. Ritiene peraltro importante anche la neutralizzazione integrale dell'aumento dei prezzi per i titolari dei bonus sociali, ossia i clienti domestici economicamente svantaggiati o in gravi condizioni di salute.
  Rammenta, peraltro, che la crisi dei prezzi del gas e dell'energia aveva contribuito all'approvazione da parte della Camera, lo scorso 23 settembre 2021, della mozione Davide Crippa, Patassini, Benamati, Squeri, Moretto, Baldini, Timbro ed altri n. 1-00510 (Nuova formulazione), con la quale si era impegnato il Governo: 1) a proseguire nell'utilizzo equilibrato del maggior gettito derivante dalla vendita all'asta delle quote di anidride carbonica per calmierare i prezzi delle bollette per cittadini e piccole e medie imprese, ferme restando le risorse destinate a interventi strutturali per la decarbonizzazione anche dei settori industriali manifatturieri; 2) ad adottare iniziative per introdurre, in questa fase emergenziale, nel prossimo provvedimento utile, un meccanismo volto ad abbattere il costo delle bollette di energia elettrica e gas, sia operando sugli oneri di sistema, sia mediante una riduzione dell'imposta sul valore aggiunto applicata oggi sul totale del costo finale del servizio, incluse le accise che già concorrono ad aumentare il prezzo finale; 3) ad attuare celermente, per quanto di competenza, il superamento del modello di riscossione degli oneri di sistema nella disponibilità ai venditori, previsto dalla legislazione vigente, al fine di garantire un sistema di finanziamento degli stessi efficace, equo e socialmente sostenibile, nonché per intervenire in sede europea per migliorare la normativa in tema di certificati ETS al fine di sostenere la ripresa economica italiana; 4) ad adottare iniziative per adeguare l'importo dei bonus sociali, anche prevedendo sistemi di compensazione economica, al fine di evitare un eccessivo aggravio dei costi per i clienti finali; 5) a verificare, per quanto di competenza, con adeguato e periodico monitoraggio che l'aumento dei prezzi finali delle bollette derivi effettivamente da aumento dei costi di produzione dell'energia.
  Rileva, inoltre, che in pari data è stata altresì approvata la mozione 1-00513 Lollobrigida, Meloni e altri (Nuova formulazione), con la quale si impegna tra l'altro l'Esecutivo: 1) a ricercare ulteriori soluzioni per scongiurare l'aumento dei prezzi delle bollette, così da evitare nuovi aggravi economici per i nuclei familiari e le imprese italiane; 2) ad adottare iniziative progressive di contenimento del costo finale dei prodotti energetici riducendo il peso fiscale delle accise e dell'Iva all'aliquota più bassa oggi consentita dalla normativa europea; 3) a perseguire idonee politiche, anche e soprattutto a livello europeo, volte ad evitare che la transizione green rechi effetti eccessivamente distorsivi del mercato energetico e, di conseguenza, vada a penalizzare aziende e famiglie.
  Per quanto riguarda l'articolato, rinviando al dossier di documentazione per l'analisi dettagliata delle norme, ricorda che l'articolo 1, comma 1, conferisce, anche per il IV trimestre 2021, alla Cassa per i servizi energetici e ambientali (CSEA), l'importo di 1.200 milioni di euro destinati a parziale compensazione degli oneri generali di sistema per tutte le utenze elettriche, di cui 700 milioni specificamente destinati al sostegno delle misure di incentivazione delle energie rinnovabili e dell'efficienza energetica. Si tratta di somme provenienti dai proventi delle aste delle quote di emissione di anidride carbonica (CO2) di competenza del Ministero della transizione ecologica (MITE). Gli ulteriori 500 milioni sono trasferiti a CSEA entro il 15 dicembre 2021. Il comma 2 prevede che l'ARERA Pag. 38provveda ad annullare, per il IV trimestre 2021, le aliquote relative agli oneri generali di sistema applicate alle utenze domestiche e non domestiche in bassa tensione, per altri usi, con potenza disponibile fino a 16,5 kW. A tal fine, entro il 15 dicembre 2021, sono trasferite a CSEA ulteriori risorse, pari a 800 milioni di euro.
  L'articolo 2 riguarda il settore del gas: al fine di contenere per il IV trimestre 2021 gli effetti degli aumenti dei prezzi, il comma 1 prevede la riduzione dell'aliquota IVA applicabile alle somministrazioni di gas metano per usi civili e industriali. Il comma 2 prevede che ARERA provveda a ridurre, per il medesimo trimestre, le aliquote relative agli oneri generali gas fino a concorrenza dell'importo di 480 milioni di euro. Tale importo è trasferito a CSEA entro il 15 dicembre 2021.
  L'articolo 3 assegna all'ARERA il compito di rideterminare, per il trimestre ottobre-dicembre 2021 le agevolazioni relative alle tariffe per la fornitura di energia elettrica riconosciute ai clienti domestici economicamente svantaggiati ed ai clienti domestici in gravi condizioni di salute e la corrispondente compensazione della spesa per la fornitura di gas naturale. È previsto un onere di 450 milioni di euro, trasferito entro il 15 dicembre 2021 alla Cassa per i servizi energetici e ambientali (CSEA).
  Segnala poi che il Senato ha aggiunto l'articolo 3-bis, che estende anche ai contratti di fornitura e ai contratti in essere o stipulati entro il 31 dicembre 2022 con Stati non appartenenti all'Unione europea, ma con essa direttamente interconnessi ovvero in Stati aderenti al Trattato di Atene del 25 ottobre 2005 (Comunità dell'energia), la disciplina sulla clausola di «close-out netting», che diviene pertanto valida ed efficace anche in caso di concorrenza con l'apertura di una procedura di risanamento, di ristrutturazione economico-finanziaria o di liquidazione, di natura concorsuale o pre-concorsuale, con o senza spossessamento del debitore, nei confronti di una delle parti. La clausola – in caso di inadempimento di una delle parti – consente l'interruzione volontaria o automatica dei rapporti con il conseguente obbligo, gravante sul contraente il cui debito risulti più elevato, di pagamento del saldo netto delle obbligazioni, che divengono immediatamente esigibili.
  Ricorda che il Senato ha inoltre aggiunto l'articolo 3-ter, che precisa le competenze del MITE, inserendo lo specifico riferimento alla «garanzia di resilienza» nell'ambito dell'attuazione dei processi di liberalizzazione dei mercati energetici e promozione della concorrenza nei mercati dell'energia e tutela dell'economicità e della sicurezza del sistema.
  Osserva quindi che la seconda parte del decreto ha natura più ordinamentale. Oltre all'articolo 4, comma 1, e all'allegato, il testo comprende una modifica della procedura con cui il corso di laurea magistrale in scienze della formazione primaria e il corso di specializzazione in pedagogia e didattica speciale per le attività di sostegno didattico e l'inclusione scolastica nella scuola dell'infanzia e nella scuola primaria devono essere adeguate alle novità previste per l'accesso al corso di specializzazione (articolo 4, comma 2). Il comma 3 dello stesso articolo 4 dispone un'ulteriore proroga (dal 30 settembre al 30 novembre 2021), in attesa di un apposito decreto interministeriale di regolazione della materia, del termine per l'applicazione di un regime transitorio per la sorveglianza radiometrica previsto dal decreto legislativo n. 100 del 2011, che ha introdotto una nuova disciplina per l'adozione di misure idonee ad evitare il rischio di esposizione delle persone a livelli anomali di radioattività e di contaminazione dell'ambiente. Il comma 3-bis dell'articolo 4, introdotto al Senato, prevede l'abrogazione delle disposizioni sul sistema di valutazione delle attività delle scuole italiane all'estero e della relativa norma di copertura finanziaria.
  Ricorda, infine, che gli articoli 5 e 6 contengono le disposizioni sulla copertura finanziaria sulla entrata in vigore del decreto-legge, vigente dal 28 settembre 2021.

  Andrea GIARRIZZO, presidente, avverte che, come precisato all'inizio della seduta, è da considerarsi quindi conclusa Pag. 39la fase dell'esame preliminare del provvedimento.
  Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.45.

AUDIZIONI INFORMALI

  Martedì 16 novembre 2021.

Audizioni informali, in videoconferenza, sull'andamento dei prezzi dei prodotti energetici.
Rappresentanti di Terna.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 14.45 alle 15.15.

Rappresentanti di ENEL.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 15.15 alle 15.35.