CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 10 novembre 2021
691.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Finanze (VI)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 10 novembre 2021. — Presidenza del vicepresidente Alberto Luigi GUSMEROLI. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Federico Freni.

  La seduta comincia alle 14.30.

Delega al Governo per l'efficienza del processo civile e per la revisione della disciplina degli strumenti di risoluzione alternativa delle controversie e misure urgenti di razionalizzazione dei procedimenti in materia di diritti delle persone e delle famiglie nonché in materia di esecuzione forzata.
C. 3289 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla II Commissione).
(Esame, ai sensi dell'articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per quanto attiene la materia tributaria, e conclusione – Parere favorevole con osservazione).

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  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Raffaele TOPO (PD), relatore, avverte che la Commissione Finanze è chiamata ad esaminare, ai fini del parere da rendere alla Commissione Giustizia, il disegno di legge C. 3289 recante Delega al Governo per l'efficienza del processo civile e per la revisione della disciplina degli strumenti di risoluzione alternativa delle controversie e misure urgenti di razionalizzazione dei procedimenti in materia di diritti delle persone e delle famiglie nonché in materia di esecuzione forzata, già approvato dal Senato lo scorso mese di settembre.
  Il provvedimento presenta un duplice contenuto: da una parte (articolo 1, commi da 1 a 26) delega il Governo alla riforma del processo civile – delega da esercitare entro un anno dalla data di entrata in vigore del presente provvedimento – e detta al riguardo specifici principi e criteri direttivi, e dall'altra (articolo 1, commi da 27 a 37) modifica direttamente alcune disposizioni sostanziali e processuali relative ai procedimenti in materia di diritto di famiglia, esecuzione forzata e accertamento dello stato di cittadinanza. I commi da 38 a 44 dell'articolo 1 recano infine disposizioni finanziarie.
  Quanto ai principi e criteri direttivi per la riforma del processo civile, il disegno di legge, all'articolo 1, comma 4, interviene innanzitutto sugli istituti di risoluzione alternativa delle controversie (mediazione delle controversie civili e commerciali e negoziazione assistita) con la finalità di incentivarli. In particolare si prevede di adottare un testo unico degli strumenti complementari alla giurisdizione, aumentare gli incentivi fiscali, estendere a tali istituti l'applicabilità del gratuito patrocinio, estendere l'ambito delle controversie per le quali il previo tentativo di mediazione è condizione di procedibilità, favorire la partecipazione delle parti a tali procedure, anche con modalità telematiche, disciplinare le attività di istruzione stragiudiziale e potenziare la formazione e l'aggiornamento dei mediatori e la conoscenza di questi strumenti presso i giudici.
  In proposito, con riferimento alle competenze della Commissione Finanze, si sofferma su quanto previsto dall'articolo 1, comma 4, lettera a), in merito ai principi e criteri direttivi relativi alle misure delle quali si prevede l'introduzione al fine di incentivare un maggior ricorso alle procedure di risoluzione stragiudiziale delle controversie.
  In particolare, il Governo è delegato a:

   aumentare la soglia di esenzione dall'imposta di registro nei procedimenti di mediazione;

   Ricorda che attualmente l'articolo 17, comma 3, del decreto legislativo n. 28 del 2010, stabilisce che il verbale di accordo è esente dall'imposta di registro entro il limite di valore di 50.000 euro; l'imposta è dovuta solo per la parte eccedente. Al riguardo segnala che la norma di delega non reca alcuna indicazione sulla nuova soglia per l'esenzione. Evidenzia peraltro che la relazione tecnica di accompagnamento al maxiemendamento del Governo al Senato chiarisce che la quantificazione dell'onere è basata sull'innalzamento della predetta soglia a 100.000 euro;

   semplificare la procedura per la determinazione del credito d'imposta riconosciuto alle parti in caso di successo della mediazione. Ricorda che attualmente tale credito di imposta, disciplinato dall'articolo 20 del decreto legislativo n. 28 del 2010, è riconosciuto per un importo massimo di 500 euro. Con riferimento alla procedura per la sua determinazione ricorda che il Ministro della giustizia stabilisce con proprio decreto, entro il 30 aprile di ciascun anno, l'ammontare delle risorse destinate alla copertura delle minori entrate conseguenti al riconoscimento del credito d'imposta, a valere su quota parte del Fondo unico giustizia. Tali risorse sono versate ad apposita contabilità speciale dell'Agenzia delle entrate. Con il medesimo decreto del Ministro della giustizia è individuato il credito d'imposta effettivamente spettante in relazione all'importo di ciascuna mediazione, in misura proporzionale alle risorse stanziate e nei limiti delle stesse. Successivamente Pag. 42 il Ministero della giustizia comunica all'interessato l'importo del credito d'imposta spettante e trasmette all'Agenzia delle entrate, in via telematica, l'elenco dei beneficiari e i relativi importi a ciascuno comunicati;

   riconoscere un ulteriore credito di imposta commisurato al compenso dell'avvocato che assiste la parte nella mediazione, nei limiti dei parametri forensi;

   riconoscere un credito di imposta commisurato al valore del contributo unificato di iscrizione a ruolo versato dalle parti nel giudizio, quando quest'ultimo sia estinto a seguito di proficuo ricorso alla mediazione;

   estendere il gratuito patrocinio alle procedure di mediazione e di negoziazione assistita;

   riconoscere un credito di imposta a favore degli organismi di mediazione, commisurato alla parte non esigibile dell'indennità che avrebbe dovuto corrispondere colui che è stato ammesso al gratuito patrocinio;

   riformare le spese di avvio della procedura di mediazione e le indennità spettanti agli organismi di mediazione.

  Infine, si delega il Governo a monitorare i limiti della spesa previsti dal successivo comma 39 per l'attuazione delle disposizioni di cui alla lettera a) del comma 4, al fine di prevedere – al verificarsi di scostamenti da detti limiti di spesa – l'incremento del contributo unificato di iscrizione a ruolo a copertura delle ulteriori spese emerse in sede di monitoraggio
  Segnala quindi che l'articolo 1, comma 39, del disegno di legge in esame autorizzata una spesa di 4,4 milioni di euro per l'anno 2022 e di 60,6 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2023 per l'attuazione delle misure di cui all'articolo 1, comma 4, lettera a), e provvede alla sua copertura.
  In particolare il comma 39 prevede la seguente copertura:

   quanto a 4,4 milioni di euro per il 2022 e a 15 milioni di euro annui a decorrere dal 2023, mediante corrispondente riduzione del Fondo per interventi strutturali di politica economia – FISPE, di cui all'articolo 10, comma 5, del decreto-legge n. 282 del 2004;

   quanto a 15 milioni di euro annui a decorrere dal 2023 mediante corrispondente riduzione del Fondo per far fronte ad esigenze indifferibili, di cui all'articolo 1, comma 200, della legge n. 190 del 2014;

   quanto a 30,6 milioni di euro annui a decorrere dal 2023 mediante corrispondente riduzione delle proiezioni dello stanziamento del Fondo speciale di parte corrente, utilizzando l'accantonamento relativo al Ministero della giustizia.

  Concludendo, per un'analisi dettagliata delle altre disposizioni del provvedimento, rinvia alla documentazione predisposta dagli uffici.
  Formula quindi una proposta di parere favorevole con una osservazione (vedi allegato 1), che recepisce un'indicazione avanzata dal gruppo del MoVimento 5 Stelle.

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere formulata dal relatore.

  La seduta termina alle 14.35.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Mercoledì 10 novembre 2021. — Presidenza del vicepresidente Alberto Luigi GUSMEROLI. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Federico Freni.

  La seduta comincia alle 14.40.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Alberto Luigi GUSMEROLI, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche mediante la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati. Avverte inoltre Pag. 43che per la seduta odierna, non essendo previsto che la Commissione svolga votazioni, è consentita la partecipazione da remoto in videoconferenza dei deputati e del rappresentante del Governo, secondo le modalità stabilite dalla Giunta per il Regolamento nella riunione del 4 novembre 2020.

5-07032 Centemero: Proroga del credito d'imposta IPO (Initial pubblic offering).

  Giulio CENTEMERO (Lega) illustra l'interrogazione in titolo, soffermandosi in particolare sui positivi effetti che il credito di imposta per la quotazione delle piccole e medie imprese ha avuto negli anni passati in termini di ampliamento del relativo mercato e di diffusione di corretti comportamenti all'interno delle imprese oggetto di quotazione.

  Il sottosegretario Federico FRENI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Giulio CENTEMERO (Lega) si dichiara soddisfatto di aver appreso dell'orientamento positivo del Governo rispetto a un'eventuale proroga del credito di imposta, subordinatamente al reperimento delle necessarie risorse per la copertura. In proposito segnala che l'onere della proroga sarebbe di circa 60 milioni di euro per un periodo un triennio ed evidenzia come il moltiplicatore di questo intervento sia superiore rispetto ad altre tipologie di investimento.

5-07033 Martinciglio: Criticità relative alle procedure di indennizzo dei FIR.

  Vita MARTINCIGLIO (M5S) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Federico FRENI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Vita MARTINCIGLIO (M5S), ringraziando il sottosegretario, osserva come i dati forniti nella risposta corrispondano a quelli citati nell'interrogazione, a conferma della oggettiva esistenza di profili di criticità. Auspica che al termine del periodo di emergenza legato alla pandemia le procedure per la corresponsione dei ristori ai risparmiatori che hanno subito un ingiusto pregiudizio da parte delle banche – intervento fortemente voluto dal primo Governo Conte – possano ricevere un'accelerazione.

5-07034 Angiola: Impiego di agenti della Guardia di finanza presso l'Istituto poligrafico e zecca dello Stato.

  Nunzio ANGIOLA (Misto-A-+E-RI) illustra l'interrogazione in titolo, sottolineando come dall'attuazione della norma, prevista dall'ultima legge di bilancio, siano conseguiti effetti paradossali, che probabilmente non erano stati previsti all'epoca, relativamente alle funzioni affidate al corpo della Guardia di Finanza ed ai conseguenti oneri.

  Il sottosegretario Federico FRENI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Nunzio ANGIOLA (Misto-A-+E-RI) si dichiara non soddisfatto della risposta, soprattutto per quanto riguarda l'asserita assenza di oneri della misura. Segnala infatti che i sindacati hanno quantificato un costo di 18 milioni di euro, dovuto alla maggiore retribuzione spettante ai componenti della Guardia di finanza rispetto al personale di vigilanza, ai costi aggiuntivi connessi alla necessità di fornire un alloggio di servizio al personale militare e agli oneri in termini di ammortizzatori sociali, conseguenti all'interruzione del rapporto di lavoro dei dipendenti delle imprese di vigilanza.
  Invita pertanto l'Esecutivo a rivedere le modalità applicative della disposizione, evidenziando come questa potrebbe essere attuata anche con la sostituzione di un numero di unità di personale molto inferiore alla cifra massima di 200 prevista dalla legge, evitando in tal modo di impiegare personale altamente qualificato per funzioni di mera vigilanza.

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5-07035 Fragomeli: Contributo a fondo perduto per i titolari di reddito agrario e per coloro che svolgono attività d'impresa, arte o professione, danneggiati dalla pandemia.

  Gian Mario FRAGOMELI (PD) illustra l'interrogazione in titolo, sottolineando l'importanza di emanare rapidamente il decreto attuativo per consentire la concessione dei contributi a fondo perduto entro la fine del corrente anno, evitando che le risorse stanziate vadano in economia.

  Il sottosegretario Federico FRENI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

  Gian Mario FRAGOMELI (PD), ringraziando, auspica che non appena verrà acquisita l'approvazione della Commissione europea il decreto attuativo possa essere emanato e gli aventi diritto possano accedere entro la fine del 2020 al contributo loro spettante.

5-07036 Martino: Rimborsi delle addizionali provinciali sulle accise elettriche pagate negli anni 2010 e 2011.

  Claudia PORCHIETTO (FI) illustra l'interrogazione in titolo, della quale è cofirmataria.

  Il sottosegretario Federico FRENI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 6).

  Claudia PORCHIETTO (FI), pur riconoscendo l'ineccepibilità, dal punto di vista formale, delle considerazioni svolte dal rappresentante del Governo, ribadisce le difficoltà e i costi legali della complessa procedura prevista per il rimborso delle addizionali in titolo. Invita quindi il Governo ad adoperarsi per trovare una soluzione più semplice, anche a livello finanziario, che consenta ai consumatori di ottenere i rimborsi spettanti, senza pregiudicare eccessivamente la posizione dei fornitori, che operano in un mercato – quello dell'energia elettrica – molto delicato in questo momento.

5-07031 Ungaro: Imposta municipale applicabile alle unità immobiliari possedute dai residenti all'estero.

  Massimo UNGARO (IV) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Federico FRENI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 7).

  Massimo UNGARO (IV), ringraziando, richiama l'attenzione su un tema di particolare rilievo, che riguarda numerosi pensionati iscritti all'AIRE, che vivono in affitto all'estero e il cui unico immobile di proprietà si trova in Italia. Una insufficiente attuazione della nuova misura, potrebbe – a causa del permanere di una eccessiva imposizione fiscale – indurre i proprietari alla vendita degli immobili, assai spesso ereditati, pregiudicando lo sviluppo del cosiddetto turismo di ritorno. Osserva che questa forma di turismo, oltre a contribuire all'economia di molti piccoli comuni italiani, evita la dismissione degli immobili in Italia, con negativi effetti anche rispetto allo spopolamento dei piccoli centri. Invita pertanto a monitorare l'attuazione di questa misura, anche nell'ottica di una sua progressiva estensione ad altre categorie di italiani all'estero.

  Alberto Luigi GUSMEROLI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 15.05.