CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 12 ottobre 2021
674.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
COMUNICATO
Pag. 202

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 12 ottobre 2021. — Presidenza del vicepresidente Roger DE MENECH. – Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Stefania Pucciarelli.

  La seduta comincia alle 14.

Variazione nella composizione della Commissione.

  Roger DE MENECH, presidente, avverte che il deputato Scoma entra a far parte della Commissione.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Roger DE MENECH, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori sarà assicurata anche mediante l'impianto audiovisivo a circuito chiuso.

DL 132/2021: Misure urgenti in materia di giustizia e difesa, nonché proroghe in tema di referendum, assegno temporaneo e IRAP.
C. 3298 Governo.
(Parere alla I Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

Pag. 203

  Roberto Paolo FERRARI (LEGA), relatore, riferisce che il decreto-legge n. 132/2021, composto di solo 7 articoli, oltre a prevedere la proroga di alcune misure, reca anche una disposizione di particolare interesse per la Commissione difesa. Evidenzia, infatti, che l'articolo 2 interviene sull'articolo 25 del codice dell'ordinamento militare, concernente i presupposti per la nomina a Capo di stato maggiore della difesa.
  Lo scopo della novella è quello di ampliare la platea dei possibili destinatari della nomina introducendo la possibilità per l'Autorità politica di individuare il Capo di stato maggiore della difesa oltre che tra tutti i generali di corpo d'armata o equivalenti in servizio permanente – come oggi – anche tra quelli che si trovino a ricoprire la carica di Capo di stato maggiore di Forza armata in posizione di richiamo in servizio «automatico» ai sensi del comma 4 dell'articolo 1094 del codice dell'ordinamento militare. Ricorda, infatti, che secondo quanto previsto dalla norma nel testo antecedente l'entrata in vigore del decreto-legge in esame, la scelta del Capo di stato maggiore della difesa doveva avvenire tra gli ufficiali in servizio permanente di grado non inferiore a quello di generale di corpo d'armata dell'Esercito italiano, di ammiraglio di squadra della Marina militare e di generale di squadra aerea dell'Aeronautica militare e che, a sua volta, il comma 4 dell'articolo 1094 prevede che gli ufficiali generali o ammiragli nominati Capi di stato maggiore della difesa o di Forza armata, se raggiunti dai limiti di età, siano richiamati d'autorità fino al termine del mandato.
  Ricorda, inoltre, che l'attuale assetto strutturale e organizzativo del Ministero della difesa è il risultato di successivi interventi normativi attuati nel corso degli anni novanta, che hanno interessato, in particolare, le attribuzioni del Ministro della difesa, del Capo di stato maggiore della difesa, dei Capi di stato maggiore di Forza armata e del Comandante generale dell'Arma dei carabinieri, per i compiti militari, nonché del Segretario generale della difesa e direttore nazionale armamenti. In particolare, con la legge di riforma dei vertici militari (legge 18 febbraio 1997, n. 25) il Capo di stato maggiore della difesa, da figura di primus inter pares, è stato sovraordinato rispetto ai Capi di stato maggiore delle tre Forze armate e, insieme al Segretario generale della difesa e Direttore nazionale agli armamenti, posto alle dipendenze del Ministro della difesa.
  Osserva, inoltre, che al Capo di stato maggiore della difesa – nominato con decreto del Presidente della Repubblica, previa deliberazione del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro della Difesa – sono attribuite tutte le attività inerenti alla struttura e all'organizzazione tecnico-operativa delle Forze armate, nonché l'adozione delle misure riguardanti l'impiego del personale militare (o anche civile) in ambito interforze, internazionale o presso altri dicasteri.
  Infine, ricorda che il Capo di stato maggiore della difesa è un Ufficiale dell'Esercito, della Marina o dell'Aeronautica scelto tra gli ufficiali che rivestono il grado di generale di corpo d'armata, ammiraglio di squadra o generale di squadra aerea in servizio permanente (ovvero, richiamati in servizio in quanto abbiano raggiunto i limiti di età nel corso del triennio di comando e pertanto stiano completando il mandato in tale posizione) e che all'atto della nomina, a seconda della Forza armata di provenienza, viene promosso al grado apicale di Generale o Ammiraglio. Egli dipende direttamente dal Ministro della difesa, di cui è l'alto consigliere tecnico-militare, e fa parte del Consiglio Supremo di Difesa. Dura in carica tre anni e, in caso di assenza, impedimento o vacanza della carica, è sostituito dal più anziano in carica tra i Capi di stato maggiore di Forza armata.
  Conclude segnalando che la relazione illustrativa evidenzia che la norma risulta pienamente coerente con il quadro delle vigenti disposizioni in tema di vertici militari che attribuiscono, al Capo di stato maggiore della difesa, competenze il cui esercizio presuppone un'autorevolezza derivante non solo dalle attitudini e dalle capacità, ma anche dalle pregresse esperienze professionali. Pag. 204
  Tutto ciò considerato, si riserva di presentare una proposta di parere favorevole a conclusione del dibattito.

  Roger DE MENECH, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.10.

ATTI DEL GOVERNO

  Martedì 12 ottobre 2021. — Presidenza del vicepresidente Roger DE MENECH. – Intervengono i sottosegretari di Stato per la difesa, Stefania Pucciarelli e Giorgio Mulè.

  La seduta comincia alle 14.15.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Roger DE MENECH, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori sarà assicurata anche mediante l'impianto audiovisivo a circuito chiuso.

Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 24/2021, relativo all'implementazione, potenziamento e aggiornamento di una capacità di Space Situational Awareness (SSA), basata su sensori (radar e ottici) e un centro operativo SSA.
Atto n. 306.
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto all'ordine del giorno.

  Roger DE MENECH, presidente, avverte che il termine per l'espressione del prescritto parere su ciascuno degli schemi di decreto all'ordine del giorno scade il 2 novembre 2021 e che sono stati assegnati anche alla Commissione Bilancio, che dovrà esprimere i propri rilievi sulle conseguenze di carattere finanziario entro il 13 ottobre 2021.

  Salvatore DEIDDA (FDI), relatore, introduce l'esame dello schema di decreto, osservando che il crescente numero di oggetti in orbita e il sempre più alto rischio di incidenti naturali e accidentali sta rendendo ogni giorno più necessario garantire la sicurezza delle infrastrutture spaziali della Difesa e la conoscenza tempestiva e accurata dell'ambiente spaziale e degli oggetti spaziali. Ciò anche in considerazione del bisogno di incrementare la resilienza degli assetti satellitari e la disponibilità e continuità dei servizi da essi erogati.
  Evidenzia, quindi, che la Difesa intende dotarsi di una capacità di Space Situational Awareness (SSA) basata su sensori radar e ottici e su un Centro Operativo che – oltre a garantire la sicurezza delle infrastrutture spaziali nazionali della Difesa e delle altre Amministrazioni statali da minacce non intenzionali, eventi naturali, e minacce intenzionali fisiche, informatiche ed elettromagnetiche – possa anche consentire, entro il 2029, di supportare attività spaziali sicure, stabili e sostenibili.
  Sottolinea, quindi, che la capacità SSA si baserà sull'acquisizione e sul conseguimento della piena operatività di sensori radar per la sorveglianza – in grado di soddisfare requisiti di RCS (Radar Control System) incrementali –, sensori ottici, un Centro Operativo SSA per l'erogazione dei servizi di prevenzione da collisione accidentale e non e per l'identificazione delle minacce intenzionali rispetto ad assetti spaziali di interesse della Difesa, nonché una Sala Operativa per la SSA militare finalizzata alla raccolta dei dati.
  L'avvio del programma è previsto nel 2021 e la sua conclusione nel 2032. Il supporto logistico di tipo ILS (Integrated Logistic Support) dovrà assicurare la progettazione di un sistema primario e dei relativi mezzi di supporto in modo integrato e concomitante per minimizzare il costo del ciclo di vita del sistema operativo. Il personale preposto all'impiego dei sistemi SSA dovrà effettuare idonea attività di formazione/aggiornamento per essere in grado di operare, in accordo alle regole standard nazionali ed internazionali, nelle diverse situazioni operative, mentre il personale specializzato addetto alla manutenzione dei sistemi SSA dovrà svolgere attività Pag. 205 di aggiornamento per essere in grado di effettuare la manutenzione di tutti gli apparati del Centro Operativo e della sensoristica dedicata.
  Per quanto riguarda i rapporti con l'industria, rileva che i settori industriali interessati dal programma sono quelli ad alta tecnologia dell'area aerospaziale, meccanica, elettronica e delle telecomunicazioni. Al riguardo, segnala che il progetto permetterà all'industria nazionale di mantenersi all'avanguardia nel settore della sorveglianza spaziale e caratterizzazione delle minacce ivi presenti, area che attualmente la vede primeggiare a livello internazionale in diversi settori. È previsto il coinvolgimento di tutte le maggiori industrie nazionali del comparto aerospaziale, meccanico, elettronico e delle telecomunicazioni, che demoltiplicheranno, ove possibile, mansioni e prodotti a subfornitori, coinvolgendo le piccole e medie imprese su buona parte del territorio nazionale (in particolare nel Lazio, in Lombardia, Toscana, Abruzzo, Campania, Puglia, Basilicata, Sardegna e Sicilia), con indubbie ricadute anche in termini di esportazione e occupazionali. Al riguardo chiede al Governo se sia possibile ricevere l'elenco delle imprese che saranno interessate dal programma.
  Per quanto concerne invece i ritorni dal punto di vista sociale, la realizzazione del programma permetterà all'industria italiana di continuare a sviluppare le proprie competenze, know-how e capacità produttive nel settore-chiave della sorveglianza spaziale. La scheda tecnica evidenzia, inoltre, che il programma possiede una caratterizzazione internazionale, in quanto si basa sullo scambio di informazioni di sorveglianza spaziale tra i Centri Operativi SSA Nazionali.
  Il costo complessivo del programma è stimato in 129 milioni di euro. Le risorse a cui si riferisce il presente schema di decreto, pari a 90 milioni di euro per il periodo 2021-2027 a valere sui capitoli del settore investimento del bilancio ordinario del Ministero della difesa, rappresentano la prima tranche dedicata a interventi a carattere evolutivo nell'ambito del complesso programma «Sviluppo della capacità SST/SSA (Space Surveillance and Tracking/Space Situational Awareness)», mirate alla realizzazione di un Centro Operativo, alle relative opere infrastrutturali, all'acquisizione di idonea sensoristica ottica e radar e all'adeguata copertura in termini di supporto logistico per tutta la durata del programma. Le tranche successive, orientate al consolidamento delle capacità dell'info/infrastruttura e ad un suo ulteriore potenziamento, saranno contrattualizzate subordinatamente all'identificazione delle necessarie risorse economiche.
  La scheda tecnica riporta anche il cronoprogramma dei pagamenti, in via meramente indicativa, da attualizzarsi a valle del perfezionamento dell'iter negoziale, secondo l'effettiva esigenza di cassa. Al riguardo, lo stato maggiore della Difesa fa presente che la ripartizione della spesa per ciascun esercizio potrà essere temporalmente rimodulata in funzione dell'effettiva esigibilità contrattuale dei pagamenti. Inoltre, precisa che in ragione della complessità del programma e della sua lunghezza temporale, i volumi e l'imputazione a capitolo descritta sono indicativi e da intendersi quale migliore previsione ex-ante allo svolgimento dell'iter contrattuale. A tal proposito potrebbe essere opportuno chiarire se l'eventualità di possibili variazioni si riferisca al solo cronoprogramma dei pagamenti, ovvero riguardi anche il costo complessivo del programma sottoposto al parere parlamentare.
  Infine, ricorda che il Documento programmatico pluriennale della Difesa per il triennio 2021-2023 riporta lo sviluppo della capacità nazionale di SSA/SST tra i programmi operanti (paragrafo 2.4.3 – Programmazione operante, pagina 116), precisando che, per esigenze legate allo sviluppo del programma, sono state avviate ulteriori attività di potenziamento dello stesso che hanno determinato un'ulteriore esigenza finanziaria sostenibile con futuri stanziamenti.

  Il sottosegretario Stefania PUCCIARELLI segnala che la Difesa, con la realizzazione di una Capacità SSA, intende perseguire l'obiettivo di garantire la sicurezza delle infrastrutture spaziali nazionali della Difesa Pag. 206 e delle altre Amministrazioni sia da minacce non intenzionali ed eventi naturali, sia da minacce intenzionali, mantenendo la disponibilità/affidabilità complessiva degli assetti satellitari di proprietà e di interesse della Difesa, ottimizzando la continuità e robustezza dei servizi satellitari erogati e incrementando la resilienza delle infrastrutture spaziali. È intento, altresì, della Difesa di consentire, entro il 2029, il pieno raggiungimento della capacità Space Situational Awareness, ovvero della conoscenza e la caratterizzazione degli oggetti spaziali artificiali e del loro ambiente operativo nei vari regimi orbitali, allo scopo di supportare attività spaziali sicure, stabili e sostenibili, identificando i rischi e le minacce nello spazio, dallo spazio e verso lo spazio e proponendo le opportune misure di mitigazione.
  Quanto agli ulteriori elementi informativi richiesti dal relatore, si riserva di fornire tutti i necessari chiarimenti nella prossima seduta.

  Roger DE MENECH, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 31/2021, relativo all'ammodernamento e al rinnovamento dei sistemi missilistici di difesa aerea Principal Anti Air Missile System (PAAMS) e dei radar Long Range Radar (LRR) per la sorveglianza a lunga distanza (di tipo Early Warning) installate sulle unità classe Orizzonte (nave Andrea Doria e nave Caio Duilio).
Atto n. 309.
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto all'ordine del giorno.

  Roberto ROSSINI (M5S), relatore, osserva che il PAAMS (Principal Anti Air Missile System) è un programma d'arma avviato in cooperazione tra Francia, Regno Unito e Italia nel 1996, per lo sviluppo e la produzione di sistemi navali per la difesa aerea e fa seguito al programma di cooperazione FSAF (Family of Systems Surface-Air Future) per lo sviluppo, la produzione e il mantenimento in servizio di una famiglia di sistemi missilistici per impieghi terrestri e navali destinati a sostituire, a partire dal 2007, il sistema missilistico di difesa aerea HAWK con un nuovo mezzo antiaereo ed antimissile di concezione avanzata (SAMP-T) e con un sistema navale a medio raggio (SAMP-N), che si è poi evoluto nel PAAMS, impiegato sulle unità navali della classe di Fregate antiaeree Orizzonte. Aggiunge che, successivamente, nel 2012 i due programmi (FSAF-PAAMS) sono stati unificati sotto l'egida dell'Agenzia europea OCCAR.
  Passa, quindi, al contenuto dello schema di decreto ministeriale in esame, evidenziando che il programma sottoposto a parere parlamentare si riferisce all'ammodernamento e al rinnovamento dei sistemi missilistici di difesa aerea PAAMS 1 e dei radar LRR 2 per la sorveglianza a lunga distanza installati sulle unità navali Andrea Doria e Caio Duilio. La relazione allegata allo schema di decreto sottolinea l'esigenza di ammodernamento degli attuali sistemi di difesa antiaerea presenti sulle unità navali della classe Orizzonte, nonché l'esigenza di acquisire capacità sempre più avanzate nella scoperta e nel contrasto di bersagli particolarmente veloci, come ad esempio i missili balistici intermedi e intercontinentali, chiamati anche missili strategici perché capaci di colpire obiettivi molto distanti (Strategic Ballistic Missile, SBM).
  Più nel dettaglio, le attività oggetto del programma riguardano, in primo luogo, l'ammodernamento e/o la sostituzione dei sensori radar EMPAR e LRR S1850-M, intervento finalizzato al mantenimento della capacità di difesa di area contro le minacce aeree e missilistiche (Air Breathing Threats, ABT) almeno sino al 2035, in linea con la vita operativa delle unità navali classe Orizzonte e, in secondo luogo, l'adeguamento tecnologico dei sensori al fine di assicurare una capacità antibalistica navale nazionale (MBDA) con particolare riferimento al contrasto di missili di teatro (Theatre Ballistic Missile, TBM) e di missili intermedi e intercontinentali (Strategic Ballistic Missile, SBM). Pag. 207
  Segnala, poi, che la scheda tecnica dello stato maggiore della Difesa precisa che l'attività di adeguamento dovrà consentire di allineare l'ammodernamento a livello di attuatore (Aster 30 BINT EC) e che il programma è in linea con il programma pluriennale SMD n. 22/2020, relativo allo sviluppo e produzione di 5 sensori di sorveglianza e ingaggio Kronos Gran Mobile High Power (GM HP), sul quale la Commissione difesa della Camera e del Senato hanno espresso parere favorevole nell'attuale legislatura (Atto del Governo n. 235)
  Il costo complessivo del programma, secondo quanto previsto nel DPP 2021-2023 è pari a 502,14 milioni di euro (pag. 63), di cui 367,82 milioni finanziati per mezzo delle risorse recate dal fondo di cui all'articolo 1, comma 14, della legge di bilancio 2020, stanziate sul bilancio del Ministero dello sviluppo economico, e 134,32 milioni sul bilancio del Ministero della difesa. Tuttavia, lo schema di decreto in esame dà conto di una ulteriore tranche, del costo pari a 137,86 milioni di euro, finalizzata all'estensione temporale del sostegno tecnico-logistico e subordinata all'identificazione delle necessarie risorse a valere su distinti strumenti finanziari. Al riguardo, la scheda tecnica precisa che in ogni caso, in considerazione della priorità del programma, la copertura finanziaria potrà ulteriormente essere garantita a valere sulle risorse iscritte nella missione «Difesa e sicurezza del territorio» programma «Pianificazione Generale delle Forze armate e approvvigionamenti militari» dello stato di previsione della spesa del Ministero della difesa, opportunamente rese disponibili anche a mezzo di preventiva rimodulazione/revisione di altre spese concordata con il Ministero dell'economia e delle finanze. Per lo schema di decreto in esame il costo complessivo del programma è, dunque, pari a 640 milioni di euro.
  I settori industriali interessati dal programma sono prevalentemente quelli dell'industria meccanica, elettronica e sistemistica. Il Prime Contractor è la joint venture EUROSAM, composto da MBDA Italia, MBDA Francia e Thales Group. A MBDA Italia è collegata, quale industria italiana subcontraente, LEONARDO. Dal programma si attendono, inoltre, positivi ritorni industriali soprattutto in termini di acquisizione e consolidamento del know-how per la progettazione e produzione in Italia dei radar, dei componenti dei sistemi C27 e dei servizi per il supporto logistico.
  Infine fa presente che il programma consente il proseguimento della pluriennale cooperazione internazionale avviata alla fine degli anni '90 con Francia e Regno Unito nell'ambito del Programma FSAF-PAAMS.

  Il sottosegretario Stefania PUCCIARELLI sottolinea come sia estremamente importante procedere all'ammodernamento e al rinnovamento dei sistemi missilistici di difesa aerea Principal Anti Air Missile System (PAAMS) e dei radar (LRR) per la sorveglianza a lunga distanza installati sulle navi della classe Orizzonte ed evidenzia come il programma in esame sia basilare per le nostre Forze armate.

  Roger DE MENECH, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 25/2021, volto ad aggiornare e completare la capacità di comando e controllo multidominio delle Brigate dell'Esercito italiano.
Atto n. 307.
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto all'ordine del giorno.

  Andrea FRAILIS (PD), relatore, introduce l'esame dello schema di decreto evidenziando che la digitalizzazione delle Forze armate, rappresenta il primo passo verso la realizzazione di un sistema net-centrico, ovvero di soluzioni tecnologiche per condividere nel momento appropriato le informazioni ottenute durante le varie fasi di un'operazione, mettendo in comunicazione in un'unica rete i differenti sistemi di Comando e Controllo (C2) adoperati dalle Pag. 208Forze armate e per quanto possibile, i vari assetti e piattaforme utilizzate dalla Marina, dall'Aeronautica e dall'Esercito.
  Riferisce, quindi, che il programma in esame, rivolto alle Brigate dell'Esercito, ha come scopo quello di garantire adeguati standard di performance in termini di sicurezza, digitalizzazione, proiettabilità, resilienza cibernetica e interoperabilità interforze, inter-agenzia e internazionale alle forze terrestri, che dovranno essere in grado di pianificare, organizzare e condurre operazioni all'estero e sul territorio nazionale (anche in concorso alle forze dell'ordine o in caso di pubbliche calamità/emergenze sanitarie).
  Sottolinea che il programma è strutturato su due macro-progettualità, per ciascuna delle quali è allegata allo schema di decreto una specifica scheda tecnica. La prima, si riferisce all'acquisizione di una capacità di Comando e Controllo (C2) proiettabile, volta ad assicurare all'Esercito italiano Posti di Comando (PC) digitalizzati di Brigata e Reggimento, con l'obiettivo della standardizzazione delle strutture e dell'interconnessione dei sistemi. Le citate unità saranno pertanto dotate di info-infrastrutture, piattaforme, tecnologie, processi e procedure che permettano di esperire le necessarie funzioni di comando e controllo nell'ambito di tutte le missioni previste per le Forze armate. Rientra in questa parte del programma anche il potenziamento dei sistemi software e hardware di comando e controllo, la protezione da minacce cyber, l'ammodernamento dei sistemi di comunicazione tattici e strategici, l'approvvigionamento dei sistemi per l'individuazione e il contrasto di minacce elettromagnetiche, l'acquisizione di sistemi idonei alla realizzazione di una rete radio tattica operativa mobile. La seconda è relativa, invece, al potenziamento dell'infostruttura nazionale mediante l'estensione e la razionalizzazione della connettività a banda larga. Ciò consentirà l'erogazione di servizi evoluti e interoperabili in ambito interforze, garantendo contestualmente maggiore resilienza alle minacce cibernetiche. Tale progettualità comprende anche il potenziamento della resilienza cibernetica dell'infostruttura operativa e dei complementari sistemi di comando e controllo info-gestionali a supporto del funzionamento dei Reparti dell'Esercito.
  Il programma, di previsto avvio nel corso del 2021, si concluderà nel 2031 ed interesserà i settori dell'industria nazionale dell'elettronica, delle telecomunicazioni, dell'informatica e della meccanica, con prospettive di export riconducibili principalmente al ritorno di immagine conseguente all'impiego dei sistemi in attività dal forte impatto mediatico.
  Il costo complessivo del programma è stimato in 1.100 milioni di euro, di cui la prima tranche, oggetto del decreto in esame, assomma a 501 milioni e verrà finanziata sui capitoli del settore investimento del bilancio ordinario del Ministero della difesa, mentre le tranche successive – per ulteriori 599 milioni – tramite le quali si conseguirà la capacità per tutte le componenti dell'Esercito, saranno contrattualizzate subordinatamente all'identificazione delle necessarie risorse finanziarie. Al riguardo osserva che andrebbe valutata l'opportunità di specificare espressamente che l'esame parlamentare del presente schema di decreto è circoscritto alla prima fase del programma, rispetto alla quale sono state già individuate le relative risorse finanziarie, mentre le ulteriori fasi dovranno formare oggetto di successivi schemi di decreto, da sottoporre anch'essi all'esame del Parlamento.
  Quanto al cronoprogramma dei pagamenti, la ripartizione della spesa per ciascun esercizio finanziario potrà essere temporalmente rimodulata in funzione dell'effettiva esigibilità contrattuale e, in ragione della complessità del programma, della sua lunghezza temporale e della possibilità di variazioni del disegno capacitivo. I volumi e l'imputazione a capitolo descritta devono, pertanto, intendersi quale migliore previsione ex-ante allo svolgimento dell'iter contrattuale. A tal proposito potrebbe essere utile chiarire se l'eventualità di possibili variazioni si riferisca al solo cronoprogramma dei pagamenti, ovvero riguardi anche il costo complessivo del programma sottoposto al parere parlamentare. Pag. 209
  Infine, segnala che il programma è richiamato nel Documento programmatico pluriennale della Difesa per il triennio 2021-2023 (pag. 75) nei termini indicati dallo schema di decreto in esame.
  Come anticipato, lo schema di decreto è accompagnato da due distinte schede illustrative per le progettualità A) – Capacità di comando e controllo proiettabile e B) – Infostruttura di comando e controllo nazionale. In particolare, per quanto riguarda la capacità di comando e controllo proiettabile, la scheda evidenzia che i sistemi in acquisizione dovranno rispondere a requisiti di interoperabilità con i sistemi già in dotazione in ambito Esercito garantendo la salvaguardia degli investimenti pregressi e la piena compatibilità con quanto a oggi impiegato in ambito interforze e internazionale, anche alla luce dei futuri sviluppi già pianificati. La progettualità relativa al potenziamento dell'infostruttura di comando e controllo nazionale risponde, invece, alla necessità di ammodernamento degli assetti di telecomunicazione dell'Esercito italiano, per adeguarli allo stato dell'arte dello sviluppo tecnologico, all'impiego massivo di sistemi informativi e alla minaccia cibernetica sempre più sofisticata, pervasiva e persistente. Più nel dettaglio, con riferimento agli attuali compiti dello strumento militare terrestre, sono state individuate delle capacità peculiari dei sistemi di comunicazione che meglio sì attagliano alle specifiche funzioni svolte. Le capacità oggetto di intervento sono: la connettività geografica della rete in grado di veicolare, sfruttando le peculiarità delle moderne tecnologie, in maniera efficiente ed efficace le informazioni (dati, voce e video); l'ammodernamento delle capacità dell'organizzazione di cyber defence dell'Esercito, per prevenire e minimizzare l'impatto degli incidenti informatici e supportare le attività di ripristino delle funzionalità della rete/servizi.

  Roger DE MENECH, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 27/2021, riferito alla prosecuzione del programma di A/R n. SMD 40/2019 e relativo alla seconda fase di acquisizione di 1.600 veicoli di nuova generazione VTLM Lince 2 per le unità dell'Esercito italiano.
Atto n. 308.
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto all'ordine del giorno.

  Giuseppina OCCHIONERO (IV), relatore, introduce l'esame dello schema di decreto segnalando che questo fa riferimento alla seconda fase di acquisizione del Veicolo Tattico Leggero Multiruolo (VTLM) Lince 2 per le unità dell'Esercito italiano.
  Ricorda che il VTLM Lince è un mezzo blindato leggero prodotto dalla Iveco Defence Vehicles, entrato in servizio nel 2006 e impiegato in vari contesti operativi, come ad esempio in Afghanistan, Kosovo, Somalia e Repubblica Centrafricana.
  Osserva, quindi, che la nuova versione garantisce al personale militare il massimo livello di protezione che la tecnologia attuale è in grado di fornire e, al contempo, assicura prontezza d'impiego e capacità d'intervento, sia in territorio nazionale che estero, garantendo all'Esercito la disponibilità di un veicolo tattico leggero multiruolo più evoluto, grazie anche all'esperienza acquisita negli anni di impiego del precedente modello (VTLM 1). In particolare, il VTLM Lince 2 si caratterizza per il miglioramento della protezione balistica e della capacità di raddrizzamento del veicolo, il rapido abbandono della cabina in situazioni di emergenza e l'aumento della resistenza meccanica delle principali componenti del mezzo. Inoltre, è in grado di muoversi con sufficiente destrezza su fondi con bassa aderenza e con basso indice di scorrimento, anche in condizioni climatiche severe.
  Il motopropulsore a ciclo diesel è conforme alla normativa vigente in materia di emissioni acustiche e inquinanti sul territorio nazionale e i veicoli sono equipaggiati con sistemi di comunicazione e di comando e controllo, nonché di kit disturbatore contro la minaccia di ordigni esplosivi improvvisati (IED) a controllo remoto. Pag. 210
  Evidenzia, poi, che la scheda allegata allo schema di decreto fa presente che l'esigenza complessiva della Difesa, relativa all'intera seconda fase del programma, è pari a 1.600 veicoli, per un costo complessivo di 3,2 miliardi di euro e che, a fronte di tale esigenza, le risorse finanziarie allo stato disponibili risultano di soli 385 milioni di euro, consentendo l'acquisizione di 175 veicoli, comprensivi del supporto logistico decennale. Tale acquisizione consentirà di soddisfare l'esigenza di dotazione di due Brigate dell'Esercito.
  Segnala, inoltre, che il Documento programmatico pluriennale della Difesa per il triennio 2021-2023, conferma, nell'ambito del complessivo onere della seconda fase, la destinazione di finanziamenti per questa prima tranche pari a 385,00 milioni, di cui 275,00 milioni a valere sulle risorse recate da capitoli del bilancio del Ministero della difesa e 110,00 milioni sulle risorse del fondo di cui all'articolo 1, comma 140, della legge di bilancio 2017 (legge n. 232 del 2016). Inoltre, nel DPP si precisa che la prima fase del programma è stata autorizzata con decreto ministeriale SMD n. 40/2019 e si sovrappone alla seconda fase che si riferisce a un fabbisogno di 1.600 veicoli. Pertanto, il completamento del progetto, per ulteriori 2.815 milioni di euro, avverrà attraverso l'acquisizione delle tranche successive sulla base delle future disponibilità finanziarie.
  Ritiene, dunque, che al fine di evitare possibili dubbi interpretativi in merito all'ambito oggettivo dell'autorizzazione parlamentare dovrebbe essere valutata l'opportunità di chiarire espressamente che il programma di acquisizione in esame fa riferimento a un numero di unità di VTLM Lince 2 compatibile con le risorse finanziarie allo stato disponibili per questo programma, secondo quanto riferito nello schema di decreto e nel DPP 2021-2023 (ovvero 385 milioni di euro che consentono l'acquisizione di 175 veicoli). Le ulteriori acquisizioni dovranno invece formare oggetto di successivi schemi di decreto, da sottoporre anch'essi all'esame del Parlamento, una volta reperite le necessarie risorse finanziarie.
  Per quanto riguarda i settori industriali interessati, la scheda tecnica indica che tali settori sono prevalentemente quelli dell'industria automobilistica e meccanica, con il coinvolgimento delle aziende dell'indotto legate ai trasporti, alla viabilità e all'alta tecnologia. Si precisa, inoltre, che il VTLM è interamente sviluppato e prodotto dalla Società Iveco Defence Vehicles (DV), mentre la società Leonardo è coinvolta nel programma per quanto concerne la parte relativa agli apparati di comando e controllo.
  Sottolinea, infine, che il programma di approvvigionamento permetterebbe di consolidare la posizione industriale del gruppo Iveco DV con attesi impatti positivi sull'occupazione in un settore altamente specializzato e che la commessa favorirà, in particolare, un potenziale ampliamento delle attività affidate ai fornitori e ai sub-fornitori, producendo indubbi benefici per le piccole e medie imprese, che verranno chiamate a garantire il supporto logistico presso i siti di distribuzione dei veicoli, situati su buona parte del territorio nazionale, con particolare concentrazione nelle aree delle regioni Piemonte, Lombardia, Toscana, Lazio e Abruzzo.

  Roberto Paolo FERRARI (LEGA) ringrazia la relatrice per la puntuale illustrazione e per avere evidenziato come la Commissione si sia già espressa favorevolmente sulla prima tranche del programma. Evidenzia come lo schema di decreto riguardi un numero di veicoli limitato rispetto all'esigenza complessiva rimasta ancora da soddisfare e auspica che si possa garantire continuità al programma, permettendo, così, di completare la sostituzione dei mezzi in dotazione alle Forze armate. Ricorda come una delegazione della Commissione si sia recata in visita agli stabilimenti della Iveco Defence in un periodo in cui l'azienda aveva dovuto ricorrere all'utilizzo degli ammortizzatori sociali e rimarca l'importanza del programma al fine di sostenere un elevato livello occupazionale.

  Matteo PEREGO DI CREMNAGO (FI) sottolinea l'importanza del sostegno alle Pag. 211imprese nazionali che proviene non solo da parte del mercato interno, ma anche dalle prospettive di esportazione. Auspica, quindi, che possano essere al più presto individuate tutte le necessarie risorse economiche per completare il programma.

  Giovanni RUSSO (FdI) condivide le considerazioni del collega Ferrari e sottolinea anche l'attenzione che l'azienda italiana dedica alla protezione della vita da parte degli occupanti del veicolo blindato.

  Roger DE MENECH, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.50.