CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 16 settembre 2021
658.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni (I)
COMUNICATO
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INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Giovedì 16 settembre 2021. — Presidenza del presidente Giuseppe BRESCIA. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'Interno Nicola Molteni.

  La seduta comincia alle 13.30.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche mediante la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati.
  Avverte inoltre che, come specificato anche nelle convocazioni, alla luce di quanto stabilito dalla Giunta per il Regolamento nella riunione del 4 novembre 2020, i deputati possono partecipare in videoconferenza all'odierna seduta di interrogazioni a risposta immediata.

5-06671 Calabria e altri: Sulla mancata individuazione di spazi destinati all'affissione dei manifesti elettorali nel comune di Milano.

  Matteo PEREGO DI CREMNAGO (FI), intervenendo da remoto, illustra l'interrogazione, di cui è cofirmatario, ricordando che l'articolo 2 della legge 4 aprile 1956, n. 212, al comma 1, stabilisce l'obbligo per le giunte comunali, tra il trentatreesimo e il trentesimo giorno precedente quello fissato Pag. 4per le elezioni, di delimitare, in ogni centro abitato con popolazione residente superiore a 150 abitanti, appositi spazi da destinare, a mezzo di distinti tabelloni o riquadri, esclusivamente all'affissione degli stampati, dei giornali murali od altri e dei manifesti per la propaganda elettorale.
  Rileva, quindi, come, stando a quanto risulta agli interroganti, alla data del 12 settembre 2021 il comune di Milano non aveva ancora adottato alcuna deliberazione in merito, ledendo così i diritti di tutti i soggetti partecipanti alle elezioni amministrative che ivi si svolgeranno nelle giornate del 3 e 4 ottobre.
  In particolare, fa presente che, su un totale di 28 liste ammesse, sono stati installati solo 24 pannelli, e che, di conseguenza, non risulterebbe essere stato garantito il legittimo spazio per la propaganda elettorale a 4 delle liste presentate, tra le quali una della coalizione di centrodestra corrispondente al partito di Forza Italia (cui era stata assegnata la venticinquesima postazione).
  In tale contesto l'interrogazione chiede se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti riportati e quali iniziative, per quanto di competenza, intenda intraprendere al fine di garantire tempestivamente la regolarità dello svolgimento della campagna elettorale.

  Il Sottosegretario Nicola MOLTENI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Matteo PEREGO DI CREMNAGO (FI), intervenendo da remoto, rileva come quanto riportato dal rappresentante del Governo confermi che la predisposizione da parte del comune di Milano degli spazi per la propaganda elettorale previsti dalla legge è avvenuta con notevole ritardo.
  Sottolinea quindi come il fatto che in tali spazi non sia stata consentita alcuna affissione prima dell'ampliamento degli spazi medesimi in relazione al numero effettivo delle liste ammesse non comporti il venir meno del pregiudizio recato al regolare svolgimento della propaganda elettorale. Giudica, infatti, grave che la predisposizione degli spazi da parte del comune, il cui sindaco in carica è peraltro parte in causa, in quanto candidato per un secondo mandato, sia stata completata a sole due settimane dal voto, privando non soltanto Forza Italia, ma tutte le liste, della possibilità di svolgere regolarmente la campagna elettorale, in condizioni di parità.

5-06672 Prisco e Montaruli: Sulla mancata individuazione, da parte del comune di Bologna, di spazi per manifestazioni elettorali in condizioni di parità tra tutti i partiti.

  Emanuele PRISCO (FDI), intervenendo da remoto, illustra la sua interrogazione, facendo presente che, a decorrere dal giorno di indizione dei comizi elettorali, ai sensi e per gli effetti dell'articolo 19 della legge 10 dicembre 1993, n. 515, i comuni, sulla base di proprie norme regolamentari e senza oneri a proprio carico, sono tenuti a mettere a disposizione dei partiti e dei movimenti politici presenti nella competizione elettorale, in misura eguale tra loro, i locali di loro proprietà già predisposti per conferenze e dibattiti.
  Osserva quindi come, nel quadro dei rapporti tra lo Stato e le autonomie locali, il cui coordinamento è ascritto alle Prefetture UTG dal decreto legislativo 30 settembre 1999, n. 300, il prefetto assicura il corretto svolgimento del procedimento elettorale, e vigila sulla corretta applicazione delle disposizioni in materia di par condicio, anche con riferimento all'utilizzo di spazi e locali messi a disposizione dei comuni.
  In tale contesto fa notare come a Bologna, tuttavia, la richiesta di una piazza adeguata per lo svolgimento di una manifestazione elettorale di Fratelli d'Italia, che vedrà anche la presenza della leader nazionale del partito, il 26 settembre 2021, non abbia avuto una risposta positiva, e come l'amministrazione comunale abbia deciso di relegare l'evento organizzato da Fratelli d'Italia in una piazza marginale, in quanto tutte le piazze più centrali sarebbero già occupate da altri eventi non di natura elettorale. Rileva peraltro come, nell'ambito della campagna elettorale in corso, Pag. 5a Bologna, nelle prossime settimane siano previsti diversi comizi di chiusura della campagna elettorale da parte di altre forze politiche, che saranno, o che sono già stati, tutti ospitati nelle piazze più centrali e capienti, facendo notare al riguardo come il PD abbia addirittura celebrato per oltre due settimane consecutive prima la propria festa nazionale e, ora, quella provinciale in periodo regolato dalla normativa elettorale, su spazi pubblici, con assegnazioni preferenziali sottratte alla disciplina interpartitica.
  Osserva quindi come Fratelli d'Italia sia l'unico partito cui la concomitanza di numerosi eventi di diversa natura precluderà la possibilità di utilizzare uno spazio congruo per la propria manifestazione elettorale.
  In tale ambito l'atto di sindacato ispettivo chiede quali urgenti iniziative, per quanto di competenza, il Governo intenda assumere affinché a ciascun partito sia concesso l'uso di uno spazio congruo per la propria manifestazione elettorale, garantendo la corretta applicazione e il pieno rispetto delle disposizioni sullo svolgimento delle competizioni elettorali.

  Il Sottosegretario Nicola MOLTENI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Emanuele PRISCO (FDI), intervenendo da remoto, nella replica, ringrazia il rappresentante del Governo per la risposta, che, tuttavia, a suo avviso, si limita a prendere atto di una ricostruzione dei fatti da parte della prefettura, da lui ritenuta non condivisibile.
  Fa presente, infatti, che si è dinanzi ad una interpretazione discrezionale delle norme in materia di par condicio da parte del comune, per quanto concerne la messa a disposizione di spazi e locali nella competizione elettorale, che ha finito per premiare alcune forze politiche e penalizzare il partito di Fratelli d'Italia, costretto, per la concomitanza di numerosi eventi di diversa natura, ad organizzare la propria manifestazione in uno spazio marginale, nonostante avesse presentato richiesta entro i termini. Dopo aver fatto notare, peraltro, che il prefetto e il Ministero dovrebbero vigilare per assicurare il corretto svolgimento del procedimento elettorale, osserva che ad altre forze politiche è stato concesso di utilizzare piazze più centrali e capienti o addirittura, nel caso del Partito democratico, di celebrare, per oltre due settimane consecutive, prima la propria festa nazionale poi quella provinciale.
  Si augura quindi che tale difformità nell'interpretazione delle norme in materia di par condicio, sulla quale comunque Fratelli d'Italia non ha voluto avviare una polemica politica, sia dovuta esclusivamente ad un atteggiamento di superficialità e non celi piuttosto un disegno con finalità politiche ben precise, auspicando, da ultimo, che il Ministero e la prefettura possano assicurare in futuro il pieno rispetto della normativa vigente in materia.

5-06673 Brescia e altri: Sull'effettivo utilizzo del fondo, istituito con il decreto-legge n. 41 del 2021, destinato ai comuni per l'individuazione di sedi alternative agli edifici scolastici per lo svolgimento delle operazioni elettorali.

  Giuseppe BRESCIA (M5S), illustrando la sua interrogazione, ricorda che il prossimo 3 e 4 ottobre si voterà in più di 1.600 comuni per elezioni amministrative, regionali e suppletive. Rileva come questa data sia stata fissata a seguito del rinvio operato con il decreto-legge n. 25 del 2021 e come già in quella circostanza, con un'interrogazione svolta in Commissione, gli odierni interroganti avevano sottolineato il rischio che lo svolgimento delle consultazioni elettorali determinasse diversi disagi per l'attività didattica, dal momento che l'87 per cento dei seggi si trova all'interno di edifici scolastici.
  Ricorda quindi come, proprio per interrompere questa cattiva pratica, il Movimento 5 Stelle abbia fortemente voluto l'istituzione di un fondo da 2 milioni di euro, nell'ambito del cosiddetto «decreto sostegni», per incentivare i comuni a trovare sedi di seggio alternative agli edifici scolastici. Pag. 6
  Rileva inoltre come il termine per comunicare l'avvenuta adesione all'iniziativa sia scaduto nel mese di luglio e riferisce di aver appreso nella giornata di ieri, da un comunicato stampa del Viminale, che hanno aderito all'iniziativa 117 comuni, per un totale di 510 seggi e oltre 30.000 studenti interessati, e che nella maggior parte dei casi sono state individuate come sedi alternative palestre comunali, strutture polivalenti e uffici municipali dismessi.
  In tale contesto l'interrogazione chiede, dunque, al Ministro interrogato di fornire una valutazione dell'impatto della misura e se intenda rifinanziare questo fondo fino al 2023, in vista delle prossime consultazioni elettorali.

  Il Sottosegretario Nicola MOLTENI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Giuseppe BRESCIA (M5S), replicando, si dichiara soddisfatto della risposta e ringrazia tutti i 117 sindaci – soprattutto quelli dei piccoli comuni – che hanno permesso a 30.000 studenti di poter continuare ad andare a scuola e non dover stare a casa solo perché le loro classi sono sede di seggio.
  Ribadisce quanto sempre sostenuto dal proprio gruppo, circa il fatto che le elezioni non possono fermare le lezioni, e auspica che il Governo sia consapevole che c'è ancora molto lavoro da fare a riguardo.
  Manifesta quindi piena disponibilità a un confronto con il Viminale e con i comuni per trovare nuove soluzioni e sottolinea come questa prima «scossa» che viene dai comuni dimostri come il cambiamento sia possibile e vada incentivato e premiato.

5-06674 Marco Di Maio: Sul mancato avvio dei lavori di manutenzione della sede dei vigili del fuoco nel comune di Cattolica.

  Marco DI MAIO (IV), intervenendo da remoto, illustra la sua interrogazione, osservando come i vigili del fuoco di Cattolica attualmente dispongano di una sede la cui struttura si trova in cattivo stato di manutenzione e la cui la vivibilità è stata ulteriormente ridotta dalla crisi sanitaria da Covid-19, atteso che il personale può, di fatti, usufruire di spazi limitati in cui svolgere la normale attività quotidiana, in quanto sala briefing, sala operativa, sala pranzo e sala riposo sono concentrate in sole due stanze.
  Fa quindi presente che, con apposito accordo firmato dagli enti interessati il 15 maggio 2018, si prevedeva l'avvio dei lavori per la realizzazione di una nuova sede operativa, lavori tuttavia ostacolati da lungaggini burocratiche che finora non hanno consentito di registrare alcuno sviluppo in merito, pur a seguito di numerosi incontri con gli uffici della prefettura, a cui hanno partecipato tutti gli attori interessati alla realizzazione della Cittadella del Soccorso.
  In tale contesto l'interrogazione chiede se il Ministro interrogato sia a conoscenza della situazione e quali iniziative intenda adottare per consentire l'avvio dei lavori per la realizzazione della Cittadella del Soccorso, in modo da garantire ai vigili del fuoco del comando provinciale di Rimini la possibilità di usufruire di una sede che offra un ambiente di lavoro idoneo alle loro esigenze logistiche e operative.

  Il Sottosegretario Nicola MOLTENI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Marco DI MAIO (IV), intervenendo da remoto, prende atto con favore della risposta fornita dal rappresentante del Governo, che testimonia dell'attenzione prestata dall'Esecutivo su tale vicenda, augurandosi che la situazione illustrata nell'interrogazione sia costantemente monitorata e siano sollecitati i necessari interventi.
  Fa presente, infatti, che sono state manifestate forti preoccupazioni da parte dei vigili del fuoco del comando provinciale di Rimini, i quali hanno indetto una giornata di sciopero, con sit-in di protesta, per esprimere il proprio disaccordo rispetto alla fallimentare gestione della situazione, che potrebbe mettere a rischio l'avvio dei lavori per la realizzazione della Cittadella del Soccorso.
  Si augura, dunque, che l'Esecutivo continui a monitore la situazione e che si possa Pag. 7individuare una soluzione efficace, tale da consentire ai vigili del fuoco del comando provinciale di Rimini, finora costretti a lavorare in condizioni disagiate, di operare con le infrastrutture e le dotazioni adeguate.

5-06675 Iezzi: Sulle modalità di nomina di Marco Ciacci a comandante della polizia municipale di Milano e sul possesso dei requisiti per la nomina.

  Igor Giancarlo IEZZI (LEGA), intervenendo da remoto, illustra la sua interrogazione, la quale riguarda la vicenda, già oggetto di precedenti atti di sindacato ispettivo, della nomina a comandante della polizia locale di Milano di Marco Ciacci, rilevando come si tratti di una vicenda meritevole di approfondimento, sia sotto il profilo dei titoli sia dal punto di vista della trasparenza.
  Ricorda, infatti, che Marco Ciacci è un soggetto esterno all'organico della polizia locale e provenga dalla sezione dell'ufficio di polizia giudiziaria della procura della Repubblica di Milano incaricata delle indagini su Expo, di cui era il responsabile, e che in tale veste stava conducendo indagini, tra gli altri, anche sul sindaco Sala, il quale ha dunque nominato comandante della polizia locale un ufficiale di polizia giudiziaria che stava indagando su di lui.
  Sottolinea, inoltre, come il comandante Ciacci risulti coinvolto nelle indagini condotte per il reato di abuso di ufficio dalla Procura della Repubblica di Brescia in relazione all'incidente stradale in cui un pedone fu investito e ucciso dalla figlia dei pubblici ministeri milanesi Alberto Nobili e Ilda Boccassini.
  Chiede, dunque, quali iniziative intenda adottare il Ministro interrogato, per quanto di competenza, in relazione alle anomalie descritte nell'atto di sindacato ispettivo in titolo e se, in particolare, sussistano i presupposti per promuovere, per quanto di competenza, una ulteriore verifica in ordine alle procedure per il conferimento dell'incarico di comandante del Corpo di polizia locale di Milano a Marco Ciacci.

  Il Sottosegretario Nicola MOLTENI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

  Igor Giancarlo IEZZI (LEGA), intervenendo da remoto, pur ringraziando il Sottosegretario, si dichiara insoddisfatto della risposta, ritenendo, in particolare, che da parte del Ministro interrogato sarebbe stata necessaria una valutazione della vicenda in oggetto non soltanto formale, ma anche sotto il profilo dell'opportunità politica.
  Ribadisce come ci si trovi di fronte alla nomina, da parte del sindaco Sala, di un ufficiale di polizia giudiziaria che stava indagando su di lui, evidenziando come gli intrecci sottesi a tale vicenda appaiano a suo giudizio inquietanti, in quanto lasciano intravedere l'esistenza, anche a Milano di una sorta di «sistema Palamara».
  Sottolinea, inoltre, il ruolo non chiaro svolto dal comandante Ciacci in occasione dell'incidente stradale nel quale perse la vita Luca Valtolin, investito, mentre stava attraversando la strada sulle strisce pedonali, dalla figlia dei pubblici ministeri Alberto Nobili e Ilda Boccassini. Ricorda, infatti, come il comandante Ciacci, chiamato dai genitori dell'investitrice, si recò sul luogo dell'incidente, circostanza del tutto inusuale, e come l'investitrice non sia stata sottoposta agli accertamenti di rito sull'assunzione di alcol e stupefacenti, rilevando come in relazione a tale vicenda il comandante Ciacci risulti indagato per abuso d'ufficio dalla Procura della Repubblica di Brescia.
  Ribadisce quindi come la vicenda della nomina di Marco Ciacci a comandante della polizia locale di Milano debba essere chiarita, anche a tutela del corpo di provenienza del comandante Ciacci, del Corpo della polizia locale di Milano e della stessa città.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

Sui lavori della Commissione.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, avverte che, alla luce degli approfondimenti svolti in ordine all'organizzazione della discussione in Assemblea del disegno di legge C. 3269, di conversione del decreto-legge Pag. 8n. 117 del 2021, recante disposizioni urgenti concernenti modalità operative precauzionali e di sicurezza per la raccolta del voto nelle consultazioni elettorali dell'anno 2021 – che dovrebbe aver luogo a partire dal 5 ottobre prossimo – si intende confermata l'organizzazione dei lavori in sede referente già prospettata nella riunione di ieri dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, della Commissione, la quale prevede che il termine per la presentazione degli emendamenti scada alle ore 12 di lunedì 20 settembre prossimo.

  La seduta termina alle 14.05.