CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 3 agosto 2021
639.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Agricoltura (XIII)
COMUNICATO
Pag. 168

AUDIZIONI INFORMALI

  Martedì 3 agosto 2021.

Audizione, in videoconferenza, di rappresentanti dell'Ente nazionale risi sugli esiti del 4° Forum del settore del riso dell'Unione europea.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 14 alle 14.25.

ATTI DELL'UNIONE EUROPEA

  Martedì 3 agosto 2021. — Presidenza della vicepresidente Susanna CENNI.

  La seduta comincia alle 14.25.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Susanna CENNI, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori sarà assicurata anche mediante l'impianto audiovisivo a circuito chiuso.

Programma di lavoro della Commissione per il 2021 – Un'Unione vitale in un mondo fragile.
(COM(2020)690 final).
Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea nell'anno 2021.
(Doc. LXXXVI, n. 4).
(Parere alla XIV Commissione).
(Esame congiunto, ai sensi dell'articolo 126-ter, comma 2, del Regolamento, e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Eva AVOSSA (PD), relatrice, ricorda che la Commissione Agricoltura è chiamata ad esaminare congiuntamente, per le parti di competenza, il Programma di lavoro della Commissione europea per il 2021 e la Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea per il 2021, predisposta dal Governo italiano. La Relazione programmatica è esaminata congiuntamente con il programma di lavoro, secondo quanto prevede il parere della Pag. 169Giunta per il regolamento della Camera del 14 luglio 2010 dalla Commissione XIV. La procedura prevede che tutte le Commissioni permanenti (per i rispettivi profili di competenza) esprimano un parere, mentre l'esame generale è svolto dalla Commissione Politiche dell'UE, che presenta una relazione all'Assemblea; la discussione in Assemblea di norma si conclude con l'approvazione di atti di indirizzo al Governo.
  Al riguardo sottolinea preliminarmente come l'esame dei richiamati documenti rappresenti un passaggio cruciale per la partecipazione del Parlamento alla definizione delle linee di azione della politica europea dell'Italia e assuma una rilevanza strategica nella discussione di temi e questioni che incideranno sul futuro dell'Unione nei prossimi anni.
  In questa sede preannuncia che intende soffermarsi sui principali aspetti, dei documenti all'esame della Commissione, che rientrano negli ambiti di competenza, per i cui contenuti rimando alla documentazione predisposta dagli uffici.
  Il programma di lavoro della Commissione europea per il 2021 si concentra sulle sei tematiche già definite negli orientamenti politici della Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen: un green deal europeo; una UE pronta per l'era digitale; un'economia al servizio delle persone; una UE più forte nel mondo; la promozione dello stile di vita europeo; un nuovo slancio per la democrazia europea. Per ciascuna priorità sono declinate le proposte legislative, che abbracciano un ampio spettro di temi; per tale ragione, l'esame parlamentare del programma di lavoro della Commissione europea, unitamente a quello della relazione programmatica del Governo, costituisce un'occasione per discutere anche delle modifiche legislative nelle varie politiche settoriali e orizzontali.
  Il programma di lavoro è corredato di quattro allegati che riportano, rispettivamente: le nuove iniziative (Allegato I); le iniziative REFIT (Allegato II); le proposte prioritarie in sospeso (Allegato III); le proposte che si intende ritirare (allegato IV).
  In particolare rileva che il programma di controllo dell'adeguatezza e dell'efficacia della regolamentazione (REFIT) fa parte delle attività condotte dalla Commissione europea nel quadro dell'iniziativa «Legiferare meglio», volte a migliorare la qualità della legislazione europea e il suo impatto, individuando le iniziative legislative mirate a ridurre o semplificare oneri sulle piccole e medie imprese (PMI).
  Nel programma di lavoro, la Commissione premette che si concentrerà su un duplice obiettivo per il 2021: in primo luogo, continuerà a prodigare tutto il suo impegno per gestire la crisi, proseguendo gli sforzi per trovare, finanziare e garantire un vaccino sicuro e accessibile per tutti in Europa e nel mondo; parallelamente, la Commissione evidenzia l'opportunità offerta dal piano NextGenerationEU, insieme al bilancio pluriennale UE 2021-2027, non solo di riparare i danni e di sostenere le persone più colpite dalla crisi, ma anche di realizzare e costruire un modo migliore di vivere per l'UE di domani.
  La Commissione annuncia in particolare che lavorerà intensamente con gli Stati membri per preparare e attuare i Piani nazionali per la ripresa e la resilienza (PNRR) e che presenterà proposte ambiziose sulle nuove fonti di entrate per il bilancio dell'UE. A tal riguardo, ricorda che ad oggi sono stati ufficialmente presentati 25 Piani nazionali e che dodici di questi, tra cui quello italiano, sono stati formalmente approvati dal Consiglio ECOFIN del 13 luglio 2021.
  Il programma della Commissione europea per il 2021 ribadisce la centralità dell'attuazione del Green deal, presentato nel mese di dicembre 2019 per rendere l'Unione europea climaticamente neutra entro il 2050. Segnala che in tale ambito la Commissione europea ha presentato nella giornata di ieri un pacchetto di proposte, cosiddetto «Fit for 55», che include, tra l'altro, la revisione del sistema di scambio di quote di emissioni dell'UE (ETS), della direttiva sulla tassazione dei prodotti energetici, del regolamento sull'inclusione delle emissioni e degli assorbimenti di gas a effetto serra risultanti dall'uso del suolo, dal cambiamento di uso del suolo e dalla silvicoltura (LULUCF) nonché del regolamento Pag. 170 sui livelli di emissione di CO2 delle autovetture nuove e dei veicoli commerciali leggeri nuovi.
  Infine, il programma della Commissione prevede di dare seguito alla Strategia dell'UE sulla Biodiversità (COM(2020)380) con il piano d'azione «Verso l'inquinamento zero per l'aria, l'acqua e il suolo» (COM(2021)400), presentata il 12 maggio scorso.
  Ulteriori iniziative prevedono la presentazione di una proposta legislativa per ridurre la deforestazione e il degrado forestale associato ai prodotti immessi sul mercato dell'Unione e un nuovo quadro giuridico per il ripristino di ecosistemi sani (4° trimestre 2021).
  La Commissione annuncia altresì l'intenzione di dare seguito alla strategia dell'UE sulla biodiversità per il 2030 e alla strategia «dal produttore al consumatore», segnatamente per incrementare la produzione biologica, ripristinare gli ecosistemi degradati, proteggere gli oceani e le regioni costiere, tutelare, ripristinare e gestire in modo sostenibile le foreste e ridurre il rischio di prodotti associati alla deforestazione sul mercato dell'UE. Si annuncia, infine, che introdurrà sul mercato additivi alimentari innovativi per ridurre l'impatto ambientale dell'allevamento.
  La relazione programmatica per il 2021 è stata trasmessa al Parlamento il 24 giugno 2021, con un ritardo quindi di quasi sei mesi rispetto al termine di presentazione previsto dalla normativa vigente dovuto all'aggiornamento degli impegni alla luce degli indirizzi politici espressi dalla nuova compagine governativa, anche attraverso l'istituzione di nuove strutture e la ridefinizione delle competenze di quelle esistenti.
  Osserva come la Relazione programmatica costituisca il documento di indirizzo strategico nel quale si indicano gli impegni politici e le azioni prioritarie che il Governo intende porre in essere nell'ambito della partecipazione dell'Italia all'Unione europea.
  In particolare evidenzia che la Relazione all'esame della Commissione si compone di quattro parti, articolate al loro interno in macro tematiche. Il rapporto è arricchito dal contributo fornito dall'ISTAT, il quale fornisce, ove possibile, i quadri statistici di settore (in materia di Green Deal, crescita economica, innovazione e digitalizzazione, politiche attive del lavoro e migrazione). L'intento è di avviare un ciclo informativo che garantisca un riscontro oggettivo e quantitativo degli impatti delle politiche.
  La parte prima – Sviluppo del processo di integrazione europea, è dedicata alle politiche e alle iniziative volte al rafforzamento del processo di integrazione europea sotto il profilo sia economico che istituzionale.
  La parte seconda – Le politiche strategiche, in linea con l'azione europea, sviluppa le prioritarie iniziative programmatiche: sostenibilità ambientale e crescita economica, innovazione e digitalizzazione, coesione sociale. In tale contesto il Green Deal è la tabella di marcia per rendere sostenibile l'economia dell'UE: un obiettivo di riduzione sostanziale delle emissioni (di almeno il 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990) da realizzare con un approccio integrato, trasformando le problematiche climatiche e le sfide ambientali in opportunità e puntando a una transizione equa e inclusiva.
  Numerose sono le iniziative illustrate nella Relazione che si radicano nell'idea del Green Deal come volano per garantire una crescita sostenibile. Il Governo promuoverà l'adozione a livello europeo di una Strategia di Sviluppo Sostenibile, delineerà la Strategia nazionale per la biodiversità 2030, e sarà impegnato nel negoziato sulla legge europea per il Clima con la finalità di garantire che gli strumenti finanziari e di policy individuati consentano il processo di decarbonizzazione verso l'obiettivo di neutralità al 2050. La transizione verde investirà ogni settore, dalle imprese alle infrastrutture e alla mobilità, dall'agricoltura alla crescita blu, dalla difesa alla cultura, dalla sanità alla scuola e alla ricerca. Attraverso la PAC post 2020 verranno favoriti gli investimenti volti alla riconversione dei processi produttivi verso modelli più sostenibili e il posizionamento della parte agricola Pag. 171 nella distribuzione del valore nella catena alimentare in attuazione delle due strategie «Dal produttore al consumatore» e «EU Biodiversity strategy for 2030 – Bring nature back into our lives».
  La parte terza – L'Italia e la dimensione esterna dell'UE, affronta le politiche di vicinato, le strategie macroregionali, il rafforzamento dei partenariati e l'allargamento ad est anche sotto il profilo infrastrutturale, nonché le grandi questioni legate alla costruzione di una politica estera di sicurezza e difesa comune.
  La parte quarta – Coordinamento nazionale delle politiche europee, oltre ad illustrare l'attività di coordinamento della posizione nazionale sui principali dossier europei, soffermandosi in particolare sull'attuazione del Piano nazionale per la ripresa e la resilienza, affronta le tematiche delle politiche doganali e di coesione, l'obiettivo di riduzione delle infrazioni, la tutela degli interessi finanziari dell'Unione e le strategie di comunicazione e di formazione sulle attività dell'Unione europea.
  Con riferimento ai profili di competenza della Commissione agricoltura segnala in particolare, all'interno della Politica strategica per la sostenibilità ambientale e la crescita economica la richiamata Strategia nazionale per la biodiversità 2030 (SNB2030) che delinea una visione di futuro e di sviluppo incentrata sulla necessità di contribuire ad invertire a livello globale l'attuale tendenza di perdita di biodiversità e di collasso degli ecosistemi. La SNB2030 rappresenta lo strumento attraverso il quale l'Italia intende mantenere alto il livello di ambizione internazionale che mira ad ottenere che nel 2050 tutti gli ecosistemi siano restaurati, resilienti e adeguatamente protetti, come tracciato dall'Agenda 2030. La SNB2030 dovrà inoltre allinearsi ai target di conservazione e ripristino definiti nella Strategia europea Biodiversità 2030 di cui alle Conclusioni del Consiglio del 23 ottobre 2020.
  Segnala quindi che il percorso di definizione della Strategia Nazionale per la Biodiversità al 2030 (SNB2030) ha già preso avvio con la costituzione di una apposita Task force, che avrà il compito di elaborare la prima proposta di documento strategico, identificando i principali fabbisogni e azioni necessari per il raggiungimento degli obiettivi di conservazione della biodiversità e recupero funzionale e strutturale degli ecosistemi. Si prevede la definizione, entro la fine del 2021, della Strategia Nazionale per la Biodiversità al 2030 favorendo l'allineamento della sua struttura generale e delle sue azioni con il futuro Quadro Globale sulla Biodiversità Post-2020 della CBD e con la Strategia Europea per la Biodiversità al 2030. A questo scopo, saranno favorite le sinergie fra politiche settoriali diverse, promuovendo strumenti operativi adeguati, a partire da quelli finanziari, per il raggiungimento di obiettivi condivisi, anche al fine di garantire la piena attuazione della legislazione e delle politiche ambientali dell'UE, nel quadro tracciato dal Green Deal. La SNB2030 avrà una validità decennale, in coerenza con gli obiettivi del millennio tracciati dall'Agenda 2030 e con l'orizzonte temporale di riferimento della Strategia Europea per la Biodiversità post 2020. La SNB 2030 sarà aggiornata con la revisione di medio termine.
  Segnala altresì, sempre nell'ambito delle prioritarie iniziative programmatiche quella relativa allo Sviluppo sostenibile del sistema produttivo agricolo, strategia forestale nazionale, crescita blu e dell'economia del mare.
  Nella definizione degli interventi da realizzare attraverso la Pac post 2020 (Piano strategico nazionale) ed il Piano nazionale per la ripresa e la resilienza, particolare attenzione sarà dedicata alle misure finalizzate al miglioramento della competitività e della capacità di adattamento del sistema produttivo agricolo ai cambiamenti climatici, in particolare potenziando le infrastrutture destinate ad aumentare la disponibilità, il risparmio ed il riuso delle risorse idriche utilizzabili a fini irrigui, potenziando gli strumenti di gestione del rischio, favorendo la realizzazione di investimenti volti alla riconversione dei processi produttivi verso modelli di più sostenibili, la diffusione di innovazioni tecnologiche e le pratiche dell'agricoltura di precisione, il posizionamento della parte agricola nella Pag. 172distribuzione del valore nella catena alimentare. Il tutto, in attuazione del Green Deal declinato, in agricoltura, nelle due strategie «dal Produttore al Consumatore» «(Farm to fork, F2F)» e «EU Biodiversity Strategy for 2030 – Bringing nature back into our lives».
  Particolare attenzione sarà rivolta anche alla gestione sostenibile del territorio forestale. Al fine di assicurare alle aziende agricole una transizione verde sostenibile, sarà necessario incentivare lo sviluppo dell'agricoltura biologica che rappresenta un obiettivo di grande importanza strategica per rendere l'agricoltura sempre più sostenibile ed al passo con le nuove politiche europee. In particolare, per promuovere filiere agroalimentari sostenibili e combattere gli sprechi alimentari sostenendo la competitività e la resilienza del sistema produttivo, sarà necessario rafforzare le filiere agroalimentari italiane, favorendo la transizione ecologica verso modelli produttivi più sostenibili e integrati.
  Rileva come tali obiettivi saranno perseguiti anche attraverso lo strumento dei contratti di filiera e di distretto, per promuovere un miglioramento e una stabilizzazione dei rapporti tra produttori agricoli e sistema della trasformazione e della distribuzione per una nuova food policy condivisa. Nell'ambito dell'obiettivo dello sviluppo della crescita blu e dell'economia del mare si lavorerà per migliorare la produttività e redditività del settore, nonché la sostenibilità del prodotto ittico, evitando pratiche non sostenibili a livello ambientale (Strategia Europa 2020). La finalità è inoltre quella di accrescere la competitività delle imprese di pesca marittima e acquacoltura e di fornire incentivi alla «crescita blu» come approccio di sistema all'economia del mare, anche attraverso lo sviluppo di investimenti che finanzino nuovi processi di produzione, trasformazione e riutilizzo dei prodotti agricoli e alimentari in un'ottica di economia circolare e incoraggiando attività sostenibili sotto il profilo ecologico, rafforzando i controlli a tutela delle risorse marine ed educando il consumatore sul valore delle produzioni.
  In tale ambito, quindi, si prevedono l'elaborazione del Piano strategico nazionale ed in particolare della parte del Piano nazionale per la ripresa e la resilienza dedicata alla promozione della sostenibilità ambientale della filiera dell'agricoltura e delle disposizioni attuative nazionali orientate al miglioramento della sostenibilità economica, sociale ed ambientale dei processi produttivi, del posizionamento del settore agricolo nella distribuzione nelle singole filiere alimentari, del miglioramento della resilienza del settore agricolo a fronte dei cambiamenti climatici.
  In particolare sono poi previste le seguenti azioni:

   Piano sementiero: tale azione prevede la realizzazione di un piano di settore (pluriennale) volto all'individuazione delle strategie migliori per incentivare la produzione di materiale riproduttivo vegetale biologico al fine di ridurre l'impiego di materiale riproduttivo non biologico;

   Bando per la ricerca in agricoltura biologica (pubblicato nel 2020): tale azione comprende l'attività di selezione e finanziamento di progetti di ricerca in agricoltura biologica per un ammontare di 4.200.000 euro;

   Normativa secondaria Reg. UE 2018/848 e adeguamento della normativa nazionale alla nuova normativa comunitaria: a seguito del rinvio al 1° gennaio 2022 dell'applicazione del Reg. UE 2018/848, nel 2021 proseguiranno le trattative con la Commissione Europea per la definizione delle norme di secondo livello previste dallo stesso regolamento. Si renderà inoltre necessaria un'attività di revisione e adeguamento della normativa nazionale di settore.

  Sono inoltre previste azioni legate al finanziamento di contratti di filiera e di distretto ai sensi del vigente regime di aiuti e il suo rinnovo fino al 2027. Le aree di sostegno sono le seguenti: – investimenti in attivi materiali e attivi immateriali nelle aziende agricole connessi alla produzione agricola primaria; – investimenti per la Pag. 173trasformazione di prodotti agricoli e la commercializzazione di prodotti agricoli; – investimenti concernenti la trasformazione di prodotti agricoli in prodotti non agricoli; – partecipazione dei produttori di prodotti agricoli ai regimi di qualità; misure promozionali a favore dei prodotti agricoli; progetti di ricerca e sviluppo nel settore agricolo.
  Sul piano delle indicazioni geografiche, nell'ambito della riforma della PAC e della revisione dei regolamenti (UE) n. 1151/2012 e 1308/2013, il Governo sarà impegnato a semplificare le procedure oggi esistenti di modifica dei disciplinari delle DOP e delle IGP registrate, preservando il ruolo dello Stato membro e a rendere più efficace la protezione delle DOP e delle IGP nel caso merci in transito dell'UE, nel commercio elettronico e nell'assegnazione di domini di secondo livello dei Paesi dell'Unione e della stessa UE. Si assicurerà la partecipazione alla definizione della politica commerciale dell'UE e, con essa, la protezione delle Indicazioni geografiche italiane mediante accordi con Paesi terzi, negoziati dalla Commissione a nome dell'Unione, nonché la loro implementazione per quelli già entrati in vigore.
  Con riferimento al territorio forestale, è prevista l'elaborazione della strategia forestale nazionale nel quadro delineato dalla Strategia forestale dell'Unione europea, anche attraverso l'attuazione del Testo Unico sulle Foreste e sulle Filiere forestali (TUFF), il sostegno alle filiere del legno in particolare nelle zone collinari e montane, il potenziamento dell'uso a cascata delle materia prima legno nel processo di efficientamento energetico degli impianti che utilizzano i residui delle lavorazioni durevoli, anche al fine di ridurre le emissioni di PM 10 e 2,5, in linea con le più recenti indicazioni sull'economia circolare.
  Ai fini dello sviluppo della crescita blu e dell'economia del mare saranno finanziate misure per: l'adattamento e modernizzazione della flotta con riguardo ai settori dell'innovazione, salute e sicurezza, efficienza energetica e investimenti a bordo per migliorare la qualità dei prodotti; supporto finanziario per il controllo della pesca, il rafforzamento del collegamento con la sorveglianza marittima; il rafforzamento della raccolta e dell'elaborazione dei dati in mare; il supporto per investimenti innovativi produttivi per la crescita in acquacoltura; miglioramento dell'organizzazione del settore e della sua struttura attraverso le organizzazioni dei produttori; finanziamenti per abilitare le condizioni per facilitare l'innovazione e lo sviluppo dei mercati nell'economia blu.
  Nel quadro dei risultati attesi si prevede quindi la presentazione della bozza di Piano strategico nazionale della Pac alla CE, l'elaborazione della parte del PNRR dedicata alla promozione della sostenibilità ambientale della filiera dell'agricoltura, l'adozione disposizioni attuative finalizzate all'introduzione di sistemi di certificazione della sostenibilità dei processi produttivi nel settore vitivinicolo e ortofrutticolo. Quanto al piano sementiero, per il 2021 si prevede di arrivare all'elaborazione del piano sementiero attraverso l'attività di una cabina di regia a cui parteciperanno oltre all'ente di ricerca CREA tutti gli stakeholders interessati. Quanto al bando per la ricerca in agricoltura biologica si prevede di finanziare entro il 2021 circa 20 progetti di ricerca sui temi sensibili dell'agricoltura biologica.
  In merito alla promozione di filiere agroalimentari sostenibili tra i risultati attesi sono indicati:

   il miglioramento delle prestazioni globali e la sostenibilità dell'azienda agricola, in particolare mediante una riduzione dei costi di produzione o il miglioramento e la riconversione della produzione;

   il miglioramento dell'ambiente naturale e delle condizioni di igiene e di benessere animale, purché l'investimento in questione vada oltre le vigenti norme dell'Unione;

   la creazione e il miglioramento dell'infrastruttura connessa allo sviluppo, all'adeguamento e all'ammodernamento dell'agricoltura, compresi l'accesso ai terreni agricoli, la ricomposizione e il riassetto fondiari, l'approvvigionamento e il risparmio energetico e idrico;

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   la resilienza e la ripresa dei sistemi produttivi a seguito della pandemia da Covid-19.

  È prevista inoltre l'adozione delle disposizioni attuative del Testo Unico sulle Foreste e sulle Filiere forestali. Infine, risultati attesi dalle azioni per lo sviluppo della crescita blu e dell'economia del mare sono il raggiungimento degli obiettivi del Programma Operativo in ambito FEAMP 2014 – 2020 e FEAMPA a partire dal 2021.
  Nell'ambito della politica strategica Innovazione e digitalizzazione evidenzia, tra le priorità indicate, la Modernizzazione dell'agricoltura e miglioramento della qualità della vita nelle aree rurali:
  Al riguardo nella relazione si afferma come la presenza di una connessione Internet, veloce ed affidabile, potrà contribuire notevolmente al miglioramento della qualità della vita nelle aree rurali, essendo un fattore chiave per l'occupazione, le attività economiche, gli investimenti ed i diversi servizi. In tale contesto l'accesso alla Banda ultra larga (BUL) potrà favorire la diffusione dell'agricoltura di precisione e dei servizi offerti dalla tecnologia satellitare, con ricadute positive in termini di riduzioni dei costi per gli agricoltori, di una migliore gestione delle risorse naturali e di riduzione degli input e delle emissioni di gas a effetto serra, con l'obiettivo di favorire la transizione verso un ambiente più sano per gli agricoltori e i cittadini. Funzionale a tali obiettivi è l'accelerazione della diffusione della BUL nelle zone rurali, nonché il rilascio di applicativi aziendali che agevolino la modernizzazione e digitalizzazione dell'agricoltura. L'obiettivo risulta in linea sia con la strategia «Farm to fork», che si prefigge di conseguire un accesso del 100% alla BUL nelle zone rurali entro il 2025, sia con la Missione «Digitalizzazione, innovazione e competitività del sistema produttivo» del PNRR.
  In questo quadro tra le azioni previste è indicata la riorganizzazione del SIAN (Sistema informativa agricolo nazionale), in modo che la nuova infrastruttura informatica a servizio del sistema agricolo si trasformi da, semplice sistema di controllo, a sistema di erogazione di servizi alla PA e alle imprese, per migliorare la qualità della vita nelle aree rurali e la sostenibilità di tutti i processi produttivi. Nell'ambito dei risultati attesi è indicata la riorganizzazione del SIAN e l'integrazione banche dati esistenti.

  Martina LOSS (LEGA) chiede alcuni chiarimenti circa il prosieguo dell'esame dei documenti dell'Unione europea, osservando come dalla relazione appena svolta sono emersi certamente molti temi cruciali sui quali sarà utile interloquire anche con il ministero competente, soprattutto al fine di comprendere quale sia lo stato di avanzamento circa l'elaborazione dei richiamati documenti strategici, a cominciare da quelli relativi alla nuova PAC. Al riguardo, ritiene, infatti, importante che la Commissione possa verificare se sulle numerose questioni illustrate in questa sede sia effettivamente in corso il relativo lavoro di approfondimento da parte del Governo in vista della predisposizione dei documenti strategici.

  Susanna CENNI, presidente, ricorda che la Commissione è chiamata ad esprimere un parere alla Commissione per le politiche europee e che i lavori saranno organizzati allo scopo di approfondire tutti i temi di interesse.

  Antonella INCERTI (PD) ringrazia la relatrice per il prezioso lavoro svolto. Con riferimento al prosieguo dei lavori ritiene che vi siano già alcuni strumenti già predisposti quali ad esempio il PNRR che indica gli obiettivi e le priorità per il settore dell'agricoltura. Rileva altresì come sia, altresì, prevista l'adozione del Piano strategico nazionale e che sarà importante indicare nella proposta di parere le priorità cui la Commissione intenda dare particolare risalto.

  Susanna CENNI, presidente, con riferimento al dibattito svoltosi, osserva che alla ripresa, dopo la sospensione estiva dei lavori parlamentari, la Commissione potrà senza dubbio svolgere l'attività istruttoria necessaria ad approfondire le diverse questioni oggetto dei provvedimenti in discussione. Pag. 175 In ogni caso, ritiene che di tale argomento la Commissione potrà discutere nell'ambito della riunione dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, già prevista per la giornata di domani.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.45.