CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 27 luglio 2021
633.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
COMUNICATO
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ATTI DELL'UNIONE EUROPEA

  Martedì 27 luglio 2021. — Presidenza del presidente Gianluca RIZZO. – Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Stefania Pucciarelli.

  La seduta comincia alle 10.30.

Programma di lavoro della Commissione per il 2021 – Un'Unione vitale in un mondo fragile.
(COM(2020)690 final).
Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea riferita all'anno 2021.
(Doc. LXXXVI, n. 4).
(Parere alla XIV Commissione).
(Esame congiunto e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame dei provvedimenti in oggetto.

  Giuseppina OCCHIONERO (IV), relatrice, ricorda che la Commissione avvia oggi, secondo quanto previsto dal parere della Giunta per il regolamento della Camera del 14 luglio 2010, l'esame congiunto della Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea e del Programma di lavoro della Commissione europea.
  Ciò premesso, rileva che il Programma di lavoro della Commissione europea per il 2021 (COM (2020) 690), è stato presentato il 19 ottobre 2020. Segnala che il documento afferma che la Commissione continuerà a prodigare tutto il suo impegno per Pag. 98gestire la pandemia da Covid-19, proseguendo gli sforzi per trovare, finanziare e garantire un vaccino sicuro e accessibile per tutti in Europa e nel mondo. Segnala che viene, inoltre, evidenziata l'opportunità offerta dal piano NextGenerationEU, insieme al bilancio pluriennale UE 2021-2027, non solo di riparare i danni e di sostenere le persone più colpite dalla crisi, ma anche di realizzare e costruire un modo migliore di vivere per l'Europa di domani. Evidenzia che la Commissione, inoltre, annuncia che lavorerà intensamente con gli Stati membri per preparare e attuare i Piani nazionali per la ripresa e la resilienza (PNRR) e che presenterà proposte ambiziose sulle nuove fonti di entrate per il bilancio dell'Unione europea. Al riguardo, evidenzia che attualmente sono stati ufficialmente trasmessi 25 Piani nazionali (non risultano ancora trasmessi i Piani di Bulgaria e Paesi Bassi) e la Commissione europea ha già adottato una valutazione positiva per i Piani di Austria, Belgio, Cipro, Croazia, Danimarca, Francia, Germania, Grecia, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Portogallo, Slovacchia, Slovenia e Spagna. I Piani di Austria, Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Grecia, Italia, Lettonia, Lussemburgo, Portogallo, Slovacchia e Spagna sono stati approvati nella riunione dello scorso 13 luglio del Consiglio Economia e finanza (ECOFIN).
  Rammenta che lo scorso 24 giugno è stata, invece, trasmessa la Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea nell'anno 2021 (Doc. LXXXVI, n. 4), con un ritardo quindi di quasi sei mesi. Ricorda, infatti, che l'articolo 13, comma 1, della legge 24 dicembre 2012, n. 234, prevede che il Governo, entro il 31 dicembre di ogni anno, presenti una relazione che indichi gli orientamenti e le priorità che l'Esecutivo intende perseguire nell'anno successivo, con riferimento agli sviluppi del processo di integrazione europea. Evidenzia che nella premessa del documento viene tuttavia sottolineato che gli impegni sono stati «aggiornati alla luce degli indirizzi politici espressi dalla nuova compagine governativa, anche attraverso l'istituzione di nuove strutture e la ridefinizione delle competenze di quelle esistenti».
  Segnala che la Relazione è articolata in quattro parti e il contenuto delle varie parti, a differenza delle precedenti relazioni, è strutturato in schede.
  Per quanto riguarda, in particolare, i temi di interesse della Commissione, fa presente che nella seconda parte – dedicata alle priorità italiane nel quadro delle politiche strategiche – alla scheda 2.1.15 Obiettivi energetici e ambientali nel settore della difesa, il Governo conferma, anche con riferimento al comparto della difesa, l'impegno nella transizione energetica verso fonti rinnovabili, nel rafforzare l'efficienza energetica del proprio parco infrastrutturale, nell'adozione di tecnologie intelligenti volte all'efficienza e alla resilienza energetica in un alveo di sicurezza cibernetica. Il modello proposto è quello dello Smart Military District. Segnala che in tale ambito convergeranno i progetti in corso denominati «caserme verdi», «basi blu» ed «aeroporti azzurri». Inoltre, evidenzia che nell'ambito della strategia volta a ridurre l'emissione dei gas-serra e ad incrementare la resilienza nazionale nei confronti del cambiamento climatico, sono in corso diverse iniziative, anche nell'ambito della ricerca militare, volte a limitare l'immissione in atmosfera di inquinanti attraverso il ricorso a combustibili a ridotto impatto ambientale, nonché l'utilizzo di sistemi di trazione elettrica, oltre a nuove iniziative in un'ottica plastic free e di gestione virtuosa dei rifiuti e reflui anche in ambito militare. Evidenzia che proseguirà, dunque, l'impegno sia a incentivare la creazione di Smart Military District, sia a dare impulso al trasferimento di tecnologie green al comparto difesa, stimolando progetti di mobilità sostenibile elettrica nei grandi centri urbani e ponendo in essere azioni volte al rinnovo del parco mezzi in uso alla difesa. Fa presente, inoltre, che, in aderenza alle direttive europee, il Governo intende realizzare anche nel comparto difesa una migliore efficienza energetica del patrimonio infrastrutturale della pubblica amministrazione, con una sostanziale riduzione dei consumi. Pag. 99
  Fa presente che, alla scheda 2.2.13 Obiettivi di innovazione tecnologica e digitale nel settore difesa, viene evidenziato come il Governo sia impegnato nel processo di innovazione tecnologica e transizione alla modalità digitale in tutte le articolazioni e settori di interesse del comparto difesa, con particolare riferimento a: trasformazione digitale dei processi riguardanti il personale, la logistica, la sanità militare, gli ambiti finanziari; potenziamento della difesa cibernetica per contrastare e neutralizzare la minaccia cyber; valorizzazione del patrimonio informativo al fine di prendere le decisioni giuste con la rapidità richiesta; estensione delle operazioni militari nel dominio cibernetico anche a protezione delle infrastrutture critiche; evoluzione dei sistemi ad alto contenuto tecnologico in aderenza agli standard NATO/UE per assicurare il mantenimento degli impegni assunti in ambito internazionale; rilancio della Strategia Industriale e Tecnologica della Difesa. In particolare, il Governo prevede il completamento delle transizioni in digitale di gran parte dei procedimenti amministrativi riguardanti il Personale e la Sanità e il potenziamento di alcune dorsali in fibra ottica della Rete Integrata della Difesa, oltre alla interconnessione degli Enti e Comandi della Difesa ancora non raggiunti dal supporto trasmissivo della fibra ottica.
  Infine, evidenzia che, alla scheda 2.2.14 Sviluppo di una più solida base tecnologica e industriale nel settore difesa, considerata la necessità dell'Europa di promuovere la ricerca tecnologica e lo sviluppo di capacità strategiche della Difesa al fine di perseguire un'autonomia strategica nel settore, il Governo continuerà a garantire il sostegno istituzionale all'implementazione dei programmi di cooperazione multilaterale sia per rafforzare la base tecnologica ed industriale europea della difesa, sia per ridurre le dipendenze di settore e favorire una maggiore indipendenza in termini di sviluppo di tecnologie innovative e di capacità produttive. Evidenzia che verrà, pertanto, intensificato il dialogo con il comparto industriale della difesa anche per garantire che l'assegnazione e l'impiego degli incentivi finanziari messi a disposizione dal nuovo Quadro finanziario Pluriennale nell'alveo del Fondo Europeo della Difesa (EDF) corrisponda alle aspettative nazionali di raggiungere, nel medio-lungo periodo, una stabile cooperazione industriale. Segnala, in particolare, che, nell'ambito del Fondo Europeo della Difesa, sebbene la portata finanziaria ad esso assegnata dal Quadro Finanziario Pluriennale 2021-2027, di prossima approvazione da parte del Parlamento europeo, sia di poco superiore alla metà di quanto inizialmente previsto (7,953 miliardi di euro a fronte di 13 miliardi di euro), il Governo sarà impegnato in una stretta interlocuzione con l'industria nazionale e nelle negoziazioni in seno alla Commissione Europea nell'ambito della definizione delle modalità di assegnazione dei co-finanziamenti. Fa presente che la partecipazione italiana ai programmi europei di cooperazioni industriale nel campo della difesa contribuirà, così, all'ammodernamento dello Strumento militare e, più in generale, costituirà una leva strategica per la ripresa del sistema produttivo nazionale, in cui l'industria della difesa rappresenta uno dei settori trainanti e più altamente competitivi dell'economia nazionale ed un importante volano per la crescita del Sistema-Paese.
  Passando alla terza parte, rileva che la Relazione sottolinea come nel 2021 la Commissione europea si adopererà perché l'Europa svolga un ruolo più attivo e abbia una voce più forte nel mondo, attraverso il rafforzamento del multilateralismo e il consolidamento dei partenariati bilaterali, regionali e globali. Segnala che, nel contesto della dimensione esterna dell'Unione europea, le priorità individuate dal Governo mirano, in particolare, a sostenere il processo di allargamento come strumento di pace all'interno dell'Unione, favorendo il percorso di integrazione europea dei Balcani occidentali, promuovendo un nuovo approccio nei confronti dei Paesi della sponda sud del Mediterraneo, secondo le linee indicate nella Comunicazione congiunta delle Istituzioni dell'Unione europea del 9 febbraio 2021, nonché una riflessione volta a riconoscere una nuova centralità del Mediterraneo, valorizzando la prospettiva Pag. 100 italiana per la stabilizzazione della Libia e continuando a svolgere un ruolo propulsivo nei confronti di tutti gli attori coinvolti, con particolare riferimento ai Paesi vicini. Fa presente, inoltre, che il Governo intende attribuire un ruolo prioritario anche a una politica commerciale che favorisca l'export italiano e il rafforzamento di una capacità difensiva europea.
  Con riferimento, invece, alle iniziative condotte nell'ambito della Politica di sicurezza e difesa comune (PSDC), rileva che il Governo sarà impegnato soprattutto a favorire lo sviluppo delle missioni dell'Unione europea in ambito PSDC per assicurare un ruolo di primo piano dell'Unione europea nella gestione delle crisi, attraverso l'implementazione dell'European Peace Facility, il nuovo strumento per il finanziamento delle missioni PSDC, promuovere l'efficace applicazione degli strumenti volti al rafforzamento della difesa europea, quali la cooperazione rafforzata nell'ambito della difesa (PESCO) e la revisione coordinata annuale sulla difesa (CARD), seguire con attenzione il processo di definizione della cosiddetta Bussola strategica (Strategic Compass), la cui approvazione da parte del Consiglio dell'Unione europea è prevista nel 2022 e che dovrebbe costituire il principale documento politico-strategico con il quale orientare i processi di pianificazione e sviluppo delle capacità volti a favorire la resilienza e l'autonomia strategica dell'Unione europea.
  Tutto ciò premesso, si riserva di presentare una proposta di parere al termine del dibattito.

  Il sottosegretario Stefania PUCCIARELLI, nel ringraziare la relatrice per la puntuale illustrazione dei documenti in esame, evidenzia che il Ministero della difesa ha già avviato iniziative volte al raggiungimento degli obiettivi relativi all'innovazione tecnologica e digitale del settore della difesa, al ruolo più attivo e più forte dell'Europa nel mondo e ad una migliore efficienza energetica. Sottolinea, poi, l'importanza di quanto previsto nella scheda 3.6 in merito alla stabilizzazione dell'area del Mediterraneo e, in particolare, della Libia, e alla necessità di favorire in tale contesto il dialogo e la cooperazione fra le strutture dell'Unione europea e della NATO. Ricorda, inoltre, che sempre nella scheda 3.6 si fa presente la necessità di realizzare in ambito marittimo una dimensione cooperativa della sicurezza a livello europeo, in modo da favorire il superamento delle criticità legate ai confini marittimi, di condividere lo sfruttamento delle risorse energetiche e- aggiunge – di tutte le attività dell'ambiente marittimo, tra cui la pesca.

  Gianluca RIZZO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 10.45.

RISOLUZIONI

  Martedì 27 luglio 2021. — Presidenza del presidente Gianluca RIZZO. – Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Stefania Pucciarelli.

  La seduta comincia alle 11.30.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Gianluca RIZZO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori sarà assicurata anche mediante l'impianto audiovisivo a circuito chiuso.

7-00680 Perego di Cremnago e 7-00689 Rizzo: Sull'istituzione della figura del soccorritore militare per le forze speciali.
(Seguito della discussione congiunta e conclusione – Approvazione risoluzioni n. 7-00689 e n. 8-00129).

  La Commissione prosegue la discussione congiunta delle risoluzioni, rinviata nella seduta del 30 giugno 2021.

  Gianluca RIZZO, presidente, ricorda preliminarmente che l'esame delle risoluzioni, la cui la discussione è iniziata il 30 giugno 2021, ha visto lo svolgersi delle audizioni informali del Comandante Interforze per le Pag. 101Operazioni delle Forze Speciali, Generale de Cristoforis, e del Capo del II Reparto dell'Ispettorato generale della sanità militare, Generale Durante.

  Il sottosegretario Stefania PUCCIARELLI ritiene preliminarmente opportuno sottolineare che la Difesa sta da tempo conducendo gli opportuni approfondimenti sulla figura del soccorritore militare, cui gli atti di indirizzo fanno riferimento.
  Sottolinea che il fine ultimo per l'introduzione di una tale specializzazione è quello di garantire un'immediata ed efficace capacità di intervento sanitario salvavita, particolarmente nei casi di situazioni caratterizzate da isolamento o da emergenza, garantendo, al contempo, un'adeguata tutela giuridica a favore degli operatori.
  Fa presente, quindi, che con le risoluzioni in esame si prospetta la necessità di procedere ad una revisione del Protocollo d'Intesa del 17 novembre 2008, in cui è prevista la figura del Soccorritore militare, proprio per prevedere la figurare del soccorritore militare delle forze speciali e per attribuire allo stesso maggiori capacità operative in termini di capacità di intervento medico.
  Segnala che la modifica in tale ottica dell'articolo 5 del Protocollo d'Intesa consentirebbe di raggiungere lo scopo prefissato.
  Relativamente, quindi, alla parte dispositiva degli atti di indirizzo, con riferimento alla risoluzione n. 7-00689 dell'onorevole Rizzo, ritiene la stessa risulta accoglibile, prevedendo l'istituzione di un tavolo chiamate a valutare la possibile modifica del Protocollo d'intesa.
  Con riferimento, invece, all'impegno della risoluzione n. 7-00680 dell'onorevole Perego di Cremnago, propone una riformulazione interamente sostitutiva della parte dispositiva del seguente tenore: «istituire, attraverso opportune iniziative amministrative, la figura del soccorritore militare per le forze speciali, alla luce delle peculiarità dell'ordinamento militare».

  Matteo PEREGO DI CREMNAGO (FI) accetta la riformulazione della risoluzione 7-00680 a sua prima firma proposta dal Governo, osservando che tale riformulazione conferma l'impegno ad istituire la figura del soccorritore militare per le forze speciali. Ricorda, infatti, come nel corso delle audizioni svolte dalla Commissione sia stato sottolineato come la presenza del soccorritore militare, in possesso di specifiche competenze, sia determinante nel salvare vite nei contesti in cui sono impiegate le forze speciali. Ritiene, quindi, che con l'approvazione delle risoluzioni in esame si stia scrivendo una pagina importante, che permetterà di superare un grave vulnus che perdura da molto tempo. Concludendo, ringrazia il Governo e il presidente per il lavoro svolto in vista dell'approvazione delle risoluzioni in esame.

  Giovanni Luca ARESTA (M5S), associandosi ai ringraziamenti al Governo e ai proponenti delle risoluzioni 7-00680 Perego di Cremnago e 7-00689 Rizzo, sottolinea l'importanza degli impegni contenuti in tali risoluzioni, evidenziando al riguardo, che spesso le forze speciali operano in contesti in cui è arduo prevedere la presenza di personale sanitario. Pertanto, annuncia il voto favorevole del suo gruppo su entrambe le risoluzioni.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione, con distinte votazioni, approva, all'unanimità, la risoluzione Rizzo n. 7-00689 e la risoluzione Perego di Cremnago n. 8-00129 (vedi allegato).

  La seduta termina alle 11.40.

SEDE REFERENTE

  Martedì 27 luglio 2021. — Presidenza del presidente Gianluca RIZZO. – Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Giorgio Mulè.

  La seduta comincia alle 15.25.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Gianluca RIZZO, presidente, avverte che è pervenuta la richiesta che della seduta sia Pag. 102data pubblicità anche mediante gli impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

Modifiche al codice dell'ordinamento militare, di cui al decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, e altre disposizioni concernenti l'impiego di personale collocato in ausiliaria o in aspettativa per riduzione dei quadri per compiti di addestramento e consulenza nell'ambito di accordi di cooperazione con Stati esteri nel settore della difesa.
C. 3158 Ferrari.
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Fabio Massimo BONIARDI (LEGA), relatore, rammenta che la proposta di legge C. 3158, a prima firma del collega Ferrari, si compone di 7 articoli e reca una serie di disposizioni finalizzate a consentire l'impiego di personale militare, già collocato in ausiliaria o in aspettativa per riduzione dei quadri, in compiti di addestramento e consulenza nell'ambito di accordi di cooperazione con Stati esteri nel settore della difesa.
  Ricorda che la categoria dell'ausiliaria comprende il personale militare che, a seguito della cessazione dal servizio per il raggiungimento del limite di età previsto per il grado rivestito, abbia manifestato la propria disponibilità a prestare servizio nell'ambito del comune o della provincia di residenza, ovvero presso l'amministrazione di appartenenza o altra amministrazione (articolo 886 del codice dell'ordinamento militare). Fa presente che, agli obblighi di disponibilità – e a quelli eventuali di servizio – l'amministrazione garantisce come controprestazione un'indennità annua, in aggiunta al maturato trattamento di quiescenza. Segnala che il personale militare può rimanere in ausiliaria per un periodo di 5 anni e, al termine del periodo, viene collocato nella riserva o in congedo assoluto, a seconda dell'età e della idoneità. Ricorda che è previsto, altresì, che il personale collocato in ausiliaria transiti anticipatamente nella riserva qualora non accetti l'impiego, ovvero revochi per due volte l'accettazione degli impieghi assegnati (articolo 995 del Codice dell'ordinamento militare).
  Passando al contenuto in dettaglio dell'iniziativa legislativa, evidenzia che l'articolo 1 individua le finalità del provvedimento e ne definisce l'ambito soggettivo e oggettivo di riferimento. In particolare, con riferimento agli obiettivi perseguiti si prevede che le nuove disposizioni agevolino le esportazioni delle imprese operanti nei settori aerospaziale e della difesa, consolidando la loro posizione nei mercati internazionali. Sottolinea che la proposta di legge mira, infatti, ad ampliare gli ambiti di cooperazione con gli Stati esteri firmatari di accordi di cooperazione nel settore della difesa, previsti dall'articolo 537-ter del codice dell'ordinamento militare. Viene, pertanto, autorizzato il Governo a disporre il richiamo in servizio e su base volontaria del personale militare già collocato in ausiliaria o in aspettativa per riduzione dei quadri; il medesimo personale potrà svolgere compiti di addestramento, consulenza, affiancamento e supporto presso i Ministeri della difesa, i comandi militari, i reparti e le unità navali militari e le scuole militari degli Stati esteri firmatari di accordi di cooperazione nel settore della difesa, di cui all'articolo 537-ter del codice dell'ordinamento militare.
  Fa presente che gli articoli 2, 3 e 4 della proposta di legge recano, poi, novelle agli articoli 886, 909 e 993 del codice dell'ordinamento militare che attualmente disciplinano, rispettivamente, l'istituto dell'ausiliaria, del collocamento in aspettativa per riduzione dei quadri e del richiamo in servizio.
  In particolare, evidenzia che l'articolo 2 inserisce un nuovo periodo al comma 1 dell'articolo 886 del codice dell'ordinamento militare al fine di specificare che il personale militare collocato in ausiliaria può essere richiamato in servizio e impiegato su base volontaria per esigenze del Ministero della difesa derivanti dall'esecuzione di accordi di cooperazione con Stati esteri nel settore della difesa, compresi quelli di cui al richiamato articolo 537-ter. Pag. 103Al riguardo sottolinea come, al fine di evitare possibili dubbi interpretativi, andrebbe valutata l'opportunità di coordinare il principio della volontarietà del richiamo in servizio stabilito da tale disposizione con quanto previsto dal comma 1 dell'articolo 995 del codice dell'ordinamento militare secondo il quale «il personale collocato in ausiliaria transita anticipatamente nella riserva se non accetta l'impiego, ovvero revoca l'accettazione degli impieghi assegnati, per due volte».
  Fa presente che l'articolo 3 sostituisce il comma 6 dell'articolo 909 del codice dell'ordinamento militare al fine di contemplare espressamente la facoltà del Ministro della difesa di richiamare, a domanda, gli ufficiali in servizio permanente collocati in aspettativa per riduzione di quadri. Evidenzia che analoga novella legislativa è prevista dall'articolo 4 che, in relazione al richiamo in servizio presso l'Amministrazione della difesa del personale collocato in ausiliaria, introduce un nuovo comma 3-bis all'articolo 993 del codice dell'ordinamento militare al fine di precisare che il richiamo in servizio può essere disposto anche in relazione a motivate esigenze di servizio delle Forze armate derivanti dall'esecuzione di accordi di cooperazione con Stati esteri nel settore della difesa, compresi quelli di cui all'articolo 537-ter. Inoltre, segnala che l'articolo 4 sopprime l'attuale previsione normativa che non consente la riacquisizione delle qualifiche di ufficiale e agente di polizia giudiziaria e di pubblica sicurezza nei confronti del personale militare richiamato in servizio che abbia accettato l'impiego (articolo 909, comma 4, del codice dell'ordinamento militare).
  Segnala che l'articolo 5 disciplina il trattamento economico applicabile al personale richiamato in servizio ai sensi della proposta di legge in esame. Al riguardo, precisa che la disposizione rinvia alle norme stabilite per il personale militare dei gruppi II, III e IV di cui alla tabella A allegata al decreto del Ministro del tesoro, del bilancio e della programmazione economica del 27 agosto 1998 (Adeguamento delle diarie di missione all'estero del personale statale, civile e militare, delle Università e della scuola).
  Fa presente che l'articolo 6 dispone che al personale richiamato in base alla legge si applichino le norme penali previste dall'articolo 19 della legge quadro sulle missioni internazionali (legge 21 luglio 2016, n. 145) in quanto compatibili, salva diversa intesa con gli Stati interessati.
  Infine, segnala che l'articolo 7 autorizza il Governo ad apportare al Testo unico delle disposizioni regolamentari in materia di ordinamento militare (decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 90) le modifiche necessarie al fine di adeguarlo alle nuove disposizioni introdotte dalla proposta di legge.
  In conclusione evidenzia le positive ricadute che discendono dalla proposta di legge per il settore industriale italiano, anche in ambiti merceologici diversi dall'aerospazio e dalla difesa, con benefìci complessivi per tutto il sistema Paese. In proposito, richiamando il recente accordo concluso con il Qatar, che, tra l'altro, prevede l'addestramento di piloti qatariani in Italia, sottolinea come il settore dell'aerospazio e della difesa sia, da un lato, economicamente strategico per il nostro Paese e, dall'altro, rappresenti lo strumento per la creazione di relazioni internazionali che consentano di preservare la pace. Auspica, pertanto, che si possa registrare un'ampia convergenza sull'iniziativa legislativa, consentendo così di procedere speditamente nell'iter del provvedimento.

  Il sottosegretario Giorgio MULÈ, nel segnalare che la proposta legge in esame merita ulteriori approfondimenti, si riserva di intervenire nel prosieguo dell'esame del provvedimento.

  Roberto Paolo FERRARI (LEGA), nel ringraziare il relatore ed il rappresentante del Governo, evidenzia che la proposta di legge a sua prima firma introduce nel codice dell'ordinamento militare una preziosa opportunità per il sistema Paese, ossia la possibilità di utilizzare personale militare già collocato in ausiliaria o in aspettativa per riduzione dei quadri per lo Pag. 104svolgimento di compiti di addestramento e di consulenza negli Stati esteri firmatari di accordi di cooperazione nel settore della difesa. A suo avviso, ciò contribuirà non solo alla creazione di positive relazioni internazionali, ma anche all'incremento della capacità di esportazione all'estero di prodotti dell'industria nazionale nel settore dell'aerospazio e della difesa. Comprende che trattasi di un nuovo sistema che richiede ogni opportuno approfondimento. Auspica, comunque, che su un tema così importante per lo sviluppo tecnologico ed imprenditoriale del Paese, tutte le componenti politiche della Commissione possano convergere e fornire un loro contributo.

  Maria TRIPODI (FI), collegandosi a quanto appena affermato dall'onorevole Ferrari, assicura il contributo e la collaborazione del gruppo di Forza Italia sulla proposta di legge in esame.

  Gianluca RIZZO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.40.