CAMERA DEI DEPUTATI
Lunedì 17 maggio 2021
589.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (IV e VIII)
COMUNICATO
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RISOLUZIONI

  Lunedì 17 maggio 2021. — Presidenza del presidente Gianluca RIZZO.

  La seduta comincia alle 11.50.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Gianluca RIZZO, presidente, avverte che della seduta sarà data pubblicità anche mediante l'impianto audiovisivo a circuito chiuso.

7-00624 Dori: In merito al coinvolgimento delle Forze armate nella messa in sicurezza del territorio, in relazione al pericolo di frana del Monte Saresano.
7-00653 Pezzopane: In merito al coinvolgimento delle Forze armate nella messa in sicurezza del territorio, in relazione al pericolo di frana del Monte Saresano.
(Seguito della discussione congiunta e rinvio).

  Le Commissioni proseguono la discussione congiunta delle risoluzioni in titolo, rinviata nella seduta del 7 aprile 2021.

  Gianluca RIZZO, presidente, avverte che è stata assegnata alle Commissioni riunite la risoluzione n. 7-00653 Pezzopane che, vertendo sulla stessa materia, sarà svolta congiuntamente con la risoluzione in discussione.

  Graziella Leyla CIAGÀ (PD) ricorda preliminarmente di aver già assunto il 20 aprile scorso, insieme alla collega Carnevali, un'iniziativa parlamentare concernente il tema oggetto della risoluzione e, segnatamente, un'interpellanza urgente discussa il 23 aprile 2021. Il tema oggi in discussione affronta la questione con una visione diversa, in quanto riguarda il coinvolgimento delle Forze armate. Ha quindi ritenuto opportuno presentare insieme ai colleghi del suo gruppo una specifica risoluzione, in cui dare spazio Pag. 3anche agli elementi emersi nel corso delle audizioni e delle consulenze fornite dagli esperti – che hanno infatti ben illustrato le problematiche relative al territorio di Tavernola Bergamasca e dei comuni limitrofi con riguardo alla frana – nonché degli gli enti locali che hanno adottato alcune iniziative volte ad affrontare la questione in oggetto, di cui le premesse della risoluzione danno conto.
  Per quanto riguarda gli impegni, la risoluzione chiede al Governo di valutare l'opportunità di un coinvolgimento delle Forze armate, con particolare riguardo all'Istituto idrografico della marina militare, quest'ultimo anche al fine di effettuare campionamenti dell'acqua e dei sedimenti del fondale, anche in acque profonde, al fine di verificare la qualità dell'acqua del lago d'Iseo.
  Si chiede, altresì, al Governo di effettuare un'attività di monitoraggio e gestione dell'emergenza, in particolare verificando se i piani di emergenza riguardanti situazioni di rischio idrogeologico, ove già adottati, siano pienamente idonei in relazione ai diversi scenari di rischio, in termini di risorse e mezzi, a garanzia dei lavoratori del cementificio e della popolazione intera e anche per consentire un sereno avvio della stagione turistica.
  Un ulteriore impegno chiede di garantire una costante interlocuzione con la regione Lombardia, con specifico riguardo allo studio di fattibilità tecnico-economica riguardante gli interventi relativi alla frana del monte Saresano, al fine di individuare adeguate soluzioni tecniche per la mitigazione del rischio idrogeologico. Tale interlocuzione è necessaria al fine di evitare i continui rimpalli tra istituzioni e deve avere l'obiettivo della messa in sicurezza definitiva del monte Saresano, essendo i fenomeni franosi presenti da ormai quindici anni.
  Tra gli impegni della risoluzione, sottolinea la richiesta di adottare adeguate iniziative per assicurare i necessari finanziamenti per la messa in sicurezza del territorio del monte Saresano, a valere sulle risorse europee e anche nell'ambito della programmazione del Repertorio nazionale per la difesa del suolo (ReNDIS), una volta che la Regione Lombardia abbia svolto le attività amministrative propedeutiche.
  Vengono infine avanzate due specifiche richieste al Ministero della transizione ecologica, ossia di verificare la sussistenza, anche in collaborazione con Ispra e Arpa Lombardia, dell'eventuale minaccia di danno ambientale, ai sensi dell'articolo 300 del cosiddetto Codice dell'ambiente, tenendo anche conto che il cementificio riprenderà le proprie attività e quindi saranno presenti in situ di materiali e sostanze pericolose. Nel caso tali sostanze cadessero nel lago, non solo creerebbero danni incalcolabili dal punto di vista ambientale e turistico, ma comprometterebbero anche le acque del lago che ricorda essere utilizzate per la irrigazione.
  Alle strutture tecniche del Ministero della transizione ecologica si chiede inoltre di verificare – anche qui avvalendosi della collaborazione di Ispra e Arpa Lombardia – la compatibilità della ripresa dell'attività estrattiva nella miniera Ca' Bianca con la presenza della frana, adottando le conseguenti iniziative di competenza.
  Infine la parte dispositiva dell'atto di indirizzo, in un'ottica più generale che trascende il caso specifico, propone di adottare iniziative normative urgenti per chiarire se sia necessario procedere alla VIA ex post, anche alla luce dei recenti orientamenti della giurisprudenza europea e nazionale in materia. A tale riguardo fa presente che il comune di Tavernola Bergamasca ha più volte evidenziato l'opportunità di una richiesta di VIA per il cementificio, la cui attività data oltre un secolo e che non è mai stato sottoposto a valutazioni di carattere ambientale. Precisa che la regione Lombardia, nei vari processi autorizzatori, ha sempre escluso la assoggettabilità alla procedura di VIA, forse in ragione del fatto che si trattava sempre di autorizzazioni puntuali, però ritiene che si debba tener conto di una visione complessiva di tutte le attività del cementificio e dell'impatto che queste, nel loro insieme, possono avere sul territorio.
  In ultimo la risoluzione propone al Governo l'impegno di rafforzare le strutture Pag. 4tecniche ed in particolare il sistema delle Agenzie regionali di protezione ambientali, parte integrante del Sistema nazionale di protezione ambientale, che attualmente – come il caso di Tavernola Bergamasca dimostra in maniera plastica – sono sottodimensionate rispetto alla necessità.

  Devis DORI (M5S) apprezza il contenuto della risoluzione presentata dal gruppo del Partito democratico, che ritiene sia in linea con gli impegni recati dall'atto di indirizzo di cui è promotore. Si rallegra, quindi, che sul tema si registrino posizioni condivise, cui si aggiungono gli spunti di riflessione emersi nel corso dell'attività conoscitiva svolta dalle Commissioni riunite. Conclude osservando che la situazione idrogeologica che sta interessando il Lago d'Iseo è particolarmente grave e richiede il contributo di tutti i gruppi.

  Elena CARNEVALI (PD) pone l'accento sulla situazione di seria preoccupazione che vive la popolazione del territorio e rimarca quanto sia importante investire risorse per rimediare ai danni del dissesto idrogeologico e prevenire futuri drammatici eventi. Sottolinea come anche i vari esperti ascoltati nelle varie audizioni abbiano evidenziato come sia necessario giungere ad una soluzione definitiva del problema della frana del Monte Saresano ed osserva che le due risoluzioni si integrano a vicenda. Auspica, pertanto, che si possa giungere ad una risoluzione unitaria condivisa anche da tutti gli altri gruppi delle Commissioni. Da ultimo, fa presente quanto sia importante che Regione Lombardia e Governo lavorino in sintonia per la soluzione di questo annoso problema.

  Gianluca RIZZO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 12.10.

AUDIZIONI INFORMALI

  Lunedì 17 maggio 2021.

Nell'ambito della discussione delle risoluzioni 7-00624 Dori e 7-00653 Pezzopane, in merito al coinvolgimento delle Forze armate nella messa in sicurezza del territorio, in relazione al pericolo di frana del Monte Saresano.
Audizione di rappresentanti della società Telespazio.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 12.15 alle 12.50.