CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 20 aprile 2021
570.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
Pag. 132

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 20 aprile 2021. — Presidenza della presidente Alessia ROTTA.

  La seduta comincia alle 15.35.

Documento di economia e finanza 2021.
Doc. LVII, n. 4 e Annesso.
(Parere alla V Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Alessia ROTTA, presidente, avverte che, in relazione alla calendarizzazione del provvedimento in Assemblea, la Commissione dovrà quindi rendere il parere di competenza entro la giornata di domani.

  Vania VALBUSA (LEGA), relatrice, con riferimento ai contenuti del Documento di economia e finanza per il 2021, fa presente che nella lettera di trasmissione del presidente Draghi si precisa che lo stesso non reca il Programma Nazionale di Riforma che, nella forma del PNRR, sarà oggetto di trasmissione successiva e presentato alla Commissione europea nei termini previsti.
  Il DEF 2021 è anche privo degli altri allegati previsti a normativa vigente, ivi compresi quelli di maggior interesse per la Commissione: la «relazione sullo stato di attuazione degli impegni per la riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra» (cosiddetto allegato Kyoto), di cui all'articolo 10, comma 9, della legge n. 196 del 2009; il rapporto sugli indicatori di benessere equo e sostenibile, previsto dall'articolo 10, comma 10-bis, della medesima legge, e l'allegato «Strategie per una nuova politica della mobilità in Italia» (c.d. allegato infrastrutture), predisposto ai sensi dell'articolo 10, comma 8, della legge n. 196/2009. Ove i testi pervenissero tempestivamente alla Commissione, la presente relazione sarà a tal fine integrata.
  Nel definire il quadro macroeconomico e le previsioni di sviluppo del Paese, resta centrale il tema – ribadito già in premessa del documento – di conseguire una crescita non meramente quantitativa, ma rispettosa dell'ambiente e compatibile con i target di riduzione dell'inquinamento fissati dal Green Deal europeo, data anche la pressante esigenza di contrastare i cambiamenti climatici.
  Nella premessa si evidenzia anche come la strategia di uscita dalla crisi e di ritorno allo sviluppo si baserà su un forte impulso agli investimenti pubblici e privati «senza precedenti nella storia recente», per il quale «sarà necessario semplificare la normativa sulle opere pubbliche e dotare le Amministrazioni Pag. 133 coinvolte delle necessarie capacità progettuali e manageriali».
  Altro elemento già evidenziato in premessa è la riforma fiscale, da definire nella seconda metà del 2021, che «sarà collegata anche agli sviluppi a livello europeo e globale su temi quali le imposte ambientali e la tassazione delle multinazionali». Nel testo si specifica come, sul fronte delle entrate, saranno rilevanti le nuove direttive UE su emissioni di gas climalteranti e imposte ambientali.
  Premette che, a completamento della manovra di bilancio 2022-2024, il Governo inserisce, tra i disegni di legge «collegati» alla decisione di bilancio, anche un prossimo disegno di legge in materia di trasporti e mobilità sostenibili.
  Passando ad una rapida descrizione dei contenuti del Documento che involgono le attribuzioni della Commissione, osserva che esso richiama i principali interventi della manovra di bilancio 2021-2023, in cui rientrano le misure di proroga delle detrazioni fiscali per le spese relative agli interventi di efficientamento energetico e adeguamento antisismico degli immobili effettuati da persone fisiche e dagli istituti autonomi case popolari e quelle per l'installazione di infrastrutture per la ricarica dei veicoli elettrici, ristrutturazione edilizia, recupero o restauro delle facciate degli edifici e sistemazione a verde e realizzazione di giardini (complessivamente circa 0,5 miliardi nel 2022, 2,9 miliardi nel 2023 e 2,4 nel 2024).
  Ancora, si richiamano le risorse per gli investimenti per gli Enti territoriali per la messa in sicurezza di edifici, territori, ponti e viadotti e per la perequazione infrastrutturale (1,9 miliardi nel periodo considerato a fronte di corrispondenti stanziamenti di bilancio pari a circa 6,8 miliardi nel periodo 2021-2033). Si specifica che per tali enti locali è stata operata una rimodulazione degli stanziamenti che le leggi di bilancio 2019 e 2020 prevedevano (segnatamente per la messa in sicurezza degli edifici e del territorio, la manutenzione delle scuole, l'efficientamento energetico e lo sviluppo territoriale sostenibile), per incrementare le risorse a tal fine spendibili per gli anni dal 2021 al 2024. È stato altresì disposto l'aumento delle risorse destinate al finanziamento della progettazione definitiva ed esecutiva, agli interventi relativi a piccole opere e alla messa in sicurezza di ponti e viadotti di province e Città metropolitane.
  Infine, il DEF evidenzia come – contestualmente alle misure volte a fronteggiare l'emergenza epidemiologica da Covid-19, sono state rafforzate ulteriormente le misure previste dalle ultime leggi di bilancio per la ripresa degli investimenti sul territorio. In particolare si segnala l'incremento delle risorse per la progettazione degli enti locali (300 milioni per ciascuno degli anni 2020 e 2021, finalizzati allo scorrimento della graduatoria dei progetti ammissibili per il 2020) e l'incremento delle risorse per la messa in sicurezza degli edifici e del territorio (900 milioni per il 2021 e 1.750 milioni per il 2022, finalizzati allo scorrimento della graduatoria delle opere ammissibili per il 2021).
  Come già verificatosi lo scorso anno, anche il documento di quest'anno è corredato di un Annesso, ovvero la relazione che illustra l'aggiornamento del piano di rientro verso l'obiettivo di medio termine (OMT) per la finanza pubblica, ai fini dell'autorizzazione parlamentare (a maggioranza assoluta) allo scostamento di bilancio necessario al finanziamento degli ulteriori interventi urgenti che il Governo intende assumere per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da Covid-19.
  In sintesi, il Governo fissa il nuovo livello dell'indebitamento netto a – 11,8 per cento del PIL nel 2021, a – 5,9 per cento nel 2022, a – 4,3 per cento nel 2023 e a – 3,4 per cento nel 2024. In termini strutturali, l'indebitamento netto programmatico delle amministrazioni pubbliche si attesterebbe a – 9,3 per cento del PIL nel 2021, a – 5,4 per cento nel 2022, a – 4,4 per cento nel 2023 e a – 3,8 per cento nel 2024. Il rapporto debito/PIL è fissato per il 2021 al 159,8 per cento e si riduce progressivamente negli anni successivi al 156,3 per cento nel 2022, al 155 per cento nel 2023 e al 152,7 nel 2024. Pag. 134
  In conclusione, si riserva di presentare una proposta di parere, che tenga conto degli elementi e degli spunti di riflessione e di integrazione che emergeranno nel corso del dibattito in Commissione.

  Alessia ROTTA, presidente, auspica che siano tempestivamente presentati gli allegati al Documento previsti dalla normativa, potendosi così la Commissione esprimere in maniera più compiuta.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.45.