CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 30 marzo 2021
559.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
Pag. 164

RISOLUZIONI

  Martedì 30 marzo 2021. — Presidenza della presidente Vittoria CASA. – Interviene la sottosegretaria di Stato per la Presidenza del consiglio dei ministri Valentina Vezzali.

  La seduta comincia alle 14.10.

7-00621 Belotti: Sugli sviluppi recenti della vicenda di Alex Schwazer.
(Discussione e conclusione – Approvazione della risoluzione n. 8-00105).

  La Commissione inizia la discussione della risoluzione in titolo.

  Daniele BELOTTI (LEGA), nell'illustrare la risoluzione in titolo, dopo aver ricordato che l'iniziativa della risoluzione è stata condivisa da esponenti di tutti i gruppi parlamentari, esprime soddisfazione, preliminarmente, per la positiva soluzione giudiziaria della vicenda di Alex Schwazer, che considera la vittima conclamata di un palese esempio di malagiustizia sportiva a livello internazionale. Sottolinea l'enormità del prezzo pagato dall'atleta, a cui è stata preclusa la partecipazione ai Giochi olimpici di Rio de Janeiro nel 2016, ai quali si sarebbe presentato tra i probabili vincitori della gara di marcia. Rileva che l'ordinanza di archiviazione emessa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Bolzano ha confermato l'innocenza dell'atleta, prospettando come altamente credibile l'ipotesi Pag. 165 di alterazione dei campioni biologici al fine di boicottare la partecipazione di Schwazer alle Olimpiadi. Esprime l'avviso che sia a questo punto doveroso per le istituzioni italiane difendere Schwazer, sia per il rispetto dovuto ad un grande atleta che ha dato lustro al Paese – Schwazer, ricorda, è stato vincitore di un oro olimpico a Pechino, nel 2008 – sia perché è in gioco la credibilità del sistema giudiziario italiano. Ritiene che all'ordinanza di archiviazione del giudice per le indagini preliminari di Bolzano dovrebbe seguire una rivisitazione della decisione del Tribunale arbitrale sportivo che riabiliti Schwazer, consentendogli di partecipare alle prossime olimpiadi di Tokyo. Si rivolge quindi alla sottosegretaria Vezzali affinché si adoperi, nei limiti imposti dall'autonomia delle organizzazioni sportive, nel senso indicato dall'impegno rivolto al Governo con la risoluzione, ovvero di individuare strumenti idonei a consentire ad Alex Schwazer di partecipare ai prossimi Giochi olimpici di Tokyo. Conclude, auspicando un'adesione unanime da parte dei rappresentanti di tutte le forze politiche presenti in Commissione.

  Alessandro FUSACCHIA (MISTO-FE-FDV), dopo aver ringraziato il deputato Belotti per aver portato la questione di Schwazer all'attenzione della Commissione, lo invita a valutare una diversa formulazione dell'impegno chiesto dalla risoluzione. Ricorda infatti che l'ordinamento sportivo e le organizzazioni sportive internazionali sono autonome e che né il Governo né il CONI possono agire su di esse. Ritiene che l'impegno proposto potrebbe apparire troppo vincolante e quindi potenzialmente lesivo del principio di autonomia di cui ha detto. Propone, pertanto, la seguente formulazione: «affinché siano individuati strumenti idonei a verificare le condizioni per la partecipazione di Alex Schwazer ai prossimi Giochi olimpici di Tokyo».

  Federico MOLLICONE (FDI) concorda con la proposta del deputato Fusacchia, che, a suo parere, tiene conto con maggior correttezza ed equilibrio di quello che è il rapporto tra il Governo e le organizzazioni sportive internazionali coinvolte nel caso. È dell'avviso, peraltro, che la modifica non incida sulla sostanza della risoluzione e dell'impegno chiesto al Governo. Dopo aver sottolineato che la vicenda apre uno scenario inquietante sulla gestione della giustizia sportiva a livello internazionale, suggerisce che la Commissione dovrebbe esercitare una maggiore vigilanza su aspetti così delicati, soprattutto con riferimento al doping, anche attraverso audizioni mirate.

  Simone VALENTE (M5S), dopo aver ringraziato il deputato Belotti per aver portato in Commissione un tema già affrontato, anche se più marginalmente, nella scorsa legislatura, richiama l'attenzione di tutti sull'ordinanza di archiviazione nel procedimento penale a carico di Schwazer, sui contenuti della quale ritiene non si possa tacere. Ricorda, in proposito, che il giudice, nell'accogliere la richiesta di archiviazione del pubblico ministero, ha fatto riferimento all'opacità degli elementi che avevano condotto alla squalifica del marciatore altoatesino. A fronte di tale giudizio ritiene quindi importante che il Parlamento mandi un messaggio significativo a sostegno dell'atleta in questa vicenda. Conclude, ringraziando il deputato Fusacchia per la modifica suggerita, che condivide.

  La sottosegretaria Valentina VEZZALI, nel ringraziare Commissione per aver voluto dedicare una risoluzione al caso di Alex Schwazer, ricorda che, già nel 2016, durante la sua esperienza come deputata, il caso fu al centro di una seduta della VII Commissione. Sottolinea che allora si era alla vigilia dei Giochi Olimpici di Rio, mentre oggi mancano quattro mesi da quelli di Tokyo.
  Da ex atleta e da rappresentante del Governo condivide tutta la profonda emozione che si respira attorno la vicenda personale di Alex Schwazer e auspica che l'atleta possa avere la possibilità di qualificarsi e di marciare a Tokyo, magari anche in forma condizionata a successive decisioni. Aggiunge che, peraltro, quella di Tokyo sarà molto probabilmente l'ultima «50 chilometri» Pag. 166 olimpica: una gara che costituisce un pezzo molto importante dello sport italiano e della sua tradizione olimpica.
  Tornando alla questione e alla dirompenza della ordinanza del giudice per le indagini preliminari di Bolzano, che, alla fine di lunghe e complesse indagini, ha archiviato l'azione contro Schwazer «per non aver commesso il fatto», intende esprimere alcune considerazioni sia dal punto di vista politico, sia da quello giuridico. Nell'evidenziare di non aver ravvisato azioni esperibili dal Governo in grado di incidere sulla questione, precisa che la strada della «grazia da parte del CIO» da molti invocata non è percorribile, trattandosi di un istituto non previsto dalla Carta Olimpica, né dal Codice per l'arbitrato del Tribunale arbitrale sportivo. L'ipotesi, poi, di ricorrere alla Corte europea dei diritti dell'uomo comporterebbe tempi lunghissimi e non darebbe risultati pratici per quanto riguarda la partecipazione ai Giochi di Tokyo. Rileva inoltre che non è possibile tornare dinanzi al Tribunale arbitrale sportivo, sia perché le decisioni del TAS sono definitive, trattandosi di un'istituzione arbitrale, sia perché sarebbe una richiesta di parte; sarebbe necessaria una richiesta comune delle parti, ma la World Athletics non ha accettato l'ipotesi e, comunque, l'accettazione da parte del TAS non sarebbe stato scontata.
  A suo avviso, l'unica via oggi esperibile è proprio quella scelta dai legali di Schwazer, ovvero la presentazione di una nuova istanza di revisione della decisione assunta e di sospensione della condanna al Tribunale federale svizzero, alla luce delle conclusioni dell'ordinanza del giudice italiano.
  Ciò premesso, vuole cogliere l'occasione per assicurare il suo impegno e quello del Governo in materia di lotta al doping, in tutte le sedi, nazionali e internazionali, a partire dall'Unione Europea e dal Consiglio d'Europa.
  Ricorda, tra l'altro, che in ambito europeo l'Italia partecipa al coordinamento della posizione dell'Unione europea portata dai tre rappresentanti europei nel Foundation Board della WADA, nonché al coordinamento della posizione allargato a tutti i membri del Consiglio d'Europa.
  Assicura che si adopererà, in collaborazione con i colleghi europei e non per avviare e promuovere progetti di ricerca e, soprattutto, per l'introduzione di metodologie che riducano il cancro del doping sulle competizioni, assicurando la tracciabilità dei campioni, la trasparenza delle procedure e maggiori garanzie per gli atleti.
  Infine, vuole approfittare della circostanza per ribadire l'allarme circa l'uso di anabolizzanti e di altre sostanze dopanti che si sta diffondendo sempre di più tra gli amatori e nelle palestre. A tal proposito, fa presente che la Commissione europea sta producendo uno studio sul fenomeno che intende affrontare in sede di Consiglio dei Ministri europei dello sport.

  Daniele BELOTTI (LEGA) accoglie la proposta di riformulazione del deputato Fusacchia (vedi allegato).

  Vittoria CASA (M5S), presidente, comunica che la risoluzione, nella nuova formulazione, viene sottoscritta dai deputati Toccafondi, Rossi, Acunzo, Carbonaro e Marin.

  La sottosegretaria Valentina VEZZALI esprime parere favorevole sulla risoluzione nella nuova formulazione.

  La Commissione approva la risoluzione 8-00105 (vedi allegato).

  La seduta termina alle 14.30.

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 30 marzo 2021. — Presidenza della presidente Vittoria CASA.

  La seduta comincia alle 14.30.

DL 30/2021: Misure urgenti per fronteggiare la diffusione del COVID-19 e interventi di sostegno per Pag. 167lavoratori con figli minori in didattica a distanza o in quarantena.
C. 2945 Governo.
(Parere alle Commissioni riunite XI e XII).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Marco BELLA (M5S), relatore, riferisce che il decreto-legge 13 marzo 2021, n. 30 – l'ultimo della serie di decreti-legge che si sono resi necessari per combattere l'epidemia di Covid-19 – si compone di quattro articoli che da una parte rivedono le misure d'eccezione per fronteggiare la diffusione del virus e dall'altra parte provvedono forme di sostegno dei lavoratori che hanno figli minori in didattica a distanza o in quarantena.
  In dettaglio, precisa che l'articolo 1 reca disposizioni restrittive della libertà di movimento dei cittadini nel periodo tra il 15 marzo ed il 6 aprile 2021. Ricorda che si tratta di disposizioni che rimodulano le misure di contenimento e di contrasto dell'emergenza epidemiologica in considerazione della attuale maggiore diffusività del virus e delle sue varianti con l'obiettivo di limitare le occasioni di contagio ed evitare quindi l'aggravamento dell'epidemia. Sottolinea che, in sostanza, tra il 15 marzo e il 6 aprile, ossia in concomitanza con le festività pasquali, è disposta l'applicazione alle regioni e alle province autonome in «zona gialla» delle misure previste per quelle in «zona arancione» e – per i giorni delle festività pasquali (cioè 3, 4 e 5 aprile) – è disposta l'applicazione a tutto il territorio nazionale delle misure da «zona rossa» (a eccezione delle parti di territorio in «zona bianca»). Fa presente che è inoltre previsto che Regioni e Province autonome comunichino quotidianamente al Ministero della salute, nelle forme stabilite dal decreto, il numero di tamponi eseguiti sul proprio territorio.
  L'articolo 2 reintroduce dal 13 marzo al 30 giugno 2021 forme di sostegno per i lavoratori dipendenti che abbiano figli conviventi minori di 14 anni i quali siano a casa per la sospensione dell'attività didattica in presenza o per quarantena causata dal Covid-19.
  L'articolo 3 stabilisce le disposizioni per la copertura degli oneri finanziari del provvedimento.
  L'articolo 4 dispone sull'entrata in vigore del provvedimento il giorno stesso della sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

  Federico MOLLICONE (FDI) evidenzia che il decreto in esame, basata su una narrazione dell'emergenza falsa e identica a quella del precedente Governo, reitera i provvedimenti del Governo Conte, disponendo misure di contenimento che hanno come unico effetto di inasprire la drammatica crisi finanziaria di intere filiere dell'economia italiana. Si tratta di una narrazione che, come la sua parte politica ha denunciato in più sedi, ha come obiettivo reale quello di evitare le elezioni politiche. Ritiene che l'applicazione delle misure restrittive, declinate diversamente in base al colore delle zone, si sia rivelata fallimentare. Evidenzia come il cambio di Governo non abbia implicato alcun sostanziale cambio di rotta, come peraltro preventivato dal suo partito, e che l'unica differenza sia ravvisabile nella forma dell'atto: ora un decreto-legge in luogo di un decreto del Presidente del Consiglio. Il risultato, tuttavia, rimane identico: quello della limitazione dell'inalienabile libertà di muoversi dei cittadini, costituzionalmente garantita. Stigmatizza quindi la chiusura di tutti i luoghi di aggregazione che hanno penalizzato i settori dello sport, della cultura, del commercio, del turismo, individuati luoghi di contagio e trattati alla stregua di facili bersagli da colpire, nonostante l'adozione delle misure di sicurezza prescritte per la loro frequentazione. A suo avviso, invece, i più gravi vettori di contagio sono gli affollamenti nei mezzi di trasporto, che non sono stati né potenziati, né attrezzati per garantire la sicurezza, e le immigrazioni di massa, che sono state consentite.
  A parte questo, citando dati dell'Istituto superiore di sanità, sottolinea come il numero più alto di vittime per Covid si abbia tra la popolazione più anziana. Ritiene quindi che, anziché bloccare tutto il Paese Pag. 168e danneggiare l'economia, si dovrebbero prendere misure mirate a tutela degli anziani: categoria sulla quale andrebbero concentrati gli sforzi di protezione.
  Riferisce poi di uno studio condotto da professori dell'Università di Stanford in USA circa l'efficacia delle restrizioni sul trend di crescita dei contagi da Covid: uno studio condotto in dieci Paesi del mondo, dal quale emerge che le misure più restrittive sulla libertà di circolazione delle persone non hanno recato benefici significativi, tali da giustificare i sacrifici della popolazione, mentre avrebbero avuto conseguenze rilevanti in termini di crollo delle cure di altre patologie a seguito dell'attenzione concentrata sul Covid. In altre parole, l'andamento dell'epidemia non appare influenzato dalle misure restrittive dei Governi.
  Dopo aver rimarcato che la strategia utilizzata dal Governo è sbagliata, invita a prendere coscienza del fatto che una Nazione non può autodistruggersi perché una piccola parte della sua popolazione è colpita: occorre certamente rispetto e pietà per le vittime dell'epidemia e massima attenzione per le fasce deboli, ma non si può paralizzare l'intero Paese, che non ne può più.

  Paolo LATTANZIO (PD), replicando al deputato Mollicone, osserva che non è il Governo Draghi ad andare nella stessa direzione del Governo Conte, ma è la pandemia che, non mutando direzione, impone ai Governi misure inevitabili di reazione, tra cui quelle di restrizione delle libertà di movimento. Quanto ai dati e agli studi citati dal collega, sottolinea l'opportunità di attenersi, soprattutto all'interno delle istituzioni, agli studi ufficiali riconosciuti dalla comunità scientifica nel suo complesso piuttosto che a indagini individuali di singoli scienziati. Sottolinea poi come le misure per il contrasto della diffusione del virus, quale quella del divieto di spostarsi tra le regioni o della chiusura dei luoghi di aggregazione, abbiano nel tempo dimostrato la loro efficacia, e come i punti di maggior diffusione, i cosiddetti cluster, siano stati riscontrati nelle residenze per anziani e all'interno delle famiglie. Ritiene poi falsa la tesi, affermata dal deputato Mollicone, secondo cui le persone immigrate in Italia sarebbero veicolo di contagio. Conclude, sottolineando la positività dell'azione intrapresa dal presidente Draghi e dal ministro Speranza e l'importanza di sfruttare il margine di protezione faticosamente raggiunto per assicurare innanzitutto la riapertura delle scuole, anche nelle zone rosse.

  Marco BELLA (M5S), relatore, premette di voler intervenire in risposta all'intervento del deputato Mollicone, evidenziando che i dati scientifici, specialmente quelli sulla salute pubblica, vanno interpretati da persone competenti, altrimenti si rischia di manipolarli. Aggiunge che le scelte, in questo momento, non sono imposte dal Governo, ma dal virus e che le chiusure delle attività e dei locali sono dolorose, ma necessarie. Quanto al fatto che la letalità del virus riguarda soprattutto le persone anziane, questo è senz'altro vero; tuttavia, fa presente che a diffondere il contagio, che poi raggiunge gli anziani e ne causa la morte, sono soprattutto le persone con maggiore mobilità, ovvero i giovani. Pertanto, se le chiusure sono particolarmente penalizzanti per loro, è altrettanto vero che sono pensate proprio a tutela delle fasce più anziane. Conclude, invitando ad essere ancora pazienti, perché – ritiene – il traguardo è vicino e i sacrifici fatti fino a questo momento non devono essere vanificati per impazienza e imprudenza.

  Federico MOLLICONE (FDI), intervenendo per fatto personale e in risposta al deputato Bella, rimarca che gli studi da lui citati sono documentati e riconosciuti e che da un confronto tra il trend di crescita dei contagi nei Paesi che hanno adottato restrizioni, come lockdown e quarantene, e Paesi come Svezia e Corea del Sud, che non lo hanno fatto, non emerge alcun effetto positivo delle chiusure sul rallentamento del contagio. Afferma quindi di voler puntualizzare il suo pensiero in relazione alla questione dei contagi legati al fenomeno dell'immigrazione che, a suo avviso, è stato frainteso dal collega Lattanzio. Fa presente che anche i sindacati di polizia hanno Pag. 169affermato che le comunità di immigrati sono veicolo di contagio.

  Marco BELLA (M5S), relatore, formula una proposta di parere favorevole.

  Alessandra CARBONARO (M5S) preannuncia il voto favorevole del suo gruppo.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole del relatore.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo di cooperazione culturale, scientifica e tecnica tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica gabonese, fatto a Roma il 17 maggio 2011.
C. 2656 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla III Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Emilio CARELLI (MISTO), relatore, ricorda che la Commissione è chiamata ad esprimere alla Commissione Affari esteri il parere sul disegno di legge del Governo C. 2656, già approvato dal Senato, recante la ratifica e l'esecuzione dell'Accordo tra Italia e Gabon in materia di cooperazione nei campi dell'istruzione superiore in campo scientifico, tecnologico, letterario, culturale, artistico e sportivo, nonché dell'informazione, fatto a Roma il 17 maggio 2011.
  Precisa che l'Accordo si compone di 19 articoli, preceduti da un breve preambolo. Con la sottoscrizione dell'Accordo le parti si impegnano a sviluppare le relazioni tra i sistemi di istruzione superiore in campo scientifico, tecnologico, letterario, culturale, artistico e sportivo, nonché dell'informazione, allo scopo di contribuire ad una migliore conoscenza reciproca fra i rispettivi popoli e le loro culture.
  Le parti prendono ciascuna l'impegno di facilitare l'iscrizione di cittadini dell'altra Parte nelle proprie università e in generale negli istituti di istruzione superiore. Si impegnano a inserire, nei programmi di studio, elementi che consentano una migliore conoscenza reciproca, a stabilire le equipollenze dei diplomi e titoli universitari rilasciati nei due Paesi e, nel limite delle risorse disponibili, a mettere a disposizione borse di studio e incoraggiare lo scambio di studenti, di tirocinanti, insegnanti, ricercatori, specialisti, tecnici e conferenzieri.
  Evidenzia come l'Accordo garantisca agli specialisti, agli universitari, ai ricercatori ed agli insegnanti di entrambe le Parti l'accesso a biblioteche, archivi, musei, laboratori di ricerca e organismi culturali della controparte e incoraggia gli scambi di materiale di studio e di ricerca. Promuove inoltre la collaborazione tecnica e lo scambio di programmi nel settore radiofonico e radiotelevisivo nonché lo scambio di materiale documentario, etnografico e musicale.
  Per promuovere la cooperazione nel campo delle arti dello spettacolo, delle arti visive, delle arti della scrittura e della parola è previsto anche lo scambio di esperti e di artisti, per la partecipazione a eventi e per la creazione dei relativi archivi audiovisivi. I costi dell'organizzazione di tali eventi saranno concordati tra le Parti, concordemente alla rispettiva legislazione e alla disponibilità delle risorse.
  Sottolinea che l'Accordo promuove la collaborazione e i partenariati sportivi tra i due Paesi, attraverso visite di sportivi e di tecnici, e la partecipazione, nel limite delle possibilità di ciascun Paese, a manifestazioni culturali, artistiche, sportive, turistiche e della gioventù organizzate dall'altra Parte. Per lo sviluppo degli scambi in campo giornalistico si prevedono visite reciproche dei giornalisti dei due Paesi. Le Parti si impegnano inoltre a promuovere la cooperazione interuniversitaria anche attraverso la firma di appositi protocolli nel campo della formazione. È istituita una commissione mista per esaminare il progresso della cooperazione culturale, scientifica e tecnologica, che è anche incaricata di stipulare protocolli esecutivi pluriennali e che si riunirà alternativamente nei due Paesi. Aggiunge che eventuali controversie relative all'interpretazione o all'applicazione dell'Accordo saranno risolte per via diplomatica. Pag. 170
  Ricorda che la validità dell'Accordo è di cinque anni e che rinnovato per tacita riconduzione, salva la facoltà di ciascuna Parte di denunciarlo. Eventuali revisioni o modifiche potranno essere decise consensualmente ed entreranno in vigore dopo l'approvazione delle Parti contraenti.
  Quanto al disegno di legge di ratifica, esso è costituito da 5 articoli che contengono, rispettivamente, l'autorizzazione alla ratifica, l'ordine di esecuzione, le disposizioni finanziarie, la clausola di invarianza finanziaria e l'entrata in vigore della legge.
  Propone quindi di esprimere un parere favorevole.

  Daniele BELOTTI (LEGA) ritiene che, in generale, sarebbe utile che il Governo predisponesse relazioni sull'attuazione data ad accordi di cooperazione come quello in esame oggi.

  Nicola ACUNZO (MISTO-CD) ritiene positivo che, in un momento difficile come questo, specialmente per il settore cinematografico, vengano conclusi accordi internazionali di cooperazione culturale, con lo stanziamento di specifiche risorse. Auspicando anche una maggiore proattività della Commissione per la promozione di accordi di coproduzione cinematografica – fa presente che non c'è un accordo con gli Stati Uniti – che sono utili anche nella prospettiva di offrire maggiori opportunità lavorative, preannuncia il suo voto favorevole sulla proposta di parere del relatore.

  Alessandro FUSACCHIA (MISTO-FE-FDV) deve rammaricarsi ancora una volta per l'estrema lentezza con cui si arriva all'autorizzare la ratifica di un accordo internazionale sottoscritto da anni, in questo caso da dieci anni, e per le modalità sbrigative con cui è svolto l'esame. Dopo aver aggiunto che, a sua memoria, non c'è mai stato un parere contrario sulle proposte di legge di ratifica, esorta tutti a una riflessione per arrivare a un'organizzazione più efficace, nell'ambito dei rapporti tra Parlamento e Governo, della trattazione dei disegni di legge di ratifica.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole del relatore.

  La seduta termina alle 15.10.

ATTI DEL GOVERNO

  Martedì 30 marzo 2021. — Presidenza della presidente Vittoria CASA.

  La seduta comincia alle 15.10.

Proposte di nomina del Generale di divisione Mauro Cipolletta a Direttore generale del Grande progetto Pompei e del Generale di brigata Giovanni Di Blasio a Vice Direttore generale vicario del medesimo Grande progetto.
Nomine n. 82 e n. 83.
(Esame congiunto, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame congiunto delle proposte di nomina.

  Margherita DEL SESTO (M5S), relatrice, ricorda che la Commissione è chiamata ad esprimere il parere al Governo su due nomine nell'ambito del Grande progetto Pompei: quella del Generale di Divisione Mauro Cipolletta a direttore generale e del Generale di Brigata Giovanni Di Blasio a vice direttore generale vicario, entrambi Ufficiali generali dell'Arma dei Carabinieri.
  Ricorda che l'articolo 1 del decreto-legge n. 112 del 2013 ha dettato disposizioni d'urgenza per accelerare la realizzazione del Grande progetto Pompei, oltre che per la rigenerazione urbana, la riqualificazione ambientale e la valorizzazione delle aree interessate dall'itinerario turistico-culturale dell'area pompeiana e stabiese e per la valorizzazione di Pompei. Il comma 1 dell'articolo citato ha previsto che il Presidente del Consiglio dei Ministri nomini, su proposta del Ministro della cultura e con il parere delle Commissioni parlamentari competenti, un direttore generale di progetto e un vicedirettore generale vicario: questo allo scopo di potenziare la tutela Pag. 171dell'area archeologica di Pompei e di accelerare gli interventi di tutela e valorizzazione del sito che sono compresi nel cosiddetto Grande Progetto Pompei, che è stato approvato dalla Commissione europea nel marzo 2012 e fa parte del programma straordinario e urgente di interventi conservativi di prevenzione, manutenzione e restauro di cui all'articolo 2 del decreto-legge 31 marzo 2011, n. 34.
  Sottolinea che al Direttore generale di progetto sono affidati specifici compiti, che devono essere svolti in stretto raccordo con la Soprintendenza speciale per i beni archeologici di Pompei, Ercolano e Stabia. Il Direttore generale di progetto è stato preposto all'Unità «Grande Pompei», della quale il decreto-legge n. 91 del 2013 ha previsto la costituzione per consentire il rilancio economico sociale e la riqualificazione ambientale e urbanistica dei comuni interessati dal piano di gestione Unesco «Aree archeologiche di Pompei, Ercolano e Torre Annunziata». Secondo il citato articolo 1 del decreto-legge n. 112 del 2013, il direttore di progetto e il vicedirettore devono possedere i seguenti requisiti: appartenenza al personale di ruolo delle amministrazioni dello Stato; comprovata competenza ed esperienza pluriennale; assenza di condanne passate in giudicato per reati contro la pubblica amministrazione.
  Passando alle nomine in esame, riferisce che il Ministro della cultura ha proposto di riconfermare fino al 30 giugno 2021 il generale Mauro Cipolletta, che già riveste l'incarico anche se la sua nomina è formalmente scaduta il 31 dicembre, e di nominare, in qualità di vice direttore generale vicario, il Generale Giovanni Di Blasio. Ricorda che il Generale Cipolletta è già direttore del Progetto. Era stato inizialmente nominato fino al 31 dicembre 2019 (con d.P.C.M. 27 febbraio 2018) ed è stato poi confermato fino al 31 dicembre 2020 (con d.P.C.M. del 4 agosto 2020). Sia sulla prima proposta di nomina sia sulla proposta di conferma, la VII Commissione ha espresso, a suo tempo, parere favorevole. Ricordo che la Commissione ha anche audito il generale Cipolletta sullo stato di avanzamento del Grande Progetto Pompei. Sono state svolte su questo tema due audizioni: il 19 settembre 2018 e il 7 luglio 2020. La Commissione ha anche approvato, l'8 novembre 2018, la risoluzione n. 8-00006 Gallo, con la quale sono stati chiesti al Governo numerosi impegni in merito al Grande progetto Pompei.
  Dagli atti trasmessi dal Governo si evince che il Ministro della cultura ha espresso l'auspicio che il generale Cipolletta possa continuare a svolgere le funzioni di direttore generale fino al 30 giugno 2021, per proseguire le iniziative e le attività già intraprese e in considerazione del servizio reso e dei risultati conseguiti.
  Quanto al generale Giovanni Di Blasio, il Ministro Franceschini ne propone la nomina come vice direttore generale nell'ottica di assicurare al direttore di progetto una valida cooperazione nell'esercizio delle sue funzioni. L'incarico del vicedirettore è previsto dal 1° gennaio al 31 dicembre 2021.
  Precisa che entrambe le scelte sono state condivise dal Comandante Generale dell'Arma dei carabinieri, mentre il Ministro della difesa ha approvato la richiesta di proroga del richiamo in servizio del Generale Cipolletta fino al 30 giugno 2021 e del Generale Di Blasio fino al 31 dicembre prossimo.
  Il Governo ha trasmesso i curricula dei due soggetti designati, insieme alle dichiarazioni di insussistenza di cause di inconferibilità e di incompatibilità e alle dichiarazioni di disponibilità degli interessati a svolgere gli incarichi.
  Sottolinea che o profili del Generale Cipolletta e del Generale Di Blasio sono sicuramente di alto livello e di indubbia competenza, come risulta dai loro curricula, ai quali rinvia per ogni approfondimento.

  Vittoria CASA, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.15.