CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 17 marzo 2021
550.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
Pag. 54

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 17 marzo 2021. — Presidenza della presidente Vittoria CASA. – Interviene la sottosegretaria di Stato per la Presidenza del Consiglio dei ministri Maria Valentina Vezzali.

  La seduta comincia alle 16.50.

DL 5/2021: Misure urgenti in materia di organizzazione e funzionamento del Comitato olimpico nazionale italiano (CONI).
C. 2934 Governo, approvato dal Senato.
(Seguito dell'esame e conclusione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 16 marzo 2021

  Vittoria CASA, presidente, dopo aver rivolto alla sottosegretaria Vezzali, a nome della Commissione, i migliori auguri di buon lavoro, ricorda che il termine per la presentazione degli emendamenti al decreto-legge in esame è scaduto ieri alle ore 12.
  Comunica che sono state presentate 31 proposte emendative (vedi allegato), alcune delle quali presentano profili critici rispetto all'ammissibilità. Ricorda infatti che, trattandosi di un decreto-legge, vige lo speciale regime di ammissibilità delle proposte emendative stabilito dall'articolo 96-bis, comma 7, del Regolamento, ai sensi del quale non possono ritenersi ammissibili quelle che non siano strettamente attinenti alle materie oggetto dei decreti-legge. Fa presente che tale criterio è più restrittivo di quello dettato, con riferimento agli ordinari progetti di legge, dall'articolo 89 del Regolamento, il quale attribuisce al Presidente la facoltà di dichiarare inammissibili gli emendamenti e gli articoli aggiuntivi che siano semplicemente estranei all'oggetto del provvedimento. Ricorda, inoltre, che la lettera circolare del Presidente della Camera del 10 gennaio 1997 sull'istruttoria legislativa precisa che, ai fini del vaglio di ammissibilità delle proposte emendative, la materia deve essere valutata con riferimento «ai singoli oggetti e alla specifica problematica affrontata dall'intervento normativo». Aggiunge che la necessità di rispettare rigorosamente i criteri anzidetti si impone con ancora più forza a seguito Pag. 55della sentenza della Corte Costituzionale n. 22 del 2012 e del fatto che questo punto è stato oggetto in passato di più di un richiamo del Presidente della Repubblica.
  Ciò premesso, avverte che, alla luce dei criteri sopra richiamati, sono da considerarsi inammissibili le seguenti proposte emendative, che recano disposizioni non strettamente connesse a quelle contenute nel testo del decreto-legge: 2.13 Testamento, limitatamente al comma 1-bis; identici 2.3 Lupi e 2.14 Testamento, limitatamente al comma 1-bis; 2.1 Lupi, limitatamente al comma 1-bis; identici 2.2 Lupi e 2.20 Belotti; identici 2.4 Lupi e 2.15 Testamento; 2.16 Testamento, 2.10 Lupi, 2.9 Lupi, 2.17 Testamento; identici 2.5 Lupi e 2.18 Testamento; identici 2.8 Lupi e 2.19 Testamento; 2.21 Trano; 1.01 Mollicone; 2.01 Testamento; 2.04 Lupi, 2.02 Mollicone e 2.05 Mollicone.
  Comunica, infine, che le Commissioni competenti in sede consultiva e il Comitato per la legislazione hanno espresso: la I Commissione, parere favorevole con un'osservazione; la VI Commissione, parere favorevole; la XI Commissione, parere favorevole; il Comitato per la legislazione, parere favorevole con osservazioni. La V Commissione esprimerà invece il proprio parere direttamente all'Assemblea.

  Alessandro FUSACCHIA (MISTO-CD-IE), relatore, invita i presentatori al ritiro di tutte le proposte emendative dichiarate ammissibili, avvertendo che altrimenti il parere su di esse deve intendersi contrario.

  La sottosegretaria Maria Valentina VEZZALI esprime, a nome del Governo, parere conforme a quello del relatore.

  Rosa Alba TESTAMENTO (MISTO-L'A.C'È) illustra il suo emendamento 1.2.

  La Commissione respinge l'emendamento Testamento 1.2.

  Rosa Alba TESTAMENTO (MISTO-L'A.C'È) illustra il suo emendamento 1.1.

  La Commissione respinge l'emendamento Testamento 1.1.

  Federico MOLLICONE (FDI) illustra il suo emendamento 1.5, evidenziando in particolare che il comma 2 dell'articolo 1 prevede il trasferimento del personale di Sport e Salute Spa, già dipendente del CONI alla data del 2 giugno 2002, al CONI con «qualifica» corrispondente a quella attuale e che detto personale può esercitare un diritto di opzione per restare alle dipendenze di Sport e Salute Spa entro 60 giorni dall'entrata in vigore del decreto-legge. Il comma 4 prevede che la tabella di corrispondenza del personale di Sport e Salute Spa oggetto di trasferimento sia adottata entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto-legge: poiché però la tabella non è stata definita, il personale interessato all'eventuale esercizio dell'opzione non ha contezza delle qualifiche di destinazione nel CONI. Precisa quindi che il suo emendamento è volto a posticipare il termine per l'adozione del decreto che stabilisce la tabella di corrispondenza e a differire di conseguenza il termine entro il quale il personale interessato deve esercitare il diritto d'azione, in modo che questo diritto possa essere esercitato in modo consapevole.

  Alessandro FUSACCHIA (MISTO-FE-FDV), relatore, premesso che l'emendamento 1.5 Mollicone affronta un problema oggettivo del testo in esame, rilevato del resto anche dai pareri espressi oggi dalla I Commissione e dal Comitato per la legislazione, chiarisce che il parere contrario è motivato unicamente dalla circostanza che non ci sono i margini di tempo per modificare il decreto-legge prima della scadenza del termine per la conversione in legge, in quanto una modifica del testo imporrebbe una nuova lettura da parte del Senato.

  La sottosegretaria Maria Valentina VEZZALI conferma che non sussistono, ad avviso del Governo, i margini di tempo per introdurre una modifica nel decreto-legge.

  Federico MOLLICONE (FDI) insiste per la votazione del suo emendamento 1.5, riservandosi Pag. 56 di porre nuovamente la questione in Assemblea e di presentare eventualmente su questo punto un ordine del giorno di indirizzo al Governo.

  La Commissione respinge l'emendamento 1.5 Mollicone.

  Rosa Alba TESTAMENTO (MISTO-L'A.C'È) illustra il suo emendamento 1.3.

  La Commissione respinge l'emendamento 1.3 Testamento.

  Rosa Alba TESTAMENTO (MISTO-L'A.C'È) illustra il suo emendamento 1.4.

  Alessandro FUSACCHIA (MISTO-FE-FDV), relatore, fa presente che l'emendamento 1.4 Testamento affronta in qualche modo la stessa difficoltà già evidenziata dall'emendamento 1.5 Mollicone, stabilendo un nuovo e posteriore termine per l'adozione del decreto di approvazione della tabella di corrispondenza del personale di Sport e salute Spa. Valgono quindi le stesse considerazioni che ha svolto in riferimento all'emendamento 1.5 Mollicone.

  La Commissione respinge l'emendamento 1.4 Testamento.

  Vittoria CASA, presidente, constatata l'assenza del presentatore dell'emendamento 2.6 Lupi, avverte che si intende che vi abbia rinunziato.

  Rosa Alba TESTAMENTO (MISTO-L'A.C'È) illustra il suo emendamento 2.12.

  La Commissione respinge l'emendamento 2.12 Testamento; indi, con altra votazione, respinge, per la parte dichiarata ammissibile, l'emendamento 2.13 Testamento.

  Vittoria CASA, presidente, constatata l'assenza del presentatore dell'emendamento 2.3 Lupi, dichiarato parzialmente inammissibile, avverte che si intende che vi abbia rinunziato.

  La Commissione respinge, per la parte dichiarata ammissibile, l'emendamento 2.14 Testamento.

  Vittoria CASA, presidente, constatata l'assenza del presentatore degli emendamenti 2.1 Lupi, dichiarato parzialmente inammissibile, e 2.7 Lupi, avverte che si intende che vi abbia rinunziato.

  La Commissione respinge, per la parte dichiarata ammissibile, l'emendamento 2.27 Testamento.

  Vittoria CASA, presidente, avverte che si è concluso l'esame degli emendamenti. Preso quindi atto che il relatore, per le ragioni di tempo che ha già chiarito, non intende presentare emendamenti alla luce dei pareri espressi dalla I Commissione e dal Comitato per la legislazione, propone di conferire al relatore, deputato Fusacchia, il mandato di riferire all'Assemblea in senso favorevole sul testo del decreto-legge trasmesso dal Senato.

  Daniele BELOTTI (LEGA), intervenendo per dichiarazione di voto, rivolge parole di saluto alla sottosegretaria Vezzali e sottolinea l'arrivo «sul filo di lana» del decreto-legge in esame, che, con venti mesi di ritardo, mette fine al rischio, a suo avviso solo teorico, dell'esclusione dell'Italia dalle prossime Olimpiadi. Nell'evidenziare l'ormai avvenuta suddivisione delle competenze relative allo sport di base e allo sport olimpico tra Sport e salute Spa e CONI, auspica che ora l'attenzione si rivolga ai territori che necessitano di interventi sull'impiantistica sportiva. Al riguardo, condivide il contenuto dell'intervento svolto ieri dal deputato Spadafora in merito ai finanziamenti per l'impiantistica e all'importanza dei dati ricavabili dal censimento effettuato dalla società Sport e salute. Auspicando che la sottosegretaria Vezzali dimostri nella sua attività governativa la stessa autorevolezza che ha mostrato quando era «sulla pedana», raccomanda alla sua attenzione gli sportivi amatoriali, che producono reddito e creano posti di lavoro. Si rammarica per le poche risorse previste dal Pag. 57PNRR a sostegno delle strutture sportive, che sono ferme ormai da un anno. Invita a non dimenticare che le società, oltre a portare atleti alle gare e poi alle olimpiadi, offrono lavoro a moltissime persone che sono oggi prive di reddito. Dopo essersi dichiarato dispiaciuto per il fatto che la Commissione non ha avuto la possibilità di esprimere il parere sugli schemi di decreto legislativo attuativi della delega di cui alla legge n. 86 del 2019, esprime l'auspicio che nel decreto-legge «sostegno», che sarà approvato prossimamente, si possano apportare i necessari correttivi alle tante questioni rimaste ancora in sospeso. Condividendo lo spirito del decreto in esame, che restituisce autonomia al CONI, senza creare anarchia, e anche in considerazione del voto di fiducia dato dal suo gruppo al Senato e dell'imminenza delle Olimpiadi, preannuncia il voto favorevole.

  Federico MOLLICONE (FDI), dopo aver rilevato che il decreto in esame scongiura un pericoloso contenzioso con il CIO, sottolinea che l'approvazione, da parte del Consiglio dei ministri, degli schemi di decreto legislativo attuativi della delega di cui alla legge n. 86 del 2019, avvenuta senza l'acquisizione del parere delle Commissioni parlamentari, è stato un vulnus delle regole democratiche. Nell'evidenziare che il suo gruppo ha voluto presentare emendamenti al decreto in esame, pur nella consapevolezza che sarebbero stati respinti, ringrazia il relatore Fusacchia per l'attenzione che gli ha dedicato.
  Sottolinea quindi come la riforma del settore dello sport sia stata caratterizzata dall'acceso contrasto tra il CONI e la società Sport e salute. In proposito chiede che il presidente di Sport e salute sia quanto prima audito dalla Commissione per sentire da lui, in spirito collaborativo, quali soluzioni sappia prospettare alle criticità che ancora non sono state risolte.
  Si sofferma quindi sulle condizioni di difficoltà in cui versa il mondo dello sport a causa delle chiusure imposte dal Comitato tecnico-scientifico. In proposito, rimarca che i provvedimenti normativi non dovrebbero limitarsi a risolvere questioni di governance dello sport, come il decreto-legge in esame, ma dovrebbero intervenire a favore di chi vive di sport e di chi non può più praticarlo a causa della chiusura di tutti i centri sportivi.
  Ricordando che il decreto in esame contiene un provvedimento fortemente voluto dal suo gruppo, annuncia che si asterrà dal voto non perché non lo condivida, ma per solidarietà con gli operatori del settore sportivo, che sono stati abbandonati dal Governo e dalla sua maggioranza.
  Conclude rivolgendo un appello alla sottosegretaria Vezzali affinché si faccia carico di rappresentare al presidente Draghi e ai componenti del Comitato tecnico-scientifico la necessità di far riaprire il prima possibile le strutture sportive in grado di operare in sicurezza.

  Patrizia PRESTIPINO (PD), dopo aver espresso soddisfazione per il fatto che la delega in materia di sport, inizialmente non assegnata, sarà ora attribuita a un sottosegretario appositamente nominato e aver rivolto il proprio augurio di buon lavoro alla sottosegretaria Vezzali, osserva che il lavoro da fare è tanto. Rileva che spesso nelle sedi istituzionali si sente parlare bene dello sport e riconoscerne l'importanza come fattore di benessere individuale e sociale e come vettore di ricchezza economica del Paese; spesso si sente dire che lo sport ha un'importanza enorme per la società, sia come sport praticato sia come spettacolo. Alla frequenza di queste enunciazioni, però, non corrisponde un'effettiva attenzione delle istituzioni in termini di misure concrete di sostegno e di tutela o di interventi normativi per la definizione dei problemi. Rileva che sono tante le questioni da affrontare, a cominciare da quelle della governance e della crisi economica. Quanto alla governance, si limita a osservare che è ormai chiaro che la convivenza del CONI e di Sport e salute Spa è difficoltosa. Commenta che si dovrà trovare una soluzione e che per questo servono attenzione, cura ed equilibrio. Quanto alla crisi economica, reputa difficile che si possa autorizzare la riapertura delle palestre e dei centri sportivi nel momento in cui si rende necessario chiudere perfino le scuole e, soprattutto, al cospetto Pag. 58di un numero spaventoso di contagi e di vittime di cui si viene a conoscenza ogni sera. Ma ritiene che il danno enorme inferto ai centri sportivi e a coloro che vivono di questa economia – per tralasciare qui il danno subìto da tutti gli italiani che non vivono di sport, ma comunque lo praticano – debba essere risarcito in modo congruo. Raccomanda in conclusione alla sottosegretaria Vezzali di battersi, nelle sedi istituzionali, perché il mondo dello sport riceva davvero quello che merita, a cominciare dall'attenzione completa ai suoi problemi.

  Felice MARIANI (M5S), dopo aver ringraziato il deputato Spadafora per il lavoro da lui svolto per lo sport come ministro del precedente Governo e aver espresso soddisfazione per la nomina della sottosegretaria Vezzali, avverte che il mondo dello sport è in grande sofferenza. Reputa suo dovere morale farlo presente con forza, ogni volta che può, perché proviene dal mondo dello sport, gli ha dato tanto e ne ha ricevuto tanto e, quand'è stato eletto deputato, ha preso con sé l'impegno di far sentire in Parlamento la voce di quel mondo così importante. Riscontra che in questo momento si parla molto di sport e che molti se ne riempiono la bocca, ma teme che poi, ancora una volta, l'attenzione del Governo e delle istituzioni si indebolirà e i fatti saranno ancora una volta inferiori alle promesse. Sottolinea che lo sport merita attenzione per l'importanza che ha sia come attività economica complessiva, sia come fattore di benessere sociale e individuale a di prevenzione sanitaria: sono tutte ragioni eccellenti per porre in essere politiche attive di sostegno e difesa dello sport. In conclusione, con più specifico riferimento al decreto-legge in esame, preannuncia il voto favorevole del suo gruppo, ricordando che gli atleti italiani hanno corso il rischio di dover partecipare alle prossime Olimpiadi senza la bandiera tricolore, il che sarebbe stato per loro doloroso: può dirlo con certezza per la sua esperienza passata di atleta olimpionico.

  Luciano NOBILI (IV), nell'unirsi al saluto dei colleghi rivolto alla sottosegretaria Vezzali, si dice convinto che ella saprà ben interpretare il suo ruolo, avendo conosciuto da vicino sia lo sport che la politica. Sottolineando che nel corso di questa legislatura sono stati approvati in materia di sport molti provvedimenti «di strappo», ricorda la legge di bilancio 2019 che in poche righe ne ha stravolto la governance, la legge-delega n. 86 del 2019 e i decreti legislativi attuativi, approvati senza il parere delle Commissioni parlamentari. In questo quadro, il decreto-legge in esame, restituendo autonomia al CONI, permette agli atleti olimpici di recarsi con maggiore tranquillità all'appuntamento più atteso. Pur riconoscendo che i provvedimenti citati, soprattutto i decreti delegati, contengono anche misure importanti, rileva che però ci sono anche molti aspetti controversi, come le norme sul lavoro sportivo, e che le soluzioni più adatte a una governance efficiente non sono ancora state trovate. Ritiene, pertanto, che occorrerà ancora molto lavoro per realizzare una riforma organica e coerente. Tuttavia, il momento è difficile, lo sport è fermo e molte sue organizzazioni rischiano di non poter riaprire, quando si potrà ricominciare a praticarlo. Invita la sottosegretaria a portare avanti il lavoro sul territorio iniziato dal precedente Governo e conclude raccomandando un maggiore impegno anche per l'attività sportiva scolastica, per la quale occorrono innanzitutto maggiori risorse finanziarie.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione delibera di conferire al relatore, deputato Fusacchia, il mandato a riferire favorevolmente all'Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

  Vittoria CASA, presidente, avverte che la presidenza si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

  La seduta termina alle 17.50.

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UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 17 marzo 2021.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 18 alle 18.10.

AVVERTENZA

  Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

SEDE REFERENTE

C. 544 Gelmini, C. 2387 Invidia, C. 2692 Bucalo e C. 2868 Toccafondi