CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 9 marzo 2021
544.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giunta per le autorizzazioni
COMUNICATO
Pag. 3

GIUNTA PLENARIA

  Martedì 9 marzo 2021. — Presidenza del presidente Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE.

  La seduta comincia alle 15.25.

DELIBERAZIONI IN MATERIA D'INSINDACABILITÀ

Richiesta di deliberazione pervenuta dal tribunale di Grosseto nell'ambito di un procedimento civile nei confronti di Monica Faenzi, deputata all'epoca dei fatti (atto di citazione del signor Domenico Fimmanò) (doc. IV-ter, n. 3).
(Esame e rinvio).

  La Giunta riprende l'esame della richiesta in titolo, rinviato da ultimo il 22 dicembre 2020.

  Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE, presidente, ricorda che l'ordine del giorno reca il seguito dell'esame di una richiesta di deliberazione in materia d'insindacabilità che scaturisce da un procedimento civile nei confronti di Monica Faenzi, deputata all'epoca dei fatti, pendente presso il tribunale di Grosseto (atto di citazione del signor Domenico Fimmanò) (Doc. IV-ter, n. 3). Ricorda che nella seduta del 22 dicembre 2020 la relatrice Giuditta Pini ha illustrato la vicenda alla Giunta. Comunica che, nella seduta odierna, la Giunta ascolterà l'ex deputata Monica Faenzi ai sensi dell'articolo 18, primo comma, del Regolamento della Camera. Invita quindi l'ex deputata Monica Faenzi a entrare in aula.

  (Viene introdotta Monica Faenzi, deputata all'epoca dei fatti).

  Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE, presidente, con riferimento al Doc. IV-ter, n. 3, invita Monica Faenzi, deputata all'epoca dei fatti, a fornire i chiarimenti che Pag. 4ritenga opportuni, ai sensi dell'articolo 18 del Regolamento della Camera.

  Monica FAENZI, deputata all'epoca dei fatti, ricorda di essere stata sindaco del comune di Castiglione della Pescaia (GR) per dieci anni e che, per circa otto di questi anni, Domenico Fimmanò è stato segretario comunale presso il medesimo comune. Per tre anni ha ricoperto, contemporaneamente, il ruolo di sindaco e quello di parlamentare. Sottolinea il rapporto di fiducia che esisteva con il segretario comunale, sul quale faceva molto affidamento. In occasione delle elezioni comunali del 2011 – alle quali non poteva essere candidata come sindaco, avendo già svolto due mandati consecutivi, ma nelle quali partecipava come capolista della lista che appoggiava la candidatura a sindaco del vicesindaco uscente – chiese espressamente al segretario comunale di verificare la correttezza delle liste dei candidati, come aveva sempre fatto. Due giorni prima della scadenza del termine di presentazione delle liste si era dovuta recare a Firenze per una riunione presso la Regione Toscana; al rientro da tale riunione il segretario comunale le comunicò che le liste erano state correttamente presentate, in anticipo di due giorni sul termine. La lista presentata fu tuttavia esclusa perché compilata unicamente nella prima pagina, alla quale erano allegati solo fogli bianchi sciolti. Ricorda di avere allora convocato d'urgenza una riunione, alla quale avrebbe dovuto prendere parte anche il segretario comunale, per dare spiegazioni sull'accaduto. Il segretario comunale però non si presentò alla riunione, né tornò più in ufficio, e non vi fu più alcun contatto. Furono quindi pubblicati articoli di stampa nei quali lei ha raccontato la verità dei fatti, così come riferita oggi. Ritiene che sicuramente vi fu negligenza da parte del segretario comunale; sebbene sia stata denunciata per diffamazione, ribadisce la ricostruzione dei fatti così come esposti, della cui veridicità potrebbero testimoniare anche i componenti della giunta comunale di Castiglione della Pescaia di allora.

  Eugenio SAITTA (M5S) chiede se sui fatti oggetto della denuncia per diffamazione vi sia stato qualche atto tipico dell'attività parlamentare, da valutare ai fini dell'applicabilità dell'articolo 68 della Costituzione.

  Monica FAENZI, deputata all'epoca dei fatti, risponde in senso negativo.

  Alfredo BAZOLI (PD) chiede di conoscere se ha presentato in sede penale esposti nei confronti del segretario comunale e quale ne sia stato l'esito.

  Monica FAENZI, deputata all'epoca dei fatti, precisa che furono presentati esposti volti a mettere in discussione la tornata elettorale, che si svolse peraltro con una sola lista, senza contendenti. Tali esposti, di cui si riserva di produrre copia se necessario, erano rivolti all'annullamento delle elezioni e non produssero esiti significativi. Ribadisce che sono stati raccontati i fatti per come si sono svolti e che sono state prodotte le testimonianze, tra cui quella del comandante dei vigili urbani, che accreditano la sua versione dei fatti. Ricorda di essere stata a Firenze nel giorno della presentazione delle liste da parte del segretario comunale e che l'anticipo nella presentazione delle liste potrebbe essere stato dovuto proprio a tale assenza. Precisa tuttavia che in sede giudiziale non vi è stato alcun accertamento di responsabilità del segretario generale.

  Giuditta PINI (PD), relatrice, sottolinea che, a fronte di dichiarazioni che prospettavano responsabilità del segretario comunale, tutti i ricorsi in sede amministrativa contro il rigetto della lista sono stati respinti e che non vi sono atti tipici dell'attività parlamentare dell'on. Faenzi sulla vicenda in questione. Chiede conferma che al momento della presentazione delle liste l'on. Faenzi si trovasse a Firenze.

  Monica FAENZI, deputata all'epoca dei fatti, ribadisce che si trovava a Firenze e che la riunione che lì si svolse fu anche documentata dai mezzi di stampa. Riconosce Pag. 5 che i suoi collaboratori avrebbero certamente dovuto prestare maggiore attenzione all'operato del segretario comunale; quanto alle citate dichiarazioni, sono state quelle ribadite nell'odierna audizione.

  Manuela GAGLIARDI (MISTO-C!-PP), chiede chiarimenti sulle effettive modalità di presentazione delle liste e sulla loro materiale compilazione.

  Monica FAENZI, deputata all'epoca dei fatti, precisa che c'erano due incaricati, che furono chiamati dal segretario comunale il quale, di fronte ai consiglieri e agli assessori comunali, chiese che gli fossero date le liste, che poi egli avrebbe provveduto a presentare. Differentemente da altre occasioni, quella volta non fu possibile verificare collettivamente la correttezza delle liste perché il segretario comunale fece tutto da solo. Ribadisce che le liste erano compilate solo nella prima pagina e che il segretario comunale si era assunto spontaneamente l'incarico di curarne la compilazione. Sottolinea che c'era un rapporto di amicizia con il segretario comunale e di sostegno da parte sua; pertanto lei, e non solo lei, nutriva fiducia e non era sorprendente che il segretario comunale si incaricasse di compilare e presentare le liste. Non sa se si trattò di una svista o dimenticanza da parte del segretario comunale, ma c'è, di fatto, che egli presentò le liste in bianco.

  Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE, presidente, non essendovi altre richieste di intervento, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  (Monica Faenzi, deputata all'epoca dei fatti si allontana dall'aula).

  Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE, presidente, non essendovi altri interventi, rinvia il seguito dell'esame della domanda in titolo ad altra seduta.

Richiesta di deliberazione pervenuta dal tribunale di Roma nell'ambito di un procedimento penale nei confronti di Khalid Chaouki, deputato all'epoca dei fatti (procedimento n. 3753/15 RGNR – n. 15033/15 RG GIP – n. 2450/19 RG DIB) (doc. IV-ter, n. 19).
(Esame e rinvio).

  Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE, presidente, ricorda che l'ordine del giorno reca l'esame di una richiesta di deliberazione in materia d'insindacabilità che scaturisce da un procedimento penale nei confronti di Khalid Chaouki, deputato all'epoca dei fatti, pendente presso il tribunale di Roma (procedimento n. 20212/18 RGNR – n. 22354/18 RG GIP) (Doc. IV-ter, n. 19).
  Si tratta di una richiesta pervenuta dall'autorità giudiziaria l'11 agosto 2020, sulla quale nella seduta del 25 novembre 2020 ha affidato l'incarico di relatrice alla deputata Manuela Gagliardi, che invita ad illustrare alla Giunta la questione.

  Manuela GAGLIARDI (MISTO-C!-PP), relatrice, riferisce che il documento in titolo riguarda un procedimento penale pendente presso il tribunale di Roma, originato da una denuncia-querela nei confronti dell'ex deputato Khalid Chaouki da parte dell'associazione di promozione sociale Casapound Italia, che si è anche costituita parte civile con atto del suo rappresentante legale Gianluca Iannone, per il reato di diffamazione aggravata ex articolo 595, commi secondo e terzo, del codice penale. La denuncia – che non è stata allegata agli atti trasmessi dal Tribunale di Roma alla Camera e non è, quindi, agli atti della Giunta – discende, secondo quanto emerge dalla documentazione agli atti, da affermazioni che l'allora deputato Chaouki fece nel corso della trasmissione televisiva «la Gabbia», andata in onda su LA7 in data 15 novembre 2014. Nel corso di tale trasmissione, con riferimento ai disordini avvenuti nel quartiere Tor Sapienza di Roma nel novembre 2014, quando si erano verificati scontri tra abitanti del quartiere e forze dell'ordine schierate in difesa degli immigrati ospitati in un centro di accoglienza, l'on. Chaouki aveva affermato che «le molotov erano di Casapound» e che «i poliziotti li hanno menati gli amici tuoi di Casapound». Precisa che agli atti risultano la costituzione di parte civile dell'associazione Pag. 6 Casapound Italia, la richiesta del pubblico ministero di rinvio a giudizio e il decreto del Giudice dell'udienza preliminare che dispone il rinvio a giudizio. Risulta inoltre agli atti della Giunta la memoria difensiva del Chaouki, presentata il 30 dicembre 2019 al Tribunale di Roma, con la quale si chiede al giudice di emettere sentenza ai sensi dell'articolo 129 del codice di procedura penale o, in subordine, di disporre la trasmissione degli atti alla Camera dei deputati. Nella memoria si sostiene l'applicabilità delle disposizioni di cui alla legge n. 140 del 2003, rientrando il caso nella previsione di cui all'articolo 68, primo comma, della Costituzione. A dimostrazione del nesso funzionale tra le dichiarazioni che hanno originato la querela e l'attività parlamentare, si fa riferimento a un'interrogazione parlamentare a risposta immediata, che è allegata alla memoria, presentata il 25 novembre 2014 (quindi in data successiva alle dichiarazioni rese in televisione) da alcuni deputati del Gruppo del Partito democratico, gruppo al quale apparteneva anche l'on. Chaouki, il cui nome non appare però tra i firmatari dell'atto di sindacato ispettivo e che non intervenne né per illustrare l'interrogazione né in replica alla risposta del Ministro dell'interno nella seduta del 26 novembre 2014. Riferisce che l'8 gennaio 2020 il giudice della nona sezione penale del Tribunale di Roma, ha rigettato l'istanza della difesa di immediata declaratoria di non punibilità avanzata ai sensi dell'articolo 129 del codice di procedura penale e ha disposto la trasmissione degli atti alla Camera dei deputati, con la sospensione del procedimento. Precisa che il processo risulta rinviato all'udienza del 7 giugno 2021 e segnala che nel verbale dell'ultima udienza svolta si auspica una sollecita pronuncia della Camera sulla richiesta di insindacabilità. Si riserva di avanzare una proposta all'esito dell'audizione dell'interessato e del dibattito che ne seguirà.

  Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE, presidente, comunica che provvederà, ai sensi dell'articolo 18 del Regolamento della Camera, a invitare l'on. Chaouki a fornire i chiarimenti che ritenga opportuni, personalmente in audizione innanzi alla Giunta o tramite l'invio di note difensive. Si riserva pertanto di convocare la Giunta in una prossima seduta per svolgere la suddetta audizione, ove richiesta dall'interessato.

  La Giunta concorda.

Richiesta di deliberazione pervenuta dal tribunale di Roma nell'ambito di un procedimento penale nei confronti di Fabio Porta, deputato all'epoca dei fatti (procedimento n. 20212/18 RGNR – n. 22354/18 RG GIP) (doc. IV-ter, n. 15).
(Esame e conclusione).

  La Giunta riprende l'esame della richiesta in titolo, rinviato da ultimo il 23 febbraio 2021.

  Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE, presidente, ricorda che l'ordine del giorno reca il seguito dell'esame di una richiesta di deliberazione in materia d'insindacabilità che scaturisce da un procedimento penale nei confronti di Fabio Porta, deputato all'epoca dei fatti, pendente presso il tribunale di Roma (procedimento n. 20212/18 RGNR – n. 22354/18 RG GIP) (Doc. IV-ter, n. 15).
  Ricorda che nella seduta del 23 febbraio scorso il relatore, deputato Lino Pettazzi, ha ampiamente illustrato la vicenda alla Giunta formulando la sua proposta nel senso dell'insindacabilità. Chiede ai colleghi se intendano intervenire per dichiarazione di voto sulla proposta del relatore.

  Carlo SARRO (FI), pur condividendo le conclusioni del relatore, ritiene opportuno ribadire, a tutela della onorabilità e dignità dell'ex senatore Caselli, che le denunce e i ricorsi che hanno coinvolto l'ex senatore Caselli, presentati con riferimento allo svolgimento delle elezioni all'estero, non hanno mai trovato alcun riscontro in sede giudiziaria.

  Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE, presidente, non essendovi altri interventi, pone in votazione la proposta del relatore nel senso che ai fatti oggetto della richiesta Pag. 7sia applicabile la prerogativa di cui all'articolo 68, primo comma, della Costituzione.

  La Giunta approva, a maggioranza, la proposta del relatore, deliberando, pertanto, nel senso che ai fatti oggetto del procedimento si applichi il primo comma dell'articolo 68 della Costituzione e dando mandato al relatore di predisporre il documento per l'Assemblea.

Comunicazioni del Presidente.

  Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE, presidente, comunica che, in data 4 marzo 2021, il deputato Ferri ha fatto pervenire alla Presidenza della Camera, che l'ha trasmessa alla Giunta, un'ulteriore nota integrativa della documentazione già inviata in data 1° e 22 luglio e 14 ottobre 2020, anch'essa corredata di allegati. Tutta la documentazione relativa alla questione sollevata dall'onorevole Ferri, su cui non vi sono altri aggiornamenti, è depositata presso la segreteria ed è a disposizione dei membri della Giunta per la consultazione.

  La seduta termina alle 15.55.