CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 12 gennaio 2021
505.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giustizia (II)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

  Martedì 12 gennaio 2021. — Presidenza del presidente Mario PERANTONI.

  La seduta comincia alle 10.40.

Sui lavori della Commissione.

  Mario PERANTONI, presidente, avverte che, poiché nella seduta odierna in sede consultiva non sono previste votazioni, ai deputati è consentita la partecipazione da remoto, in videoconferenza, secondo le modalità stabilite dalla Giunta per il Regolamento nella riunione del 4 novembre scorso.

DL 172/2020: Ulteriori disposizioni urgenti per fronteggiare i rischi sanitari connessi alla diffusione del virus COVID-19.
C. 2835 Governo.
(Parere alle Commissioni riunite X e XII).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

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  Mario PERANTONI, presidente, ricorda che la Commissione dovrà esprimere il prescritto parere nella seduta già convocata per le ore 15.30 della giornata odierna.

  Carla GIULIANO (M5S), relatore, fa presente che la Commissione è chiamata ad esaminare, nella seduta odierna, ai fini dell'espressione del prescritto parere, il disegno di legge C. 2835, di conversione in legge del decreto-legge 18 dicembre 2020, n. 172, recante ulteriori disposizioni urgenti per fronteggiare i rischi sanitari connessi alla diffusione del virus COVID-19. Il provvedimento in esame è finalizzato a rafforzare le misure per il contenimento del contagio in occasione delle festività natalizie 2020 e di inizio del nuovo anno, integrando il quadro delle misure già previste dal decreto-legge 2 dicembre 2020, n. 158 (A.C. 2812), all'esame della Camera, e a prevedere la concessione di un contributo a fondo perduto ai soggetti titolari di partita IVA che svolgono attività prevalente nei settori dei servizi di ristorazione. Esso si compone di 3 articoli e di un allegato.
  Evidenzia che, in particolare, ai sensi dell'articolo 1, comma 1, fermo restando quanto già previsto dall'articolo 1, comma 2, del citato decreto-legge n. 158 del 2020, nei giorni festivi e prefestivi compresi tra il 24 dicembre 2020 e il 6 gennaio 2021, sull'intero territorio nazionale, sono state applicate le misure previste dall'articolo 3 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 3 dicembre 2020 per le zone a massimo rischio (cd. aree rosse), mentre nei restanti giorni quelle di cui all'articolo 2 del medesimo decreto (cd. aree arancioni). L'articolo 1, al comma 1, ha inoltre previsto alcune deroghe, consentendo a determinate condizioni gli spostamenti dai piccoli comuni, vale a dire con popolazione al di sotto dei cinquemila abitanti, nonché lo spostamento verso le abitazioni private nella medesima regione. Ai sensi del comma 2 dell'articolo 1, per quanto non previsto nel provvedimento in esame, restano ferme le misure adottate con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri ai sensi dell'articolo 2, comma 1, del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 maggio 2020, n. 35.
  Con riguardo ai profili di competenza della Commissione Giustizia, segnala che, ai sensi del comma 3 dell'articolo 1, la violazione delle disposizioni poste dal decreto, così come di quelle di cui al decreto-legge 2 dicembre 2020, n. 158, è sanzionata ai sensi dell'articolo 4 del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 maggio 2020, n. 35. Il predetto articolo 4 del decreto-legge n. 19 del 2020 prevede tra l'altro che, salvo che il fatto costituisca reato, il mancato rispetto delle misure di contenimento – di cui all'articolo 1, comma 2, del medesimo decreto-legge, individuate e applicate con i provvedimenti adottati ai sensi dell'articolo 2, commi 1 e 2, ovvero dell'articolo 3 del medesimo decreto-legge – è punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 400 a euro 1.000, non applicandosi le sanzioni contravvenzionali previste dall'articolo 650 del codice penale o da ogni altra disposizione di legge attributiva di poteri per ragioni di sanità, di cui all'articolo 3, comma 3, del medesimo decreto-legge. Se il mancato rispetto delle predette misure avviene mediante l'utilizzo di un veicolo la predetta sanzione è aumentata fino a un terzo. Ai sensi del comma 2 dell'articolo 4 del decreto-legge n. 19 del 2020, nei casi in cui la violazione sia commessa nell'esercizio di un'attività di impresa, si applica altresì la sanzione amministrativa accessoria della chiusura dell'esercizio o dell'attività da cinque a trenta giorni. All'atto dell'accertamento di tali violazioni l'autorità procedente può disporre subito, in via cautelare, e per un periodo non superiore a 5 giorni, la chiusura provvisoria dell'attività o dell'esercizio, «ove necessario per impedire la prosecuzione o la reiterazione della violazione». Tali giorni di chiusura saranno poi scomputati dalla sanzione accessoria effettivamente irrogata (comma 4). Inoltre, in base al comma 5, se l'illecito amministrativo è reiterato, la sanzione amministrativa pecuniaria è raddoppiata e la sanzione accessoria interdittiva è applicata nella misura massima. Ai sensi del comma 3 dell'articolo 4 del decreto- Pag. 58legge n. 19 del 2020, si applicano, per quanto non stabilito dall'articolo citato, le disposizioni delle sezioni I e II del capo I della legge 24 novembre 1981, n. 689, in quanto compatibili.
  Rammenta che l'articolo 2 del provvedimento in esame introduce un contributo a fondo perduto da destinare all'attività dei servizi di ristorazione mentre l'articolo 3 dispone in materia di entrata in vigore. L'articolo 3 prevede che il decreto-legge entri in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale: si tratta di un decreto-legge in vigore dal 19 dicembre.

  Mario PERANTONI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame alla seduta già prevista per le ore 15.30 della giornata odierna.

  La seduta termina alle 10.45.

AUDIZIONI INFORMALI

  Martedì 12 gennaio 2021.

Audizioni informali, in videoconferenza, nell'ambito dell'esame delle proposte di legge C. 2334 Di Sarno e C.2687 Miceli, recanti modifiche alla legge 31 dicembre 2012, n. 247, in materia di accesso alla professione forense, di Alessandro Moscatelli, presidente dell'Ordine degli avvocati di Vicenza, di Stefano D'Ambrosio, rappresentante dell'Associazione «Avvocatura in missione», dei rappresentanti del Coordinamento giovani giuristi italiani e del rappresentante del Comitato per l'esame di avvocato.

  Le audizioni informali si sono svolte dalle 11.05 alle 13.

AUDIZIONI INFORMALI

  Martedì 12 gennaio 2021.

Audizioni informali, in videoconferenza, nell'ambito dell'esame delle proposte di legge C. 2334 Di Sarno e C.2687 Miceli, recanti modifiche alla legge 31 dicembre 2012, n. 247, in materia di accesso alla professione forense, di Francesco Leone, presidente dell'Associazione dei giuristi siciliani, dei rappresentanti del Comitato No riforma forense e del rappresentante dell'Associazione Link coordinamento universitario.

  Le audizioni informali si sono svolte dalle 14.05 alle 15.30.

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 12 gennaio 2021. — Presidenza del presidente Mario PERANTONI. – Interviene la sottosegretaria di Stato ai rapporti con il Parlamento, Simona Flavia Malpezzi.

  La seduta comincia alle 15.45.

DL 172/2020: Ulteriori disposizioni urgenti per fronteggiare i rischi sanitari connessi alla diffusione del virus COVID-19.
C. 2835 Governo.
(Parere alle Commissioni riunite X e XII).
(Seguito esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta antimeridiana.

  Mario PERANTONI, presidente, ricorda che nella seduta antimeridiana la relatrice, onorevole Giuliano, ha illustrato il provvedimento.

  Roberto TURRI (LEGA), intervenendo sull'ordine dei lavori, lamenta i tempi stretti entri i quali la Commissione è chiamata ad esprimersi sul provvedimento in titolo, sottolineando come l'Assemblea sia convocata per le ore 16 della giornata odierna.

  Mario PERANTONI, presidente, fa notare come non siano previste votazioni in Assemblea prima delle ore 16.20 considerando il prescritto termine di preavviso. Ritiene pertanto che la Commissione possa esaminare, nel tempo a disposizione, la proposta di parere che la relatrice si accinge a presentare.

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  Ingrid BISA (LEGA) fa notare come non sia stata resa disponibile ai commissari la proposta di parere della relatrice, contrariamente a quanto prevede la prassi in Commissione dall'inizio della legislatura. Invita quindi per il futuro la presidenza a vigilare affinché tale prassi sia rispettata al fine di non relegare i componenti della Commissione al ruolo di «passacarte».

  Mario PERANTONI, presidente, sottolinea come nessun parlamentare possa essere considerato un «passacarte». Pur precisando di non conoscere la proposta di parere della relatrice, fa notare come possa essere verosimile che si tratti di una proposta di parere favorevole senza osservazioni e senza condizioni, in relazione alla quale – secondo la prassi in Commissione – non è mai stato previsto un preventivo invio ai commissari prima della seduta. Invita quindi la relatrice a formulare la propria proposta di parere.

  Carla GIULIANO (M5S), relatrice propone di esprimere sul provvedimento in discussione un parere favorevole.

  Pierantonio ZANETTIN (FI) preannuncia il voto contrario del suo gruppo sulla proposta di parere favorevole formulata dalla relatrice.

  Roberto TURRI (LEGA), nel preannunciare voto contrario del suo gruppo sulla proposta di parere favorevole formulata dalla relatrice, sottolinea come il provvedimento in discussione, all'articolo 1, preveda misure urgenti volte a contrastare l'emergenza epidemiologica da Covid-19, assolutamente inefficaci. Sottolinea infatti come, nonostante l'adozione di tali misure, sia cresciuto il numero dei contagi in Italia. A suo avviso, oltre che inefficaci, tali misure hanno prodotto effetti devastanti per le attività produttive coinvolte. Osserva quindi che l'articolo 2 del provvedimento introduce un contributo a fondo perduto da destinare ai servizi di ristorazione. Nell'evidenziare come tale contributo sia insufficiente, fa presente che è stata già annunciata una manifestazione di protesta per il 15 gennaio prossimo da parte dei ristoratori italiani. Constata quindi come il provvedimento in discussione sia solo, da parte di un Esecutivo incapace di individuare dopo un anno dalla diffusione della pandemia le misure corrette per intervenire, un tentativo per tamponare i danni provocati dalla stessa pandemia.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole formulata dalla relatrice.

  La seduta termina alle 15.55.