CAMERA DEI DEPUTATI
Lunedì 16 novembre 2020
472.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni (I)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

  Lunedì 16 novembre 2020. — Presidenza del vicepresidente Fausto RACITI. – Interviene il viceministro dell'interno Matteo Mauri.

  La seduta comincia alle 14.25.

  Fausto RACITI, presidente, desidera esprimere, a titolo personale, nonché a nome dell'intera Commissione, le felicitazioni al Presidente Brescia per la nascita del suo secondo figlio, Edoardo.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Fausto RACITI, presidente, propone che la pubblicità della seduta odierna sia assicurata anche attraverso il circuito chiuso in modalità liberamente accessibile tramite la rete intranet della Camera e, tramite apposite credenziali nominative, anche dalla rete internet, ai sensi di quanto stabilito dalla Giunta per il Regolamento nella riunione del 31 marzo 2020.
  Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

DL 130/2020: Disposizioni urgenti in materia di immigrazione, protezione internazionale e complementare, modifiche agli articoli 131-bis, 391-bis, 391-ter e 588 del codice penale, nonché misure in materia di divieto di accesso agli esercizi pubblici ed ai locali di pubblico trattenimento, di contrasto all'utilizzo distorto del web e di disciplina del Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale.
C. 2727 Governo.
(Seguito esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 13 novembre 2020.

  Fausto RACITI, presidente, segnala preliminarmente che, facendo seguito alle sollecitazioni in tal senso avanzate dai gruppi di opposizione, con lettera del 13 novembre scorso la Presidenza ha rinnovato la richiesta alla Ministra dell'interno di intervenire in audizione dinanzi alla Commissione, nell'ambito Pag. 4 dell'esame del provvedimento; in risposta a tale richiesta la Ministra dell'interno ha espresso la sua disponibilità a intervenire in audizione nella mattinata di domani, martedì 17 novembre.
  Avverte quindi che l'organizzazione dei lavori della giornata di domani sarà conseguentemente modificata, inserendo nel calendario dei lavori della Commissione la predetta audizione, in sede informale, alle 11.30. L'audizione si svolgerà in videoconferenza, consentendo la partecipazione da remoto dei deputati e dell'audita, nel rispetto delle determinazioni della Giunta per il regolamento del 31 marzo 2020.
  Ricorda quindi che nella precedente seduta di venerdì 13 novembre si sono svolti e conclusi gli interventi sul complesso degli emendamenti.
  Pertanto, a partire dalla seduta odierna si procederà alle votazioni sulle proposte emendative ammissibili. Avverte che, alla luce di quanto stabilito dalla Giunta per il Regolamento nella riunione del 4 novembre scorso, i deputati possono partecipare all'odierna seduta in sede referente solo in presenza, essendo previste votazioni sul provvedimento.
  Rammenta quindi che, in ottemperanza alle prescrizioni e misure precauzionali stabilite dal Collegio dei deputati Questori per ridurre al massimo grado il rischio della diffusione del COVID-19 nelle sedi della Camera (uso corretto delle mascherine da parte di tutti i partecipanti alle sedute; rispetto del distanziamento interpersonale; rispetto nelle aule delle Commissioni della capienza massima indicata per ciascuna di esse dai deputati Questori), la durata delle sedute, essendo connotate da una presenza consistente di deputati, dovrà essere limitata entro le tre ore, intervallando la ripresa dei lavori con una pausa per i ricambi d'aria e le attività di sanificazione della durata di circa un'ora, ed assicurando comunque un periodico ricambio d'aria anche durante le sedute. Per tale motivo sono state previste, nella giornata odierna e nelle successive, distinte sedute, al fine di consentire intervalli adeguati tra l'una e l'altra.
  La seduta in corso si protrarrà quindi non oltre le ore 17; alle ore 18 è convocata un'ulteriore seduta sul provvedimento, che si protrarrà non oltre le ore 20.
  Segnala quindi che possono intervenire per dichiarazione di voto solo i deputati titolari del diritto di voto in questa Commissione.
  Ricorda altresì, come richiamato nella riunione dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, della Commissione dell'11 novembre scorso, che il Presidente della Camera ha richiamato i Presidenti di Commissione, nell'attuale contesto emergenziale, al fine di evitare imprevisti affollamenti nelle aule delle Commissioni, ad applicare in modo rigoroso la disposizione dell'articolo 38 del Regolamento, ai sensi della quale «ogni deputato può partecipare, senza diritto di voto, alle sedute di Commissioni diverse da quella alla quale appartiene, previa comunicazione al Presidente della Commissione stessa da parte del Gruppo di appartenenza».
  Avverte quindi che, prima dell'inizio della seduta, il gruppo del Partito democratico ha ritirato le seguenti proposte emendative: Rizzo Nervo 1.8 e 1.108, Boldrini 1.203, il gruppo Italia Viva ha ritirato le seguenti proposte emendative Marco Di Maio 1.109 e Migliore 1.220, il gruppo LEU ha ritirato le proposte emendative Palazzotto 1.114, Muroni 1.223 e Palazzotto 1.233, il gruppo M5S ha ritirato le seguenti proposte emendative Corda 1.105, Frusone 1.106, Iovino 1.112, 1.121, Sarli 1.148, Maniero 1.155, Colletti 1.169, 1.170, Maniero 1.182, Sarli 1.201, Perantoni 1.218, Colletti 1.224, 1.225, Frusone 1.240, Corda 1.241 e Berti 1.07.
  Segnala che la deputata Corneli sottoscrive le seguenti proposte emendative: Dieni 1.217, Berti 4.015 Galizia 15.26, Galizia 4.292, Perantoni 3.102, Siragusa 4.375, Berti 6.012, Berti 12.09, Corda 1.232, Frusone 1.240, Frusone 3.110, Colletti 13.19, Colletti 1.224, Colletti 1.225 e Ascari 1.239; la deputata Alaimo sottoscrive le seguenti proposte emendative Dieni 1.217 e 5.03, Ficara 1.04 e, Barzotti 4.389; il deputato Perconti sottoscrive le proposte emendative Dieni 1.217, Barzotti 4.389 e Dieni 5.03.

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  Emanuele PRISCO (FDI) prende atto con favore della previsione, nella giornata di domani, dell'audizione della Ministra dell'interno, nonché della puntuale definizione da parte della Presidenza dell'organizzazione dei lavori. Richiama l'attenzione sulla necessità che gli orari stabiliti per lo svolgimento delle sedute non siano disattesi, quale atto di doveroso rispetto nei confronti dei commissari.

  Igor Giancarlo IEZZI (LEGA) si associa alla richiesta del deputato Prisco di rispettare la programmazione dei lavori prefigurata, stigmatizzando il ritardo con cui ha avuto inizio la seduta odierna, anche in considerazione dell'inopportunità, in relazione all'emergenza epidemiologica in atto, di trattenere inutilmente i deputati in aula.
  Ringrazia la Ministra Lamorgese per la disponibilità ad essere ascoltata nella giornata di domani, ma ribadisce quanto già sottolineato nella precedente seduta, vale a dire che l'audizione della Ministra è da considerarsi preliminare rispetto all'esame degli emendamenti, anche alla luce di recenti fatti di cronaca, quali l'attentato di Nizza e i tragici naufragi verificatisi nel Mediterraneo, in relazione ai quali è imprescindibile, prima di passare al merito del provvedimento, conoscere gli intendimenti del Governo per quanto concerne le politiche migratorie.
  Dichiara di essere pienamente consapevole di quanto rilevato nella precedente seduta dal Presidente Brescia, vale a dire che dal punto di vista regolamentare l'audizione non può essere considerata pregiudiziale rispetto al seguito dell'esame, ma ritiene che tale pregiudizialità sussista indiscutibilmente dal punto di vista politico. Chiede, pertanto, di anticipare l'audizione della Ministra o, in alternativa, di posticipare l'inizio della discussione degli emendamenti.
  Sottolinea di aver sottoscritto tutti gli emendamenti, pur non condividendone necessariamente il contenuto, quale segnale di disponibilità a discutere i temi da essi posti e osserva come tale disponibilità non vi sia invece da parte della maggioranza, dal momento che diversi emendamenti presentati dalla maggioranza medesima sono stati ritirati prima dell'inizio della seduta.
  Segnala come da parte di tutti i gruppi del centrodestra sia stata presentata al Presidente della Camera la richiesta di riesaminare numerosi giudizi di inammissibilità resi dalla Presidenza della Commissione e chiede di attendere, prima di passare all'esame delle proposte emendative, le decisioni al riguardo del Presidente della Camera. Ricorda, infatti, come, in occasione della discussione di provvedimenti analoghi, siano state considerate ammissibili, a seguito dell'intervento del Presidente della Camera, proposte emendative precedentemente dichiarate inammissibili dalla Presidenza della Commissione.
  Richiama, infine, l'attenzione sulle proposte emendative concernenti indennizzi economici ai comuni di frontiera che soffrono la pressione migratoria, segnatamente per quanto riguarda il suo articolo aggiuntivo 5.010 relativo a Ventimiglia, sulle quali il Presidente della Commissione si era riservato un ulteriore approfondimento i cui esiti tuttavia non sono stati comunicati.

  Laura RAVETTO (FI) si associa alle considerazioni del deputato Iezzi, ritenendo che – seppure non per ragioni regolamentari ma per evidenti motivi di opportunità politica – l'esame degli emendamenti debba iniziare dopo l'audizione della Ministra dell'interno. Rileva come tale audizione potrà fra l'altro consentire di comprendere quale sia l'atteggiamento del Governo nei confronti delle proposte avanzate dalle opposizioni.
  Esprime, inoltre, preoccupazione per la decisione di dichiarare inammissibili emendamenti volti alla tutela delle Forze dell'ordine, in quanto si tratta evidentemente di proposte attinenti alle materie oggetto del provvedimento.

  Gianni TONELLI (LEGA) si associa alle considerazioni del deputato Iezzi, ritenendo assolutamente indispensabile l'audizione della Ministra prima di passare all'esame degli emendamenti. Richiama, in particolare, l'attenzione sulle proposte emendative in materia di tutela delle Forze dell'ordine, Pag. 6 che a suo avviso non possono essere considerate estranee per materia, alla luce delle modifiche all'articolo 131-bis del codice penale introdotte dal provvedimento in esame, e sulle quali ritiene imprescindibile acquisire l'avviso della Ministra dell'interno.

  Simona BORDONALI (LEGA) si associa alle considerazioni dei deputati Iezzi e Tonelli circa la necessità di audire la Ministra dell'interno prima di passare all'esame delle proposte emendative.
  Dichiara quindi di non comprendere le motivazioni per cui sono state dichiarate inammissibili le proposte emendative relative alle forze dell'ordine e alla polizia locale, cui spetta peraltro applicare le misure previste dal provvedimento. Ritiene altresì ragionevole attendere le decisioni del Presidente della Camera sulla richiesta avanzata dalle opposizioni di revisione dei giudizi di inammissibilità, in considerazione del fatto che in precedenti analoghe circostanze il Presidente della Camera ha rivisto alcune valutazioni del Presidente della Commissione.

  Emanuele PRISCO (FDI) propone di rinviare l'inizio dell'esame degli emendamenti, in attesa dell'audizione della Ministra Lamorgese e delle decisioni del Presidente della Camera sulla richiesta di riesame dei giudizi di inammissibilità, chiedendo alla Presidenza della Commissione di attivarsi affinché esse intervengano entro un breve lasso di tempo. Sottolinea come la proposta da lui avanzata non possa ritenersi mossa da intenti dilatori, trattandosi soltanto di un breve rinvio.

  Nicola MOLTENI (LEGA) richiama anch'egli quanto accaduto in occasione dell'esame del cosiddetto «decreto sicurezza bis», quando, a seguito dell'intervento del Presidente della Camera furono considerate ammissibili talune proposte emendative inizialmente dichiarate inammissibili. Segnala, peraltro, come il provvedimento in esame riguardi non soltanto temi strettamente attinenti alla sicurezza, ma anche altri aspetti, come ad esempio il sistema penitenziario, che costituiscono oggetto anche di proposte emendative dichiarate inammissibili. Ritiene pertanto quanto mai opportuno, al fine di un ordinato svolgimento dei lavori della Commissione, attendere le decisioni al riguardo del Presidente della Camera.
  Ritiene estremamente importante, nonché doverosa, la presenza della Ministra dell'interno, di cui apprezza comunque la disponibilità, e ritiene che posticipare l'inizio dell'esame degli emendamenti in attesa dell'audizione della Ministra medesima possa consentire ai commissari di conoscere compiutamente gli intendimenti del Governo nelle materie oggetto del provvedimento.
  Osserva inoltre come il provvedimento in esame preveda sostanzialmente lo smantellamento dei centri per i rimpatri e segnala come il Ministro degli affari esteri abbia recentemente dichiarato di auspicare che i rimpatri non siano più nazionali ma europei. Si chiede, pertanto, come tali rimpatri europei possano essere gestiti a fronte di quanto previsto dal provvedimento in esame in materia di centri per i rimpatri e ritiene dunque necessario conoscere la posizione del Governo su tale questione, nonché, in generale, gli intendimenti del Governo medesimo per quanto concerne le politiche nelle materie trattate dal provvedimento, su cui ribadisce il proprio giudizio del tutto negativo.

  Fausto RACITI, presidente, rileva come il Presidente della Commissione abbia già chiarito in precedenti sedute che l'audizione della Ministra dell'interno non può essere considerata pregiudiziale sul piano procedurale rispetto al seguito dell'esame del provvedimento. Chiede comunque di conoscere l'orientamento di tutti i gruppi in merito alla richiesta di posticipare l'avvio delle votazioni dopo lo svolgimento dell'audizione medesima.

  Marco DI MAIO (IV), pur comprendendo le ragioni dell'opposizione, interessata a ritardare il più possibile l'inizio dei lavori, non ritiene che vi siano ostacoli perché la Commissione inizi l'esame delle proposte emendative nella seduta odierna.

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  Stefano CECCANTI (PD), allo scopo di verificare gli intendimenti di tutti i gruppi, di maggioranza e di opposizione, propone una breve sospensione della seduta.

  Fausto RACITI, presidente, alla luce della richiesta avanzata dal deputato Ceccanti, sospende la seduta.

  La seduta, sospesa alle 15, è ripresa alle 15.20.

  Stefano CECCANTI (PD), alla luce degli orientamenti emersi tra i rappresentanti dei gruppi, propone che i relatori ed il Governo esprimano i pareri di competenza sulle proposte emendative presentate all'articolo 1.

  Fausto RACITI, presidente, dà la parola al relatore Miceli per l'espressione dei pareri sulle proposte emendative riferite all'articolo 1.

  Carmelo MICELI (PD), relatore, anche a nome della relatrice Baldino, esprime parere contrario sugli articoli premissivi Lucaselli 01.01 e 01.02, nonché sugli emendamenti Iezzi 1.92, Molteni 1.93, Lucaselli 1.94, 1.95, 1.96, 1.97, 1.98 e 1.99. Esprime parere favorevole sull'emendamento Ceccanti 1.100 e parere contrario sugli identici emendamenti Lucaselli 1.102 e Iezzi 1.10, Meloni 1.103 e Lucaselli 1.107. Propone l'accantonamento dell'emendamento Tonelli 1.20 ed esprime parere contrario sull'emendamento Pella 1.110, sugli identici emendamenti Ravetto 1.111 e Bordonali 1.113, nonché sugli emendamenti Vinci 1.21 e Magi 1.1. Propone l'accantonamento dell'emendamento Bordonali 1.11 ed esprime parere contrario sugli emendamenti Molteni 1.115 e Ravetto 1.116, nonché sugli identici emendamenti Lucaselli 1.117 e Molteni 1.118. Esprime parimenti parere contrario sugli emendamenti Bordonali 1.119, Giannone 1.120, sugli identici emendamenti Invernizzi 1.122 e Lucaselli 1.123, nonché sugli emendamenti Lucaselli 1.124 e 1.125. Propone l'accantonamento degli emendamenti Ziello 1.22 e Fogliani 1.80 ed esprime parere contrario sull'emendamento Iezzi 1.126, sugli identici emendamenti Stefani 1.128, Giannone 1.129 e Lucaselli 1.130, nonché sull'emendamento Fogliani 1.131. Propone l'accantonamento dell'emendamento Invernizzi 1.249 ed esprime parere contrario sull'emendamento Tonelli 1.132. Propone l'accantonamento degli emendamenti Stefani 1.24 e 1.81 ed esprime parere contrario sull'emendamento Invernizzi 1.133, sugli identici emendamenti Vinci 1.134 e Giannone 1.135, nonché sugli emendamenti Tonelli 1.25 e Stefani 1.255. Propone l'accantonamento dell'emendamento Tonelli 1.250 ed esprime parere contrario sugli identici emendamenti Giannone 1.136 e Ziello 1.137. Propone l'accantonamento degli emendamenti Vinci 1.26 e 1.82 ed esprime parere contrario sugli emendamenti Tonelli 1.138 e Bordonali 1.139. Propone l'accantonamento dell'emendamento Ziello 1.83 ed esprime parere contrario sull'emendamento Iezzi 1.140, sugli identici emendamenti Molteni 1.141, Bignami 1.142 e Lucaselli 1.143, nonché sull'emendamento Vinci 1.144. Propone l'accantonamento dell'emendamento Bordonali 1.251 ed esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Sarli 1.145 e Marco Di Maio 1.146 nonché sugli identici emendamenti Magi 1.2 e Rizzo Nervo 1.9. Esprime parere contrario sugli emendamenti Cirielli 1.127, Iezzi 1.86 e 1.147, sugli identici emendamenti Molteni 1.149 e Lucaselli 1.150, sull'emendamento Bordonali 1.151, sugli identici emendamenti Lucaselli 1.252 e Ravetto 1.253, sull'emendamento Lucaselli 1.254, sugli identici emendamenti Ravetto 1.153 e Meloni 1.156, sugli identici emendamenti Molteni 1.152 e Ravetto 1.157, sugli emendamenti Molteni 1.154, Iezzi 1.87, Meloni 1.158 e 1.159. Esprime parere contrario anche sugli emendamenti Delmastro Delle Vedove 1.160, Montaruli 1.161, Mantovani 1.162 e 1.163, Iezzi 1.78 e 1.88, Bignami 1.166 nonché sugli identici emendamenti Iezzi 1.167 e Ravetto 1.168. Esprime parere favorevole sull'emendamento Boldrini 1.171 e parere contrario sugli identici emendamenti Stefani 1.15, Lucaselli 1.172 e Molteni 1.173 nonché sugli emendamenti Invernizzi 1.29, Iezzi 1.34, Lucaselli 1.175, Fogliani 1.13, Iezzi 1.43 e Invernizzi 1.44. Pag. 8Propone l'accantonamento degli identici emendamenti Magi 1.176, Migliore 1.177, Galizia 1.178 e Ceccanti 1.179. Esprime parere contrario sugli emendamenti Bordonali 1.31, Ziello 1.32, Fogliani 1.30, nonché sugli identici emendamenti Lucaselli 1.180 e Montaruli 1.181. Esprime altresì parere contrario sugli emendamenti Molteni 1.14, Invernizzi 1.183, Delmastro Delle Vedove 1.174, sugli identici emendamenti Giannone 1.184 e Bordonali 1.41, nonché sugli emendamenti Giannone 1.185 e Bordonali 1.28. Esprime parere favorevole sull'emendamento Elisa Tripodi 1.186, a condizione che sia riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato) ed esprime parere contrario sugli emendamenti Molteni 1.35 e 1.42. Propone l'accantonamento dell'emendamento Vinci 1.33 ed esprime parere contrario sugli emendamenti Tonelli 1.36, Ziello 1.37 e Iezzi 1.38. Propone l'accantonamento dell'emendamento Lucaselli 1.187 ed esprime parere contrario sugli emendamenti Bordonali 1.39, Molteni 1.40, Tonelli 1.84, Molteni 1.45, Vinci 1.47, Molteni 1.51, Stefani 1.55, Tonelli 1.56, Bordonali 1.52, Molteni 1.53, Magi 1.3, nonché sugli identici emendamenti Stefani 1.188 e Lucaselli 1.189, e sugli emendamenti Molteni 1.190 e Iezzi 1.57; esprime parere favorevole sull'emendamento Salafia 1.247, nonché parere contrario sugli emendamenti Iezzi 1.54, Vinci 1.191, sugli emendamenti a prima firma Lucaselli 1.192 e 1.193; esprime, quindi, parere favorevole sull'emendamento Sarli 1.194 e parere contrario sugli identici emendamenti Ravetto 1.195 e Invernizzi 1.196 nonché sugli emendamenti Lucaselli 1.197, sugli identici emendamenti Vinci 1.16 e Lucaselli 1.198, nonché sugli emendamenti Lucaselli 1.199, Iezzi 1.59, e Stefani 1.58. Esprime, inoltre, parere contrario sugli identici emendamenti Lucaselli 1.200 e Molteni 1.85, nonché sugli emendamenti Iezzi 1.75, Ziello 1.61, Iezzi 1.62, Bordonali 1.89, Molteni 1.60 e Del Mastro Delle Vedove 1.202. Esprime parere contrario sugli identici emendamenti Bordonali 1.17 e Ravetto 1.204; esprime, quindi, parere favorevole sull'emendamento Salafia 1.248 e parere contrario sugli emendamenti Bordonali 1.205, Stefani 1.63 e Iezzi 1.206, nonché sugli identici emendamenti Molteni 1.208, Ravetto 1.209 e Lucaselli 1.210 e sull'emendamento Lucaselli 1.211. Propone di accantonare l'emendamento a prima firma Montaruli 1.212 ed esprime parere contrario sull'emendamento Iezzi 1.213, sugli identici emendamenti Fogliani 1.207 e Lucaselli 1.214 e sull'emendamento Molteni 1.18; esprime parere favorevole sugli emendamenti Dieni 1.217, Ungaro 1.215 e Raciti 1.216. Esprime parere contrario sull'emendamento Magi 1.4 e parere favorevole sull'emendamento a prima firma Palazzotto 1.219, a condizione che sia riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato); esprime altresì parere favorevole sugli identici emendamenti Ceccanti 1.221 e Galizia 1.222, purché riformulati nell'identico testo proposto per l'emendamento Palazzotto 1.219. Esprime parere contrario sugli emendamenti Ziello 1.67, Invernizzi 1.68, Molteni 1.64, Butti 1.226, Fogliani 1.69, Lucaselli 1.227, Iezzi 1.66, Bordonali 1.65, nonché sugli identici emendamenti Lucaselli 1.228 e Iezzi 1.229; esprime, altresì, parere contrario sull'emendamento Molteni 1.230 e sugli identici emendamenti Stefani 1.19 e Lucaselli 1.231. Esprime parere favorevole sull'emendamento Corda 1.232, purché riformulato nell'identico testo proposto per l'emendamento Palazzotto 1.219. Esprime, quindi, parere contrario sull'emendamento Magi 1.5 nonché sugli emendamenti Vinci 1.74, Bordonali 1.73, Molteni 1.72, Mantovani 1.234, Iezzi 1.70, Molteni 1.71 e sugli emendamenti a prima firma Lucaselli 1.235, 1.236, 1.237 e 1.238. Propone di accantonare l'emendamento Ascari 1.239 ed esprime parere contrario sugli emendamenti a prima firma Magi 1.6 e 1.7. Propone di accantonare l'emendamento a prima firma Palazzotto 1.242. Esprime parere contrario sugli emendamenti Molteni 1.243, Iezzi 1.244, Bordonali 1.245 e Potenti 1.246. Inoltre, propone di accantonare l'articolo aggiuntivo a prima firma Ficara 1.04 ed esprime parere contrario sull'articolo aggiuntivo Rampelli 1.06.

  Il Viceministro Matteo MAURI esprime parere conforme a quello dei relatori.

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  Fausto RACITI, presidente, sospende la seduta.

  La seduta, sospesa alle 15.45, è ripresa alle 15.55.

  Stefano CECCANTI (PD) chiede ai colleghi dei gruppi di opposizione se, anche a seguito dei colloqui informali intercorsi negli ultimi minuti, intendano formulare proposte sul seguito dei lavori, auspicando che siano ragionevoli e tengano conto della tempistica prevista dai regolamenti parlamentari.

  Igor Giancarlo IEZZI (LEGA) precisa che non è affatto necessario accelerare i tempi di esame del decreto-legge in titolo, dato che il relativo termine di conversione in legge è previsto per il 22 dicembre prossimo.

  Laura RAVETTO (FI) esprime perplessità sul fatto che sia stato chiesto ai gruppi di opposizione di esprimersi senza che sia stata formulata una proposta chiara dalla maggioranza.

  Stefano CECCANTI (PD) precisa di aver formulato la sua richiesta sulla base del presupposto che i gruppi di opposizione avessero convenuto una posizione unitaria sul seguito dei lavori.

  Emanuele PRISCO (FDI) ribadisce la richiesta di rinviare l'esame, in attesa dello svolgimento dell'audizione della Ministra Lamorgese, prevista per domani, e dell'esito dei ricorsi al Presidente della Camera avverso le declaratorie di inammissibilità di taluni emendamenti: al riguardo, ricorda che in occasione dell'esame dei precedenti «decreti sicurezza», il Presidente della Camera dispose la riammissione di numerose proposte emendative inizialmente dichiarate inammissibili.

  Igor Giancarlo IEZZI (LEGA) ribadisce le richieste già avanzate in sede di esame preliminare del provvedimento: proseguire l'esame solo dopo aver audito la Ministra dell'Interno; attendere l'esito dei ricorsi avverso le declaratorie di inammissibilità; valutare la disponibilità dei gruppi di maggioranza e del Governo ad approfondire la portata di taluni emendamenti, in particolare del suo emendamento 5.010, relativo alla situazione di Ventimiglia, e di altri analoghi emendamenti riferiti ad altri comuni, anch'essi oggetto di ricorso al Presidente della Camera.

  Fausto RACITI, presidente, ritiene che il Presidente Brescia potrà informare quanto prima la Commissione in merito risposte relative agli ulteriori approfondimenti in corso circa l'ammissibilità degli emendamenti relativi alla situazione di Ventimiglia e di altri comuni, che peraltro afferiscono all'articolo 5 del provvedimento e, dunque, ad una fase successiva dell'esame.
  Quanto all'opportunità di attendere l'esito dei ricorsi al Presidente della Camera, precisa che si potrebbe procedere, intanto, alla votazione dei primi quaranta emendamenti riferiti all'articolo 1, che non sono stati oggetto di contenzioso.
  Con riferimento all'audizione della Ministra Lamorgese, ricorda che in sede di ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, si era convenuto sul fatto che tale audizione non fosse pregiudiziale all'avvio della discussione sul provvedimento. Invita, dunque, i gruppi di maggioranza ad esprimersi sulla richiesta delle forze di opposizione di posticipare le votazioni successivamente all'audizione.

  Nicola MOLTENI (LEGA) preannuncia che il dibattito sul provvedimento sarà tutt'altro che agevole e che l'opposizione intende usare tutti gli strumenti a propria disposizione per ostacolare la conversione del decreto – legge in esame, che stravolge del tutto la disciplina previgente: l'obiettivo comune delle forze di opposizione è infatti di ripristinare la normativa dei precedenti «decreti-sicurezza», inchiodando alle proprie responsabilità i colleghi del Movimento 5 stelle, che a suo tempo la approvarono compatti, salvo ora acconciarsi a demolirla per mero opportunismo politico.
  Sottolinea che la Ministra Lamorgese dovrà fornire alla Commissione una spiegazione Pag. 10 esaustiva sulle ragioni che l'hanno indotta a proporre la disciplina in esame, che ha contribuito a triplicare gli sbarchi di clandestini in Italia e ad incrementare il numero dei naufragi nel Mediterraneo. Proprio in una fase in cui occorrerebbe difendere con più efficacia le frontiere nazionali, con il decreto-legge in titolo si agevolano invece le attività opache delle ONG, che sono tornate a pattugliare le acque di fronte alla Libia. Gli effetti di questa condotta insensata, peraltro, si stanno già evidenziando, con l'Italia che viene regolarmente esclusa dai tavoli europei dove si discute di gestione dei flussi e contrasto all'immigrazione illegale.
  Sulla base di queste considerazioni, ribadisce la richiesta di rinviare il seguito dell'esame, svolgendo preliminarmente l'audizione della Ministra dell'Interno.

  Emanuele FIANO (PD), pur ritenendo che, nel pieno rispetto di una logica democratica, l'opposizione abbia il sacrosanto diritto di contrastare nel merito il provvedimento in esame – così come il suo gruppo si oppose, a suo tempo, al contenuto dei provvedimenti voluti dall'ex Ministro Salvini – fa notare, facendo riferimento ad alcune osservazioni svolte dal deputato Molteni – che il legittimo atteggiamento dell'opposizione, che si preannuncia di ostruzionismo, sembra sussistere a prescindere da quello che sarà l'esito dell'audizione della Ministra Lamorgese, audizione, che, peraltro, egli stesso ritiene sia assolutamente utile svolgere ai fini di un più ricco dibattito. Non comprende dunque l'ostinazione dell'opposizione a ritenere così necessaria tale audizione, considerato che i gruppi di minoranza sembrano già convinti a priori dell'inefficacia di tale provvedimento, senza dare minimamente l'impressione di poter cambiare idea.

  Ylenja LUCASELLI (FDI), nel far notare che l'audizione della Ministra è stata richiesta da tutti i gruppi di opposizione, rileva che la finalità è proprio quella di ottenere dei chiarimenti fondamentali su talune questioni, che ritiene siano state ingiustamente sottovalutate dal Governo in carica, anche in relazione a determinati fatti accaduti di recente, rispetto ai quali la normativa proposta dall'attuale Esecutivo sembra recare numerose lacune. Osserva, peraltro, che non è escluso che eventuali chiarimenti forniti dalla Ministra possano agevolare un confronto più costruttivo tra i gruppi, eventualmente anche rendendo meno intransigente l'atteggiamento dell'opposizione.
  Dopo aver rilevato che alcuni emendamenti proposti dal suo gruppo mirano proprio a fare emergere alcune importanti questioni, come quella relativa all'emergenza epidemiologica, giudica dunque opportuno rinviare l'esame delle proposte emendative ad una fase successiva all'audizione della Ministra, dalla quale è necessario comprendere se vi sia un atteggiamento di apertura rispetto alla risoluzione di certe problematiche.

  Laura RAVETTO (FI), rivolgendosi al deputato Fiano, fa notare che l'atteggiamento dell'opposizione, che potrebbe sfociare anche nell'ostruzionismo, rappresenta un'inevitabile reazione rispetto ad una evidente chiusura della maggioranza, resa manifesta dall'espressione dei pareri, che sono stati quasi tutti contrari, fatta eccezione per alcune proposte emendative di rilievo solo formale sulle quali è stato proposto un accantonamento. Rilevando con rammarico che sono state valutate in termini negativi tutte le proposte emendative presentate dal suo gruppo, fa notare che è la maggioranza a porre in essere un atteggiamento di aggressività, ostile al confronto.
  Ritiene, in conclusione, che non sia possibile iniziare ad esaminare le varie proposte emendative presentate senza aver prima ascoltato la Ministra.

  Igor Giancarlo IEZZI (LEGA) ritiene che la Ministra abbia il dovere di venire a riferire in Parlamento, rilevando che un conto sono le sue ineludibili responsabilità istituzionali, un altro è la posizione tutta politica assunta da certi schieramenti parlamentari. Giudica infatti necessario che la Ministra chiarisca alcune fondamentali questioni Pag. 11 connesse al provvedimento in esame, ritenendo che l'intervento normativo posto in essere dal Governo rappresenti una provocazione inaccettabile ai danni dei cittadini italiani. Giudica infatti paradossale che l'Esecutivo decida di affrontare la questione dell'immigrazione prioritariamente rispetto ad altre problematiche, giudicate di maggiore rilevanza ed urgenza.
  Dopo aver fatto notare che lo stesso Presidente Brescia, in una sua recente intervista, ha ammesso le difficoltà del percorso di esame di tale provvedimento, osserva come sia ben noto – non essendo necessario svolgere dunque interpretazioni particolari della parole pronunciate dagli esponenti di opposizione – che il suo gruppo intende contrastare fermamente un Esecutivo il quale, da un lato, pone vincoli alle libertà dei cittadini italiani, e, dall'altro, amplia al massimo le facoltà di scelta degli stranieri immigrati.

  Gianni TONELLI (LEGA) ritiene necessario che i cittadini italiani abbiano piena contezza delle evidenti contraddizioni che contraddistinguono l'azione del Governo in carica, il quale, sostanzialmente, cancella quanto fatto dal precedente Esecutivo in tema di immigrazione, nonostante una componente della maggioranza attuale avesse condiviso quella precedente impostazione. Fa infatti notare come l'intervento normativo in esame, che ritiene sia stato posto in essere volontariamente con ritardo – proprio per far dimenticare l'atteggiamento originario di una parte della maggioranza – addirittura peggiori la normativa vigente anteriormente ai cosiddetti decreti Salvini. Ritiene dunque necessario svolgere l'audizione della Ministra proprio per smascherare una simile malefatta – a fronte del carattere fortemente tecnico di certi dati che non potrebbero essere smentiti neanche dalla Ministra – facendo notare che la posizione di chiusura della maggioranza appare chiara, come dimostrato dall'espressione dei pareri. Osserva, peraltro, che l'audizione della Ministra avrebbe potuto consentire anche un giudizio di ammissibilità sugli emendamenti più sereno e ponderato da parte della presidenza.

  Fausto RACITI, presidente, rivolgendosi al deputato Tonelli, fa notare che non vi è alcuna relazione tra l'audizione della Ministra e il giudizio di ammissibilità sulle proposte emendative spettante alla Presidenza della Commissione.

  Edoardo ZIELLO (LEGA) fa notare che l'esame del provvedimento è iniziato nel modo peggiore, come dimostrato dal notevole ritardo dell'inizio della seduta odierna, probabilmente determinato, a suo avviso, dalla necessità per la maggioranza di tergiversare, al fine di disporre dei numeri sufficienti a contrastare i voti dell'opposizione. Fa notare che il proposito dell'opposizione non è quello di paralizzare i lavori, ma semplicemente di ottenere dei chiarimenti dalla Ministra circa gli interventi che intende porre in essere in tale delicata materia. Segnala infatti come il Governo in carica miri a cancellare quanto di buono svolto dall'Esecutivo precedente, che aveva esclusivamente inteso difendere il Paese da un'ondata migratoria, ora invece ripresa in maniera forte.
  Stigmatizza quindi l'atteggiamento di chiusura della maggioranza, testimoniato dall'espressione dei pareri sulle proposte emendative di opposizione, quasi tutti contrari, fatta eccezione per alcuni accantonamenti di poco rilievo.
  Fa inoltre notare che il provvedimento in esame sembra ampliare a dismisura la possibilità di rilasciare permessi di soggiorno, determinando una discriminazione tra immigrati regolari e irregolari, peraltro non stanziando alcuna risorsa a favore dei comuni o delle forze dell'ordine. Ritiene che l'audizione della Ministra sia necessaria, anche alla luce di alcuni recenti accadimenti, tra i quali richiama l'attentato a Nizza, realizzato da un immigrato passato proprio attraverso il nostro sistema di accoglienza.
  In conclusione, ritiene che il provvedimento sia incompatibile con i bisogni dei cittadini, soprattutto in una fase di emergenza pandemica come quella attuale.

  Emanuele FIANO (PD) precisa che con il suo precedente intervento intendeva semplicemente Pag. 12 far notare che il legittimo atteggiamento di dura opposizione di alcuni gruppi, a giudicare dal contenuto di alcuni interventi, sembra prescindere dagli esiti dell'audizione della Ministra e non sia destinato a cambiare neanche dopo tale audizione, chiedendosi, pertanto, per quale ragione sarebbe necessario per le opposizioni attendere tale audizione, visto che sono già in possesso di certe convinzioni. Dopo aver ribadito la piena legittimità di un confronto tra maggioranza e opposizione, nell'ambito di una normale e sana dialettica democratica, ritiene, comunque, che l'audizione della Ministra potrà offrire utili spunti al dibattito, giudicando egli stesso preferibile rinviare l'inizio dell'esame delle proposte emendative ad una fase successiva a tale audizione, a fronte dell'atteggiamento ostruzionistico delle opposizioni, che non permetterebbe, probabilmente, di svolgere votazioni nella giornata odierna.
  Facendo riferimento alle considerazioni svolte al deputato Molteni circa la necessità di attendere l'esito delle valutazioni del Presidente della Camera in relazione ad alcuni ricorsi presentati avverso il giudizio di ammissibilità svolto dalla presidenza, osserva come le proposte emendative motivo oggetto di tali ricorsi, riferendosi ad articoli successivi, non precluderebbero la possibilità di iniziare nel frattempo l'esame degli emendamenti, che si riferiscono agli articoli precedenti.
  Ricollegandosi, infine, ad alcune osservazioni svolte dalle deputate Ravetto e Lucaselli, evidenzia come l'espressione di pareri contrari appaia legittima in una normale dialettica democratica, a fronte della evidente diversità di vedute tra maggioranza e opposizione sulla materia.

  Fausto RACITI, presidente, rileva come, nonostante il dibattito in corso circa l'eventuale slittamento dell'avvio delle votazioni, avendo carattere incidentale, avrebbe potuto concludersi, ai sensi dell'articolo 41 del regolamento, dando la parola ad un oratore a favore e ad un oratore contro, abbia ritenuto opportuno lasciare ai gruppi ampia libertà di intervento; invita tuttavia i rappresentanti dei gruppi ad esprimere il proprio orientamento definitivo al riguardo, al fine di dare soluzione alla questione.

  Igor Giancarlo IEZZI (LEGA) ritiene che la proposta avanzata dal deputato Fiano sia assolutamente sensata e possa essere senz'altro accolta dalle opposizioni.

  Annagrazia CALABRIA (FI) chiede al deputato Fiano di chiarire i termini della sua proposta.

  Emanuele FIANO (PD) sottolinea di aver proposto di rinviare il seguito dell'esame del provvedimento alla giornata di domani, dopo l'audizione della Ministra dell'interno.

  Erasmo PALAZZOTTO (LEU), a nome del proprio gruppo, si associa alla proposta del deputato Fiano.

  Vittoria BALDINO (M5S), relatrice, in considerazione dell'andamento dei lavori della seduta odierna, si dichiara favorevole alla proposta del deputato Fiano.

  Silvia FREGOLENT (IV), a nome del proprio gruppo si associa alla proposta del deputato Fiano. Quanto all'atteggiamento assunto dall'opposizione sul provvedimento in esame, rileva come esso sia contraddittorio rispetto all'iniziativa di alcuni consiglieri regionali della Lega che, in Piemonte, hanno chiesto il supporto delle ONG, la cui attività è solitamente contrastata con forza da tale parte politica, a fronte dell'emergenza epidemiologica da COVID-19.

  Fausto RACITI, presidente, preso atto dell'orientamento espresso dai gruppi, rinvia il seguito dell'esame alla seduta che sarà convocata per la giornata di domani alle 14.30. Precisa come in tale seduta si procederà comunque alle votazioni sugli emendamenti, anche qualora non fosse stata comunicata la decisione del Presidente della Camera sulla richiesta di revisione dei giudizi di inammissibilità di talune proposte emendative.
  Avverte, pertanto, che la seduta in sede referente convocata per la mattinata di Pag. 13domani non avrà luogo e che nella medesima mattinata avranno luogo le sedute previste in sede consultiva e per l'esame di atti del Governo, il cui avvio sarà posticipato alle ore 11, prima dell'audizione informale della Ministra dell'interno, che avrà inizio alle ore 11,30.

  La seduta termina alle 16.40.