CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 22 settembre 2020
439.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissione parlamentare di controllo sull'attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale
COMUNICATO
Pag. 32

  Martedì 22 settembre 2020. – Presidenza del presidente Sergio PUGLIA.

  La seduta comincia alle 13.20.

  (La Commissione approva il processo verbale della seduta precedente).

Seguito dell'esame della proposta di relazione sull'attività della Commissione.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  Il PRESIDENTE ricorda che nella seduta del 21 luglio è stata presentata una relazione che nelle prossime sedute intende sottoporre all'approvazione della Commissione. Sottolinea che la relazione indica le priorità verso cui indirizzare i lavori parlamentari: approvazione definitiva della regolamentazione in materia di investimenti delle Casse professionali, riforma della governance degli enti gestori di forme pensionistiche per arginare le molteplici disfunzionalità gestionali che stanno emergendo nell'ambito delle indagini conoscitive, regolazione del settore della sanità integrativa e riforma del sistema impositivo relativo alle varie forme pensionistiche obbligatorie e complementari. Ricorda inoltre che, in base a quanto emerso nell'Ufficio di presidenza del 28 luglio u.s., è stato stabilito di convenire alcune regole al fine di organizzare l'attività della Commissione attraverso dei Gruppi di lavoro dedicati ad ambiti o temi specifici. Propone che i componenti di ciascun Gruppo siano individuati dalla Presidenza tenendo conto delle indicazioni dei Gruppi presenti in Commissione, ciascuno dei quali dovrebbe avervi un rappresentante. Suggerisce che il Presidente individui fra i membri un coordinatore per ciascun Gruppo di lavoro, i quali saranno chiamati a svolgere attività di carattere istruttorio per conto della Commissione. Coerentemente a quanto già convenuto nell'Ufficio di presidenza del 21 luglio u.s., individua cinque gruppi di lavoro relativi a specifici ambiti riferiti agli enti gestori di forme pensionistiche e assistenziali. Il primo relativo agli Enti previdenziali e assistenziali pubblici (INPS e INAIL) e gli altri quattro relativi alle Casse professionali private, suddivise, in ragione del settore di operatività in: ambito sanitario (ENPAM, ENPAV, ENPAF, ENPAPI, ENPAP, ENPAB); ambito economico-giuridico (Cassa nazionale di previdenza ed Pag. 33assistenza forense, Cassa nazionale del notariato, ENPACL, CNPADC, Cassa nazionale di previdenza ed assistenza a favore dei ragionieri e periti commerciali, Enasarco; ambito tecnico (Cassa italiana di previdenza ed assistenza dei geometri liberi professionisti, Inarcassa, EPPI); ambito misto (ENPAIA, INPGI, FASC, EPAP, ONAOSI).
  Propone che il Presidente della Commissione possa inoltre identificare ulteriori Gruppi di lavoro cui affidare specifici compiti, di carattere trasversale rispetto agli ambiti settoriali, relativamente ad oggetti determinati e, ove occorra, per un tempo limitato. I Gruppi di lavoro potrebbero essere chiamati a riferire ogni qualvolta richiesto dal Presidente della Commissione o dall'Ufficio di Presidenza integrato dai rappresentanti di gruppo, in ordine alle risultanze della loro attività. Gli atti formati e la documentazione presentata in seduta potrebbero essere acquisiti tra gli atti e i documenti relativi all'attività della Commissione. Suggerisce che il coordinatore del Gruppo di lavoro sia responsabile della sua attività e del suo funzionamento e ne convoca le riunioni. Specifica che, con riferimento agli enti gestori che ricadono nella competenza della Commissione, i lavori dovrebbero essere finalizzati a: segnalare e relazionare alla Commissione in merito a fatti o atti in grado di incidere significativamente sulla situazione economico-finanziaria degli enti ricadenti nel proprio ambito; segnalare l'esigenza di acquisire elementi informativi attraverso apposite audizioni e richieste documentali; realizzare l'istruttoria propedeutica all'adozione del parere da parte della Commissione sugli enti ricadenti nel proprio ambito, valutando la capacità degli stessi di fornire riscontro nel tempo rispetto alle raccomandazioni delle istituzioni responsabili della vigilanza.
  Il singolo gruppo di lavoro dovrebbe riunirsi in giorni e orari compatibili con i lavori della Commissione, degli altri gruppi e delle Assemblee delle due Camere, previa comunicazione da parte dei coordinatori al Presidente della Commissione. Due o più Gruppi di lavoro potrebbero riunirsi congiuntamente per l'esame di questioni di comune interesse. Il processo verbale delle riunioni di ciascun Gruppo, ove redatto, potrebbe essere trasmesso alla segreteria della Commissione che ne garantirebbe l'ordinata archiviazione.
  Propone, infine, che l'Ufficio di Presidenza, integrato dai rappresentanti dei Gruppi e con la partecipazione dei coordinatori dei Gruppi di lavoro, convenga in merito alla necessità che i Gruppi di lavoro siano assistiti, per specifici progetti, da collaboratori esterni ovvero dal contributo di soggetti da convocare in apposite audizioni e che la partecipazione dei collaboratori esterni alle riunioni dei Gruppi di lavoro sia disposta dai coordinatori.

  La senatrice CANTÙ (L-SP-PSd'Az) ritiene indispensabile anche e soprattutto a garanzia di legittimità dell'operato della Presidenza e della Commissione tutta e dunque in ragione e per l'effetto di avere contezza, prima ancora di valutare nel merito sostanziale le regole in discussione e procedere ai rispettivi adempimenti per la formalizzazione dei prospettati Gruppi di Lavoro, delle presupposte verifiche tecniche giuridiche e procedurali in punto dei seguenti profili: a) se il Presidente ha i poteri per a sua volta delegare al coordinatore del Gruppo e al Gruppo attività istruttoria, consultiva e di vigilanza per ciascun ambito identificato come dedotto nelle proposte avanzate alla Commissione; b) se le regole proposte avendo il valore giuridico amministrativo di regolamento interno di attribuzione, di organizzazione e funzionamento, disciplina regolamentare di cui ad oggi non si ha conoscenza della relativa sussistenza presupposta, debbano essere approvate in plenaria all'unanimità dei suoi componenti incidendo su compiti e funzioni tipiche della Commissione bicamerale nella sua collegialità e se altre Commissioni bicamerali abbiano già affrontato il problema e con quale disciplina di lex specialis. Fa presente che in mancanza di queste verifiche ritiene non vi siano le condizioni per procedere, quali elementi ostativi dirimenti suggerendo il Pag. 34rinvio dell'esame dell'argomento, nell'attesa di disporre di esito circostanziato e documentato delle verifiche de quo.

  L'onorevole BUBISUTTI (Lega) concorda con i rilievi formulati dalla senatrice Cantù.

  La senatrice PIRRO (M5S) concorda con le proposte del Presidente e suggerisce di sottoporle all'approvazione in una seduta plenaria nella quale risulti presente un congruo numero di Commissari.

  Il PRESIDENTE fa presente che la legge istitutiva della Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno della mafia e sulle altre associazioni criminali, anche straniere, prevede che la stessa possa organizzare i suoi lavori attraverso uno o più comitati, costituiti secondo la disciplina del proprio Regolamento interno, approvato dalla Commissione prima dell'inizio dell'attività di inchiesta a norma dell'articolo 7 della relativa legge istitutiva. La Commissione parlamentare di controllo sull'attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale è stata istituita con l'articolo 56, comma 1, della legge n. 88 del 1989, che non ha invece previsto l'adozione di un Regolamento interno volto a disciplinare l'andamento dei lavori. Sottolinea che né la legge istitutiva né il Regolamento del Senato contengono un riferimento sul quale fondare l'adozione di un atto che disciplini l'attività della Commissione. Evidenzia che le proposte rappresentate nella seduta odierna, ispirate dalla disciplina attuativa dei comitati prevista dalla Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno della mafia, costituiscono un tentativo per convenire un metodo per meglio organizzare l'attività della Commissione, valorizzando le competenze dei Commissari in specifici ambiti, fermo restando che il controllo parlamentare sull'attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale ed esercitato dalla Commissione parlamentare, come previsto dalla legge istitutiva. Ringrazia i Commissari e rinvia il seguito della discussione ad altra seduta.

Sulla pubblicazione di documenti acquisiti nel corso delle audizioni.

  Il PRESIDENTE informa che Enasarco ha consegnato della documentazione relativa agli stessi argomenti trattati nel corso dell'audizione informale di Federcontribuenti dell'11 febbraio scorso. Tale documentazione sarà disponibile per la pubblica consultazione nella pagina web della Commissione.

  La seduta termina alle 13.55.

ERRATA CORRIGE

  Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 413 del 21 luglio 2020, a pagina 203, prima riga, sostituire l'intervento della senatrice Cantù con il seguente:

  La senatrice CANTÙ (L-SP-PSd'Az) fa presente che l'organizzazione del lavoro in ambiti di competenza costituisce un presupposto rispetto alle decisioni riferite al supporto specialistico da parte di consulenti ed esperti esterni. Ritiene che i consulenti debbano essere reclutati per motivate necessità, solo nel caso in cui non vi siano competenze istituzionali strutturate adeguate a supportare l'attività della Commissione, attraverso procedure ad evidenza pubblica, sulla base di acclarate competenze specifiche, remunerando al giusto corrispettivo l'attività specialistica di cui si ha oggettiva motivata esigenza, nei modi e forme di legge. Condivide la rinnovata articolazione degli ambiti e, tuttavia, fa presente che sarebbe necessario un ulteriore passaggio relativo alla regolazione endoprocedimentale degli elementi essenziali per rendere concreta l'attività dei gruppi, che richiederebbe, in assenza di un regolamento di organizzazione della Commissione, una decisione in seduta plenaria. Ritiene fondamentale che la Commissione Pag. 35si esprima sugli aspetti procedurali che diano concretezza alle proposte organizzative, individuando un delegato che garantisca la motivazione e assuma la responsabilità delle attività che ciascun gruppo di lavoro sarà chiamato a svolgere. Vorrebbe pertanto che tutti si esprimessero affinché vi sia una squadra veramente motivata e competente, articolata collegialmente per argomenti in ragione di ciascun ambito, in modo da «vivisezionare» le gestioni cercando di far emergere tutte le criticità ove vi siano, sottolineando che, almeno in alcuni casi, ha rilevato comportamenti talvolta disinvolti, se non addirittura irresponsabili. Ritiene che, con riferimento all'identificazione delle priorità dell'azione, la Relazione introdotta dal Presidente sia ricca di spunti e meriti un adeguato approfondimento. Sottolinea che le Casse professionali amministrano ingenti risorse che dovrebbero aiutare l'economia e contribuire allo sviluppo del Paese. Cita l'esempio di Enasarco che, a suo parere, dovrebbe aiutare il settore del commercio con delle iniziative di sostegno dei propri iscritti tali da produrre effetti a lungo termine, per favorire l'aumento dei posti di lavoro, che a sua volta costituisce la migliore garanzia della sostenibilità della gestione previdenziale e rende possibile la definizione di interventi assistenziali complementari, ad esempio dal punto di vista sanitario, in ragione dei profili di fragilità degli iscritti. Sottolinea che Enasarco potrebbe, in via esemplificativa, sostenere i piccoli esercizi a fare massa critica nei rapporti con banche e fornitori, eventualmente agendo anche da Consorzio di garanzia, nello sviluppo di nuovi modelli imprenditoriali, mutuando strumenti di gestione associata come quelli posti in evidenza sulla stampa proprio nella giornata odierna con riferimento al caso della VéGé. Tutto ciò, ancora, con il fine ultimo di aumentare il bacino e degli iscritti, in modo da incrementare la sostenibilità degli enti nel lungo periodo. Ritiene che, attraverso un controllo proattivo da parte della Commissione, che potrebbe rappresentare il comune denominatore degli ambiti, sia possibile promuovere orientamenti programmatici degli enti gestori di forme pensionistiche e assistenziali in chiave di evoluzione sussidiaria del nostro sistema di welfare.