CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 2 settembre 2020
428.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Attività produttive, commercio e turismo (X)
COMUNICATO
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DELIBERAZIONE DI RILIEVI SU ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 2 settembre 2020. — Presidenza della presidente Martina NARDI.

  La seduta comincia alle 12.35.

Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante ripartizione delle risorse del fondo finalizzato al rilancio degli investimenti delle amministrazioni centrali dello Stato e allo sviluppo del Paese.
Atto n. 188.

(Rilievi alla V Commissione).
(Esame, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 4, e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame dello schema del Presidente del Consiglio dei ministri in oggetto.

  Luca SUT (M5S), relatore, ricorda che la Commissione è chiamata a formulare rilievi alla V Commissione, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 4, secondo periodo, del Regolamento, sullo Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante ripartizione delle risorse del fondo finalizzato al rilancio degli investimenti delle amministrazioni centrali dello Stato e allo sviluppo del Paese (Atto n. 188), per le parti di competenza.
  Lo schema di decreto all'esame si compone di un articolo unico ed è emanato su proposta del Ministro dell'economia e delle finanze, di concerto con i Ministri interessati, in attuazione dei commi 14 e 24 dell'articolo 1 della legge n. 160/2019 (legge di bilancio per il 2020), che prevedono l'istituzione e il riparto del Fondo finalizzato al rilancio degli investimenti delle Amministrazioni centrali dello Stato e allo sviluppo del Paese. Le risorse del Fondo sono finalizzate al rilancio degli investimenti delle Amministrazioni centrali dello Stato e allo sviluppo del Paese, con particolare riferimento all'economia circolare, alla decarbonizzazione dell'economia, alla riduzione delle emissioni, al risparmio energetico, alla sostenibilità ambientale, e, in generale, ai programmi di investimento e ai progetti a carattere innovativo, anche attraverso contributi ad imprese, ad elevata sostenibilità e che tengano conto degli impatti sociali (comma 15 del medesimo articolo 1).Pag. 17
  Il comma 1 stabilisce che le risorse vengono ripartite tra le Amministrazioni centrali dello Stato, come da elenco riportato nell'Allegato 1 allo schema di decreto.
  Nella Relazione illustrativa si precisa si precisa che la proposta di riparto del Fondo è stata definita tenendo conto delle proposte formulate dai Ministeri e di una loro valutazione effettuata sulla base di specifici criteri (carattere innovativo, sostenibilità, impatto sociale, effettiva cantierabilità, ricadute sul mercato interno, capacità di attrarre finanziamenti europei e di completare progetti già avviati, interventi di contrasto al dissesto idrogeologico, di mitigazione del rischio sismico e di manutenzione straordinaria della rete viaria), in coerenza con i vincoli finanziari del Fondo. La relazione afferma, inoltre, che i successivi interventi da finanziare saranno realizzati secondo le procedure previste dalla vigente legislazione. Laddove tali interventi rientrino nelle materie di competenza regionale o delle province autonome saranno individuati previa intesa con gli enti territoriali interessati, ovvero in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano.
  Le risorse del Fondo (19,7 miliardi di euro nel periodo 2020-2034) sono state assegnate per circa il 31 per cento al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, il 13,8 per cento al Ministero dello sviluppo economico, il 12,2 per cento al Ministero della difesa e l'11,7 per cento al Ministero dell'istruzione. Agli altri ministeri sono state assegnate quote inferiori al sette per cento.
  Per quanto d'interesse della Commissione, evidenzia che sono previsti stanziamenti per il Ministero dello sviluppo economico di complessivi 2.702 milioni euro per il periodo 2020-2034, così ripartiti: per il 2020, 5 milioni; per il 2021, 24 milioni; per il 2022, 63 milioni; per il 2023, 86 milioni; per il 2024, 92 milioni; per il 2025, 168 milioni; per il 2026, 161 milioni; per il 2027, 258 milioni; per il 2028, 181 milioni; per il 2029, 240 milioni; per il 2030, 238; per il 2031, 246 milioni; per il 2032, 733 milioni; e per il 2033, 91 milioni e, infine, per il 2034, 116 milioni. Per quanto riguarda gli altri settori di interesse della Commissione, segnala che al Ministero dell'università e della ricerca, a cui afferisce la ricerca scientifica e tecnologica, sono stati assegnati complessivamente per il periodo 2020-2034 1.007 milioni di euro, mentre al Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, competente per la materia del turismo, sono stati assegnati complessivamente 523 milioni di euro.
  Ritiene, peraltro, opportuno chiedere al Governo, per il tramite della Presidenza della Commissione, di mettere a disposizione della Commissione la proposta di riparto formulata dai predetti Ministeri affinché la Commissione possa avere elementi informativi adeguati in relazione alle priorità di intervento che il Governo ha inteso definire.
  I commi 3 e 4 riguardano il monitoraggio e il controllo dei programmi finanziati, previsto nel comma 25 dell'articolo 1 della legge di bilancio per il 2020.
  In particolare, il comma 3 prevede che, ai fini di garantire il monitoraggio della spesa effettuata, gli interventi finanziati debbano essere corredati del codice unico di progetto (CUP) e del codice identificativo della gara (CIG), ove previsti dalla normativa vigente. Tali codici sono riportati nelle fatture elettroniche e nei mandati di pagamento relativi agli interventi. Inoltre, per gli interventi infrastrutturali, i programmi finanziati sono monitorati ai sensi del decreto legislativo n. 229 del 2011 (che introduce nuovi obblighi informativi e opera anche un coordinamento con gli adempimenti previsti dal Codice dei contratti pubblici in merito alla trasmissione dei dati all'autorità di vigilanza). Il decreto prevede che le amministrazioni provvedano a comunicare i dati, con cadenza almeno trimestrale, alla banca dati, istituita presso la Ragioneria Generale dello Stato, denominata «banca dati delle amministrazioni pubbliche» (BDAP)).
  Il comma 4 richiede a ciascun Ministero di presentare, entro il 15 settembre di ogni anno, una relazione alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, al Ministero Pag. 18dell'economia e delle finanze e alle Commissioni parlamentari competenti per materia, ai fini della valutazione dello stato di avanzamento dei programmi finanziati e delle principali criticità riscontrate nell'attuazione degli interventi, ai sensi del comma 25 dell'articolo 1 della legge di bilancio per il 2020. Evidenzia che il predetto comma 25 prevede che ciascun Ministero illustri, in una apposita sezione della relazione di cui al comma 1075 dell'articolo 1 della legge di bilancio per il 2018, lo stato dei rispettivi investimenti e dell'utilizzo dei finanziamenti, indicando le principali criticità attuative: ricorda che si tratta della relazione annuale presentata ai fini del monitoraggio dello stato di avanzamento degli interventi finanziati con le risorse del Fondo per gli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale del paese.

  Martina NARDI, presidente, avverte che sarà sua cura trasmettere al Governo la richiesta del relatore volta ad ottenere la messa a disposizione della proposta di riparto formulata dai Ministeri che interessano le competenze della Commissione. Ricorda, inoltre, che il Presidente della Camera ha indicato la data del 15 settembre come termine ultimo per l'espressione dei rilevi in modo da consentire alla V Commissione Bilancio di esprimere il proprio parere entro il 17 settembre 2020.
  Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 12.40.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 2 settembre 2020.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 12.40 alle 13.35.