CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 21 luglio 2020
413.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissione parlamentare di controllo sull'attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale
COMUNICATO

TESTO AGGIORNATO AL 22 SETTEMBRE 2020

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UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI PARLAMENTARI

  Martedì 21 luglio 2020. — Presidenza del presidente Sergio PUGLIA.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14 alle 14.15.

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE

  Martedì 21 luglio 2020. — Presidenza del presidente Sergio PUGLIA.

  La seduta comincia alle 14.15.

  (La Commissione approva il processo verbale della seduta precedente).

Esame della proposta di relazione sull'attività svolta dalla Commissione.
(Esame e rinvio).

  Il PRESIDENTE ricorda che la straordinaria emergenza sanitaria ancora in atto ha avuto un significativo riflesso sull'attività parlamentare. Sottolinea che vi sono stati oggettivi ostacoli all'ordinata prosecuzione dei lavori di indagine, legati alla disponibilità dei soggetti esterni, che si sono uniti alle difficoltà derivanti dalle necessità logistiche e organizzative dettate dall'adattamento delle modalità di svolgimento delle sedute alle misure precauzionali con cui tutti stanno imparando a convivere.
  Ciò premesso, fa presente la necessità rilanciare l'attività della Commissione a prescindere dal contributo di soggetti esterni, anche per non disperdere il rilevante patrimonio informativo già a disposizione.
  A tal fine, mette a disposizione dei Commissari una Relazione che evidenzia le principali criticità emerse nell'ambito dei lavori sinora svolti, da cui sono estratte ed esposte alcune linee strategiche in base alle quali programmare le prossime azioni e incontri della Commissione, nonché alcuni possibili spunti di riforma della normativa che disciplina i settori di competenza della stessa.
  Ritiene che, osservando le politiche di spesa delle casse professionali, siano sorti una serie di interrogativi circa l'efficacia Pag. 202dell'attuale quadro normativo relativo ai fondi sanitari integrativi. La disciplina non appare adeguata all'esigenza di garantire che tali fondi vadano effettivamente ad integrare il primo pilastro del nostro sistema pubblico di salute, con il rischio di destinare un sostegno fiscale ad attività che non divengono complementari ma realizzano forme di competizione con il sistema sanitario nazionale. Conclude che vi sono, dunque, aspetti che potrebbero essere oggetto di valutazione in merito alla necessità di un intervento normativo, con particolare riferimento ai rapporti tra i fondi sanitari integrativi e le compagnie assicurative, alle attività pubblicitarie di fondi sanitari e delle assicurazioni (per evitare la diffusione di messaggi consumistici), all'efficacia, efficienza ed equilibrio delle gestioni.
  Sottolinea che dalle indagini effettuate è anche emersa, con chiarezza, la necessità di completare il quadro normativo applicabile agli investimenti delle Casse professionali. Allo stesso tempo, rileva che è stato evidenziato come lo schema di decreto posto in consultazione ormai più di cinque anni fa necessiti di alcune specifiche revisioni, in merito alle quali la Commissione potrebbe esprimere una propria posizione, anche sulla base di interlocuzioni con i principali soggetti coinvolti.
  Evidenzia che, oltre a completare il quadro relativo alle decisioni di investimento, appare opportuno valutare alcuni interventi di revisione delle regole che riguardano gli assetti di governance delle Casse professionali. In particolare, fa presente che nelle audizioni sono state evidenziate tre specifiche esigenze: quella di armonizzare il quadro normativo ai modelli tipizzati dal codice civile, quella di introdurre requisiti di professionalità, di onorabilità, criteri di nomina, di composizione, di genere e di comportamento degli organi sociali degli enti previdenziali, nonché quella di razionalizzare gli assetti di vigilanza.
  Rileva che dagli approfondimenti effettuati sulla base degli elementi riscontrati in sede di indagine è emersa anche la scarsa chiarezza del quadro fiscale applicabile agli organismi di investimento collettivo del risparmio (OICR), ai fondi pensione e alle Casse professionali. Fa presente che l'ambito fiscale è in grado di influenzare la funzionalità complessiva del sistema pensionistico e per indagare su questo specifico nesso intende proporre ulteriori specifici approfondimenti.
  Sottolinea che, sulla base dei dati trasmessi dall'INPS con riferimento al proprio patrimonio immobiliare, appare inoltre opportuno effettuare una completa analisi della disciplina di settore per evidenziare eventuali «vincoli» legislativi alla valorizzazione del patrimonio immobiliare dell'Istituto.
  Fa infine presente che, dal punto di vista degli iscritti alle forme di previdenza, appare opportuno sostenere iniziative in grado di promuovere la cultura previdenziale, attraverso interventi mirati a specifici segmenti della popolazione o relativi a tematiche trasversali. In tale ambito, con riferimento all'adeguatezza delle future prestazioni, propone di avviare un nuovo «modulo» di indagine relativo al mancato sviluppo delle forme di previdenza complementare, analizzando l'operatività dei fondi pensione.
  Dopo aver esposto le considerazioni conclusive della Relazione, propone alla Commissione di valutare l'organizzazione del lavoro mediante la definizione di specifici ambiti, in cui gli enti vengano raggruppati per favorire approfondimenti più specifici. Chiede ai Gruppi di indicare nell'arco di una settimana un proprio membro per ciascun Gruppo, facendo salva la possibilità di valutare specifiche esigenze.
  Fa presente che la Commissione ha ricevuto un contributo da parte di Enasarco sul tema dei cosiddetti «silenti» e invita i membri della Commissione a prendere visione per farne in futuro oggetto di dibattito.
  Rileva che è ancora in via di definizione la decisione di dotare la Commissione di una serie di consulenti che sono già stati indicati dai Gruppi e che potrebbero fornire un utile supporto.

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  La senatrice CANTÙ (L-SP-PSd'Az) fa presente che l'organizzazione del lavoro in ambiti di competenza costituisce un presupposto rispetto alle decisioni riferite al supporto specialistico da parte di consulenti ed esperti esterni. Ritiene che i consulenti debbano essere reclutati per motivate necessità, solo nel caso in cui non vi siano competenze istituzionali strutturate adeguate a supportare l'attività della Commissione, attraverso procedure ad evidenza pubblica, sulla base di acclarate competenze specifiche, remunerando al giusto corrispettivo l'attività specialistica di cui si ha oggettiva motivata esigenza, nei modi e forme di legge. Condivide la rinnovata articolazione degli ambiti e, tuttavia, fa presente che sarebbe necessario un ulteriore passaggio relativo alla regolazione endoprocedimentale degli elementi essenziali per rendere concreta l'attività dei gruppi, che richiederebbe, in assenza di un regolamento di organizzazione della Commissione, una decisione in seduta plenaria. Ritiene fondamentale che la Commissione si esprima sugli aspetti procedurali che diano concretezza alle proposte organizzative, individuando un delegato che garantisca la motivazione e assuma la responsabilità delle attività che ciascun gruppo di lavoro sarà chiamato a svolgere. Vorrebbe pertanto che tutti si esprimessero affinché vi sia una squadra veramente motivata e competente, articolata collegialmente per argomenti in ragione di ciascun ambito, in modo da «vivisezionare» le gestioni cercando di far emergere tutte le criticità ove vi siano, sottolineando che, almeno in alcuni casi, ha rilevato comportamenti talvolta disinvolti, se non addirittura irresponsabili. Ritiene che, con riferimento all'identificazione delle priorità dell'azione, la Relazione introdotta dal Presidente sia ricca di spunti e meriti un adeguato approfondimento. Sottolinea che le Casse professionali amministrano ingenti risorse che dovrebbero aiutare l'economia e contribuire allo sviluppo del Paese. Cita l'esempio di Enasarco che, a suo parere, dovrebbe aiutare il settore del commercio con delle iniziative di sostegno dei propri iscritti tali da produrre effetti a lungo termine, per favorire l'aumento dei posti di lavoro, che a sua volta costituisce la migliore garanzia della sostenibilità della gestione previdenziale e rende possibile la definizione di interventi assistenziali complementari, ad esempio dal punto di vista sanitario, in ragione dei profili di fragilità degli iscritti. Sottolinea che Enasarco potrebbe, in via esemplificativa, sostenere i piccoli esercizi a fare massa critica nei rapporti con banche e fornitori, eventualmente agendo anche da Consorzio di garanzia, nello sviluppo di nuovi modelli imprenditoriali, mutuando strumenti di gestione associata come quelli posti in evidenza sulla stampa proprio nella giornata odierna con riferimento al caso della VéGé. Tutto ciò, ancora, con il fine ultimo di aumentare il bacino e degli iscritti, in modo da incrementare la sostenibilità degli enti nel lungo periodo. Ritiene che, attraverso un controllo proattivo da parte della Commissione, che potrebbe rappresentare il comune denominatore degli ambiti, sia possibile promuovere orientamenti programmatici degli enti gestori di forme pensionistiche e assistenziali in chiave di evoluzione sussidiaria del nostro sistema di welfare.

  L'onorevole TOPO (PD) condivide le riflessioni della senatrice Cantù, aggiungendo che la Commissione necessita di maggiore supporto tecnico. Propone di legare l'individuazione di consulenti alla definizione di ambiti di attività, consentendo alla Commissione di andare al di là di ciò che gli enti gestori espongono con riferimento alla propria situazione, introducendo delle valutazioni esterne. Sottolinea, infine, la necessità di una valutazione di ordine generale sul sistema delle Casse professionali.

  L'onorevole TONDO (Misto-NCI-USEI-C !-AC) rappresenta la difficoltà di garantire la massima partecipazione e suggerisce che mediante l'organizzazione in gruppi di lavoro sia consentita una interazione meno formale che possa prevedere il coinvolgimento di parlamentari anche nel caso in cui non siano membri della Commissione.

  La senatrice BUBISUTTI (Lega) sottolinea la complessità dell'ambito di competenza della Commissione e sostiene la proposta di organizzare l'attività in gruppi di lavoro, con individuazione di un referente e di un adeguato supporto tecnico.

  Il PRESIDENTE ringrazia i Commissari e rinvia il seguito della discussione ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.55.

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