CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 20 maggio 2020
371.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Agricoltura (XIII)
COMUNICATO
Pag. 160

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 20 maggio 2020.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.30 alle 15.35.

ATTI DELL'UNIONE EUROPEA

  Mercoledì 20 maggio 2020. — Presidenza del presidente Filippo GALLINELLA.

  La seduta comincia alle 15.35.

Programma di lavoro della Commissione per il 2020 – Un'Unione più ambiziosa.
(COM(2020)37 final).

Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea nell'anno 2020.
(Doc. LXXXVI, n. 3).

(Parere alla XIV Commissione).
(Esame congiunto, ai sensi dell'articolo 126-ter, comma 2, del Regolamento, e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame degli atti in titolo.

  Filippo GALLINELLA, presidente, comunica che il gruppo M5S, PD e IV, hanno chiesto che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sia assicurata anche mediante trasmissione con impianto audiovisivo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

  Francesca GALIZIA (M5S), relatrice, fa presente che il Programma di lavoro della Commissione europea – il primo della nuova Commissione, che si inserisce in un contesto generale caratterizzato dalla discussione di temi e questioni che incideranno sul futuro dell'Unione – si concentra sulle sei tematiche già definite negli orientamenti politici della Presidente Ursula von der Leyen: un Green Deal europeo; un'Europa pronta per l'era digitale; un'economia al servizio delle persone; un'Europa più forte nel mondo; promuovere lo stile di vita europeo; un nuovo slancio per la democrazia europea.
  Nell'ambito del Green Deal europeo, che si occupa anche dell'allarmante perdita di biodiversità e di ecosistemi sani che minaccia la resilienza della natura, la Commissione presenterà una nuova strategia dell'UE sulla biodiversità per il 2030 Pag. 161e una strategia «dal produttore al consumatore» per l'intera filiera alimentare, volta ad aiutare gli agricoltori a fornire ai cittadini europei alimenti di elevata qualità, nutrienti, accessibili e sicuri in un modo più sostenibile.
  La Commissione europea inserisce le priorità legislative per il 2020 in un quadro più complessivo caratterizzato dal negoziato sul Quadro finanziario pluriennale (QFP) 2021-2027, recante il prossimo nuovo bilancio di lungo periodo, dall'avvio dei negoziati per il nuovo accordo con il Regno Unito e dalla necessità di orientare l'elaborazione delle politiche unionali sulla base degli obiettivi di sviluppo sostenibile 2030 delle Nazioni Unite.
  Per quanto riguarda il QFP, segnala che le divergenze tra gli Stati membri, registratesi sia sulla dotazione complessiva che sul riparto delle diverse politiche, stanno dilatando i tempi del negoziato e il conseguente avvio della nuova programmazione pluriennale. Tali divergenze sono emerse, da ultimo, in sede di Consiglio europeo straordinario del 20 e 21 febbraio 2020 che ha esaminato una nuova proposta generale presentata dal Presidente del Consiglio europeo Michel, che prospetta una dotazione complessiva inferiore (1,074 per cento del reddito nazionale lordo – RNL – dell'Unione europea a 27) rispetto a quella proposta a maggio 2018 dalla Commissione europea, il cui ammontare rappresenta per il Governo – come ribadito nella Relazione programmatica – il «minimo indispensabile» per finanziare adeguatamente le priorità d'azione che l'Unione si è data.
  In particolare, evidenzia che, per la PAC, la proposta del Presidente del Consiglio europeo prospetta 329,2 miliardi di euro, mentre la Commissione europea aveva proposto 324,2 miliardi e il Parlamento europeo ha chiesto 383,2 miliardi di euro. Secondo le stime della Commissione europea, la PAC subirebbe una riduzione del 12 per cento a prezzi costanti rispetto al periodo 2014-2020 (secondo il Parlamento europeo il taglio sarebbe più consistente e ammonterebbe al 15 per cento). I tagli colpirebbero anche l'Italia con una riduzione stimata di circa 4,7 miliardi di euro, passando dai circa 41 miliardi dell'attuale ciclo di programmazione a circa 36,3 miliardi a prezzi correnti.
  Già nella prima parte della Relazione programmatica, relativa allo sviluppo del processo di integrazione europea e alle questioni istituzionali, emerge che il Governo si adopererà, in particolare, per impedire tagli ulteriori alle politiche tradizionali dell'Unione, ossia la politica di coesione economica e sociale e la politica agricola comune. Con riferimento alla PAC viene poi evidenziato che l'Esecutivo si adopererà per difendere i fondi destinati al settore agricolo nazionale e si opporrà alla prosecuzione del meccanismo di c.d. convergenza esterna dei pagamenti diretti agli agricoltori, che premia l'estensione delle aziende agricole senza tenere conto di aspetti rilevanti come la qualità delle colture, l'intensità degli investimenti effettuati, l'occupazione generata dal settore agricolo e i costi del terreno e dei fattori produttivi.
  La Relazione programmatica, nella parte seconda dedicata alle priorità italiane nel quadro delle politiche orizzontali, al Capitolo 9, reca gli impegni che il Governo intende assumere nel 2020 in relazione ai settori dell'agricoltura e della pesca.
  Per quanto concerne il settore dell'agricoltura, osserva che la Relazione evidenzia alcuni impegni primari del Governo: il completamento del quadro normativo europeo in materia di agricoltura biologica, che entrerà in applicazione dal 1o gennaio 2021, con l'obiettivo di garantire controlli efficaci e armonizzati in ambito UE, anche con riferimento alle importazioni da Paesi terzi; la tutela delle indicazioni geografiche italiane nel contesto europeo e internazionale per semplificare le procedure di modifica dei disciplinari delle DOP e delle IGP registrate, preservando il ruolo dello Stato membro, e rendere più efficace la loro protezione nel caso merci in transito dell'UE e nel commercio elettronico; il rapido recepimento della direttiva (UE) 2019/633 in materia di pratiche sleali nei rapporti tra Pag. 162imprese nella filiera agricola e alimentare e l'incremento delle tutele attualmente previste dall'ordinamento europeo della trasparenza delle informazioni sull'origine delle materie prime.
  Vien ribadito che il Governo seguirà con estrema attenzione il negoziato sulla nuova programmazione della Politica agricola comune (PAC) 2021- 2027 e sul QFP per la medesima programmazione, compresi gli aspetti connessi ai possibili effetti legati alla Brexit. L'obiettivo è mantenere le risorse finanziarie adeguate a garantire un equo reddito ai produttori agricoli, con misure in grado di assicurare la competitività del settore, la sicurezza degli approvvigionamenti, unitamente alla gestione dei rischi legati ai cambiamenti climatici in atto, e al rispetto dell'ambiente, tenendo nel debito conto il contributo della PAC alle tematiche climatico-ambientali, alla luce degli obiettivi di sviluppo sostenibile fissati dall'Agenda 2030.
  Nel partecipare al delicato processo negoziale sulle proposte dei regolamenti di base della PAC, con riferimento ai Piani strategici nazionali, al I e II pilastro della PAC, nonché alla normativa forestale e alla normativa sui fondi strutturali, il Governo assicura il proprio impegno a tutela della salvaguardia del reddito degli agricoltori, del ricambio generazionale in agricoltura, del sostegno ai settori agricoli in difficoltà, in un contesto di attenzione alla sostenibilità ambientale dell'attività agricola, alla semplificazione normativa e alla riduzione dei costi amministrativi per gli agricoltori e le amministrazioni pubbliche, compresa la condizionalità estesa, gli eco-schemi, i pagamenti agro-climatico-ambientali.
  In particolare, l'Esecutivo vigilerà affinché la nuova PAC garantisca il giusto sostegno agli agricoltori chiamati a fornire un maggiore contributo alle azioni di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici ed alla tutela dell'ambiente e della salute, attraverso la protezione della biodiversità, la riduzione del degrado del suolo, l'uso sostenibile di fertilizzanti e pesticidi e l'uso consapevole degli antibiotici negli allevamenti per contrastare il fenomeno dell'antibiotico resistenza.
  Nel corso del 2020 sarà inoltre discusso e definito il regolamento di transizione che garantirà la continuità del sostegno agli agricoltori fino all'avvio del nuovo ciclo di programmazione.
  Sarà posta attenzione al dialogo con le regioni e con gli altri soggetti interessati, per quanto riguarda la definizione delle criticità delle proposte legislative sulla nuova PAC, nell'ottica di semplificare e mettere a sistema politiche ed interventi che presentano elementi di sovrapposizione, ma salvaguardando al tempo stesso gli elementi regionali che consentono di adattare le diverse politiche in contesti territoriali differenti.
  Relativamente alla programmazione corrente, la Relazione evidenzia che proseguiranno le attività di introduzione nella PAC di pratiche tese alla semplificazione gestionale di alcune misure contemplate dal regime dei pagamenti diretti e il monitoraggio della disciplina nazionale sulle condizioni generali applicabili ai programmi operativi delle organizzazioni di produttori ortofrutticoli prevista dal regolamento (UE) n. 1308/2014.
  Considerato il perdurare della crisi del settore oleicolo italiano, l'Esecutivo non trascurerà l'esigenza di incentivare gli investimenti per l'incremento e la modernizzazione degli impianti oleicoli.
  Sarà posta attenzione alla difesa degli interessi nazionali su alcuni punti di interesse, quali le proposte di modifica della OCM nei settori carne, latte ed apicoltura, nonché il regime di frutta e latte nelle scuole e, con riferimento al settore vitivinicolo, nell'ambito della OCM vitivinicola, sarà necessario gestire l'eventuale revisione del quadro normativo nazionale relativo del sistema delle autorizzazioni all'impianto dei vigneti.
  Il Governo darà applicazione concertata alle novità normative introdotte dalla nuova regolamentazione europea del settore fitosanitario, tenendo conto delle priorità connesse al tema internazionale della protezione contro gli organismi nocivi Pag. 163per le piante, nonché agli obblighi discendenti dalla revisione in atto del Piano di azione nazionale sui prodotti fitosanitari (PAN).
  Nell'ambito delle attività connesse all'attuazione del programma nazionale di sviluppo rurale sarà dato ulteriore impulso alle azioni infrastrutturali per il razionale uso delle risorse irrigue, agli interventi relativi alla gestione del rischio e alla garanzia della stabilità dei redditi degli agricoltori.
  In relazione ai negoziati internazionali in materia commerciale, il Governo parteciperà attivamente alla definizione della posizione negoziale dell'Unione, garantendo la tutela dei prodotti agroalimentari italiani e l'abbattimento delle barriere sanitarie e fitosanitarie. Particolare attenzione sarà prestata alle conseguenze derivanti dall'imposizione di dazi da parte degli USA.
  Nell'ambito dell'OCM-Organizzazione comune di mercato, il Governo sarà impegnato a gestire il Piano nazionale apistico per il periodo 2020-22, nonché a completare e portare a termine la procedura interna per la gestione degli aiuti europei eccezionali, stanziati per le aziende colpite dai recenti focolai di influenza aviaria.
  Inoltre, il Governo è impegnato a gestire il contenzioso con la Commissione europea relativo al recupero dei prelievi sulle quote latte in Italia, con particolare riferimento alle implicazioni della sentenza del 24 gennaio 2018 nella causa C-433/15.
  Dalla Relazione emerge l'impegno del Governo a garantire lo sviluppo del settore agroalimentare nazionale, puntando su iniziative che innalzino la qualità e l'incisività dei controlli istituzionali e che favoriscano la tracciabilità, la lealtà commerciale e la trasparenza delle informazioni per il consumatore. In tale contesto il Governo si impegna a definire il concetto di «frode alimentare» e a categorizzarlo a livello UE e a valorizzare i sistemi informativi telematici che favoriscono lo scambio di informazioni tra i Paesi dell'UE, tra amministrazioni e operatori economici.
   A questo riguardo, richiama l'attenzione sulla necessità di introdurre regole più stringenti per l'etichettatura dei prodotti agroalimentari, al fine di garantire maggiore chiarezza e trasparenza delle informazioni fornite al consumatore.
  Nella Relazione, si evidenzia, inoltre, che il Governo continuerà la propria azione a tutela del Made in Italy e dei prodotti di qualità anche mediante la piena applicazione e valorizzazione degli accordi internazionali e, con riferimento al contrasto delle frodi sul web, proseguirà l'impegno di monitorare le offerte di prodotti alimentari sulle piattaforme E-bay, Alibaba e Amazon. 
  Relativamente al settore della pesca, osserva che la Relazione evidenzia che nel corso del 2020 proseguirà l'impegno nella concreta attuazione del Programma Operativo del Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e per la Pesca (PO FEAMP) e nelle attività di coordinamento con gli Organismi Intermedi – le Regioni – con particolare riferimento allo sforzo in termini di accelerazione della spesa e di presentazione delle domande di pagamento.
  Il Governo si impegnerà a negoziare in sede di trilogo il Regolamento relativo al Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca per il periodo 2021-2027, dando particolare rilievo alle proposte sui meccanismi di semplificazione, per consentire l'utilizzo delle risorse finanziare a sostegno dell'intero settore della pesca e dell'acquacoltura senza ritardi.
  Nel 2020, saranno implementate le attività di ricerca scientifica utili per la definizione di interventi gestionali, considerando le specificità del Mar Mediterraneo.
  Tra le linee programmatiche che caratterizzeranno il 2020, la Relazione segnala l'impegno del Governo teso: alla reintroduzione dell'arresto temporaneo dell'attività di pesca, considerata una delle misure più efficaci adottate dall'Italia per garantire il raggiungimento degli obiettivi della Pag. 164Politica comune della pesca (PCP) ed indispensabile per la salvaguardia degli stock ittici nel Mar Mediterraneo; alla maggiore valorizzazione del settore dell'acquacoltura; ad agevolare le condizioni per l'acquisizione di un peschereccio al fine di stimolare il ricambio generazionale; ad introdurre misure di modernizzazione volte a migliorare la sicurezza, le condizioni di lavoro, l'efficienza energetica delle imbarcazioni e, ove possibile, l'innalzamento della percentuale di co-finanziamento con l'incremento dell'intensità di aiuto, soprattutto per gli interventi finalizzati alla prima acquisizione di una unità da pesca e alla sostituzione o all'ammodernamento di motori principali o ausiliari dell'imbarcazione.
  Le azioni del Governo saranno svolte sulla base di rinnovate linee di indirizzo condivise in ambito europeo e in coerenza con gli sviluppi della PCP. Tuttavia, essendo le risorse ittiche comuni a più Paesi, la pesca presenta una forte componente internazionale, pertanto, la sua gestione continuerà ad avvenire sia a livello europeo che in sede di Nazioni Unite-FAO e in sede ORP (Organizzazioni Regionali di Pesca) indipendenti. Fra queste, quelle che rivestono maggiore importanza per l'Italia sono l'ICCAT (International Commission for the Conservation of Atlantic Tunas), competente per i grandi pelagici fra cui tonno rosso e pesce spada, e la CGPM (Commissione Generale per la Pesca del Mediterraneo), organismo della FAO competente per la gestione delle specie mediterranee.
   Il Governo, infine, promuoverà iniziative di divulgazione e formazione nel settore del commercio del legno e dei suoi prodotti, volte a potenziare la lotta al disboscamento illegale e il connesso commercio di legname ottenuto illegalmente.
  In riferimento alla ricerca e allo sviluppo tecnologico, la Relazione indica che, nell'ambito del programma quadro per la ricerca Horizon 2020, il Governo proseguirà nell'attività di rafforzamento delle attività volte al coordinamento della ricerca europea ed internazionale nei settori relativi alla Sfida Sociale 2: sicurezza alimentare e nutrizionale, agricoltura e silvicoltura sostenibili, ricerca marina, marittima e sulle acque interne e bioeconomia. Nell'ambito del partenariato europeo per l'innovazione «Produttività e sostenibilità dell'agricoltura» e degli strumenti previsti nei nuovi Programmi di Sviluppo Rurale (PSR) regionali, il Governo continuerà a stimolare l'attività dei gruppi operativi nell'ambito del Partenariato europeo per l'innovazione – PEI.
  Osserva, inoltre, che nel quadro delle politiche ambientali nel QFP 2021-2027, sul versante della spesa, il Governo sostiene l'integrazione degli obiettivi di sostenibilità ambientale di tutto il bilancio, fissando allo scopo una serie di condizioni di attuazione e di target. Il più significativo è quello che prevede una percentuale minima complessiva del 25 per cento del bilancio dell'Unione europea a supporto degli obiettivi climatici. Rispetto alla nuova politica agricola comune, il Governo lavorerà affinché sia confermato il target sugli obiettivi climatici e si tenga conto della necessità di assicurare adeguata integrazione della biodiversità e della Rete natura 2000.
  Segnala, infine, che la Commissione europea dovrebbe presentare nei prossimi giorni un aggiornamento del Quadro finanziario pluriennale, in considerazione delle conseguenze economiche provocate dall'emergenza Covid. Il nuovo QFP sarà agganciato alla nuova strategia per la ripresa. Dovrebbe essere altresì trasmessa una revisione del Programma di lavoro della Commissione per l'anno corrente, che tenga conto delle circostanze eccezionali determinate dalla pandemia.

  Filippo GALLINELLA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.45.