CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 19 maggio 2020
370.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giustizia (II)
COMUNICATO
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AUDIZIONI INFORMALI

  Martedì 19 maggio 2020.

Audizione informale, in videoconferenza, in materia di protezione dei dati personali in relazione al sistema di allerta Covid-19, di: Fulvio Sarzana di Sant'Ippolito, professore di diritto comparato delle nuove tecnologie presso l'Università telematica internazionale UNINETTUNO, Filippo Vari, professore di diritto costituzionale presso l'Università europea di Roma, Mario Esposito, professore di diritto costituzionale presso l'Università degli studi del Salento, Giovanni Comandè, professore di diritto privato comparato presso la Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 14 alle 15.25.

ATTI DEL GOVERNO

  Martedì 19 maggio 2020. — Presidenza della presidente Francesca BUSINAROLO. — Interviene il sottosegretario di Stato per la giustizia, Andrea Giorgis.

  La seduta comincia alle 19.15.

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva (UE) 2017/1371, relativa alla lotta contro la frode che lede gli interessi finanziari dell'Unione mediante il diritto penale.
Atto n. 151.
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto legislativo in oggetto, rinviato nella seduta del 13 maggio 2020.

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  Francesca BUSINAROLO, presidente, ricorda che, come convenuto nella scorsa seduta con il rappresentante del Governo, il parere sul provvedimento in titolo dovrà essere reso nella seduta convocata nella giornata di domani.

  Franco VAZIO (PD), relatore, rammentando che nella scorsa seduta aveva assunto l'impegno di valutare ulteriormente il provvedimento anche alla luce dei contributi pervenuti, sottolinea di aver svolto un'accurata verifica in ordine al contenuto della direttiva UE 2017/1371, al fine di valutare se gli aggravamenti di pena in essa previsti si sovrapponessero ad altri aggravamenti di pena già normati da recenti interventi legislativi. Richiamando in particolare il recente «decreto fiscale», precisa di aver riscontrato che tali sovrapposizioni non si verificano. Rileva, tuttavia, che andrebbe ancora approfondita la questione afferente la previsione di sanzioni disciplinata dal decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231, per quanto attiene ai reati di peculato, di peculato per profitto dell'errore altrui e di abuso d'ufficio. A suo avviso, poiché il decreto legislativo n. 231 del 2001 non può essere applicato agli enti pubblici, la Commissione dovrebbe prevedere, nel parere che deve esprimere, una restrizione dell'ambito di applicazione dello schema di decreto legislativo in esame. Ritiene che si potrebbe quindi specificare che le sanzioni previste per le citate fattispecie di reato, operino solo quando da tali reati derivi un danno agli interessi finanziari dell'Unione europea. Si riserva, quindi, di presentare, nella seduta di domani, da anticipare per le vie brevi entro la serata odierna, una proposta di parere che tenga conto di tale indicazione.

  Flavio DI MURO (LEGA) chiede se è pervenuto il parere della XIV Commissione.

  Francesca BUSINAROLO, presidente, fa presente che la XIV Commissione esprime il parere direttamente al Governo.

  Enrico COSTA (FI) manifesta la propria contrarietà a che la Commissione esprima nella seduta di domani il parere sul provvedimento in discussione, sul quale nella seduta odierna il relatore ha sollevato interessanti questioni giuridiche. A suo avviso, una volta presentata la proposta di parere da parte del relatore, sarebbe opportuno che la Commissione disponesse del tempo opportuno per valutarla.

  Francesca BUSINAROLO, presidente, rammenta che il termine entro il quale la Commissione doveva esprimere il parere sul provvedimento in discussione era fissato inizialmente per il 10 marzo e che poi è stato prorogato dapprima fino a metà maggio e, nella scorsa seduta, fino a domani. Rassicura comunque il collega Costa che, non appena predisposta la proposta di parere, la stessa sarà inviata per le vie brevi a tutti i commissari.

  Franco VAZIO (PD), relatore, nel ricordare che l'impegno da lui assunto nella precedente seduta non era quello di presentare entro oggi una proposta di parere bensì quello di valutare i contenuti del provvedimento per arrivare entro la giornata di domani alla espressione del parere, sottolinea che nel suo intervento precedente ha inteso illustrare una sua riflessione su aspetti che potrebbero essere inclusi nella proposta di parere stessa.

  Enrico COSTA (FI), nel precisare di non essere sua intenzione quella di criticare il comportamento del relatore, stigmatizza invece la modalità con la quale la presidente conduce i lavori della Commissione.

  Alfredo BAZOLI (PD), nel rammentare che il provvedimento è all'esame della Commissione da numerose settimane, evidenzia che già la scorsa settimana si sarebbe dovuto approvare il parere e che invece si è deciso di rinviare l'esame a questa settimana proprio per consentire una ulteriore riflessione sullo stesso. A suo avviso, se non vi sono ulteriori contributi da sottoporre alla valutazione del relatore, non sussistono ragioni per prorogarne la scadenza.

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  Enrico COSTA (FI), osserva che è prassi della Commissione che i pareri siano resi in una seduta antecedente a quella nella quale la Commissione è chiamata ad esprimersi. Sottolinea come la presidente dovrebbe essere garante del comportamento regolare della Commissione e che pertanto non dovrebbe acconsentire a che il relatore presentati una proposta di parere e che la stessa venga votata nella medesima seduta. A suo avviso, tale regola di comportamento, per non essere più rispettata, dovrebbe essere modificata dall'Ufficio di presidenza della Commissione, integrato dai rappresentanti dei gruppi. Nel far notare, inoltre, che la quasi totalità dei relatori nominati dalla presidente sono componenti della maggioranza, chiede se non si voglia permettere ai gruppi di opposizione di disporre di almeno una giornata per poter valutare le proposte di parere presentate.

  Franco VAZIO (PD), relatore, con l'intento di venire incontro alle richieste delle forze di minoranza, si dichiara disponibile a svolgere i necessari approfondimenti subito dopo la seduta, al fine di mettere a disposizione dei colleghi la proposta di parere entro la serata odierna.

  Enrico COSTA (FI) chiede di sospendere la seduta per consentire al relatore di approfondire la questione e di depositare la proposta di parere nella giornata odierna.

  Franco VAZIO (PD), relatore, nel comprendere le ragioni politiche poste dai colleghi, nonché le loro intenzioni polemiche, fa presente che avrebbe potuto depositare la proposta di parere nella giornata odierna, considerato che nessuno dei colleghi ha avanzato alcun rilievo. Rileva infatti a tale proposito come il relatore sia stato l'unico ad evidenziare un profilo critico con riguardo alle competenze della Commissione. Si dichiara comunque disponibile a svolgere immediatamente un ulteriore approfondimento della questione, chiede alla presidente di sospendere brevemente la seduta.

  Francesca BUSINAROLO, presidente, sospende pertanto brevemente la seduta per consentire al relatore di svolgere i necessari approfondimenti, al fine di illustrare la proposta di parere nella seduta in corso, venendo in tal modo incontro alle richieste dei colleghi.

  La seduta, sospesa alle 19.30, riprende alle 19.45.

  Franco VAZIO (PD), relatore, nel riconfermare le considerazioni svolte prima della sospensione della seduta, avendo svolto il necessario approfondimento, illustra una proposta parere favorevole con un'osservazione (vedi allegato).

  Catello VITIELLO (IV) dichiara di essere d'accordo con il relatore, che si è espresso in senso favorevole sullo schema di decreto legislativo in esame, ricordando che da anni si sta procedendo ad adeguare l'ordinamento nazionale alle iniziative europee di tutela degli interessi finanziari dell'Unione europea. Condividendo le perplessità espresse dal relatore, ritiene tuttavia che l'osservazione introdotta nella proposta di parere non sia sufficiente a risolvere la questione posta. Rileva a tale proposito che, anche non volendo porsi il problema della natura propria dei reati di peculato in questione, permane comunque la criticità costituita dal fatto che l'ente pubblico, a differenza di quello privato, continua la sua azione pubblica anche dopo la commissione del reato da parte del suo funzionario e mantiene la sua rappresentatività nel processo. Pertanto ritiene che non sia sufficiente limitare l'ampliamento del novero dei reati presupposto di responsabilità amministrativa degli enti pubblici ai soli casi in cui vengano lesi gli interessi finanziari dell'Unione, evidenziando come in ogni caso si metterà un giudice nelle condizioni di giudicare lo Stato. Si riserva di approfondire ulteriormente la questione in vista Pag. 27della votazione della proposta di parere nella giornata di domani.

  Francesca BUSINAROLO, presidente, invita i colleghi a sottoporre eventuali osservazioni al relatore entro la mattinata di domani al fine di consentirne una attenta valutazione prima di procedere alla votazione della proposta di parere.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 19.50.

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