CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 28 aprile 2020
356.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

  Martedì 28 aprile 2020. — Presidenza del presidente Gianluca RIZZO. — Interviene il Sottosegretario di Stato per la difesa, Angelo Tofalo.

  La seduta comincia alle 18.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Gianluca RIZZO, presidente, avverte che della seduta sarà data pubblicità anche mediante gli impianti audiovisivi a circuito chiuso.

Documento di economia e finanza 2020 e Relazione al Parlamento sullo scostamento.
Doc. LVII, n. 3 e Annesso.
(Parere alla V Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Gianluca RIZZO, presidente, ricorda che nella seduta di domani verrà presentata una proposta di parere da porre in votazione.

  Enrico BORGHI (PD), relatore, espone che il DEF 2020 è un atto anomalo. Esso, di regola, rappresenta lo strumento di programmazione della politica economica e di bilancio e, come tale, si colloca al centro del processo di coordinamento ex ante delle politiche economiche degli Stati membri dell'Unione europea. Esso definisce, infatti, in una prospettiva di medio-lungo termine, gli impegni, sul piano del consolidamento delle finanze pubbliche, e gli indirizzi, sul versante delle diverse politiche pubbliche, adottati dall'Italia per il rispetto del Patto di stabilità e crescita europeo. Evidenzia, quindi, che l'articolo 121, comma 1, del Trattato sul Funzionamento dell'UE afferma che le politiche economiche dei singoli Paesi membri sono questione d'interesse comune e che essi, pertanto, le coordinano. Questa interdipendenza economica, rispecchiata nei Trattati e nelle procedure di coordinamento economico e di sforzo a superare gli squilibri esistenti in Europa, è paradossalmente confermata proprio dalla terribile crisi in atto. La globalizzazione dei mercati e delle filiere produttive, tale per cui molto spesso alla realizzazione di un bene o di un servizio concorrono segmenti produttivi collocati Pag. 46in diversi Paesi e altrettanto avviene nella catena della distribuzione, fa sì che l'impatto economico della pandemia sia avvertito in modo simile, quanto meno, su tutto il territorio europeo. Pertanto, il DEF 2020 presenta un contenuto più essenziale e limitato rispetto ai precedenti Documenti di economia e finanza in quanto l'emergenza COVID-19 rende difficile qualunque esercizio previsivo, anche nel breve periodo. Proprio alla luce di tali difficoltà, con le Linee Guida del 6 aprile 2020, la Commissione europea, in considerazione dell'elevata incertezza economica causata dalla diffusione del COVID-19 e delle urgenti incombenze che gli Stati membri stanno affrontando, ha ridotto i contenuti obbligatori richiesti per i Programmi di Stabilità. L'Italia ha, pertanto, deciso di avvalersi di questa possibilità, limitando gli scenari di previsione della finanza pubblica al periodo 2020-2021 e rinviando a un successivo momento la presentazione del Programma Nazionale di Riforma.
  Nello specifico, la prima sezione del DEF espone lo schema del Programma di Stabilità, che deve contenere tutti gli elementi e le informazioni richiesti dai regolamenti dell'Unione europea e, in particolare, dal nuovo Codice di condotta sull'attuazione del Patto di stabilità e crescita, con specifico riferimento agli obiettivi di politica economica da conseguire per accelerare la riduzione del debito pubblico.La seconda sezione reca l'Analisi e le tendenze della finanza pubblica. Il DEF di quest'anno non reca, invece, come accennato, lo schema del Programma Nazionale di riforma che, in coerenza con il Programma di Stabilità, solitamente contiene gli elementi e le informazioni previsti dai regolamenti dell'Unione europea e dalle specifiche linee guida per il Programma nazionale. Unitamente al DEF il Governo ha trasmesso al Parlamento, ai sensi dell'articolo 6, comma 5, della legge n. 243 del 2012, la Relazione che illustra l'aggiornamento del piano di rientro verso l'obiettivo di medio termine (OMT) per la finanza pubblica, ai fini dell'autorizzazione parlamentare allo scostamento di bilancio necessario al finanziamento degli ulteriori interventi urgenti che il Governo intende assumere per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da Covid-19. Con tale Relazione il Governo richiede, in particolare, l'autorizzazione al ricorso all'indebitamento per 55 miliardi di euro nell'anno 2020, per 24,85 miliardi di euro nel 2021 e per 32,75 miliardi nel 2022. Tale Relazione segue quella trasmessa dal Governo il 5 marzo 2020, che a seguito della approvazione parlamentare ha autorizzato uno scostamento di bilancio di 25 miliardi per il 2020 (utilizzati a copertura delle misure introdotte con il decreto-legge n. 18 del 2020, cosiddetto «Cura Italia»).
  Per quanto concerne i contenuti generali, il DEF 2020 fa presente che le prospettive per lo scenario internazionale apparivano, all'inizio dell'anno, in graduale miglioramento, grazie all'attenuazione delle tensioni commerciali tra gli Stati Uniti e la Cina. È su tale scenario che si è innestata la crisi determinata dal diffondersi dell'emergenza sanitaria legata alla pandemia del COVID-19, che ha prodotto un crollo senza precedenti dell'attività produttiva a marzo. Il contraccolpo economico si è avvertito prima in Cina, poi nell'Eurozona e nel Regno Unito e in Giappone, indi – con una violenza priva di precedenti recenti – sugli Stati Uniti, in cui si registrano già circa 57 mila morti e quasi un milione di contagiati.
  Richiama quindi l'attenzione su un elemento non estraneo agli orizzonti di competenza della Commissione Difesa, osservando che questa crisi ha investito in modo micidiale il settore energetico e quello petrolifero in particolare. Infatti, si sono combinati il crollo della domanda con la rottura dei patti tra i Paesi produttori sui limiti all'estrazione, con la conseguenza che l'offerta è schizzata in alto. L'esito è stata caduta dei prezzi e difficoltà mai sperimentate di custodire le scorte che stanno determinando un'instabilità economica sullo scacchiere internazionale che potrebbe sfociare in instabilità politica e militare, più di quanto questo non stia avvenendo nei teatri operativi esistenti. A fronte di tale situazione di Pag. 47elevata incertezza, che rende assai difficile qualunque previsione, anche nel breve periodo, le attese formulate nel DEF sono fortemente orientate al ribasso per l'anno in corso, assumendo un recupero per il 2021.
  Con riguardo al quadro nazionale, il DEF 2020 espone sia l'analisi del quadro macroeconomico italiano relativo all'anno 2019; sia le previsioni tendenziali, limitate al solo biennio 2020-2021 (anziché fino al 2023). Con riferimento all'analisi economica del 2019, il DEF evidenzia che sebbene in rallentamento, la crescita dell'economia è comunque proseguita su un sentiero positivo per il quinto anno consecutivo. Per quanto concerne il quadro macroeconomico tendenziale il DEF fa presente che i dati congiunturali dei primi due mesi del 2020 indicavano un moderato recupero dell'economia, soprattutto sul versante della produzione industriale, in particolare manifatturiera, e delle esportazioni Pur tuttavia, a causa dei drammatici eventi causati dalla pandemia di COVID-19, nel mese di marzo l'attività economica ha subito una caduta senza precedenti in considerazione del calo della produzione e dei consumi. A tal proposito, il DEF stima che l'economia registrerà una complessiva caduta del PIL reale nel 2020 di 8 punti percentuali in termini grezzi. Per il 2021 si prospetta un recupero del PIL reale pari a +4,7 per cento. Nel richiamare le principali misure adottate dal Governo nella prima fase dell'emergenza COVID-19, il DEF fa presente che è in corso di definizione un nuovo provvedimento che, riprendendo i contenuti del cosiddetto decreto-legge «Cura Italia» e introducendo altre misure, comporta uno scostamento di 55 miliardi, in termini di maggiore indebitamento netto su quest'anno e 5 miliardi sul 2021, al netto dei maggiori oneri sul debito pubblico. Si tratta di un intervento poderoso finalizzato a sostenere le famiglie, le imprese, il sistema sanitario e proteggere il tessuto produttivo del Paese.
  Per quanto concerne il comparto della Difesa diversi spunti di riflessione sono contenuti sia nel Programma di Stabilità, sia nella seconda sezione, dedicata all'Analisi e tendenze della finanza pubblica». Nello specifico, nel Programma di stabilità (parte I), nel paragrafo dedicato agli interventi previsti nel 2021 (capitolo IV.3 ) si dà conto del prosieguo, nel richiamato anno, delle missioni internazionali di pace per una spesa pari a 0,85 miliardi (che al netto degli effetti fiscali e contributivi corrispondono a 0,5 miliardi) e dell'adozione di ulteriori misure per il potenziamento delle attività delle Forze armate, delle Forze di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco impiegati nelle azioni di contrasto della diffusione del COVID-19. Tali misure si aggiungono a quelle recentemente varate dal Governo per far fronte all'emergenza COVID-19 che hanno interessato anche il comparto della Difesa, fortemente impegnato nel gestire le continue richieste di supporto in termini di personale, mezzi e strumenti (quali, a esempio, allestimento di ospedali da campo, servizi ospedalieri, sanificazione di luoghi e strutture tramite gli specialisti del CBRN, trasporto in biocontenimento di malati, produzione e distribuzione di dispositivi sanitari e controllo del territorio). Ricorda, a titolo esemplificativo, che il decreto-legge «Cura Italia» ha previsto innanzitutto lo stanziamento, per l'anno 2020, dell'importo 34,6 milioni di euro per il potenziamento dei servizi sanitari militari e per l'acquisto di dispositivi medici e presidi sanitari mirati alla gestione dei casi urgenti e di biocontenimento; in secondo luogo la produzione e la distribuzione nel 2020, da parte dello Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze, di disinfettanti e sostanze ad attività germicida o battericida, nel limite di spesa di 704.000 euro; l'arruolamento, eccezionale e temporaneo (un anno), di 320 unità di personale medico e infermieristico dell'Esercito (120 medici e 200 infermieri militari); il conferimento di incarichi a tempo determinato di durata annuale, non rinnovabili, a un massimo di sei unità di personale di livello non dirigenziale, professionale di funzionario tecnico per la biologia, la chimica e la fisica; infine, l'incremento del contingente militare che Pag. 48prende parte all'operazione «Strade sicure», i cui compiti di concorso con le Forze dell'ordine sono stati estesi alla luce delle nuove esigenze connesse all'emergenza sanitaria e, in particolare, alle attività di controllo sugli spostamenti.
  Per quanto riguarda, invece, gli interventi contemplati nella Parte II del DEF, nel paragrafo relativo alle previsioni tendenziali del 2020-2021 si dà conto di un incremento, nell'anno 2020, delle spese per il personale della Difesa, da imputare alla sottoscrizione dei contratti relativi al triennio 2019-2021 del comparto Sicurezza-Difesa e Soccorso pubblico. Con riferimento, invece, alle spese in conto capitale riferite all'anno 2020, si prevede l'accelerazione dei pagamenti a favore delle imprese del settore aeronautico (per circa 200 milioni) e il trasferimento, dalla Presidenza del Consiglio all'Agenzia spaziale europea, di 400 milioni di euro, conseguenti al rifinanziamento disposto dalla legge di bilancio per il 2020. Nel 2019 si è avuta, invece, un'accelerazione nei pagamenti relativi agli interventi per lo sviluppo e l'acquisizione delle unità navali della classe FREMM e delle relative dotazioni operative (+475 milioni). Conclude rimettendosi al dibattito tra i colleghi.

  Gianluca RIZZO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 18.20.