CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 4 febbraio 2020
318.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissione parlamentare di controllo sull'attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale
COMUNICATO
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  Martedì 4 febbraio 2020. — Presidenza del presidente Sergio PUGLIA. — Interviene per l'Associazione degli enti previdenziali privati (ADEPP) il Presidente, dott. Alberto Oliveti, accompagnato dal Senior advisor, Francesco Verbaro, e dal vicepresidente con delega al welfare, Tiziana Stallone.

  La seduta comincia alle 13.02.

  (La Commissione approva il processo verbale della seduta precedente).

Sulla pubblicità dei lavori,

  Il PRESIDENTE avverte che della seduta odierna verrà redatto il resoconto sommario ed il resoconto stenografico e che, ai sensi dell'articolo 33, comma 4, del Regolamento del Senato, è stata richiesta l'attivazione dell'impianto audiovisivo, con contestuale registrazione audio, e che la Presidenza del Senato ha fatto preventivamente conoscere il proprio assenso.
  I lavori della Commissione, che saranno oggetto di registrazione, potranno essere quindi seguiti – dall'esterno – sulla web TV della Camera.
  Non essendovi osservazioni, tale forma di pubblicità è dunque adottata per il prosieguo dei lavori.

PROCEDURE INFORMATIVE

Seguito dell'indagine conoscitiva sulle politiche di investimento e spesa dei fondi pensione e delle casse professionali.
Audizione del Presidente dell'Associazione degli enti previdenziali privati (ADEPP).

  Prosegue l'indagine conoscitiva, sospesa nella seduta del 12 novembre 2019.

  Il PRESIDENTE ringrazia il presidente Oliveti, il professor Verbaro e la dottoressa Stallone per la loro disponibilità a partecipare ai lavori della Commissione. Sottolinea che il tema dell'assistenza sanitaria integrativa riveste grande importanza per i lavori della Commissione. Rappresenta che la tutela della salute degli iscritti costituisce la voce più rilevante nell'ambito Pag. 155della spesa assistenziale delle Casse. Per questo manifesta l'interesse ad approfondire le modalità con le quali questa assistenza viene oggi effettivamente resa disponibile attraverso l'analisi di elementi informativi specifici, quali la quota di prestazioni rese dai fondi sanitari per interventi che rientrano nei livelli essenziali di assistenza (LEA) e il complemento degli interventi che eccedono tali livelli, i costi di struttura e i costi di riassicurazione sostenuti. Specifica che il percorso che la Commissione intende avviare è finalizzato a valutare con chiarezza i presupposti per una riqualificazione delle agevolazioni fiscali di cui il settore è destinatario e a stimolare eventuali iniziative che potrebbero favorire un miglioramento del servizio. Ricorda che il sistema sanitario nazionale rappresenta un servizio di eccellenza nel panorama globale delle modalità di assicurazione delle prestazioni sanitarie. Chiede, quindi, al dottor Oliveti in che modo i fondi possano aiutare il sistema a garantire un miglioramento del servizio e un ampliamento dell'offerta, con impatto positivo sulla capacità di garantire i livelli essenziali delle prestazioni assistenziali. Infine, chiede al presidente dell'ADEPP di commentare l'iniziativa «Assodire», che unisce ENPAM, Cassa forense e Inarcassa nell'esercizio dei diritti amministrativi delle società quotate nelle quali investono.

  Il presidente OLIVETI rappresenta, in premessa, che l'associazione non ha a disposizione i dati analitici su tutte le Casse e suggerisce che l'odierna seduta possa essere considerata come l'inizio di un percorso. Osserva tre macro tendenze che incidono fortemente sul mercato del lavoro e sul sistema pensionistico: globalizzazione dei mercati, invecchiamento della popolazione e digitalizzazione delle attività. Queste tendenze favoriscono grandi cambiamenti socio-demografici, la trasformazione delle modalità di lavoro e una generale instabilità del sistema economico. Evidenzia che in questo contesto il welfare pubblico è in profonda sofferenza, per cui emergono (o riemergono) altri attori in grado di soddisfare la domanda di assistenza: aziende, assicurazioni, enti confessionali, filantropici e comunitari. Rappresenta, inoltre, come a fronte di una spesa pensionistica in aumento, la spesa sanitaria registri una tendenza alla diminuzione. Sottolinea che le Casse hanno risposto alle esigenze dei propri iscritti incrementando l'offerta di prestazioni assistenziali, con iniziative volte al sostegno della professione, del reddito, della famiglia e della salute. Descrive quindi le iniziative specifiche messe in campo dalle singole casse iscritte all'ADEPP con riferimento all'assistenza sanitaria integrativa, fornendo alcuni dati sull'ammontare della spesa, sul numero di beneficiari e di sinistri. Evidenzia che il tipo di prestazioni erogate fanno principalmente riferimento alla cosiddetta long term care, l'assistenza a lungo termine, e alla copertura di rischi legati alle patologie più gravi. Fa presente che la situazione attuale mostra una significativa disomogeneità delle tipologie di assistenza offerte dalle diverse casse. Con riferimento alla sanità integrativa, evidenzia che, nel corso degli ultimi venticinque anni, il settore è stato oggetto di molteplici interventi normativi, dai quali è scaturito un quadro legislativo incompleto e frammentato. Le criticità rinvenibili nel sistema sanitario nazionale hanno favorito un sempre maggior ricorso alla sanità privata che assume in molto casi un carattere concorrente e non integrativo rispetto a quella pubblica. Sottolinea che i fondi sanitari, da integrativi sono divenuti prevalentemente sostitutivi, permettendo all'intermediazione finanziaria e assicurativa di utilizzare detrazioni fiscali per incrementare i profitti. Sottolinea che il fondo sanitario dell'ENPAM è uno dei pochi in Italia che invece continua a mantenere un carattere pienamente integrativo. Rappresenta inoltre che, con la diffusione del welfare aziendale con cui i datori di lavoro offrono anche servizi sanitari a dipendenti e loro familiari, le imprese, beneficiando di agevolazioni fiscali, contribuiscono indirettamente ad alimentare il giro d'affari delle compagnie che assicurano e gestiscono i fondi Pag. 156sanitari. Ricorda i tre pilastri dell'assistenza sanitaria: sanità pubblica, che eroga le prestazioni base nel rispetto dei principi dei livelli essenziali di assistenza (LEA), sanità collettiva integrata privata, che integra le prestazioni di base, e sanità individuale che tramite polizze assicurative risponde al principio della copertura individuale. Rappresenta che, attualmente il sistema dei fondi sanitari è caratterizzato dalla distinzione tra «fondi integrativi», che sono 9 ed «enti, casse e società di mutuo soccorso aventi esclusivamente finalità assistenziale» che sono circa 300. Rileva specifiche criticità che caratterizzano il settore della sanità integrativa: in primo luogo la scarsa trasparenza, in quanto l'anagrafe dei fondi sanitari integrativi istituita presso il Ministero della Salute non è pubblicamente accessibile. Vi è inoltre carenza di sistemi di controllo, in quanto non esiste controllo per le sovrapposizioni tra prestazioni coperte dai fondi e incluse nei LEA, né regime sanzionatorio. Ricorda che il comma 8 dell'articolo 9 della legge n. 502 del 1992 prevedeva un regolamento per disciplinare l'ordinamento dei fondi integrativi che non risulta emanato. Sottolinea che non c’è un'autorità responsabile della vigilanza sui fondi sanitari mentre il settore è in espansione anche per via dei rilevanti incentivi fiscali connessi. Rappresenta quindi come l'intermediazione finanziaria e assicurativa, spinta dalle necessità di un mercato di prestazioni sanitarie messo in crisi dalla riduzione del finanziamento pubblico, porti avanti una martellante campagna mediatica basata sulla «paura» indotta dalla riduzione del finanziamento pubblico, aumento della spesa individuale, difficoltà di accesso ai servizi sanitari e rinuncia alle cure. Sottolinea che i principali nodi irrisolti riguardano la confusione tra il regime di prestazioni integrative o sostitutive, la frammentazione ed eterogeneità dell'offerta, la scarsa attenzione all'appropriatezza, la diffusa trascuratezza nei riguardi della cronicità e dell'autosufficienza e la ragionevolezza delle agevolazioni fiscali. Conclude quindi suggerendo di definire in modo chiaro le prestazioni che, con riferimento ai LEA, possono o meno essere coperte dai fondi sanitari integrativi, di ridurre significativamente la quota di prestazioni LEA che possono essere erogate dai fondi integrativi, riconoscendo in ogni caso le agevolazioni fiscali per le sole prestazioni che eccedono tali livelli essenziali, di adottare delle regole per disciplinare i rapporti tra fondi sanitari integrativi e compagnie assicurative, quelli tra finanziatori privati ed erogatori privati accreditati, nonché per evitare la diffusione di messaggi consumistici. Risponde infine alla domanda su Assodire specificando che si tratta di un'iniziativa aperta, alla quale potranno associarsi altre Casse, avviata da tre enti caratterizzati da una quota pari al 55 per cento dell'attivo totale del settore, per garantire un migliore esercizio dei diritti amministrativi connessi alla partecipazione alle società quotate in borsa.

  La senatrice CANTÙ (L-SP-PSd'Az) ritiene che la documentazione fornita da ADEPP non fornisca molti dei dati richiesti con il fine di capire in quale modo rivalutare le agevolazioni fiscali di cui è destinatario il settore. Ritiene, quindi, che il Presidente ADEPP si debba fare carico di fornire una semplice tabella per tutte le Casse che riporti almeno i seguenti elementi conoscitivi: numero complessivo di contributi incassati a vario titolo per l'assistenza sanitaria integrativa (premi assicurativi, eccetera); quali sgravi fiscali (agevolazioni e deduzioni) siano stati generati da tali contributi, se siano essi in capo ai singoli aderenti oppure in capo alla Cassa; quali sinistri extra LEA siano stati effettivamente pagati per ogni singola annualità in ossequio al basilare principio: «dove li prendo, dove li metto, cosa ne faccio».

  Il senatore CORTI (L-SP-PSd'Az) ringrazia il presidente Oliveti per la presentazione. Non concorda con la parola «populismo» utilizzata nella terza slide con riferimento ai fattori legati alla crisi economica. Quanto alle aspettative del progetto W.I.S.E. citato nelle slide del Presidente, Pag. 157fa presente che uno dei quattro punti citati è legato all'Europa e ritiene che, in seguito alla Brexit, non sia possibile riporre speranze in un sistema previdenziale sostenuto dall'Europa. Ritiene, anzi, che ogni Paese debba gestirlo autonomamente. Chiede in base a quali criteri vengano scelte le compagnie assicurative che forniscono l'assicurazione integrativa agli iscritti delle singole Casse. Quanto all'Enpaf, vorrebbe un chiarimento in merito a quanto viene liquidato dall'Ente rispetto ai 6-6,5 milioni di costo. Vorrebbe conoscere i costi di liquidazione dei sinistri di Enpaf ed Enpam. Con riferimento ad Epap, vorrebbe conoscere il criterio di valutazione e sapere se l'aggregazione tramite consorzio riesce a garantire un'economia di scala tale da creare un sistema efficiente. Quanto a Inarcassa, ritiene che la sua polizza base potrebbe offrire dei rimborsi inferiori rispetto alle altre casse in esame e vorrebbe capirne il perché.

  Il presidente OLIVETI recepisce le critiche sull'opacità e prende l'impegno a muoversi come associazione per chiedere ad ogni Cassa di fornirgli i dati per rispondere all'impostazione che condivide in pieno del «dove li prendo, dove li metto, cosa ne faccio». Ribadisce che, al momento, non è in grado di fornire una risposta e propone di stabilire insieme una griglia da sottoporre alle casse.
  Con riferimento alla parola «populismo», chiede di interpretarla come rischio di dare risposte banali a problemi complessi, senza configurazione di collegamento a forze politiche. Per quanto riguarda il riferimento all'Europa specifica che ad oggi siamo contributori netti dell'Unione europea e abbiamo necessità di utilizzare al massimo i fondi che l'Europa ci mette a disposizione. Quindi, nel progetto W.I.S.E., l'attenzione all'Europa riguarda la possibilità di migliorare la nostra capacità di usare al meglio i fondi europei. Verso l'Europa ricorda che l'associazione ha indirizzato anche le proprie istanze affinché la liberalizzazione delle professioni non comporti una dequalificazione dell'offerta. Infine, rispetto alle richieste specifiche riferite a singole casse, fa presente che fornirà risposta scritta sulla base delle informazioni che gli saranno fornite dai presidenti dei relativi enti.

  Il seguito dell'indagine conoscitiva è quindi rinviato.

Sulla pubblicazione di documenti acquisiti nel corso delle audizioni.

  Il PRESIDENTE informa che, nel corso dell'audizione svolta in data odierna del Presidente dell'Associazione degli enti previdenziali privati (ADEPP), è stata consegnata della documentazione che sarà disponibile per la pubblica consultazione sulla pagina web della Commissione.

  La Commissione prende atto.

  La seduta termina alle 13.02.