CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 4 febbraio 2020
318.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi
COMUNICATO
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UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Martedì 4 febbraio 2020. — Presidenza del presidente Alberto BARACHINI.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 13.40 alle 14.20.

  Martedì 4 febbraio 2020. — Presidenza del presidente Alberto BARACHINI.

  La seduta comincia alle 14.25.

  (La Commissione approva il processo verbale della seduta precedente).

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Sulla pubblicità dei lavori.

  Il PRESIDENTE fa presente che è stata avanzata la richiesta di pubblicità dei lavori mediante web tv – tema di cui si è già peraltro discusso nella seduta del 13 giugno 2019 – richiesta che, tuttavia, non può essere accolta in ragione delle vigenti determinazioni sull'applicazione del regime di pubblicità di lavori che consente questa modalità di pubblicità rafforzata esclusivamente per le sedute che prevedono lo svolgimento delle audizioni.
  A tale riguardo, ricorda che l'articolo 13, comma 4, del Regolamento della Commissione, prevede che la pubblicità dei lavori delle sedute delle Commissione possa essere assicurata mediante l'attivazione del sistema audiovisivo a circuito chiuso, forma di pubblicità che, quindi, sarà disposta anche per l'odierna seduta.

Comunicazioni del Presidente.

  Il PRESIDENTE informa la Commissione che a seguito di quanto stabilito nel corso dell'Ufficio di Presidenza del 15 gennaio scorso ha preannunciato all'Amministratore delegato della RAI con nota del 16 gennaio che la Commissione intende procedere alle audizioni del Direttore Generale, del Direttore delle risorse umane e del responsabile appalti, per avviare un approfondimento conoscitivo sullo stato di attuazione delle prescrizioni contenute nell'articolo 24 del vigente Contratto di servizio. L'amministratore delegato, in data 29 gennaio, ha dato la disponibilità dell'azienda per pianificare le audizioni dei soggetti più idonei a riferire sugli argomenti citati – o ad altri che dovessero emergere – e a fornire ogni utile collaborazione perché si possa definire un quadro quanto più preciso possibile sul tema delle risorse umane e della organizzazione Rai. Pertanto, le audizioni richiamate potranno essere programmate a partire dalle prossime sedute.
  Come stabilito sempre nel corso dell'ultima riunione dell'Ufficio di Presidenza, informa che sto predisponendo un nuovo testo sulla tematica del precariato in RAI.
  In merito alla vicenda della partecipazione del cantante Junior Cally al prossimo Festival di Sanremo, informa che sono pervenute moltissime mail di protesta da parte di privati cittadini ma anche segnalazioni da parte di istituzioni quali per esempio la Commissione capitolina pari opportunità. Ha pertanto inviato il 20 gennaio scorso una lettera al Presidente e all'Amministratore delegato della RAI per ribadire che il «servizio pubblico radiotelevisivo è tenuto in ogni occasione a veicolare la cultura del rispetto dei diritti e della dignità della persona, della legalità e del contrasto ad ogni forma di violenza. In particolare, il Contratto di servizio 2018-2022 pone tra gli obiettivi dell'offerta radiotelevisiva quello di superare gli stereotipi di genere, al fine di promuovere la parità e di rispettare l'immagine e la dignità della donna anche secondo il principio di non discriminazione». Sempre in questa lettera ha preannunciato quindi la massima attenzione della Commissione affinché siano osservati i principi richiamati.
  In data 31 gennaio l'Amministratore delegato ha fornito una nota di risposta nella quale dichiara che «la RAI lavora costantemente per superare gli stereotipi di genere, per promuovere la parità e il rispetto per l'immagine della donna». Nel confermare l'attenzione e la vigilanza da parte dell'Azienda, l'Amministratore delegato richiama le conclusioni del «monitoraggio sulla rappresentazione della figura femminile nella programmazione della RAI» per l'anno 2018 da cui emerge che le tre reti generaliste si caratterizzano per una elevata attenzione verso le questioni di genere, in linea con i principi del Contratto di servizio.
  Nella stessa nota, l'Amministratore delegato rileva che anche per quanto riguarda l’hate speech l'attenzione della RAI è molto elevata, dichiarando altresì che l'Azienda è pronta a raccogliere segnalazioni di eventuali violazioni.
  Infine il dottor Salini, sempre in merito alla questione della rappresentazione della donna, ha risposto alle questioni sollevate Pag. 119dall'intergruppo parlamentare per le donne, i diritti e le pari opportunità mettendo in evidenza l'impegno della RAI – in generale e non solo in occasione del Festival di Sanremo – per la promozione della parità di genere e per una rappresentazione dignitosa delle donne.
  Ricorda che, come concordato, ho inviato alla RAI il 9 gennaio una richiesta in merito ai compensi di conduttori, artisti e ospiti, con particolare riguardo a quelli che intervengono per campagne sociali.
  Segnala che sull'argomento sono stati presentati diversi quesiti, tra i quali, in particolare, il quesito n. 170/874 presentato dalla senatrice Garnero Santanchè e dall'onorevole Mollicone sulla partecipazione e sul relativo compenso della giornalista Rula Jebreal al Festival di Sanremo, per il quale è stata fornita una risposta, a suo avviso insufficiente, da parte dell'Azienda, che ha precisato, senza fornire cifre, che «il compenso che verrà corrisposto alla giornalista sarà nell'ordine di grandezza dei valori di analoghe prestazioni».
  Informa quindi che il 31 gennaio l'Amministratore delegato ha reso una risposta rispetto alla richiesta formulata dalla Commissione nella quale non fornisce i dati sui compensi, limitandosi a dichiarare che «la RAI perseguirà come sempre l'obiettivo della massima trasparenza contemperandolo con la tutela degli interessi aziendali e con il rispetto dei vincoli dei singoli contratti». Inoltre, lo stesso dottor Salini, Nel richiamare la comunicazione dell'AGCOM del 7 luglio 2010 e la legge n. 220 del 2015 aggiunge poi che il ruolo del servizio pubblico nel mercato radiotelevisivo richiede massima attenzione nella gestione delle risorse artistiche e professionali.
  Informa che l'AGCOM ha adottato due delibere: la n. 7/20 del 15 gennaio scorso, con cui ha ordinato alle principali emittenti televisive, tra le quali anche la Rai, di provvedere ad assicurare nei notiziari una «immediata e significativa inversione di tendenza» rispetto ai dati rilevati nel trimestre settembre-novembre 2019, garantendo altresì «un'informazione equilibrata e un effettivo e rigoroso rispetto del principio della parità di trattamento tra i soggetti politici» nel trimestre successivo; la n. 477/19 del 27 novembre 2019 in cui ha formulato un richiamo alla RAI al «rispetto dei principi a tutela della corretta informazione e delle corrette modalità di rappresentazione dei procedimenti giudiziari nelle trasmissioni radiotelevisive», con riferimento al programma «La vita in diretta».
  In questi ultimi giorni sono stati presentati alcuni quesiti (176/907 e 178/909) riguardanti un servizio che proponeva, nell'ambito dello spot pubblicitario del programma Porta a Porta, parti dei comizi elettorali tenuti dal segretario della Lega, Matteo Salvini, a pochi giorni dalle elezioni regionali in Emilia-Romagna ed in Calabria durante l'intervallo del quarto di finale di Coppa Italia Juventus-Roma, trasmesso in diretta su Raiuno il 22 gennaio. La RAI ha ritenuto opportuno pertanto proporre un riequilibrio mandando in onda, il giorno successivo, un analogo intervento del segretario del Partito Democratico nel corso della puntata della fiction «Don Matteo».
  Infine, il 14 gennaio scorso il Consiglio di Amministrazione della RAI ha approvato la nuova policy sui social, il cui testo è a disposizione della Commissione.

Disposizioni in materia di comunicazione politica, e informazione della società concessionaria del servizio pubblico radiofonico, televisivo e multimediale in relazione alla campagna per le elezioni suppletive del Senato della Repubblica nel collegio uninominale 07 della Regione Campania, per l'elezione suppletiva della Camera dei deputati nel collegio uninominale 01 della XV circoscrizione Lazio 1 e per l'elezione suppletiva del Senato della Repubblica nel collegio uninominale 02 della Regione Umbria.
(Esame e approvazione).

  Il PRESIDENTE comunica che l'ordine del giorno della seduta odierna prevede l'esame di una delibera per la comunicazione politica relativa a tre elezioni suppletive Pag. 120che si svolgeranno tra febbraio e marzo. A tale ultimo riguardo, precisa che tale delibera è stata inserita su richiesta dell'onorevole Mollicone, nonostante quanto stabilito dall'articolo 1, comma 2, della delibera sulla comunicazione politica approvata il 18 dicembre 2002, che prevede che «si considerano consultazioni elettorali quelle relative all'elezione del Parlamento europeo e del Parlamento nazionale, nonché le elezioni regionali, provinciali e comunali che interessino non meno del 25 per cento degli aventi diritto al voto su scala nazionale.».
  Pertanto, in virtù di questa disposizione, in analoghi precedenti, si è ritenuto opportuno sottoporre all'Azienda, mediante una lettera del Presidente della Commissione, il richiamo al rispetto della tutela del pluralismo in occasione di tale tipo di elezioni. In ogni caso, tenuto conto di alcuni precedenti maturati nella XIV legislatura – periodo nel quale era in vigore un sistema elettorale che prevedeva la presenza di collegi uninominali – e considerata la sostanziale concomitanza temporale delle tre elezioni suppletive e la rilevanza dei collegi interessati, si è ritenuto opportuno procedere all'esame della relativa delibera nella seduta di oggi.
  Non essendovi osservazioni, lo schema di delibera – già trasmesso a tutti i commissari – è quindi posto in votazione.

  La Commissione approva all'unanimità.

Disposizioni in materia di comunicazione politica, tribune, messaggi autogestiti e informazione della società concessionaria del servizio pubblico radiofonico, televisivo e multimediale in relazione alla campagna per il referendum popolare confermativo indetto per il giorno 29 marzo 2020.
(Esame e rinvio).

  Il PRESIDENTE in vista del referendum popolare confermativo, indetto per il giorno 29 marzo 2020, avverte che è stato predisposto uno schema di delibera, già trasmesso ai componenti della Commissione, relativo alla disciplina in tema di comunicazione politica e di parità di accesso ai mezzi di informazione.
  Il testo è stato predisposto, considerata la prassi pregressa della Commissione e i precedenti di deliberazioni riferite alla disciplina di analoghi periodi elettorali, nonché l'esperienza applicativa di tali disposizioni.
  Informa altresì che nella giornata odierna ha ricevuto una rappresentanza del comitato promotore presso il Partito radicale che ha evidenziato una serie di istanze che nella sostanza vengono recepite nel testo in esame.

  Il senatore Alberto AIROLA (M5S) ricorda che in occasione del referendum costituzionale tenutosi nel 2016 furono denunciati forti squilibri, riconosciuti anche dall'AGCOM.

  Il PRESIDENTE osserva che la proposta di delibera è stata predisposta, come di consueto, previa consultazione dell'AGCOM che, peraltro, nell'ambito delle proprie prerogative, adotta una autonoma disciplina.

  La deputata Francesca FLATI (M5S) chiede di procedere alla votazione finale in una prossima seduta al fine di consentire un maggiore approfondimento sulle disposizioni della proposta.

  Non essendovi obiezioni al riguardo, il PRESIDENTE avverte quindi che il seguito dell'esame è rinviato ad una prossima seduta, al fine di procedere ad una votazione finale.
  Il seguito dell'esame è quindi rinviato.

Seguito esame della proposta di risoluzione «In materia di pubblicità dei compensi erogati dalla società concessionaria del servizio pubblico radiofonico, televisivo e multimediale ai soggetti titolari di contratti aventi ad oggetto prestazioni di natura artistica nonché delle situazioni di conflitto di interessi ad essi relative.»
(Seguito e conclusione dell'esame. Reiezione della proposta di risoluzione).

  Riprende l'esame della proposta di risoluzione «In materia di pubblicità dei Pag. 121compensi erogati dalla società concessionaria del servizio pubblico radiofonico, televisivo e multimediale ai soggetti titolari di contratti aventi ad oggetto prestazioni di natura artistica nonché delle situazioni di conflitto di interessi ad essi relative.» – presentata dall'on. Mulè, che ha avuto inizio nella seduta dell'8 gennaio scorso.

  Il PRESIDENTE ricorda che nella seduta dell'8 gennaio scorso si era svolta e conclusa la discussione generale. Non essendo pervenuti emendamenti – ricordo che il termine era stato fissato alle ore 12 di lunedì 20 gennaio – se non ci sono osservazioni, si procederà ora alle dichiarazioni di voto.

  Il senatore Francesco VERDUCCI (PD), nell'osservare la rilevanza della tematica oggetto della proposta di risoluzione, evidenzia tuttavia che l'atto di indirizzo in questione rischia di essere disatteso dalla RAI, con conseguente ripercussione anche sulla stessa credibilità della Commissione. Infatti, al di là delle intenzioni del relatore, la proposta di risoluzione si pone in contraddizione con quanto disposto dalla legge n. 220 del 2015 che, con riferimento al piano di trasparenza dei compensi, esclude espressamente i soggetti titolari di contratti di natura artistica.
  Come legislatori, si può certamente e doverosamente intervenire sulla disposizione richiamata, anche in termini maggiormente restrittivi; tuttavia stante l'attuale quadro normativo, l'atto di indirizzo in esame si porrebbe contra legem oltre che in violazione del principio di riservatezza.
  Pertanto, sarebbe più opportuno riflettere su un dispositivo di natura diversa che ponga l'accento, ad esempio, sui criteri degli affidamenti di incarichi alle società esterne al fine di evitare situazioni di conflitto di interesse, nell'ottica di perseguire la massima trasparenza. Alla luce di tali argomentazioni, il Gruppo del Partito democratico esprimerà un voto contrario sulla proposta di risoluzione.

  Il PRESIDENTE interviene incidentalmente per esprimere apprezzamento su alcuni argomenti evidenziati dal senatore Verducci, osservando che l'applicazione da parte della RAI degli atti di indirizzo adottati dalla Commissione costituisce un tema di portata generale che meriterebbe una seria riflessione.

  Il senatore Maurizio GASPARRI (FIBP-UDC) dichiara il sostegno della propria parte politica sulla proposta di risoluzione avanzata dal deputato Mulè, nella convinzione che il tema della trasparenza sui compensi rappresenti un nodo ancora irrisolto nei confronti dell'azienda che anche in occasione di recenti richieste della Commissione sull'importo di compensi di ospiti, artisti e conduttori impegnati nel festival di Sanremo non ha fornito risposte adeguate, nonostante siano in gioco ingenti risorse pubbliche.
  Coglie l'occasione per constatare che parte dell'azienda è stato adottato un comportamento inaccettabile anche rispetto alla presenza in gara al festival di Saneremo anche di un cantante che, attraverso i suoi testi, ha rappresentato la posizione della donna in modo inqualificabile nei suoi testi. Rispetto a tale vicenda ribadisce che da parte della RAI non sono state fornite le dovute risposte.

  Il deputato Federico MOLLICONE (FDI), nell'esprimere il sostegno del Gruppo Fratelli d'Italia alla proposta di risoluzione, sottolinea come il centrodestra non ha un atteggiamento ostile nei confronti di una manifestazione di indubbio rilievo come il festival di sanremo. Tuttavia, proprio la rilevanza dell'evento, rende inaccettabile la presenza di un cantante che con il pretesto di interpretare nuovi linguaggi musicali, lancia con le proprie canzoni messaggi non rispettosi della figura femminile.

  Il senatore Alberto AIROLA (M5S) manifesta disappunto per i toni adoperati dai Commissari intervenuti precedentemente che dovrebbero attenersi unicamente all'espressione di voto sulla proposta di risoluzione.

  Il deputato Paolo TIRAMANI (Lega) annuncia che il Gruppo della Lega voterà a favore Pag. 122delle proposta di risoluzione, ritenendo che l'argomento del rispetto della privacy non può essere di certo invocato rispetto all'impiego di ragguardevoli risorse pubbliche sulle quali l'opinione pubblica ha il diritto di avere una piena conoscenza.

  La senatrice Daniela GARNERO SANTANCHÈ (FdI) interviene incidentalmente per esprimere il proprio stupore nei confronti dell'atteggiamento dei parlamentari del Movimento 5 stelle che hanno fatto della trasparenza sui compensi una loro bandiera storica. Non si comprende allora come essi esprimano resistenze nei confronti della proposta di risoluzione che si rivela necessaria per fare la dovuta luce sui compensi dovuti agli artisti, anche con riferimento al festival di Sanremo, evento mediatico di notevole popolarità.

  La deputata Francesca FLATI (M5S) osserva preliminarmente che il Movimento 5 Stelle resta uno strenuo difensore del tema della trasparenza, il quale però è stato declinato in modo errato nella proposta di risoluzione all'esame. Non solo tale atto di indirizzo si rivela inutile poiché, ad esempio, non è stata ancora data dalla RAI attuazione alla risoluzione per evitare il conflitto di interessi degli agenti di spettacolo, approvata nella scorsa legislatura, ma, soprattutto, il testo in esame si pone in contrasto con la legge n. 220 del 2015, che non fa riferimento ai compensi degli artisti. Fermo restando che su questo aspetto si può doverosamente intervenire come legislatori, dichiara che il Gruppo del Movimento 5 Stelle non può che essere contrario alla proposta di risoluzione nei termini in cui è stata formulata.

  Il deputato Federico FORNARO (LEU) ricorda le disposizioni della legge n. 220 del 2015 sulla disciplina dei compensi relativi alla RAI, che prevedono una espressa esclusione per i soggetti di contratti di natura artistica, anche per non penalizzare la stessa azienda rispetto ad altri concorrenti sul mercato.
  Per tale ragione di natura normativa, il proprio voto sulla proposta di risoluzione – che a suo avviso si pone al limite della procedibilità – sarà contrario.

  Il deputato Giorgio MULÈ (FI), relatore, prende la parola, incidentalmente, per manifestare sorpresa per la posizione dei Gruppi del Partito Democratico e del Movimento 5 Stelle che nella seduta odierna hanno rilevato la presenza di un problema normativo di carattere insormontabile sulla proposta di risoluzione da lui predisposta. In realtà, la legge n. 220 del 2015, più volte richiamata, non chiarisce la differenza tra artisti e giornalisti; pertanto, non può essere invocata per contrastare un atto di indirizzo che si muove nella direzione di garantire la massima trasparenza sui compensi, senza recare vantaggio agli altri concorrenti.

  Il PRESIDENTE, nel ricordare che, ai sensi dell'articolo 12, comma 2 del Regolamento della Commissione, la risoluzione deve essere approvata dalla maggioranza dei componenti, pone ai voti la proposta di risoluzione.

  La Commissione respinge a maggioranza.

Sui lavori della Commissione.

  Il deputato Massimiliano CAPITANIO (Lega), con particolare riferimento al tema delle sponsorizzazioni oggetto di alcuni quesiti – quale in particolare il numero 150/791 – esprime la propria delusione e insoddisfazione nei confronti della risposta fornita dall'azienda.

  Il deputato Antonello GIACOMELLI (PD) esprime insoddisfazione per la risposta fornita dalla RAI in merito ai quesiti che chiedevano maggiori dettagli sul compenso riconosciuto alla giornalista Rula Jebreal, per il suo impegno al festival di Sanremo.

  Il senatore Alberto AIROLA (M5S) coglie l'occasione per evidenziare la particolare posizione Pag. 123del conduttore Bruno Vespa che, in qualità di consulente artistico, non potrebbe ospitare politici nella propria trasmissione.

  Il PRESIDENTE rileva che in ordine alla risposte ritenute non soddisfacenti i proponenti potranno, se lo ritengono necessario, insistere nella proposizione dei relativi quesiti, anche con formulazione più dettagliata e stringente. In particolare, per quanto riguarda la partecipazione di Rula Jebreal al festival di Sanremo pare indubbio che non risulti chiaro se la sua prestazione è di carattere artistico o invece abbia valenza giornalistica.
  Per quanto attiene poi alla segnalazione del senatore Airola, fa presente che il senatore Di Nicola, nel corso dell'Ufficio di Presidenza tenutosi oggi, con riferimento ad una recente puntata di Porta a Porta che ha visto una sovra esposizione del leader della Lega, ha posto il tema della responsabilità di incidenti similari, in violazione dei principi del pluralismo. A tale riguardo, proprio in osservanza dei criteri di parità di trattamento tra le forze politiche e considerati anche i numerosi richiami dell'AGCOM, la Commissione potrebbe riflettere su una iniziativa diretta ad auspicare l'individuazione di una precisa catena di responsabilità nell'ambito delle direzioni coinvolte, affinché si possano prevenire episodi nei quali il pluralismo rischia di essere violato.

  Le senatrici Maria Alessandra GALLONE (FIBP-UDC), Daniela GARNERO SANTANCHÈ (FdI) e Simona PERGREFFI (L-SP-PSd'Az) intervengono per esprimere il proprio disappunto nei confronti della partecipazione al festival di Sanremo del cantante Junior Cally il quale si è contraddistinto per testi irrispettosi ed ingiustificabili nei confronti della figura femminile.

  Il senatore Francesco VERDUCCI (PD) reputa grave il comportamento assunto da alcuni componenti delle forze politiche di centro-destra che sviliscono il tema della tutela della donna che appartiene a tutti, indistintamente, non potendo essere oggetto di una indegna e scorretta strumentalizzazione. Fa appello quindi alla sensibilità del Presidente – il quale, a nome di tutta la Commissione, aveva comune rivolto alla RAI una segnalazione in merito – affinché episodi simili non si ripropongano in futuro.

  Il senatore Federico MOLLICONE (FDI) tiene a precisare che in merito a quanto segnalato da alcune senatrici sono state esercitate le prerogative riconosciute a ciascun membro della Commissione, ad esempio tramite la presentazione di quesiti a cui la Rai non ha fornito adeguata risposta.

  Il senatore Primo DI NICOLA (M5S) invita il Presidente a richiamare i componenti della Commissione ad un comportamento corretto, evitando inutili strumentalizzazioni.

  Il PRESIDENTE richiama tutti i commissari ad esprimere le proprie posizioni in modo consono con l'istituzione di cui sono chiamati a far parte.

Sulla pubblicazione dei quesiti.

  Il PRESIDENTE comunica che sono pubblicati in allegato, ai sensi della risoluzione relativa all'esercizio della potestà di vigilanza della Commissione sulla società concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo, approvata dalla Commissione il 18 marzo del 2015, i quesiti n. 161/834, n. 167/864, n. 168/866, n. 170/874, 171/888, 174/899, 177/908 e 191/920, per i quali è pervenuta risposta scritta alla Presidenza della Commissione (vedi allegato 3).

  La seduta termina alle 15.30.

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