CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 28 gennaio 2020
313.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
Pag. 88

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 28 gennaio 2020. — Presidenza del presidente Luigi GALLO. – Intervengono la sottosegretaria di Stato per l'istruzione Anna Ascani e la sottosegretaria di Stato per i beni e le attività culturali e per il turismo Anna Laura Orrico.

  La seduta comincia alle 14.05.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Luigi GALLO, presidente, ricorda che è stato chiesto che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante gli impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

DL n. 162/2019: Disposizioni urgenti in materia di proroga di termini legislativi, di organizzazione delle pubbliche amministrazioni, nonché di innovazione tecnologica.
C. 2325 Governo.
(Parere alle Commissioni riunite I e V).
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 21 gennaio 2020.

  Gianluca VACCA (M5S), relatore, nel preannunciare che presenterà la sua proposta di parere al termine del dibattito, chiede alla presidenza se sia possibile rinviare la deliberazione ad altra seduta, in modo da aver il tempo di valutare le diverse istanze.

  Valentina APREA (FI), nel dichiarare il giudizio complessivamente negativo del gruppo di Forza Italia sul decreto-legge, osserva che esso interviene su un ventaglio di materie troppo ampio e disomogeneo: pubbliche amministrazioni, giustizia, infrastrutture e trasporti, agricoltura; e persino su materie di competenza dei ministri della difesa e degli affari esteri. Contiene norme di proroga dell'efficacia di alcune leggi in scadenza e norme di differimento di termini di entrata in vigore di altre, oltre a misure che al Governo non è stato possibile introdurre nella legge di bilancio 2020, per i limiti di contenuto di questo strumento, e che adesso, per accontentare parti della maggioranza, sono state infilate nel decreto in esame. A suo avviso il contenuto del provvedimento è troppo disorganico Pag. 89ed eterogeneo, ed è in contrasto con i presupposti costituzionali previsti per l'adozione dei decreti-legge. È del parere che ci si trovi di fronte all'ennesimo provvedimento omnibus privo dei requisiti costituzionali di necessità e urgenza, recante misure per le quali sarebbero stati più opportuni interventi legislativi ordinari, anche per rispetto della funzione legislativa del Parlamento. A suo avviso, alcuni interventi rispondono in modo evidente – più che a esigenze indifferibili ed urgenti – a valutazioni di altra natura, anche di tipo politico. Segnala, in particolare, l'articolo 11, comma 1, che prevede la proroga del finanziamento di 10 milioni di euro in favore dell'Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro (ANPAL). Ritiene che anche il Capo II del provvedimento – in quanto recante disposizioni in materia finanziaria, di organizzazione di pubbliche amministrazioni e magistrature, di natura meramente ordinamentale – non sia rispondente alla ratio tradizionale di questo periodico decreto-legge, che è quella di disporre proroghe di termini. Segnala, anche, le disposizioni dell'articolo 35, reputate dal suo gruppo particolarmente critiche, che intervengono in materia di concessioni autostradali, prevedendo – in caso di revoca, di decadenza o di risoluzione di concessioni di strade o di autostrade, ivi incluse quelle sottoposte a pedaggio, nelle more dello svolgimento delle procedure di gara per l'affidamento a nuovo concessionario e per il tempo strettamente necessario alla sua individuazione – la possibilità per ANAS Spa di assumere la gestione delle medesime, nonché di svolgere le attività di manutenzione ordinaria e straordinaria e di investimento finalizzate alla loro riqualificazione o adeguamento. Ritiene che tali disposizioni deroghino sia ai principi generali sia alle previsioni specifiche in materia di concessioni, consentendo a un soggetto già gestore di strade ed autostrade, e dunque qualificabile come concorrente nel settore, di acquisire, senza procedura di evidenza pubblica, a condizioni di vantaggio e senza equo indennizzo, i progetti del concessionario uscente, in palese violazione degli articoli 42 e 43 della Costituzione. Dopo aver fatto quindi cenno alla presenza, nel decreto-legge, di altre misure utili, a suo avviso, soprattutto ad assecondare clientele politiche della maggioranza, conclude sottolineando che restano invece ancora irrisolte troppe questioni importanti, anche nei settori di competenza della Commissione Cultura, le quali sono oggetto di emendamenti presentati dai gruppi di opposizione, che si augura siano accolti nel testo del decreto in esame.

  Federico MOLLICONE (FDI) esprime perplessità sul contenuto del decreto-legge, rimarcandone il carattere di «decreto omnibus», privo di omogeneità e specificità. Aggiunge di non condividere i criteri – a suo parere arbitrari – che hanno indotto i presidenti delle Commissioni I e V a dichiarare l'inammissibilità di molti emendamenti presentati dalla sua parte politica. Auspicando che nel parere che la VII Commissione delibererà possano essere comprese condizioni intese a chiedere alle Commissioni di merito di recepire i contenuti delle più significative proposte emendative presentate dal suo gruppo, specialmente quelle in materia di teatri di rilevante interesse culturale, si riserva di esprimere la propria dichiarazione di voto dopo aver preso visione della proposta di parere del relatore.

  Luigi GALLO, presidente, preso atto della richiesta del relatore di disporre di più tempo, e non essendovi obiezioni, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta, che sarà convocata per domani.

  La seduta termina alle 14.20.