CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 15 gennaio 2020
307.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni (I)
COMUNICATO
Pag. 15

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 15 gennaio 2020.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 13.30 alle 13.40.

COMITATO PERMANENTE PER I PARERI

  Mercoledì 15 gennaio 2020. — Presidenza del presidente Alberto STEFANI.

  La seduta comincia alle 13.45.

DL 142/2019: Misure urgenti per il sostegno al sistema creditizio del Mezzogiorno e per la realizzazione di una banca di investimento.
C. 2302 Governo.

(Parere alla VI Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole con osservazione).

  Il Comitato inizia l'esame del provvedimento.

  Alberto STEFANI, presidente, rileva come il Comitato permanente per i pareri sia chiamato a esaminare, ai fini del parere alla VI Commissione Finanze, il disegno di legge C. 2302, di conversione in legge del decreto-legge 16 dicembre 2019, n. 142, recante misure urgenti per il sostegno al sistema creditizio del Mezzogiorno e per la realizzazione di una banca di investimento.

  Vittoria BALDINO (M5S), relatrice, illustra il contenuto del decreto-legge, rilevando come l'articolo 1, comma 1, disponga che, con uno o più decreti del Ministro dell'economia e delle finanze, siano assegnati in favore di Invitalia (Agenzia Nazionale per l'attrazione investimenti e lo sviluppo d'impresa S.p.A.) uno o più contributi in conto capitale, fino all'importo complessivo massimo di 900 milioni di euro per l'anno 2020, interamente finalizzati al rafforzamento patrimoniale, mediante versamenti in conto capitale, a favore della società Banca del Mezzogiorno – Mediocredito Centrale S.p.A. (MCC). Lo scopo dell'operazione è che Banca del Mezzogiorno – MCC promuova, secondo logiche, criteri e condizioni di mercato, lo sviluppo di attività Pag. 16finanziarie e di investimento, anche a sostegno delle imprese nel Mezzogiorno, da realizzarsi con operazioni finanziarie, anche mediante il ricorso all'acquisizione di partecipazioni al capitale di banche e società finanziarie, di norma società per azioni, e nella prospettiva di ulteriori possibili operazioni di razionalizzazione di tali partecipazioni.
  Il comma 2 prevede che, a seguito delle operazioni realizzate dalla MCC in attuazione delle predette norme, con decreto del Ministro dell'economia delle finanze, di concerto con il Ministro dello Sviluppo economico, possa essere disposta la scissione di Banca del Mezzogiorno – Mediocredito Centrale S.p.A. e la costituzione di una nuova società, alla quale sono assegnate le attività e partecipazioni acquisite da banche e società finanziarie ai sensi del comma 1. Le azioni rappresentative dell'intero capitale sociale della società così costituita sono attribuite, senza corrispettivo, al Ministero dell'economia e delle finanze.
  Il comma 3 esclude l'applicazione a tale nuova società del Testo Unico sulle società a partecipazione pubblica, di cui al decreto legislativo n. 175 del 2016, prevedendo, inoltre, che la nomina del relativo consiglio di amministrazione sia affidata al Ministro dell'economia delle finanze, di concerto con il Ministro dello sviluppo economico.
  Il comma 4 esenta da ogni imposta tutti gli atti e le operazioni poste in essere per l'operazione.
  Il comma 5 consente di riversare, previa quantificazione da parte del MEF, le risorse stanziate per l'intervento e non effettivamente utilizzate al bilancio dello Stato, con successiva riassegnazione al capitolo di spesa di provenienza.
  Segnala al riguardo come la relazione illustrativa affermi che, in ragione dell'ampliamento del divario tra le regioni del Mezzogiorno e il resto d'Italia, a seguito della crisi economico-finanziaria, nonché delle relative ripercussioni sull'economia reale e sul tessuto imprenditoriale (prevalentemente finanziato dal canale bancario), l'intervento in esame intende contribuire al superamento degli ostacoli strutturali del Mezzogiorno e a ridurre il predetto divario di sviluppo economico. In tale ambito si afferma inoltre che l'urgenza dell'intervento è giustificata dalle recenti evoluzioni e situazioni di crisi. Al riguardo, il comunicato stampa relativo al Consiglio dei Ministri del 13 dicembre 2019, nel corso quale è stato varato il decreto-legge, il Governo ha annunciato che in base al decreto verrà disposto un aumento di capitale che consentirà a MCC, insieme con il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD) e ad eventuali altri investitori, di partecipare al rilancio della Banca Popolare di Bari (BPB), che venerdì 13 dicembre è stata sottoposta alla procedura di Amministrazione straordinaria da parte della Banca d'Italia.
  Il Governo riferisce inoltre che gli amministratori straordinari della BPB stanno proseguendo le negoziazioni già avviate con il MCC e il FITD – Fondi Interbancario di Tutela dei Depositanti, per la stipula di un Accordo Quadro contenente, tra l'altro, le linee strategiche del piano industriale per il rilancio della banca, il recupero del suo equilibrio economico e patrimoniale, e l'assunzione da parte della stessa di un ruolo centrale nel finanziamento dell'economia del Mezzogiorno.
  Al riguardo ricorda che la Banca Popolare di Bari risulta nella lista delle cosiddette less significant institutions della BCE e dunque, per le sue caratteristiche dimensionali e strutturali, non è direttamente vigilata dalla Banca Centrale Europea ma dall'Autorità Nazionale, ovvero dalla Banca d'Italia.
  In merito rammenta che in un approfondimento pubblicato il 16 dicembre, la Banca d'Italia ha riassunto alcuni dati sulla situazione economica e patrimoniale della BPB e ha illustrato le principali attività di vigilanza che hanno riguardato la medesima banca.
  La non significatività della banca ai fini della vigilanza, tuttavia, non esclude la rilevanza dell'operazione in esame ai fini della disciplina comunitaria; nel corso degli ultimi anni, infatti, sono stati numerosi gli interventi pubblici a sostegno di singoli Pag. 17istituti bancari, nel più generale quadro degli interventi volti a fronteggiare la crisi economico-finanziaria e a tutelare il sistema creditizio nazionale. Ricorda, in particolare; il decreto-legge n. 183 del 2015, poi confluito nella legge di stabilità 2016 (commi 842-861 della legge n. 208 del 2015), che ha inteso agevolare la risoluzione di Cassa di risparmio di Ferrara, Banca delle Marche, Banca popolare dell'Etruria e del Lazio e Cassa di risparmio di Chieti; il decreto-legge n. 237 del 2016, che ha concesso la garanzia dello Stato sulle passività delle banche e sui finanziamenti erogati discrezionalmente dalla Banca d'Italia; il decreto-legge n. 99 del 2017, che ha inteso facilitare la liquidazione coatta amministrativa di Banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca; il decreto-legge n. 1 del 2019, che ha introdotto misure di sostegno pubblico in favore di Banca Carige S.p.A. – Cassa di risparmio di Genova e Imperia.
  Rammenta inoltre che i menzionati interventi pubblici di sostegno a singoli istituti bancari si sono svolti previa interlocuzione e autorizzazione, dell'Unione Europea ai sensi della disciplina degli aiuti di stato al settore bancario. Segnala, al riguardo, che la relazione illustrativa e il comunicato stampa del Governo non specificano l'avvio di interlocuzioni con l'Unione europea ai sensi della predetta disciplina.
  L'articolo 2, comma 1, prevede che all'onere derivante dall'operazione di cui all'articolo 1, pari – come richiamato in precedenza – a 900 milioni di euro per l'anno 2020, si provvede mediante corrispondente utilizzo delle risorse, iscritte sul capitolo 7175 dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, destinate alla partecipazione al capitale di banche e fondi internazionali, come rifinanziate per il medesimo anno da ultimo con la Sezione II della legge di bilancio per il 2019 (legge n. 145 del 2018).
  L'articolo 3 dispone che il decreto-legge entri in vigore il 17 dicembre 2019, giorno successivo alla sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale (avvenuta il 16 dicembre 2019).
  Per quanto attiene al rispetto delle competenze legislative costituzionalmente definite, rileva come il provvedimento sia riconducibile alla materia «moneta, tutela del risparmio e mercati finanziari», che la lettera e) del secondo comma dell'articolo 117 della Costituzione attribuisce alla competenza legislativa esclusiva dello Stato.
  Formula quindi una proposta di parere favorevole con un'osservazione (vedi allegato).

  Igor Giancarlo IEZZI (LEGA) preannuncia il voto di astensione del suo gruppo sulla proposta di parere formulata dalla relatrice.

  Il Comitato approva la proposta di parere formulata dalla relatrice.

  La seduta termina alle 13.55.

Pag. 18